Il giorno dell'eguaglianza
anche io sono contro la guerra noi tocca lotare per fare finire la guera e anche lapena di morte
nicolatoppo 2/1/2008 - 17:08
Il disgelo
Testo e musica di Francesco Guccini
Dall’album del 1967 “Per quando noi non ci saremo” dei Nomadi, una delle poche vere voci musicali italiane che hanno cercato di tradurre i sogni della rivolta giovanile dell’epoca partiti dagli USA di Bob Dylan e di Joan Baez.
E che fossero voci vere lo dimostra il fatto che i Nomadi, necessariamente modificati nel loro organico, restano ancora oggi uno dei pochi gruppi italiani ancora validi.
Dall’album del 1967 “Per quando noi non ci saremo” dei Nomadi, una delle poche vere voci musicali italiane che hanno cercato di tradurre i sogni della rivolta giovanile dell’epoca partiti dagli USA di Bob Dylan e di Joan Baez.
E che fossero voci vere lo dimostra il fatto che i Nomadi, necessariamente modificati nel loro organico, restano ancora oggi uno dei pochi gruppi italiani ancora validi.
Quando il sole ritornerà nel cielo
(continua)
(continua)
inviata da i.fermentivivi 2/1/2008 - 16:33
Salvatore Giuliano
[2000]
Testo di Luca Mirti
Musica di Luca Mirti e Marco "Schuster" Lastrucci
Album: "Ad un passo dal cielo"
Una canzone molto controversa dei Del Sangre, che inseriamo dopo che sono tornati, almeno per una volta, ad eseguirla in pubblico lo scorso 28 dicembre a Arcola (SP), su esplicita richiesta di un personaggio di eccezione che "è venuto da Torino per sentirla": Giorgio Olmoti. La canzone è preceduta da un'introduzione di Francesco Senia, del quale riportiamo anche un commento comparso il 25/09/2007 sulla mailing list "Fabrizio":
Il confine sugli scogli...
Di Francesco Senia, 25 settembre 2007.
Il mio amico Luca Mirti ha scritto una canzone, un capolavoro, che però oramai i Del Sangre non cantano più. "Salvatore Giuliano" è una canzone che definire "scomoda" è poco! E' una canzone sul bandito Giuliano e, credo, gli sia stata suggerita dalla visione di film (non quello di Rosi,... (continua)
Testo di Luca Mirti
Musica di Luca Mirti e Marco "Schuster" Lastrucci
Album: "Ad un passo dal cielo"
Una canzone molto controversa dei Del Sangre, che inseriamo dopo che sono tornati, almeno per una volta, ad eseguirla in pubblico lo scorso 28 dicembre a Arcola (SP), su esplicita richiesta di un personaggio di eccezione che "è venuto da Torino per sentirla": Giorgio Olmoti. La canzone è preceduta da un'introduzione di Francesco Senia, del quale riportiamo anche un commento comparso il 25/09/2007 sulla mailing list "Fabrizio":
Il confine sugli scogli...
Di Francesco Senia, 25 settembre 2007.
Il mio amico Luca Mirti ha scritto una canzone, un capolavoro, che però oramai i Del Sangre non cantano più. "Salvatore Giuliano" è una canzone che definire "scomoda" è poco! E' una canzone sul bandito Giuliano e, credo, gli sia stata suggerita dalla visione di film (non quello di Rosi,... (continua)
Lo sguardo nel sole che spacca la terra a metà
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 2/1/2008 - 16:08
Zimbabwae
Dall'album "Union" del 1988.
What you gonna do Zimbabwae
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 2/1/2008 - 15:19
Lyndon Johnson Told the Nation
Scaricabile dal sito ufficiale
GEORGE W. TOLD THE NATION
(continua)
(continua)
2/1/2008 - 14:43
Sta mane quì
Il testo è ripreso da Foru Corsu.
Cinqu'ore di matina
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/1/2008 - 13:49
Victoria
Album: Entre Ciment Et Belle Etoile(2006)
Moi c'est Victoria née il y a 14 printemps.
(continua)
(continua)
inviata da adriana 2/1/2008 - 09:05
Il 2008 inizia così com'è iniziato tutto il sito: con una canzone di Boris Vian, Chantez. Un'occasione per augurare un buon anno di opposizione totale a tutte e tutti.
