Cuore malato
[2008]
Viento, lucha y sol
Viento, lucha y sol
(angelo conti)
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 17/3/2008 - 19:06
Angelita di Anzio
QUESTA CANZONE MI RICORDA UN PERIODO MOLTO TRISTE DELLA MIA INFAZIA.
ELENA 17/3/2008 - 10:08
Friedenspanzer
so geil!!!!!!!!!!!!! ich liebe das song und die aerzte und drollige gesichtchen
federoca 16/3/2008 - 19:42
Olaf
Album: "En attendant le demain"
Moi j'ai un grand frère, il s'appelle Olaf
(continuer)
(continuer)
envoyé par Christophe 16/3/2008 - 13:48
Vitti na crozza
Scusatemi, sono Peppy Maniglia di Palma di Montechiaro (AG).. Come precedentemente vi ho scritto, sono un chitarrista classico latin-jazz.. Desideravo comunicarvi che sono molto amico di CICCIO LI CAUSI, figlio di FRANCO LI CASUSI.. Desideravo mettervi al corrente che Franco Li Causi non dormiva neanche una notte per scrivere i testi di VITTI NA CROZZA e quando lui riusciva a mettere giù qualche frase della canzone, registrava il tutto su "bobina L-R"..Con Ciccio siamo molto amici e abbiamo eseguti numeosissimi concerti.. Egli è un ottimo mudicista.. Pensate che ho tanta confidenza con lui che lo chiamo "BELLINI", poichè il padre sosteneva scherzosamente che Ciccio è stato concepito a Catania dopo uno spettacolo in onore di Vincenzo Bellini.. Attualmente sono in tour a Tenerife, ma appena rientrerò ad Agrigento vi metterò immediatamente in contatto con Ciccio Li Causi, così potrete avere delle iformazioni importanti.. Grazie, cordiali saluti, Peppy Maniglia.
giuseppe maniglia 15/3/2008 - 21:21
Il Bambino di gesso
"Il bambino di gesso" è contenuta nell'album "Ci vuole un fiore" (Ricordi, 1974), ristampato su CD nel 2000 da BMG Ricordi.
Copertina disco
http://www.sergioendrigo.it/Discografi...
Ed ecco le note di copertina, tratte dal sito ufficiale dell'artista http://www.sergioendrigo.it :
"Un giorno qualcuno ha avuto l’idea di fare questo disco, ma nessuno si ricorda più chi è stato. Comunque adesso il disco c’è e le parole sono state scritte da Gianni Rodari, le musiche da Luis Bacalov e da Endrigo.
I bambini che hanno cantato sono Annapaola e Giovanni Bacalov, Cristiana (figlia di Nora Orlandi), Claudia Endrigo, Giorgia Lepore, Manuela e Maura (le gemelline di Cianciarelli), Silvia Somigli e Laura Pierazzuoli che purtroppo non ha potuto finire il disco perché sul più bello si è presa il morbillo. Tutti sono stati istruiti e diretti da Nora Orlandi.
Le voci che non cantano ma parlano sono... (continuer)
Copertina disco
http://www.sergioendrigo.it/Discografi...
Ed ecco le note di copertina, tratte dal sito ufficiale dell'artista http://www.sergioendrigo.it :
"Un giorno qualcuno ha avuto l’idea di fare questo disco, ma nessuno si ricorda più chi è stato. Comunque adesso il disco c’è e le parole sono state scritte da Gianni Rodari, le musiche da Luis Bacalov e da Endrigo.
I bambini che hanno cantato sono Annapaola e Giovanni Bacalov, Cristiana (figlia di Nora Orlandi), Claudia Endrigo, Giorgia Lepore, Manuela e Maura (le gemelline di Cianciarelli), Silvia Somigli e Laura Pierazzuoli che purtroppo non ha potuto finire il disco perché sul più bello si è presa il morbillo. Tutti sono stati istruiti e diretti da Nora Orlandi.
Le voci che non cantano ma parlano sono... (continuer)
Alberta Beccaro - Venezia 15/3/2008 - 13:44
Una casa al sole
Questa è invece la copertina del relativo 45 giri, pubblicato - da Ricordi - sempre nel 1974
http://www.sergioendrigo.it/Discografi...
http://www.sergioendrigo.it/Discografi...
