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Prima del 2006-8-27

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Durup dururken

Durup dururken
Testo e musica di Zülfü Livaneli
Lyrics and music by Zülfü Livaneli
Söz ve müzik: Zülfü Livaneli
in "Zor Yıllar"
del 1987

Il testo è ripreso da Türkçe Müzik.
Zülfü Livaneli ha ripreso il titolo e la struttura della canzone da una poesia di Nâzım Hikmet.

In Turchia, Zülfü Livaneli è una scomoda istituzione. E’ senz’ombra di dubbio il cantautore, o poeta in musica, più famoso del suo paese, e siamo onorati, nonostante la nostra più che scarsa conoscenza della lingua turca, di poter ospitare un suo testo (che è stato individuato grazie al nostro giovane amico Osman Ahmet Banguoğlu). « Durup dururken » significa qualcosa come « Quanto a cessare, cesserà » o, « Cessare, cesserà » ; una strofa della canzone (« Durup dururken bir savaş çikar »…) significa : « Per cessare, la guerra cesserà di esistere, le bombe di esplodere, gli uomini di morire ». Ma dicevamo della scomoda istituzione «... (continua)
Durup dururken bir deli rüzgar savurur uzaklara
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2006 - 23:38
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Savaş çocukları

Savaş çocukları
I frequentatori del nostro sito saranno oramai abituati abbondantemente alle...cose turche. Ecco infatti il primo, autentico rap contro la guerra in turco! Si ringrazia il giovane amico Ahmet Osman Banguoğlu (16 anni), grosso fan di Ceza, per aver prima segnalato il suo beniamino e poi per avere individuato il testo; prima o poi ha promesso anche una traduzione in francese.
Il testo è ripreso da Türkçe Muzik. Il titolo della canzone significa "Figli della guerra" (o "bambini della guerra").
Zaman kavramı kalmadı anlayış yok
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2006 - 22:59
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Asker kaçakları

Asker kaçakları
Il testo è ripreso da Türkçe Muzik. Il sito ufficiale del Grup Yorum risulta inaccessibile nelle sue pagine interne, con gravi sospetti di "messa a tacere".
La canzone, brevissima nella sua drammaticità, non sfigura al confronto con Le déserteur

Lyrics are reproduced from Türkçe Muzik. Grup Yorum's official website is not available in its internal pages. We suspect it has been silenced.
Köyün evleri karanlık
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2006 - 22:16
Percorsi: Disertori
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Dopo Ardisun

Dopo Ardisun
Registrazione: 1980
Parole e musica del Collettivo Ticino Riva Sinistra

Ancora una ballata (in milanese) su Giovanni Ardizzone, lo studente ucciso il 27 ottobre 1962 durante una manifestazione per la pace (per maggiori notizie si veda La ballata dell'Ardizzone). Ardizzone era di Castano Primo, centro operaio dell'hinterland milanese in cui anche il Collettivo Ticino Riva Sinistra si era formato. Il testo, irreperibile in rete, è stato trascritto all'ascolto da Massimiliano Cazzaniga ("Max Van Loon") sulla mailing list "Brigatalolli", e lo ringraziamo di cuore per questo prezioso contributo. Riportiamo anche la sua breve introduzione:

Oramai avrete capito che mi ci sono preso la malattia per questo sconosciutissimo gruppo, e l'ennesima manifestazione di questa bella malattia è stata la mia trascrizione (con almeno tre o quattro buchi di significato, segnalati da "?" ) della ballata per... (continua)
Ventasel che i bei tusan
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2006 - 21:00
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L'eissarpa de fuoc

L'eissarpa de fuoc
Testo e musica di Joan Pau Verdier.

Una canzone dedicata a una grande donna e a un'anarchica: Louise Michel. Dopo la Comune, cui aveva partecipato e dove aveva combattuto fino alla fine, la Michel fu esiliata in Nuova Caledonia assieme a altri Comunardi. Nella lontanissima isola oceanica, come accade spesso, certi "rivoluzionari" si ritrovano poco a poco a sfruttare il popolo indigeno; soltanto Louise si batte per e assieme ai Kanaki. E' per questo che ancora oggi, sulla bandiera kanaka, c'è una banda centrale rossa che rappresenta la sciarpa rossa di Louise Michel. La sciarpa di fuoco di cui canta Joan Pau Verdier in questa bellissima canzone.

