Mosh
Credo che questa canzone dica tutto, EMINEM SEI UN GRANDEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ruben 25/5/2006 - 18:32
Perché Fausto e Iaio
[2007]
Dallo spettacolo “Il paese della vergogna” realizzato con Daniele Biacchessi
2015
Sangue e cenere
Sangue e cenere
La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.
Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.
Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per bene, registrazioni in USA con una bella produzione... (continua)
Dallo spettacolo “Il paese della vergogna” realizzato con Daniele Biacchessi
2015
Sangue e cenere
Sangue e cenere
La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.
Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.
Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per bene, registrazioni in USA con una bella produzione... (continua)
Attraversano il ponte
(continua)
(continua)
inviata da adriana 25/5/2006 - 15:13
Què volen aquesta gent?
Μεταφράστηκε απ'τη Σοφία.
Το τραγούδι βασίζεται σε αληθινό γεγονός που συνέβη στη δικτατορία του Φράνκο. Η μουσική θυμίζει ένα παραδοσιακό καταλανικό τραγούδι (romanç).
La canzone si basa su un fatto vero accaduto durante la dittatura di Franco. La musica è ispirata ad un canto popolare catalano (romanç).
Το τραγούδι βασίζεται σε αληθινό γεγονός που συνέβη στη δικτατορία του Φράνκο. Η μουσική θυμίζει ένα παραδοσιακό καταλανικό τραγούδι (romanç).
La canzone si basa su un fatto vero accaduto durante la dittatura di Franco. La musica è ispirata ad un canto popolare catalano (romanç).
ΤΙ ΘΕΛΟΥΝ ΑΥΤΟΙ ΟΙ ΑΝΤΗΡΩΠΟΙ;
(continua)
(continua)
inviata da sofia 25/5/2006 - 01:21
Titelles de guerra
μεταφρασμένο απ τη σοφια.
Ενώ ο λαός περνάει πείνα,
(continua)
(continua)
inviata da σοφια 25/5/2006 - 00:24
Fuerte de San Cristóbal
anonimo
Testo ripreso da Altavoz del Frente
Il Forte di San Cristóbal
Scrisse Don Lorenzo Milani: “Se in quegli stessi giorni non ci fossero stati italiani anche a combattere dall’altra parte, oggi non potremmo più alzare gli occhi e guardare uno spagnolo in faccia”. Si riferiva alle truppe fasciste inviate da Mussolini in Spagna già dal 1936, trasportate in borghese, per sostenere Francisco Franco.
Il 22 maggio 1938 più di 2500 persone provenienti da tutta la Spagna erano state incarcerate nel forte di San Cristóbal, presso Pamplona, in Navarra, nella zona da tempo nelle mani di Franco. Erano combattenti per la libertà e la legalità repubblicana. Quel giorno, 795 prigioneri, a rischio della vita, tentarono la fuga; un tentativo impossibile e annientato. 585 di essi furono passati per le armi, mentre i restanti morirono disarmati nella lotta impari. A guardia del forte, e autori del massacro,... (continua)
Il Forte di San Cristóbal
Scrisse Don Lorenzo Milani: “Se in quegli stessi giorni non ci fossero stati italiani anche a combattere dall’altra parte, oggi non potremmo più alzare gli occhi e guardare uno spagnolo in faccia”. Si riferiva alle truppe fasciste inviate da Mussolini in Spagna già dal 1936, trasportate in borghese, per sostenere Francisco Franco.
Il 22 maggio 1938 più di 2500 persone provenienti da tutta la Spagna erano state incarcerate nel forte di San Cristóbal, presso Pamplona, in Navarra, nella zona da tempo nelle mani di Franco. Erano combattenti per la libertà e la legalità repubblicana. Quel giorno, 795 prigioneri, a rischio della vita, tentarono la fuga; un tentativo impossibile e annientato. 585 di essi furono passati per le armi, mentre i restanti morirono disarmati nella lotta impari. A guardia del forte, e autori del massacro,... (continua)
Valgame Dios, qué jaleó!
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/5/2006 - 22:37
En el Barranco del Lobo
anonimo
Testo ripreso da Altavoz del Frente
.
La guerra del Riff.
Il 9 luglio 1909 i rifeños, i marocchini delle alture del Riff, attaccarono un gruppo di operai spagnoli che stavano costruendo un ponte per la ferrovia mineraria a circa tre chilometri da Melilla, la città spagnola ancora oggi enclave in territorio marocchino. Morirono 4 (secondo altre fonti 6) operai e vi furono molti feriti. I militari spagnoli intrapresero un’azione di rappresaglia contro gli aggressori; in seguito, anche per l’emozione che il fatto aveva suscitato nell’opinione pubblica spagnola, il governo decise di intensificare le rappresaglie che divennero un attacco indiscriminato alla popolazione marocchina. L’11 luglio inizia l’invio di truppe: è l’inizio della guerra del Riff. Il governo presieduto da Maura mobilita anche i riservisti della leva 1903 e 1904, molti dei quali sposati con figli, convocandoli nel porto... (continua)
.
