Body Count
Come "Orange Crush", è una canzone che parla della guerra in Vietnam... E' un brano che i R.E.M. interpretano spesso da vivo ma non mi pare che sia mai stato incluso in qualche pubblicazione ufficiale...
All the young kids learn to dance in the combat zone
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 22/3/2006 - 17:57
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
Gun Shy
[1987]
Parole e musica di Natalie Merchant
Nell'album intitolato "In My Tribe"
Testo ripreso dal sito ufficiale dell'autrice
"Sono così bravi a fare dei soldati, ma non altrettanto a fare degli uomini."
"... C'è un mondo fuori da questa stanza e quando vorrai incontrarlo promettimi che non lo farai con la tua pistola..."
Parole e musica di Natalie Merchant
Nell'album intitolato "In My Tribe"
Testo ripreso dal sito ufficiale dell'autrice
"Sono così bravi a fare dei soldati, ma non altrettanto a fare degli uomini."
"... C'è un mondo fuori da questa stanza e quando vorrai incontrarlo promettimi che non lo farai con la tua pistola..."
I always knew that you would
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 22/3/2006 - 17:31
Il 20 marzo è stato il terzo anniversario dell'inizio della guerra in Iraq. E anche di questo sito, che è in rete dalla sera stessa dell'attacco angloamericano. Non c'è niente da festeggiare, assolutamente niente. Abbiamo solo voluto, contro l'indifferenza alla guerra e a ogni guerra, inserire tra le canzoni fondamentali Sólo le pido a Dios di León Gieco. Sólo le pedimos a Dios que la guerra nunca nos sea indiferente.
Riccardo Venturi 21/3/2006 - 21:05
Sólo le pido a Dios
In questo terzo tragico anniversario di guerra, mi unisco a tutti voi delle CCG/AWS nel dolore e nella condanna di questa vergogna che sta funestando la vita di milioni e milioni di persone, tutti noi compresi.
Oltretutto, questa già tragica ricorrenza è stata resa ancora più assurda dall'alta onoreficenza riconosciuta a Fabrizio Quattrocchi, uno che ha scelto quella vita e ne ha accettato i rischi conseguenti solo per denaro, non certo per amore di "Patria" (concetto già retorico ma mai tanto abusato come oggi!)... E a chi dice, giustamente indignato, ma perché a costui e non ai morti di Nassiriya io dico: niente "patacche", fuori subito da questa sporca guerra e risarcimenti miliardari ai parenti di quei soldati che sono stati mandati al macello...
È anche il terzo anniversario di questo sito e devo dire che sono contento che ci sia... Però, parafrasando il Sub Comandante Marcos, sarei... (continua)
Oltretutto, questa già tragica ricorrenza è stata resa ancora più assurda dall'alta onoreficenza riconosciuta a Fabrizio Quattrocchi, uno che ha scelto quella vita e ne ha accettato i rischi conseguenti solo per denaro, non certo per amore di "Patria" (concetto già retorico ma mai tanto abusato come oggi!)... E a chi dice, giustamente indignato, ma perché a costui e non ai morti di Nassiriya io dico: niente "patacche", fuori subito da questa sporca guerra e risarcimenti miliardari ai parenti di quei soldati che sono stati mandati al macello...
È anche il terzo anniversario di questo sito e devo dire che sono contento che ci sia... Però, parafrasando il Sub Comandante Marcos, sarei... (continua)
Alessandro 21/3/2006 - 12:59
A una dea [O patata leopolina]
L'avv. Stazzi di Milano era prigioniero nel campo di concentramento di Leopoli, in Ucraina (Lwów in polacco, Лвів in ucraino) il 20 novembre 1943. Qui scrisse quella che nel sito Sussurri e grida-Poesie dal fronte è considerata una "poesia", ma che in realtà è la chiarissima parodia della notissima ballata romantica Rondinella pellegrina di Tommaso Grossi (1790-1853), tratta dal suo romanzo storico Marco Visconti (1834). La poesia del Grossi fu messa in musica divenendo ben presto una vera e propria canzone popolare, specialmente nella tradizione toscana (la si può ascoltare, tra gli altri, nell'interpretazione di Riccardo Marasco). E sulla medesima aria può essere cantata la parodia dell'avv. Stazzi, un'amara parodia che parla di fame per una patata.
