Le déserteur
Testo di Rémy Bossut
Musica di Lucjan Kirsling
Dal Blog di Rémy Bossut.
Un altro Déserteur, un disertore che nessuno conosce. Come del resto non si conoscono i nomi di migliaia di soldati che hanno disertato in tutte le guerre. Nella canzone, è vero, si avvertono in diversi punti gli echi di quella più famosa; ma non per questo ne risulta sminuita.[RV]
Rémy Bossut è l'autore n° 1500 delle CCG.
Rémy Bossut is the author nr 1500 of AWS.
Rémy Bossut est l'auteur n° 1500 des Chansons Contre la Guerre.
Musica di Lucjan Kirsling
Dal Blog di Rémy Bossut.
Un altro Déserteur, un disertore che nessuno conosce. Come del resto non si conoscono i nomi di migliaia di soldati che hanno disertato in tutte le guerre. Nella canzone, è vero, si avvertono in diversi punti gli echi di quella più famosa; ma non per questo ne risulta sminuita.[RV]
Rémy Bossut è l'autore n° 1500 delle CCG.
Rémy Bossut is the author nr 1500 of AWS.
Rémy Bossut est l'auteur n° 1500 des Chansons Contre la Guerre.
C'est un homme comme moi
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/5/2006 - 21:44
Percorsi:
Disertori
Musicien
Testo di Rémy Bossut
Musica di Lucjan Kirsling
Paroles: Rémy Bossut
Musique: Lucjan Kirsling
Dal Blog di Rémy Bossut.
Rémy Bossut è l'autore n° 1500 delle CCG.
Rémy Bossut is the author nr 1500 of AWS.
Rémy Bossut est l'auteur n° 1500 des Chansons Contre la Guerre.
Musica di Lucjan Kirsling
Paroles: Rémy Bossut
Musique: Lucjan Kirsling
Dal Blog di Rémy Bossut.
Rémy Bossut è l'autore n° 1500 delle CCG.
Rémy Bossut is the author nr 1500 of AWS.
Rémy Bossut est l'auteur n° 1500 des Chansons Contre la Guerre.
à Lucjan.
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/5/2006 - 21:38
Si je te racontais
Testo di Rémy Bossut
Texte déposé à la SACEM
bossut.remi@neuf.fr
Dal Blog di Rémy Bossut.
Texte déposé à la SACEM
bossut.remi@neuf.fr
Dal Blog di Rémy Bossut.
Tutto nasce con una ricerca di immagini per una futura Edizione illustrata de Le déserteur, che sto preparando per la relativa pagina. Cercando le immagini adatte, Google mi rimanda al blog di Rémy Bossut, autore di canzoni, che vi ha inserito i suoi testi, stupendi quanto sconosciuti. Uno di questi suoi testi si intitola Le déserteur. Le CCG sono qui esattamente per questo: raccogliere testimonianze, anche le più nascoste, e portarle alla luce. Spesso in modo del tutto casuale. Ma sarà veramente un caso? [RV]
Rémy Bossut è l'autore n° 1500 delle CCG.
Rémy Bossut is the author nr 1500 of AWS.
Rémy Bossut est l'auteur n° 1500 des Chansons Contre la Guerre.
Rémy Bossut is the author nr 1500 of AWS.
Rémy Bossut est l'auteur n° 1500 des Chansons Contre la Guerre.
Tu veux la révision
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/5/2006 - 21:32
Percorsi:
Campi di sterminio
New World Coming
[1970]
Scritta da Barry Mann e Cynthia Weil
Nell’album Here Comes The Sun del 1971
Scritta dalla prolifica coppia di songwriter Barry Mann e Cynthia Weil e proposta da Nina Simone nell'album del 1971 "Here Comes The Sun", che si apre con una cover splendida del celebre brano scritto da George Harrison per "Abbey Road".
Scritta da Barry Mann e Cynthia Weil
Nell’album Here Comes The Sun del 1971
Scritta dalla prolifica coppia di songwriter Barry Mann e Cynthia Weil e proposta da Nina Simone nell'album del 1971 "Here Comes The Sun", che si apre con una cover splendida del celebre brano scritto da George Harrison per "Abbey Road".
There's a new world coming
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 4/5/2006 - 17:29
Love and Not Fear
Io guardo ogni cosa nella vita che mi porti qui
(continua)
(continua)
inviata da SIMO'92 4/5/2006 - 17:26
Four Women
Da "Wild Is The Wind", del 1967.