La guerra del Riff.
Il 9 luglio 1909 i rifeños, i marocchini delle alture del Riff, attaccarono un gruppo di operai spagnoli che stavano costruendo un ponte per la ferrovia mineraria a circa tre chilometri da Melilla, la città spagnola ancora oggi enclave in territorio marocchino. Morirono 4 (secondo altre fonti 6) operai e vi furono molti feriti. I militari spagnoli intrapresero un’azione di rappresaglia contro gli aggressori; in seguito, anche per l’emozione che il fatto aveva suscitato nell’opinione pubblica spagnola, il governo decise di intensificare le rappresaglie che divennero un attacco indiscriminato alla popolazione marocchina. L’11 luglio inizia l’invio di truppe: è l’inizio della guerra del Riff. Il governo presieduto da Maura mobilita anche i riservisti della leva 1903 e 1904, molti dei quali sposati con figli, convocandoli nel porto... (continua)
En el Barranco del Lobo
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/5/2006 - 22:07
España en llamas
Leopoldo González
Parole e musica di Leopoldo González
Testo ripreso da La musica dell'altra Italia
Testo ripreso da La musica dell'altra Italia
Questa canzone, un pasodoble, unitamente alla marcia intitolata "No pasarán", entrambe composte da Leopoldo González, sono state registrate su un disco 78 giri interpretato dalla Orquesta "Los Milicianos" con coro nel 1937.
España inquieta,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/5/2006 - 21:59
Amarrado a la cadena
anonimo
Testo ripreso da La musica dell'altra Italia
Canzone anarchica pubblicata nel Cancionero Revolucionario de Ediciones Tierra y Libertad, Burdeos (Bordeaux), 1947. La musica è quella della canzone napoletana "Torna a Surriento".
Amarrado a la cadena
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/5/2006 - 20:48
Il 24 maggio 1915
anonimo
IL 24 MAGGIO 1915 E' STATA LA PRIMA GRANDE PROVA DI UNITA' NAZIONALE DAI TEMPI DI ROMA. ONORE AI CADUTI PER L'UNITA' NAZIONALE, ONORE AI CADUTI PER L'ITALIA.
Per la serie "Le CCG non censurano nessuno" vi presentiamo un commento della sig.ra Destra Sociale (ignoriamo quale sia il nome e quale il cognome; se si tratta invece del sig. Sociale Destra, ce ne scusiamo). Il quale ha un valore: certi interventi in un sito come questo, infatti, sono pienamente contro la guerra. Non va sottovalutato il contatto diretto con chi è portatore di certe idee: vedendole, toccandole con mano, si capisce meglio il valore di un'opposizione.
Piccola nota: abbiamo corretto alcuni errori di ortografia contenuti nel messaggio della sig.ra Sociale (o del sig. Destra); 'sti superitaliani spesso e volentieri manco sanno scrivere in italiano, che cosa ci volete fare...[RV]
Piccola nota: abbiamo corretto alcuni errori di ortografia contenuti nel messaggio della sig.ra Sociale (o del sig. Destra); 'sti superitaliani spesso e volentieri manco sanno scrivere in italiano, che cosa ci volete fare...[RV]
DESTRA_SOCIALE 24/5/2006 - 16:20
Vaixell de Grècia
Greek version by Sophia
"Aφορά τη δικτατορία της Eλλάδας που παραλληλίζεται με τη δικτατορία του Φράνκο στην Iσπανία."
"[La canzone] riguarda la dittatura in Grecia che viene messa in parallelo con la dittatura di Franco in Spagna".
La canzone eseguita (in catalano) da Nena Venetsanou al "Concert per la LLibertat"
al Camp Nou di Barcellona il 29 giugno 2013.
Η Νένα Βενετσάνου τραγουδάει Vaixell de Grècia (Πλοίο της Ελλάδας) στα καταλανικά στο Καμπ Νόου της Βαρκελώνης τη 29. Ιούνιου 2013 για τη "Συναυλία της Ελευθερίας".
"Aφορά τη δικτατορία της Eλλάδας που παραλληλίζεται με τη δικτατορία του Φράνκο στην Iσπανία."
"[La canzone] riguarda la dittatura in Grecia che viene messa in parallelo con la dittatura di Franco in Spagna".
La canzone eseguita (in catalano) da Nena Venetsanou al "Concert per la LLibertat"
al Camp Nou di Barcellona il 29 giugno 2013.
Η Νένα Βενετσάνου τραγουδάει Vaixell de Grècia (Πλοίο της Ελλάδας) στα καταλανικά στο Καμπ Νόου της Βαρκελώνης τη 29. Ιούνιου 2013 για τη "Συναυλία της Ελευθερίας".
