Let The Sunshine In / The Flesh Failures
traduzione letterale dal testo originale
Ci guardiamo l’un l’altro affannati col fiato mozzo, camminando orgogliosi nei nostri vestiti pesanti che puzzano di laboratorio, di fronte a una nazione che sta morendo, di malinconici sogni di carta, ascoltando nuove bugie con grandi visioni di melodie melanconiche.
(continua)
(continua)
inviata da Mario Todisco (Cava dei Tirreni, SA) 21/1/2008 - 20:57
Working Class Hero
John Lennon era troppo per quei tempi.
Figurarsi per oggi.
Mi manca.
Mi mancano quelle canzoni tanto semplici come tanto profonde.
Figurarsi per oggi.
Mi manca.
Mi mancano quelle canzoni tanto semplici come tanto profonde.
Chalda Pnuzig 21/1/2008 - 16:03
We Are The World
ogni volta che ascolto questa canzone, la sua melodia, il suo significato mi vengono i brividi, è bella bella bella!!!!!!!! :-)
Bene 21/1/2008 - 13:46
Peace On Earth
Brano composto da Coltrane nel 1966 dopo la sua visita al Sacrario di guerra a Nagasaki.
Si parla di quella visita e del brano in questa recensione al libro di Wu Ming 1 intitolato "New Thing"
"C’è una foto di John Coltrane scattata nel luglio del 1966 al Parco Memoriale di Guerra a Nagasaki. Il gigante del jazz è assorto, ritratto in preghiera sul luogo in cui, nel 1945, un bombardiere americano sganciò quell’ordigno di morte sinistramente battezzato ‘Fat Man’. Ho pensato a lungo a questa immagine (in realtà mai vista dai miei occhi, poi “ritrovata” nel capitolo 18: L’uomo dei fantasmi), fin da quando nell’ultimo scorcio del 2001 ebbi notizia dell’inizio dei lavori intorno al primo libro ‘solista’ di Wu Ming 1, aka Roberto Bui, membro fondatore del collettivo Wu Ming. Devo esserci arrivato collegando (più o meno) inconsciamente il crollo delle Twin Towers al suono di Peace on earth,... (continua)
Si parla di quella visita e del brano in questa recensione al libro di Wu Ming 1 intitolato "New Thing"
"C’è una foto di John Coltrane scattata nel luglio del 1966 al Parco Memoriale di Guerra a Nagasaki. Il gigante del jazz è assorto, ritratto in preghiera sul luogo in cui, nel 1945, un bombardiere americano sganciò quell’ordigno di morte sinistramente battezzato ‘Fat Man’. Ho pensato a lungo a questa immagine (in realtà mai vista dai miei occhi, poi “ritrovata” nel capitolo 18: L’uomo dei fantasmi), fin da quando nell’ultimo scorcio del 2001 ebbi notizia dell’inizio dei lavori intorno al primo libro ‘solista’ di Wu Ming 1, aka Roberto Bui, membro fondatore del collettivo Wu Ming. Devo esserci arrivato collegando (più o meno) inconsciamente il crollo delle Twin Towers al suono di Peace on earth,... (continua)
inviata da Alessandro 21/1/2008 - 12:03
Ho visto un re
La più popolare versione di questa canzone è tuttora sicuramente quella incisa nel 1968 da Enzo Jannacci nel 45 giri della ARC (casa sussidiaria della RCA) (il relativo video è visibile nell'apposita sezione)
L'arrangiamento - a sua volta godibilissimo - è di Luis Bacalov (che all'epoca, assieme ad Ennio Morricone, si occupava della quasi totalità degli arrangiamenti e delle orchestrazioni in RCA), ed è di recente così stato commentato dallo stesso Bacalov nel libro "C'era una volta la RCA" (2007), di Maurizio Becker, editore Coniglio, pagina 163:
L'arrangiamento - a sua volta godibilissimo - è di Luis Bacalov (che all'epoca, assieme ad Ennio Morricone, si occupava della quasi totalità degli arrangiamenti e delle orchestrazioni in RCA), ed è di recente così stato commentato dallo stesso Bacalov nel libro "C'era una volta la RCA" (2007), di Maurizio Becker, editore Coniglio, pagina 163:
Becker: Però i suoi arrangiamenti di quel periodo sono bellissimi e tutt'altro che standard ...
