Il potere dei più buoni
Secondo voi Clandestini puo' opporsi contro quella di Giorgio Gaber : "Il potere dei più buoni" in cui si attacca chi fa della solidarieta con concetti un po'leghisti? [Willy]
Spiegati meglio, per favore. Saluti. [RV]
Se analizziamo attentamente il testo "Il potere dei più buoni" notiamo che Gaber usa toni non proprio solidali e attacca chi si prodiga per gli extracomunitari , immigrati etc...Voi che ne pensate? [Willy]
Credo che il testo di Gaber si riferisca specificamente a certe persone che fanno del "solidarismo" praticamente un mestiere, o, peggio, una moda. E anche un affarone, a volte. Non credo affatto che si riferisca a chi lavora in silenzio per alleviare le sofferenze di chi fugge dalla fame e dalla guerra. C'è poi da situare il tutto nella particolare "ottica" di Gaber, e anche nella sua frequente tendenza ad avvitarsi su se stesso e su un amaro cinismo e delle posizioni di... (continua)
Spiegati meglio, per favore. Saluti. [RV]
Se analizziamo attentamente il testo "Il potere dei più buoni" notiamo che Gaber usa toni non proprio solidali e attacca chi si prodiga per gli extracomunitari , immigrati etc...Voi che ne pensate? [Willy]
Credo che il testo di Gaber si riferisca specificamente a certe persone che fanno del "solidarismo" praticamente un mestiere, o, peggio, una moda. E anche un affarone, a volte. Non credo affatto che si riferisca a chi lavora in silenzio per alleviare le sofferenze di chi fugge dalla fame e dalla guerra. C'è poi da situare il tutto nella particolare "ottica" di Gaber, e anche nella sua frequente tendenza ad avvitarsi su se stesso e su un amaro cinismo e delle posizioni di... (continua)
4/9/2006 - 22:16
Preghiera del Marine
Testo di Ivan Della Mea
Musica di Paolo Ciarchi
Testo contribuito da Claudio Cormio
La "Preghiera del Marine" porta la firma di Della Mea/Ciarchi (Paolo) ed era cantata in un disco della Linea Rossa (LR 45/6) da Michele L. Straniero accompagnato da Paolo Ciarchi (seconda voce e chitarra).
Claudio Cormio
Un'altra canzone il cui (introvabile) testo cercavamo da tempo (immemorabile). Piano piano tutti i tasselli vanno al loro posto. Un sito di memoria, le CCG, ma di memoria affidata a dei testi che spesso e volentieri siamo gli unici ad ospitare in tutta la rete. "Ospitare" significa "rimettere in circolazione". Significa sollevare il coperchio. Significa renderli nuovamente fruibili e accessibili. Significa tante altre cose che non stiamo neppure a dire. Dedico quindi questa canzone non solo a Claudio Cormio, che ce l'ha fatta pervenire, ma a tutte le decine di persone che, magari con... (continua)
Musica di Paolo Ciarchi
Testo contribuito da Claudio Cormio
La "Preghiera del Marine" porta la firma di Della Mea/Ciarchi (Paolo) ed era cantata in un disco della Linea Rossa (LR 45/6) da Michele L. Straniero accompagnato da Paolo Ciarchi (seconda voce e chitarra).