Quattro donne di colore. Sarah, con la schiena piegata - ma non spezzata - dalle angherie; Siffronia, figlia della violenza dell'uomo bianco; Sweet Thing, il nome d'arte di una prostituta; e Peaches, cosciente e combattente, che non è più disposta a subire... Una canzone che a Nina Simone costò molte critiche anche dall'interno della comunità nera, perché disvelava anche le contraddizioni del sessismo e della doppia discriminazione patita, in quanto donne e in quanto afroamericane:
vedi The Revolutionary Heart of Nina Simone
Vedi anche Wikipedia
I wrote a song, 'Four Women', which we into these feelings a little.
The women in the song are black, but their skin tones range from light to dark and their ideas of beauty and their own importance are deeply influenced by that. All the song did was to tell what entered the minds of most black women in America... (continua)
Quattro donne di colore. Sarah, con la schiena piegata - ma non spezzata - dalle angherie; Siffronia, figlia della violenza dell'uomo bianco; Sweet Thing, il nome d'arte di una prostituta; e Peaches, cosciente e combattente, che non è più disposta a subire... Una canzone che a Nina Simone costò molte critiche anche dall'interno della comunità nera, perché disvelava anche le contraddizioni del sessismo e della doppia discriminazione patita, in quanto donne e in quanto afroamericane:
vedi The Revolutionary Heart of Nina Simone
Vedi anche Wikipedia
I wrote a song, 'Four Women', which we into these feelings a little.
The women in the song are black, but their skin tones range from light to dark and their ideas of beauty and their own importance are deeply influenced by that. All the song did was to tell what entered the minds of most black women in America... (continua)
My skin is black
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 4/5/2006 - 17:10
La ricca signora
Una canzone contro gli Stati Uniti guerrafondai e consumistici
Eri una donna ahimé bellissima
(continua)
(continua)
inviata da Carlo 4/5/2006 - 16:45
Vautres que siatz assemblats
“Nadalets” - Noëls de Notre-Dame des Doms, 1580-1610 / 1653-1656
Bibliothèque Municipale Ceccano d'Avignon, Mss. 4485, 1250, 1181
1925: Les noëls provençaux de Notre-Dame des Doms (1570-1610), 1-18
Si tratta di un'antica pagina (reca la data del 4 maggio 2006) nata da una serie di circostanze ancor più antiche e, per così dire, pittoresche (come è il caso di parecchie antiche pagine di questo sito). Poiché, in questi giorni, Gianfranco, nell'inserire l'intero album "Lou Pan Crousià" dei Troubaires de Coumboscuro ha causato l'interesse di B.B. che a sua volta è andato a scovare una mia vecchia conversazione telematica con Marco Sopegno “Slowdog”, antico amico perso disgraziatamente di vista, vi devo prima raccontare tutta una storia.
Ai tempi dei “newsgroups” e delle “mailing lists”, molto, molto prima della nascita di questo sito (siamo ancora negli ultimissimi anni del XX secolo, tra... (continua)
Bibliothèque Municipale Ceccano d'Avignon, Mss. 4485, 1250, 1181
1925: Les noëls provençaux de Notre-Dame des Doms (1570-1610), 1-18
Si tratta di un'antica pagina (reca la data del 4 maggio 2006) nata da una serie di circostanze ancor più antiche e, per così dire, pittoresche (come è il caso di parecchie antiche pagine di questo sito). Poiché, in questi giorni, Gianfranco, nell'inserire l'intero album "Lou Pan Crousià" dei Troubaires de Coumboscuro ha causato l'interesse di B.B. che a sua volta è andato a scovare una mia vecchia conversazione telematica con Marco Sopegno “Slowdog”, antico amico perso disgraziatamente di vista, vi devo prima raccontare tutta una storia.
Ai tempi dei “newsgroups” e delle “mailing lists”, molto, molto prima della nascita di questo sito (siamo ancora negli ultimissimi anni del XX secolo, tra... (continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/5/2006 - 15:03
Revolution (part 1)
Un'altra splendida "protest song" della grande Nina Simone. Terza traccia dell'album "To Love Somebody" del 1969 (la quarta si intitola "Revolution (part 2)" ma credo sia una prosecuzione strumentale della precedente).
Scritta da Weldon Irvine & Nina Simone
La canzone sembra decisamente una risposta a Revolution dei Beatles (scritta da John Lennon)
“Revolution” was written in response the the Beatles' famous song by the same name, released a year earlier. The lyrics of Simone’s song respond to the themes of the Beatles'. Simone expresses the urgency of the civil rights movement and the necessity of change in contrast to the Beatles' critique of the many social movements in 1960s U.S.