Bacalov: Forse perchè mi sforzavo di immettere qualcosa di diverso, di ispirarmi alla mia formazione classica. Con Jannacci ad esempio mi sono divertito molto.
Becker: C'è un arrangiamento che giudica significativo, in questo senso?
Bacalov: Quello di "Ho visto un re": seppur in maniera molto semplificata, è una rivisitazione di un certo modo di scrivere tipico di Stravinsky.
Bacalov: Forse perchè mi sforzavo di immettere qualcosa di diverso, di ispirarmi alla mia formazione classica. Con Jannacci ad esempio mi sono divertito molto.
Becker: C'è un arrangiamento che giudica significativo, in questo senso?
Bacalov: Quello di "Ho visto un re": seppur in maniera molto semplificata, è una rivisitazione di un certo modo di scrivere tipico di Stravinsky.
Alberta Beccaro - Venezia 21/1/2008 - 03:41
Lyndon Johnson Told the Nation
20 gennaio 2008
LYNDON JOHNSON HA DETTO ALLA NAZIONE
(continua)
(continua)
21/1/2008 - 00:06
Disastro aereo sul canale di Sicilia
Nessuna relazione tra una canzone di De Gregori ed il disastro aereo di Montagna Longa, è una bufala.
Qualcuno ha supposto che Francesco De Gregori avesse scritto la canzone "Buona notte Fiorellino", dedicandola alla prima moglie deceduta nel disastro aereo di Montagna Longa.
Non è così.
Qualcuno ha supposto che Francesco De Gregori avesse scritto la canzone "Buona notte Fiorellino", dedicandola alla prima moglie deceduta nel disastro aereo di Montagna Longa.
Non è così.
Luciano 20/1/2008 - 22:03
Mestizaje
grazie mille !!!!!!!!
la traduzione è perfetta!!!!!
kiocciolina 6 la mia salvezza tvtttb(ske)
la traduzione è perfetta!!!!!
kiocciolina 6 la mia salvezza tvtttb(ske)
ALBERTO 20/1/2008 - 21:19
The Byrds: He Was A Friend Of Mine
[1965]
The Byrds
Ho appena scoperto questa canzone; il sito AllMusic mi dice che è di McGuinn/Traditional; il sito in cui ho trovato il testo che è di McGuinn/Crosby. Non so dirvi quale sia la versione giusta. La canzone è nell'album "Turn! Turn! Turn!" del 1965 e ve la invio, qualunque sia il mio/vostro giudizio su JFK e sulla violenza dell'assassinio politico.
Penso che sia un adattamento di un traditional cantato anche da Dylan
L.
Una lunga, lunghissima riflessione prima di approvare la canzone seppure fra gli "Extra". Da un lato, certo, l'assassinio di JFK considerato generalmente un "uomo di pace" (crisi di Cuba ecc, new frontier ecc.; per dirla con Guccini, "i due Giovanni e pace un po' alla buona"); dall'altra il fatto che questo "uomo di pace" fu pur sempre quello che ordinò l'invasione della Baia dei Porci. Forse la cosa più corretta da dire è che JFK altro non fu che un...presidente.... (continua)
The Byrds
Ho appena scoperto questa canzone; il sito AllMusic mi dice che è di McGuinn/Traditional; il sito in cui ho trovato il testo che è di McGuinn/Crosby. Non so dirvi quale sia la versione giusta. La canzone è nell'album "Turn! Turn! Turn!" del 1965 e ve la invio, qualunque sia il mio/vostro giudizio su JFK e sulla violenza dell'assassinio politico.