Alberta Beccaro - Venezia 15/3/2008 - 13:37
Mio fratello è figlio unico
La canzone "Mio fratello è figlio unico" ha avuto un effetto sconvolgente sulla mia vita. Può sembrare esagerato ma è così.Ha un'incredibile forza d'urto,scuote certezze, fa vacillare fortezze, rende partecipi di sofferenze che ci sfiorano,rende consapevoli della propria sofferenza. "Mario" o "Mariù"? E' la stessa cosa ma, in qualche misura, il senso cambia: Mario è "mio fratello"(disgregato, deriso, calpestato. Sono dalla sua parte), Mariù è l'amore che consola, che comunque c'è.
Dora 14/3/2008 - 13:46
L'Orlando
Risulta disponibile su CD l'originale ed interessante versione live di questo brano - risalente all'ottobre 2001 - cantata dal gruppo Il Parto delle Nuvole Pesanti al Premio Tenco di quell'anno, ove l'annuale Rassegna della Canzone d'Autore fu proprio dedicata ad Endrigo.
Questo imponente album-tributo ad Endrigo, che poi è uno dei cosiddetti e benemeriti "dischi del Tenco", si chiama Canzoni per Te (Alabianca, 2002).
Copertina:http://www.sergioendrigo.it/Discografi...
Questo imponente album-tributo ad Endrigo, che poi è uno dei cosiddetti e benemeriti "dischi del Tenco", si chiama Canzoni per Te (Alabianca, 2002).
Copertina:http://www.sergioendrigo.it/Discografi...
Alberta Beccaro - Venezia 14/3/2008 - 01:47
Supper's Ready
sono cresciuta con questa canzone :( ...con la voce di peter che mi parlava d'innamorati, di narciso, di Winston Churchill vestito da donna... XD la adoro!
purtroppo non ho mai incontrato ragazzi o ragazze della mia età appassionati dei genesis in tutta la mia vita...ed è un peccato perchè trasmettono tanto. penso che nessun altro gruppo prog sia stato tanto poetico e romantico quanto loro...soprattutto peter grazie alla sua vena artistica ha dato tanto, troppo! e senza di lui i genesis non sono stati più quelli che erano... un gran peccato!!!
ciaociao a tutti :)
p.s: rivoglio il rock progressiveeeeeeeeeeeeeeeee :'(
purtroppo non ho mai incontrato ragazzi o ragazze della mia età appassionati dei genesis in tutta la mia vita...ed è un peccato perchè trasmettono tanto. penso che nessun altro gruppo prog sia stato tanto poetico e romantico quanto loro...soprattutto peter grazie alla sua vena artistica ha dato tanto, troppo! e senza di lui i genesis non sono stati più quelli che erano... un gran peccato!!!
ciaociao a tutti :)
p.s: rivoglio il rock progressiveeeeeeeeeeeeeeeee :'(
Julia90 13/3/2008 - 23:07
The Home Front
Dall'ultimo album della band di Athens, "Brighter Than Creation's Dark" (2008).
Se That Man I Shot parla della "guerra portata a casa", questa The Home Front parla della "casa portata in guerra"...
"[...] Lei non ha più potuto dormire da quando Tony è andato in guerra [...] Non bastano il 9/11 o l'Uranio per fermare la menzogna. Lei è stata lasciata a casa, in prima linea. Tutti e due da soli."
Se That Man I Shot parla della "guerra portata a casa", questa The Home Front parla della "casa portata in guerra"...
"[...] Lei non ha più potuto dormire da quando Tony è andato in guerra [...] Non bastano il 9/11 o l'Uranio per fermare la menzogna. Lei è stata lasciata a casa, in prima linea. Tutti e due da soli."
The hours creep across the face
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 13/3/2008 - 08:39
Stranizza d'amuri
E' proprio bella...dà un senso di calore e semplicità...la versione della consoli poi è insuperabile secondo me(per chi non lo sapesse, la cover di carmen consoli è inclusa in un album intitolato"voli imprevedibili" che raccoglie i vari tributi fatti al cantautore dai migliori interpreti italiani)
Giuliano (Da Napoli) 11/3/2008 - 22:16
Sul ponte di Perati bandiera nera
anonyme
Indistintamente che siano fascisti o no, i soldati della repubblica sociale erano comunque soldati che morivano per una causa che secondo loro era "giusta".