Mi son sempre piaciuti i Beatles come band, anche oggi ma, Cristo, è stato spiacevole essere una giovane rivoluzionaria negli anni ’60 e sentirli uscir con un pezzo contro il movimento rivoluzionario.... (continua)
Scritta da Weldon Irvine & Nina Simone
La canzone sembra decisamente una risposta a Revolution dei Beatles (scritta da John Lennon)
“Revolution” was written in response the the Beatles' famous song by the same name, released a year earlier. The lyrics of Simone’s song respond to the themes of the Beatles'. Simone expresses the urgency of the civil rights movement and the necessity of change in contrast to the Beatles' critique of the many social movements in 1960s U.S.
Mi son sempre piaciuti i Beatles come band, anche oggi ma, Cristo, è stato spiacevole essere una giovane rivoluzionaria negli anni ’60 e sentirli uscir con un pezzo contro il movimento rivoluzionario.... (continua)
And now we got a revolution
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 4/5/2006 - 14:43
I Wish I Knew How It Would Feel To Be Free
Scritta nel 1954 dal pianista e insegnante di jazz Billy Taylor, la canzone divenne popolare con il sorgere del Movimento per i Diritti Civili. La versione della Simone è inclusa nell'album "Silk & Soul" del 1967.
Interpretata anche da Marlena Shaw.
Interpretata anche da Marlena Shaw.
And I wish I knew how
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 4/5/2006 - 14:17
Mississippi Goddam
[1963]
Written by Nina Simone
Scritta da Nina Simone
Album: Nina Simone in Concert [1964]
Questa incredibile canzone fu scritta da Nina Simone nel 1963, all'indomani dell'attentato razzista alla Sixteenth Street Baptist Church di Birmingham, in Alabama, dove trovarono la morte per mano dei suprematisti bianchi quattro ragazzine afroamericane. I responsabili furono condannati all'ergastolo... quarant'anni dopo!
Ma è anche una canzone su Medgar Evers e sul suo assassinio, avvenuto il 12 giugno dello stesso anno 1963.
(Estrapolato e tradotto da: "I Don't Trust You Anymore": Nina Simone, Culture, and Black Activism in the 1960s, di Ruth Feldstein)
Birmingham, Alabama, September 15, 1963/15 settembre 1963
Mississippi Goddam
Alabama
Birmingham Sunday
Talking Birmingham Jam
The Ballad of Birmingham
Ballad of Birmingham
We Are Alive
Mississippi Goddam is a song written and performed... (continua)
Written by Nina Simone
Scritta da Nina Simone
Album: Nina Simone in Concert [1964]
Questa incredibile canzone fu scritta da Nina Simone nel 1963, all'indomani dell'attentato razzista alla Sixteenth Street Baptist Church di Birmingham, in Alabama, dove trovarono la morte per mano dei suprematisti bianchi quattro ragazzine afroamericane. I responsabili furono condannati all'ergastolo... quarant'anni dopo!
Ma è anche una canzone su Medgar Evers e sul suo assassinio, avvenuto il 12 giugno dello stesso anno 1963.
(Estrapolato e tradotto da: "I Don't Trust You Anymore": Nina Simone, Culture, and Black Activism in the 1960s, di Ruth Feldstein)
Birmingham, Alabama, September 15, 1963/15 settembre 1963
Mississippi Goddam
Alabama
Birmingham Sunday
Talking Birmingham Jam
The Ballad of Birmingham
Ballad of Birmingham
We Are Alive
Mississippi Goddam is a song written and performed... (continua)
The name of this tune is Mississippi goddam
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 4/5/2006 - 13:48
Jesus In Heaven
Sempre la guerra in VietNam sullo sfondo...
Sempre i mitici Bee Gees dall'album "scandalo" mai ufficialmente uscito, "A Kick In The Head Is Worth Eight In The Pants" (1973). Infatti fu proprio questo brano agnostico, insieme a "Dear Mr Kissinger", a determinare i produttori nel cassare il lavoro - invero complessivamente mediocre - dei fratelli Gibb.
Sempre i mitici Bee Gees dall'album "scandalo" mai ufficialmente uscito, "A Kick In The Head Is Worth Eight In The Pants" (1973). Infatti fu proprio questo brano agnostico, insieme a "Dear Mr Kissinger", a determinare i produttori nel cassare il lavoro - invero complessivamente mediocre - dei fratelli Gibb.
Ah...ah...ah...
