Megafonico
(di Barovero, Casacci, Morino e Parpaglione)
Un brano dall'album "Càbala", del 1991. Il testo è di stampo un po' "marinettiano" ed è anche un po' ermetico, ma è sicuramente contro la guerra...
Un brano dall'album "Càbala", del 1991. Il testo è di stampo un po' "marinettiano" ed è anche un po' ermetico, ma è sicuramente contro la guerra...
Uomini d'armi solerti gerarchi
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 9/1/2007 - 23:39
Radio Manisco/0516490872
1993
0516490872
Ora che Abu Ghraib, Guantánamo e detenzioni arbitrarie “giustificate” dalla guerra al terrorismo (vedi il caso nostrano del sequestro Abu Omar) sono diventate la normalità nella coscienza collettiva, ho ripescato questa che è una delle più belle canzoni della stagione italiana delle Posse... Figli dell'Onda Rossa Posse e fratelli degli Assalti Frontali, gli AK47 scrissero questo brano dedicato a Silvia Baraldini nel 1994, facendolo precedere da un'introduzione del giornalista RAI, corrispondente dagli USA, Lucio Manisco (poi eletto come parlamentare per Rifondazione Comunista e per il Partito dei Comunisti Italiani). Il testo della canzone era ispirato non solo alla vicenda della Baraldini (condannata ad una pena sproporzionata rispetto ai capi di imputazione, solo perchè “irredenta”, e liberata poi nel settembre del 2006 dopo essere stata trasferita, non senza polemiche, nelle patrie galere), ma anche al racconto “Gli invisibili” di Nanni Balestrini.
0516490872
Ora che Abu Ghraib, Guantánamo e detenzioni arbitrarie “giustificate” dalla guerra al terrorismo (vedi il caso nostrano del sequestro Abu Omar) sono diventate la normalità nella coscienza collettiva, ho ripescato questa che è una delle più belle canzoni della stagione italiana delle Posse... Figli dell'Onda Rossa Posse e fratelli degli Assalti Frontali, gli AK47 scrissero questo brano dedicato a Silvia Baraldini nel 1994, facendolo precedere da un'introduzione del giornalista RAI, corrispondente dagli USA, Lucio Manisco (poi eletto come parlamentare per Rifondazione Comunista e per il Partito dei Comunisti Italiani). Il testo della canzone era ispirato non solo alla vicenda della Baraldini (condannata ad una pena sproporzionata rispetto ai capi di imputazione, solo perchè “irredenta”, e liberata poi nel settembre del 2006 dopo essere stata trasferita, non senza polemiche, nelle patrie galere), ma anche al racconto “Gli invisibili” di Nanni Balestrini.
Silvia Baraldini, detenuta n.0516490872, carcere femminile di massima sicurezza, Marianna, Florida, Stati Uniti d'America...
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 9/1/2007 - 23:00
El pianista del gueto de Varsovia
Letra y música: Jorge Drexler
Testo e musica: Jorge Drexler
Basado en el relato autobiográfico "El Pianista del Gueto de Varsovia" de Władysław Szpilman
Basato sul racconto autobiografico "Il pianista del ghetto di Varsavia" di Władysław Szpilman. Dal libro è stato, come noto, tratto un pluripremiato film di Roman Polański.
Il pianista
di Roman Polański
Durata: 148'
Wladyslaw Szpilman: Adrien Brody
Capitano Wilm Hosenfeld: Thomas Kretschman
Padre: Frank Finlay
Madre: Maureen Lipman
Dorota: Emilia Fox
E’ facile capire cosa deve aver convinto Polański, nell’opera autobiografica di Szpilman (1911-2000), ad affrontare il lutto inevitabile per ogni ebreo polacco, l’olocausto nella Varsavia bellica. Sicuramente la lettura ha conquistato il regista mostrandogli la possibilità di raccontare la tragedia personale di un artista ebreo (il più grande pianista polacco dell’epoca), inserendola... (continua)
Testo e musica: Jorge Drexler
Basado en el relato autobiográfico "El Pianista del Gueto de Varsovia" de Władysław Szpilman
Basato sul racconto autobiografico "Il pianista del ghetto di Varsavia" di Władysław Szpilman. Dal libro è stato, come noto, tratto un pluripremiato film di Roman Polański.