Après la Commune, Louise Michel est exilée en Nouvelle Calédonie avec d’autres communards. Là-bas, peu à peu et comme souvent, certains « révolutionnaires » se retrouvent à exploiter le peuple d’origine. Seule Louise se bat avec les Canaques. C’est... (continua)
Qu’es per tu Loisa per uèi e doman
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2006 - 19:17
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Hommes liges des talus en transe

Hommes liges des talus en transe
[1976]
Album: Trema'n inis (Vers les îles)
Morceaux choisis / Brani scelti / Selected passages :
Paol Keineg (Paol Quéinnec) - Alan Stivell - Pierre-Jean "Embann" Oswald
Editions musicales Keltia III - Tutti


Hommes liges des talus en transe, più che una canzone, è un poema, un’epopea. Composto da Alan Stivell nel 1976 a partire da brani del poeta Paol Keineg (Paol Quéinnec) pubblicati nel 1969 da Jean-Pierre "Embann" Oswald, inframezzati da altri di propria composizione, Hommes liges des talus en transe è la storia di una terra sfruttata, di una cultura oppressa e schiacciata, in breve di una colonizzazione. Non a caso nello stesso album è presente anche Negro Song (anch’essa su parole di Embann Oswald e di uno dei più grandi poeti bretoni, Per Denez); ma, a differenza di quest’ultimo brano, Stivell volle che gli Hommes liges fossero in francese. Perché tutti capissero bene, sia i... (continua)
Il pleut sur les coqs de bruyère
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2006 - 13:09
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A Song For Peace

A Song For Peace
Arranged and performed by Harmonious Combustion
THIS IS MY SONG
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/8/2006 - 12:45
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Ballad Of Claudy

Ballad Of Claudy
31 luglio 1972. Proprio mentre, nella non lontana Derry, le truppe britanniche iniziano la micidiale « Operazione Motorman » per la « riconquista » della città, il fino a quel momento tranquillo paese di Claudy viene scosso da un terribile attentato attribuito all’IRA (che però negò sempre di esserne autrice). Alle 10,20 del mattino un’autobomba parcheggiata appena fuori il Mc Ilhenny’s Pub in Main Street, la strada principale del paese, esplode uccidendo sul colpo tre persone e ferendone quattordici. Tre altre persone moriranno nei giorni successivi in seguito alle ferite riportate nell’attentato. Quindici minuti dopo, una donna si presenta dalla vicina Dungiven alla locale stazione del RUC per avvertire che qualcuno le aveva detto che sarebbe esplosa una seconda bomba, piazzata in un furgone parcheggiato di fronte all’ufficio postale ; gli attentatori avevano provato a telefonare, ma le... (continua)
The Sperrins surround it, the Faughan flows by
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/8/2006 - 17:33
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Have You Been To Jail For Justice ?

Have You Been To Jail For Justice ?
[1998]
Lyrics and music by Anne Feeney
Testo e musica di Anne Feeney
da/from nonviolence.org

La canzone "Have You Been to Jail for Justice?" ("Siete stati in prigione per la giustizia?") è la canzone della disobbedienza civile di oggi, sulla linea della tradizione di Henry David Thoreau, e celebra l'eredità della resistenza nonviolenta.

E' stata cantata dal celebre trio Peter, Paul and Mary durante il concerto di omaggio allo scomparso Harold Leventhal in occasione del Giorno del Ringraziamento del 2003 alla Carnegie Hall di New York, come si può vedere nel film dell'evento, "Isn't This a Time".

La chanson "Have You Been to Jail for Justice ?" (Avez-vous été en prison pour la justice ?) est la chanson de la désobéissance civile d’aujourd’hui, dans la ligne droite de la tradition de Henry David Thoreau et célébrant le legs de la résistance non-violente.