E questa è comunque una canzone di guerra che canta le difficili situazioni che vive in qualsiasi schieramento un fante sia rosso che nero, quindi avevano tutti i diritti di cantarla.
(lorenzo)
E questa è comunque una canzone di guerra che canta le difficili situazioni che vive in qualsiasi schieramento un fante sia rosso che nero, quindi avevano tutti i diritti di cantarla.
(lorenzo)
Vedi, penso che ciascuno abbia il diritto di cantare quello che vuole. Mi sembra però che queste parole così dolenti sulla propria sorte siano contraddittorie in bocca a chi stava difendendo quello stesso regime che aveva spedito gli alpini a morire in Albania. Probabilmente i repubblichini avevano adottato il canto per via della "bandiera nera", non capendo o non volendo capire che si trattava di una bandiera di lutto, e non certo di una bandiera fascista!
(Lorenzo)
(Lorenzo)
11/3/2008 - 19:03
That Man I Shot
Dall'ultimo album dei DBT, "Brighter Than Creation's Dark".
"[...] And "That Man I Shot" is a blazing, troubling masterpiece in which a soldier home from Iraq can't tear away the memory of a man he killed in combat ("That man I shot, I didn't know him/I was just doing my job, maybe so was he"). It's a tale of the most human consequences of war that's built from equal portions of anger, confusion, and compassion, and it's hard to imagine any other band pulling off its fusion of Southern-fried street smarts and guitar-fueled thunder. It's one of several brilliant moments on Brighter Than Creation's Dark, and less than three weeks into 2008 it's hard not to escape the feeling that with this disc we may already have the best album of the year."
Dalla recensione di Mark Deming su Allmusic.com
"[...] And "That Man I Shot" is a blazing, troubling masterpiece in which a soldier home from Iraq can't tear away the memory of a man he killed in combat ("That man I shot, I didn't know him/I was just doing my job, maybe so was he"). It's a tale of the most human consequences of war that's built from equal portions of anger, confusion, and compassion, and it's hard to imagine any other band pulling off its fusion of Southern-fried street smarts and guitar-fueled thunder. It's one of several brilliant moments on Brighter Than Creation's Dark, and less than three weeks into 2008 it's hard not to escape the feeling that with this disc we may already have the best album of the year."
Dalla recensione di Mark Deming su Allmusic.com
That man I shot, He was trying to kill me
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/3/2008 - 16:10
The Sands of Iwo Jima
Dall'album "The Dirty South" (2004)
George A. was at the movies in December '41
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/3/2008 - 15:41
Pictures of Adolf Again
Da "Time of the Last Persecution" (1971) il secondo e ultimo album di Bill Fay, ispirato ad alcuni libri dell'Antico Testamento.
In the papers, on the TV screens
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/3/2008 - 12:07
Love Vigilantes
Il brano che apre l'album "Low-Life" del 1985.
According to Bernard Sumner, "Love Vigilantes" is one of the few songs for which he started out wanting to tell a story rather than his usual method of listening to a newly composed piece and writing lyrics to match the mood of the music. Having "decided to write a Redneck song", Sumner's lyrics tell a rather "tongue-in-cheek" tale of a soldier returning home from Vietnam only to find that his wife had received a telegram informing her that he had died.[4] Sumner further relates that the ending is open to interpretation. Either the soldier had actually died and returns as a ghost or the telegram was sent mistakenly and he is quite alive. Either way, he finds her lying on the floor having committed suicide with the telegram in her hand, an ending Sumner describes as "a very country tragedy"
Wikipedia
According to Bernard Sumner, "Love Vigilantes" is one of the few songs for which he started out wanting to tell a story rather than his usual method of listening to a newly composed piece and writing lyrics to match the mood of the music. Having "decided to write a Redneck song", Sumner's lyrics tell a rather "tongue-in-cheek" tale of a soldier returning home from Vietnam only to find that his wife had received a telegram informing her that he had died.[4] Sumner further relates that the ending is open to interpretation. Either the soldier had actually died and returns as a ghost or the telegram was sent mistakenly and he is quite alive. Either way, he finds her lying on the floor having committed suicide with the telegram in her hand, an ending Sumner describes as "a very country tragedy"
Wikipedia
Oh I've just come
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/3/2008 - 11:28
Yo George
Canzone inclusa nella compilation Body of War e che apre anche il più recente lavoro di Tori Amos, "American Doll Posse". (2007)
I salute to you Commander
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/3/2008 - 11:20
Parcours:
George Walker Bush II
Battle Hymns
Dalla compilation antimilitarista Body of War
Battle hymns for the broken
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/3/2008 - 11:06
Fields of Agony
Traccia che fa parte della compilation antimilitarista Body of War
How many people, how many have died?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/3/2008 - 10:55
Overcome (The Recapitulation)
Traccia che fa parte di Body of War, la compilation antimilitarista edita dalla Sire Records
We've had enough
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/3/2008 - 10:51
Letter From Iraq
Una delle tracce che fanno parte della complation antimilitarista Body of War
The hot Sunni sun
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/3/2008 - 10:43
Guerrilla Radio
Quarta traccia dal primo dei due cd della compilation antimilitarista Body of War. Originariamente in The Battle of Los Angeles (1999)
Transmission third world war third round
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/3/2008 - 10:33
American Terrorist
Featuring Matthew Santos
Seconda traccia del primo dei due cd di cui è composta la compilation antimilitarista Body of War della Sire Records.