Il pianista
di Roman Polański
Durata: 148'
Wladyslaw Szpilman: Adrien Brody
Capitano Wilm Hosenfeld: Thomas Kretschman
Padre: Frank Finlay
Madre: Maureen Lipman
Dorota: Emilia Fox
E’ facile capire cosa deve aver convinto Polański, nell’opera autobiografica di Szpilman (1911-2000), ad affrontare il lutto inevitabile per ogni ebreo polacco, l’olocausto nella Varsavia bellica. Sicuramente la lettura ha conquistato il regista mostrandogli la possibilità di raccontare la tragedia personale di un artista ebreo (il più grande pianista polacco dell’epoca), inserendola... (continua)
Dos generaciones menos
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/1/2007 - 21:46
Percorsi:
Ghetti
Tror du den gamle jord kan holde
9 gennaio 2007
Per la traduzione dal danese (estremamente popolaresco) mi sono servito dello English-Danish-English Dictionary Online Fake/Pope.
PENSI CHE LA VECCHIA TERRA POSSA RESISTERE?
(continua)
(continua)
9/1/2007 - 17:22
Bombs
2006
feat. Harry Collier
feat. Harry Collier
If I don't get out of this I I wish, I just want you to know that I really really love you.
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/1/2007 - 16:40
Movil Oil Special
Canzone che chiude l'album del 1968 intitolato "Te Recuerdo Amanda"
Testo tratto da cancioneros.com
Testo tratto da cancioneros.com
Los estudiantes chilenos
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 9/1/2007 - 13:01
Somos pájaros libres
Una canzone del 1966 che riecheggia la dylaniana "Blowin' in the wind". Testo tratto da cancioneros.com; riproposta recentemente dai Quilapayún nell'album "La Fuerza de la Historia" (2006)
Somos pájaros libres.
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 9/1/2007 - 12:52
Percorsi:
Liberi uccelli
En tu silencio
Muy estimado Riccardo Venturi:
Por este medio te agradezco profunda e infinitamente la labor que has hecho con las traducciones de mi canción, de verdad, muchas gracias por tu tiempo y por apoyar esto que vamos escribiendo y cantando.
He tratado de comunicarme contigo a la dirección electrónica que has puesto en esta página, sin embargo no ha sido posible ya que se me han regresado los correos, parece que tienes lleno el buzón.
Ojalá te puedas comunicar conmigo y así poder seguir en contacto y platicar algunos otros proyectos.
Un abrazo muy grande, y un agradecimiento a nombre de todos los que de un modo u otro llevamos la bandera de la libertad, de la justicia y del arte en el corazón.
Tu amigo,
Miguel Sevilla.
Muy estimado amigo Miguel,
Desdichadamente, mi buzón está constantemente lleno por causa de spam, otra cosita inventada por los genios estadounidenses que quieren venderme... (continua)
Por este medio te agradezco profunda e infinitamente la labor que has hecho con las traducciones de mi canción, de verdad, muchas gracias por tu tiempo y por apoyar esto que vamos escribiendo y cantando.
He tratado de comunicarme contigo a la dirección electrónica que has puesto en esta página, sin embargo no ha sido posible ya que se me han regresado los correos, parece que tienes lleno el buzón.
Ojalá te puedas comunicar conmigo y así poder seguir en contacto y platicar algunos otros proyectos.
Un abrazo muy grande, y un agradecimiento a nombre de todos los que de un modo u otro llevamos la bandera de la libertad, de la justicia y del arte en el corazón.
Tu amigo,
Miguel Sevilla.
