Lettera (di Nicola Sacco)
Possono bruciare i nostri corpi,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 29/2/2008 - 18:43
Percorsi:
Sacco e Vanzetti
Le Urla
Album :L'Unico Elemento
Non vogliamo sentire, vedere, parlare. Siamo noi in prima persona a non voler accettare l’esistenza di atroci realtà, barbarie, vili persecuzioni per il benessere di pochi; ma sembra che non vi sia più memoria, che si sia dimenticato ciò che è stato in passato e quindi ripetiamo gli stessi errori: deturpiamo questo pianeta, cancellando culture ed etnie, combattendo guerre assurde… è un olocausto continuo.
Perché il nostro tanto amato ed osannato benestare è ancora a discapito di esseri viventi che vengono sfruttati solo perché considerati di categoria inferiore, che sia l’operaio sottopagato di una multinazionale, nei così chiamati paesi in via di sviluppo, sia il bambino costretto a lavorare nelle condizioni più atroci o, ancora peggio, costretto ad uccidere per una stupida guerra di territorio (finanziata da multinazionali per il controllo delle risorse) nei... (continua)
Non vogliamo sentire, vedere, parlare. Siamo noi in prima persona a non voler accettare l’esistenza di atroci realtà, barbarie, vili persecuzioni per il benessere di pochi; ma sembra che non vi sia più memoria, che si sia dimenticato ciò che è stato in passato e quindi ripetiamo gli stessi errori: deturpiamo questo pianeta, cancellando culture ed etnie, combattendo guerre assurde… è un olocausto continuo.
Perché il nostro tanto amato ed osannato benestare è ancora a discapito di esseri viventi che vengono sfruttati solo perché considerati di categoria inferiore, che sia l’operaio sottopagato di una multinazionale, nei così chiamati paesi in via di sviluppo, sia il bambino costretto a lavorare nelle condizioni più atroci o, ancora peggio, costretto ad uccidere per una stupida guerra di territorio (finanziata da multinazionali per il controllo delle risorse) nei... (continua)
Sono il sangue che bagna le tue mani
(continua)
(continua)
inviata da adriana 29/2/2008 - 18:31
Febbraio '94
[2004]
Album :L'Unico Elemento
Come le carceri, i manicomi e gli ospedali psichiatrici possono solamente rinchiudere un corpo. I pensieri, i sogni, le speranze continuano a essere attivi e di conseguenza minacciosi per coloro che vedono nella forza individuale un pericolo. Questa poesia è stata scritta da una persona non adatta a vivere negli standard di normalità, per cui rinchiusa in un manicomio. Il pregiudizio l’aveva condannata ad essere “malata di mente” e quindi emarginata. Noi non lo accettiamo: il cervello dell’uomo è un’ universo talmente vasto che nessuno si può arrogare il diritto di giudicarlo sano o malato. Saccenti ed esperti dottori psichiatrici osservano e giudicano dei comportamenti che loro e la società non ritengono normali tacciandoli come malattia e quindi da curare. Fin dal passato i “malati” venivano curati con metodi più riconducibili a torture corporali (elettroshock,... (continua)
Album :L'Unico Elemento
Come le carceri, i manicomi e gli ospedali psichiatrici possono solamente rinchiudere un corpo. I pensieri, i sogni, le speranze continuano a essere attivi e di conseguenza minacciosi per coloro che vedono nella forza individuale un pericolo. Questa poesia è stata scritta da una persona non adatta a vivere negli standard di normalità, per cui rinchiusa in un manicomio. Il pregiudizio l’aveva condannata ad essere “malata di mente” e quindi emarginata. Noi non lo accettiamo: il cervello dell’uomo è un’ universo talmente vasto che nessuno si può arrogare il diritto di giudicarlo sano o malato. Saccenti ed esperti dottori psichiatrici osservano e giudicano dei comportamenti che loro e la società non ritengono normali tacciandoli come malattia e quindi da curare. Fin dal passato i “malati” venivano curati con metodi più riconducibili a torture corporali (elettroshock,... (continua)
Gli spazi si ristringono sempre più
(continua)
(continua)
inviata da adriana 29/2/2008 - 18:20
Indistruttibili
[2008]
Album:Passaggi
Ci sono nella vita persone che passano senza lasciare nessuna traccia e nessun ricordo. Altre invece rimangono, nella pelle soprattutto e negli anni maturano, si evolvono, diventando uomini insieme. E l’uomo che ricorda (e quello che ascolta o viceversa) non è altro che il ragazzo di ieri. A lui appartiene il disegno delle storie che non possono essere cancellate, anzi rimangono scolpite nella grande corteccia della memoria.
Meravigliosi miracoli.
Album:Passaggi
Ci sono nella vita persone che passano senza lasciare nessuna traccia e nessun ricordo. Altre invece rimangono, nella pelle soprattutto e negli anni maturano, si evolvono, diventando uomini insieme. E l’uomo che ricorda (e quello che ascolta o viceversa) non è altro che il ragazzo di ieri. A lui appartiene il disegno delle storie che non possono essere cancellate, anzi rimangono scolpite nella grande corteccia della memoria.
Meravigliosi miracoli.
Cala la sera dentro di me….
(continua)
(continua)
inviata da adriana 29/2/2008 - 14:27
Domani
[2008]
Album:Passaggi
“Rammenta sempre Dante, nel gioco occasionale della felicità di non tenerla tutta per te, aiuta i perseguitati e le vittime perché sono questi gli amici migliori. Nella lotta della vita, troverai così molto di più e sarai rinato.”
(Lettera di Nicola Sacco al figlio di Vanzetti, Dante. Prigione di Stato del Massachussetts, 23 agosto 1927)
Album:Passaggi
“Rammenta sempre Dante, nel gioco occasionale della felicità di non tenerla tutta per te, aiuta i perseguitati e le vittime perché sono questi gli amici migliori. Nella lotta della vita, troverai così molto di più e sarai rinato.”