Avvertenza: Nella canzone originale gli ultimi due versi di ogni strofa sono ripetuti.
O Patata leopolina
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/3/2006 - 02:18
Una ragione per vivere
Un antico canto curdo nella traduzione italiana cantata dai Ratti. Grazie a Ezio per la segnalazione avvenuta...con qualche casino tempo fa sul newsgroup it.fan.musica.guccini. [RV]
[2001]
Album: CantiEControCantiInCantina
Scendo dagli alti sentieri di montagna,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/3/2006 - 01:49
Percorsi:
Dal Kurdistan
Lamento
Il testo originale tedesco della poesia di Hermann Hesse, da questa pagina
KLAGE
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/3/2006 - 01:43
Eurialo e Niso
March 20, 2006
Versione inglese di Riccardo Venturi per la mailing list Combat Folk
20 marzo 2006
Versione inglese di Riccardo Venturi per la mailing list Combat Folk
20 marzo 2006
EURYALUS AND NISUS
(continua)
(continua)
20/3/2006 - 14:08
Fausto Amodei: Il prezzo del mondo
Non riuscivo a trovarla! L'ho sentita cantata da Amodei nel film-documentario "I dischi del sole" di Luca Pastore (che consiglio a tutti, adesso è uscito anche in dvd + un cd con alcune delle canzoni che compongono la colonna sonora. E' veramente ben fatto, interessantissimo, a tratti commovente, ma anche "ricaricante") e mi è venuta voglia di farla con il mio gruppo (I Vincanto. www.vincantomusica.it). E' davvero significativo e forse più attuale oggi di quando fu scritta...
Grazie mille...!
Grazie mille...!
Ilaria 20/3/2006 - 14:01
Noi non ci saremo
PER QUANDO NOI NON CI SAREMO
di Carletti, Guccini e Tagliazucchi
Un recitato che apriva il primo album dei Nomadi intitolato appunto Per quando noi non ci saremo dei Nomadi (1967). Il legame con la canzone "Noi non ci saremo" è evidente.
[...] il disco inizia con la title track, recitata (si fa per dire) su un delicato sottofondo di clavicembalo e - quasi impercettibile - organo (harmonium?) non da Augusto, come sembra, ma dal doppiatore milanese Luigi Paoletti (lo segnala un documentatissimo nomadologo come Pietro Casarini, amico di Daolio): "Per quando i nastri di pietra finiranno nel sogno", firmato Carletti, Guccini e Tagliazucchi.
Si ringrazia Daniela "k.d." del newsgroup it.fan.musica.guccini per la preziosa notizia.
di Carletti, Guccini e Tagliazucchi
Un recitato che apriva il primo album dei Nomadi intitolato appunto Per quando noi non ci saremo dei Nomadi (1967). Il legame con la canzone "Noi non ci saremo" è evidente.
[...] il disco inizia con la title track, recitata (si fa per dire) su un delicato sottofondo di clavicembalo e - quasi impercettibile - organo (harmonium?) non da Augusto, come sembra, ma dal doppiatore milanese Luigi Paoletti (lo segnala un documentatissimo nomadologo come Pietro Casarini, amico di Daolio): "Per quando i nastri di pietra finiranno nel sogno", firmato Carletti, Guccini e Tagliazucchi.
Si ringrazia Daniela "k.d." del newsgroup it.fan.musica.guccini per la preziosa notizia.
PER QUANDO NOI NON CI SAREMO
(continua)
(continua)
20/3/2006 - 12:55
Kilka zdań o Hitlerjugend
[1989]
Il testo è ripreso da qui. Il titolo della canzone significa: "Qualche dato sulla Gioventù Hitleriana". Si tratta di una canzone contro i rigurgiti del nazismo, ed è stata composta in un anno significativo per la Polonia e per tutti i paesi dell'ex blocco orientale...
Il testo è ripreso da qui. Il titolo della canzone significa: "Qualche dato sulla Gioventù Hitleriana". Si tratta di una canzone contro i rigurgiti del nazismo, ed è stata composta in un anno significativo per la Polonia e per tutti i paesi dell'ex blocco orientale...
Najpierw przeczytaj sam
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/3/2006 - 10:02
Percorsi:
CCG Antifà: Antifascismo militante
L'Internationale
MACEDONE [2] / MACEDONIAN [2]
Trascrizione della precedente versione macedone in caratteri latini.
