Opus Number Zoo: The Fawn
Listening to the cry of bombs,
(continua)
(continua)
inviata da Silva 3/6/2007 - 23:16
Percorsi:
Musica classica contro la guerra
Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento
ciao.grazie ho trovato tutto quello che cercavo sul testo Aushwitz......grazie veramente......da Aurora da Palermo
aurora 3/6/2007 - 15:18
Bella Ciao
anonimo
IO HO DECISIO DI PORTARE ALL'ESAME DI TERZA MEDIA LA RESISTENZA ITALIANA PERCHE' E' UN ARGOMENTO CHE MI HA TOCCATO MOLTO..IO CON LA MIA CLASSE ABBIAMO ADERITO AL PROGETTO DELLA MEMORIA E DURANTE IL MESE DI APRILE SIAMO ANDATI IN ABRUZZO PER RISCOPRIRE IL PASSATO E QUINDI LA MEMORIA, RICORDANDO CIO' CHE ERA ACCADUTO..E' STATA UNA STRAGE, E PROPRIO PER QUESTO CERCHIAMO DI FAR RICORDARE PER FAR SI CHE NON SI RIPETANO MAI PIU' EPISODI DEL GENERE E AL FINE DI VIVERE NEL MONDO CON PACE E ARMONIA (COSA CHE SI E' SEMPRE VOLUTA FIN DA QUANDO NACQUE IL MONDO)
CLAUDIA 3/6/2007 - 13:21
Sarò libero
Testo e musica di Fabrizio Zanotti
Anche oggi si va a caritare
(continua)
(continua)
inviata da adriana 3/6/2007 - 13:04
La mia divisa (tic tac)
Testo e musica di Fabrizio Zanotti
Ci vedono marciare
(continua)
(continua)
inviata da adriana 3/6/2007 - 12:57
A Mostar
Testo e musica di F. Zanotti
A Mostar ho mille figli
(continua)
(continua)
inviata da adriana 3/6/2007 - 12:48
Percorsi:
Guerre nei Balcani negli anni '90
Swastika Eyes
[1997-1999]
Nell’album intitolato XTRMNTR (pronunciasi "Exterminator"), il sesto della band di Glasgow, pubblicato nel 2000.
Nell’album intitolato XTRMNTR (pronunciasi "Exterminator"), il sesto della band di Glasgow, pubblicato nel 2000.
Your soul dont burn
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/6/2007 - 23:21
Mideast Vacation
Da/From: "Life" - 1987
[Neil Young and Crazy Horse]
[Neil Young and Crazy Horse]
I used to watch "Highway Patrol"
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/6/2007 - 23:11
Tlatelolco
BANDA BOSTIK LO MEJOR DEL ROCK MEXICANO LLEGANDO HASTA EL FONDO DEL CORAZON DEL ROCKER MEXICANO OPRIMIDO X LAS LEYES TAN CORRUPTAS DEL PAIS DE NUESTRO PAIS Y NO DEL GANDALLA Q TIENE PODER BUROCRATASSS RATASSS BANDA BOSTIK SIGUE ALENTANDO CON TUS ROLAS ALA BANDA Y SIN CALLAR LA VERDAD POR ESO TE APOYAMOS INCONDICIONALMENTE SOLO SIGAN TOCANDO PALA BANDA ESOS
DE LEON 2/6/2007 - 20:00
Nati nel Ventitré, fucilati nel Quarantadue
Mi piace ricordare che ieri sera, al loro bellissimo concerto presso l'Istituto De Martino di Sesto Fiorentino, gli Apuamater Indiesfolk lo hanno proprio aperto con questa fondamentale poesia di Izet Sarajlić, recitata da Antonio Bertusi e con il sottofondo alla fisarmonica di Davide Giromini.
Riccardo Venturi 2/6/2007 - 16:48
AldroVive
Per 4 agenti l'accusa è di aver provocato il decesso del giovane.