(Lettera di Nicola Sacco al figlio di Vanzetti, Dante. Prigione di Stato del Massachussetts, 23 agosto 1927)
Ogni sera tu ritorni da me
(continua)
(continua)
inviata da adriana 29/2/2008 - 14:22
Percorsi:
Sacco e Vanzetti
Per non dimentiCarlo
[2008]
Album:Passaggi
In piazza Alimonda il mistero resta ancora vivo. Da qui la richiesta che una Commissione Parlamentare riapra il caso. Da qui per non versare più lo stesso sangue. Il nostro
Album:Passaggi
In piazza Alimonda il mistero resta ancora vivo. Da qui la richiesta che una Commissione Parlamentare riapra il caso. Da qui per non versare più lo stesso sangue. Il nostro
Un uomo disteso da solo
(continua)
(continua)
inviata da adriana 29/2/2008 - 14:14
Percorsi:
Genova - G8
Natale '44
[2008]
Album:Passaggi
E’ difficile immaginare una Milano diversa come lo è stata nel ’44, l’anno più duro, quello della Repressione e del Linciaggio. Ma anche l’anno della Resistenza e degli Uomini che insieme ad altri conquistarono la libertà a mani piene. Tanti fecero ritorno, altri No. Come questo amore che sbocciato casualmente in Inverno non vide mai la Primavera, ma che valeva la pena Vivere fino alla Fine.
Album:Passaggi
E’ difficile immaginare una Milano diversa come lo è stata nel ’44, l’anno più duro, quello della Repressione e del Linciaggio. Ma anche l’anno della Resistenza e degli Uomini che insieme ad altri conquistarono la libertà a mani piene. Tanti fecero ritorno, altri No. Come questo amore che sbocciato casualmente in Inverno non vide mai la Primavera, ma che valeva la pena Vivere fino alla Fine.
Mentre la luna se ne andava a passeggio…
(continua)
(continua)
inviata da adriana 29/2/2008 - 14:12
Dieci preghiere
[2008]
Album:Passaggi
Nel Bosco delle Castagne, in provincia di Udine Belluno, nel 1944 i fascisti si resero protagonisti dell’impiccagione di dieci partigiani una a distanza dell’altro di pochi alberi. Un’offesa alla dignità umana.
Località Bolzano bellunese, Belluno, Belluno, Veneto
Data 10 marzo 1945
Matrice strage Nazista
Numero vittime 11
Numero vittime uomini 11
Numero vittime uomini adulti 10
Numero vittime uomini senza informazioni 1
Descrizione: Il 6 marzo 1945 due (o tre) militari tedeschi muoiono a causa di una mina posta sotto un cartello antitedesco, al poligono di tiro di Belluno. Questo scatena la rappresaglia da parte del maggiore Schroder, il quale, al termine di una riunione con altri ufficiali, stabilisce l’uccisione di cinquanta partigiani. Una volta ottenuta l’approvazione del maggiore delle SS Thirolf da Bolzano, Schroder chiede i prigionieri al tenente... (continua)
Album:Passaggi
Nel Bosco delle Castagne, in provincia di Udine Belluno, nel 1944 i fascisti si resero protagonisti dell’impiccagione di dieci partigiani una a distanza dell’altro di pochi alberi. Un’offesa alla dignità umana.
Località Bolzano bellunese, Belluno, Belluno, Veneto
Data 10 marzo 1945
Matrice strage Nazista
Numero vittime 11
Numero vittime uomini 11
Numero vittime uomini adulti 10
Numero vittime uomini senza informazioni 1
Descrizione: Il 6 marzo 1945 due (o tre) militari tedeschi muoiono a causa di una mina posta sotto un cartello antitedesco, al poligono di tiro di Belluno. Questo scatena la rappresaglia da parte del maggiore Schroder, il quale, al termine di una riunione con altri ufficiali, stabilisce l’uccisione di cinquanta partigiani. Una volta ottenuta l’approvazione del maggiore delle SS Thirolf da Bolzano, Schroder chiede i prigionieri al tenente... (continua)
L’una in punto....il fuoco cuoceva
(continua)
(continua)
inviata da adriana 29/2/2008 - 14:09
Dio stanotte non abita qui
[2008]
Album:Passaggi
Questa canzone è ispirata ad Aldo Gastaldi, partigiano. Comandante della divisione “Cichero” a 25 anni. Del suo volto mi ha stupito la forza, la sicurezza, il coraggio. Valori che lasciano il segno, che ti formano nel cuore e nell’anima. Questa canzone non vuole assumere una visione blasfema, ma spesso mi sono chiesto, dopo aver visto tanti, troppi cadaveri della Resistenza, dove fosse Dio e se in qualche modo la Chiesa poteva fermare tutte le atrocità della guerra.
Album:Passaggi
Questa canzone è ispirata ad Aldo Gastaldi, partigiano. Comandante della divisione “Cichero” a 25 anni. Del suo volto mi ha stupito la forza, la sicurezza, il coraggio. Valori che lasciano il segno, che ti formano nel cuore e nell’anima. Questa canzone non vuole assumere una visione blasfema, ma spesso mi sono chiesto, dopo aver visto tanti, troppi cadaveri della Resistenza, dove fosse Dio e se in qualche modo la Chiesa poteva fermare tutte le atrocità della guerra.
Se la notte passa piano quando cerchi l’orizzonte
(continua)
(continua)
inviata da adriana 29/2/2008 - 14:05
Da dentro
[2008]
Album:Passaggi
Non so cosa si possa provare all’interno di un carcere, ma volevo rappresentare un uomo che scrive una lettera “da dentro” ascoltando Radio Gap , la “Radio del Movimento”
Album:Passaggi
Non so cosa si possa provare all’interno di un carcere, ma volevo rappresentare un uomo che scrive una lettera “da dentro” ascoltando Radio Gap , la “Radio del Movimento”
E ’ notte cala la neve
(continua)
(continua)
inviata da adriana 29/2/2008 - 14:01
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Sotto questo dolore
[2008]
Album:Passaggi
“…e che differenza c’è con la bambina Clara Cecchini, di Valla, che le hanno ucciso padre e madre? Aveva solo quell’amore e gliel’hanno tolto. Era di otto anni,allora, e vennero i tedeschi a casa sua e dissero ai famigliari che uscissero sotto il pergolato,si mettessero bene in fila,che gli dovevano fare la fotografia. La bambina si assestò i capelli, e volle dare la mano alla madre,in fila con gli altri. I tedeschi con una sventagliata di mitra li massacrarono tutti. E lei,Clara, restò solo ferita,ma non si mosse vicino al padre e alla madre morti, e restò li come un cadaverino, finché non vennero i partigiani…”. (Alcide Cervi “I miei sette figli” ed. Riuniti)
Dal sito ufficiale
Album:Passaggi
“…e che differenza c’è con la bambina Clara Cecchini, di Valla, che le hanno ucciso padre e madre? Aveva solo quell’amore e gliel’hanno tolto. Era di otto anni,allora, e vennero i tedeschi a casa sua e dissero ai famigliari che uscissero sotto il pergolato,si mettessero bene in fila,che gli dovevano fare la fotografia. La bambina si assestò i capelli, e volle dare la mano alla madre,in fila con gli altri. I tedeschi con una sventagliata di mitra li massacrarono tutti. E lei,Clara, restò solo ferita,ma non si mosse vicino al padre e alla madre morti, e restò li come un cadaverino, finché non vennero i partigiani…”. (Alcide Cervi “I miei sette figli” ed. Riuniti)
Dal sito ufficiale
C’è una voce che chiama lontano
(continua)
(continua)
inviata da adriana 29/2/2008 - 13:54
Nella lotta
[2008]
Album:Passaggi
A luglio del 2001 si è verificata la più grande sospensione dei diritti democratici dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Le testimonianze degli abusi, dei soprusi e delle menzogne raccontate sono il frutto di un’attenta analisi di chi ha voluto restituire e restituirci la Verità che spesso diventa Intoccabile.
