L'incontro Nixon-Mao
"Piazza Marino, poeta contadino"; si fa presto a bollare di ingenuo un testo popolare come questo, perché ancora nel 1972 (anno presumibile di composizione, dato che il famoso incontro tra Nixon e Mao con la "politica del ping-pong" è proprio di quell'anno) i cantastorie andavano davvero per le piazze dei nostri paesi, in Emilia, in Toscana e altrove. E' la grande storia del mondo filtrata nelle ultime vestigia della società rurale, con la speranza della "fine delle guerre" e con una specie di fiducia incondizionata nei "capi del mondo". Si sa purtroppo bene che non è stato così e che i "capi del mondo" a tutto pensano fuorché a far finire le guerre. Ma un testo come questo va letto in un'ottica differente, quella della gente che ha sempre avuto bisogno di una speranza, di non pensare sempre e comunque al peggio. [RV]
parlato
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 31/1/2007 - 23:58
La Pace nel Vietnam
Pubblicata nel 1973 interpretata dal Trio Emiliano (Marino Piazza con Dina e Adelmo Boldrini)
Il testo è stato trascritto all'ascolto dall'archivio MP3 del Gruppo Emiliano di S.Giovanni in Persiceto (BO). Per l'argomento trattato, la canzone deve risalire a circa il 1973. È qui interpretata dalla cantastorie Dina Boldrini; Marino Piazza interviene recitando.
Introduzione recitata da Marino Piazza:
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 31/1/2007 - 23:30
Bombed Last Night
anonimo
Canto di trincea della I guerra mondiale.
Da Trench Songs.
Da Trench Songs.
Bombed last night, and bombed the night before.
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 31/1/2007 - 22:37
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Far, Far From Wipers
anonimo
Una breve "strofa di trincea" cantata dai soldati inglesi sulla Somme durante la I guerra mondiale ("Wipers" è la città belga di Ypres, da cui prese nome il gas paralizzante detto ancora oggi "yprite", usato per la prima volta proprio nelle battaglie presso quella città). Era cantata sull'aria di "Sing Me To Sleep".
Far from Wipers, I long to be,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 31/1/2007 - 22:33
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Bosko and Admira
Canzone su Admira e Boško, i due innamorati uccisi nel 1993 sul ponte Vrbanja a Sarajevo mentre cercavano di fuggire dalla guerra (si vedano anche Admira e Boško e De l'autre côté du pont)
Testo reperito su questa pagina.
Short Description of Song
A tune about the Romeo & Juliet of Sarajevo.
Long Description of Song
A ballad that tells the love story of Bosko & Amdira - the Romeo & Juliet of Sarajevo. The spirited music serves to emphasize the tragedy of their murders, and the failure of the warring religions.
Story Behind the Song
Admira & Bosko were lovers in war-torn Sarajevo. They were targeted because they were of differing religions. They were killed because they loved each other more than they loved God, a capital offense. A totally unique message and song.
Testo reperito su questa pagina.
Short Description of Song
A tune about the Romeo & Juliet of Sarajevo.
Long Description of Song
A ballad that tells the love story of Bosko & Amdira - the Romeo & Juliet of Sarajevo. The spirited music serves to emphasize the tragedy of their murders, and the failure of the warring religions.
Story Behind the Song
Admira & Bosko were lovers in war-torn Sarajevo. They were targeted because they were of differing religions. They were killed because they loved each other more than they loved God, a capital offense. A totally unique message and song.
He prayed to Jesus, she prayed to Allah
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 31/1/2007 - 17:13
Percorsi:
Guerre nei Balcani negli anni '90, Ponti
Le parole incrociate
January 31, 2007
See the translation notes
See the translation notes
CROSSWORD PUZZLE
(continua)
(continua)
31/1/2007 - 16:27
Lipe cvatu
[1986]
Testo di Goran Bregović
Testo di Goran Bregović
I Bijelo Dugme ("Bottone bianco"), fondati da Goran Bregović, sono stati probabilmente la rock band più celebre della Jugoslavia unita. Si sciolsero nel 1989, poco tempo prima della dissoluzione della Jugoslavia. Questa loro canzone non è propriamente una canzone contro la guerra, e contro quella stupida guerra in particolare (che non era ancora iniziata, ma di cui già si vedevano i prodromi); ma è una canzone di fine. Nella pagina dedicata a Admira e Boško, i due innamorati (lui serbo, lei musulmana) uccisi assieme nel maggio 1993 mentre tentavano di fuggire, sotto il ponte di Vrbanja a Sarajevo, questa canzone è loro associata e dedicata. Sullo stesso ponte, vorrei ricordarlo, fu ucciso un volontario italiano di "Beati i costruttori di pace", durante una manifestazione contro la guerra; assieme a lui, che lo vide morire, c'era Pierluigi Ontanetti.