Penso che sia un adattamento di un traditional cantato anche da Dylan
L.
Una lunga, lunghissima riflessione prima di approvare la canzone seppure fra gli "Extra". Da un lato, certo, l'assassinio di JFK considerato generalmente un "uomo di pace" (crisi di Cuba ecc, new frontier ecc.; per dirla con Guccini, "i due Giovanni e pace un po' alla buona"); dall'altra il fatto che questo "uomo di pace" fu pur sempre quello che ordinò l'invasione della Baia dei Porci. Forse la cosa più corretta da dire è che JFK altro non fu che un...presidente.... (continua)
He was a friend of mine, he was a friend of mine
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 20/1/2008 - 16:24
Brigante se more
vorrei dire a quel gran signore di Bennato di non sparare cavolate!!!e soprattutto di non appropriarsi di una canzone popolare della mia terra di cui lui non e' originario!!!!solo xche' ha successo!!!
cosi ha fatto con altre canzoni o tarante dice che son tutte sue!!!! ma perfavore!!!non ci faccia ridere signor Bennato!!!
(lady)
cosi ha fatto con altre canzoni o tarante dice che son tutte sue!!!! ma perfavore!!!non ci faccia ridere signor Bennato!!!
(lady)
Ora, noi non lo sappiamo se il sig. Bennato legga o meno questo sito, e questa pagina in particolare. Pensa un po' però, lady, se lo facesse; e se magari arrivasse qui con tutti gli estremi del deposito alla SIAE [che iddio non l'abbia in gloria!] della canzone, i manoscritti, le registrazioni ecc...; cioè, ti rendi conto di quel che stai dicendo? Si può discutere quanto si vuole sull'origine di questa canzone, ma stai accusando un artista di plagio. Ti dico allora che ogni artista attinge comunque le sue fonti alla tradizione popolare; la quale, propriò perché è "popolare", è patrimonio libero di tutti quanti. Insomma, cerca di essere un po' più cauta! Saluti! [CCG/AWS Staff]
19/1/2008 - 17:07
Ascoltate o popolo ignorante
anonimo
Composizione da cantastorie sulla stessa melodia assunta consuetamente da Addio padre e madre addio e, con minor frequenza, da O Gorizia tu sei maledetta, con le quali canzoni ha d'altronde più strofe in comune.
L'informatore ha cantato in altra occasione anche questa strofa (quale seconda):
Portatore: Vittorio Renoldi (Belochio). Ricerca e registrazione di Gianni Bosio. Acquanegra sul Chiese (Mantova), 11 dicembre 1965. Depositato all'Istituto Ernesto De Martino.
(note tratte dal libretto di "Ci ragiono e canto")
L'informatore ha cantato in altra occasione anche questa strofa (quale seconda):
Quando il foglio ci giunse in chiamata
sotto l'armi ben noi si tornò
per l'Italia da noi tanto amata
di combattere il cuore giurò
sotto l'armi ben noi si tornò
per l'Italia da noi tanto amata
di combattere il cuore giurò
Portatore: Vittorio Renoldi (Belochio). Ricerca e registrazione di Gianni Bosio. Acquanegra sul Chiese (Mantova), 11 dicembre 1965. Depositato all'Istituto Ernesto De Martino.
