Au Caveau de la Huchette
Pour nos temps passés.
(continua)
(continua)
inviata da Carles Viadel 29/1/2008 - 19:22
Addio mia bella addio
Ulteriore variante
Addio mia bella addio
(continua)
(continua)
inviata da xo 29/1/2008 - 15:35
Hiroshima
C'est vrai que beaucoup de fois,
(continua)
(continua)
inviata da C. Viadel 29/1/2008 - 12:38
Percorsi:
Hiroshima e Nagasaki 広島市 - 長崎市
Les Goliaths des nouveaux temps
Quand on tourne la tête,
(continua)
(continua)
inviata da C. Viadel 29/1/2008 - 12:21
C'è un re
Grande canzone..un vero inno contro tutte le guerre, le ingiustizie che prevalgono nel mondo e contro tutte le dittature. Speriamo che questo mondi cambi!!! Pace
Andrea 28/1/2008 - 21:45
De Combien de vies on a besoin pour les tuer?
J'ai vu les grandes atrocités
(continua)
(continua)
inviata da C. Viadel 28/1/2008 - 20:36
Honest Lullaby
title track dell'album del 1979
Testo e musica di Joan Baez, ninna nanna dedicata al figlio Gabriel Harris
Testo e musica di Joan Baez, ninna nanna dedicata al figlio Gabriel Harris
Early early in the game
(continua)
(continua)
inviata da carles viadel 28/1/2008 - 19:14
Gaza's Protest Song
Testo e musica di Richard Marot (Carles Viadel Mestre)
Lyrics and music by Richard Marot (Carles Viadel Mestre)
Lyrics and music by Richard Marot (Carles Viadel Mestre)
What right do you have for forbidding people
(continua)
(continua)
inviata da C. Viadel 28/1/2008 - 17:59
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
East Timor
Vi invio (come commento a questa canzone, dato che non mi viene in mente se ce ne sono altre collegate all'Indonesia) l'articolo di Federico Rampini pubblicato su la Repubblica oggi (28 gennaio 2008) sulla morte del dittatore Suharto; mi sembra interessante per il sito. Ciao.
Morte di un dittatore sangue e corruzione in 30 anni di potere
A Giacarta, aveva 86 anni. Fu alleato degli Stati Uniti contro il “pericolo rosso”
La Banca Mondiale lo ha accusato di aver sottratto 35 miliardi di dollari all’Indonesia
FEDERICO RAMPINI
Lo definirono “il più grande cleptocrate della storia”, una classifica della Banca Mondiale gli attribuisce il record della corruzione personale fra tutti i leader del XX secolo: dai 15 ai 35 miliardi di dollari sottratti alle casse dello Stato. Ebbe sulla coscienza almeno mezzo milione di morti nei pogrom anticomunisti del 1965, altre 200mila vittime per l’annessione... (continua)
Morte di un dittatore sangue e corruzione in 30 anni di potere
A Giacarta, aveva 86 anni. Fu alleato degli Stati Uniti contro il “pericolo rosso”
La Banca Mondiale lo ha accusato di aver sottratto 35 miliardi di dollari all’Indonesia
FEDERICO RAMPINI
Lo definirono “il più grande cleptocrate della storia”, una classifica della Banca Mondiale gli attribuisce il record della corruzione personale fra tutti i leader del XX secolo: dai 15 ai 35 miliardi di dollari sottratti alle casse dello Stato. Ebbe sulla coscienza almeno mezzo milione di morti nei pogrom anticomunisti del 1965, altre 200mila vittime per l’annessione... (continua)
Renato Stecca 28/1/2008 - 15:54
Andalusien 1938
Versión castellana de Marcia Rosati [2008]
Spansk översättning av Marcia Rosati [2008]
Spansk översättning av Marcia Rosati [2008]
ANDALUCÍA 1938
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 28/1/2008 - 14:02
Liberté
Yo te nombro - La versione spagnola dei Sanampay.
Creado en 1977 por artistas mexicanos y argentinos, Sanampay realiza un trabajo sobre las melodías y la poesía del canto popular latinoamericano, rescatando y revalorizando a los grandes poetas de nuestro continente y buscando nuevos tesoros dentro de la rica expresividad que tenemos.