Riccardo Venturi 1/1/2008 - 23:55
Una salida
Album "Revolution Prohibida"
Dedicada a las madres de la Plaza de Mayo
Dedicada a las madres de la Plaza de Mayo
Busquemos una salida,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 1/1/2008 - 11:17
La strada
Il testo, così come cantato negli spettacoli.
[parlato] Maria, ti amo.
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 31/12/2007 - 17:46
Holy Wars
E ora leggetevi la traduzione per riflettere...
GUERRE SANTE
(continua)
(continua)
inviata da Davide 31/12/2007 - 14:35
Tieniamente
Esiste, che io sappia, una sola altra versione video di questo brano, ma non è reperibile, per il momento, online. Riguarda l'esecuzione dal vivo (solo voce e piano) che Baglioni offrì nel corso di una puntata monografica del Maurizio Costanzo Show a lui dedicata a metà novembre del 1990, uno o due giorni prima dell'uscita dell'album Oltre.
Alberta Beccaro 31/12/2007 - 13:43
Melt The Guns
Ci scusiamo per la traduzione, forse approssimativa perché trascritta da una registrazione da Radio Golfo Paradiso, nel 1983 dove era stata letta dal volume di Paolo Bertrando “XTC - Testi con traduzione a fronte”. Arcana Editrice, che raccoglie i testi dei migliori brani di questo gruppo, un libro che purtroppo non siamo riusciti più a trovare.
FONDI I CANNONI
(continua)
(continua)
inviata da i.fermentivivi 31/12/2007 - 10:06
Damien Rice: Eskimo
Questa canzone con la guerra non c'entra assolutamente nulla...
provate "lonely soldier" dello stesso damien rice, piuttosto...
(lettore)
provate "lonely soldier" dello stesso damien rice, piuttosto...
(lettore)
Io a volte mi chiedo quanto poco ci vorrebbe, prima di premere il tasto "enter" (o "invio" che dir si voglia), a dare una controllatina a quel che si è scritto. Prima di tutto perché "Lonely Soldier" c'è già, e da tempo; poi perché questa canzone fa parte di una particolare categoria di questo sito, gli Extra delle CCG, che raccoglie, come dice il suo stesso nome, degli "Extra", ovvero dei testi non in stretto argomento con il sito. Insomma, vorremmo consigliare all'amico che si firma "lettore", di leggere un po' meglio, facendogli ovviamente i migliori auguri per un felice anno nuovo [CCG AWS Staff]
30/12/2007 - 20:26
Sing
Può starci questa canzone (dall'album "Songs of mass destruction" del 2007, in duetto con Madonna) nel percorso sulla violenza sulle donne?
(This is a call for the national implementation
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 30/12/2007 - 15:02
Bomba
Un nuovo brano esplosivo dello storico gruppo demenziale toscano. Ho amorevolmente trascritto il testo all'ascolto.
Bomba
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 30/12/2007 - 12:49
Woman On The Tier (I'll See You Through)
Cinque secondi
di Igiaba Scego
Morirò tra cinque secondi.
Non mi hanno detto come.
Hanno solo riso. Denti sporchi. Cariati.
Morirò tra quattro secondi.
Hai ucciso un uomo mi hanno detto.
Lo abbiamo trovato sepolto nella sabbia.
Sabbia. Mare. Sono mille anni che non vedo il mare.
Mi chiedo se è cambiato. Se ha sempre quel sapore assurdo di sale.
Morirò tra tre secondi.
Non ho ucciso nessuno.
Mi credi?
Scappavo. Mille anni fa.
Mi hanno legata.
Stuprata.
Le negre, mi hanno detto, hanno i capelli crespi e la figa gigante.
Non ho controllato.
Morirò tra due secondi.
Mi hanno processata.
Imprigionata.
Seviziata.
Poi stranamente abbandonata.
Il giorno della sentenza ho cagato.
Fino a star male. Fino a soffrire.
Pesanti mattoni ho cagato.
Pazza negra mi ha detto l'avvocato.
Il pazzo era lui, non ha voluto capire.
Ho cagato speranze.
Possibile che tu non abbia saputo vedere?
Morirò... (continua)
di Igiaba Scego
Morirò tra cinque secondi.
Non mi hanno detto come.
Hanno solo riso. Denti sporchi. Cariati.
Morirò tra quattro secondi.