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 4/5/2006 - 09:38
Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]
4 maggio 2006
Latin version by Riccardo Venturi
May 4, 2006
Latin version by Riccardo Venturi
May 4, 2006
SŌTĒROS PETRULAS CARMEN
(continua)
(continua)
4/5/2006 - 03:11
Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]
Spanish version by Alfonso Sastre
Versión castellana por Alfonso Sastre
Versión castellana por Alfonso Sastre
CANCIÓN A SOTIRIS PÉTRULAS
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/5/2006 - 02:44
Στὸν Νικηφόρο Μανδηλαρᾶ
Trascrizione fonetica di massima del testo originale:
STO NIKJIFORO MANδILARA
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/5/2006 - 15:05
Wartime Prayers
dall'album "Surprise" (2006)
Prayers offered in times of peace are silent conversations,
(continua)
(continua)
3/5/2006 - 15:03
Mrs. McGrath
anonimo
Conosciuta anche come Mrs. McGraw.
Folksong di origine irlandese (con una melodia considerata tra le più belle) risalente probabilmente ai primi decenni del XIX secolo (fu pubblicata per la prima volta nel 1815 su una broadside, cioè su foglio volante). È stata recentemente inclusa da Bruce Springsteen nelle sue Seeger Sessions, nell'album We shall overcome, ma nel 1958 fu incisa anche da Burl Ives con il titolo di The Sergeant and Mrs McGrath.
La canzone è indubbiamente di origine popolare e risale al tempo della Peninsular War, vale a dire la parte delle guerre Napoleoniche che si svolsero nella penisola Iberica.
Per ulteriori informazioni e una versione diversa del testo si veda Folk Songs of Ireland.
Per i diversi interpreti si veda Songs of the Seeger Sessions.
"Mrs. McGrath" (also known as "Mrs. McGraw") is an Irish folk song. The song tells the story of a woman whose son enters... (continua)
Folksong di origine irlandese (con una melodia considerata tra le più belle) risalente probabilmente ai primi decenni del XIX secolo (fu pubblicata per la prima volta nel 1815 su una broadside, cioè su foglio volante). È stata recentemente inclusa da Bruce Springsteen nelle sue Seeger Sessions, nell'album We shall overcome, ma nel 1958 fu incisa anche da Burl Ives con il titolo di The Sergeant and Mrs McGrath.
La canzone è indubbiamente di origine popolare e risale al tempo della Peninsular War, vale a dire la parte delle guerre Napoleoniche che si svolsero nella penisola Iberica.
Per ulteriori informazioni e una versione diversa del testo si veda Folk Songs of Ireland.
Per i diversi interpreti si veda Songs of the Seeger Sessions.
"Mrs. McGrath" (also known as "Mrs. McGraw") is an Irish folk song. The song tells the story of a woman whose son enters... (continua)
“Mrs.McGrath,” the sargeant said,
(continua)
(continua)
3/5/2006 - 14:50
Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]
German version by Riccardo Venturi
Deutsche Fassung von Riccardo Venturi
3 maggio / May 3 / 3. Mai 2006
Deutsche Fassung von Riccardo Venturi
3 maggio / May 3 / 3. Mai 2006
SOTIRIS PETROULAS
(continua)
(continua)
3/5/2006 - 02:30
Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]
French Version by Riccardo Venturi
Version française de Riccardo Venturi
3 maggio / May 3 / 3 mai 2006
Version française de Riccardo Venturi
3 maggio / May 3 / 3 mai 2006
CHANSON POUR SOTIRIS PETROULAS
(continua)
(continua)
3/5/2006 - 02:21
Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]. Una canzone quasi dimenticata di Mikis Theodorakis sulla morte per mano della polizia di uno studente greco, tradotta in italiano da Anton Virgilio Savona. La storia delle terribili coincidenze con l'assassinio di Carlo Giuliani.
Riccardo Venturi 3/5/2006 - 02:00
Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]
Italian translation by Paolo Castagnino "Saetta" (1968)
Originariamente ripreso dallo scomparso sito La musica dell'altra Italia, il testo tradotto è stato finora [27.9.2017] erroneamente attribuito a Anton Virgilio Savona; ma l'errore promana probabilmente da un'affermazione contenuta a suo tempo nel sito di reperimento. Si tratta invece di una differente canzone scritta direttamente in italiano e interpretata da Corrado Pani e Odìs Lévy. L'autore della presente traduzione, che in realtà è quella presente nel Disco del Sole DS 51 "Atene in Piazza 1940-1965", del 1968, che contiene l'interpretazione di Theodorakis, è l'ex partigiano Paolo Castagnino "Saetta", che curò l'intero disco. Paolo Castagnino è morto il 16 dicembre 1997. Viene rispettata qui la disposizione originale dei versi della traduzione. Come già segnalato nell'introduzione, la traduzione presenta una strofa non presente... (continua)
Originariamente ripreso dallo scomparso sito La musica dell'altra Italia, il testo tradotto è stato finora [27.9.2017] erroneamente attribuito a Anton Virgilio Savona; ma l'errore promana probabilmente da un'affermazione contenuta a suo tempo nel sito di reperimento. Si tratta invece di una differente canzone scritta direttamente in italiano e interpretata da Corrado Pani e Odìs Lévy. L'autore della presente traduzione, che in realtà è quella presente nel Disco del Sole DS 51 "Atene in Piazza 1940-1965", del 1968, che contiene l'interpretazione di Theodorakis, è l'ex partigiano Paolo Castagnino "Saetta", che curò l'intero disco. Paolo Castagnino è morto il 16 dicembre 1997. Viene rispettata qui la disposizione originale dei versi della traduzione. Come già segnalato nell'introduzione, la traduzione presenta una strofa non presente... (continua)
CANZONE PER SOTIRIS PETRULAS
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/5/2006 - 01:44
Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]
Il testo è stato corretto in alcuni punti, adattato alla formattazione qui usata, ed è stata aggiunta [tra parentesi quadre] la traduzione di una strofa mancante.