Federico, svolta nell'inchiesta
Ferrara, trovate altre prove nella cassaforte della polizia: sette tamponi con il sangue della vittima e documenti clamorosi
FERRARA - Le sorprese erano chiuse in cassaforte. Ci sono novità sulla storia di Federico Aldrovandi, lo studente diciottenne che il 25 settembre 2005 morì a Ferrara dopo essere stato fermato dalla polizia.
Tutto era pronto per l’udienza preliminare che il prossimo 20 giugno deciderà se mandare a processo quattro agenti accusati di omicidio colposo. Ed invece, dalla questura arrivano nuovi reperti, sconosciuti agli atti dell’inchiesta. Dagli «originali » delle telefonate ai tamponi imbevuti del sangue del ragazzo. E con essi affiorano dubbi e sospetti, ai quali dà corpo Alessandro Gamberini, legale della famiglia del giovane: «È la prova di come in questa inchiesta... (continua)
Federico, svolta nell'inchiesta
Ferrara, trovate altre prove nella cassaforte della polizia: sette tamponi con il sangue della vittima e documenti clamorosi
FERRARA - Le sorprese erano chiuse in cassaforte. Ci sono novità sulla storia di Federico Aldrovandi, lo studente diciottenne che il 25 settembre 2005 morì a Ferrara dopo essere stato fermato dalla polizia.
Tutto era pronto per l’udienza preliminare che il prossimo 20 giugno deciderà se mandare a processo quattro agenti accusati di omicidio colposo. Ed invece, dalla questura arrivano nuovi reperti, sconosciuti agli atti dell’inchiesta. Dagli «originali » delle telefonate ai tamponi imbevuti del sangue del ragazzo. E con essi affiorano dubbi e sospetti, ai quali dà corpo Alessandro Gamberini, legale della famiglia del giovane: «È la prova di come in questa inchiesta... (continua)
Riccardo Venturi 2/6/2007 - 16:33
Mercanti di Liquore: Lombardia
[2002]
Dall'album "La musica dei poveri"
Dall'album "La musica dei poveri"
Ci piace chi resiste, qui dentro; ma non chi "resiste" con una toga addosso e la sua faccia da mandaingalera; pronunciandolo magari tre volte, l'infinito di quel verbo, e continuando a far parte del sistema da galera del potere e della politicanza. No, questi finti "resistenti" non ci attengono proprio. Ci garba, invece, chi resiste in dei posti che sembrano oramai persi, magari affidando la propria resistenza ad una canzone bella come questa, che è al tempo stesso una specie di disperato atto d'amore verso la propria terra, ed un grido a andare avanti, a rivedere in qualche modo la luce in fondo al tunnel. Con questi ragazzi, coi Mercanti di Liquore, ci abbiamo a che fare fin da quando non erano ancora famosi, fin da quando non facevano le canzoni assieme a Marco Paolini, fin da quando scrivevano ogni tanto sul newsgroup di De André e cantavano le loro cover. Un saluto e un abbraccio, se ci leggono; e un bicchiere in alto. [Riccardo Venturi].
Atterrati su in Brianza come un 747
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/6/2007 - 19:31
Redemption Song
........stupenda......che altro dire????
concordo con il fatto ke la versione di cash e strummer è all'altezza del capolavoro...
concordo con il fatto ke la versione di cash e strummer è all'altezza del capolavoro...
Andrea 1/6/2007 - 17:38
Il Bambino di gesso
[Sta fermo! Sta zitto! Non metter i gomiti sulla tavola! Non essere distratto!
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 1/6/2007 - 11:12
Dove vola l'avvoltoio
PARA ONDE VOA O ABUTRE
(continua)
(continua)
inviata da José Colaço Barreiros 1/6/2007 - 00:01
Mauthausen
Storia vera di un deportato sfuggito alla morte
Sullo sfondo colline verde cupo...
