A morte la casa Savoia
anonimo
Sull'aria di Noi siamo la canaglia pezzente
Profondamente "preoccupati" per le sorti giudiziarie del Re d'Italia Vittorio Emanuele IV, discendente di assassini guerrafondai che hanno mandato a morire decine di migliaia di ragazzi per poi avere legato le loro sorti all'ascesa e al consolidamento del fascismo, nonché assassino diretto e impunito a sua volta (si veda la vicenda del giovane Dirk Hamer), dedichiamo assai sentitamente a lui, alla sua famigliuola e a tutti i "democratici" che hanno addirittura votato in parlamento per farli rientrare in Italia, questa canzoncina. [Riccardo e Adriana.]
Sull’aria di Noi siam la canaglia pezzente, di autore anonimo sia il testo originale che la variante.
Comunicazione di Francesco Burroni, registrata ad Arezzo il 30 settembre 1977.
Burroni attesta che questo canto fu intonato dai volontari della “Cremona” nel corso di una visita di Umberto di Savoja... (continua)
Profondamente "preoccupati" per le sorti giudiziarie del Re d'Italia Vittorio Emanuele IV, discendente di assassini guerrafondai che hanno mandato a morire decine di migliaia di ragazzi per poi avere legato le loro sorti all'ascesa e al consolidamento del fascismo, nonché assassino diretto e impunito a sua volta (si veda la vicenda del giovane Dirk Hamer), dedichiamo assai sentitamente a lui, alla sua famigliuola e a tutti i "democratici" che hanno addirittura votato in parlamento per farli rientrare in Italia, questa canzoncina. [Riccardo e Adriana.]
Sull’aria di Noi siam la canaglia pezzente, di autore anonimo sia il testo originale che la variante.
Comunicazione di Francesco Burroni, registrata ad Arezzo il 30 settembre 1977.
Burroni attesta che questo canto fu intonato dai volontari della “Cremona” nel corso di una visita di Umberto di Savoja... (continua)
A morte la casa Savoia
(continua)
(continua)
17/6/2006 - 17:28
"Per conquistar la trincea, Savoia!, si va"; così cantavano migliaia di ragazzi mandati a morire in Fuoco e mitragliatrici e Valzer dei disertori. Il nome di quali bei tomi gridassero mentre morivano, lo si vede in questi giorni con la leggenda del re puttaniere. Gli dedichiamo sentitamente questa canzone.
Riccardo Venturi 17/6/2006 - 17:14
New Enemy
Italian version by Kiocciolina
NUOVO NEMICO
(continua)
(continua)
inviata da kiocciolina 16/6/2006 - 22:40
A People's History
David Muñoz
LA STORIA DI UN POPOLO
(continua)
(continua)
inviata da kiocciolina 16/6/2006 - 13:17
Bring Him Home
http://home.cogeco.ca/~johnharrop/
The Author of the spong is a new Canadian Singer Songwriter from Toronto.
The link provides access to an experimental video produced in the U.K. as part of a students final year Degree Course.
The Author of the spong is a new Canadian Singer Songwriter from Toronto.
The link provides access to an experimental video produced in the U.K. as part of a students final year Degree Course.
Was a soldier , was not a hero went to war where non hero’s go
(continua)
(continua)
inviata da Billy -G-III 15/6/2006 - 17:06
The World Looks Away
Cantata anche da Karan Casey
I woke up from the dream
(continua)
(continua)
inviata da Lucilla 15/6/2006 - 16:46
Percorsi:
L'Olocausto Palestinese
Alla fine
Dall'album "Grazie" (2006)
Testo e musica di Gianna Nannini
Al pianoforte l’armena Ani Martirosyan.
Testo e musica di Gianna Nannini
Al pianoforte l’armena Ani Martirosyan.
