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Prima del 2006-8-14

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Portugal ressuscitado

Portugal ressuscitado
PORTOGALLO RISORTO
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/8/2006 - 23:53
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L'Internationale

L'Internationale
GRECO ANTICO / ANCIENT GREEK

Versione in greco classico (attico) di Riccardo Venturi
A version in Classical (Attic) Greek by Riccardo Venturi
Friburgo (Svizzera) / Firenze, 14 agosto 2006-16 aprile 2007
Fribourg (Switzerland) / Florence, August 14, 2006-April 16, 2007

La presente versione in greco antico dell'Internazionale, probabilmente la prima mai eseguita nella storia della canzone, si affianca a quella de Le déserteur. A differenza di quest'ultima, la presente traduzione non può presentare alcun adattamento temporale, e si è quindi fatto uso di alcuni termini provenienti dalla katharevousa moderna; per il resto, la norma linguistica è stata quella dell'Attico classico dell'età Periclea.
La traduzione è stata un'opera assai complessa ed ha richiesto molti mesi; via via sono state inserite le strofe pronte. Iniziata il 14 agosto 2006, è stata terminata il 16 aprile 2007. Per renderla... (continua)
ΤΩΝ ΕΡΓΑΤΩΝ ᾼΣΜΑ ΔΙΕΘΝΕΣ
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/8/2006 - 18:17
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Le mouvement du 18 mars

Ferré Léger
Canzone sul 18 marzo 1871, giorno di inizio della Comune di Parigi. Da cantare sull'aria del Chant des Soldats di Pierre Dupont. Testo ripreso da La musica dell'altra Italia, sezione Canzoniere Internazionale.
Vous voulez nous faire la guerre
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/8/2006 - 21:42
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Ya Been Took

Ya Been Took
Text: Stephen B. Maskall
Music: Just Say NO Posse

Lyrics from this page



This song was contributed by Darnell Stephen Summers, a director and a Vietnam veteran. On 13.10.01 50,000 people protested in Berlin against the U.S.-led attack on Afghanistan, Darnell Stephen Summers spoke at a Rally at the Brandenburger Gate. After, he and the "Just Say No" Posse performed at the main Rally (Gendarmenmarkt). See This page. Thanks, Darnell, with all our heart! [RV]

Questa canzone è stata contribuita da Darnell Stephen Summers, regista cinematografico e veterano della guerra in Vietnam. Il 13 ottobre 2001, 50.000 persone protestarono a Berlino contro l'attacco USA in Afghanistan, e Darnell Stephen Summers tenne un discorso presso la Porta di Brandeburgo. In seguito, lui e gli Just Say No Posse si esibirono al raduno principale (Gendarmenmarkt). Si veda questa pagina. Grazie Darnell, con tutto il cuore! [RV]
Inflation, bad enough it’s blowing my concentration
(continua)
inviata da Darnell Stephen Summers 13/8/2006 - 12:30
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Hey Joe

Hey Joe
Tim Gray's Rap on "Hey Joe"
Lyrics available at/ Testo tratto da clients.loudeye.com

Quadlisha Cahir & Tim Gray are the two rappers on "Hey Joe". In 2001 before "Hey Joe" was recorded these two Soldiers stepped forward publicly to express their opposition to US War Plans. Here is a video-interview of these two brave soldiers shortly after 911. There's also Music video featuring the two rappers after the interview. Although they never met they gave a wonderful performance. In fact, Tim Gray had never been in a studio before. I find that remarkable. I wish them all the best in life.
Darnell Stephen Summers

This song was contributed by Darnell Stephen Summers, a director and a Vietnam veteran. On 13.10.01 50,000 people protested in Berlin against the U.S.-led attack on Afghanistan, Darnell Stephen Summers spoke at a Rally at the Brandenburger Gate. After, he and the "Just Say No"... (continua)
I've had Uncle Sam on my back
(continua)
inviata da Darnell Stephen Summers 13/8/2006 - 12:19

Στης Πίνδου τα βουνά (Ψηλά βουνά κι' απάτητα)

Στης Πίνδου τα βουνά (Ψηλά βουνά κι' απάτητα)
[1940]
Testo e musica di Dimitris Gongos (Bajaderas)
Disco VICTOR 2681180A

La canzone è uno zeibekiko. Fu incisa e fatta circolare verso Natale del 1940, in una versione (per motivi ignoti) priva della prima strofa. Con questa canzone, Dimitris Gongos "Bajaderas" racconta i tragici e duri avvenimenti dell'inverno 1940, poco dopo l'invasione della Grecia ordinata da Mussolini. L'esercito greco, dopo sanguinosissime battaglie sul monte Pindo (nel nord della Macedonia), viene spinto nel ridotto di Morova e di Némerska, dove riesce a respingere le truppe fasciste riportando la vittoria.