ΚΑΡΆΒΙ ΤΗΣ ΕΛΛΆΔΑΣ
(continua)
(continua)
inviata da sofia 24/5/2006 - 00:57
Quello che mai potranno fermare
[1973]
Incisa dal Canzoniere del Proletariato
Incisa dal Canzoniere del Proletariato
Sull'assassinio di Franco Serantini, nel 1973 Pino Masi compose questa canzone da cantarsi sull'aria di I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night di Alfred Hayes e Earl Robinson, la famosissima canzone dedicata a Joe Hill cui Masi si ispirò chiaramente anche per il testo.
Incisioni:
- Canzoniere del Proletariato: 45 Lotta Continua LC 14
- Canzoniere del Proletariato: 45 Circolo Ottobre CO SP 07
Sull'assassinio di Serantini si veda La ballata di Franco Serantini.
Incisioni:
- Canzoniere del Proletariato: 45 Lotta Continua LC 14
- Canzoniere del Proletariato: 45 Circolo Ottobre CO SP 07
Sull'assassinio di Serantini si veda La ballata di Franco Serantini.
Ho fatto un sogno questa notte
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/5/2006 - 23:37
E depois do adeus
[1974]
Letra/ Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: José Niza
Música / Musica/ Music / Musique / Sävel: José Calvário
Questa canzone rappresenta un "unicum" in tutta la nostra raccolta, in quanto vi è ospitata non per il suo contenuto, ma per ciò che le capitò di rappresentare.
Si tratta, infatti, di una canzonetta d'amore finito, una delle tante che sono state scritte in tutti i paesi e in tutte le lingue. Scritta da José Niza e José Calvário e interpretata da Paulo de Carvalho, un noto cantante portoghese dell'epoca, parla di un uomo che si ritrova di fronte alla fine di un amore. Parla all'amata di come si sente, paragonandola a "un fiore che ho colto"; la relazione è stata quindi di breve durata. Vi è anche un originalissimo commento sulla natura dell'amore stesso che sarebbe "vincere e perdere".
La canzone, dopo aver vinto il Festival della RTP (Rádio Televisão Portuguesa, il Sanremo... (continua)
Letra/ Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: José Niza
Música / Musica/ Music / Musique / Sävel: José Calvário
Questa canzone rappresenta un "unicum" in tutta la nostra raccolta, in quanto vi è ospitata non per il suo contenuto, ma per ciò che le capitò di rappresentare.
Si tratta, infatti, di una canzonetta d'amore finito, una delle tante che sono state scritte in tutti i paesi e in tutte le lingue. Scritta da José Niza e José Calvário e interpretata da Paulo de Carvalho, un noto cantante portoghese dell'epoca, parla di un uomo che si ritrova di fronte alla fine di un amore. Parla all'amata di come si sente, paragonandola a "un fiore che ho colto"; la relazione è stata quindi di breve durata. Vi è anche un originalissimo commento sulla natura dell'amore stesso che sarebbe "vincere e perdere".
La canzone, dopo aver vinto il Festival della RTP (Rádio Televisão Portuguesa, il Sanremo... (continua)
Quis saber quem sou
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 23/5/2006 - 23:19
Ballata per Franco Serantini
[1972]
Testo di Ivan della Mea
Sull'aria del "Canto per la morte di Felice Cavallotti", noto anche come "Povero Cavallotti".
Su Franco Serantini si veda La ballata di Franco Serantini.
Testo di Ivan della Mea
Sull'aria del "Canto per la morte di Felice Cavallotti", noto anche come "Povero Cavallotti".
Su Franco Serantini si veda La ballata di Franco Serantini.
Il video I sovversivi dedicato a Franco Serantini.
"La canzone è eseguita sull'aria di "Canto per la morte di Felice Cavallotti", nota anche col titolo di "Povero Cavallotti". Da sottolineare l'ottava stanza "Una unità di classe sopra gruppi e partiti, una unità in coscienza di nuova resistenza!", per il significato e il peso che questi versi potrbbero avere in un momento come quello attuale, in cui il popolo sembra afflitto da una malafede enorme nei confronti dei partiti e da un disfattismo insormontabile nei riguardi della politica. Forse, servirebbe ancora un Ivan che, passando per le radio dei poveri lavoratori italiani, uccisi dalla borghesia come Serantini dai fascisti, sbraitasse ancora di simili parole! (Salvo Lo Galbo)"
"La canzone è eseguita sull'aria di "Canto per la morte di Felice Cavallotti", nota anche col titolo di "Povero Cavallotti". Da sottolineare l'ottava stanza "Una unità di classe sopra gruppi e partiti, una unità in coscienza di nuova resistenza!", per il significato e il peso che questi versi potrbbero avere in un momento come quello attuale, in cui il popolo sembra afflitto da una malafede enorme nei confronti dei partiti e da un disfattismo insormontabile nei riguardi della politica. Forse, servirebbe ancora un Ivan che, passando per le radio dei poveri lavoratori italiani, uccisi dalla borghesia come Serantini dai fascisti, sbraitasse ancora di simili parole! (Salvo Lo Galbo)"
Di nome avevi Franco
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/5/2006 - 23:15
Somos livres [Uma gaivota voava, voava]
Portogallo, primavera del 1974.