Muy estimado amigo Miguel,
Desdichadamente, mi buzón está constantemente lleno por causa de spam, otra cosita inventada por los genios estadounidenses que quieren venderme... (continua)
9/1/2007 - 02:36
Il sole di Austerlitz
[1981]
Scritta da Alberto Radius e Franco Battiato
Incisa da Giuni Russo per la prima volta in Energie (1981) poi nel live Morirò d'amore (2003)
Scritta da Alberto Radius e Franco Battiato
Incisa da Giuni Russo per la prima volta in Energie (1981) poi nel live Morirò d'amore (2003)
[...] Il sole di Austerlitz è la documentazione sonora del bis di uno dei numerosi concerti attraverso i quali Giuni Russo ha testardamente, tenacemente, fieramente continuato ad offrire il dono della propria voce al proprio pubblico: si tratta di una composizione di Franco Battiato e Alberto Radius originariamente pubblicata nel 1981 su uno strepitoso, raffinatissimo album intitolato Energie. - battiato.it
Si udiva appena un suono di campane
(continua)
(continua)
inviata da YakkoSan 9/1/2007 - 00:45
Percorsi:
Le guerre napoleoniche
Una delle più belle e importanti canzoni del nostro sito: Milonga del moro judío. Disponibile una traduzione italiana, seguiranno traduzioni in altre lingue.
Riccardo Venturi 8/1/2007 - 23:35
Lavoro studio sviluppo
Il brano è tratto dal disco "LO SCATTO TATTILE" di Ennio Rega
E' una canzone che parla del conflitto in medioriente visto attraverso gli occhi di una bambina libanese e sottolinea l'indifferenza della società civile occidentale
(nel disco ospiti una bambina e una signora libanese)
E' una canzone che parla del conflitto in medioriente visto attraverso gli occhi di una bambina libanese e sottolinea l'indifferenza della società civile occidentale
(nel disco ospiti una bambina e una signora libanese)
Lavoro studio sviluppo
(continua)
(continua)
inviata da Lucrezia Venturiello 8/1/2007 - 21:47
Mio fratello è figlio unico
quando mi trovo a parlare di questa canzone, non so perchè, ma nn riesco a trovare le parole per definire l'oceano di emozioni che mi trasmette.
E' una canzone piena di significati, dove nessuno di essi è messo in secondo piano...
concludo dicendo che Rino è stato e sarà sempre tra di noi...
E' una canzone piena di significati, dove nessuno di essi è messo in secondo piano...
concludo dicendo che Rino è stato e sarà sempre tra di noi...
gaetano (xXx dj ) 8/1/2007 - 16:01
Ninna nanna di la guerra
credo che dica "...e fa la vo..." e non "ed alavo`"!
ha piu` senso! che vuol dire poi alavo`?
ha piu` senso! che vuol dire poi alavo`?
floart@libero.it 8/1/2007 - 04:52
Lettera a Mio Padre
Questa canzone l'ho ascoltata per la prima volta da Evelin, in un incontro avuto per concordare le registrazioni di alcune canzoni sul tema dell'emigrazione, e in particolare Partono gli Emigranti, che io avevo già in lavorazione presso uno studio di registrazione di Lucca. Tra tanti discorsi e preamboli e accordi vari, dato che Evelin l'avevo conosciuta da poco tempo, ad un certo punto imbracciò la chitarra e timidamente ci pregò di ascoltare una canzone che lei aveva composto da un paio d'anni, appunto nel corso del suo trentesimo anno di vita. Io e Lele, ascoltammo prima incuriositi, poi sempre più coinvolti e attoniti ed a un certo momento della canzone ci ritrovammo immersi in una commozione unificata e ci ritrovammo con gli occhi lacrimevoli. Commenti sul momento: Stupenda! Sublime! Fantastica ed emozionante. Una canzone che nel panorama cantautorale mancava e che ha riempito un... (continua)
Ricordo i tuoi occhi scuri
(continua)
(continua)
inviata da Luciano Filippi Alias Gildo dei Fantardi 7/1/2007 - 20:33
L'Egira Toscana, ossia la Cremania
anonimo
Ho trovato questa composizione poetica in sestine, nel libro di Riccardo Marasco "Chi cerca Trova" e la descrizione di questo componimento è abbastanza lunga e complessa. Citerò alcuni passi che riporta il Marasco nella descrizione del canto:
...E così chi vince si crea pian piano una figura morale, una credibilità etica senza la quale non potrebbe godere i frutti della sua vittoria, la conquistata gestione del potere.