Le seguenti informazioni in lingua greca e il testo originale della canzone provengono dalla pagina rembetiko.gr, a sua volta basata sul libro di Sakis Papistas, ΤΟ ΑΣΤΙΚΟ ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΣΤΑ ΠΕΤΡΙΝΑ ΧΡΟΝΙΑ 1940-1949 (edizioni Kyriakidis). Ci scusiamo con il sig. Papistas per non avere citato la fonte esatta.

The... (continua)
«Σου στέλνω χαιρετίσματα απ' τα βουνά μανούλα,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/8/2006 - 12:18
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Hombres de hierro

Hombres de hierro
[1971]
Testo e musica di León Gieco
Letra y música de León Gieco
Larga muchacho tu voz jóven como larga la luz el sol
(continua)
inviata da adriana 13/8/2006 - 12:15
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Just Say NO

Just Say NO
text/music: Just Say No Posse

„Just Say NO“ was sent as a cassette all over the world. It was hidden by soldiers in their baggage who were enroute to the Gulf War in 1991 and secretly distributed there. It even made it’s way to George Bush’s daddy’s presidential desk.

Just Say NO è stata fatta circolare in cassetta in tutto il mondo. Veniva nascosta nel loro bagaglio dai soldati spediti a fare la guerra del Golfo del 1991, e là segretamente distribuita. Riuscì ad arrivare anche sul tavolo presidenziale di George Bush paparino.

Just Say NO a circulé en cassette par le monde entier, cachée dans leur bagage par les soldats envoyés faire la première guerre du Golfe en 1991. Elle était distribuée en cachette et arriva aussi à se faire voir sur la table présidentielle de papa George Bush.

Lyrics-testo-paroles

also contributed by Darnell Stephen Summers

This song was contributed by Darnell... (continua)
Just Say NO
(continua)
inviata da Darnell Stephen Summers 13/8/2006 - 12:04
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Στη σκλαβωμένη Ελλάδα μας

Στη σκλαβωμένη Ελλάδα μας
[1941/42]
Testo ripreso da www.rembetiko.gr

Πρόκειται για ανέκδοτο τραγούδι, του τυφλού ραψωδού της Αντίστασης, Μπαγιαντέρα.
Si tratta di una canzone inedita del "rapsodo cieco" della Resistenza, Bajaderas. Nell'ultima strofa sono chiaramente avvertibili i voluti echi di una famosa poesia di Dionysios Solomòs, La catastrofe di Psarà, scritta attorno al 1821 nella guerra d'indipendenza greca. [RV]

Le informazioni e il testo originale della canzone provengono dalla pagina rembetiko.gr, a sua volta basata sul libro di Sakis Papistas, ΤΟ ΑΣΤΙΚΟ ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΣΤΑ ΠΕΤΡΙΝΑ ΧΡΟΝΙΑ 1940-1949 (edizioni Kyriakidis). Ci scusiamo con il sig. Papistas per non avere citato la fonte esatta.

The following information and the original lyrics of the song are reproduced from the page rembetiko.gr, based on Sakis Papistas' book ΤΟ ΑΣΤΙΚΟ ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΣΤΑ ΠΕΤΡΙΝΑ ΧΡΟΝΙΑ 1940-1949 (Kyriakidis Publishing House). We apologize with mr Papistas for not having quoted the exact source.
Στη σκλαβωμένη Ελλάδα μας τα βράδια
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/8/2006 - 11:48
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La valle

La valle
Dall'album La catena

La lotta e la vittoria di una valle intera contro il mostro chimico che la stava uccidendo. La storia è quella della valle Bormida, ma può benissimo adattarsi a mille altre situazioni simili che stanno rovinando la terra in cui viviamo e in cui dovranno vivere le generazioni future.
C’è una valle verdeggiante che unisce due regioni
(continua)
inviata da adriana 13/8/2006 - 09:59
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La révolte

La révolte
Testo di Sebastien Faure
Musica di anonimo.
Ripreso da La musica dell'altra Italia, sezione Canzoniere internazionale.
Nous sommes les persécutés
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/8/2006 - 09:56
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Elogio de la guerra

Elogio de la guerra
Pienso boca a boca
(continua)
inviata da adriana 13/8/2006 - 09:44
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La patria prisionera

La patria prisionera
[1976]
Dall'album "Volume 6"
Da una poesia di Pablo Neruda
Musica di Sergio Ortega

Sicuramente una delle più famose canzoni degli Inti-Illimani, basata su una poesia di Pablo Neruda scritta al tempo della dittatura di Gabriel González Videla (anni '50), e adattata forzatamente alla realtà successiva al golpe fascista di Pinochet dell'11 settembre 1973.