I militari, stanchi di combattere assurde guerre per mantenere i possedimenti coloniali in Africa, con un colpo di stato incruento depongono il dittatore Marcelo Caetano, continuatore del regime instaurato nel 1926 da Antonio Salazar. Il governo militare provvisorio concede l'indipendenza ad Angola, Mozambico e Guinea Bissau e nel 1976 si tengono libere elezioni.
La canzone di Ermelinda Duarte è uno degli inni della "Rivoluzione dei Garofani" intrapresa dai "Capitani di Aprile"
I militari, stanchi di combattere assurde guerre per mantenere i possedimenti coloniali in Africa, con un colpo di stato incruento depongono il dittatore Marcelo Caetano, continuatore del regime instaurato nel 1926 da Antonio Salazar. Il governo militare provvisorio concede l'indipendenza ad Angola, Mozambico e Guinea Bissau e nel 1976 si tengono libere elezioni.
La canzone di Ermelinda Duarte è uno degli inni della "Rivoluzione dei Garofani" intrapresa dai "Capitani di Aprile"
Ontem apenas
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 23/5/2006 - 22:56
Nienawiść i wojna
Fribourg, 23 mai 2006
Merci à Marta, que j'ai enlevée à sa famille pour une demi-heure pour faire cette traduction. Dziekujemy, Marto!
Merci à Marta, que j'ai enlevée à sa famille pour une demi-heure pour faire cette traduction. Dziekujemy, Marto!
HAINE ET GUERRE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/5/2006 - 22:22
Saltarelli: 12 dicembre 1970
[1971]
Testo di Pino Masi
Sull'aria de "La povera Rosetta"
Testo ripreso da La musica dell'altra Italia
Testo di Pino Masi
Sull'aria de "La povera Rosetta"
Testo ripreso da La musica dell'altra Italia
Incisioni:
- Canzoniere del Proletariato: 45 Lotta Continua LC 3
- Canzoniere del Proletariato: 45 Circolo Ottobre CO SP 02
- Pino Masi: 12 dicembre
Si veda Saltarelli per l'introduzione e l'iconografia.
- Canzoniere del Proletariato: 45 Lotta Continua LC 3
- Canzoniere del Proletariato: 45 Circolo Ottobre CO SP 02
- Pino Masi: 12 dicembre
Si veda Saltarelli per l'introduzione e l'iconografia.
Il 12 dicembre un anno era passato
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/5/2006 - 21:52
Da via Tibaldi
[1971]
Testo e musica di Diego De Palma.
Disco: Io vi parlo di Milano - Dischi del Sole DS 75 - 1972.
Milano, maggio/giugno 1971.
I baraccati e i senza casa della metropoli lombarda occupano le case, di proprietà dell'IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) site in via Tibaldi.
Nella notte fra il 2 e il 3 giugno, 4000 agenti in armi sono chiamati a sgomberare le case con la forza. La polizia attacca sparando all'impazzata un numero impressionante di candelotti lacrimogeni, ed è un'aggressione che i testimoni definiscono bestiale.
Un bambino di appena sette mesi, Massimiliano Ferretti, malato di cuore ed affetto da bronchite, viene colpito dai gas lacrimogeni.
Ricoverato alla clinica Mangiagalli cessa di vivere.
Il padre di Massimiliano, ricercato dalla polizia per furto, deve subire l'onta di nascondersi, come se il criminale fosse lui, mentre il potere gli ha ammazzato il figlio.
Lotta... (continua)
Testo e musica di Diego De Palma.
Disco: Io vi parlo di Milano - Dischi del Sole DS 75 - 1972.
Milano, maggio/giugno 1971.
I baraccati e i senza casa della metropoli lombarda occupano le case, di proprietà dell'IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) site in via Tibaldi.
Nella notte fra il 2 e il 3 giugno, 4000 agenti in armi sono chiamati a sgomberare le case con la forza. La polizia attacca sparando all'impazzata un numero impressionante di candelotti lacrimogeni, ed è un'aggressione che i testimoni definiscono bestiale.
Un bambino di appena sette mesi, Massimiliano Ferretti, malato di cuore ed affetto da bronchite, viene colpito dai gas lacrimogeni.
Ricoverato alla clinica Mangiagalli cessa di vivere.
Il padre di Massimiliano, ricercato dalla polizia per furto, deve subire l'onta di nascondersi, come se il criminale fosse lui, mentre il potere gli ha ammazzato il figlio.
Lotta... (continua)
Alla Camera è passata la riforma della casa!
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/5/2006 - 21:16
La ballata di Franco Serantini
FRANCO SERANTINI. ANARCHICO. FIGLIO DI NN. UCCISO DALLA REPRESSIONE POLIZIESCA.