Romanized Macedonian lyrics of the foregoing version.
Romanized Macedonian lyrics of the foregoing version.
INTERNACIONALATA
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/3/2006 - 23:17
L'Internationale
MACEDONE [1] / MACEDONIAN [1]
La trascrizione in caratteri latini della precedente versione macedone.
Romanized Macedonian lyrics.
Romanized Macedonian lyrics.
INTERNACIONALATA
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/3/2006 - 22:49
L'Internationale
MACEDONE [2] / MACEDONIAN [2]
Versione letterale e completa in lingua macedone del testo originale francese di Eugène Pottier. Ancora da Wikipedia in macedone.
A literal (and complete) version of the original French lyrics by Eugène Pottier in the Macedonian language, also from Macedonian Wikipedia.
Versione letterale e completa in lingua macedone del testo originale francese di Eugène Pottier. Ancora da Wikipedia in macedone.
A literal (and complete) version of the original French lyrics by Eugène Pottier in the Macedonian language, also from Macedonian Wikipedia.
ИНТЕРНАЦИОНАЛАТА
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/3/2006 - 22:07
L'Internationale
MACEDONE [1] / MACEDONIAN [1]
Versione standard in lingua macedone di Slavko Janevski, consistente nella prima strofa e nel ritornello. Da Wikipedia in macedone.
Standard Macedonian version by Slavko Janevski (first verse and refrain), from Macedonian wikipedia.
Интернационалата (L'Internationale на француски) е најпозната работничка химна, која како своја ја прифаќаат социјалистите, комунистите и анархистите. Оригиналните француски стихови ги има напишано Ежен Потје во 1870 година. На почетокот Интернационалата се пееше на музика од Марселезата, но од 1888 година се пее на музика компонирана од Пјер Дежејте.
Обично Интернационалата се третира како комунистичка химна, иако таа не е химна само на комунистите. Ваквата поврзаност во голема мера се должи на фактот дека по доаѓањето на комунистите по Октомвриската револуција од 1917 година на власт во Русија, Интернационалата беше прогласена... (continua)
Versione standard in lingua macedone di Slavko Janevski, consistente nella prima strofa e nel ritornello. Da Wikipedia in macedone.
Standard Macedonian version by Slavko Janevski (first verse and refrain), from Macedonian wikipedia.
Интернационалата (L'Internationale на француски) е најпозната работничка химна, која како своја ја прифаќаат социјалистите, комунистите и анархистите. Оригиналните француски стихови ги има напишано Ежен Потје во 1870 година. На почетокот Интернационалата се пееше на музика од Марселезата, но од 1888 година се пее на музика компонирана од Пјер Дежејте.
Обично Интернационалата се третира како комунистичка химна, иако таа не е химна само на комунистите. Ваквата поврзаност во голема мера се должи на фактот дека по доаѓањето на комунистите по Октомвриската револуција од 1917 година на власт во Русија, Интернационалата беше прогласена... (continua)
ИНТЕРНАЦИОНАЛАТА
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/3/2006 - 21:56
Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
LETTONE / LATVIAN - Valdis Mednis
La versione lettone di Valdis Mednis ripresa da Dziesmas.lv
Valdis Mednis' Latvian version reproduced from Dziesmas.lv
Valdis Mednis' Latvian version reproduced from Dziesmas.lv
LILI MARLĒN
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/3/2006 - 01:51
L'Internationale
COREANO [3] / KOREAN [3]
La precedente versione coreana nella trascrizione in caratteri latini proveniente dal forum NationalAnthems.us Online, postata da Arisztid.
The foregoing Korean version in Romanized script, from the forum NationalAnthems.us Online, contributed and posted by Arisztid.
La precedente versione coreana nella trascrizione in caratteri latini proveniente dal forum NationalAnthems.us Online, postata da Arisztid.
The foregoing Korean version in Romanized script, from the forum NationalAnthems.us Online, contributed and posted by Arisztid.