Fatto è che la nostra Armata ne commise di cotte e di crude e al pomeriggio del 7 Luglio 1799 arrivò a Firenze, entrando da porta S, Nicolò e da porta alla Croce. e nelle sestine c'è appunto la descrizione del fatto. Le milizie brigantesche, circa cinquemila uomini, erano capeggiate da una donna e un frate, oltre al marito e all'amante di lei, e si trattava di Cassandra Cini Mari, detta la Sandrina, figlia del macellaio di Montevarchi Lorenzo Mari, suo marito, vecchio... (continua)
...E così chi vince si crea pian piano una figura morale, una credibilità etica senza la quale non potrebbe godere i frutti della sua vittoria, la conquistata gestione del potere.
Fatto è che la nostra Armata ne commise di cotte e di crude e al pomeriggio del 7 Luglio 1799 arrivò a Firenze, entrando da porta S, Nicolò e da porta alla Croce. e nelle sestine c'è appunto la descrizione del fatto. Le milizie brigantesche, circa cinquemila uomini, erano capeggiate da una donna e un frate, oltre al marito e all'amante di lei, e si trattava di Cassandra Cini Mari, detta la Sandrina, figlia del macellaio di Montevarchi Lorenzo Mari, suo marito, vecchio... (continua)
Dopo due giorni, fecero l'ingresso
(continua)
(continua)
inviata da Luciano Filippi alias Gildo dei Fantardi 7/1/2007 - 20:02
C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones
gran bel sito......come faccio per gli spartiti di C'era un ragazzo? grazie
Grazie a te per le tue parole, ed eccoti lo spartito della canzone (tratto da questa pagina):
Mi Si
C'era un ragazzo che, come me,
La Si
amava i Beatles e i Rolling Stones.
Mi
Girava il mondo,
Si La Si
veniva dagli Stati Uniti d'America.
Mi Si
Non era bello ma accanto a sé
La Si
aveva Mille donne se
Mi Si
cantava Help, Ticket to Ride,
La Si
o Lady Jane, o Yesterday.
Mi La
Cantava "viva la libertà",
Si Mi
ma ricevette una lettera
Mi La
la sua chitarra Mi regalò,
Fa# Si
fu richiamato in America.
Mi Sol Re La Si
Stop! Coi Rolling Stones!
Mi Sol Re La Si
Stop! Coi Beatles, stop!
La So1#m Fa#m Mi
M'han detto: "Va nel Viet-Nam
La Sol#m Si
e spara ai Viet-Cong".
Mi La... (continua)
Grazie a te per le tue parole, ed eccoti lo spartito della canzone (tratto da questa pagina):
Mi Si
C'era un ragazzo che, come me,
La Si
amava i Beatles e i Rolling Stones.
Mi
Girava il mondo,
Si La Si
veniva dagli Stati Uniti d'America.
Mi Si
Non era bello ma accanto a sé
La Si
aveva Mille donne se
Mi Si
cantava Help, Ticket to Ride,
La Si
o Lady Jane, o Yesterday.
Mi La
Cantava "viva la libertà",
Si Mi
ma ricevette una lettera
Mi La
la sua chitarra Mi regalò,
Fa# Si
fu richiamato in America.
Mi Sol Re La Si
Stop! Coi Rolling Stones!
Mi Sol Re La Si
Stop! Coi Beatles, stop!