Nel testo della canzone sono nominate due località, Pisagua e Rancagua, che hanno fatto la storia della più dura repressione e della guerra in Cile.

Il porto di Pisagua, situato nella regione desertica di Tarapacá, nell'estremo nord del paese, fu tra i maggiori porti del pacifico meridionale durante la "corsa al salnitro". Appartenente originariamente al Perù, il 2 novembre 1879 il porto fu invaso dalle truppe cilene nel cosiddetto "Desembarco de Pisagua". Scoppiò la relativa e sanguinosa guerra tra il Perù e il Cile, che si concluse... (continua)
Patria de mi ternura y mis dolores,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/8/2006 - 09:04
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U Megu

U Megu
Dall'album La Catena

Felice Cascione, medico, partigiano, è l'autore del testo di Fischia il vento. Nella Liguria degli anni '40 si è consumata la sua vita, questa è la sua storia.

Dal sito dell'ANPI

Nato ad Imperia il 2 maggio 1918, morto in Val Pennavaira (Savona) il 27 gennaio 1944, medico chirurgo, Medaglia d’oro al valor militare alla memoria.

Attivo antifascista sin dal 1940, Cascione si era laureato a Bologna nel 1942. L’anno dopo, mentre stava crescendo la sua fama di medico sensibile e generoso, "U megu" (il dottore), fu alla testa, insieme alla madre, delle manifestazioni popolari ad Imperia per la caduta del fascismo. Ciò gli valse il carcere, governava Badoglio, sin quasi all’armistizio.
Con l’8 settembre, raccolto con sé un piccolo numero di giovani, Cascione organizzò in località Magaletto Diano Castello la prima banda partigiana dell’Imperiese. Le azioni vittoriose contro... (continua)
Eravamo nel centro di Imperia, negli anni quaranta
(continua)
inviata da adriana 12/8/2006 - 18:25
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La danse des bombes

La danse des bombes
[1871]
Paroles de Louise Michel
Testo di Louise Michel

Ripreso da La musica dell'altra Italia, sezione Canzoniere internazionale. La canzone si riferisce all'episodio del 18 marzo 1871 che segnò l'inizio della Comune di Parigi, per il quale si veda anche La journée du 18 mars.
Amis, il pleut de la mitraille.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/8/2006 - 12:02

La campagna di Krivánsko

anonimo
Canzone della Resistenza cecoslovacca. Krivánsko deriva da Kriván, il monte di 2494 m negli Alti Tatra, in Slovacchia.

Fin dai primi mesi dell'occupazione nazista si formarono numerose organizzazioni di Resistenza, come quella legata al Partito comunista cecoslovacco (che già dall'ottobre 1938 era stato costretto a operare in clandestinità) e quelle dell'UVOD (Ustredny Vybor Odboje Domáciho, Comitato centrale della resistenza in patria) collegate al governo in esilio.

Il primo episodio della Resistenza slovacca è rappresentato dalla diserzione in massa di alcuni reparti di soldati, inviati sul fronte orientale da monsignor Tíso, capo dello stato slovacco "indipendente" nel 1939, che passarono nei ranghi dell'Armata Rossa.

L'episodio più glorioso fu l'insurrezione dell'agosto 1944: i partigiani della Slovacchia attaccarono i tedeschi nella zona della città di Bánska Bystrica, riuscendo... (continua)
La campagna di Krivánsko è sepolta nella neve
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/8/2006 - 10:46

La guerra europea

Carlos Ortega
Carlos Ortega - Pablo Prida Santacilia
Testo ripreso da questa pagina e da La musica dell'altra Italia - sezione Canzoniere internazionale

Corrido messicano dell'epoca della I guerra mondiale. Un verso è mutilo.
Desde hace tres años, señores,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/8/2006 - 01:43
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Les enfants de Palestine

Les enfants de Palestine
Des enfants sont allés tout près de la frontière
(continua)
inviata da adriana 11/8/2006 - 15:07

Canzone della Piazza d'Armi

Canzone della Piazza d'Armi
Dal "Cantacronache" di Jona e Straniero, CREL/Scriptorium 1995.
C'erano tre sergenti - sull'attenti facevano star
(continua)
inviata da Alessandro 11/8/2006 - 13:00

Ssssst!...