Claudio Cormio
Un'altra canzone il cui (introvabile) testo cercavamo da tempo (immemorabile). Piano piano tutti i tasselli vanno al loro posto. Un sito di memoria, le CCG, ma di memoria affidata a dei testi che spesso e volentieri siamo gli unici ad ospitare in tutta la rete. "Ospitare" significa "rimettere in circolazione". Significa sollevare il coperchio. Significa renderli nuovamente fruibili e accessibili. Significa tante altre cose che non stiamo neppure a dire. Dedico quindi questa canzone non solo a Claudio Cormio, che ce l'ha fatta pervenire, ma a tutte le decine di persone che, magari con... (continua)
Mio Dio ti sono assai grato
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/9/2006 - 21:56
Ballata per un eroe
[1969]
Testo e musica di Gipo Farassino
dall'album Due soldi di coraggio
Poi inserita sul lato B del 45 giri Non devi piangere Maria [1971]
Testo contribuito da Claudio Cormio
Prima o poi le cose accadono. Possono passare anche più di trent’anni, ma accadono. Stasera, Claudio Cormio mi invia una mail dicendomi di avere scovato due cose interessanti per il sito. “La prima”, scrive, "è la ‘Ballata per un eroe’. Era il lato B di ‘Non devi piangere Maria’ che partecipò al Disco per l'estate 1976. La ‘sorpresa’ è che era cantata ed è firmata da Gipo Farassino prima che si rincoglionisse con la Lega”. Senza aprire il file allegato, gli rispondo immediatamente ringraziandolo enormemente e buttando là en passant che di Farassino, ‘tra le altre cose’, mi ricordavo di una ‘versione di Partire partirò partir bisogna’ che ricordavo di avere ascoltato da ragazzino, oltre trent’anni fa (la canzone... (continua)
Testo e musica di Gipo Farassino
dall'album Due soldi di coraggio
Poi inserita sul lato B del 45 giri Non devi piangere Maria [1971]
Testo contribuito da Claudio Cormio
Prima o poi le cose accadono. Possono passare anche più di trent’anni, ma accadono. Stasera, Claudio Cormio mi invia una mail dicendomi di avere scovato due cose interessanti per il sito. “La prima”, scrive, "è la ‘Ballata per un eroe’. Era il lato B di ‘Non devi piangere Maria’ che partecipò al Disco per l'estate 1976. La ‘sorpresa’ è che era cantata ed è firmata da Gipo Farassino prima che si rincoglionisse con la Lega”. Senza aprire il file allegato, gli rispondo immediatamente ringraziandolo enormemente e buttando là en passant che di Farassino, ‘tra le altre cose’, mi ricordavo di una ‘versione di Partire partirò partir bisogna’ che ricordavo di avere ascoltato da ragazzino, oltre trent’anni fa (la canzone... (continua)
Partire partirò partir bisogna
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/9/2006 - 21:10
Percorsi:
Eroi
Lookin' For A Leader
(ovviamente correzioni sono gradite)
Ho fatto qualche piccola correzione, grazie della traduzione
(Lorenzo)
Ho fatto qualche piccola correzione, grazie della traduzione
(Lorenzo)
CERCANDO UN LEADER
(continua)
(continua)
inviata da Giuseppe Cimador 4/9/2006 - 10:20
Il feroce monarchico Bava o Inno del sangue
anonimo
La figura e il gesto dell'anarchico regicida Gaetano Bresci sembra trovare qualche apprezzamento anche nell'area dell'estrema destra antimonarchica (o forse sarebbe meglio specificare: antisabauda). Se ne ha un esempio nel sito di Alessandra Colla, esponente della destra radicale (secondo le sue stesse parole), dove viene proposto un articolo, esteso e interessante, sulle vicende che portarono al gesto di Bresci. A cosa ricondurre questo apprezzamento? I motivi possono ovviamente essere molteplici, non ultimo (ma probabilmente non nel caso della Colla, figura assai complessa e interessante) un certo e persisente "repubblichinismo" che manifesta odio per la casa Savoia a causa del tradimento del 25 luglio e per l'estromissione del cavalier Benito Mussolini. Senza voler fare nessuna confusione e cercando di...sistemare un po' meglio la cosa, riportiamo qui di seguito anche il testo di una canzone,... (continua)
Riccardo Venturi 4/9/2006 - 00:19
World Full of Hate
Album "World Full of Hate"
album lyrics
album lyrics
Gimme this gimme that
(continua)
(continua)
3/9/2006 - 14:47
Battle Hymn of Ronald Reagan
Album "World Full of Hate"
album lyrics
album lyrics
My eyes have seen the horror
(continua)
(continua)
3/9/2006 - 14:46
Viet -Vet
Sent you off into the battle field
(continua)
(continua)
3/9/2006 - 14:44
Percorsi:
Guerra in Vietnam: reduci e conseguenze
Don't Want No Gun
Album "World Full of Hate"
album lyrics
album lyrics
Bloody bodies, children die
(continua)
(continua)
3/9/2006 - 14:43
When Will It End?