(continua)
(continua)
inviata da Renato 31/5/2007 - 13:30
Percorsi:
Campi di sterminio
Γυρίζω τις πλάτες μου στο μέλλον
31 maggio 2007
Direttamente dall'originale greco: non ricordavo che la canzone era già stata inserita, l'ho "ritrovata" su YouTube e mi sono messo all'opera...
Direttamente dall'originale greco: non ricordavo che la canzone era già stata inserita, l'ho "ritrovata" su YouTube e mi sono messo all'opera...
VOLTO LE SPALLE AL FUTURO
(continua)
(continua)
31/5/2007 - 01:03
Fiore amore disertore
Dall'album: Paradis del diaol (2007)
Oltre il monte c'era la neve
(continua)
(continua)
inviata da adriana 30/5/2007 - 19:00
Percorsi:
Disertori
A Silva
[2006]
Album : Al mercato
Liberamente ispirata al libro“Lacrime e favole della mia terra” dello scrittore Renzo Cappozzo
Album : Al mercato
Liberamente ispirata al libro“Lacrime e favole della mia terra” dello scrittore Renzo Cappozzo
"A Silva" è un video-clip intenso, che ripercorre come in un film ambientato all'epoca della seconda guerra mondiale, le ultime ore di vita di un ragazzo: Francesco Zaltron, studente di medicina presso l'Università di Padova.
Le immagini si susseguono, disegnate su tavole di legno dalle mani dell'illustratrice Elena Meneghetti, mentre scorre la vita del paese, della gente, delle terre dove il Partigiano Francesco Zaltron "Silva" vive ancora oggi nel ricordo.
Da questa pagina
Video nel sito ufficiale
Le immagini si susseguono, disegnate su tavole di legno dalle mani dell'illustratrice Elena Meneghetti, mentre scorre la vita del paese, della gente, delle terre dove il Partigiano Francesco Zaltron "Silva" vive ancora oggi nel ricordo.
Da questa pagina
Video nel sito ufficiale
Viola con il Bren dietro ad un masso
(continua)
(continua)
inviata da adriana 30/5/2007 - 17:14
L'Ammucchiata
Grazie papà , il tuo sito mi ha fatto ricordare tutto cio che mi rende felice sapendo di avere un padre come te !
Vincenzo Marasco 30/5/2007 - 14:38
I Ain't Afraid
The Klezmatics have a Yiddish version of this song, entitled I Ain’t Afraid …???? ???? ?????, on their album Rise Up! Shteyt Oyf! !????? ????. They recorded two tracks on that album, one in English and Yiddish, and the other in English only.
Nyr Indictor 30/5/2007 - 06:12
Draft Dodger Rag
German version by Gerd Schinkel.
"This is a translation by Gerd Schinkel of this Phil Ochs song. He has made some changes in order to maintain the rhythm, but the basic premise is the same. His lyrics are found on www.gerdschinkel.de.
"This is a translation by Gerd Schinkel of this Phil Ochs song. He has made some changes in order to maintain the rhythm, but the basic premise is the same. His lyrics are found on www.gerdschinkel.de.
GROSSES LOS
(continua)
(continua)
inviata da Nyr Indictor 29/5/2007 - 21:55
Il general Cadorna
anonimo
Versi aggiuntivi segnalati da Fabrizio Tresca
Il general Cadorna si mangia le bistecche
(continua)
(continua)
inviata da Fabrizio Tresca 29/5/2007 - 14:32
A Hard Rain's A-Gonna Fall
I watched this song in the "concert for Bangladesh" it's an amazing song.