Ssssst!...
[1959]
Testo di Giustino Durano
Musica di Sergio Liberovici
Esecuzione di Giustino Durano e Cantacronache

Di Giustino Durano forse qualcuno si ricorderà per la sua apparizione nel famoso film di Roberto Benigni, La vita è bella. Morì per davvero non molto tempo dopo, nel 2002; e dico "per davvero" perché il 19 febbraio 1985 il giornale radio della RAI ne aveva annunciato la falsa notizia della morte. Un "caratterista", come si diceva un tempo; un attore poliedrico, buono per ogni ruolo, che potevi vedere in parti secondarie sia nel film di qualità che in quello di poche pretese, alla TV, al teatro, dovunque ci fosse da recitare. Pochissimi sanno però che scrisse e cantò anche alcune canzoni, per Cantacronache. In particolare questa e Per soli negri, entrambe musicate da Sergio Liberovici; e non sono canzoni di poco conto. [CCG/AWS Staff]

Sonnecchia la talpa
(continua)
inviata da Alessandro 11/8/2006 - 12:40
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L'insurgé

L'insurgé
[1884]
Paroles d'Eugène Pottier
Musique de Pierre Degeyter

Testo di Eugène Pottier
Musica di Pierre Degeyter

In “Chants révolutionnaires”, 1887 (edizione ampliata nel 1908)‎

Tornato dall'esilio negli Stati Uniti, a seguito dell'amnistia, Eugène Pottier compone nel 1884 "L'insurgé" in omaggio a Blanqui e ai Comunardi. Si tratta, probabilmente, del componimento (giustamente) più famoso di Pottier, se si esclude ovviamente L'Internationale. E "L'insurgé" ha anche lo stesso compositore per quanto riguarda la musica: Pierre Degeyter.

‎‎“L’insurgé” cui è dedicata questa canzone è Eugène Protot (1839-1921) che insorto fu per tutta la ‎sua vita.‎

Nato in una famiglia povera, riuscì a portare a termine gli studi di diritto e negli anni di Napoleone ‎III fu avvocato difensore di molti oppositori del Secondo Impero, condividendo più volte con loro il ‎carcere. ‎
Nel maggio del 1870 fu condannato... (continua)
L’insurgé, son vrai nom c’est l’homme
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/8/2006 - 12:29
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Kinderhymne [Anmut sparet nicht noch Mühe]

Kinderhymne [Anmut sparet nicht noch Mühe]
Testo di Bertolt Brecht
Musica di Hanns Eisler
Anmut sparet nicht noch Mühe,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/8/2006 - 12:20
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Viva la Pace

Viva la Pace
Testo di Michele L. Straniero
Musica di Sergio Liberovici

Una canzone che ben si adatta alla situazione cui assistiamo in questi giorni, quella dei potenti della terra che sono potenti nel fare la guerra ma impotenti nel fare la pace... Mentre le bombe a grappolo israeliane continuano a cadere sui civili libanesi e palestinesi, io auguro grappoli di emorroidi a Bush, Olmert, Blair e al loro burattino Kofi Annan.

Farei forse un piccolo distinguo per Kofi Annan, che più che un burattino mi sembra un pover'uomo totalmente impotente di fronte agli eventi...[RV]
Ho sentito giù al mercato
(continua)
inviata da Alessandro 11/8/2006 - 11:37

Vent'anni

A vent'anni non vogliamo piangere
(continua)
inviata da Alessandro 11/8/2006 - 11:16

Francia Maggio 1958

Testo di Michele L. Straniero
sull'aria di "Colloquio con l'anima"