Seconda traccia del primo dei due cd di cui è composta la compilation antimilitarista Body of War della Sire Records.
Close your mind
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/3/2008 - 10:28
Hero’s Song
E' la traccia che apre Body of War la doppia compilation antimilitarista che uscirà il 18 marzo prossimo, edita dalla Sire Records, e che si accompagna all'uscita del film omonimo di Phil Donahue and Ellen Spiro, con la colonna sonora di Eddie Vedder:
Body of War
Body of War
Here I am
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/3/2008 - 10:21
Parcours:
Héros
Rages of Babylon
"This is the year of five Joseph Arthur releases (four EPs and an album), and it begins here, with a harmonica and an acoustic and in the body of a scared, desert-set soldier: protecting the "land of the free," hoping his family remembers him years after his blood is spilled in the sand, after his bones are shipped back across the sea."
Da questa pagina
Da questa pagina
Another town I have been before
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/3/2008 - 08:47
Love During Wartime
"Little Beirut" è il nome dato dallo staff di Bush Sr. alla cità di Portland, Oregon, a causa della "calorosa" accoglienza che gli fu riservata dai suoi cittadini durante una visita dell'allora presidente all'inizio degli anni '90.
"Love during wartime" è una ironica canzone d'amore dedicata a Condoleezza Rice, il "mastino nero" dell'attuale presidente George W. Bush
Dal sito della band:
Tying into the Bush-coined name of the band, Little Beirut tackles the younger Bush’s administration, namely Condoleezza Rice, with a love song entitled “Love During Wartime”.
“’Love During Wartime’,” explains vocalist Hamilton Sims, “is a jab at the war and the goings on of the Bush administration. But it’s also a jab at the fact that in order for [Rice] to become the most powerful woman in the history of U.S. politics, she had to be completely desexualized to make it okay. Hence why a love song to her seems so absurd.”
"Love during wartime" è una ironica canzone d'amore dedicata a Condoleezza Rice, il "mastino nero" dell'attuale presidente George W. Bush
Dal sito della band:
Tying into the Bush-coined name of the band, Little Beirut tackles the younger Bush’s administration, namely Condoleezza Rice, with a love song entitled “Love During Wartime”.
“’Love During Wartime’,” explains vocalist Hamilton Sims, “is a jab at the war and the goings on of the Bush administration. But it’s also a jab at the fact that in order for [Rice] to become the most powerful woman in the history of U.S. politics, she had to be completely desexualized to make it okay. Hence why a love song to her seems so absurd.”
Oh my babe
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/3/2008 - 08:18
Paix
[1972]
Disque : Paix Catherine Ribeiro + Alpes
Écrit alors que les bombes tombent sur le Nord-Vietnam, comme le rappelle l'intérieur de la pochette, le titre Paix est d'une signification plus universelle ; précédée d'une ouverture musicale basée sur un motif répété en crescendo et d'une clôture plus apaisée, la partie chantée, mêlant l'intimité de l'enfance de Catherine Ribeiro à un manifeste des droits humains et des droits de la nature, atteint une dimension cosmique.