dal sito ufficiale
Album:Passaggi
A luglio del 2001 si è verificata la più grande sospensione dei diritti democratici dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Le testimonianze degli abusi, dei soprusi e delle menzogne raccontate sono il frutto di un’attenta analisi di chi ha voluto restituire e restituirci la Verità che spesso diventa Intoccabile.
dal sito ufficiale
Contro questi spari
(continua)
(continua)
inviata da adriana 29/2/2008 - 13:47
Percorsi:
Genova - G8
Fíjate bien
[2000]
Letra y Música de Juanes
Testo e Musica di Juanes
Lyrics and Music by Juanes
Album: "Fíjate bien"
Una canzone piena di ritmo che parla delle mine antiuomo in senso figurato.
Letra y Música de Juanes
Testo e Musica di Juanes
Lyrics and Music by Juanes
Album: "Fíjate bien"
Una canzone piena di ritmo che parla delle mine antiuomo in senso figurato.
Te han quitado lo que tienes
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 29/2/2008 - 10:15
Preghiera semplice
Una curiosità d'epoca circa il "grado effettivo" - pressochè nullo, ipse dixit! - di coinvolgimento dell'allora ventenne Claudio Baglioni nella realizzazione della colonna sonora del film "Fratello Sole Sorella Luna" di Franco Zeffirelli ... anche se, ad ascoltare i tre brani in oggetto (Preghiera Semplice; Fratello Sole Sorella Luna; Canzone di San Damiano), in fondo in fondo non si direbbe ... :-)
Dal libro "Claudio Baglioni - Il romanzo di un cantante", a cura di Michelangelo Romano, Lato Side edizioni, novembre 1978. Pagine 27-28:
"Prima di realizzare questo disco [l'album "Questo piccolo grande amore" del 1972, NdR] ci fu un'esperienza tutto sommato insignificante, una canzone nella colonna sonora di 'Fratello sole sorella luna' di Zeffirelli, ma fu un episodio nato con scarsa convinzione; in realtà alla RCA non sapevano più cosa farmi fare, avevo perso, lo sbarco non era riuscito,... (continua)
Dal libro "Claudio Baglioni - Il romanzo di un cantante", a cura di Michelangelo Romano, Lato Side edizioni, novembre 1978. Pagine 27-28:
"Prima di realizzare questo disco [l'album "Questo piccolo grande amore" del 1972, NdR] ci fu un'esperienza tutto sommato insignificante, una canzone nella colonna sonora di 'Fratello sole sorella luna' di Zeffirelli, ma fu un episodio nato con scarsa convinzione; in realtà alla RCA non sapevano più cosa farmi fare, avevo perso, lo sbarco non era riuscito,... (continua)
Alberta Beccaro - Venezia 29/2/2008 - 01:33
Voice Of The Voiceless
[1992]
Album: "Rage Against The Machine"
Canzone dedicata a Mumia Abu Jamal, attivista, scrittore e giornalista statunitense condannato a morte ingiustamente per l'omicidio del poliziotto Daniel Faulkner.
I RATM si sono battutti molto per la sua liberazione.
Album: "Rage Against The Machine"
Canzone dedicata a Mumia Abu Jamal, attivista, scrittore e giornalista statunitense condannato a morte ingiustamente per l'omicidio del poliziotto Daniel Faulkner.
I RATM si sono battutti molto per la sua liberazione.
Mumia Abu Jamal è un giornalista nero noto per le sue battaglie contro la corruzione della amministrazione e della polizia in Pennsylvania.
Conosciuto come "la voce dei senza voce", Jamal ha vissuto una vita vibrante di lotta dalla parte dei poveri, i neri e gli espropriati negli U.S.A. e anche dalle spaventose condizioni del braccio della morte, continua a parlare come portavoce degli oppressi in articoli che compaiono regolarmente nei giornali di tuttto il paese.
Conosciuto come "la voce dei senza voce", Jamal ha vissuto una vita vibrante di lotta dalla parte dei poveri, i neri e gli espropriati negli U.S.A. e anche dalle spaventose condizioni del braccio della morte, continua a parlare come portavoce degli oppressi in articoli che compaiono regolarmente nei giornali di tuttto il paese.
UGH!, UGH!
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 28/2/2008 - 18:37
The Here And The Now: A Beatiful War
UNA BELLA GUERRA
(continua)
(continua)
inviata da Marco Bazzoli 28/2/2008 - 16:55
Stazioni
[1988]
Testo di Sergio Endrigo
Musica di Sergio Endrigo e Rocco De Rosa
Lyrics by Sergio Endrigo
Music by Sergio Endrigo and Rocco De Rosa
Album: Il Giardino di Giovanni
Non servono commenti particolari per questa canzone ... basta leggerne il testo.
Una sola nota, relativa al dispiacere per il fatto che questo brano, oltre a parecchi altri rimasti pressochè del tutto ignoti ai più, sia contenuto in un album misconosciuto ed irreperibile: "Il Giardino di Giovanni" (New Enigma, 1988), pubblicato da un'oscura casa discografica destinata, di lì a poco, ad essere dichiarata fallita.
Il titolo dell'album, che è poi quello del brano di apertura, è dedicato a Giovanni D'Amico - un amico reale di Endrigo - ed al suo giardino nell'isola di Pantelleria.
Testo di Sergio Endrigo
Musica di Sergio Endrigo e Rocco De Rosa
Lyrics by Sergio Endrigo
Music by Sergio Endrigo and Rocco De Rosa
Album: Il Giardino di Giovanni
Non servono commenti particolari per questa canzone ... basta leggerne il testo.