En la historia del grupo han estado presentes voces como las de Laura Lapresa, Ariel Altieri, José Luis Bollea, Carlos Muñoz, Guadalupe Pineda, Eugenia León, Carlos Díaz "Caito", Délfo Sombra e instrumentistas como Gabriel y Fabián Enríquez, Hebe Rosell.
La nueva formación de Sanampay está integrada por Naldo Labrín, su fundador (guitarra, dirección y arreglos), Ricardo La Sala (voz, guitarra y charango), Mariana Jolivet (voz soprano), Miguel Angel Michelena (voz), Jorge Palacios (guitarra y coros), Ariel Oyola (guitarra y coros), y Gustavo Quaglia (percusionista Invitado).
En la historia del grupo han estado presentes voces como las de Laura Lapresa, Ariel Altieri, José Luis Bollea, Carlos Muñoz, Guadalupe Pineda, Eugenia León, Carlos Díaz "Caito", Délfo Sombra e instrumentistas como Gabriel y Fabián Enríquez, Hebe Rosell.
La nueva formación de Sanampay está integrada por Naldo Labrín, su fundador (guitarra, dirección y arreglos), Ricardo La Sala (voz, guitarra y charango), Mariana Jolivet (voz soprano), Miguel Angel Michelena (voz), Jorge Palacios (guitarra y coros), Ariel Oyola (guitarra y coros), y Gustavo Quaglia (percusionista Invitado).
YO TE NOMBRO
(continua)
(continua)
inviata da Susana + CCG/AWS Staff 28/1/2008 - 11:58
Seppure in ritardo, per la difficoltà di composizione della pagina, anche il nostro sito vuole celebrare la Giornata della Memoria del 27 gennaio, tenendo presente che per le CCG tutti i giorni sono memoria, nessuno escluso. Lo facciamo con una composizione musicale fondamentale del XX secolo scritta in un campo di prigionia nel 1941 da Olivier Messiaen: il Quatuor pour la fin du Temps . Grazie all'amico e collaboratore Renato Stecca per il contributo.
Riccardo Venturi 27/1/2008 - 23:45
Supper's Ready
Io ho 20 anni, e dopo aver rintracciato attraverso libri internet e dischi questa musica che è veramente arte..mi viene nostaglia di anni in cui non ero ancora nato, per la direzione che sta prendendo il mercato adesso, sembra non sia più permesso fare musica a questi livelli, ringrazio quindi per questa bella traduzione e "parafrasi" che ancora di più fa apprezzare questa musica.
(Marco)
(Marco)
Nel ringraziare anche te di persona, Marco, ne ho approfittato per ampliare ancora leggermente le note. Grazie davvero per le tue parole! [RV]
27/1/2008 - 20:05
Era bello il mio ragazzo
Non voglio commentare "Era bello il mio ragazzo "
Volevo solo ringraziare attraverso Voi Anna Identici a nome dei ragazzi del corso geometri dell'Istituto " Belmesseri " di Pontremoli ( Massa-Carrara ) .
Abbiamo partecipato al concorso promosso dall'INAIL sul problema della sicurezza sui posti di lavoro . Abbiamo vinto il primo premio con un manifesto intitolato " Era bello il mio ragazzo...." Non so come mettermi in contatto con Anna Identici , ci farebbe piacere comunicarglielo .
A proposito , io sono l'insegnante che ha seguito i ragazzi nel lavoro ed anch'io sono contento . Ciao a tutti
Volevo solo ringraziare attraverso Voi Anna Identici a nome dei ragazzi del corso geometri dell'Istituto " Belmesseri " di Pontremoli ( Massa-Carrara ) .
Abbiamo partecipato al concorso promosso dall'INAIL sul problema della sicurezza sui posti di lavoro . Abbiamo vinto il primo premio con un manifesto intitolato " Era bello il mio ragazzo...." Non so come mettermi in contatto con Anna Identici , ci farebbe piacere comunicarglielo .
A proposito , io sono l'insegnante che ha seguito i ragazzi nel lavoro ed anch'io sono contento . Ciao a tutti
franco bonini 27/1/2008 - 17:42
Brutta gente
Qui si può ascoltare un commosso e fraterno ricordo di Beppe Viola, offertoci da Enzo Jannacci:
http://www.pagine70.com/jannacciviola.ram
http://www.pagine70.com/jannacciviola.ram
Alberta Beccaro - Venezia 27/1/2008 - 16:53
L'Ammucchiata
Grandissimo Riccardo MArasco, ma perché proprio tu vincenzo marasco chiami i'ttu babbo, "papà"?