Ljeto ide, kako si mi ti
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 31/1/2007 - 14:59
Percorsi:
Guerre nei Balcani negli anni '90
Sueños
Sueño libertad para todos los que están
(continua)
(continua)
inviata da Eric Anderson 31/1/2007 - 11:05
Selfish Man
Album: Alive Behind the Green Door - 1997
Flogging Molly usually dedicates this song to Bush at their concerts.
Flogging Molly usually dedicates this song to Bush at their concerts.
I don't eat I just devour, everyone in every hour
(continua)
(continua)
31/1/2007 - 11:00
Come è profondo il mare
[1977]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Lucio Dalla
Album / Albumi: "Come è profondo il mare"
Rileggendo dopo tanto tempo il testo di questa canzone, ci sarebbe da inserirla in quel particolare "percorso" che non si farà mai, quello delle "grandi dimenticanze"...
"L'esordio del Dalla paroliere non potrebbe essere più felice. Come è profondo il mare (1977), infatti, sfodera un attacco folgorante: "Siamo noi, siamo in tanti, ci nascondiamo di notte per paura degli automobilisti, dei linotipisti. Siamo i gatti neri, siamo pessimisti, siamo i cattivi pensieri, e non abbiamo da mangiare...". Finalmente consapevole dei propri mezzi espressivi, Dalla si rivela autore sensibile e fantasioso, mescolando idealismo politico e sentimenti, eccentricità e humour.
Come è profondo il mare è un disco di storie quotidiane a sfondo autobiografico, di cani randagi... (continua)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Lucio Dalla
Album / Albumi: "Come è profondo il mare"
Rileggendo dopo tanto tempo il testo di questa canzone, ci sarebbe da inserirla in quel particolare "percorso" che non si farà mai, quello delle "grandi dimenticanze"...
"L'esordio del Dalla paroliere non potrebbe essere più felice. Come è profondo il mare (1977), infatti, sfodera un attacco folgorante: "Siamo noi, siamo in tanti, ci nascondiamo di notte per paura degli automobilisti, dei linotipisti. Siamo i gatti neri, siamo pessimisti, siamo i cattivi pensieri, e non abbiamo da mangiare...". Finalmente consapevole dei propri mezzi espressivi, Dalla si rivela autore sensibile e fantasioso, mescolando idealismo politico e sentimenti, eccentricità e humour.
Come è profondo il mare è un disco di storie quotidiane a sfondo autobiografico, di cani randagi... (continua)
Siamo noi, siamo in tanti, ci nascondiamo di notte
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 31/1/2007 - 10:59
Percorsi:
Gatti & gattacci
Screaming At The Wailing Wall
2004
Within a mile of home
Within a mile of home
So God how come every wrong's been done?
(continua)
(continua)
inviata da Eric Anderson 31/1/2007 - 10:59
Corso Buenos Aires
[1977]
Testo e musica di Lucio Dalla
Da "Come è profondo il mare"
L'esordio del Dalla paroliere non potrebbe essere più felice. "Come è profondo il mare" (1977), infatti, sfodera un attacco folgorante: "Siamo noi, siamo in tanti, ci nascondiamo di notte per paura degli automobilisti, dei linotipisti. Siamo i gatti neri, siamo pessimisti, siamo i cattivi pensieri, e non abbiamo da mangiare...". Finalmente consapevole dei propri mezzi espressivi, Dalla si rivela autore sensibile e fantasioso, mescolando idealismo politico e sentimenti, eccentricità e humour.