English version from Maria Farandouri's Official Website.
The translation has been emended in some points and formated accordingly to website praxis. The translation of a [missing stanza] has been added into square brackets.
SOTIRIS PETROULAS
(continua)
(continua)
3/5/2006 - 00:12
Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]
Resoconto della manifestazione organizzata ad Atene il 23 luglio 2005 per ricordare i quarant'anni dalla morte di Sotiris Petrulas.
Σωτήρης Πέτρουλας, "αηδόνι και λιοντάρι, βουνό και ξαστεριά"
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/5/2006 - 22:39
America The Beautiful
Dall'ultimo album di Neil Young, interamente composto da canzoni contro la guerra
"Living in War" [2006]
Per un'introduzione all'album vedi la title track
America the beautiful è una canzone patriottica statunitense, dove è considerata quasi un secondo inno nazionale alternativo a The Star Spangled Banner. Le parole furono scritte da Katharine Lee Bates nel 1913. Neil Young ne offre una versione corale a cappella nel suo ultimo album di canzoni contro la guerra. In modo del tutto simile alla Charlie Haden Liberation Music Orchestra (che pure ha ripreso il brano in versione strumentale) il messaggio di Neil Young è chiaro: "sono contro la guerra ma non sono contro il mio Paese".
Nella versione di Neil Young, viene cantata solo la prima strofa.
"Living in War" [2006]
Per un'introduzione all'album vedi la title track
America the beautiful è una canzone patriottica statunitense, dove è considerata quasi un secondo inno nazionale alternativo a The Star Spangled Banner. Le parole furono scritte da Katharine Lee Bates nel 1913. Neil Young ne offre una versione corale a cappella nel suo ultimo album di canzoni contro la guerra. In modo del tutto simile alla Charlie Haden Liberation Music Orchestra (che pure ha ripreso il brano in versione strumentale) il messaggio di Neil Young è chiaro: "sono contro la guerra ma non sono contro il mio Paese".
Nella versione di Neil Young, viene cantata solo la prima strofa.
O beautiful for spacious skies,
(continua)
(continua)
2/5/2006 - 22:19
Roger And Out
Dall'ultimo album di Neil Young, interamente composto da canzoni contro la guerra
"Living in War" [2006]
Testo ripreso da Empty Bottle
Per un'introduzione all'album vedi la title track
"Living in War" [2006]
Testo ripreso da Empty Bottle
Per un'introduzione all'album vedi la title track
Trippin' down that old hippie highway
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/5/2006 - 22:16
Flags Of Freedom
Dall'ultimo album di Neil Young, interamente composto da canzoni contro la guerra
"Living in War" [2006]
La canzone è un chiaro omaggio a Chimes Of Freedom e a Bob Dylan
Per un'introduzione all'album vedi la title track
"Living in War" [2006]
La canzone è un chiaro omaggio a Chimes Of Freedom e a Bob Dylan
Per un'introduzione all'album vedi la title track
Today's the day our younger son
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/5/2006 - 22:08
Lookin' For A Leader
Dall'ultimo album di Neil Young, interamente composto da canzoni contro la guerra
"Living in War" [2006]
Testo ripreso da questa pagina
Per un'introduzione all'album vedi la title track
"Living in War" [2006]
Testo ripreso da questa pagina
Per un'introduzione all'album vedi la title track
Lookin' for a Leader
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/5/2006 - 21:44
Families
Dall'ultimo album di Neil Young, interamente composto da canzoni contro la guerra
"Living in War" [2006]
Testo ripreso da questa pagina
Per un'introduzione all'album vedi la title track
"Living in War" [2006]
Testo ripreso da questa pagina
Per un'introduzione all'album vedi la title track
When you try to bring our spirit home
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/5/2006 - 21:42
Shock And Awe
Dall'ultimo album di Neil Young, interamente composto da canzoni contro la guerra
"Living in War" [2006]
Testo ripreso da questa pagina
Per un'introduzione all'album vedi la title track
"Living in War" [2006]
Testo ripreso da questa pagina
Per un'introduzione all'album vedi la title track
Back in the days of shock and awe
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/5/2006 - 21:40
A Hard Rain's A-Gonna Fall
c'è qualcuno che ha il riassunto in inglese di questa ballata?grazie
(silvia)
(silvia)
Scusa Silvia ma non capiamo esattamente di cosa tu abbia bisogno. "Riassunto in inglese"?... La ballata originaria è già in inglese, ed è appunto il testo originale che puoi leggere in questa pagina, di Bob Dylan. Vi è anche un'introduzione piuttosto dettagliata che puoi utilizzare come più ti piace, noi qui siamo contrari per principio al copyright :-)...insomma mi sembra che ci sia già tutto quello che ti serve! O comunque sii più chiara... [Saluti, RV]
2/5/2006 - 15:37
Non voglio
2006
Musica terapeutica
(S. Bonito)
Musica terapeutica
(S. Bonito)
Non voglio giocare col sole. Non posso nuotare nel mare.