"Essere contro non sempre risolve i problemi che invece possono giungere a conclusione con il confronto. Nel disco ci sono canzoni positive sui sentimenti, anche se arrivano dopo un periodo di travaglio. Questo tuttavia non significa che oggi non ci sia nulla che mi fa incazzare. Non sopporto la guerra, il buonismo verso l'Africa stile Live 8, che diventa solo un'occasione per far vetrina. Con l'associazione "Aiutali a Vivere" sono stata in Iraq una settimana dopo la presunta fine della guerra e ci sono tornata una seconda volta. Lì ho visto cose che non immaginavo, un'esperienza che mi ha cambiata, mi ha fatto prendere le distanze da molti dei miei impegni perché ho visto cose tremende. Alla fine, l'ultima canzone del disco, racconta proprio delle cose che ho visto in Iraq."
(Gianna Nannini intervistata da Luca Trambusti)
(Gianna Nannini intervistata da Luca Trambusti)
Alla fine dell’Italia
(continua)
(continua)
15/6/2006 - 13:33
Il canto sospeso
TRADUÇÃO PORTUGUESA das cartas e das biografias
TRADUZIONE PORTOGHESE delle lettere e delle biografie
TRADUZIONE PORTOGHESE delle lettere e delle biografie
Anton Popov [Aнтон Попов]
(continua)
(continua)
15/6/2006 - 00:39
The Man's Too Strong
Dall'album "Brothers in Arms" (1985)
I'm just an aging drummer boy
(continua)
(continua)
14/6/2006 - 13:22
Non trattare
da "Ovunque proteggi" (2006)
Potrebbe sembrare molto strano inserire questa canzone tra le CCG. In effetti lo è, come strano e straniante è l'ultimo bel disco di Capossela che si apre con questa canzone, affascinante e terribile, infarcita delle citazioni bibliche (ancora più di Dylan, ha notato qualcuno).
Il motivo lo vado a spiegare subito: forse mi sbaglio ma mi pare che nella compiaciuta descrizione di queste atrocità compiute nel nome di Dio, un dio degli eserciti dell'Antico Testamento, ci sia forse una risposta a tutti quelli che vogliono vedere nel Corano l'unico esempio di "testo sacro" che invita alla Guerra Santa. Non è così, come sappiamo.
Forse è una lettura semplicistica, e Capossela non è mai semplice, comunque... si apra il dibattito!
(Lorenzo Masetti)
Potrebbe sembrare molto strano inserire questa canzone tra le CCG. In effetti lo è, come strano e straniante è l'ultimo bel disco di Capossela che si apre con questa canzone, affascinante e terribile, infarcita delle citazioni bibliche (ancora più di Dylan, ha notato qualcuno).
Il motivo lo vado a spiegare subito: forse mi sbaglio ma mi pare che nella compiaciuta descrizione di queste atrocità compiute nel nome di Dio, un dio degli eserciti dell'Antico Testamento, ci sia forse una risposta a tutti quelli che vogliono vedere nel Corano l'unico esempio di "testo sacro" che invita alla Guerra Santa. Non è così, come sappiamo.
Forse è una lettura semplicistica, e Capossela non è mai semplice, comunque... si apra il dibattito!
(Lorenzo Masetti)
Non trattare
(continua)
(continua)
13/6/2006 - 17:29
Song For The Dead
Album: Trouble in Paradise - 1983
Deep in the field
(continua)
(continua)
inviata da Ramón Rebollar 13/6/2006 - 14:39
L'État de merde
[1998]
Paroles et musique: François Béranger
Testo e musica di François Béranger
Paroles et musique: François Béranger
Testo e musica di François Béranger
Avant d'acheter ma carte Vermeil
(continua)
(continua)
13/6/2006 - 10:49
Percorsi:
Nostra sorella la merda
We Shall Overcome
porto questa canzone agli esami di matura, in inglese, come collegamento al sessantotto (speriamo i profs nn rompano troppo)!
ringrazio per le informazioni, facili e esaurienti!
ciao
ringrazio per le informazioni, facili e esaurienti!
ciao
Puzza87 12/6/2006 - 20:00
Venez vers moi
Paroles: A.Red. Musique: A. Red, R. Seff 2002 "Face A/Face B"
Le 11 septembre 2001, je suis restée scotchée devant la télé, comme tout le monde. Les commentateurs essayaient tous de garder un ton neutre face à la monstruosité des événements. Tous, sauf un, qui ne pouvait absolument pas retenir son émotion : “ Que va-t’on devenir ? Ou va l’humanité ?”