"Come è profondo il mare" è un disco di storie quotidiane a sfondo autobiografico, di cani randagi braccati e di anime perse. Un racconto scandito da una varietà di ritmi e stili: il blues, il rock, il soul, lo stomp, la ballata melodica. E' un disco più accessibile, ma ancora denso di richiami allegorici. Il mare della title track,... (continua)
Testo e musica di Lucio Dalla
Da "Come è profondo il mare"
L'esordio del Dalla paroliere non potrebbe essere più felice. "Come è profondo il mare" (1977), infatti, sfodera un attacco folgorante: "Siamo noi, siamo in tanti, ci nascondiamo di notte per paura degli automobilisti, dei linotipisti. Siamo i gatti neri, siamo pessimisti, siamo i cattivi pensieri, e non abbiamo da mangiare...". Finalmente consapevole dei propri mezzi espressivi, Dalla si rivela autore sensibile e fantasioso, mescolando idealismo politico e sentimenti, eccentricità e humour.
"Come è profondo il mare" è un disco di storie quotidiane a sfondo autobiografico, di cani randagi braccati e di anime perse. Un racconto scandito da una varietà di ritmi e stili: il blues, il rock, il soul, lo stomp, la ballata melodica. E' un disco più accessibile, ma ancora denso di richiami allegorici. Il mare della title track,... (continua)
“Io non ho visto niente, non ho visto la sua faccia. Passavo di qua, con mia moglie andavo a caccia..”
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 31/1/2007 - 10:34
Cantu per Nelson Mandela
À la fin di la so terra
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/1/2007 - 23:43
Quant'ella n'hè morta ghjente
Quant'ella n'hè morta ghjente
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/1/2007 - 23:37
Lady Ass [Sono una donna, so' anche un po' unta]
Era un po' di tempo che il malèfico Riccardo Scocciante non si faceva vivo, e già pensavamo (inver con un sospiro di sollievo) che fosse emigrato chissà dove; quand'ecco che, patatràc, la mia povera casella di posta mi ha rigurgitato il seguente messaggio, che, ohimé, mi trovo costretto a riprodurre integralmente:
"Senti un po', te, antiguerra, stasera mi è venuto di scrivere una canzoncina su una fascista di merda gentile signora, vedova di un noto boia uomo politico italiano. Questa signora, sempre vestita come uno spaventapasseri con la diarrea elegantemente e truccata in modo che farebbe caà uno stegosauro assai sobrio, si vede spesso in salotti buoni, trasmissioni tivvù, pogrom, deportazioni di ebrei, articoli per "La Difesa della Razza", raduni di massacratori repubblichini, mitingh di fascioni vari, eccetera; perché allora non dedicarle qualche verso carico di tritolo affetto, segno... (continua)
"Senti un po', te, antiguerra, stasera mi è venuto di scrivere una canzoncina su una fascista di merda gentile signora, vedova di un noto boia uomo politico italiano. Questa signora, sempre vestita come uno spaventapasseri con la diarrea elegantemente e truccata in modo che farebbe caà uno stegosauro assai sobrio, si vede spesso in salotti buoni, trasmissioni tivvù, pogrom, deportazioni di ebrei, articoli per "La Difesa della Razza", raduni di massacratori repubblichini, mitingh di fascioni vari, eccetera; perché allora non dedicarle qualche verso carico di tritolo affetto, segno... (continua)
Sono una donna, so' anche un po' unta,
(continua)
(continua)
30/1/2007 - 19:40
Percorsi:
CCG Antifà: Antifascismo militante
Beal Feirste
1995
Sintineddi
Per introdurre questa canzone diciamo soltanto che "Beal Feirste" (propriamente: Béal Féirste) è il nome gaelico di Belfast. Il testo è ripreso da Paroles de chansons Corses.
Sintineddi
Per introdurre questa canzone diciamo soltanto che "Beal Feirste" (propriamente: Béal Féirste) è il nome gaelico di Belfast. Il testo è ripreso da Paroles de chansons Corses.