Saluti
Giovanni Gordiani
Saluti
Giovanni Gordiani
26/1/2008 - 21:24
99 Luftballons
è BELLISSIMA E CREDO KE ANKE AI TH SIA PIACIUTA MOLTO!!!! BRAVA NENA!!!!
TOKKYETTA96 26/1/2008 - 20:04
L'ennesima nota
Dall'album "In perenne riserva" del 2007.
L’ennesima nota suonan le dita
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 26/1/2008 - 14:25
E tra una CCG e l'altra, il nostro webmaster, Lorenzo Masetti, contribuisce allo sputtanamento di Clemente Mastella. Non ci credete? Leggete l'articolo di "Repubblica"!
Riccardo Venturi 25/1/2008 - 19:30
C'est une Paix qui devienne quotidienne
Quand on a vu
(continua)
(continua)
inviata da Carles Viadel 25/1/2008 - 14:40
Corri Topolino
Eh ggia....è proprio lui..........6 grande nikoooooooooo...resta cosi come sei e.............spacca tutto laggiù.........apparte questo in bocca al lupo...che la fortuna sia sempe con te......un bacione da una tua ammiratrice........$m@ck........
25/1/2008 - 14:35
Piccola storia ignobile
RIPARLIAMONE
All'alba del XXI secolo l'umanità ha già fatto passi da gigante. Grandi conquiste morali, democrazie evolute, scoperte scientifiche ed economiche hanno cambiato per sempre la storia del pianeta. Libertà e principi acquisiti, diritti civili, che oggi diamo per scontati sono figli di faticose battaglie.
Pensate ad esempio al diritto di voto allargato alle donne . Solo cento anni fa era ancora da costruire, oggi per fortuna nella nostra democrazia è un pilastro indiscutibile… ma perché non riparlarne?
Nessuno rimetterebbe oggi in discussione l'orrenda piaga della schiavitù, la possibilità che un uomo possa essere venduto come l'ultima delle merci.
Però… per sicurezza… riparliamone!
Pensate: un tempo la raccomandazione era considerata l'unico modo per fare carriera. Oggi, per fortuna, è un malcostume condannato moralmente dalla società intiera: dall'ultimo... (continua)
25/1/2008 - 09:50
Tieniamente
Ecco ora - a partire dal minuto 4'00'' di questo video - anche la più antica versione dal vivo di Tieniamente (fra le pochissime che Baglioni, in più di 17 anni, abbia mai ritenuto di eseguire in pubblico, ormai pressochè tutte disponibli su CCG); qui siamo al Maurizio Costanzo Show, nel novembre 1990:
http://it.youtube.com/watch?v=cKmCa3957oA
Quest'esibizione, in effetti, addirittura risale ad un paio di giorni PRIMA dell'uscita dell'album Oltre, nel quale il brano è contenuto.
Baglioni - convalescente dai postumi di un grave sinistro stradale, nel quale aveva riportato vari traumi agli arti ed un profondo taglio alla lingua - torna per l'occasione su un palco, dopo che l'incidente aveva inizialmente fatto temere per il prosieguo della sua carriera.
Esordisce al pianoforte con un'evidente stecca, per poi riprendersi e riuscire a comunicare in maniera più che adeguata le emozioni proprie di questo brano, pur senza mettersi a spiegarne il titolo e la genesi.
http://it.youtube.com/watch?v=cKmCa3957oA
Quest'esibizione, in effetti, addirittura risale ad un paio di giorni PRIMA dell'uscita dell'album Oltre, nel quale il brano è contenuto.
Baglioni - convalescente dai postumi di un grave sinistro stradale, nel quale aveva riportato vari traumi agli arti ed un profondo taglio alla lingua - torna per l'occasione su un palco, dopo che l'incidente aveva inizialmente fatto temere per il prosieguo della sua carriera.
Esordisce al pianoforte con un'evidente stecca, per poi riprendersi e riuscire a comunicare in maniera più che adeguata le emozioni proprie di questo brano, pur senza mettersi a spiegarne il titolo e la genesi.