(note tratte dal libretto di "Ci ragiono e canto")
Ascoltate o popolo ignorante
(continua)
(continua)
19/1/2008 - 16:45
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Blowin' in the Wind
ITALIANO [4 - Andrea Buriani]
Versione italiana (o "traducanzone") di Andrea Buriani
Italian version (or "translasong") by Andrea Buriani
Versione italiana (o "traducanzone") di Andrea Buriani
Italian version (or "translasong") by Andrea Buriani
RISPOSTE NEL VENTO
(continua)
(continua)
inviata da Andrea Buriani 19/1/2008 - 16:02
Sono nata il ventuno a primavera
[2005]
Poesia di Alda Merini
A poem by Alda Merini
Musica e orchestrazione di Giovanni Nuti
Music and Orchestration by Giovanni Nuti
Con una dedyca a noi folly
di Ahmed il Lavavetri
Noi siamo nati il ventuno a Primavera, oppure il venticinque in autunno, il sette in estate o il quindici in inverno. Siamo nati sempre, perché siamo completamente pazzi, matti, folli, straniti, esagitati, cupi, infuocati, mesmerici, lattiginosi, verdi, levitanti, e non ci accontentiamo di realtà precostituite. Zolle? Noi apriamo qualsiasi cosa. Tempesta? Scateniamo anche la calma, la bonaccia, la pacificità che dichiarano più vento, quando ci sta, quando ci va, di un ciclone tropicale. Noi folly, che sovvertiamo le vocali, che innalziamo persino beffardi canti agli dèi quando il buio della mente sembra inghiottire ogni cosa, quando l'oscuro si fa vincente. Non ci resta che fabbricarcela, una luce tutta... (continua)
Poesia di Alda Merini
A poem by Alda Merini
Musica e orchestrazione di Giovanni Nuti
Music and Orchestration by Giovanni Nuti
Con una dedyca a noi folly
di Ahmed il Lavavetri
Noi siamo nati il ventuno a Primavera, oppure il venticinque in autunno, il sette in estate o il quindici in inverno. Siamo nati sempre, perché siamo completamente pazzi, matti, folli, straniti, esagitati, cupi, infuocati, mesmerici, lattiginosi, verdi, levitanti, e non ci accontentiamo di realtà precostituite. Zolle? Noi apriamo qualsiasi cosa. Tempesta? Scateniamo anche la calma, la bonaccia, la pacificità che dichiarano più vento, quando ci sta, quando ci va, di un ciclone tropicale. Noi folly, che sovvertiamo le vocali, che innalziamo persino beffardi canti agli dèi quando il buio della mente sembra inghiottire ogni cosa, quando l'oscuro si fa vincente. Non ci resta che fabbricarcela, una luce tutta... (continua)
Sono nata il ventuno a primavera
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/1/2008 - 18:34
Dogs Of War
[1995]
Album: "Dogs of War"
Lyrics/Testi: Byford/Glockler
Music/Musica: Saxon
Album: "Dogs of War"
Lyrics/Testi: Byford/Glockler
Music/Musica: Saxon
Come to the reaper sing the song
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 17/1/2008 - 21:32
Walk On
Una canzone che ha assunto nel tempo un doppio significato: nata come omaggio ad Aung San Suu Kyi, la leader del movimento per il ritorno della democrazia nel Myanmar, nel 2001 è diventata una canzone simbolo della reazione del popolo statunitense agli attentati dell'11 settembre.
Altre canzoni su Aung San Suu Kyi:
Operation Visit Myanmar - Walk On - Aung San Suu Kyi - Guns and Bombs - Aung San Suu Kyi - Per San Suu Kyi - Lady, Lady - Suddenly - Peacock
Dall'album "All That You Can't Leave Behind" del 2000.
"The song was written about and dedicated to Aung San Suu Kyi. It is written in the form of a supporting, uplifting anthem, praising her for her activism and fighting for freedom in Myanmar. She has been intermittently under house arrest since 1989 for her efforts. Due to the political tribute of this album, those in Myanmar caught with possession of either the single for this song... (continua)
Altre canzoni su Aung San Suu Kyi:
Operation Visit Myanmar - Walk On - Aung San Suu Kyi - Guns and Bombs - Aung San Suu Kyi - Per San Suu Kyi - Lady, Lady - Suddenly - Peacock
Dall'album "All That You Can't Leave Behind" del 2000.