La So1#m Fa#m Mi
M'han detto: "Va nel Viet-Nam
La Sol#m Si
e spara ai Viet-Cong".
Mi La... (continua)
Riky 7/1/2007 - 17:34
Riprendiamoci la morte
Questa canzone è stata scritta da David Riondino (e pubblicata su "Cuore") nel 1991, poco prima dell'inizio delle ostilità della Prima guerra del Golfo. Riondino la sottotitola: "Prima del TV-Show Usa-Iraq". Con la Prima guerra del golfo si inaugurò infatti la consuetudine della guerra come show televisivo pilotato (cosa che non era avvenuta con la guerra del Vietnam, dove i reporter giornalistici e televisivi raccontavano in libertà quel che stava accadendo, contribuendo così alla formazione di quella coscienza antimilitarista che è stata una componente fondamentale del movimento planetario di rivolta del '68 e degli anni '70). La lezione è stata imparata bene: mai più reporter allo sbaraglio, pronti a far vedere che cosa sia veramente una guerra e la guerra ed in nome di che cosa sia veramente fatta, bensì immagini preconfezionate e "coperture" propagandistiche che hanno raggiunto l'apice... (continua)
Signora morte che vieni violenta e meticolosa
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/1/2007 - 10:51
Happy Xmas (War is Over)
Matron năkundrayer syeberra gevārd nāma laul in to kălart, de sī kagŭv... [RV]
KARCŬM DĀN
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/1/2007 - 22:37
Crepuscolo del Novecento
"Canzone vagamente melanconica per l'anno che viene", la sottotitola David Riondino (il testo è ripreso da "Rombi e Milonghe", Feltrinelli 1993, p. 31). Fu pubblicata per il capodanno del 1987 su "Tango", il famoso inserto satirico dell' "Unità" che poi sfociò in "Cuore". [RV]
Crepuscolo del Novecento serate del centro la gente che va
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/1/2007 - 19:27
Canción de soldados (o Dicen que la patria es)
6 gennaio 2007
CANZONE DEI SOLDATI (DICON CHE LA PATRIA SIA)
(continua)
(continua)
6/1/2007 - 19:14
Un gladio [Chanson pour François Cossiga]
1987
"Composta prima che facesse tutto quel casino. Ma va bene anche dopo." [D.R.]
Da "Tango dei Miracoli", libro-disco di David Riondino pubblicato nel 1987 su iniziativa di Sergio Staino e illustrato da Milo Manara. Contiene otto canzoni scritte dal 1981 al 1985. Il testo è ripreso da: David Riondino, Rombi e Milonghe, Milano, Feltrinelli, 1993, p. 41.
"Composta prima che facesse tutto quel casino. Ma va bene anche dopo." [D.R.]
Cosa
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/1/2007 - 18:24
Pasdaràn [Charleston]
Da "Tango dei Miracoli", libro-disco di David Riondino pubblicato nel 1987 su iniziativa di Sergio Staino e illustrato da Milo Manara. Contiene otto canzoni scritte dal 1981 al 1985. Il testo è ripreso da: David Riondino, Rombi e Milonghe, Milano, Feltrinelli, 1993, p. 35.
Pasdaran [Charleston]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/1/2007 - 18:19
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Canzone composta da Agustín García Calvo basandosi su un'idea e sui due primi versi di Rafael Sánchez Ferlosio. Musicata e cantata da Chicho Sánchez Ferlosio, che grazie alle invenzioni della tecnica continua ad essere assieme a noi nonostante la sua recente scomparsa
De/da Los Textos Canallas
Tutti voi ricorderete il famoso film con Roberto Benigni e Massimo Troisi, "Non ci resta che piangere". Un film a "controtempo", come questa canzone, amara e divertente al tempo stesso, di Chicho Sánchez Ferlosio, e dove "controtempo" sta per il marinaresco "controvento". Nel film, i due protagonisti si ritrovano appunto catapultati indietro nel... (continua)