Paix (album) — Wikipédia
*
Scritto mentre cadevano le bombe sul Vietnam del Nord, come ricorda la copertina interna, il titolo Paix ha un significato più universale; preceduta da un'ouverture musicale basata su un motivo ripetuto in crescendo e da una chiusura più pacifica, la parte cantata, che mescola l'intimità dell'infanzia di Catherine Ribeiro con un manifesto dei diritti umani e dei diritti della natura, raggiunge una dimensione cosmica.
Disque : Paix Catherine Ribeiro + Alpes
Écrit alors que les bombes tombent sur le Nord-Vietnam, comme le rappelle l'intérieur de la pochette, le titre Paix est d'une signification plus universelle ; précédée d'une ouverture musicale basée sur un motif répété en crescendo et d'une clôture plus apaisée, la partie chantée, mêlant l'intimité de l'enfance de Catherine Ribeiro à un manifeste des droits humains et des droits de la nature, atteint une dimension cosmique.
Paix (album) — Wikipédia
*
Scritto mentre cadevano le bombe sul Vietnam del Nord, come ricorda la copertina interna, il titolo Paix ha un significato più universale; preceduta da un'ouverture musicale basata su un motivo ripetuto in crescendo e da una chiusura più pacifica, la parte cantata, che mescola l'intimità dell'infanzia di Catherine Ribeiro con un manifesto dei diritti umani e dei diritti della natura, raggiunge una dimensione cosmica.
Paix à celui qui hurle parce qu'il voit clair
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 11/3/2008 - 07:53
Femmes algériennes
[1995]
Disque : Vivre libre
Disque : Vivre libre
Femmes algériennes, mes soeurs de race,
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 11/3/2008 - 07:41
Frères humains
[1979]
Disque : Passions
Catherine Ribeiro + Alpes
Parole di Catherine Ribeiro
Musica di Patrice Moullet
Disque : Passions
Catherine Ribeiro + Alpes
Parole di Catherine Ribeiro
Musica di Patrice Moullet
Frères humains
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 11/3/2008 - 07:28
Francesco Baracca
[1982]
Testo di Maria Giulia Bartolocci/Sergio Bardotti
Lyrics by Maria Giulia Bartolocci/Sergio Bardotti
Musica di Sergio Endrigo
Music by Sergio Endrigo
Album: Mari del Sud (Fonit Cetra, 1982)
La straordinaria copertina è firmata da Hugo Pratt ... e si vede!
"Francesco Baracca" è una fra le molte gemme di questo album di Sergio Endrigo mai ristampato su CD, che è anche uno dei più ricercati in assoluto, fra i suoi dischi, dai collezionisti di rarità in vinile.
Una musica dolce e quasi ipnotica, composta da Endrigo, veste il bel testo scritto a quattro mani da sua moglie Maria Giulia Bartolocci e dal fido amico di sempre, Sergio Bardotti.
Un poetico affresco dedicato agli ultimi istanti dell'esistenza terrena del celebre aviatore Francesco Baracca, consumatasi in quel fatidico 1918. Onusto di gloria, aveva solo trent'anni.
Per ricordare a tutti noi - ancora una volta - come la... (continuer)
Testo di Maria Giulia Bartolocci/Sergio Bardotti
Lyrics by Maria Giulia Bartolocci/Sergio Bardotti
Musica di Sergio Endrigo
Music by Sergio Endrigo
Album: Mari del Sud (Fonit Cetra, 1982)
La straordinaria copertina è firmata da Hugo Pratt ... e si vede!
"Francesco Baracca" è una fra le molte gemme di questo album di Sergio Endrigo mai ristampato su CD, che è anche uno dei più ricercati in assoluto, fra i suoi dischi, dai collezionisti di rarità in vinile.
Una musica dolce e quasi ipnotica, composta da Endrigo, veste il bel testo scritto a quattro mani da sua moglie Maria Giulia Bartolocci e dal fido amico di sempre, Sergio Bardotti.
Un poetico affresco dedicato agli ultimi istanti dell'esistenza terrena del celebre aviatore Francesco Baracca, consumatasi in quel fatidico 1918. Onusto di gloria, aveva solo trent'anni.