Riccardo Venturi 23/5/2006 - 14:36
Cara Laura
IL CASO FACIO, IL FINTO PROCESSO E LE VERITA' NASCOSTE
di Maurizio Bardi
da Cronaca di un secolo in Lunigiana
Questo articolo è stato pubblicato nel mese di ottobre 1990 sul mensile Lunigiana la Sera. Lo riproponiamo come itinerario per «I luoghi della resistenza in Lunigiana»
Dante Castellucci, detto Facio, uno dei capi più coraggiosi della guerra partigiana, fu fucilato nel 1944 col pretesto del furto di un lancio. Dietro quel finto processo ombre e verità sulle quali ormai si deve far luce.
Come ha scritto Mauro Calamandrei: «Non è Facio che dobbiamo compiangere; compiangiamo invece i suoi fucilatori e soprattutto i loro mandanti, capaci di tanta scelleratezza»
Quella del 21 luglio è una giornata di mezza estate particolarmente afosa. Un vento caldo sfiora le piante che sbucano come lance sui monti intorno a Zeri.
Mi sono alzato presto per arrivare nella prima mattinata ad Adelano.
Quella... (continua)
di Maurizio Bardi
da Cronaca di un secolo in Lunigiana
Questo articolo è stato pubblicato nel mese di ottobre 1990 sul mensile Lunigiana la Sera. Lo riproponiamo come itinerario per «I luoghi della resistenza in Lunigiana»
Dante Castellucci, detto Facio, uno dei capi più coraggiosi della guerra partigiana, fu fucilato nel 1944 col pretesto del furto di un lancio. Dietro quel finto processo ombre e verità sulle quali ormai si deve far luce.
Come ha scritto Mauro Calamandrei: «Non è Facio che dobbiamo compiangere; compiangiamo invece i suoi fucilatori e soprattutto i loro mandanti, capaci di tanta scelleratezza»
Quella del 21 luglio è una giornata di mezza estate particolarmente afosa. Un vento caldo sfiora le piante che sbucano come lance sui monti intorno a Zeri.
Mi sono alzato presto per arrivare nella prima mattinata ad Adelano.
Quella... (continua)
23/5/2006 - 14:05
Compagni se vi assiste la memoria (Storia di Licio Nencetti Partigiano)
interpretato da Caterina Bueno in "Se vi assiste la memoria" del 1974
Erroneamente considerato un canto in ottava rima, questo testo è eseguito su una melodia assai simile a quella dei canti "a braccio", ma non ha la struttura classica dell’ottava a rima incatenata. L’esame del testo poetico del canto mostra anche l’intervento di "mani" diverse nella composizione che è, in parte, descritta in prima persona e, in parte, in terza persona.
Non sfugge neppure una certa diversità di linguaggio presente in tutto l’arco della composizione, quasi a testimoniare più interventi in tempi diversi, anche se il canto è attribuito all’improvvisatore A. Casini.
Comunicazione manoscritta di Enzo e Sergio Piccoletti s.i.d. cfr. Caterina: Se vi assiste la memoria, Cetra folk, lpp. 263 (n° 28).
Erroneamente considerato un canto in ottava rima, questo testo è eseguito su una melodia assai simile a quella dei canti "a braccio", ma non ha la struttura classica dell’ottava a rima incatenata. L’esame del testo poetico del canto mostra anche l’intervento di "mani" diverse nella composizione che è, in parte, descritta in prima persona e, in parte, in terza persona.
Non sfugge neppure una certa diversità di linguaggio presente in tutto l’arco della composizione, quasi a testimoniare più interventi in tempi diversi, anche se il canto è attribuito all’improvvisatore A. Casini.
Comunicazione manoscritta di Enzo e Sergio Piccoletti s.i.d. cfr. Caterina: Se vi assiste la memoria, Cetra folk, lpp. 263 (n° 28).
Compagni se vi assiste la memoria
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/5/2006 - 01:24
Otto settembre
anonimo
Dalla pagina "Memoria" della provincia di Arezzo, in cui è possibile scaricare l'mp3 del canto. Il testo è stato trascritto all'ascolto.
Diffuso su tutta la dorsale appenninica, il canto è stato composto e diffuso da ex-prigionieri reduci dai campi di concentramento nazisti, dove molti nostri connazionali furono deportati dopo l'otto settembre 1943, data in cui fu firmato l'armistizio tra l'Italia e le Nazioni Unite. L'aria è quella della nota ballata "Un bel giorno andando in Francia".
L'otto settembre fu la data,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/5/2006 - 01:02
Terra Innamorata. 9: Trent'anni dopo
[1978]
"Battan l'otto, ma saranno le nove
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/5/2006 - 00:23
Terra Innamorata. 8: Elegia del mondo umano
[1978]
Fu l'ultima ferocia di una guerra
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/5/2006 - 00:21
Terra Innamorata. 7: In piazza Quattro Novembre
[1978]
Prima gli scioperi, poi
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/5/2006 - 00:18
Terra Innamorata. 6: La canzone di Nicola
[1978]
Nikolaj Bujanov
Nikolaj Grigor'evič Bujanov (in russo: Никола́й Григо́рьевич Буя́нов?, in ucraino: Микола Григорович Буянов, traslitterato: Mykola Grigorovič Bujanov; Mogilëv-Podol'skij, 24 aprile 1925 – Castelnuovo dei Sabbioni, 8 luglio 1944) è stato un militare e partigiano sovietico.