Un ghjornu per furtuna scalai in questi lochi
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/1/2007 - 18:14
Percorsi:
I conflitti Irlandesi
Sarajevo
Qui, lu frombu di cannoni
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/1/2007 - 17:45
Percorsi:
Guerre nei Balcani negli anni '90
U partigianu (U cantu di i partigiani)
[2001]
Testo: I Chjami Aghjalesi
Lyrics: I Chjami Aghjalesi
Paroles: I Chjami Aghjalesi
Musica: Sul motivo della canzone popolare russa По долинам и по взгорьям [Per vallate e per colline], inno della resistenza anarchica ucraina di Nestor Makhno (più nota come La Makhnovtchina)
Music: To the tune of the Russian folksong По долинам и по взгорьям [Through Valleys and Hills], hymn of the Ukrainian anarchist Resistance led by Nestor Makhno (best known as Makhnovtchina)
Musique: Sur l'air de la chanson populaire russe По долинам и по взгорьям [Par vallés et par collines], hymne de la Résistance anarchiste ukraïnienne de Nestor Makhno (mieux connue comme La Makhnovtchina)
Album: I vinti cinque baroni
I Chjami Aghjalesi
[i 'ʧami aʤa'lezi]
Alain Nicoli (oghje smaritu)
Mai Pesce
Saveriu Luciani
Camellu Albertini
Patriziu Croce
Petru Fondacci
Tonì Pesce
Francescu Pesce
In questa... (continua)
Testo: I Chjami Aghjalesi
Lyrics: I Chjami Aghjalesi
Paroles: I Chjami Aghjalesi
Musica: Sul motivo della canzone popolare russa По долинам и по взгорьям [Per vallate e per colline], inno della resistenza anarchica ucraina di Nestor Makhno (più nota come La Makhnovtchina)
Music: To the tune of the Russian folksong По долинам и по взгорьям [Through Valleys and Hills], hymn of the Ukrainian anarchist Resistance led by Nestor Makhno (best known as Makhnovtchina)
Musique: Sur l'air de la chanson populaire russe По долинам и по взгорьям [Par vallés et par collines], hymne de la Résistance anarchiste ukraïnienne de Nestor Makhno (mieux connue comme La Makhnovtchina)
Album: I vinti cinque baroni
I Chjami Aghjalesi
[i 'ʧami aʤa'lezi]
Alain Nicoli (oghje smaritu)
Mai Pesce
Saveriu Luciani
Camellu Albertini
Patriziu Croce
Petru Fondacci
Tonì Pesce
Francescu Pesce
In questa... (continua)
Trà li mughji è li silenzii
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/1/2007 - 16:17
Protest Song
Versione francese da La Coccinelle-Traduction de Chansons. Sono stati corretti numerosi errori di ortografia.
CHANSON DE PROTESTATION
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/1/2007 - 15:09
Imagine
ITALIANO / ITALIAN [4] - Piccaredda/Limiti
Versione di Piccaredda/Limiti
Interpretazione di Ornella Vanoni
La "versione" di Ornella Vanoni (che fu poi interpretata anche da Wess e Dori Ghezzi (in versione "maschile" e "femminile"). Le virgolette sono d'obbligo in questo caso: riportiamo infatti quanto scritto da Alberto Truffi in [[|Musica e memoria]]:
Ebbene sì, anche la grande cantante Ornella Vanoni ha interpretato una traduzione di fantasia, per giunta di un super classico, la canzone del secolo XX, secondo più o meno tutte le classifiche e i sondaggi fatti nel 1999, vale a dire "Imagine" di John Lennon. L’album era “Un gioco senza età” del 1972 e la spericolata versione italiana era di Piccaredda e Paolo Limiti (proprio lui, il noto presentatore specializzato in programmi-nostalgia, in precedenza apprezzato paroliere).