Per ricordare a tutti noi - ancora una volta - come la... (continuer)
Era un antico mattino italiano
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberta Beccaro - Venezia 11/3/2008 - 01:50
Working Class Hero
cazzo unisce piu lo sputo che la religione....ma che religione hai visto? quella dei teletubbies? e le crociate le hai studiate? e le streghe arse vive? e non dirmi che sono cose del medioevo perche sei un pirla....e il preservativonochevaiallinferno? e l'abortonocheseiunassasino? e lo sfarzo in cui è avvolto il vaticano? il cappello a punta che vale piu della città un cui risiedo? il fatto che mi dicano di fare la carità quando sono piu ricchi di uno stato? tutta roba che unisce questa si...io alla fiabe non credo piu da quando ho 6 anni.
e per piacere... "w i greenday" cosa??? come si può paragonare lennon a simili...vabbe
scusate lo sfogo ma oggi è una giornata del cazzo.
e per piacere... "w i greenday" cosa??? come si può paragonare lennon a simili...vabbe
scusate lo sfogo ma oggi è una giornata del cazzo.
Stefano 11/3/2008 - 00:25
Aida
GRAZIE RINO ALMENO ADESSO MI SENTO REALIZZATO A SENTIRE LE TUE CANZONI
ANGELO E CARLETTO
ANGELO E CARLETTO
ANGELO 10/3/2008 - 19:30
Il soldato di Napoleone
Tutti gli adattamenti dall’italiano al friulano, nell'album "Cjantant Endrigo", sono di Alberto Zeppieri; a questo specifico adattamento, riguardante “Il soldato di Napoleone”, ha collaborato anche Adrian Cescje.
Commento di Sergio Endrigo al brano, del pari tratto dal booklet di questo disco:
“Fu un’idea di Ennio Melis, il direttore artistico della RCA, farmi collaborare con Pier Paolo Pasolini, scrivere e musicare ballate che parlassero del mondo che aveva descritto nei suoi romanzi, i ragazzi di vita, la Roma delle periferie. Così ci incontrammo, lui mi disse di cercare tra le sue poesie friulane della raccolta “La Meglio Gioventù”, la storia della famiglia Colussi (sua madre), dall’età di Napoleone alla Resistenza. Io presi la prima parte, c’era già la traduzione, mi limitai a togliere qualche sillaba e ad adattarla alla metrica della musica che avevo scritto”.
Commento di Sergio Endrigo al brano, del pari tratto dal booklet di questo disco:
“Fu un’idea di Ennio Melis, il direttore artistico della RCA, farmi collaborare con Pier Paolo Pasolini, scrivere e musicare ballate che parlassero del mondo che aveva descritto nei suoi romanzi, i ragazzi di vita, la Roma delle periferie. Così ci incontrammo, lui mi disse di cercare tra le sue poesie friulane della raccolta “La Meglio Gioventù”, la storia della famiglia Colussi (sua madre), dall’età di Napoleone alla Resistenza. Io presi la prima parte, c’era già la traduzione, mi limitai a togliere qualche sillaba e ad adattarla alla metrica della musica che avevo scritto”.
IL SOLDÂT DI NAPOLEON
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberta Beccaro - Venezia 9/3/2008 - 23:37
Su in collina
Francesco ci regala con questa canzone l'ennesima emozione.. che altro dirgli, se non GRAZIE..
chiara 9/3/2008 - 20:39
Girotondo intorno al mondo
Tutti gli adattamenti dall’italiano al friulano, nell'album "Cjantant Endrigo", sono di Alberto Zeppieri.
Commento di Sergio Endrigo al brano, del pari tratto dal booklet di questo disco:
“Sotto le armi studiavo tattica e strategia, ma anche il francese. Mi capitò di leggere un romanzo di Argon, “Les cloches de Bâle” (“Le campane di Basilea”), che raccontava di una grande festa con cortei di ragazzini e ragazzine vestiti da angioletti che, per scongiurare la guerra, cantavano una poesia di Paul Fort: “Se tutte le ragazze e i ragazzi del mondo si dessero la mano”. A me piacque così la tradussi e la musicai”.
Commento di Sergio Endrigo al brano, del pari tratto dal booklet di questo disco:
“Sotto le armi studiavo tattica e strategia, ma anche il francese. Mi capitò di leggere un romanzo di Argon, “Les cloches de Bâle” (“Le campane di Basilea”), che raccontava di una grande festa con cortei di ragazzini e ragazzine vestiti da angioletti che, per scongiurare la guerra, cantavano una poesia di Paul Fort: “Se tutte le ragazze e i ragazzi del mondo si dessero la mano”. A me piacque così la tradussi e la musicai”.