Nel maggio del 1958 ufficiali dell'esercito e coloni francesi, temendo che il governo di Parigi si stesse preparando a negoziare con i ribelli algerini, insorsero e presero il controllo di Algeri, appoggiati dai comandi militari: sull'esempio algerino, il colpo di stato militare sembrava imminente anche in Francia. In questa situazione critica il generale De Gaulle rientrò sulla scena politica come un salvatore, ma Mitterand, i comunisti e molti intellettuali, come Sartre, non esitarono a denunciare che in realtà De Gaulle era il capo del colpo di Stato fascista che si stava perpetrando in Francia. A giugno l'Assemblea nazionale gli concedette poteri straordinari per governare il paese per sei mesi e preparare una nuova Costituzione.
Queste notti dormo male,
(continua)
inviata da Alessandro 11/8/2006 - 11:04
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Tant de sueur humaine

Tant de sueur humaine
Poesia di Raymond Queneau. Franco Fortini ne eseguì una traduzione italiana inclusa nel Cantacronache di Jona e Straniero, CREL/Scriptorium 1995 [Alessandro]. Il testo originale è ripreso da questa pagina. [RV]



Tant de sang gâté
(continua)
inviata da Alessandro e Riccardo 11/8/2006 - 10:30

La Crociata

La Crociata
"In occasione di una delle nostre 'trasferte' fuori sede - se non ricordo male per un concerto al circolo culturale Il Pozzetto di Padova (non ricordo con precisione in quale anno, ma erano gli anni in cui i generali francesi, scornati dalla guerra d'Algeria, minacciavano un colpo di stato in Francia) apparve sui giornali una presa di posizione particolrmente dura da parte di qualche pezzo grosso dell'episcopato italiano (un Cardinal Ottaviani, tanto per dire) contraria al processo di distensione tra i blocchi in nome di un qualche integralismo cattolico-reazionario di tanto in tanto risorgente. Durante il viaggio in treno composi il testo della canzone, nella sosta in albergo, prima del concerto, Liberovici abbozzò la linea melodica ed il giro armonico e così la canzone venne eseguita in prima assoluta la sera stessa".

Fausto Amodei, da "Cantacronache - Un'avventura politico-musicale degli anni cinquanta", a cura di Emilio Jona e Michele L. Straniero, CREL/Scriptorium 1995.
Ho letto sui giornali
(continua)
inviata da Alessandro 11/8/2006 - 09:40
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Giải phóng Miền Nam

Giải phóng Miền Nam
Testo e musica: Huỳnh Minh Siẽng
Nhạc và lời: Huỳnh Minh Siẽng

Un documento eccezionale nelle CCG: l'inno del Fronte di liberazione nazionale del Vietnam, vale a dire dei Viet Cong. Il testo originale vietnamita è stato ricopiato direttamente dall'unica fonte disponibile in rete, vale a dire l'immagine GIF presente sulla edizione svedese di Wikipedia. Dell'inno ha dato una versione italiana il Canzoniere delle Lame, intitolata Liberiamo il Sud Vietnam. Ha un testo differente dalla versione italiana qui presentata.

Incisioni in Italia:
Incisioni:
- Sul fronte del Vietnam 1945/65. Canti della Repubblica Democratica e dei partigiani del Vietnam EP (Banda e Coro dell'Armata Popolare di Liberazione)
- Il Vietnam è qui. Le veglie di Roma e di Torino
- Compagno Vietnam (Nuovo Canzoniere Milanese)
- Generazione Vietnam (Coro partigiano)
Giải phóng Miền Nam, chúng ta cùng tiến bựớc.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/8/2006 - 01:44
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Bάζει o Nτούτσε τη στολή του

Bάζει o Nτούτσε τη στολή του
[1940]
Στίχοι: Γιώργος Θίσβιος
Μουσική: Θεόφραστος Σακελλαρίδης
Πρώτη εκτέλεση: Σοφία Βέμπο

Testo: Yorgos Thisvios
Musica: Theophrastos Sakellaridis
Prima interprete: Sophia Vembo

Canzone della resistenza greca.
Da "Atene in piazza - Canti della resistenza greca" (la canzone è qui eseguita da Retty Zalokostas).

28 ottobre 1941: dopo la scadenza dell'ultimatum di Mussolini al dittatore greco Georgios Metaxas, le truppe italiana di stanza in Albania invadono il paese ellenico. Devono, come ha detto il duce ("il più grande statista del secolo", così pochi anni fa lo definiva il futuro vicepresidente del consiglio del governo Berlusconi, Gianfranco Fini), "spezzare le reni alla Grecia". La Grecia che non ha fatto assolutamente niente all'Italia, che -seppur storicamente alleata della Gran Bretagna- è retta da un regime dittatoriale ideologicamente vicino al fascismo, viene invasa per... (continua)
Βάζει ο Ντούτσε τη στολή του
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/8/2006 - 00:39
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In dem spanischen Land

In dem spanischen Land
[1937]
Text/Testo: Ludwig Renn
Musik/Musica: Hanns Eisler
Nota anche come Das Lied vom 7. Januar
Incisa da Ernst Busch in: Canciones de las Brigadas Internacionales. Aurora 5 80 001/002, 1963.