"The song was written about and dedicated to Aung San Suu Kyi. It is written in the form of a supporting, uplifting anthem, praising her for her activism and fighting for freedom in Myanmar. She has been intermittently under house arrest since 1989 for her efforts. Due to the political tribute of this album, those in Myanmar caught with possession of either the single for this song... (continua)
And love is not the easy thing
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 17/1/2008 - 09:40
Sergio Endrigo: Mille lire
[1980]
Testo e musica di Sergio Endrigo
Album: "...e noi amiamoci"
Testo e musica di Sergio Endrigo
Album: "...e noi amiamoci"
Mille lire, mille lire, che bellezza, ma si doveva cantare "Giovinezza"...
Ragazzina che mi salti addosso
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/1/2008 - 22:24
Chissà se è vero
Il brano "Chissà se è vero" è solo da poco reperibile su supporto CD nella sua versione originale anni Sessanta; per la precisione è contenuto in una peculiare compilation della Warner, uscita nel 2005 ed intitolata "Le più belle canzoni di Enzo Jannacci", contenente solo brani dello Jannacci antecedente al grande successo popolare ottenuto nel 1968 con "Vengo anch'io, no tu no":
Alberta Beccaro - Venezia 16/1/2008 - 13:09
Peaceable Kingdom
Un brano che fa riferimento agli attentati dell'11 settembre 2001. Dall'album "Vapor Trails", registrato nel corso del 2001 e uscito nel maggio 2002.
Away toward the clearing the sky
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 16/1/2008 - 09:38
Percorsi:
11 settembre: terrorismo a New York
Misteri paradisiaci
In Paradiso ci succedon fatti strani
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/1/2008 - 01:50
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
يا هوا بيروت [Hawa Bairut]
Link Pagina
Il brano è invece intitolato diversamente:
"Sakkarou el chaware’e” - “They barricaded the streets”
L'attribuzione ai fratelli Rahbani invece non deve stupire, perchè sono gli autori di quasi tutte le canzoni di Fairuz.
[Alessandro]
Il brano è invece intitolato diversamente:
"Sakkarou el chaware’e” - “They barricaded the streets”
L'attribuzione ai fratelli Rahbani invece non deve stupire, perchè sono gli autori di quasi tutte le canzoni di Fairuz.
[Alessandro]
AIR OF BEIRUT
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 15/1/2008 - 21:16
Our Digger's Song
The Greenham Common Women's Peace Camp Songbook
Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.
On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.
On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.
The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.
en.wikipedia
Il Campo della... (continua)
Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.
On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.
On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.
The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.
en.wikipedia
Il Campo della... (continua)
In 1981 to Greenham
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 15/1/2008 - 20:37
You Say Our Earth is Out of Bounds (A Song For Molesworth)
The Greenham Common Women's Peace Camp Songbook
Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.
On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.
On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.
The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.
en.wikipedia
Il Campo della... (continua)
Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.
On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.
On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.
The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.
en.wikipedia
Il Campo della... (continua)
You say our earth is out of bounds
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 15/1/2008 - 20:32
Four Minutes to Midnight
The Greenham Common Women's Peace Camp Songbook
Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.
On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.
On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.
The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.
en.wikipedia
Il Campo della... (continua)
Greenham Common Women's Peace Camp was a peace camp established to protest at nuclear weapon being sited at RAF Greenham Common in Berkshire, England. The camp began in September 1981 after a Welsh group called "Women for Life on Earth" arrived at Greenham to protest against the decision of the Government to allow cruise missiles to be based there.
On 1 April 1983, tens of thousands of protestors formed a 14 mile human chain from Greenham to the Aldermaston nuclear power station and the ordnance factory at Burghfield.
On 4 April 1984, the women were evicted from the Common by Newbury District Council. However by nightfall the women all returned to reform the camp.