(continua)
(continua)
1/5/2006 - 23:19
Questa prigione è scura
[1971]
Parole e musica del proletariato.
Canzone scritta da Lotta Continua nell'ambito del movimento dei Proletari in Divisa. Incisa dal Canzoniere del Proletariato nel 45 giri "Proletari in Divisa", Lotta Continua LC2, contenente sull'altra facciata Da quando son partito militare di Alfredo Bandelli.
Parole e musica del proletariato.
Canzone scritta da Lotta Continua nell'ambito del movimento dei Proletari in Divisa. Incisa dal Canzoniere del Proletariato nel 45 giri "Proletari in Divisa", Lotta Continua LC2, contenente sull'altra facciata Da quando son partito militare di Alfredo Bandelli.
Questa prigione è scura non si vede mai nessuno
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/5/2006 - 13:42
Percorsi:
Dalle galere del mondo
La merda
[1973]
Testo e musica di Anton Virgilio Savona
tratta da una poesia di Hans Magnus Enzensberger
Testo e musica di Anton Virgilio Savona
tratta da una poesia di Hans Magnus Enzensberger
Nel 1973, dopo i suoi primi due album di delicatissime canzoni al fosforo e allo zolfo che aveva fatto cantare ad altri ("Pianeta pericoloso" a Corrado Pani e Odis Lévy, "Sexus et politica" a Giorgio Gaber), Anton Virgilio Savona rismette i panni dell'intrattenitore del Quartetto Cetra e scrive un altro disco, "È lunga la strada", stavolta interpretandolo in proprio coi "Dischi dello Zodiaco" (numero di matricola: VPA 8163). È lo stesso album in cui è contenuto il famoso "Testamento del parroco Meslier", il prete francese ateo del '700 che si scagliò contro la chiesa cattolica (cui apparteneva!) con parole al vetriolo -La canzone è stata recentemente riproposta da Alessio Lega proprio in uno spettacolo di omaggio a Anton Virgilio Savona. Noi ne riprendiamo questa stupenda "Merda" grazie a Adriana, sempre lei, che ha scovato l'mp3 sul suo Emule sovversivo; il testo, ovviamente introvabile, è stato trascritto all'ascolto. [RV]
Lei così tenera e pulita,
(continua)
(continua)
inviata da Adriana e Riccardo 1/5/2006 - 11:42
Percorsi:
Nostra sorella la merda
Se così stanno le cose
Testo e musica di Franco Trincale
Dal suo sito ufficiale.
Una canzone sulla strage dei militari italiani a Nassiriya, in Iraq, il 12 novembre 2003.
Dal suo sito ufficiale.
Una canzone sulla strage dei militari italiani a Nassiriya, in Iraq, il 12 novembre 2003.
Se così stanno le cose
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/5/2006 - 10:37
La kippà e la coscienza
Testo e musica di Franco Trincale
Dal suo sito ufficiale.
Canzone ispirata alla visita, con tanto di kippà in testa, che il fascista Gianfranco Fini, in qualità di ministro degli esteri del governo Berlusconi compì alcun tempo fa al sacrario della Shoah, lo Yad Vashem di Gerusalemme. Strani tipi, questi fascisti (specie se riciclati e "democratico-occidentali"): prima sterminano gli ebrei e vi danno il loro avallo storico (ricordiamo che lo stesso Fini ebbe a definire Benito Mussolini, quello delle leggi razziali del 1938 perfettamente modellate su quelle hitleriane, "il più grande statista italiano del XX secolo"; quello che ha cominciato la sua brillante carriera politica come "figlio prediletto" del defunto Giorgio Almirante, redattore della rivista "La difesa della razza"; eccetera), poi vanno a visitare lo Yad Vashem con grandi dichiarazioni di pentimento. Noi persistiamo invece... (continua)
Dal suo sito ufficiale.