Nato in Ucraina nel 1925, si arruolò nell'Armata Rossa e fu fatto prigioniero dai nazisti durante l'invasione dell'Unione Sovietica. Fu deportato in Italia per essere inquadrato in reparti antipartigiani, ma riuscì a fuggire trovando ospitalità presso una famiglia di San Giovanni Valdarno e successivamente si unì alle formazioni partigiane operanti nel Valdarno aretino. Membro della 5ª Compagnia "Chiatti" della 22ª Brigata Garibaldi "Vittorio Sinigaglia", durante un rastrellamento tedesco a Castelnuovo dei Sabbioni ignorò l'ordine di ritirarsi e venne ucciso mentre proteggeva i compagni e permetteva... (continua)
Nikolaj Bujanov
Nikolaj Grigor'evič Bujanov (in russo: Никола́й Григо́рьевич Буя́нов?, in ucraino: Микола Григорович Буянов, traslitterato: Mykola Grigorovič Bujanov; Mogilëv-Podol'skij, 24 aprile 1925 – Castelnuovo dei Sabbioni, 8 luglio 1944) è stato un militare e partigiano sovietico.
Nato in Ucraina nel 1925, si arruolò nell'Armata Rossa e fu fatto prigioniero dai nazisti durante l'invasione dell'Unione Sovietica. Fu deportato in Italia per essere inquadrato in reparti antipartigiani, ma riuscì a fuggire trovando ospitalità presso una famiglia di San Giovanni Valdarno e successivamente si unì alle formazioni partigiane operanti nel Valdarno aretino. Membro della 5ª Compagnia "Chiatti" della 22ª Brigata Garibaldi "Vittorio Sinigaglia", durante un rastrellamento tedesco a Castelnuovo dei Sabbioni ignorò l'ordine di ritirarsi e venne ucciso mentre proteggeva i compagni e permetteva... (continua)
In brigata, sul monte
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/5/2006 - 00:06
Terra Innamorata. 5: Canto dei minatori
[1978]
Pane, pace e libertà
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/5/2006 - 00:03
Terra Innamorata. 4: Vent'anni
[1978]
Questa volta i compagni
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/5/2006 - 00:00
Terra Innamorata. 3: I sette gatti
[1978]
Il 21 marzo 1921, un convoglio
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/5/2006 - 23:57
Percorsi:
Gatti & gattacci
Terra Innamorata. 2: La canzone di Gino e Galliano
[1978]
Si riuniscono ogni sera
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/5/2006 - 23:49
Terra Innamorata. 1: Un'introduzione
[1978]
Aprile 2001 . IL CANZONIERE DEL VALDARNO, TERRA INNAMORATA
Registrato nel 1978, a Bologna negli studi dell'Harpo's Bazaar, questo disco fu il settimo vinile pubblicato dall'allora (quasi) neo-nata Materiali Sonori. Un disco all'epoca importante, più volte segnalato come uno degli ultimi rilevanti lavori di una stagione in cui si coniugavano bene musica e impegno civile, canzoni e politica. Come si potrebbe definire oggi? Canzone d'autore, neo-folk, forse world music. Chissà. Un'opera comunque giovanile, con qualche ingenuità, che però era rimasta nel cuore di tanti appassionati. Un disco ormai introvabile. Noi però, un po' per pudore e un po' per le differenti strade creative successivamente intraprese, non lo avevamo mai ristampato su digitale. Forse ritenendolo inattuale...
E' stata la caparbietà di Enzo Brogi, mitico sindaco di Cavriglia (uno che ad ogni elezione prendeva... (continua)
Aprile 2001 . IL CANZONIERE DEL VALDARNO, TERRA INNAMORATA
Registrato nel 1978, a Bologna negli studi dell'Harpo's Bazaar, questo disco fu il settimo vinile pubblicato dall'allora (quasi) neo-nata Materiali Sonori. Un disco all'epoca importante, più volte segnalato come uno degli ultimi rilevanti lavori di una stagione in cui si coniugavano bene musica e impegno civile, canzoni e politica. Come si potrebbe definire oggi? Canzone d'autore, neo-folk, forse world music. Chissà. Un'opera comunque giovanile, con qualche ingenuità, che però era rimasta nel cuore di tanti appassionati. Un disco ormai introvabile. Noi però, un po' per pudore e un po' per le differenti strade creative successivamente intraprese, non lo avevamo mai ristampato su digitale. Forse ritenendolo inattuale...
E' stata la caparbietà di Enzo Brogi, mitico sindaco di Cavriglia (uno che ad ogni elezione prendeva... (continua)
Battan l'otto, ma saranno le nove
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/5/2006 - 23:39
Jaurès
Pourquoi ont-ils tué Jaurès?