The last missiles left the camp in 1991 but the camp remained in place until 2000 after protestors won the right to house a memorial on the site.
en.wikipedia
Il Campo della... (continua)
Four minutes to midnight
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 15/1/2008 - 20:17
Aung San Suu Kyi
Throughout the 2003 tour, Wayne Shorter had constantly played his tribute to the pro-democracy Burmese leader, Aung San Suu Kyi.
Bigozine
Wayne Shorter Quartet
Live at Usher Hall, Edinburgh, Scotland, March 8, 2003
Lineup:
Wayne Shorter (ts, ss)
Danilo Perez (p)
John Patitucci (b)
Brian Blade (d)
Bigozine
Wayne Shorter Quartet
Live at Usher Hall, Edinburgh, Scotland, March 8, 2003
Lineup:
Wayne Shorter (ts, ss)
Danilo Perez (p)
John Patitucci (b)
Brian Blade (d)
Altre canzoni su Aung San Suu Kyi:
Operation Visit Myanmar - Walk On - Aung San Suu Kyi - Guns and Bombs - Aung San Suu Kyi - Per San Suu Kyi - Lady, Lady - Suddenly - Peacock
Operation Visit Myanmar - Walk On - Aung San Suu Kyi - Guns and Bombs - Aung San Suu Kyi - Per San Suu Kyi - Lady, Lady - Suddenly - Peacock
[no words]
inviata da Alessandro 15/1/2008 - 17:25
Illumination
2005
Gypsy punks: underdog world strike
Basically, it's an anti-war song- "that war/it never stops!" But it's more than that. He manages to dissect not only the roots of where war exists in our culture but also the helplessness of such understanding (nobody listens, nobody cares) while maintaining an advisory stature. Are we the only light there is? For ourselves we are. Hopeless? Not if you take care of your own.
from Pacifist War Games
Gypsy punks: underdog world strike
Basically, it's an anti-war song- "that war/it never stops!" But it's more than that. He manages to dissect not only the roots of where war exists in our culture but also the helplessness of such understanding (nobody listens, nobody cares) while maintaining an advisory stature. Are we the only light there is? For ourselves we are. Hopeless? Not if you take care of your own.
from Pacifist War Games
Don't believe them for a moment
(continua)
(continua)
14/1/2008 - 17:31
Baby I'm A Soldier
The son of Egyptian immigrants, Kareem was born and raised in Ponca City, Oklahoma. He spent his childhood immersed in Western United States culture, attending Rodeos and Pow Wows, while simultaneously learning his family's roots in Islam and Arabic culture. With a degree in Chemical Engineering and recenlty finishing Law School, he's on the road promoting his new album, "Generous Peace".
His voice is robust, sexy, and All-American Country soundin'. I love him! His musical sound is open-chord guitar with a lot of grounded piano sound supporting it. His lyrics are not officially "muslim" or "nasheeds" (Islamic gospel songs), but the subject matter is definitely "Halal" (ie for you non-muslims reading this, Halal means religiously permissible, as in the subject matter is about living a good life, it's not about forbidden things and isn't leading the listener to sin - not about adultery, greed, alcohol, or other illicit/amoral activities).
(from Rockin' Hejabi blog)
His voice is robust, sexy, and All-American Country soundin'. I love him! His musical sound is open-chord guitar with a lot of grounded piano sound supporting it. His lyrics are not officially "muslim" or "nasheeds" (Islamic gospel songs), but the subject matter is definitely "Halal" (ie for you non-muslims reading this, Halal means religiously permissible, as in the subject matter is about living a good life, it's not about forbidden things and isn't leading the listener to sin - not about adultery, greed, alcohol, or other illicit/amoral activities).
(from Rockin' Hejabi blog)
He was a soldier who’d only been married two or three years ago
(continua)
(continua)
14/1/2008 - 15:39
La letania de los poderosos
Tú tienes la culpa tú,
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 14/1/2008 - 14:24
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