I volontari tedeschi che combatterono in Spagna a favore della Repubblica furono circa 5.000, quasi tutti nella XI Brigata Internazionale.

Il 7 gennaio 1937 (data alla quale fa riferimento il secondo titolo con il quale è conosciuta la canzone) l'XI Brigata venne inviata sul fronte di Madrid per contrastare la furioso offensiva scatenata dal nemico per la conquista della città. Nei pressi dell'Escorial, il battaglione Thälmann, composto esclusivamente di volontari tedeschi, venne circondato e annientato.

L'autore, Ludwig Renn (pseudonimo di Arnold Vieth von Golssenau), ufficiale dell'esercito tedesco nella prima guerra mondiale, in Spagna fu comandante del battaglione Thaelmann e poi Capo di Stato Maggiore dell'XI Brigata Internazionale.

da La musica dell'altra Italia - Sezione Canzoniere internazionale.

In dem spanischen Land
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/8/2006 - 22:27
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Für den Frieden der Welt

Für den Frieden der Welt
Für Den Frieden Der Welt (English translation: "For The Peace Of The World") was the Austrian representative at the Eurovision Song Contest 1994, performed in German by Petra Frey.
The song was performed twentieth on the night (following Greece's Costas Bigalis & The Sea Lovers with To Trehandiri and preceding Spain's Alejandro Abad with Ella No Es Ella). At the close of voting, it had received 19 points, placing 17th in a field of 25.
The song is a ballad, in which Frey explains that she is singing in the hope of bringing peace to the world.
It was succeeded as Austrian representative at the 1995 Contest by Stella Jones singing Die Welt Dreht Sich Verkehrt.
From en.wikipedia
Worte, die wehtun und Bilder, die schrei'n
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/8/2006 - 22:22

Pirati del ventesimo secolo

Dzilda Mazikaite
Si tratta della traduzione italiana di una canzone russa (dell'artista lituana Dzilda Mazikaite) il cui titolo originale è Пираты двадцатого вeка. Purtroppo non siamo riusciti a reperire il testo originale russo, ma proseguiremo come sempre le ricerche. Inseriamo per il momento soltanto la traduzione italiana proveniente da La musica dell'altra Italia, sezione canzoniere internazionale, a sua volta riportata nel disco "Generazione Vietnam". [RV]
Nel cielo sfrecciano gli aerei
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/8/2006 - 21:28
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Gorila gorilón

Gorila gorilón
Testo e musica di Judith Reyes
Ripreso da La musica dell'altra Italia
El gobierno de hoy en día
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/8/2006 - 16:52
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Ihr Brüder in den Städten dort

Ihr Brüder in den Städten dort
[1943]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Sylvester Heider
Musica / Music / Musique / Sävel:
→ Zu Mantua in Banden (Andreas-Hofer-Lied)
[Julius Mosen, 1831 / Leopold Knebelsberger, 1844]



Dal Tirolo antinapoleonico ai canti operai e partigiani e alle loro versioni:
Lo Andreas Hofer-Lied e gli “Hoferidi”
From anti-Napoleon Tyrol to Workers' and Partisan Songs and their Versions:
The Andreas Hofer-Lied and the “Hoferides”

- Andreas Hofer-Lied (Zu Mantua in Banden), Julius Mosen 1831 / Leopold Knebelsberger 1844
- Die Arbeitsmänner, oder Proletarierlied, oder Wer schafft das Gold zutage?, Johann Most 1870
- Lied der Jugend, oder Dem Morgenrot entgegen, oder Die junge Garde, Arnold Heinrich Eildermann 1907
- Ihr Brüder in den Städten dort, Sylvester Heider 1943


Canzone della Resistenza austriaca; una delle diverse canzoni di lotta e resistenziali composte sull'aria dell'Andreas-Hofer-Lied,... (continua)
Ihr Brüder in den Städten dort
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/8/2006 - 16:34
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Foi no sábado passado

Foi no sábado passado
[1975]
Testo e musica di José "Zeca" Afonso
Letra e música de José "Zeca" Afonso