Il testo originale, come noto un inno alla libertà da tutte le... (continua)
Versione di Piccaredda/Limiti
Interpretazione di Ornella Vanoni
La "versione" di Ornella Vanoni (che fu poi interpretata anche da Wess e Dori Ghezzi (in versione "maschile" e "femminile"). Le virgolette sono d'obbligo in questo caso: riportiamo infatti quanto scritto da Alberto Truffi in [[|Musica e memoria]]:
Ebbene sì, anche la grande cantante Ornella Vanoni ha interpretato una traduzione di fantasia, per giunta di un super classico, la canzone del secolo XX, secondo più o meno tutte le classifiche e i sondaggi fatti nel 1999, vale a dire "Imagine" di John Lennon. L’album era “Un gioco senza età” del 1972 e la spericolata versione italiana era di Piccaredda e Paolo Limiti (proprio lui, il noto presentatore specializzato in programmi-nostalgia, in precedenza apprezzato paroliere).
Il testo originale, come noto un inno alla libertà da tutte le... (continua)
IMMAGINA CHE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/1/2007 - 14:50
Ciò che voi non dite
[1967]
Testo e musica di Ivan Della Mea
Testo e musica di Ivan Della Mea
"Dal punto di vista musicale è un brano folk nello stile di Dylan, suonato da Della Mea (voce e chitarra acustica di accompagnamento), Paolo Ciarchi (chitarra acustica solistica), Marco Ratti (basso), Giancarlo Pillot (batteria). Edizioni del Gallo marzo 1967" (da Musica e Memoria)
Io credo che cantando mi sia dato
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/1/2007 - 11:44
Chitarre contro la guerra
(da Musica e Memoria)
MILLE CHITARRE CONTRO LA GUERRA
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/1/2007 - 10:55
Kein Krieg
Nichts Ohne Grund - 1991
Kinderhände malen Bomben auf ein Blatt Papier
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/1/2007 - 23:56
Johnny I Hardly Knew Ye
anonimo
Molto bella, fà riflettere su quello che la guerra è : una porcheria! L'avevo già sentita sul film "Il dottor Stranamore" ma con la pubblicità della Seat mi sono interessato di più.
Grazie a tutti!
(Fabio)
Grazie a tutti!
(Fabio)
Nel "Dottor Stranamore" viene suonata una versione strumentale, che probabilmente si riferisce a "When Johnny Comes Marching Home", la versione americana (anche se, ovviamente, la musica è la stessa - leggi l'introduzione).
(Lorenzo)
(Lorenzo)
29/1/2007 - 18:56
Marlène
Creazione ispirata a Marlène dei Noir Désir. È opera di Barbara, "gribouilleuse du dimanche", educatrice a Paris-Nature e addetta alle conferenze del Musée d'Histoire Naturelle. Da destination .noir-desir.com.
Riccardo Venturi 29/1/2007 - 18:09
All You Need Is Love
Una citazione che mi ero perso:
(da Funny Beatles quotes)
Questo non autorizza nessuno a inviarci l'intera discografia dei Beatles tra le CCG :)
Question: Do you plan to record any anti-war songs?
John: All our songs are anti-war.
John: All our songs are anti-war.
(da Funny Beatles quotes)
Questo non autorizza nessuno a inviarci l'intera discografia dei Beatles tra le CCG :)
Lorenzo 28/1/2007 - 19:49
Le grand incendie
Questa canzone è contenuta nell'album Des Visages, Des Figures che uscì l'11 settembre 2001... niente male come coincidenza!
Dalla recensione di Max Cavassa su Kalporz:
"... è necessario sottolineare due coincidenze parecchio singolari e, nel loro piccolo, sconvolgenti. La prima riguarda la data di uscita nei negozi transalpini di "Des visages des figures": 11 settembre 2001, una data che sapranno a memoria i nipoti dei nostri nipoti. La seconda particolarità è legata a doppio filo con la precedente, appartiene al discutibile campo della preveggenza e prende corpo nel testo davvero impressionante de "Le grand incendie": "…c'è fuoco dappertutto, emergenza, Babylone, Parigi crolla, a New York cadono ruzzolando ora (…) London, Delhi, Dallas nello show, omaggio all'arte dei pompieri...". Certamente Bertrand Cantat non è un novello Nostradamus, ma qui si deve essere spaventato di sé stesso."