CORI-CORI-INTOR INTOR DAL MONT
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberta Beccaro - Venezia 9/3/2008 - 03:39
Perché non dormi fratello
Tutti gli adattamenti dall’italiano al friulano, nell'album "Cjantant Endrigo", sono di Alberto Zeppieri.
PARCE’ NO DUARMISTU, FRADI?
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberta Beccaro - Venezia 9/3/2008 - 03:24
1947
Tutti gli adattamenti dall’italiano al friulano, nell'album "Cjantant Endrigo", sono di Alberto Zeppieri.
MILNÛFCENTECUARANTESIET
(continuer)
(continuer)
envoyé par Alberta Beccaro - Venezia 9/3/2008 - 03:05
E per la strada (Poveri miei figli abbandonati)
[1908]
Interpretazione di Sandra Mantovani
Performed by Sandra Mantovani
Il Parmense fu protagonista di grandi scioperi contadini e bracciantili nel maggio-giugno 1908; il disagio delle famiglie degli scioperanti fu grande e alla metà del mese di maggio fu presa una decisione per molti aspetti eroica: i bambini degli scioperanti furono inviati presso altre città, ospiti di compagni socialisti.
La canzone parte proprio da questo episodio, giungendo poi ad enunciare con notevole chiarezza i sentimenti che animavano le masse in lotta, disposte ad affrontare l'apparato repressivo dello Stato borghese tutto schierato a difesa dei padroni. Il testo è ricavato da un foglio volante stampato appunto nel 1908; la musica da una registrazione originale di Gianni Bosio e Roberto Leydi a s. Benedetto Po (Mantova) nel 1962 (informatrice: l'ex mondina Teodolinda Rabuzzi).
Note tratte da Canzoni Italiane... (continuer)
Interpretazione di Sandra Mantovani
Performed by Sandra Mantovani
Il Parmense fu protagonista di grandi scioperi contadini e bracciantili nel maggio-giugno 1908; il disagio delle famiglie degli scioperanti fu grande e alla metà del mese di maggio fu presa una decisione per molti aspetti eroica: i bambini degli scioperanti furono inviati presso altre città, ospiti di compagni socialisti.
La canzone parte proprio da questo episodio, giungendo poi ad enunciare con notevole chiarezza i sentimenti che animavano le masse in lotta, disposte ad affrontare l'apparato repressivo dello Stato borghese tutto schierato a difesa dei padroni. Il testo è ricavato da un foglio volante stampato appunto nel 1908; la musica da una registrazione originale di Gianni Bosio e Roberto Leydi a s. Benedetto Po (Mantova) nel 1962 (informatrice: l'ex mondina Teodolinda Rabuzzi).
Note tratte da Canzoni Italiane... (continuer)
Poveri figli miei abbandonati,
(continuer)
(continuer)
9/3/2008 - 00:52
Il cavaliere senza morte
[2008]
Album:Pica
Album:Pica
Stralcio dell'intervista a Davide Van De Sfroos
reperita su musicalnews
Ambrosia J.S. Imbornone: Ne “Il Cavaliere senza Morte” si elencano le mitologie belliche, dalla violenza che connota l’eroe all’ideologia della Guerra Santa: quanti Cavalieri senza Morte esistono ancora?
Davide Van De Sfroos : Ognuno di noi quando è vittima o carnefice o spettatore della continuità della guerra è come il cavaliere della canzone che passa attraverso le epoche ed è costretto a vedere mutare i tempi ma mai l'idea di guerra stessa. Sembra chiederci " quanto vogliamo che continui ancora?
reperita su musicalnews
Ambrosia J.S. Imbornone: Ne “Il Cavaliere senza Morte” si elencano le mitologie belliche, dalla violenza che connota l’eroe all’ideologia della Guerra Santa: quanti Cavalieri senza Morte esistono ancora?
Davide Van De Sfroos : Ognuno di noi quando è vittima o carnefice o spettatore della continuità della guerra è come il cavaliere della canzone che passa attraverso le epoche ed è costretto a vedere mutare i tempi ma mai l'idea di guerra stessa. Sembra chiederci " quanto vogliamo che continui ancora?