L'ultimo atto della dittatura franchista nata con la guerra civile ebbe ancora una volta le mani sporche di sangue. La condanna a morte di cinque giovani baschi, tra i quali uno studente poi riconosciuto innocente, ancora con il tradizionale e terribile sistema della garrota. E' l'autunno del 1975; poco dopo il caudillo entrerà nel suo lunghissimo stato comatoso, mantenuto artificialmente in vita dai medici, per tirare finalmente le cuoia il 22 novembre dello stesso anno. Al momento della condanna a morte dei cinque giovani baschi, un'ondata di indignazione si sollevò in tutta Europa, e in tutto il mondo. Tra le principali manifestazioni antifranchiste e antifasciste si ebbero nel Portogallo da poco liberatosi dalla dittatura fascista di Salazar e Caetano con la Rivoluzione dei garofani del 25 aprile 1974,... (continua)
Foi no sábado passado
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/8/2006 - 16:02
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Povero Matteotti

anonimo
Canzone raccolta a Milano dalla voce di Mario De Micheli; deriva probabilmente da una canzone dallo stesso titolo (raccolta a Trino Vercellese) ricalcata da Ivan Della Mea per il primo volume di "Canti e Inni Socialisti" del 1962.
(da "Canzoni italiane di protesta - 1794/1974 - Dalla Rivoluzione Francese alla repressione cilena", a cura di Giuseppe Vettori, Paperbacks poeti/26, Newton Compton Editori, 1974)
Povero Matteotti
(continua)
inviata da Alessandro 10/8/2006 - 15:02
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La cárcel de Lecumberri

La cárcel de Lecumberri
Album: México 68 Vol.2
Letra/Testo: Anonimo
Música/Musica:Carcel De Cananea
Voy a dar un pormenor
(continua)
inviata da adriana 10/8/2006 - 14:39
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Huapango del 26 de julio

Letra/Testo :anonimo
Musica/Musica : Guadalupe Aguilar Morales
Album: México 68 Vol.2
El día 26 de Julio
(continua)
inviata da adriana 10/8/2006 - 14:30
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Elegía combativa

L. Adapt. De un poema de carmen de la fuente / m. Oscar Chavez
Da :Mexico 68 Vol.2
Yo no tengo veinte años,
(continua)
inviata da adriana 10/8/2006 - 14:15

La leva

anonimo
La leva
Canto siciliano del periodo immediatamente post-unitario, espressione della più profonda delusione popolare in seguito all’accantonamento del programma democratico garibaldino e all’alleanza fra la nuova borghesia piemontese e la vecchia aristocrazia isolana, legata alla rendita parassitaria. Tra gli aspetti più impopolari della politica del nuovo governo era senz’altro la coscrizione obbligatoria; il sistema dell’estrazione a sorte, truccata in mille modi, costringeva sempre i giovani delle classi subalterne a “servire la patria” per lunghi anni, portandoli a combattere e a morire per cause incomprensibili, al comando di ufficiali che parlavano una lingua tutta diversa e che li consideravano barbari da civilizzare

(note da: "Canzoni italiane di protesta - 1794/1974 - Dalla Rivoluzione Francese alla repressione cilena", a cura di Giuseppe Vettori, Paperbacks poeti/26, Newton Compton Editori,... (continua)
Vulemu a Garibaldi
(continua)
inviata da Alessandro 10/8/2006 - 14:13
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No nos vamos a dejar

No nos vamos a dejar
Testo ripreso da Tlatelolco en la canción comprometida
Album: México 68 Vol.1
Letra/Testo: Antonio García de León
Música/Musica: Zapateado Jarocho
No nos vamos a dejar,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/8/2006 - 13:43

초한가 [Chohanga]

anonimo
" This is one of the popular songs among Seodo jwachang. The text illustrates a historical event in which the Chu Dynasty and the Han Dynasty of China waged battle against each other. The performance origins of this song are unknown. The song ends with Susimga, a Seodo folk song. "
From This page.


STUDY WAR NO MORE
by Hyo Shin-na*

Study War No More
(2003)

For string orchestra

In 2002 I was asked to make an arrangement of a Korean folk song for the San Jose Chamber Orchestra. As I began work on the piece, early in 2003, the United States was openly planning its invasion of Iraq. Naturally, this affected the direction of the piece and, by the time I’d finished writing the music and had begun to copy it, the US was attacking Iraq. The piece is based on two songs; Down By The Riverside – an antiwar song sung during the Vietnam War and a Korean folk song called Chohanga.