La réponse est très simple, mon ami sans nom. Parce qu'il était un homme qui ne voulait pas la guerre et qui se battait pour qu'elle n'éclate. Voilà. Salut. [RV]
22/5/2006 - 16:05
Conscrits, égayons nos vingt ans
anonimo
Canzone popolare della Franca Contea (Lantenne-Lavennay)
Chanson populaire de Franche-Comtée (Lantenne-Lavennay)
Da Chants populaires français
Una canzone che sembra celebrare il passaggio dei vent'anni segnato dalla coscrizione militare. Sembra. Si consiglia di tenere conto soprattutto delle strofe pari.
Chanson populaire de Franche-Comtée (Lantenne-Lavennay)
Da Chants populaires français
Una canzone che sembra celebrare il passaggio dei vent'anni segnato dalla coscrizione militare. Sembra. Si consiglia di tenere conto soprattutto delle strofe pari.
Conscrits, égayons nos vingt ans
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/5/2006 - 00:26
Un jour l'envi' m'a pris de déserter la France
anonimo
Canzone popolare del Québec (Canada)
Chanson populaire québecoise.
Da Chants populaires français
E' evidente il collegamento con La chanson du déserteur, L'Exécution du Déserteur e Le déserteur (dei Malicorne). Si tratta del più tipico esempio di storia popolare elaborata in diverse ballate di diversa localizzazione. Questa è la versione canadese di importazione.[RV]
Chanson populaire québecoise.
Da Chants populaires français
E' evidente il collegamento con La chanson du déserteur, L'Exécution du Déserteur e Le déserteur (dei Malicorne). Si tratta del più tipico esempio di storia popolare elaborata in diverse ballate di diversa localizzazione. Questa è la versione canadese di importazione.[RV]
Un jour l'envi' m'a pris
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/5/2006 - 00:14
Percorsi:
Disertori
Le retour du soldat
anonimo
Canzone popolare dell'Ile-de-France e Normandia.
Chant populaire (Ile-de-France/Normandie)
Da Chants populaires français
Chant populaire (Ile-de-France/Normandie)
Da Chants populaires français
Voulez-vous permettre en passant
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/5/2006 - 23:36
La guerre des paysans
anonimo
Canto popolare alsaziano (ca. XVII secolo)
Chanson populaire alsacienne (env. XVIIème siècle)
Da Chants Populaires Français
Chanson populaire alsacienne (env. XVIIème siècle)
Da Chants Populaires Français
Si tratta di un canto popolare in lingua francese testimoniato a partire dal XVII secolo, le cui origini sono però senz'altro da ricercare negli avvenimenti della Guerra dei contadini, la rivolta popolare che infuriò nei paesi di lingua tedesca tra il 1524 e il 1526 (l'Alsazia era ed è tuttora, in parte, una regione di lingua tedesca; in particolare, fu interessata dalla rivolta tra l'aprile e il maggio del 1525).
Paysan, qui plaint ta peine
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/5/2006 - 23:27
Stornello No Tav
Francesco
Da :Carta-Campagne Ambiente
Ciao redazione!
Nel corso dei mesi finali del 2005 ho potuto seguire,
anche da vicino sebbene meno di quanto avrei voluto, gli avvenimenti della Valsusa. Salendo in treno a Venaus per capodanno, ed in parte completandolo in seguito, ho scritto uno stornello che vi propongo (in allegato) per metterlo tra i messaggi, o tra le lettere, o dove lo ritenete opportuno, della sezione Campagna No Tav.
Buon proseguimento
Francesco
Ciao redazione!
Nel corso dei mesi finali del 2005 ho potuto seguire,
anche da vicino sebbene meno di quanto avrei voluto, gli avvenimenti della Valsusa. Salendo in treno a Venaus per capodanno, ed in parte completandolo in seguito, ho scritto uno stornello che vi propongo (in allegato) per metterlo tra i messaggi, o tra le lettere, o dove lo ritenete opportuno, della sezione Campagna No Tav.
Buon proseguimento
Francesco
Scritto (in parte) in treno verso Susa il 31/12/05
(continua)
(continua)
inviata da adriana 20/5/2006 - 09:18
Stranizza d'amuri
Ciao! sono un ragazzo spagnolo seguitore di Battiato...
Ho ascoltato proprio una altra canzone in siciliano, Strade paralelle, quella cantata con Giunni Russo. Non so si ha stato scritta pure da lui, ma, me piacce un sacco.
Bella lingua il siciliano, e come suona in l´oreccie....
Grazie
Ho ascoltato proprio una altra canzone in siciliano, Strade paralelle, quella cantata con Giunni Russo. Non so si ha stato scritta pure da lui, ma, me piacce un sacco.
Bella lingua il siciliano, e come suona in l´oreccie....
Grazie
Alfonso de Torres 19/5/2006 - 19:51
Soldier Soldier
Un singolo antimilitarista anarco-punk ironico e delirante risalente al 1979
Soldier Soldier - What's Your Price?