Fahim Iqbal 29/5/2007 - 11:33
Two Years And One Song Later
Da/From: "We Are Denied, They Deny It"
Tuesday May 18th is a day in history
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 28/5/2007 - 18:11
Percorsi:
Guerre nei Balcani negli anni '90
Vietnam Is Back '94
[1994]
Da/From: "Fuck Nazi Sympathy"
Da/From: "Fuck Nazi Sympathy"
They're fighting another war at our cost
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 28/5/2007 - 17:54
Pathetic Humanity
[1999]
Da/From: "...And Now Back To Our Programming"
Da/From: "...And Now Back To Our Programming"
A pig tied down and burned with a blowtorch THIS IS VIVISECTION
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 28/5/2007 - 14:11
Percorsi:
Guerra agli animali
Plausible Deniability
[2001]
Da/From: "The Rotten Agenda"
Da/From: "The Rotten Agenda"
The self serving U.N. who manufacture war
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 28/5/2007 - 13:57
Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
RUSSO / RUSSIAN [1B]
Cantata da Josiph Brodskij stesso nella sua traduzione in russo.
A voler essere precisi, Brodskij tradusse non l'originale "Lily Marleen" scritta da Hans Leip nel 1915, ma una versione della canzonetta, sentita per caso, fatta da Lev Kopelevyj nel 1942. Nondimeno, personalmente non ho dubbi sul fatto che in russo "Lily Marlen" debba suonare proprio come l'ha tradotta Brodskij. Quando e dove fu fatta questa registrazione non si sa. Probabilmente a Leningrado alla fine degli anni '60.
(testo tradotto dal russo e tratto dal sito http://imwerden.de)
Traduzione letterale della versione di Brodskij in italiano:
Cantata da Josiph Brodskij stesso nella sua traduzione in russo.
A voler essere precisi, Brodskij tradusse non l'originale "Lily Marleen" scritta da Hans Leip nel 1915, ma una versione della canzonetta, sentita per caso, fatta da Lev Kopelevyj nel 1942. Nondimeno, personalmente non ho dubbi sul fatto che in russo "Lily Marlen" debba suonare proprio come l'ha tradotta Brodskij. Quando e dove fu fatta questa registrazione non si sa. Probabilmente a Leningrado alla fine degli anni '60.
(testo tradotto dal russo e tratto dal sito http://imwerden.de)
Traduzione letterale della versione di Brodskij in italiano:
Nella canzone c'è anche un'altra strofa, non presente sul nastro.
(traduzione: Francesca Lazzarin)
Lili Marleen cantata da Josif Brodskij/sung by Joseph Brodsky
Ci fosse qualcosa di più banale della morte in guerra
e più sentimentale di un incontro sotto la luna
ci fosse qualcosa di più rotondo delle tue ginocchia
delle tue ginocchia
Ich liebe dich
mia Lily Marlen
mia Lily Marlen.
e più sentimentale di un incontro sotto la luna
ci fosse qualcosa di più rotondo delle tue ginocchia
delle tue ginocchia
Ich liebe dich
mia Lily Marlen
mia Lily Marlen.
(traduzione: Francesca Lazzarin)
Lili Marleen cantata da Josif Brodskij/sung by Joseph Brodsky
Fuori dalla caserma, alla luce di un lampione,
(continua)
(continua)
28/5/2007 - 12:31
Pra não dizer que não falei das flores
Testo: Endrigo
Musica: Endrigo / Luis Bacalov
Edizione: Fonit Cetra Music Publishing S.r.l.
Só hoje me apercebi da falta da versão italiana cantada por Sergio Endrigo, quase imediata à publicação do original. [José Colaço Barreiros]
"Camminando e cantando", anche se nei credits originali Fonit Cetra compaiono solo i nomi di Endrigo e Bacalov come autori, è la versione italiana, con testo di Endrigo, di una composizione del brasiliano Geraldo Vandré ("Pra não dizer que não falei de flores", o "Caminhando": era un inno alla resistenza contro il governo militare ed il suo ritornello fu interpretato, in patria, come una chiamata alla lotta armata contro i dittatori).
Il brano fu coraggiosamente presentato da Sergio Endrigo a Canzonissima '68, dove era impossibile che riscuotesse un apprezzabile successo (come in effetti puntualmente accadde).