Una sola nota, relativa al dispiacere per il fatto che questo brano, oltre a parecchi altri rimasti pressochè del tutto ignoti ai più, sia contenuto in un album misconosciuto ed irreperibile: "Il Giardino di Giovanni" (New Enigma, 1988), pubblicato da un'oscura casa discografica destinata, di lì a poco, ad essere dichiarata fallita.
Il titolo dell'album, che è poi quello del brano di apertura, è dedicato a Giovanni D'Amico - un amico reale di Endrigo - ed al suo giardino nell'isola di Pantelleria.
Le stazioni le stazioni le stazioni
(continua)
(continua)
inviata da Alberta Beccaro - Venezia 28/2/2008 - 02:25
Se il Primo Maggio a Mosca
[1981]
Testo e musica di Sergio Endrigo
Album: ... E noi amiamoci
Dall'album "...E noi amiamoci" (Fonit Cetra, 1981), ecco la plumbea oppressione senza scampo propugnata dal comunismo di stampo e di matrice sovietici ... così come ci appare in questo vero e proprio piccolo "polittico", dipinto con il poetico pennello di un artista sensibile, impegnato ed intelligente (che, pure, sempre si dichiarò comunista nella vita).
(Alberta Beccaro - Venezia)
Testo e musica di Sergio Endrigo
Album: ... E noi amiamoci
Dall'album "...E noi amiamoci" (Fonit Cetra, 1981), ecco la plumbea oppressione senza scampo propugnata dal comunismo di stampo e di matrice sovietici ... così come ci appare in questo vero e proprio piccolo "polittico", dipinto con il poetico pennello di un artista sensibile, impegnato ed intelligente (che, pure, sempre si dichiarò comunista nella vita).
(Alberta Beccaro - Venezia)
Se il I° maggio a Mosca fosse estate
(continua)
(continua)
inviata da Alberta Beccaro - Venezia 28/2/2008 - 01:56
Trieste
[1981]
Testo e musica di Sergio Endrigo
Dall'album "...E noi amiamoci" (Fonit Cetra, 1981), ecco un ritratto - a tratti gaio ed a tratti rannuvolato, proprio come il capoluogo giuliano e come la sua inimitabile storia - di quella che fu la città d'adozione dell'esule istriano Sergio Endrigo dai suoi 14 anni in poi.
Un ritratto che ci suona carico d'affetto, vivido, le cui pittoresche sembianze giungono fin quasi ad essere antropomorfe.
Coloro che siano vissuti per qualche anno almeno a Trieste, come chi scrive questo commento, possono ritrovare - nei versi poetici di Endrigo come pure nella sua musica, qui volutamente "austroungarica" - i lineamenti, mai fissi, sempre cangianti, di questa città-caposaldo della storia patria italiana.
Ma la Trieste bella, vezzosa e simpatica di inizio canzone ci appare progressivamente, nel finale del brano, anche e soprattutto come la venerabile "martire... (continua)
Testo e musica di Sergio Endrigo
Dall'album "...E noi amiamoci" (Fonit Cetra, 1981), ecco un ritratto - a tratti gaio ed a tratti rannuvolato, proprio come il capoluogo giuliano e come la sua inimitabile storia - di quella che fu la città d'adozione dell'esule istriano Sergio Endrigo dai suoi 14 anni in poi.
Un ritratto che ci suona carico d'affetto, vivido, le cui pittoresche sembianze giungono fin quasi ad essere antropomorfe.
Coloro che siano vissuti per qualche anno almeno a Trieste, come chi scrive questo commento, possono ritrovare - nei versi poetici di Endrigo come pure nella sua musica, qui volutamente "austroungarica" - i lineamenti, mai fissi, sempre cangianti, di questa città-caposaldo della storia patria italiana.
Ma la Trieste bella, vezzosa e simpatica di inizio canzone ci appare progressivamente, nel finale del brano, anche e soprattutto come la venerabile "martire... (continua)
In tutti i miei pensieri
(continua)
(continua)
inviata da Alberta Beccaro - Venezia 28/2/2008 - 01:32
Where Do The Children Play?
Dall'album "Tea for the Tillerman" del 1970.
Questa e altre tre canzoni comprese nell'album fanno anche parte della colonna sonora dello splendido film-culto di Hal Ashby "Harold and Maude" del 1971.
Questa e altre tre canzoni comprese nell'album fanno anche parte della colonna sonora dello splendido film-culto di Hal Ashby "Harold and Maude" del 1971.
Well I think it's fine
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 28/2/2008 - 00:31
Percorsi:
Guerra alla Terra
The Girl In The Picture
[1994]
Album: "The girl in the picture"
In 2003, Belgian composer Eric Geurts wrote a song called "The Girl in the Picture" dedicated to Kim Phúc, sung by Yanah. It was released on Flying Snowman Records. All profits went and still go to the Kim Foundation.
from Wikipedia
Album: "The girl in the picture"
Phan Thị Kim Phúc also known as Kim Phúc (born in 1963) is a Vietnamese woman who is the subject of a famous photo from the Vietnam war. The picture shows her at about age nine running naked on the street after being severely burned on her back by a U.S.-coordinated napalm attack.
In 2003, Belgian composer Eric Geurts wrote a song called "The Girl in the Picture" dedicated to Kim Phúc, sung by Yanah. It was released on Flying Snowman Records. All profits went and still go to the Kim Foundation.
from Wikipedia
She’s only a child
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 27/2/2008 - 21:28
Quién tiene el poder de hacernos morir
Arman guerras por interéses económicos
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 27/2/2008 - 20:04
Código de barras
[2001]
Album: "Hc Crust"
Album: "Hc Crust"
Hoy, después de tanto tiempo
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 27/2/2008 - 19:40
Policias Violentos
[2001]
Album: "Hc Crust"
Album: "Hc Crust"
Gente muerta por policias violentos
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 27/2/2008 - 19:38
América es una dictadura
[2001]
Album: "Hc Crust"
Album: "Hc Crust"
En el año 2000
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 27/2/2008 - 19:35
Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento
bellissima
mi dispiace a tutti qulli che sono morti nei campi di concentramento
mi dispiace a tutti qulli che sono morti nei campi di concentramento
emanuele 27/2/2008 - 16:06
Son Valsusina
Scritta nel 2007, sull'aria di "Son la mondina"
Son valsusina
(continua)
(continua)
inviata da Maria Rollero 27/2/2008 - 10:35
Feeling Good
[1965]
Scritta da Leslie Bricusse (1931-2021), compositore e liricista, ed Anthony Newley (1931-1999), attore e songwriter, entrambi inglesi.