Canzone ispirata alla visita, con tanto di kippà in testa, che il fascista Gianfranco Fini, in qualità di ministro degli esteri del governo Berlusconi compì alcun tempo fa al sacrario della Shoah, lo Yad Vashem di Gerusalemme. Strani tipi, questi fascisti (specie se riciclati e "democratico-occidentali"): prima sterminano gli ebrei e vi danno il loro avallo storico (ricordiamo che lo stesso Fini ebbe a definire Benito Mussolini, quello delle leggi razziali del 1938 perfettamente modellate su quelle hitleriane, "il più grande statista italiano del XX secolo"; quello che ha cominciato la sua brillante carriera politica come "figlio prediletto" del defunto Giorgio Almirante, redattore della rivista "La difesa della razza"; eccetera), poi vanno a visitare lo Yad Vashem con grandi dichiarazioni di pentimento. Noi persistiamo invece... (continua)
Il padre dei padri
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/5/2006 - 09:55
La ballata del now
[1966]
Testo e musica di Sergio Liberovici
interpretata da Valeria Moriconi
Nel 1966 Sergio Liberovici, da solo, compose e fece eseguire a vari artisti l'album "Ogni giorno tutti i giorni" (Dischi del Sole DS 134/36). Ne riprendiamo questa "Ballata del now" scritta su un episodio realmente accaduto: un ragazzo negro di sedici anni ucciso a San Francisco da un poliziotto bianco perché, impaurito, non si era fermato all'alt. Così, senza che avesse fatto niente di male. Un episodio "d'ogni giorno tutti i giorni", proprio da questa canzone Liberovici trasse il titolo dell'album.
Dopo l’assassinio del sedicenne Matthew Johnson, ucciso con un colpo sparatogli alla schiena da un agente, la comunità nera dell’Hunters Point di San Francisco si ribellò contro la brutalità della polizia. I disordini durarono tre giorni ed il sindaco e il governatore non trovarono di meglio da fare che mettere... (continua)
Testo e musica di Sergio Liberovici
interpretata da Valeria Moriconi
Nel 1966 Sergio Liberovici, da solo, compose e fece eseguire a vari artisti l'album "Ogni giorno tutti i giorni" (Dischi del Sole DS 134/36). Ne riprendiamo questa "Ballata del now" scritta su un episodio realmente accaduto: un ragazzo negro di sedici anni ucciso a San Francisco da un poliziotto bianco perché, impaurito, non si era fermato all'alt. Così, senza che avesse fatto niente di male. Un episodio "d'ogni giorno tutti i giorni", proprio da questa canzone Liberovici trasse il titolo dell'album.
Dopo l’assassinio del sedicenne Matthew Johnson, ucciso con un colpo sparatogli alla schiena da un agente, la comunità nera dell’Hunters Point di San Francisco si ribellò contro la brutalità della polizia. I disordini durarono tre giorni ed il sindaco e il governatore non trovarono di meglio da fare che mettere... (continua)
Il ventotto di settembre sessantasei
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/5/2006 - 09:27
Fiaba grande
[1975]
Testo e musica di Ivan Della Mea
Da La Fiaba grande/La nave dei folli
LP Dischi del Sole DS 1060/62
Testo e musica di Ivan Della Mea
Da La Fiaba grande/La nave dei folli
LP Dischi del Sole DS 1060/62
Chi tiene occhi buoni distesi nel tempo
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/4/2006 - 22:48
Questa è una storia
[1965]
Testo e musica di Ivan Della Mea
Da "La mia vita ormai"
Testo ripreso da La musica dell'altra Italia.
Interpretata anche da Giovanna Daffini e Vittorio Carpi
La storia di una vita. Una storia che parte proprio dalla guerra. Con un finale inatteso, di speranza, bellissimo. "Una storia di nessun libro, una storia tutta vera". Non staremo più neppure a ripetere quanto consideriamo Ivan Della Mea uno dei massimi poeti in musica espressi dalla canzone d'autore italiana; e ancora adesso lo si può andare a sentire, in posti improbabili, pigliare la chitarra e cantare le sue canzoni.
Testo e musica di Ivan Della Mea
Da "La mia vita ormai"
Testo ripreso da La musica dell'altra Italia.