Geraldo Vandrè è un cantante brasiliano... (continua)
Musica: Endrigo / Luis Bacalov
Edizione: Fonit Cetra Music Publishing S.r.l.
Só hoje me apercebi da falta da versão italiana cantada por Sergio Endrigo, quase imediata à publicação do original. [José Colaço Barreiros]
"Camminando e cantando", anche se nei credits originali Fonit Cetra compaiono solo i nomi di Endrigo e Bacalov come autori, è la versione italiana, con testo di Endrigo, di una composizione del brasiliano Geraldo Vandré ("Pra não dizer que não falei de flores", o "Caminhando": era un inno alla resistenza contro il governo militare ed il suo ritornello fu interpretato, in patria, come una chiamata alla lotta armata contro i dittatori).
Il brano fu coraggiosamente presentato da Sergio Endrigo a Canzonissima '68, dove era impossibile che riscuotesse un apprezzabile successo (come in effetti puntualmente accadde).
Geraldo Vandrè è un cantante brasiliano... (continua)
CAMMINANDO E CANTANDO
(continua)
(continua)
inviata da José Colaço Barreiros 28/5/2007 - 02:20
Sacco e Vanzetti
Borghesi arricchiti dalla guerra mondiale
(continua)
(continua)
inviata da adriana 27/5/2007 - 11:24
I cadetti di Guascogna
1949
Testo di Nino Rastelli e Larici (Giacomo Mario Gili)
Musica di Armando Fragna
Interprete: Clara Jaione e i suoi cadetti accompagnata da Armando Fragna e la sua orchestra
Questa è una canzone un po' stupida, ma la sentivo alla radio quando avevo cinque anni ed è stata la prima canzone contro la guerra che ho imparato....
Testo di Nino Rastelli e Larici (Giacomo Mario Gili)
Musica di Armando Fragna
Interprete: Clara Jaione e i suoi cadetti accompagnata da Armando Fragna e la sua orchestra
Questa è una canzone un po' stupida, ma la sentivo alla radio quando avevo cinque anni ed è stata la prima canzone contro la guerra che ho imparato....
Ecco qui, ecco qui
(continua)
(continua)
inviata da Silva 27/5/2007 - 10:39
Sacco's Letter To His Son
Non è un commento, ma una richiesta d'aiuto e una segnalazione. Esiste una canzone di Gregor Hause intitolata Requiem für Sacco und Vanzetti: ho trovato la canzone su e-mule, ma il testo no. Ci riuscite voi? Grazie infinite
Renato
Renato
Renato Stecca 27/5/2007 - 08:26
Le quattro stagioni (Ecco è l’Aprile)
anonimo
Per la serie "Dalle galere del mondo" vi invio questo poetico canto anarchico.
Nota tratta dall’LP del Gruppo Sperimentale di Canto Popolare (con la partecipazione di Margot e di Fausto Cigliano) intitolato “Noi chiamammo Libertà. Antologia di canti politici italiani nati nell’esilio, nella prigione e nei lager dal 1821 al 1948”, a cura di Anton Virgilio Savona, Edizione I Dischi dello Zodiaco (nota riportata dal sito della Union des Amis Chanteurs di Torino, rivista e corretta da B.B.)
In quel disco il canto viene datato precisamente al 1890.
[…] Il canto “Ecco è l’Aprile (Le quattro stagioni)”, conosciuto anche con i titoli di “Lamento del carcerato” e “Canto d’amore anarchico” , è di autore anonimo e risale approssimativamente al periodo che va dal 1888, - anno in cui, nel corso di una manifestazione popolare, fu arrestato e condannato a tre anni di reclusione, benché coperto dall’immunità... (continua)
Nota tratta dall’LP del Gruppo Sperimentale di Canto Popolare (con la partecipazione di Margot e di Fausto Cigliano) intitolato “Noi chiamammo Libertà. Antologia di canti politici italiani nati nell’esilio, nella prigione e nei lager dal 1821 al 1948”, a cura di Anton Virgilio Savona, Edizione I Dischi dello Zodiaco (nota riportata dal sito della Union des Amis Chanteurs di Torino, rivista e corretta da B.B.)
