Le déserteur
UN DISERTORE DELLA GUERRA IN IRAQ RACCONTA LA SUA STORIA
Consiglio a tutti questo libro: sincero, per niente retorico e molto interessante
IL RACCONTO DEL DISERTORE di Joshua Key
Joshua Key è nato nel 1978 a Guthrie, Oklahoma, nel cuore dell'America rurale e conservatrice, tra terreni difficili da coltivare e paesini di pochi abitanti. Cresce tra baracche e roulotte, tra famiglie frantumate e aggrappate a lavori incerti, frequenta con poca voglia la scuola in attesa di un lavoro qualunque, ha poche passioni, qualche pistola con cui sparare e allenare la mira, molta noia, quella di una vita senza reali possibilità. Nel 2002 Joshua Key ha una moglie e tre figli e decide di arruolarsi: ha bisogno di imparare un mestiere e di ottenere uno stipendio fisso, e vuole garantire l'assistenza sanitaria alla propria famiglia. Il suo reggimento costruisce ponti, e il sogno di Josh è lavorare come saldatore,... (continua)
Consiglio a tutti questo libro: sincero, per niente retorico e molto interessante
IL RACCONTO DEL DISERTORE di Joshua Key
Joshua Key è nato nel 1978 a Guthrie, Oklahoma, nel cuore dell'America rurale e conservatrice, tra terreni difficili da coltivare e paesini di pochi abitanti. Cresce tra baracche e roulotte, tra famiglie frantumate e aggrappate a lavori incerti, frequenta con poca voglia la scuola in attesa di un lavoro qualunque, ha poche passioni, qualche pistola con cui sparare e allenare la mira, molta noia, quella di una vita senza reali possibilità. Nel 2002 Joshua Key ha una moglie e tre figli e decide di arruolarsi: ha bisogno di imparare un mestiere e di ottenere uno stipendio fisso, e vuole garantire l'assistenza sanitaria alla propria famiglia. Il suo reggimento costruisce ponti, e il sogno di Josh è lavorare come saldatore,... (continua)
Lorenzo Masetti 18/10/2007 - 16:26
Il testamento del parroco Meslier
Perche' fare pubblicita' a un libello del genere? Avendolo letto posso permettermi delle considerazioni a riguardo. Innanzitutto l'autore non puo' essere stato un prete,perche' altrimenti il paradosso va al limite di se stesso
Jean Meslier, da it.wikipedia
Poi,oltre a contenere falsita' e mendaci errori di natura teologica che sarebbe fuori luogo raccontare
Decisamente non ci interessano molto i mendaci errori di natura teologica, anche se abbiamo rispetto della teologia come interessante disciplina.
E' un offesa a chi crede nel puro cristianesimo,quello delle "origini",ai suoi ideali di uguaglianza,di pace e di amore universale tradito e rinnegato piu' volte dalla stessa Chiesa Vaticana
Questo sito accoglie più che volentieri testimonianze di ogni tipo, quella del parroco Meslier così come la tua. E' un principio inderogabile.
Io ho una profonda ammirazione per il Gesu' "umano" del... (continua)
Jean Meslier, da it.wikipedia
Poi,oltre a contenere falsita' e mendaci errori di natura teologica che sarebbe fuori luogo raccontare
Decisamente non ci interessano molto i mendaci errori di natura teologica, anche se abbiamo rispetto della teologia come interessante disciplina.
E' un offesa a chi crede nel puro cristianesimo,quello delle "origini",ai suoi ideali di uguaglianza,di pace e di amore universale tradito e rinnegato piu' volte dalla stessa Chiesa Vaticana
Questo sito accoglie più che volentieri testimonianze di ogni tipo, quella del parroco Meslier così come la tua. E' un principio inderogabile.
Io ho una profonda ammirazione per il Gesu' "umano" del... (continua)
katholikos 18/10/2007 - 15:59
RISATE AMARE: VIGNETTE CONTRO LA GUERRA/ LAUGHING BITTERLY WITH ANTIWAR CARTOONS
L'IMMAGINE DEDICATA ALLA CANZONE N. 6000
18/10/2007 - 11:52
Na juriš!
Volevo segnalare che mi risulta, per testimonianza raccolta da partigiano vivente, che la canzone nella sua versione italiana (ma che ripeteva nel ritornello non "all'assalto" ma in sloveno "na juris") era cantata anche dai componenti della Divisione d'Assalto Garibaldi-Natisone che operava in attuale territorio sloveno alle dipendenze operative del IX Korpus ma con insegne e bandiera italiana.
Luciano Marcolini 17/10/2007 - 16:23
Non, je ne veux pas faire la guerre
NO, NON VOGLIO FARE LA GUERRA
(continua)
(continua)
inviata da Daniel Bellucci Nice 17.10.2007 15.36 17/10/2007 - 15:35
Amis et Camarades
AMICI E COMPAGNI
(continua)
(continua)
inviata da Daniel(e) Bellucci Nizza 17.10.2007 15.08 17/10/2007 - 15:08
17. Da nobis pacem, Domine
Dacci la Pace, Signore
(continua)
(continua)
inviata da Daniel Bellucci 17.10.2007 devo proprio andare 17/10/2007 - 11:06
16. Dein, Herr, ist die Kraft
O Signore, tuo è il Regno, la Potenza
(continua)
(continua)
inviata da Daniel Bellucci Nizza 17.10.2007 mi fermo devo andare... 17/10/2007 - 10:51
09. Chant des Marais
Canto dei deportati
(continua)
(continua)
inviata da Daniel Bellucci Nizza 17.10.2007. Questa non l'ho tradotta io. ho semplicemente ritrovato il testo italiano. 17/10/2007 - 10:29
Pitzinnos in sa gherra
IL brano dei Tazenda più intensamente poetico ed universale nei contenuti ...
Vulcan 16/10/2007 - 23:13
La merda
Version française de Daniel(e) Bellucci
LA MERDE
(continua)
(continua)
inviata da Daniel(e) Bellucci - Nizza 16 ottobre 2007 - la canzone è stata composta quando sono nato - Facciamoci un bel bagno di merda... da quella nascono i fiori ... 16/10/2007 - 22:02
L'Internationale
L'INTERNAZIONALE DEL PARTITO DEMOCRATICO, di Maurizio Crozza (2007)
THE ITALIAN DEMOCRATIC PARTY INTERNATIONALE, by Maurizio Crozza (2007)
THE ITALIAN DEMOCRATIC PARTY INTERNATIONALE, by Maurizio Crozza (2007)
Il neonato Partito Democratico ha anche un nuovo inno: un drappello dell'Armata Rossa, con colbacco e punto interrogativo al posto della stella rossa, guidato da Maurizio Crozza, la ha cantato all'inizio della prima puntata di Crozza Italia Live su La7. Si tratta dell'Inno dei lavoratori con un testo nuovo di zecca.
(Il Messaggero Online, 15 ottobre 2007)
(Il Messaggero Online, 15 ottobre 2007)
Compagni, avanti gran partito
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 15/10/2007 - 14:39
Yellow Triangle
PRIMERO VINIERON POR LOS COMUNISTAS
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/10/2007 - 00:19
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The official version of the Internationale as sung by members of the Portuguese Socialist Party