Mon imagination a pris le relais…
Musique inspirée de Indeep.
Axelle Red
Mon imagination a pris le relais…
Musique inspirée de Indeep.
Axelle Red
Je viens d'entendre
(continua)
(continua)
12/6/2006 - 10:30
Percorsi:
11 settembre: terrorismo a New York
X-Ray Sun
In seguito ai quattro "suicidi" (?), che hanno riportato per un momento l'attenzione sul campo di detenzione di Guantanamo è arrivata oggi una dichiarazione del comandante del campo, ammiraglio Harry Harris.
Per la cronaca: due dei presunti suicidi avevano 19 e 21 anni ed erano detenuti in quello che Amnesty International ha definito un "moderno gulag" da quattro anni.
Penso che non ci sia bisogno di ulteriori commenti.
"Sono intelligenti. Hanno inventiva. Sono devoti. Non hanno alcun rispetto per la vita, né la nostra né la loro", ha detto Harris, "Io sono convinto che questo non sia stato un atto di disperazione, ma un atto di guerra".
Per la cronaca: due dei presunti suicidi avevano 19 e 21 anni ed erano detenuti in quello che Amnesty International ha definito un "moderno gulag" da quattro anni.
Penso che non ci sia bisogno di ulteriori commenti.
Lorenzo Masetti 12/6/2006 - 10:11
Il canto sospeso
CРПСКИ ПРЕВОД писма и биогpaфиja
VERSIONE SERBA delle lettere e delle biografie.
VERSIONE SERBA delle lettere e delle biografie.
Aнтон Попов
(continua)
(continua)
11/6/2006 - 21:07
Guerra
Forse che questa canzone non mostra l'immagine di bambini che muoiono senza una ragione? Omicida il Popolo. Omicida il Governo. Omicida chi ha fatto esplodere l'ordigno. Un Tribunale si erga, finalmente, che sia in grado di condannare i colpevoli.
Agli altri, dico, con un verso di una canzone più famosa:
METTETE DEI FIORI NEI VOSTRI CANNONI, PERCHE' NON VOGLIAMO PIU' NEL CIELO MOLECOLE MALATE, MA NOTE MUSICALI......
Agli altri, dico, con un verso di una canzone più famosa:
METTETE DEI FIORI NEI VOSTRI CANNONI, PERCHE' NON VOGLIAMO PIU' NEL CIELO MOLECOLE MALATE, MA NOTE MUSICALI......
GIOVANNI NACHIRA 11/6/2006 - 11:51
La trasmissione non stop organizzata da Canzoni Contro la Guerra/AWS e Radio Dissident, contenente 25 canzoni scelte tra quelle del nostro sito, si è svolta con un buon successo di ascolto. Sarà sicuramente la prima di una lunga serie. Cogliamo l'occasione per salutare e ringraziare l'impareggiabile Mario "MTMS" di Radio Dissident! Ecco la scaletta che è andata in onda!
Riccardo Venturi 11/6/2006 - 11:48
Alligators 427
Hi,
Alligators427 is not really a song against the war, but a song which warns against the risks of the nuclear power (written in 1976, 10 years before Tchernobyl)
Alligators427 non è realmente una canzone contro la guerra, ma una canzone che mette in guardia contro i rischi dell'energia nucleare (scritta nel 1976, 10 anni prima di Tchernobyl)
Alligators427 is not really a song against the war, but a song which warns against the risks of the nuclear power (written in 1976, 10 years before Tchernobyl)
Alligators427 non è realmente una canzone contro la guerra, ma una canzone che mette in guardia contro i rischi dell'energia nucleare (scritta nel 1976, 10 anni prima di Tchernobyl)
Grazie, Arnaud, per l'informazione! Ciononostante, con aggiunta la sua precisazione, lasciamo la canzone perché l'energia nucleare, i suoi rischi e i suoi disastri sono comunque una delle nostre tematiche (vedi ad esempio canzoni come Chernobyl dieci anni dopo di Pippo Pollina).