Dalla recensione di Max Cavassa su Kalporz:
"... è necessario sottolineare due coincidenze parecchio singolari e, nel loro piccolo, sconvolgenti. La prima riguarda la data di uscita nei negozi transalpini di "Des visages des figures": 11 settembre 2001, una data che sapranno a memoria i nipoti dei nostri nipoti. La seconda particolarità è legata a doppio filo con la precedente, appartiene al discutibile campo della preveggenza e prende corpo nel testo davvero impressionante de "Le grand incendie": "…c'è fuoco dappertutto, emergenza, Babylone, Parigi crolla, a New York cadono ruzzolando ora (…) London, Delhi, Dallas nello show, omaggio all'arte dei pompieri...". Certamente Bertrand Cantat non è un novello Nostradamus, ma qui si deve essere spaventato di sé stesso."
Ça y est, le grand incendie
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 28/1/2007 - 00:34
The Holy Economic War
Woke up on the ground ,I've thought "the earth is round"
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 28/1/2007 - 00:19
Jag hade en gång en båt
[1965]
Svensk text: Cornelis Vreeswijk
Testo svedese: Cornelis Vreeswijk
Swedish lyrics: Cornelis Vreeswijk
Musik / Musica / Music: Beach Boys ("Sloop John B")
Album: Grimascher och telegram
Cantata con / Sjungen med / Performed with Ann-Louise Hanson
Svensk text: Cornelis Vreeswijk
Testo svedese: Cornelis Vreeswijk
Swedish lyrics: Cornelis Vreeswijk
Musik / Musica / Music: Beach Boys ("Sloop John B")
Album: Grimascher och telegram
Cantata con / Sjungen med / Performed with Ann-Louise Hanson
Jag hade en gång en båt
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/1/2007 - 23:59
Blues-ul generalului Pacepa
interessante... la canzone, ma soprattutto l'articolo. Mi é stato utile per alcune informazioni che ho usato nel mio libro, a cui ancora sto lavorando. Sono una rumena, adottata da questa meravigliosa patria... ho imparato la vostra lingua, senza però dimenticare quella nativa e tentando di debuttare come scrittrice qui, nella terra di Dante, Petrarca e Boccaccio.
Un caloroso saluto
Un caloroso saluto
loredana preda 27/1/2007 - 23:55
Signore, da qui si domina la valle
questa canzone mi ha colpito molto. e' bellissima
gabriele de carlo 27/1/2007 - 20:39
Dammi una mano
Parte della musica è ripresa da La fiesta de San Benito, celebre brano degli Inti-Illimani.
Le multinazionali ci fottono il vento
(continua)
(continua)
inviata da adriana 27/1/2007 - 14:39
Condann.a.t.o. 2002
Album : Sega sa cadena (2005)
Condannato nato condannato sei nato con la Nato condannato dalla Nato
(continua)
(continua)
inviata da adriana 27/1/2007 - 14:01
Signornò
Dall'album: Sega sa cadena (2005)
Con la musica di The Lonesome Boatman, tradizionale irlandese che grazie ai Modena City Ramblers tutti in Italia associano a Bella Ciao.
Con la musica di The Lonesome Boatman, tradizionale irlandese che grazie ai Modena City Ramblers tutti in Italia associano a Bella Ciao.
Avanzano i soldati nella notte senza luna
(continua)
(continua)
inviata da adriana 27/1/2007 - 13:53
L'alba di Piero
bellissima canzone.
la versione che ascolto io è come quella di Diego.
Nella prima strofa manca un pezzo: vienie cantata per 2 volte la frase:
[...e scende nera l'ombra del nemico su di te
Sparagli piero, Sparagli ora e se si rialza
Sparagli ancora!!!] (2 volte)
la versione che ascolto io è come quella di Diego.
Nella prima strofa manca un pezzo: vienie cantata per 2 volte la frase:
[...e scende nera l'ombra del nemico su di te
Sparagli piero, Sparagli ora e se si rialza
Sparagli ancora!!!] (2 volte)
Paolo 27/1/2007 - 12:15
Inga fler folkmord i mitt namn
Ciao Riccardo!
Scordavo dire che il nome originale di INGA FLER FOLKMORD e NO MORE GENOCIDE IN MY NAME.
E vero che la lettera mia e abbastanza diversa dalla lettera di Holly - salvo il choro.