Hai ucciso un uomo mi hanno detto.
Lo abbiamo trovato sepolto nella sabbia.
Sabbia. Mare. Sono mille anni che non vedo il mare.
Mi chiedo se è cambiato. Se ha sempre quel sapore assurdo di sale.
Morirò tra tre secondi.
Non ho ucciso nessuno.
Mi credi?
Scappavo. Mille anni fa.
Mi hanno legata.
Stuprata.
Le negre, mi hanno detto, hanno i capelli crespi e la figa gigante.
Non ho controllato.
Morirò tra due secondi.
Mi hanno processata.
Imprigionata.
Seviziata.
Poi stranamente abbandonata.
Il giorno della sentenza ho cagato.
Fino a star male. Fino a soffrire.
Pesanti mattoni ho cagato.
Pazza negra mi ha detto l'avvocato.
Il pazzo era lui, non ha voluto capire.
Ho cagato speranze.
Possibile che tu non abbia saputo vedere?
Morirò... (continua)
daniela -k.d.- 30/12/2007 - 10:34
Parole sante
Dal blog di Ezio Palabrasenelviento una poesia di Vivian Lamarque
Auspicando la sparizione di mano d’opera per la professione
Se questo lavoro di datore di morte
Di accompagnatore di ultimi corridoi
Di sdraiatore su lettini
Di legatore di lacci
Di guardatore di orologi
Di schiacciatore di pulsanti
Se questi lavoratori di datori di morte
Che si alzano alle sette
E si lavano
E si vestono
E mangiano due uova
E accompagnano i figli a scuola
E poi vanno al lavoro di datori di morte
Se questi datori di morte
Entrati nel portone
Procedessero a gambero
E tornassero nella scuola dei figli per riprenderseli
E a casa per vomitare due uova
E svestirsi
E slavarsi
E coricarsi
E si addormentassero
Si addormentassero fino alle sette di ieri
Fino al risveglio di cambiare lavoro.
Auspicando la sparizione di mano d’opera per la professione
Se questo lavoro di datore di morte
Di accompagnatore di ultimi corridoi
Di sdraiatore su lettini
Di legatore di lacci
Di guardatore di orologi
Di schiacciatore di pulsanti
Se questi lavoratori di datori di morte
Che si alzano alle sette
E si lavano
E si vestono
E mangiano due uova
E accompagnano i figli a scuola
E poi vanno al lavoro di datori di morte
Se questi datori di morte
Entrati nel portone
Procedessero a gambero
E tornassero nella scuola dei figli per riprenderseli
E a casa per vomitare due uova
E svestirsi
E slavarsi
E coricarsi
E si addormentassero
Si addormentassero fino alle sette di ieri
Fino al risveglio di cambiare lavoro.
daniela -k.d.- 30/12/2007 - 10:28
La zolfara
[1959]
Testo di Michele L. Straniero
Musica di Fausto Amodei
Album: Le canzoni della malavita 2
Riprendiamo il testo da Canti di lotta, dove però la canzone è indicata erroneamente come anonima.
Il disastro minerario di Gessolungo del 12 novembre 1881
Premessa
"Nel giorno 12 Novembre 1881 la città di Caltanissetta venne funestata da grave disastro.
Un disastro di gas, scoppiato alle ore del 6 del mattino nella miniera di Gessolungo, cagionava la morte a 66 degli operai addetti alla estrazione dello zolfo e più che 40 ne rendeva inagibili al lavoro.
Cento e più famiglie rimasero nel letto e nella miseria."
Queste le parole di inizio della "RELAZIONE del COMITATO DI SOCCORSO pe' danneggiati di GESSOLUNGO".
Gli zolfatai convivevano con la paura della morte, con la possibilità di non ritornare a casa la sera e gli infortuni erano "messi a conto".
Talvolta gli infortuni avevano conseguenze... (continua)
Testo di Michele L. Straniero
Musica di Fausto Amodei
Album: Le canzoni della malavita 2
Riprendiamo il testo da Canti di lotta, dove però la canzone è indicata erroneamente come anonima.
Il disastro minerario di Gessolungo del 12 novembre 1881
Premessa
"Nel giorno 12 Novembre 1881 la città di Caltanissetta venne funestata da grave disastro.