Album "World Full of Hate"
album lyrics
album lyrics
All the killing, Nazi, Klan
(continua)
(continua)
3/9/2006 - 14:41
Heros (Cum Home In Boxes)
Album "World Full of Hate"
album lyrics
album lyrics
You could be one of the proud few
(continua)
(continua)
3/9/2006 - 14:40
Percorsi:
Eroi
De igual a igual
[2001]
Letra : León Gieco - Música: Luis Gurevich
Parole : León Gieco - Musica: Luis Gurevich
Lyrics : León Gieco - Music: Luis Gurevich
Paroles : León Gieco - Musique : Luis Gurevich
Vortoj : León Gieco - Muziko: Luis Gurevich
Album: Bandidos rurales
Pare che le cose arrivino sempre al momento giusto. Ad esempio, questa canzone di León Gieco (ancora da Bandidos rurales, l'album in cui è presente La memoria) sta in questo sito fino dal 3 settembre 2006; arriva un momento, quattro anni e mezzo dopo, in cui qualcuno si mette a tradurre tutte le canzoni di Gieco ancora rimaste senza una versione italiaa, e soprattutto un momento in cui il grado di carogneria, di vigliaccheria e di ipocrisia nei confronti dei Dannati della Terra sta assumendo delle dimensioni spaventose. E, allora, certe parole -anche quelle che hanno aspettato a lungo- divengono urgenti; e anche se in questa canzone... (continua)
Letra : León Gieco - Música: Luis Gurevich
Parole : León Gieco - Musica: Luis Gurevich
Lyrics : León Gieco - Music: Luis Gurevich
Paroles : León Gieco - Musique : Luis Gurevich
Vortoj : León Gieco - Muziko: Luis Gurevich
Album: Bandidos rurales
Pare che le cose arrivino sempre al momento giusto. Ad esempio, questa canzone di León Gieco (ancora da Bandidos rurales, l'album in cui è presente La memoria) sta in questo sito fino dal 3 settembre 2006; arriva un momento, quattro anni e mezzo dopo, in cui qualcuno si mette a tradurre tutte le canzoni di Gieco ancora rimaste senza una versione italiaa, e soprattutto un momento in cui il grado di carogneria, di vigliaccheria e di ipocrisia nei confronti dei Dannati della Terra sta assumendo delle dimensioni spaventose. E, allora, certe parole -anche quelle che hanno aspettato a lungo- divengono urgenti; e anche se in questa canzone... (continua)
Soy bolita en Italia,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 3/9/2006 - 13:37
Guantanamera
KELARTICO / KELARTIC
La versione in kelartico, la lingua personale di Riccardo Venturi
A version in Kelartic, Riccardo Venturi's personal language.
La versione in kelartico, la lingua personale di Riccardo Venturi
A version in Kelartic, Riccardo Venturi's personal language.
GVANTANAMĒRA
(continua)
(continua)
2/9/2006 - 21:34
L'Internationale
MIN NAN [BÂN-LÂM-GÚ; MIN MERIDIONALE] / MIN NAN [BÂN-LÂM-GÚ; SOUTHERN MIN]
Versione nella lingua Min-Nan, o Bân-lâm-gú, di ceppo Min, parlata nella provincia del Fujian e a Taiwan. Da zh-min-nan.wikipedia
A version in the Min-Nan (Southern Min, or Bân-lâm-gú) language, spoken in the Fujian province and in Taiwan. From zh-min-nan.wikipedia
Kok-chè-koa (Hoat-gí: L'Internationale; tha̍k chhin-chhiuⁿ "leⁿ-ter-na-sioⁿ-na-l(o)", "laⁿ-~"; internationale tha̍k chhin-chhiuⁿ "eⁿ-~", "aⁿ-~") sī chi̍t tiâu chhut-miâ ê siā-hōe-chú-gī (iā-sī hui-thóng-tī-chú-gī kap kiōng-sán-chú-gī) ê koa. Eugène Edine Pottier tī 1870 nî chò sû, pún-té sī toè La Marseillaise ê tiāu chhiùⁿ. Pierre Degeyter tī 1888 nî chò khek. Tùi 1922 nî kàu 1944 nî, chit-tiâu koa mā sī Soviet Siā-hōe-chú-gī Kiōng-hô-kok Liân-ha̍p ê kok-koa.