Interpretata da Nina Simone in molti suoi dischi, a partire da “I Put a Spell On You” del 1965.
Secondo me questa canzone, nota soprattutto nell'interpretazione della immortale Nina Simone, oltre ad essere una delle più belle canzoni che siano mai state scritte, è anche degnissima di stare fra le CCG/AWS, almeno negli Extra.. che ne dite?
"Feeling Good" (aka Feelin' Good) is a song written by Anthony Newley and Leslie Bricusse for the 1965 musical The Roar of the Greasepaint—the Smell of the Crowd and since covered by several artists, including Nina Simone, Sammy Davis Jr, Muse, Eels, Michael Bublé, The Pussycat Dolls and, most recently, John Barrowman for his 2007 CD, 'Another Side'.
en.wikipedia
È un brano straordinario, un vero e proprio inno... (continua)
Scritta da Leslie Bricusse (1931-2021), compositore e liricista, ed Anthony Newley (1931-1999), attore e songwriter, entrambi inglesi.
Interpretata da Nina Simone in molti suoi dischi, a partire da “I Put a Spell On You” del 1965.
Secondo me questa canzone, nota soprattutto nell'interpretazione della immortale Nina Simone, oltre ad essere una delle più belle canzoni che siano mai state scritte, è anche degnissima di stare fra le CCG/AWS, almeno negli Extra.. che ne dite?
"Feeling Good" (aka Feelin' Good) is a song written by Anthony Newley and Leslie Bricusse for the 1965 musical The Roar of the Greasepaint—the Smell of the Crowd and since covered by several artists, including Nina Simone, Sammy Davis Jr, Muse, Eels, Michael Bublé, The Pussycat Dolls and, most recently, John Barrowman for his 2007 CD, 'Another Side'.
en.wikipedia
È un brano straordinario, un vero e proprio inno... (continua)
Birds flying high you know how I feel
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 27/2/2008 - 09:27
4 maggio 1944 - In memoria
Ciao!
Sono di Arcevia e conosco molto bene la triste vicenda cantata dai Gang in questa commovente canzone, che apprezzo molto!
Voglio solo fare una precisazione: Arcevia è in provincia di Ancona e non di Pesaro e Urbino.
Grazie
Sono di Arcevia e conosco molto bene la triste vicenda cantata dai Gang in questa commovente canzone, che apprezzo molto!
Voglio solo fare una precisazione: Arcevia è in provincia di Ancona e non di Pesaro e Urbino.
Grazie
Lilith Verdini 26/2/2008 - 22:34
Signorsì
[2008]
Album: "Nato il 5 ottobre"
Testo e musica di Rosario Morisco-Principe&SocioM.-A.Spenillo
Lyrics and music by Rosario Morisco-Principe&SocioM.-A.Spenillo
Anche questa viene dal festival di Sanremo; non l'ho ancora sentita (passa domani sera) e quindi non so quanto vada presa sul serio (insomma, non so se sarà una bufala, come la Ruggiero l'anno scorso).
Album: "Nato il 5 ottobre"
Testo e musica di Rosario Morisco-Principe&SocioM.-A.Spenillo
Lyrics and music by Rosario Morisco-Principe&SocioM.-A.Spenillo
Anche questa viene dal festival di Sanremo; non l'ho ancora sentita (passa domani sera) e quindi non so quanto vada presa sul serio (insomma, non so se sarà una bufala, come la Ruggiero l'anno scorso).
Signorsì
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 26/2/2008 - 00:59
Para Parà Ra Rara
[2008]
Vabbè, viene dal festival di Sanremo in corso, ma non è male!
Vabbè, viene dal festival di Sanremo in corso, ma non è male!
Non sai cos’è successo
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 26/2/2008 - 00:50
Peace
[2004]
Album: "Happy people / U saved me"
Non ho mai sentito 'sta canzone, ma ne ho trovato il testo in internet; voi ne sapete qualcosa? Si trova nell'album "Happy people / U saved me" del 2004.
Album: "Happy people / U saved me"
Non ho mai sentito 'sta canzone, ma ne ho trovato il testo in internet; voi ne sapete qualcosa? Si trova nell'album "Happy people / U saved me" del 2004.
(Peace) it's what I prayer for
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 25/2/2008 - 18:16
Peace brother peace
Cari amici, ho scaricato da internet un album del 1973 di Dr. John (In the right place) e ho scoperto che contiene una canzone che si intitola "Peace brother peace". Purtroppo non ho trovato in alcun sito il testo, in compenso ne ho trovato un altro con lo stesso titolo di Bill Medley (del 1968 o 1969) che forse è stato interpretato anche dai Righteous Brothers (del resto Bill Medley faceva parte dei Righteous Brothers), Insomma, non conosco il pezzo, non so bene chi lo canta, ma ve lo mando lo stesso. E mi piacerebbe che qualcuno fosse in grado di inviarvi il testo della canzone di Dr. John. E voi direte: cosa vuoi di più dalla vita? Non credo che mi risponderete con lo slogan di quella stupida pubblicità!
Ciao
Ciao
Peace, brother, peace
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 25/2/2008 - 18:13
Mille lire
[1995]
Testo e musica di Claudio Di Paco
Lyrics and music by Claudio Di Paco
Testo e musica di Claudio Di Paco
Lyrics and music by Claudio Di Paco
Mille lire
(continua)
(continua)
inviata da Silva 25/2/2008 - 11:56
Here's To The State Of Mississippi
[1964]
Lyrics and Music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Album: "I Ain't Marching Anymore" [1965]
“I Ain't Marching Anymore”, del 1964, inizia con l'omonima canzone, celeberrima e uno degli inni riconosciuti dell'opposizione alla guerra nel Vietnam, e si chiude con questa “Here's to the State of Mississippi”, che nel 1974 Phil Ochs aggiornerà in Here's To The State Of Richard Nixon, una violentissima requisitoria contro il presidente dello scandalo Watergate (e della guerra indocinese). Altrettanto violenta era stata la requisitoria originale contro lo stato del Mississippi, contro il razzismo che vi regnava, contro le sue istituzioni e le chiese. E contro gli omicidi legalizzati che vi si commettevano, come ad esempio quelli commessi nel 1964 contro i tre attivisti per i diritti civili; un episodio adombrato precisamente nella prima strofa della canzone, probabilmente scritta... (continua)
Lyrics and Music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Album: "I Ain't Marching Anymore" [1965]
“I Ain't Marching Anymore”, del 1964, inizia con l'omonima canzone, celeberrima e uno degli inni riconosciuti dell'opposizione alla guerra nel Vietnam, e si chiude con questa “Here's to the State of Mississippi”, che nel 1974 Phil Ochs aggiornerà in Here's To The State Of Richard Nixon, una violentissima requisitoria contro il presidente dello scandalo Watergate (e della guerra indocinese). Altrettanto violenta era stata la requisitoria originale contro lo stato del Mississippi, contro il razzismo che vi regnava, contro le sue istituzioni e le chiese. E contro gli omicidi legalizzati che vi si commettevano, come ad esempio quelli commessi nel 1964 contro i tre attivisti per i diritti civili; un episodio adombrato precisamente nella prima strofa della canzone, probabilmente scritta... (continua)
Here's to the state of Mississippi,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 25/2/2008 - 07:45
Omaggio all'anarchico Lucetti
[2001]
Album:Riflessi
Album:Riflessi
"All'Anarchico Lucetti" è la storia dell'omonimo anarchico toscano che negli anni '30 attentò a Mussolini senza però raggiungere lo scopo e che fu rinchiuso a Regina Coeli a "meditare". In Italia gli attentati al duce sono stati solo tre e Lucetti è stato forse il più significativo tra gli altri.