Saluti! [RV]
Saluti! [RV]
Arnaud33 11/6/2006 - 09:18
Sui Monti Scarpazi
anonimo
(armonizzazione di A. Pedrotti)
Romania 1914-1918 In Romania nel 1917 fra i giovanissimi trentini della classe 1899, arruolati in un reparto dell’esercito austriaco, nacque questo triste canto. "Scarpazi" è la storpiatura di Carpazi.
(fonte: Che gente sui monti)
2014
Il testamento del capitano
Quale guerra è veramente necessaria? Quale guerra si è mai dimostrata veramente giusta al punto da restituirci un mondo migliore? O ancora: quale guerra ha realmente raddrizzato il corso della storia giustificando il sacrificio di “alcuni” per il “bene” di tutto il mondo?
Il re del folk-rock Massimo Bubola torna a interpretare e rivisitare le canzoni della Grande Guerra con il nuovo album Il testamento del capitano a distanza di 9 anni dal successo di Quel lungo treno del 2005, proprio nel centesimo anniversario dall’inizio del conflitto mondiale.
Massimo Bubola riprende e riarrangia,... (continua)
Romania 1914-1918 In Romania nel 1917 fra i giovanissimi trentini della classe 1899, arruolati in un reparto dell’esercito austriaco, nacque questo triste canto. "Scarpazi" è la storpiatura di Carpazi.
(fonte: Che gente sui monti)
2014
Il testamento del capitano
Quale guerra è veramente necessaria? Quale guerra si è mai dimostrata veramente giusta al punto da restituirci un mondo migliore? O ancora: quale guerra ha realmente raddrizzato il corso della storia giustificando il sacrificio di “alcuni” per il “bene” di tutto il mondo?
Il re del folk-rock Massimo Bubola torna a interpretare e rivisitare le canzoni della Grande Guerra con il nuovo album Il testamento del capitano a distanza di 9 anni dal successo di Quel lungo treno del 2005, proprio nel centesimo anniversario dall’inizio del conflitto mondiale.
Massimo Bubola riprende e riarrangia,... (continua)
Quando fui sui monti "Scarpazi"
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 11/6/2006 - 01:38
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Primavera giovanile
Testo ripreso da Il deposito - Canti di lotta
Primavera giovanile
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/6/2006 - 21:23
L'inverno in Carnia
anonimo
Testo ripreso da Il Deposito - Canti di lotta.
Canto partigiano della brigata "Osoppo", la stessa in cui militava il fratello di Pier Paolo Pasolini rimasto ucciso nell'episodio di Porzûs.
Da cantarsi sull'aria di Sul ponte di Perati bandiera nera (e quindi anche di Pietà l'è morta).
Canto partigiano della brigata "Osoppo", la stessa in cui militava il fratello di Pier Paolo Pasolini rimasto ucciso nell'episodio di Porzûs.
Da cantarsi sull'aria di Sul ponte di Perati bandiera nera (e quindi anche di Pietà l'è morta).
L'inverno è nero e duro
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/6/2006 - 09:23
Cameraten, questa guerra
anonimo
Parodia del canto repubblichino "Camerata Richard". Testo ripreso da Il Deposito.
Cameraten, questa guerra
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/6/2006 - 00:22
Addio valle Roja
anonimo
Canto partigiano della Valle Roja, al confine tra le provincie di Cuneo e Imperia e la Francia. Nel canto, sull'aria di Addio a Lugano, sono nominate alcune località della zona. Testo ripreso da Il Deposito.
Testo originale pubblicato nel libretto clandestino del 1944 "Canta il Partigiano" e successiva ristampa del 1947 a cura di Panfilo Editore in Cuneo.