Nota. Finora questa pagina ha riportato esclusivamente la versione Min Nan traslitterata... (continua)
Versione nella lingua Min-Nan, o Bân-lâm-gú, di ceppo Min, parlata nella provincia del Fujian e a Taiwan. Da zh-min-nan.wikipedia
A version in the Min-Nan (Southern Min, or Bân-lâm-gú) language, spoken in the Fujian province and in Taiwan. From zh-min-nan.wikipedia
Kok-chè-koa (Hoat-gí: L'Internationale; tha̍k chhin-chhiuⁿ "leⁿ-ter-na-sioⁿ-na-l(o)", "laⁿ-~"; internationale tha̍k chhin-chhiuⁿ "eⁿ-~", "aⁿ-~") sī chi̍t tiâu chhut-miâ ê siā-hōe-chú-gī (iā-sī hui-thóng-tī-chú-gī kap kiōng-sán-chú-gī) ê koa. Eugène Edine Pottier tī 1870 nî chò sû, pún-té sī toè La Marseillaise ê tiāu chhiùⁿ. Pierre Degeyter tī 1888 nî chò khek. Tùi 1922 nî kàu 1944 nî, chit-tiâu koa mā sī Soviet Siā-hōe-chú-gī Kiōng-hô-kok Liân-ha̍p ê kok-koa.
Nota. Finora questa pagina ha riportato esclusivamente la versione Min Nan traslitterata... (continua)
鬥陣,做工的兄弟姊妹!
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi and Xu Juayu 2/9/2006 - 18:55
I fascisti viareggini
anonimo
[1921]
La canzone è il resoconto di una spedizione squadrista, nel 1921, contro il circolo dei lavoratori dei cantieri navali di Viareggio.
Sull'aria di una canzone del Caenevale: "Sulla coppa di champagne" scritto da compositore, d'origine ebrea, Sadun
Il testo è ripreso da Il deposito-Canti di lotta
La canzone è il resoconto di una spedizione squadrista, nel 1921, contro il circolo dei lavoratori dei cantieri navali di Viareggio.
Sull'aria di una canzone del Caenevale: "Sulla coppa di champagne" scritto da compositore, d'origine ebrea, Sadun
Il testo è ripreso da Il deposito-Canti di lotta
I fascisti viareggini
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/9/2006 - 14:37
Percorsi:
CCG Antifà: Antifascismo militante
Reggio la rabbia esplode
Testo di Janna Carioli
Musica di Emal
Nel 1971 in Calabria ci fu uno scontro frontale fra Catanzaro e Reggio Calabria per la “conquista” della sede regionale. Non era solo campanilismo, erano quattrini. La destra investì grandi risorse nella propaganda. Fece giornali, manifesti, dischi che inneggiavano a “Reggio Capoluogo”. La sinistra locale non aveva una lira da investire così chiamò noi che, chieste le ferie dal lavoro, ci trasferimmo chitarre e bagagli da Bologna a Reggio Calabria per 15 giorni. Facevamo una media di tre concerti al giorno. Cantammo a Rosarno in una piazza deserta con le persone che guardano da dietro le persiane abbassate. A Taurianova, dove fecero saltare la porta di casa del sindaco democristiano perché aveva concesso il permesso per il concerto. Cantammo a Reggio nel quartiere di Sbarre mentre attorno a noi un gruppo di ragazzini di otto anni rovesciava automobili.... (continua)
Musica di Emal
Nel 1971 in Calabria ci fu uno scontro frontale fra Catanzaro e Reggio Calabria per la “conquista” della sede regionale. Non era solo campanilismo, erano quattrini. La destra investì grandi risorse nella propaganda. Fece giornali, manifesti, dischi che inneggiavano a “Reggio Capoluogo”. La sinistra locale non aveva una lira da investire così chiamò noi che, chieste le ferie dal lavoro, ci trasferimmo chitarre e bagagli da Bologna a Reggio Calabria per 15 giorni. Facevamo una media di tre concerti al giorno. Cantammo a Rosarno in una piazza deserta con le persone che guardano da dietro le persiane abbassate. A Taurianova, dove fecero saltare la porta di casa del sindaco democristiano perché aveva concesso il permesso per il concerto. Cantammo a Reggio nel quartiere di Sbarre mentre attorno a noi un gruppo di ragazzini di otto anni rovesciava automobili.... (continua)
Reggio, la rabbia esplode la miccia brucia già
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/9/2006 - 13:56
Allarmi siam digiuni
[1971]
Parole di Janna Carioli
musica di Emal
si veda anche Almirante al Cantagallo di Piero Nissim.
Erano i primi di giugno del 1973 quando Almirante si fermò all’Autogrill di Cantagallo, sull’Autostrada del sole. Forse non aveva considerato la poca distanza che c’era con Marzabotto e con sapeva che i 29 anni passati dalla strage non avevano ancora cancellato né l’orrore, né il ricordo della complicità dei fascisti italiani in quel massacro che aveva cancellato un paese intero. Così, quando un barista dell’autostazione vide Almirante avvicinarsi al banco per mangiare fece girare la voce e tutto l’autogrill si fermò in sciopero. “Né un panino né una goccia di benzina” fu il passaparola.