Jan
Scordavo dire che il nome originale di INGA FLER FOLKMORD e NO MORE GENOCIDE IN MY NAME.
E vero che la lettera mia e abbastanza diversa dalla lettera di Holly - salvo il choro.
Jan
post@janhammarlund.se 27/1/2007 - 09:42
Många barn är bruna
[1977]
Parole / Lyrics / Text: Britt Gerda Hallquist
Musica / Music / Musik: Jo Tenfjord
Una deliziosa canzone svedese per bambini (originariamente una poesia di Britt Gerda Hallqvist poi musicata da Jo Tenfjord) contro il razzismo. La canzone, ancora conosciutissima in Svezia, fu popolare nelle scuole svedesi negli anni '70.
Parole / Lyrics / Text: Britt Gerda Hallquist
Musica / Music / Musik: Jo Tenfjord
Una deliziosa canzone svedese per bambini (originariamente una poesia di Britt Gerda Hallqvist poi musicata da Jo Tenfjord) contro il razzismo. La canzone, ancora conosciutissima in Svezia, fu popolare nelle scuole svedesi negli anni '70.
"Många barn är bruna är en barnsång om barns olikheter världen över, men menar att olikheterna bara finns utanpå, som i hudfärg eller ländernas ekonomiska, politiska och sociala förhållanden. Texten är skriven av Britt G. Hallqvist och musiken Jo Tenfjord. Sången var vanlig i förskolorna och skolorna i Sverige under 1970- och 80-talen. En tidig inspelning gjordes av Christina Gunnardo, och gavs ut på skiva 1986 på albumet För små och stora öron. - sv.wikipedia
Många barn är bruna, bruna som kanel
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/1/2007 - 02:50
Jag har en dröm om en värld utan krig
[1986]
Martin Contra-Björn Frisén-Keith Almgren
Album: Melodifestival 1986
Jag har en dröm, även känd som Jag har en dröm om en värld utan krig, skriven av Martin Contra, Björn Frisén och Keith Almgren är en sång som den svenska musikgruppen Baden-Baden sjöng då de tävlade i den svenska Melodifestivalen 1986, och kom på sjätte plats. Bättre gick det på Svensktoppen, där sången blev en hit. Sångtexten har ett fredsbudskap. - sv.wikipedia
Jag har en dröm ("Ho un sogno"), nota anche come Jag har en dröm om en värld utan krig ("Sogno un mondo senza guerra"), scritta da Martin Contra, Björn Frisén e Keith Almgren è una canzone che il gruppo svedese Baden-Baden interpretò al Melodifestival, il Sanremo svedese, nel 1986, dove giunse al settimo posto. La canzone però ottenne un grande successo di vendita e fu a lungo nella hit-parade svedese. Il testo della canzone è un messaggio di pace. [tr. RV]
Martin Contra-Björn Frisén-Keith Almgren
Album: Melodifestival 1986
Jag har en dröm, även känd som Jag har en dröm om en värld utan krig, skriven av Martin Contra, Björn Frisén och Keith Almgren är en sång som den svenska musikgruppen Baden-Baden sjöng då de tävlade i den svenska Melodifestivalen 1986, och kom på sjätte plats. Bättre gick det på Svensktoppen, där sången blev en hit. Sångtexten har ett fredsbudskap. - sv.wikipedia
Jag har en dröm ("Ho un sogno"), nota anche come Jag har en dröm om en värld utan krig ("Sogno un mondo senza guerra"), scritta da Martin Contra, Björn Frisén e Keith Almgren è una canzone che il gruppo svedese Baden-Baden interpretò al Melodifestival, il Sanremo svedese, nel 1986, dove giunse al settimo posto. La canzone però ottenne un grande successo di vendita e fu a lungo nella hit-parade svedese. Il testo della canzone è un messaggio di pace. [tr. RV]
Jag har en dröm om en värld utan krig
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/1/2007 - 02:39
No More Genocide In My Name
Questa canzone (il cui testo riprendiamo da questa pagina ha una riscrittura in lingua svedese di Jan Hammarlund, Inga fler folkmord i mitt namn.
Why do we call them the enemy this struggling nation
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/1/2007 - 01:49
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