E' questa una canzone che oggi (a distanza di quasi un anno dalla prima stesura) mi piace dedicare ai fatti di Genova ormai cronaca e agli eventi a venire che verosimilmente riproporranno la tensione tra potere costituito, legalmente e statalmente tutelato e quindi presupposto, ma solo presupposto, innocente e chiunque più o meno intelligentemente cerchi di contrastarlo proponendo alternative di agognata e necessaria civiltà.
Da questa pagina del sito ufficiale
E' questa una canzone che oggi (a distanza di quasi un anno dalla prima stesura) mi piace dedicare ai fatti di Genova ormai cronaca e agli eventi a venire che verosimilmente riproporranno la tensione tra potere costituito, legalmente e statalmente tutelato e quindi presupposto, ma solo presupposto, innocente e chiunque più o meno intelligentemente cerchi di contrastarlo proponendo alternative di agognata e necessaria civiltà.
Da questa pagina del sito ufficiale
"Ciao, viva l'anarchia
(continua)
(continua)
inviata da adriana 24/2/2008 - 09:49
Le temps des noyaux
Alors Quoi ? (2007)
Le vent souffle sur la plaine
(continua)
(continua)
inviata da Jacky Fluttaz 23/2/2008 - 19:16
Nessun dio
La Storia di Nessun dio… nasce, casualmente da un viaggio in metropolitana a Roma. Su di un cartello pubblicitario c’era la scritta Manhattan.
Osservando attentamente questa scritta Carmine la ha vergata sul suo taccuino e , a livello di subconscio, accadde quello che potrebbe definirsi un’associazione logica di immagini. Il cervello associò la parola Manhattan all’attacco dell’11 settembre. E così, i tratti verticali delle due t sembrarono, a Carmine, le torri gemelle, mentre i tratti orizzontali gli aerei che penetravano in esse.
Da li si sviluppa la storia delle due principali icone della successiva guerra.
George W. Bush e Bin Laden.
I personaggi vengono raffigurati, all’interno del videoclip, dalle Marionette del Teatro degli Accettella, storico teatro Romano.
Lo scopo è, anche, quello di porre all’attenzione delle persone, un evento disastroso, che sembra non voler finire... (continua)
Osservando attentamente questa scritta Carmine la ha vergata sul suo taccuino e , a livello di subconscio, accadde quello che potrebbe definirsi un’associazione logica di immagini. Il cervello associò la parola Manhattan all’attacco dell’11 settembre. E così, i tratti verticali delle due t sembrarono, a Carmine, le torri gemelle, mentre i tratti orizzontali gli aerei che penetravano in esse.
Da li si sviluppa la storia delle due principali icone della successiva guerra.
George W. Bush e Bin Laden.
I personaggi vengono raffigurati, all’interno del videoclip, dalle Marionette del Teatro degli Accettella, storico teatro Romano.
Lo scopo è, anche, quello di porre all’attenzione delle persone, un evento disastroso, che sembra non voler finire... (continua)
Non ho mai veduto incontri o combattimenti
(continua)
(continua)
inviata da adriana 23/2/2008 - 17:26
Gesù caro fratello
Ecco un'intensa interpretazione di "Jesùs querido hermano" offerta dall'artista argentina Marilina Ross, che nella sua carriera ha inciso su disco - e cantato dal vivo - diverse cover di pezzi di Claudio Baglioni in lingua spagnola risalenti agli anni '70:
E' possibile notare come il testo spagnolo, in questa versione cantata dalla Ross, differisca dal testo curato da Carlos Ramòn Amart presente in CCG.
La cosa non è infrequente per la cantante argentina, che ha spesso amato personalizzare le sue cover, ri-traducendosi i brani per conto proprio, a volte con un pizzico di libertà in eccesso.
Tuttavia è pur vero che spesso (anche se non è il caso di "Jesùs querido hermano", uguale nelle versioni RCA tanto spagnola quanto sudamericana), gli stessi adattatori dei testi di Baglioni dall'italiano allo spagnolo erano diversi - per scelta della sua casa discografica RCA - a seconda che l'incisione... (continua)
E' possibile notare come il testo spagnolo, in questa versione cantata dalla Ross, differisca dal testo curato da Carlos Ramòn Amart presente in CCG.
La cosa non è infrequente per la cantante argentina, che ha spesso amato personalizzare le sue cover, ri-traducendosi i brani per conto proprio, a volte con un pizzico di libertà in eccesso.
Tuttavia è pur vero che spesso (anche se non è il caso di "Jesùs querido hermano", uguale nelle versioni RCA tanto spagnola quanto sudamericana), gli stessi adattatori dei testi di Baglioni dall'italiano allo spagnolo erano diversi - per scelta della sua casa discografica RCA - a seconda che l'incisione... (continua)
Alberta Beccaro - Venezia 21/2/2008 - 23:12
Tammurriata nera
finalmente grazie a voi riesco a capire il testo di tammurriata nera!
io tammuriata nera ce l'ho su un "best" in due cd della nccp, e questa canzone in questa versione ha un'altra strofa (subito dopo quella su Churchill), che voi non avete riportato nel testo. chissà cosa dice?!?
io tammuriata nera ce l'ho su un "best" in due cd della nccp, e questa canzone in questa versione ha un'altra strofa (subito dopo quella su Churchill), che voi non avete riportato nel testo. chissà cosa dice?!?
raffa 21/2/2008 - 20:52
La prière [including Il n'y a pas d'amour heureux and Preghiera in gennaio]
LA PLEGARIA
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 21/2/2008 - 16:24
Viva la guerra
VIVE LA GUERRE
(continua)
(continua)
inviata da Daniel Bellucci Nice 21.02.2008 10.29 21/2/2008 - 10:33
Был пацан...