Un disastro di gas, scoppiato alle ore del 6 del mattino nella miniera di Gessolungo, cagionava la morte a 66 degli operai addetti alla estrazione dello zolfo e più che 40 ne rendeva inagibili al lavoro.
Cento e più famiglie rimasero nel letto e nella miseria."
Queste le parole di inizio della "RELAZIONE del COMITATO DI SOCCORSO pe' danneggiati di GESSOLUNGO".
Gli zolfatai convivevano con la paura della morte, con la possibilità di non ritornare a casa la sera e gli infortuni erano "messi a conto".
Talvolta gli infortuni avevano conseguenze... (continua)
Otto sono i minatori
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi e Daniela k.d. 29/12/2007 - 23:54
Vitti na crozza
Ho letto con interesse gli interventi di Elvira da Parma, nonchè la domanda: perchè questa canzone interessa tanto?
A mio modesto parere, la canzone interessa per due motivi:
- E'un documento storico scritto dal popolo che subisce gli eventi, quindi utile per capire la storia e riscriverla ignorando la storia ufficiale scritta dai vincitori. In pratica questa ballata popolare dimostra che la Sicilia è stata sempre "liberata" da chi l'ha conquistata, ma il popolo, la povera gente, ha solo cambiato il padrone per cui sgobbare (ricordate il 1860 e Bronte!). Parlo della Sicilia a causa della canzone, ma altrove è avvenuta la stessa cosa, basta cercare per trovare canzoni simili.
- E'una valida testimonianza di come si dimentica la storia patria in uno stato unitario la cui cultura ufficiale è impostata sull'annullamento delle realtà precedenti.
Infatti la canzone dei solfari e dei braccianti... (continua)
A mio modesto parere, la canzone interessa per due motivi:
- E'un documento storico scritto dal popolo che subisce gli eventi, quindi utile per capire la storia e riscriverla ignorando la storia ufficiale scritta dai vincitori. In pratica questa ballata popolare dimostra che la Sicilia è stata sempre "liberata" da chi l'ha conquistata, ma il popolo, la povera gente, ha solo cambiato il padrone per cui sgobbare (ricordate il 1860 e Bronte!). Parlo della Sicilia a causa della canzone, ma altrove è avvenuta la stessa cosa, basta cercare per trovare canzoni simili.
- E'una valida testimonianza di come si dimentica la storia patria in uno stato unitario la cui cultura ufficiale è impostata sull'annullamento delle realtà precedenti.
Infatti la canzone dei solfari e dei braccianti... (continua)
Bafurno Salvatore 29/12/2007 - 22:21
We Agree, But We Shall Wait !
Il n'est pas le moment.
(continua)
(continua)
inviata da C.Viadel 29/12/2007 - 22:20
Vanished Nightmare
For wars as The Vietnam War.
With the sinner tongue of politicians
(continua)
(continua)
inviata da C.Viadel 29/12/2007 - 20:48
Southern Jailhouse
Miss Rose Parks and Emmett Till
(continua)
(continua)
inviata da C.Viadel 29/12/2007 - 20:15
Soldier's Last Letter
L'ULTIMA LETTERA DI UN SOLDATO
(continua)
(continua)
inviata da Kiocciolina 29/12/2007 - 18:30
Cake Parade
Album: "Places" (2007)
The sun is up looks like a perfect day
(continua)
(continua)
29/12/2007 - 16:32
Comunista
Comico? mmmmhhhh... Può darsi, ma non mi fa ridere. Questa gente che si rifà improbabili verginità, di questi tempi, mi suscita solo un rabbioso e assoluto disprezzo.
A parte che queste "conversioni" a seconda di come tira il vento mi puzzano solo di giubba rigirata, quello che proprio non tollero è il "non sono mai stato comunista" rilanciato recentemente anche da Veltroni... Hanno la faccia come il culo, e oltretutto si permettono di trattarci da idioti.
Indimenticabile Crozza quando fa dire al suo Veltroni che, essendo un grande sportivo, si era iscritto alla FGCI perché pensava che fosse la Federazione dei Giovani Canoisti Italiani...
A parte che queste "conversioni" a seconda di come tira il vento mi puzzano solo di giubba rigirata, quello che proprio non tollero è il "non sono mai stato comunista" rilanciato recentemente anche da Veltroni... Hanno la faccia come il culo, e oltretutto si permettono di trattarci da idioti.