Riproposto (agosto 2019) nella bella rivista MARITTIME a firma di Mauro FANTINO: tutti i dettagli li trovate alla pagina La veglia del partigiano
(gianfranco)
Riproposto (agosto 2019) nella bella rivista MARITTIME a firma di Mauro FANTINO: tutti i dettagli li trovate alla pagina La veglia del partigiano
(gianfranco)
Montagne di Val Roja
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/6/2006 - 00:16
Heros Of America
An inspiring anti Bush anti Iraq war song.
http://augustbullockmusic.com
© august bullock 2006
To play: D fingering on second fret (therefore in E)
Format is Intro then A-B-A-B-A-B-B(harp)-B
Chords: A(verse) = Intro D-A-G-A-D, then
D-A-G-D, D-A-G-D, F#m-Bm-G-A, D-A-G-D
B(chorus)= G-A-D-Bm, G-A-D,G-A-F#m-G,D-A-D
Thanks to August Bullock for contributing this beautiful song.
http://augustbullockmusic.com
© august bullock 2006
To play: D fingering on second fret (therefore in E)
Format is Intro then A-B-A-B-A-B-B(harp)-B
Chords: A(verse) = Intro D-A-G-A-D, then
D-A-G-D, D-A-G-D, F#m-Bm-G-A, D-A-G-D
B(chorus)= G-A-D-Bm, G-A-D,G-A-F#m-G,D-A-D
Thanks to August Bullock for contributing this beautiful song.
The president’s stupid, an ignorant man
(continua)
(continua)
inviata da August Bullock 9/6/2006 - 23:55
Percorsi:
Eroi
Rom Tiriac Rom (Tor de' Cenci)
Româneşte: Riccardo Venturi
9 giugno 2006 - 9 iunie 2006
9 giugno 2006 - 9 iunie 2006
ROM TIRIAC ROM
(continua)
(continua)
9/6/2006 - 20:44
Manhattan Kaboul
Da "Le Monde", 26/8/05
MANHATTAN KABOUL
par Claire Guillot
Un homme, une femme, un tube. Dans l'histoire des succès musicaux, la formule du duo a souvent fait figure de martingale. Le public, ce grand sentimental, aime l'association du grave et de l'aigu, du masculin et du féminin. Un format on ne peut plus approprié aux grandes histoires d'amour. Récemment, les maisons de disques et la télé-réalité ont usé et abusé de la recette magique qui, dans l'idéal, permet de doubler le nombre d'acheteurs potentiels. Quitte à faire revenir Dalida d'outre-tombe pour pousser la chansonnette en direct avec les stars du moment.
Ce n'est pourtant pas avec une chanson d'amour que Renaud Séchan a atteint le Nirvana commercial : Manhattan-Kaboul, locomotive de l'album Boucan d'enfer, évoque les attentats du 11 septembre 2001 à New York. Les deux personnages ne s'aiment pas ; d'ailleurs ils ne se connaissent... (continua)
MANHATTAN KABOUL
par Claire Guillot
Un homme, une femme, un tube. Dans l'histoire des succès musicaux, la formule du duo a souvent fait figure de martingale. Le public, ce grand sentimental, aime l'association du grave et de l'aigu, du masculin et du féminin. Un format on ne peut plus approprié aux grandes histoires d'amour. Récemment, les maisons de disques et la télé-réalité ont usé et abusé de la recette magique qui, dans l'idéal, permet de doubler le nombre d'acheteurs potentiels. Quitte à faire revenir Dalida d'outre-tombe pour pousser la chansonnette en direct avec les stars du moment.