La canzone racconta di un ragazzo di appena 20 anni, morto in Cecenia
У него и жены-то нет!
(continua)
(continua)
inviata da Marina Baglioni 20/2/2008 - 21:36
Percorsi:
Guerre di Cecenia
Petite Chanson des Mutilés
Versione italiana di Daniel Bellucci 20.02.2008
CANZONCELLA DEI MUTILATI
(continua)
(continua)
inviata da Daniel Bellucci 20.02.2008 danielbellucci.splinder.com 20/2/2008 - 11:47
So Pretty
(1968)
Lyrics by Codmen & Green
Music by Leonard Bernstein
"So Pretty" is a 1968 anti-war song by Leonard Bernstein to lyrics by Betty Comden and Adolph Green, contributed to a Broadway for Peace fundraiser on January 21, 1968, at Lincoln Center's Philharmonic Hall.
The song was performed by Barbra Streisand dressed in a gingham smock and fisherman's hat and accompanied by the composer at the piano.
Lyrics by Codmen & Green
Music by Leonard Bernstein
"So Pretty" is a 1968 anti-war song by Leonard Bernstein to lyrics by Betty Comden and Adolph Green, contributed to a Broadway for Peace fundraiser on January 21, 1968, at Lincoln Center's Philharmonic Hall.
The song was performed by Barbra Streisand dressed in a gingham smock and fisherman's hat and accompanied by the composer at the piano.
We were learning in our school today
(continua)
(continua)
19/2/2008 - 21:45
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
Vittorio che comandi ai re dei regni
anonimo
19 febbraio 2008
c'ho mal di gola - da oggi CCG è linkato in danielbellucci.splinder.com
c'ho mal di gola - da oggi CCG è linkato in danielbellucci.splinder.com
VITTORIO, TOI QUI COMMANDES LES ROIS DES ROYAUMES
(continua)
(continua)
inviata da Daniel Bellucci 19/2/2008 - 10:06
Redemption Song
solo un piccolo appunto per questa traduzione corretta
marley (così come moltissimi musicisti rastafari) usava "I" invece che "me" per una scelta non tanto grammaticale quanto religiosa. Per i rasta infatti "I" non significa solo "io" ma anche "Dio". Tanto è vero che I&I (una formula abbastanza comune nelle canzoni reggae) significa io e dio.
Il vocabolario rasta ha reso questa piccola lettera "I" così importante che molte parole sono cambiate
Ad esempio I-tal siginifica sano e puro, secondo i dettami rastafari, I-ration significa vibration, I-nity significa unity e così via
In redemption song (ma non solo in questa) Bob usa I e non me per ricordare che al centro di tutto c'è Dio
Marco
www.bobmarleymagazine.com
marley (così come moltissimi musicisti rastafari) usava "I" invece che "me" per una scelta non tanto grammaticale quanto religiosa. Per i rasta infatti "I" non significa solo "io" ma anche "Dio". Tanto è vero che I&I (una formula abbastanza comune nelle canzoni reggae) significa io e dio.
Il vocabolario rasta ha reso questa piccola lettera "I" così importante che molte parole sono cambiate
Ad esempio I-tal siginifica sano e puro, secondo i dettami rastafari, I-ration significa vibration, I-nity significa unity e così via
In redemption song (ma non solo in questa) Bob usa I e non me per ricordare che al centro di tutto c'è Dio
Marco
www.bobmarleymagazine.com
19/2/2008 - 09:40
Set Us Free
Dall'album self titled di debutto dei Black Mountain, uscito nel 2005.
Una recensione dell'album da Ondarock a firma di Pier Eugenio Torri
Una recensione dell'album da Ondarock a firma di Pier Eugenio Torri
There are killers
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 19/2/2008 - 08:04
Canzone della libertà
[1968]
Testo di Luciano Lucignani
Lyrics by Luciano Lucignani
Musica di Ennio Morricone
Music by Ennio Morricone
Album: Endrigo (1968)
Questa "Canzone della libertà" è uno dei rari brani di Endrigo nei quali quest'ultimo, di suo, abbia messo solo la voce, dato che l'autore del testo è l'attore Luciano Lucignani mentre la musica è di Ennio Morricone.
Il motivo c'è, trattandosi della colonna sonora del film 'L’alibi', interpretato dallo stesso Lucignani, da Vittorio Gassman e da Adolfo Celi (i tre figurano anche quali autori del soggetto e della sceneggiatura). Questo brano rappresenta l’unica "novità" dell'album nel quale è contenuto, ossia "Endrigo" del 1968, nel senso che trattasi dell'unico inedito non pubblicato, in precedenza, come 45 giri.
Il testo, a leggerlo, non parrebbe in effetti un granchè, ma la musica di Morricone e l'interpretazione di Endrigo fanno miracoli, in ciò... (continua)
Testo di Luciano Lucignani
Lyrics by Luciano Lucignani
Musica di Ennio Morricone
Music by Ennio Morricone
Album: Endrigo (1968)
Questa "Canzone della libertà" è uno dei rari brani di Endrigo nei quali quest'ultimo, di suo, abbia messo solo la voce, dato che l'autore del testo è l'attore Luciano Lucignani mentre la musica è di Ennio Morricone.
Il motivo c'è, trattandosi della colonna sonora del film 'L’alibi', interpretato dallo stesso Lucignani, da Vittorio Gassman e da Adolfo Celi (i tre figurano anche quali autori del soggetto e della sceneggiatura). Questo brano rappresenta l’unica "novità" dell'album nel quale è contenuto, ossia "Endrigo" del 1968, nel senso che trattasi dell'unico inedito non pubblicato, in precedenza, come 45 giri.