De tera n'ho traversàda, de acqua n'ho cognussüda,
(continuer)
(continuer)
envoyé par adriana 8/3/2008 - 11:56
Drive On
Album: "American Recordings" (1994)
This song is from Cash’s 1994 comeback album, American Recordings. It is written from the perspective of a Vietnam veteran who decades later still has to deal with the aftermath of the experience. The song resonates in light of the increased reports of veterans suffering from PTSD.
10 Protest Songs of Johnny Cash
This song is from Cash’s 1994 comeback album, American Recordings. It is written from the perspective of a Vietnam veteran who decades later still has to deal with the aftermath of the experience. The song resonates in light of the increased reports of veterans suffering from PTSD.
10 Protest Songs of Johnny Cash
I got a friend named Whiskey Sam
(continuer)
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7/3/2008 - 18:19
Parcours:
Guerre au Vietnam: vue des USA
Beautiful That Way
Questo film è impressionante (nel senso buono)ed è bellissimo.
All'inizio non è violento e fa ridere ma poi arriva il vero senso di questo film.
Gli ebrei gli extracomunitari gli stranieri sono uguali a noi solo perché hanno un altro colore di pelle o un'altra religione sono uguali a noi è questo che la gente non riesce a capire ma si deve capire!!!
Io ho visto questo film tante volte e ho anche la canzone!!!
Ciao a presto
All'inizio non è violento e fa ridere ma poi arriva il vero senso di questo film.
Gli ebrei gli extracomunitari gli stranieri sono uguali a noi solo perché hanno un altro colore di pelle o un'altra religione sono uguali a noi è questo che la gente non riesce a capire ma si deve capire!!!
Io ho visto questo film tante volte e ho anche la canzone!!!
Ciao a presto
Spero di avere correttamente tradotto dall'essemmessese stretto..... (kd)
7/3/2008 - 16:44
Iraq
Quando si esibisce con i colleghi cantautori Mark Eitzel (American Music Club) e Will Johnson (Centro-matic, South San Gabriel), tra il 2005 e il 2006 si chiamavano Undertow Orchestra, il prolifico cantautore Vic Chesnutt, canta spesso una canzone scritta in maniera intelligente sulla "guerra" in Iraq. Chesnutt preferisce usare la parola invasione per descrivere quello che sta succedendo tuttora in Iraq e lo puntualizza anche in questa canzone, scritta dalla prospettiva dello Zio Sam. Utilizza una metafora in cui gli USA sono visti come uno stupratore che si illude di salvare la sua vittima da un marito che la maltratta.
Le parole sembrano tristemente realistiche nonostante questa metafora assurda. Vic Chesnutt è sempre stato apprezzato per le parole ingegnose e a volte ciniche ma in questa canzone - quando il motivo per scriverla è così importante - sembra superare se stesso. Mi è capitato... (continuer)
Le parole sembrano tristemente realistiche nonostante questa metafora assurda. Vic Chesnutt è sempre stato apprezzato per le parole ingegnose e a volte ciniche ma in questa canzone - quando il motivo per scriverla è così importante - sembra superare se stesso. Mi è capitato... (continuer)
She is beautiful and rich
(continuer)
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7/3/2008 - 10:01
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Album: "Volta"
Tour ad alta tensione della cantante islandese in Cina. Sotto accusa "Declare Independence" il cd non gradito a molti Paesi alle prese con i conflitti autonomistici
Bjork a Shangai inneggia al Tibet
polemiche e insulti sui blog cinesi
Un precedente solo pochi giorni fa per la dedica del brano all'indipendenza del Kosovo. La Serbia annuncia di aver cancellato il concerto previsto a luglio
ROMA - Prima la dedica del brano Declare Independence al Kosovo, durante i due concerti giapponesi, poi domenica a Shangai l'invito al Tibet ("Tibet, Tibet, raise your flag", alza la tua bandiera): la tournée della cantante islandese Bjork, che negli ultimi giorni di febbraio è arrivata con successo anche l'Italia, sta creando non pochi problemi, tanto che la Serbia ha annunciato venerdì scorso che il concerto dell'artista previsto per luglio sarebbe stato cancellato.
L'ultimo... (continuer)