Alberta Beccaro - Venezia 24/1/2008 - 21:18
La ballata del sì e del no
[1994]
Testo e musica di David Riondino
Album: Temporale
Targa Tenco 1994
Trascrizione all'ascolto a cura dello staff delle CCG
Testo e musica di David Riondino
Album: Temporale
Targa Tenco 1994
Trascrizione all'ascolto a cura dello staff delle CCG
Era lunedì, si sentì uno schianto,
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 24/1/2008 - 18:01
Redemption Song
Sto ascoltando la versione di Joe Strummer, SONO COMMOSSO!
Mirko M 24/1/2008 - 15:38
Turn! Turn! Turn! (To Everything There Is A Season)
Ecclesiastes 3,1-8
King James' Version
King James' Version
To every thing
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/1/2008 - 14:14
Bandera de manos
[2007]
Letra y Música de Juanes
Testo e Musica di Juanes
Lyrics and Music by Juanes
Album: "La vida es un ratico"
Questo brano è un messaggio umanitario di fratellanza tra i popoli di tutto il mondo.
"Bandiere diverse sorrette da mani di colori diversi, lingue diverse e diverse culture... ma siamo tutti esseri umani e questo ci rende uguali." Juanes
Letra y Música de Juanes
Testo e Musica di Juanes
Lyrics and Music by Juanes
Album: "La vida es un ratico"
Questo brano è un messaggio umanitario di fratellanza tra i popoli di tutto il mondo.
"Bandiere diverse sorrette da mani di colori diversi, lingue diverse e diverse culture... ma siamo tutti esseri umani e questo ci rende uguali." Juanes
Hagamos todos, una bandera con manos negras
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 24/1/2008 - 12:49
Diamante
[1989]
Zucchero, Francesco De Gregori, Mino Vergnaghi e Matteo Saggese
dall'album "Oro incenso e birra"
La canzone è dedicata alla nonna di Zucchero (che di nome fa Diamante Alduini Fornaciari). La storia del testo è ambientata nel dopoguerra, Zucchero immagina i suoi nonni e la loro famiglia che si ritrovano nel loro paesino natìo, con una guerra finita e un cumulo di macerie. E' una Domenica mattina, e la nonna di Zucchero osserva il duro lavoro dell'uomo che riesce a ricostruire dal nulla (fa fiorire i nevai), immersa nel verde della sua campagna.
Molto simbolico è il fatto che Diamante veda passare per mano "soldati e spose", ovvero neomogli e neomariti, questi ultimi sposati in uniforme, essendo essa l'unico vestito "elegante" che avevano.
La canzone finisce con uno sconforto iniziale del nonno (Adelmo), che però si fa forza, dicendo a se stesso che "i bimbi grandi non piangono",... (continua)
Zucchero, Francesco De Gregori, Mino Vergnaghi e Matteo Saggese
dall'album "Oro incenso e birra"
La canzone è dedicata alla nonna di Zucchero (che di nome fa Diamante Alduini Fornaciari). La storia del testo è ambientata nel dopoguerra, Zucchero immagina i suoi nonni e la loro famiglia che si ritrovano nel loro paesino natìo, con una guerra finita e un cumulo di macerie. E' una Domenica mattina, e la nonna di Zucchero osserva il duro lavoro dell'uomo che riesce a ricostruire dal nulla (fa fiorire i nevai), immersa nel verde della sua campagna.
Molto simbolico è il fatto che Diamante veda passare per mano "soldati e spose", ovvero neomogli e neomariti, questi ultimi sposati in uniforme, essendo essa l'unico vestito "elegante" che avevano.
La canzone finisce con uno sconforto iniziale del nonno (Adelmo), che però si fa forza, dicendo a se stesso che "i bimbi grandi non piangono",... (continua)
Respirerò,
(continua)
(continua)
24/1/2008 - 09:13
Ninna nanna delle dodici mamme
che brividi questa ninna nanna.La ascoltai per la prima volta ad un concerto di Riccardo Marasco tantissimi anni fa ed ho dovuto faticare non poco per ritrovarla su internet.