E Almirante dovette andare a fare il pieno da un’altra parte. Naturalmente quella insolita forma di protesta sollevò grande scandalo e conquistò i titoli dei giornali per diversi giorni. Il risultato... (continua)
Parole di Janna Carioli
musica di Emal
si veda anche Almirante al Cantagallo di Piero Nissim.
Erano i primi di giugno del 1973 quando Almirante si fermò all’Autogrill di Cantagallo, sull’Autostrada del sole. Forse non aveva considerato la poca distanza che c’era con Marzabotto e con sapeva che i 29 anni passati dalla strage non avevano ancora cancellato né l’orrore, né il ricordo della complicità dei fascisti italiani in quel massacro che aveva cancellato un paese intero. Così, quando un barista dell’autostazione vide Almirante avvicinarsi al banco per mangiare fece girare la voce e tutto l’autogrill si fermò in sciopero. “Né un panino né una goccia di benzina” fu il passaparola.
E Almirante dovette andare a fare il pieno da un’altra parte. Naturalmente quella insolita forma di protesta sollevò grande scandalo e conquistò i titoli dei giornali per diversi giorni. Il risultato... (continua)
Era giugno e faceva un gran caldo
(continua)
(continua)
inviata da Adriana e Riccardo 2/9/2006 - 12:29
A zent'anni li padroni
anonimo
Testo tratto dal Sito della Pizzica
A zent'anni li padroni
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/9/2006 - 00:38
[Hiroshima]
COMMENTO ED ANALISI di Antonio Piccolo
tratto da "La storia siamo noi" di Antonio Piccolo, Bastogi editrice, 2007.
Antonio Piccolo, recentemente diplomato con il massimo dei voti al Liceo Classico "Antonio Genovesi" di Napoli, ha scritto per la maturità un'interessante tesina (poi diventata un libro) dove si analizzano i nessi fra l'opera del cantautore Francesco De Gregori e la Storia e, in particolare, i nessi di alcune canzoni della sua opera con alcuni periodi storici.
HIROSHIMA
di Antonio Piccolo
A causa della pubblicazione de "La Storia siamo noi" riportiamo solo l'inizio dell'analisi di Antonio
Il 6 agosto 1945 (ora locale: 8:16) l’Aeronautica Militare Statunitense lanciò la bomba atomica “Little Boy” sulla città giapponese di Hiroshima, provocando nell’immediato 140 mila morti, più altri 90 mila negli anni a seguire, per effetto delle radiazioni (a tutt’oggi il processo non... (continua)
tratto da "La storia siamo noi" di Antonio Piccolo, Bastogi editrice, 2007.
Antonio Piccolo, recentemente diplomato con il massimo dei voti al Liceo Classico "Antonio Genovesi" di Napoli, ha scritto per la maturità un'interessante tesina (poi diventata un libro) dove si analizzano i nessi fra l'opera del cantautore Francesco De Gregori e la Storia e, in particolare, i nessi di alcune canzoni della sua opera con alcuni periodi storici.
HIROSHIMA
di Antonio Piccolo
A causa della pubblicazione de "La Storia siamo noi" riportiamo solo l'inizio dell'analisi di Antonio
Il 6 agosto 1945 (ora locale: 8:16) l’Aeronautica Militare Statunitense lanciò la bomba atomica “Little Boy” sulla città giapponese di Hiroshima, provocando nell’immediato 140 mila morti, più altri 90 mila negli anni a seguire, per effetto delle radiazioni (a tutt’oggi il processo non... (continua)
1/9/2006 - 13:53
B.Y.O.B. (Bring Your Own Bombs)
OK, I admit to not having read every single post, because as at least one person correctly stated, they seem to be leaning more toward general political discussion rather than tackling the song itself. So, here goes:
Barbarisms by Barbaras
with pointed heels.
Victorious, Victorians kneel
The first part seems obvious, especially the ref. to "hypnotic computers", i.e. programmed subjects ala clockwork orange. Could also be a general commentary on the passiveness of society due to consumerism.
The second part can only be a soldier's remark toward his government.
Kneeling, roses disappearing,
into Moseses dry mouth.
"Moseses" dry mouth is the Middle East, the desert. "Kneeling , roses disappearing" I would assume to mean bleeding into the sand.