Cette chanson a été chantée... (continua)
Was it Cesar Chavez ? Maybe it was Dorothy Day ?
(continua)
inviata da Adriana e Riccardo 26/8/2006 - 01:00

Fabrizio

Testo e musiche di Claudio Izzo
claudioizzo@virgilio.it

Grazie di cuore, Claudio, per questa tua canzone. Inviaci tutte quelle che hai scritto sull'argomento, saranno senz'altro inserite. [RV]
E' andato in Iraq
(continua)
inviata da Claudio Izzo 26/8/2006 - 00:33
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Por qué cantamos

Por qué cantamos
Poema de Mario Benedetti
Música de Alberto Favero
Poesia di Mario Benedetti
Musica di Alberto Favero

Posto questa canzone, scritta da Benedetti e messa in musica da Alberto Favero, perchè mi pare contenga alcuni dei motivi per cui esiste il sito delle CCG/AWS...

L'uruguayano Benedetti, sfuggito nel 1973 a uno dei tanti colpi di stato che stavano funestando l'America Latina, la scrisse al suo rientro in patria, nel 1983 (ecco perchè il brano fa parte delle "Canciones del Desexilio")
Dedicata ai morti, agli scomparsi e ai sopravvissuti di tutte le dittature.

"La crisis actual de la humanidad se debe a tres hombres. Hacia fines del siglo XIX, Marx publicó tres tomos de El Capital y puso en duda con ellos la intangibilidad de la propiedad privada; a principios del siglo XX, es atacada la sagrada esfera íntima del ser humano por Freud, en su libro La interpretación de los sueños, y como... (continua)
Si cada hora vino con su muerte,
(continua)
inviata da Alessandro 26/8/2006 - 00:29

Se avete fame

anonimo
Canzone popolare dell'epoca della I guerra mondiale. Da questa pagina di Solegemello.
Se avete fame
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/8/2006 - 00:05
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Stella

Stella
Album Cuore (1984)

Ci piace sottolineare che abbiamo ripreso questo testo da Solegemello-Canzoni contro la guerra. Sole gemello, e gemello del nostro sito (siamo anche linkati: grazie!)
Stella che cammini, nello spazio senza fine
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/8/2006 - 00:02
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Cinco siglos igual

Cinco siglos igual
Letra y música: León Gieco
Parole e musica: León Gieco
Lyrics and music: León Gieco
Paroles et musique: León Gieco
Vortoj kaj muziko: León Gieco
Album: Mensajes del alma


Molto nota nella versione resa da Mercedes Sosa, è stata scritta da Gieco nel 1992, 500° anniversario - come dice Eduardo Galeano - della "conquista che non scoprì l'America"...

Fa parte dell'album "Mensajes del Alma".
Soledad sobre ruinas, sangre en el trigo
(continua)
inviata da Alessandro 25/8/2006 - 23:46
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Adios Zapata

Adios Zapata
[1994]
Paroles et musique de Renaud Séchan
Parole e musica di Renaud Séchan
Album: "A la belle de mai"
Des rues de Bogota
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/8/2006 - 19:59
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Electronic Warfare

So you think there's nobody else out there fighting to protect your civil liberties?
(continua)
25/8/2006 - 19:56
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Je m'appelle Bagdad

Je m'appelle Bagdad
[2005]
Album: "Un autre univers"
J'ai vécu heureuse
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/8/2006 - 19:51

Sous le signe du G8

anonimo
Da questa pagina

Sur l'air d'Hexagone de Renaud
Sull'aria di Hexagone di Renaud
Ils se rencontrent au mois d’janvier
(continua)
inviata da adriana 25/8/2006 - 18:42

Poveste de război

Poveste de război
Dal sito ufficiale di Alexandru Andries
Eram pe frontul la Oituz,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/8/2006 - 17:35
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Lupta la Români

Lupta la Români
Dal sito ufficiale di Alexandru Andries
Să dăm foc la case,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/8/2006 - 17:05

Let There Be Peace On Earth

Let There Be Peace On Earth
Testo ripreso dal sito ufficiale di Alexandru Andries. Canzone composta direttamente in lingua inglese.
Trascrizione di Sergiu Mitrofan (curatore del sito)
La, la, la-la-la-la
(continua)
25/8/2006 - 16:59
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Jurnal de război

Jurnal de război
Dal sito ufficiale di Alexandru Andries
Războiul meu e teoretic,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/8/2006 - 16:49
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E război, Ioane

E război, Ioane
Dal sito ufficiale di Alexandru Andries
Ce-i scandalul ăsta ? A strigat cineva ?
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/8/2006 - 15:54




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