L'indirizzo che posso segnalarvi è quello del mio profilo su myspace, nel quale tra le mie canzoni ho inserito una versione di questa ninna nanna suonata ed arrangiata da me.il sito è : www.myspace.com/ishtarrock
Vi saluto e ringrazio vivamente chi ha fatto questa pagina web. ciao
ThePonz
L'indirizzo che posso segnalarvi è quello del mio profilo su myspace, nel quale tra le mie canzoni ho inserito una versione di questa ninna nanna suonata ed arrangiata da me.il sito è : www.myspace.com/ishtarrock
Vi saluto e ringrazio vivamente chi ha fatto questa pagina web. ciao
ThePonz
ThePonz 23/1/2008 - 21:07
Mestizaje
anchio non trovavo la traduzione.
per cui grazie mille a voi. thx.
poi alla canzone bellissima.
per cui grazie mille a voi. thx.
poi alla canzone bellissima.
claudio 23/1/2008 - 20:27
Empty Walls
Una canzone contro la guerra dal cantante dei System Of A Down
Your empty walls,
(continua)
(continua)
23/1/2008 - 19:01
Driva’ Man
Lyrics by Oscar Brown Jr.
Music by Max Roach
"We Insist! Freedom Now", al quale parteciparono musicisti del calibro di Abbey Lincoln, Coleman Hawkins e Olatunji, è un disco seminale, colonna sonora del movimento per i diritti civili degli afro-americani che nel 1960 era nel periodo di massimo fulgore:
"[...] Nel 1960 Roach compose e incise per la Candid 'We Insist! Freedom Now Suite', un lavoro basato sui testi del poeta e cantante Oscar Brown, Jr e scritto in occasione del centenario della "proclamazione di emancipazione" di Abraham Lincoln. Un'operazione così esplicita, per l'epoca (anche per quanto riguarda la copertina del disco, veramente provocatoria), contribuì all'inserimento di Roach nella 'lista nera' dell'industria discografica americana nella seconda metà degli anni Sessanta, e lo costrinse a diradare la sua presenza in studio d'incisione. [...]"
(La citazione in questa... (continua)
Music by Max Roach
"We Insist! Freedom Now", al quale parteciparono musicisti del calibro di Abbey Lincoln, Coleman Hawkins e Olatunji, è un disco seminale, colonna sonora del movimento per i diritti civili degli afro-americani che nel 1960 era nel periodo di massimo fulgore:
"[...] Nel 1960 Roach compose e incise per la Candid 'We Insist! Freedom Now Suite', un lavoro basato sui testi del poeta e cantante Oscar Brown, Jr e scritto in occasione del centenario della "proclamazione di emancipazione" di Abraham Lincoln. Un'operazione così esplicita, per l'epoca (anche per quanto riguarda la copertina del disco, veramente provocatoria), contribuì all'inserimento di Roach nella 'lista nera' dell'industria discografica americana nella seconda metà degli anni Sessanta, e lo costrinse a diradare la sua presenza in studio d'incisione. [...]"
(La citazione in questa... (continua)
Love for sale, appetizing young love for sale...
(continua)
(continua)
inviata da Carles viadelo mestre 23/1/2008 - 18:33
Ball Of Confusion [That's What The World Is Today]
23 gennaio 2008
Si vedano le Note alla traduzione
Si vedano le Note alla traduzione
UNA PALLA INCASINATA
(continua)
(continua)
23/1/2008 - 13:08
Canzone della scelta
In gennaio sembra morta la terra
(continua)
(continua)
inviata da paolo predieri 23/1/2008 - 11:06
L'ultima spiaggia
Testo di Mario Mansuelli, musica di Luca Ricci e Paolo Predieri
La canta Paolo Predieri accompagnato dalla fisarmonica di Emanuela Degli Esposti in “Dulcis in Fungo”(album ecopacifista del 1979)
La canta Paolo Predieri accompagnato dalla fisarmonica di Emanuela Degli Esposti in “Dulcis in Fungo”(album ecopacifista del 1979)
Sotto gli alberi appena potati
(continua)
(continua)
inviata da flavio marcolini 23/1/2008 - 11:00
Il varco della storia