Ce n'est pourtant pas avec une chanson d'amour que Renaud Séchan a atteint le Nirvana commercial : Manhattan-Kaboul, locomotive de l'album Boucan d'enfer, évoque les attentats du 11 septembre 2001 à New York. Les deux personnages ne s'aiment pas ; d'ailleurs ils ne se connaissent... (continua)
9/6/2006 - 17:32
Diallo
Si veda anche American Skin (41 Shots) di Bruce Springsteen
See also American Skin (41 Shots) by Bruce Springsteen
Altre canzoni su Amadou Diallo
Centuries of Pain: the Ballad of Amadou Diallo di Lorcan Otway
Diallo di Wyclef Jean
I Know You Don't Care About Me di Brothers Keepers
A Tree Never Grown di Black Star
Contempt Breeds Contamination di Trivium
Bang! Bang! de Le Tigre
The Other White Meat di Immortal Tecnique
I Find It Hard to Say (Rebel) di Lauryn Hill
Forty-one bullets Africa Unite
See also American Skin (41 Shots) by Bruce Springsteen
Altre canzoni su Amadou Diallo
Centuries of Pain: the Ballad of Amadou Diallo di Lorcan Otway
Diallo di Wyclef Jean
I Know You Don't Care About Me di Brothers Keepers
A Tree Never Grown di Black Star
Contempt Breeds Contamination di Trivium
Bang! Bang! de Le Tigre
The Other White Meat di Immortal Tecnique
I Find It Hard to Say (Rebel) di Lauryn Hill
Forty-one bullets Africa Unite
[Wyclef as Amadou]
(continua)
(continua)
9/6/2006 - 11:47
Bella Ciao
anonimo
18. Bella Ciao (Versione portoghese di José Colaço Barreiros)
18. Bella Ciao (Portuguese version by José Colaço Barreiros
"Versione mia, che ogni tanto mi va di canticchiarla così.
Inedita, ovviamente."
(José Colaço Barreiros)
18. Bella Ciao (Portuguese version by José Colaço Barreiros
"Versione mia, che ogni tanto mi va di canticchiarla così.
Inedita, ovviamente."
(José Colaço Barreiros)
BELLA CIAO
(continua)
(continua)
inviata da José Colaço Barreiros 9/6/2006 - 04:16
Perfect Sense
......non vedo dove nel testo originale parli di un bimbo ustionato! Nella canzone, dopo l'"I don't think so" ovvero "Credo di no", si ode una fragorosa esplosione (effetto sonoro già usato più volte nello stesso album ed anche in The Final Cut). Mi sfugge qualcosa?
No, Marzio, non ti è sfuggito niente e hai perfettamente ragione. Purtroppo l'enorme quantità di testi di questo sito non ci permette di rivedere tutte le traduzioni come sarebbe necessario, e qualcosa necessariamente ci scappa. Grazie quindi per avere segnalato questa cosa: nel testo, effettivamente, non c'è nessun "bambino ustionato". Da dire anche che tutta la traduzione ha bisogno di una ricontrollata a fondo; si tratta di un testo molto difficile, in pieno stile "watersiano", e c'è bisogno di una revisione. Per questo vi ho apposto il segnale di "lavori in corso". [RV]
Marzio 8/6/2006 - 22:43
Oltre il ponte
È vergognoso che molta gente non conosca la storia, ma è ancora peggio se la conosce distorta. Conosco molta gente che crede che la responsabilità delle numerose rappresaglie nazi-fasciste sia dei partigiani. Una mia professoressa in classe disse che il vero colpevole dell'eccidio delle Fosse Ardeatine era il partigiano che aveva piazzato una bomba uccidendo 32 tedeschi, poichè quest'ultimi avevano applicato la loro legge, ossia la decimazione. Accusa i tedeschi solo per quelle vittime in più che fecero, accusando il partigiano di essere un codardo che "lancia il sasso e nasconde la mano" . Non si può permettere a nessuno di lasciare insultare gli eroi della Resistenza come il mio bisnonno. E quel che è peggio è che gli altri studenti le hanno creduto bollando i partigiani come vigliacchi assassini.
Alessandro Tontoni 8/6/2006 - 19:50
Una fiaba
Non è una canzone, questa. E' una fiaba. Ma l'ha scritta Gino Strada, e una cosa di Gino Strada qui dentro ci deve essere. Per forza. Assolutamente. Senza meno. 'Un c'è Cristo che tenga. E poi...ogni cosa può essere o diventare una canzone: basta pigliare una chitarra, o anche semplicemente la propria voce, e cantare. E' una fiaba che parla...di parole, e le parole sono importanti. Fondamentali. Decisive. La riprendiamo da Incrocio dei tempi.[RV]
Gino Strada, il medico fondatore di Emergency, ha scritto questa storia insieme a sua figlia Cecilia, per spiegare ai bambini il significato di parole come "diritti", "pace", "uguaglianza".