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 19/5/2006 - 12:51
Wer zettelt immer die Kriege an
Johannes Leschinski
Wer zettelt immer die Kriege an
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/5/2006 - 02:41
L'Internationale
TEDESCO / GERMAN 5
L' Internationale der Rotgardisten (Internazionale delle Guardie Rosse) di Erich Mühsam
Erich Mühsam's Internationale der Rotgardisten (Red Guards' Internationale)
1919
Interpretata da Christoph Holzhofer
Performed by Christoph Holzhofer
La Räterepublik-Internationale o Internationale der Rotgardisten composta da Erich Mühsam nel 1919 per la Bayerische Räterepublik, la "Repubblica dei Consigli bavarese" di Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg.
La versione è piuttosto aderente al testo originale francese. Una caratteristica unica di questa versione è il ritornello: la sua prima parte è una composizione autonoma di Erich Mühsam, mentre la seconda parte è ripresa dalla versione classica di Emil Luckhardt. Presenta alcune varianti, indicate in note: nella versione specificamente adottata dai "Rotgardisten", le "Guardie Rosse" della Repubblica dei Consigli, ha un ritornello... (continua)
L' Internationale der Rotgardisten (Internazionale delle Guardie Rosse) di Erich Mühsam
Erich Mühsam's Internationale der Rotgardisten (Red Guards' Internationale)
1919
Interpretata da Christoph Holzhofer
Performed by Christoph Holzhofer
La Räterepublik-Internationale o Internationale der Rotgardisten composta da Erich Mühsam nel 1919 per la Bayerische Räterepublik, la "Repubblica dei Consigli bavarese" di Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg.
La versione è piuttosto aderente al testo originale francese. Una caratteristica unica di questa versione è il ritornello: la sua prima parte è una composizione autonoma di Erich Mühsam, mentre la seconda parte è ripresa dalla versione classica di Emil Luckhardt. Presenta alcune varianti, indicate in note: nella versione specificamente adottata dai "Rotgardisten", le "Guardie Rosse" della Repubblica dei Consigli, ha un ritornello... (continua)
Räterepublik-Internationale
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/5/2006 - 02:29
Wir sind die schwarzen Rebellen
anonimo
Wir sind die schwarzen Rebellen può ben essere la più breve canzone contro la guerra presente in questo sito. Due soli versi, provenienti dall'ambiente dei "Pirati della Stella Alpina", gli Edelweisspiraten tedeschi. Dei giovani che, sotto il regime nazista, desideravano ancora vivere come persone libere, libere di vagare all'aria aperta, di amare la natura, di non irreggimentarsi a forza nelle organizzazioni guerresche del Reich. Molti pagarono con la vita questa loro scelta.
Questo piccolo canto doveva per forza essere breve. Basta leggerlo per capirne il perché. Leggerlo e immaginarsi di stare sotto il regime nazista. Proviene forse dalla gioventù cattolica, con tutta probabilità lo Jugendschar di St.Dreikönigen, presso Colonia. Dovrebbe risalire circa al 1937.
Testo: da Volksliederarchiv.
Wir sind die schwarzen Rebellen,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/5/2006 - 01:34
Nassiriya
"E per la pace, il tuo coinvolgimento..."
Ma quale missione di pace! in un video di rainews24 un militare italiano incita un suo compagno ad uccidere un iracheno, urlandogli "annichiliscilo!". Se questa è la pace, beh, forse abbiamo fatto un po' di confusione... Come inno patriottico preferisco "Viva l'Italia" di De Gregori...
Ma quale missione di pace! in un video di rainews24 un militare italiano incita un suo compagno ad uccidere un iracheno, urlandogli "annichiliscilo!". Se questa è la pace, beh, forse abbiamo fatto un po' di confusione... Come inno patriottico preferisco "Viva l'Italia" di De Gregori...
E come non essere d'accordo con quanto hai scritto, Davide? Ma è principio assoluto del nostro sito non rifiutare i testi contribuiti, stabilendo però delle discussioni assai chiare. Saluti! [RV]
Davide 18/5/2006 - 22:19
Leg dein Ohr auf die Schiene der Geschichte
Testo in Kleinschreibung - Kleinschreibungtext
text & musik: philippe kayser, martin welzer, max herre
testo e musica: philippe kayser, martin welzer, max herre
text & musik: philippe kayser, martin welzer, max herre
testo e musica: philippe kayser, martin welzer, max herre
viele menschen schrecken zurück wenn sie "geschichte" hör'n
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/5/2006 - 00:07
Estadio Chile
Deutsche Fassung
Quelle:
Victor Jara - Chile, mein Land, offen und wild
Sein Leben, erzählt von Joan Jara
rororo aktuell 5523
Quelle:
Victor Jara - Chile, mein Land, offen und wild
Sein Leben, erzählt von Joan Jara
rororo aktuell 5523
ESTADIO CHILE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/5/2006 - 23:51
×