Ho scoperto che a molti dei nostri amici anche più affezionati, è sfuggito che da oltre un anno è possibile ascoltare e scaricare una canzone sul nostro sito(link diretto: www.nonviolenti.org/content/view/421/60/ , sennò si va su www.nonviolenti.org poi si cerca la sezione "nonviolenza e musica" e qui si trova "Il varco della storia" ). Questa stessa canzone è ora disponibile sul Cd-Rom "Mattoni di pace", prodotto dal Comitato Italiano per il Decennio e distribuito dal Mir di Padova. Visto che sul Cd non ci sono notizie sulla storia della canzone e sui collaboratori, mi trovo a parlare di "roba mia", soprattutto per ringraziare e far conoscere la storia che ci sta dietro e chi ha reso possibile l’impresa. Con suggerimenti di tanti amici della nonviolenza e una spolverata di frasi prese dai testi più o meno "sacri" è nato il primo testo: potremmo organizzare un piccolo concorso fra chi scopre... (continua)
Nelle periferie della memoria
(continua)
(continua)
inviata da piercarlo racca 23/1/2008 - 10:56
Ballata dell'obiettore
Gastone Pettenon
1973
Un incontro imprevisto. Ricordi che affiorano e riportano alla luce momenti mai dimenticati. Trentacinque anni fa (23 dicembre 1972) gli obiettori uscivano dalle carceri militari con il congedo in mano e con la legge che ha poi permesso a quasi un milione di giovani di svolgere il servizio civile alternativo come obiettori di coscienza. Fra questi Alberto Trevisan: "certo ne è passato di tempo - racconta - ma devo dire che non ho cambiato opinione e sono un inguaribile ottimista soprattutto quando mi rapporto con i giovani che adesso scelgono di continuare, in altro modo, il servizio civile volontario. Se i giovani sono curiosi, sono anche impegnati a seguire le nostre strade e c'è un veicolo naturale che li unisce e che ci unisce: la musica". Ed ecco che Alberto, dopo 35 anni, ritrova Gastone Pettenon, autore della "Ballata dell'obiettore" composta e poi cantata tante volte davanti... (continua)
Un incontro imprevisto. Ricordi che affiorano e riportano alla luce momenti mai dimenticati. Trentacinque anni fa (23 dicembre 1972) gli obiettori uscivano dalle carceri militari con il congedo in mano e con la legge che ha poi permesso a quasi un milione di giovani di svolgere il servizio civile alternativo come obiettori di coscienza. Fra questi Alberto Trevisan: "certo ne è passato di tempo - racconta - ma devo dire che non ho cambiato opinione e sono un inguaribile ottimista soprattutto quando mi rapporto con i giovani che adesso scelgono di continuare, in altro modo, il servizio civile volontario. Se i giovani sono curiosi, sono anche impegnati a seguire le nostre strade e c'è un veicolo naturale che li unisce e che ci unisce: la musica". Ed ecco che Alberto, dopo 35 anni, ritrova Gastone Pettenon, autore della "Ballata dell'obiettore" composta e poi cantata tante volte davanti... (continua)
Sai chi ti chiama ragazzo mio a fare il militare
(continua)
(continua)
inviata da paolo predieri 23/1/2008 - 10:46
'O surdato 'nnammurato
E' così banale ritenere che ciò che è stato prodotto nel passato possa essere apprezzato solo da persone coeve ad esso. e quindi in questo caso anziane, da indurmi a giungere alla conclusione che l'ignoranza e quindi l'incapacità di contestualizzare, ma temo anche la scarsa capacità di astrazione, ne siano la causa: fatto salvo il fatto che, ovviamente, de gustibus non disputandum, ma temo di riferirmi ad una minoranza.
Ho 23 anni, sono di Torino, nel filone della tradizione musicale napoletana trovo buona la canzone e splendido il video
Ho 23 anni, sono di Torino, nel filone della tradizione musicale napoletana trovo buona la canzone e splendido il video
Sara 23/1/2008 - 10:24
I Don't Want To Be A Hero
[1987]
Scritta al tempo della guerra nelle Falklands
Scritta al tempo della guerra nelle Falklands
Oh, send me off to war
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/1/2008 - 00:31
Percorsi:
Eroi, La guerra delle Falkland/Malvine
Can We Go Higher ?
Nenad Bach wrote this song when war in Croatia broke out.
Its meaning is to get above the eavil and hatred in the world. In addition, he has performed all over the world with a wide range of artists, including Luciano Pavarotti, Bono & The Edge (U2), Brian Eno, Indigo Girls, Richie Havens, Garth Hudson & Grateful Dead, Martin Sheen, Michael York, John Malkovich, Ellen Burstyn, and many more. He performed at Woodstock '94, and in 1998 he made a compilation album with Bruce Springsteen, Leonard Cohen and Allen Ginsberg.