*a worldwide renowned Korean composer.

from Hyo Shin-na's official website.
만고영웅 호걸들아 초한승부 들어보소
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/8/2006 - 23:48
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황성옛터

황성옛터
Music: Jun Su-rin (전수린 全壽麟)
Lyrics: Wang Pyong (왕평 王平)
Singer: Nam In-su (남인수)

This music was composed in 1928 while the authors toured Man-wol-dae (만월대 滿月臺), the ruins of a Koryo* palace. It became a hit overnight and spread throughout the Korean peninsula like a prairie fire. The Japanese attempted, in vain, to suppress the song.

The site (shown below) is located by the Songak mountains that embrace today's Kaesung.

*the old Kingdom of Korea, from which the name "Korea" itself is derived.

Lyrics reproduced from Korean War Songs. No translation is provided. The title means: "The ruins of Whang-sung fortress".
황성 옛터에 밤이되니 월색만 고요해
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/8/2006 - 23:18
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봉성화 [Bongsung-wha]

Whang Young-gum / 황영금
Music: Hong Nam-pa (홍난파). Lyric: Kim Hyun-jun (김형준).

This song was composed in 1920 right after the March First Independence Movement (March 1, 1919) was savagely put down by the Japanese police and military. The song laments the tragedy of the Korean people and yearns for the spring of freedom.

운동 직후에 작곡된 곡으로 무자비한 일제의 총칼아래 우리 민족의 서글픈 운명을 울밑의 한송이 봉선화로 이미지 표현 한 곡입니다.

Lyrics reproduced from Korean War Songs.
울 밑에선 붕선화야 네 모양이 처량하다.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/8/2006 - 22:53
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La presa del potere

La presa del potere
Da "Dialogo tra un Impegnato e un non So" del 1972
(... il primo disco che mi hanno regalato i miei genitori, che avevo solo 7 anni... sarà per quello che sono cresciuto un po' "storto"?)
[parlato]: Un mastino. Un mastino nero, lucido, metallico. Un cane mastino con un occhio solo, vitreo, in mezzo alla fronte. Una mano che schiaccia un bottone. Dall'occhio del mastino parte un fascio di luce intensa, verdastra, elettrica...
(continua)
inviata da Alessandro 9/8/2006 - 22:17
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La pistola

La pistola
In "Polli di Allevamento" del 1978.
Questi nostri tempi di sconvolgimenti
(continua)
inviata da Alessandro 9/8/2006 - 22:12
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La masacre en Tlatelolco

La masacre en Tlatelolco
Testo ripreso da Tlatelolco en la canción comprometida
Da/De "México 68 Vol. 1"
Arreglada por Jorge Ortega y Oscar Chávez
Arrangiamento di Jorge Ortega e Oscar Chávez
con música del Palomo (Canción Guerrerense)
La masá... La masacre en Tlatelolco
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/8/2006 - 21:37
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Corrido de Cuetito Ramírez

Testo ripreso da Tlatelolco en la canción comprometida
Letra/Testo: anónima/anonimo
Música/Musica: Rosita Alvírez
De/De "México 68 Vol. 1"
Año de las olimpiadas,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/8/2006 - 21:30
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Lebbra Is The Reason

Lebbra Is The Reason
[2005]
Da "Pocapocalisse"

Oggi 15 settembre 2006 la cricca dei cordogli di mezzo mondo ci ha fatto apprendere la morte della signora cui è dedicata questa canzone. Cogliamo l'occasione per manifestare la nostra più calorosa indifferenza alla notizia.

Questa è una gentile canzoncina dedicata a Oriana Fallaci, detta l'"Oriana Furiosa" e titolare di altri nomignoli più o meno carucci che le si addicono a meraviglia (ne ricordiamo uno per tutti: "Orina Fallaci").

La grande giornalista "libertaria", campionessa di tutte le "battaglie per la libertà", ferita durante il massacro di Tlatelolco il 2 ottobre 1968 (e che per questo ne riportò un "odio feroce verso tutti i messicani [!!]), furibonda amante di Alekos Panagoulis eccetera eccetera. Col tempo ha grattato la maschera e dietro i suoi smisurati occhialoni, o meglio dietro il suo smisurato ego, è apparsa la guerrafondaia, la reazionaria,... (continua)
cara Oriana Fallaci,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/8/2006 - 16:14




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