Indimenticabile Crozza quando fa dire al suo Veltroni che, essendo un grande sportivo, si era iscritto alla FGCI perché pensava che fosse la Federazione dei Giovani Canoisti Italiani...
Maria Cristina 29/12/2007 - 09:42
Tant qu'il y a des Pyrénées
Paroles de Georges Brassens
Musique de Georges Brassens
Arrangements et interprétation de Jean Bertola
Testo di Georges Brassens
Musica di Georges Brassens
Arrangiamenti e interpretazione di Jean Bertola
Tant qu'il y a des Pirénées… ("finché esistono i Pirenei…") è un vecchio detto francese che segna, in modo "rassicurante", e forse anche un po' razzista, la separazione tra la Francia e la Spagna, tra due "mondi" vicini e lontanissimi al tempo stesso; e già dal titolo, si può vedere che questa è una canzone (volutamente) controversa, in pieno "stile Deux oncles"; ma, a differenza di quest'ultima, Brassens la lasciò in un cassetto fino all'ultimo, con la musica già composta, non decidendosi mai né a inserirla in un album, né a eseguirla in pubblico. Temeva, forse a ragione, di scatenare l'ennesimo putiferio; e ce ne sarebbe stato ben donde.
Inutile ripetere per l'ennesima volta la... (continua)
Musique de Georges Brassens
Arrangements et interprétation de Jean Bertola
Testo di Georges Brassens
Musica di Georges Brassens
Arrangiamenti e interpretazione di Jean Bertola
Tant qu'il y a des Pirénées… ("finché esistono i Pirenei…") è un vecchio detto francese che segna, in modo "rassicurante", e forse anche un po' razzista, la separazione tra la Francia e la Spagna, tra due "mondi" vicini e lontanissimi al tempo stesso; e già dal titolo, si può vedere che questa è una canzone (volutamente) controversa, in pieno "stile Deux oncles"; ma, a differenza di quest'ultima, Brassens la lasciò in un cassetto fino all'ultimo, con la musica già composta, non decidendosi mai né a inserirla in un album, né a eseguirla in pubblico. Temeva, forse a ragione, di scatenare l'ennesimo putiferio; e ce ne sarebbe stato ben donde.
Inutile ripetere per l'ennesima volta la... (continua)
Frapper le gros Mussolini,
(continua)
(continua)
inviata da C.viadel 28/12/2007 - 19:03
Stranizza d'amuri
Le lacrime scorrono ancora calde dal mio viso di eterno bambino. Penso alla mia più grande stranizza d'Amuri chiamata Paola! Un amore impossibile ma ancora vivo nel mio cuore.Grazie Battiato!! Da oggi grazie alla tue parole so di non essere solo.......Viva l'Amore anche se impossibile.....Vive la stranizza d'amori!!!!!
Gennaro 28/12/2007 - 16:40
Let Us Praise The Masters Of Slow Death
[1991]
Album: Plague Mass (1984 End of the Epidemic)
Lyrics and Music by Diamanda Galás
Testo e musica di Diamanda Galás
Una canzone che, nella lotta senza quartiere che Diamanda Galás conduce contro l'AIDS e soprattutto contro i sistemi di potere e economici che ne hanno decretato la diffusione, tocca dei temi assai vicini a quelli del nostro sito. Un titolo assolutamente stupendo per un testo stupendo. [CCG/AWS Staff]
Album: Plague Mass (1984 End of the Epidemic)
Lyrics and Music by Diamanda Galás
Testo e musica di Diamanda Galás
Una canzone che, nella lotta senza quartiere che Diamanda Galás conduce contro l'AIDS e soprattutto contro i sistemi di potere e economici che ne hanno decretato la diffusione, tocca dei temi assai vicini a quelli del nostro sito. Un titolo assolutamente stupendo per un testo stupendo. [CCG/AWS Staff]
What Sympathy in Death discloses
(continua)
(continua)
inviata da AWS Diamanda Galás Fan Club 28/12/2007 - 15:07
Manhattan Kaboul
Joan Baez ha cantato (in francese!) la canzone di Renaud durante il suo recente tour europeo.
28/12/2007 - 14:46
Time Our Wicked Home
Mon email è cviatren@hotmail.com
Time has lived inside a swamp
(continua)
(continua)
inviata da Carles Viadel 28/12/2007 - 13:08
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