Interpretata anche da Giovanna Daffini e Vittorio Carpi
La storia di una vita. Una storia che parte proprio dalla guerra. Con un finale inatteso, di speranza, bellissimo. "Una storia di nessun libro, una storia tutta vera". Non staremo più neppure a ripetere quanto consideriamo Ivan Della Mea uno dei massimi poeti in musica espressi dalla canzone d'autore italiana; e ancora adesso lo si può andare a sentire, in posti improbabili, pigliare la chitarra e cantare le sue canzoni.
Questa è una storia, solo una storia
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/4/2006 - 22:31
Tisící rok míru
Dalla pagina di Canzoni contro la guerra Proti válce ("Contro la guerra")di Martin Adámek
From the Antiwar Songs Page Proti válce ("Against War") by Martin Adámek
Album: Plaváček, 1995; Dopisy, 1997
Mille anni di pace / Thousand Years of Peace
Květy sněí na Madonu u Boího těla,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/4/2006 - 19:39
Král a klaun
Dalla pagina di Canzoni contro la guerra Proti válce ("Contro la guerra")di Martin Adámek
From the Antiwar Songs Page Proti válce ("Against War") by Martin Adámek
Album: To nejlepší
Il re e il clown / The King and the Clown
Král do boje táh
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/4/2006 - 19:31
Lásko!
[1970]
Testo e musica di Karel Kryl
Lyrics and music by Karel Kryl
Album: Maškary
Il testo è ripreso dalla pagina di Canzoni contro la guerra Proti válce ("Contro la guerra")di Martin Adámek
Lyrics are reproduced from the Antiwar Songs Page Proti válce ("Against War") by Martin Adámek
"[...]"Talora, nel quadro fosco dipinto coi versi da quest'uomo dalla vibrante sensibilità, sorgevano lampi di poesia. La sua più bella canzone prende spunto dal contrasto fra uno squallido bozzetto di vita militare e la purezza di un amore nato da un sogno adolescente. [...]Tornò, un giorno, Karel Kryl alla sua gente e al suo amore. Ed è ancora emozionante guardarlo in un documentario mentre stringe mani, parla con la gente e, arrampicato su una tettoia, improvvisa un concerto per un pubblico di giovani, nati dopo che lui era già partito ma che conoscono a memoria le sue canzoni..." - (Alessio Lega)
Testo e musica di Karel Kryl
Lyrics and music by Karel Kryl
Album: Maškary
Il testo è ripreso dalla pagina di Canzoni contro la guerra Proti válce ("Contro la guerra")di Martin Adámek
Lyrics are reproduced from the Antiwar Songs Page Proti válce ("Against War") by Martin Adámek
"[...]"Talora, nel quadro fosco dipinto coi versi da quest'uomo dalla vibrante sensibilità, sorgevano lampi di poesia. La sua più bella canzone prende spunto dal contrasto fra uno squallido bozzetto di vita militare e la purezza di un amore nato da un sogno adolescente. [...]Tornò, un giorno, Karel Kryl alla sua gente e al suo amore. Ed è ancora emozionante guardarlo in un documentario mentre stringe mani, parla con la gente e, arrampicato su una tettoia, improvvisa un concerto per un pubblico di giovani, nati dopo che lui era già partito ma che conoscono a memoria le sue canzoni..." - (Alessio Lega)
Pár zbytků pro krysy
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/4/2006 - 19:29
Píseň neznámého vojína
Dalla pagina di Canzoni contro la guerra Proti válce ("Contro la guerra")di Martin Adámek
From the Antiwar Songs Page Proti válce ("Against War") by Martin Adámek
Album: To nejlepší
La canzone del milite ignoto / Song of the Unknown Soldier
Zpráva z tisku:
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/4/2006 - 19:26
Lipka
Dalla pagina di Canzoni contro la guerra Proti válce ("Contro la guerra")di Martin Adámek
From the Antiwar Songs Page Proti válce ("Against War") by Martin Adámek
Album: Zahrádky, 1994
Naposledy, mamičko, sa podívajte,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/4/2006 - 19:18
4 marzo 1943 [Gesù bambino]
Ricevuta il 30 aprile 2006
4. מרס 1943
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/4/2006 - 14:43
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È Nassiriya il brano più scaricato dal web!!
Il brano che I Teppisti dei Sogni ha dedicato all’Esercito Italiano, Militari e Arma dei Carabinieri dal titolo “Nassiriya”, in ricordo dei caduti italiani nel conflitto iracheno di Nassiriya, è il brano più scaricato dal web.
Il brano è nato grazie alla collaborazione con lo scrittore nonché illustre poeta siciliano Girolamo La Marca, da una rielaborazione di una poesia tratta dal suo libro: "Ci son silenzi che..."...