In quel disco il canto viene datato precisamente al 1890.
[…] Il canto “Ecco è l’Aprile (Le quattro stagioni)”, conosciuto anche con i titoli di “Lamento del carcerato” e “Canto d’amore anarchico” , è di autore anonimo e risale approssimativamente al periodo che va dal 1888, - anno in cui, nel corso di una manifestazione popolare, fu arrestato e condannato a tre anni di reclusione, benché coperto dall’immunità... (continua)
Ecco è l’aprile, il fiore della vita:
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 26/5/2007 - 17:58
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Quando l'anarchia verrà
anonimo
Ancora un canto anarchico, per quando spariranno confini, preti e soldati!
Quando l’anarchia verrà,
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 26/5/2007 - 16:59
La marsigliese del lavoro (Inno dei pezzenti)
In realtà questo canto non è anonimo, ma deriva da una poesia di Carlo Monticelli, pubblicata per la prima volta nel 1881, e musicata intorno al 1895 da Guglielmo Vecchi, maestro della Banda di Gualtieri, Reggio Emilia; così ho trovato scritto da qualche parte. Lascio a voi decidere se e come pubblicarla: a me piace molto il verso "non sia pace fra i mortali finché un uom sovr'altro imperi".
Noi siamo i poveri, siamo i pezzenti,
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 26/5/2007 - 16:44
Inno individualista
anonimo
"Vi invio questo canto anarchico dell'inizio del '900; decidete voi se è il caso di inserirlo. Ravachol (pseudonimo di François Koenigstein), fu un anarchico francese nato nel 1859 e morto per ghigliottinamento nel 1892 con l’accusa di omicidio." [Renato Stecca]
Un commento più esteso è in corso di inserimento.
Recentemente interpretata dalle De' Soda Sisters featuring I Matti delle Giuncaie
Qui ho trovato il video e queste informazioni:
Di autore anonimo, di datazione incerta. Di questo canto esistono due versioni con testo variato e musiche differenti. In una precedente versione al posto di Gaetano Bresci è citato Vittorio Pini, anarchico espropriatore milanese morto alla Cajenna; il testo si trova nell'opuscolo "Il bosco degli alberi", storia d'Italia dall'unità a oggi attraverso il giudizio delle classi popolari, a cura di Gianni Bosio e Francot Coggiola (2LP dei Dischi del Sole)... (continua)
Un commento più esteso è in corso di inserimento.
Recentemente interpretata dalle De' Soda Sisters featuring I Matti delle Giuncaie
Qui ho trovato il video e queste informazioni:
Di autore anonimo, di datazione incerta. Di questo canto esistono due versioni con testo variato e musiche differenti. In una precedente versione al posto di Gaetano Bresci è citato Vittorio Pini, anarchico espropriatore milanese morto alla Cajenna; il testo si trova nell'opuscolo "Il bosco degli alberi", storia d'Italia dall'unità a oggi attraverso il giudizio delle classi popolari, a cura di Gianni Bosio e Francot Coggiola (2LP dei Dischi del Sole)... (continua)
Pria di morir nel fango della via,
(continua)
(continua)
inviata da Renato Stecca 26/5/2007 - 16:10
Percorsi:
Gaetano Bresci, Pena di morte: omicidio del potere
×
n.1 Ballo campestre (Barn Dance)
n.2 Il cavallo (The Fawn)
n.3 Il topo (The Grey Mouse)
n.4 I gattacci (Tom Cats)
Qui viene riportato il brano n.2.
Il testo originale è di RHODA LEVINE, la versione italiana è di VITTORIA OTTOLENGHI
Il testo originale è tratto da questo sito