Breaking into Fort Knox stealing
our intentions.
Where is the nation's gold? Only, instead of stealing our gold, our government has stolen... (continua)
Barbarisms by Barbaras
with pointed heels.
Victorious, Victorians kneel
The first part seems obvious, especially the ref. to "hypnotic computers", i.e. programmed subjects ala clockwork orange. Could also be a general commentary on the passiveness of society due to consumerism.
The second part can only be a soldier's remark toward his government.
Kneeling, roses disappearing,
into Moseses dry mouth.
"Moseses" dry mouth is the Middle East, the desert. "Kneeling , roses disappearing" I would assume to mean bleeding into the sand.
Breaking into Fort Knox stealing
our intentions.
Where is the nation's gold? Only, instead of stealing our gold, our government has stolen... (continua)
Jay Visor 1/9/2006 - 05:41
Grândola, vila morena
Traducção russa / Traduzione russa / Russian translation / Traduction russe / Venäjänkielinen käännös
La traduzione russa proviene da Songs for Political Action (non è cantabile, è una semplice traduzione letterale; se ne dà ciononostante una trascrizione in caratteri latini).
"Грандола" - удивительно нежная, лиричная песня о городке в Португалии, где все люди - друзья, где все люди - братья. В ней нет даже намека на революцию, но она стала главной песней 25 апреля 1974 года - сигналом к началу "революции красных гвоздик" в Португалии. Автор "Грандолы" - Жозе Афонсо - Jose Afonso (1929-1985) написал ее в 1964 году, а записал на диск в 1971-м во Франции. Для португальцев она стала таким же символом революции, как для нас залп "Авроры". Но, конечно, революции португальской. И вот как это произошло.
25 апреля 1974 года в 00 часов 20 минут 19-секундный фрагмент песни "Грандола" прозвучал по... (continua)
La traduzione russa proviene da Songs for Political Action (non è cantabile, è una semplice traduzione letterale; se ne dà ciononostante una trascrizione in caratteri latini).
"Грандола" - удивительно нежная, лиричная песня о городке в Португалии, где все люди - друзья, где все люди - братья. В ней нет даже намека на революцию, но она стала главной песней 25 апреля 1974 года - сигналом к началу "революции красных гвоздик" в Португалии. Автор "Грандолы" - Жозе Афонсо - Jose Afonso (1929-1985) написал ее в 1964 году, а записал на диск в 1971-м во Франции. Для португальцев она стала таким же символом революции, как для нас залп "Авроры". Но, конечно, революции португальской. И вот как это произошло.
25 апреля 1974 года в 00 часов 20 минут 19-секундный фрагмент песни "Грандола" прозвучал по... (continua)
Грандола, Mавританское поселение
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/9/2006 - 00:43
Song for Peace
© 2006 Teresa Healy
This song has been contributed from the author! Thanks Teresa.
This song has been contributed from the author! Thanks Teresa.
We're singing for peace, We're singing solidarity
(continua)
(continua)
inviata da Teresa Healy 31/8/2006 - 17:36
Lied einer deutschen Mutter
31 agosto 2006
CANZONE DI UNA MADRE TEDESCA
(continua)
(continua)
31/8/2006 - 15:14
Sidùn
Un dialetto è una lingua senza esercito, ed è un bene che resti così. [NR]
SIDÙNƏ
(continua)
(continua)
inviata da Nicola Ruggiero 31/8/2006 - 12:50
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Paroles et musique / Testo e musica / Lyrics and music / Sanat ja sävel: Léo Ferré
Album / Albumi: Ni Dieu ni Maître
Questa è una canzone contro tutto. Contro la pena di morte, in primis. E, al tempo stesso, per ogni cosa. Ha il suo posto, a mio parere, in una raccolta di canzoni contro la guerra come potrebbe averlo, a buon diritto, in una raccolta di canzoni per l’infanzia, in una di canzoni per la libertà, in una di canzoni per la civiltà, oppure più semplicemente: di canzoni. E basta. Senza nessun’altra specificazione. Questa canzone dovrebbe stare ovunque. Da stasera è qui con noi. Assieme a Léo Ferré che si alza in piedi, al pianoforte, e la canta in una sua interpretazione che definiamo da brividi per mancanza di vere parole adatte. E' quella che abbiamo in mente stasera; accadde, credo, il 2 febbraio 1969, al teatro Bobino.
Forse qualcuno potrà dire che il nostro sito sia,... (continua)