Canzoni che citano Gino Strada:
Ghetto dei Modena City Ramblers
Pappagalli verdi di Piero Pelù
Ritornare a sognare (Canzone per Gino Strada) di Joe Natta
(DoNQuijote82)
Ghetto dei Modena City Ramblers
Pappagalli verdi di Piero Pelù
Ritornare a sognare (Canzone per Gino Strada) di Joe Natta
(DoNQuijote82)
C 'era una volta un pianeta chiamato Terra. Si chiamava Terra anche se, a dire il vero, c'era molta più acqua che terra su quel pianeta. Gli abitanti della Terra, infatti, usavano le parole in modo un po' bislacco. Prendete le automobili, per esempio. Quel coso rotondo che si usa per guidare, loro lo chiamavano "volante", anche se le macchine non volano affatto! Non sarebbe più logico chiamarlo "guidante", oppure "girante", visto che serve per girare? Anche sulle cose importanti si faceva molta confusione.
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/6/2006 - 17:35
Il crociato
Parole e musica di Joe Fallisi.
Testo inedito inviato da Joe.
«A illustrare l’efferatezza della conquista e le attitudini proprie dei suoi attori, ecco le riflessioni di due fra i pochi critici bianchi contemporanei delle vicende. Scriveva nella sua Brevísima relación de la destruyción de las Indias (1552) il missionario domenicano spagnolo Bartolomé de Las Casas: "Entravano nei villaggi e non lasciavano né bimbi, né vecchi, né donne incinte o partorienti se non dopo averli sventrati e fatti a pezzi ( ). Scommettevano a chi sapesse squarciare un uomo con un sol colpo di coltello, o gli tagliasse la testa con un colpo di picca, o gli mettesse a nudo le viscere. Strappavano i piccoli dal seno delle madri e sbattevano loro la testa sulle rocce. Altri, da sopra le spalle, li scagliavano nei fiumi ( ); li infilzavano su una spada insieme alle loro madri ( ). Elevavano lunghi patiboli ( ) cui... (continua)
Testo inedito inviato da Joe.
«A illustrare l’efferatezza della conquista e le attitudini proprie dei suoi attori, ecco le riflessioni di due fra i pochi critici bianchi contemporanei delle vicende. Scriveva nella sua Brevísima relación de la destruyción de las Indias (1552) il missionario domenicano spagnolo Bartolomé de Las Casas: "Entravano nei villaggi e non lasciavano né bimbi, né vecchi, né donne incinte o partorienti se non dopo averli sventrati e fatti a pezzi ( ). Scommettevano a chi sapesse squarciare un uomo con un sol colpo di coltello, o gli tagliasse la testa con un colpo di picca, o gli mettesse a nudo le viscere. Strappavano i piccoli dal seno delle madri e sbattevano loro la testa sulle rocce. Altri, da sopra le spalle, li scagliavano nei fiumi ( ); li infilzavano su una spada insieme alle loro madri ( ). Elevavano lunghi patiboli ( ) cui... (continua)
Partimmo dalla Lorena in un freddo mattin
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/6/2006 - 12:58
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Il mercenario di Lucera può essere senz'altro una canzone "realistica", dato che rispecchia senz'altro una realtà ed un modo di pensare. Casomai non ci vedo molta comicità, mi sembra anzi un testo abbastanza tragico e bisognerebbe a mio parere discutere sui motivi che possono spingere qualcuno a andare a fare la guerra a pagamento (dato che non mi sembra possano esserci dubbi su cosa significhi la parola "mercenario"). La canzone è stata comunque accolta nel sito (e non è neppure l'unica proveniente da una certa... (continua)