Il testo, a leggerlo, non parrebbe in effetti un granchè, ma la musica di Morricone e l'interpretazione di Endrigo fanno miracoli, in ciò... (continua)
Quello che domandiamo è libertà
(continua)
(continua)
inviata da Alberta Beccaro - Venezia 19/2/2008 - 02:50
Battlefield
Clear the battlefield and let me see
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 17/2/2008 - 19:33
Home
Album: The New Gary Puckett and the Union Gap Album 1969
Esta canção constava da primeira fita cassete que comprei, junto com meu pai, quando a família adquiriu seu primeiro aparelho estereofônico. Fala dos soldados na guerra e de seus sonhos de retornar à casa. Corriam, então, os tempos dos protestos contra a campanha norte-americana no Vietnã, mas ela ainda me emociona hoje.
Esta canção constava da primeira fita cassete que comprei, junto com meu pai, quando a família adquiriu seu primeiro aparelho estereofônico. Fala dos soldados na guerra e de seus sonhos de retornar à casa. Corriam, então, os tempos dos protestos contra a campanha norte-americana no Vietnã, mas ela ainda me emociona hoje.
And every night they lie awake
(continua)
(continua)
inviata da Alvaro de Britto 17/2/2008 - 01:48
Cara Laura
Sig. Ghelli, ho letto con commozione la canzone che ha scritto per mia zia Laura....è stato come tornare indietro ad un passato che non ho vissuto direttamente ma solo per sentito dire dalla mia nonna Arcuri Maria Concetta, madre di Facio, (mio zio Dante). La ringrazio dal profondo del cuore. Carla Servidio
carla servidio 15/2/2008 - 21:02
Apua natìa
Su un poema di Ceccardo Roccatagliata Ceccardi (1871-1919)
tratto dal CD "Apuamater" di Davide Giromini
(Davide Giromini, elaborazione di Nicola Toscano e Massimo Gurrieri)
Interpretata anche da Les Anarchistes con Il Parto delle Nuvole Pesanti
Il testo riproducibile è stato reperito in questo blog
Ci informava la nostra compagna e amministratrice Adriana, al momento della proposta di tale canzone di Davide Giromini, che "Darmo (Davide Giromini, ndr) la dedica ai morti sul lavoro", proprio nel video allegato a questa pagina. La canzone è rimasta in approvazione a lungo, sia per motivi tecnici di questo sito, sia per altre ragioni che non stiamo a spiegare. Nell'approvarla finalmente oggi ci accorgiamo però che la canzone in sé, e non soltanto per la dedica di Davide, ha più di un motivo per essere inserita, visto che l'Italia non cessa di essere soggetta a preti e a tiranni "liberamente... (continua)
E tu Apua natìa se un dì soggiaccia ancor l'Italia
(continua)
(continua)
inviata da adriana 15/2/2008 - 17:38
Fragole e sangue
[2007]
Scritta da Davide Giromini
Written by Davide Giromini
Écrite par Davide Giromini
Ma lo stato è pronto a mettere in moto le forze
per difendere il suo dominio culturale...e così la
repressione delle forze dell'ordine.
Album: 2076: Il ritorno di Kristo [Apuamater Cyberfolk] - Brano n° 11.
Registrato live al Teatro Animosi di Carrara il 7-12-2007
(da Rovagna/De Rito).
Il brano recitato è di Marco Rovelli ed è stato scritto
in occasione della morte di Carlo Giuliani.
2076: Il ritorno di Kristo
In questo concept album si racconta la storia laica e fantastica di un Cristo qualunque che per comodità chiameremo K.
K. inizia la sua predicazione nel 2076, anno in cui l'uomo sarà ormai mediaticamente alienato: la sua vita sarà infatti completamente delegata ad uno schermo e la sua identità relegata in una comunità virtuale, gestita da un grande server chiamato Radio Vaticana.... (continua)
Scritta da Davide Giromini
Written by Davide Giromini
Écrite par Davide Giromini
Ma lo stato è pronto a mettere in moto le forze
per difendere il suo dominio culturale...e così la
repressione delle forze dell'ordine.
Album: 2076: Il ritorno di Kristo [Apuamater Cyberfolk] - Brano n° 11.
Registrato live al Teatro Animosi di Carrara il 7-12-2007
(da Rovagna/De Rito).
Il brano recitato è di Marco Rovelli ed è stato scritto
in occasione della morte di Carlo Giuliani.
2076: Il ritorno di Kristo
In questo concept album si racconta la storia laica e fantastica di un Cristo qualunque che per comodità chiameremo K.
K. inizia la sua predicazione nel 2076, anno in cui l'uomo sarà ormai mediaticamente alienato: la sua vita sarà infatti completamente delegata ad uno schermo e la sua identità relegata in una comunità virtuale, gestita da un grande server chiamato Radio Vaticana.... (continua)
Non so chi fu ad intuire la necessità di far l’ultima mossa
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 15/2/2008 - 17:00
Percorsi:
Genova - G8
Manila
This song is dedicated to all the young children who are too exploited by the whole society throughout this cruel world that sometimes has no Mercy.
Dance, little girl, dance
(continua)
(continua)
inviata da C. Viadel 15/2/2008 - 16:18
The Sidney Carton's Final Speech
This is a kind of extract from Dickens'novel about the beginming of the French Revolution and about the period before that revolution too. But about this final part of the novel I've created a song transforming the sentences as song's verses. This idea comes from my opinion about the final speech pronounced by the main character of the novel. This text is very lyrical and it has a wonderful vision of Peace and Equality which shall appear definitively in a future world, according to the opinion of this great speech. And those are all the reasons why it has very easy to make this song.
( Charles Dickens, the end of his novel "A Tale of Two Cities" )
( Charles Dickens, the end of his novel "A Tale of Two Cities" )
(Recited Part)
(continua)
(continua)
inviata da C. Viadel 15/2/2008 - 15:45
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Album :L'Unico Elemento
Siamo sempre più legati al materialismo e più consumiamo, più concetti come lotta, ideali, etica, morale, giustizia, uguaglianza vanno svanendo inghiottiti dal mercato globale e così rimaniamo impassibili alle continue violenze che ogni giorno ci circondano, nella nostra realtà quotidiana, nazionale, europea, mondiale e che non cessano mai.
Considero la lettera di Nicola Sacco una sorta di passaggio di consegna alle generazioni future (nella figura di suo figlio), nel continuare ciò che stavano portando avanti i compagni di quel tempo che avevano a loro volta ereditato e raccolto da quelli passati…se noi rappresentiamo il futuro…credo che abbiamo altamente deluso le aspettative dei nostri “padri”; siamo per lo più generazioni senza radici, persi nel caos del consumo, dei media, in sogni di arrivismo nella società del lavoro non più divisa in classi, ma più... (continua)