Its meaning is to get above the eavil and hatred in the world. In addition, he has performed all over the world with a wide range of artists, including Luciano Pavarotti, Bono & The Edge (U2), Brian Eno, Indigo Girls, Richie Havens, Garth Hudson & Grateful Dead, Martin Sheen, Michael York, John Malkovich, Ellen Burstyn, and many more. He performed at Woodstock '94, and in 1998 he made a compilation album with Bruce Springsteen, Leonard Cohen and Allen Ginsberg.
A thousand candles in the air
(continua)
(continua)
inviata da Teo Zokvich 22/1/2008 - 23:24
Percorsi:
Guerre nei Balcani negli anni '90
La riva bianca, la riva nera
HO 38 ANNI E MIA MADRE LA CANTICCHIAVA SEMPRE! LA VOCE DELLA ZANICCHI FA VENIRE I BRIVIDI FORSE PERCHE' LEI VIENE DA UN PAESE VICINO AL NOSTRO E L'ACCENTO E' UGUALE. COMUNQUE BELLISSIMA! BRAVO E GRAZIE A CHI ME L'HA FATTA TORNARE IN MENTE
SIMONETTA 22/1/2008 - 17:41
Ballata della pace
Scritta e utilizzata per uno spettacolo dei frati cappuccini dell’Emilia Romagna negli anni settanta. In stile “deandreiano”, resta una delle più belle canzoni in assoluto sul tema pace-guerra. Non risulta purtroppo registrata da nessuna parte. L’autore, frate cappuccino, è stato vicedirettore della bellissima rivista “Messaggero Cappuccino” e oggi vive nei campi nomadi della periferia di Bologna.
Il re grande sovrano mandò i suoi cavalieri
(continua)
(continua)
inviata da paolo predieri 22/1/2008 - 16:12
All Africa
"We Insist! Freedom Now", al quale parteciparono musicisti del calibro di Abbey Lincoln, Coleman Hawkins e Olatunji, è un disco seminale, colonna sonora del movimento per i diritti civili degli afro-americani che nel 1960 era nel periodo di massimo fulgore:
"[...] Nel 1960 Roach compose e incise per la Candid 'We Insist! Freedom Now Suite', un lavoro basato sui testi del poeta e cantante Oscar Brown, Jr e scritto in occasione del centenario della "proclamazione di emancipazione" di Abraham Lincoln. Un'operazione così esplicita, per l'epoca (anche per quanto riguarda la copertina del disco, veramente provocatoria), contribuì all'inserimento di Roach nella 'lista nera' dell'industria discografica americana nella seconda metà degli anni Sessanta, e lo costrinse a diradare la sua presenza in studio d'incisione. [...]"
(La citazione in questa introduzione è tratta da it.wikipedia).
We Insist!... (continua)
The beat has a rich and magnificent history,
(continua)
(continua)
inviata da C. Viadel 22/1/2008 - 15:20
Freedom Day
"We Insist! Freedom Now", al quale parteciparono musicisti del calibro di Abbey Lincoln, Coleman Hawkins e Olatunji, è un disco seminale, colonna sonora del movimento per i diritti civili degli afro-americani che nel 1960 era nel periodo di massimo fulgore:
"[...] Nel 1960 Roach compose e incise per la Candid 'We Insist! Freedom Now Suite', un lavoro basato sui testi del poeta e cantante Oscar Brown, Jr e scritto in occasione del centenario della "proclamazione di emancipazione" di Abraham Lincoln. Un'operazione così esplicita, per l'epoca (anche per quanto riguarda la copertina del disco, veramente provocatoria), contribuì all'inserimento di Roach nella 'lista nera' dell'industria discografica americana nella seconda metà degli anni Sessanta, e lo costrinse a diradare la sua presenza in studio d'incisione. [...]"
(La citazione in questa introduzione è tratta da it.wikipedia).
We Insist!... (continua)
Whisper, listen, whisper, listen,
(continua)
(continua)
inviata da Carles Viadel 22/1/2008 - 14:45
We Like the Flowers
The Greenham Common Women's Peace Camp Songbook
Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.
On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.
On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.
The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.
en.wikipedia
Il Campo della... (continua)
Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.
On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.
On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.
The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.
en.wikipedia
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We like the flowers, we like the vegetables
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inviata da CCG/AWS Staff 22/1/2008 - 14:15
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