IN•THÔ•NE•SYÔ•NÔL
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/3/2006 - 23:29
L'Internationale
TEDESCO / GERMAN 2
La versione di Franz Diederich
Franz Diederich's version
1908
La versione "classica" di Emil Luckhardt non è la prima in lingua tedesca. Come a suo tempo aveva informato Dieter del forum NationalAnthems.us Online, "Una prima traduzione di Franz Diederich, Nun Mut, Verdammte dieser Erde, era stata pubblicata probabilmente nel 1901. Un'altra versione dello scrittore operaio Rudolf Lavant (1844-1915), Empor, ihr Enterbten der Erde, era seguita nel 1902. Quest'ultima era apparsa nella prima rivista tedesca dedicata al canto sociale operaio, Lieder-Gemeinschaft ("Compagnia Cantante"), e precisamente nel n° 4 del maggio 1902 contenente anche un articolo intitolato: Eugen Pottier, der Sänger der Kommune ("Eugène Pottier, il cantore della Comune"), di Manfred Wittich (che sarebbe scomparso solo due mesi dopo, nel luglio 1902)." Come di consueto a quell'epoca, il testo fu stampato... (continua)
La versione di Franz Diederich
Franz Diederich's version
1908
La versione "classica" di Emil Luckhardt non è la prima in lingua tedesca. Come a suo tempo aveva informato Dieter del forum NationalAnthems.us Online, "Una prima traduzione di Franz Diederich, Nun Mut, Verdammte dieser Erde, era stata pubblicata probabilmente nel 1901. Un'altra versione dello scrittore operaio Rudolf Lavant (1844-1915), Empor, ihr Enterbten der Erde, era seguita nel 1902. Quest'ultima era apparsa nella prima rivista tedesca dedicata al canto sociale operaio, Lieder-Gemeinschaft ("Compagnia Cantante"), e precisamente nel n° 4 del maggio 1902 contenente anche un articolo intitolato: Eugen Pottier, der Sänger der Kommune ("Eugène Pottier, il cantore della Comune"), di Manfred Wittich (che sarebbe scomparso solo due mesi dopo, nel luglio 1902)." Come di consueto a quell'epoca, il testo fu stampato... (continua)
Die Internationale
(continua)
(continua)
18/3/2006 - 21:09
Killer Of Giants
Album: The Ultimate Sin - 1986
I giganti di cui parla Ozzy in questo brano tratto da The Ultimate Sin non sono quelli tramandati dalla mitologia, sono le due superpotenze nel pieno della Guerra fredda. Il brano dai toni malinconici, che chiude un album non indimenticabile, ha uno dei testi più belli mai scritti dal Madman di Birmingham, a conferma di quanto fosse superficiale considerare Ozzy un semplice cantante heavy metal.
da Che bomba queste 10 canzoni sull'apocalisse nucleare
da Che bomba queste 10 canzoni sull'apocalisse nucleare
If none of us believe in war
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/3/2006 - 14:14
Quelli che tricoloreggiano
1974
Karlmarxstrasse
Una canzone dedicata ai tricoloreggianti di altri tempi, ma che si adatta perfettamente ai forzaitalioti e alleanzanazionalisti di oggi. Quelli che non sono pacifisti, ma pacificatori, insomma.
Karlmarxstrasse
Una canzone dedicata ai tricoloreggianti di altri tempi, ma che si adatta perfettamente ai forzaitalioti e alleanzanazionalisti di oggi. Quelli che non sono pacifisti, ma pacificatori, insomma.
Quelli che tricoloreggiano
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 18/3/2006 - 10:48
L'Internationale
KELARTICO [2] / KELARTIC [2]
La versione kelartica redatta nell'alfabeto cirillico modificato alternativo. Il k. è scritto anche in alfabeto cirillico sin dal 1990, ma R.V. lo usa raramente e solo in determinate circostanze (ad esempio quando vuole far credere di saper scrivere in russo).
La versione kelartica redatta nell'alfabeto cirillico modificato alternativo. Il k. è scritto anche in alfabeto cirillico sin dal 1990, ma R.V. lo usa raramente e solo in determinate circostanze (ad esempio quando vuole far credere di saper scrivere in russo).
ТО ИНTEPHAШOHĀЛE
(continua)
(continua)
18/3/2006 - 02:26
L'Internationale
CURDO [3] / KURDISH [3]
La versione standard di Tercemey Rebwar in caratteri cirillico-curdi (Kurmanjî).
The standard Kurdish version by Tercemey Rebwar in Cyrillic Kurdish characters (Kurmanjî).
La versione è stata preparata espressamente sulla base di questa tabella dei tre alfabeti curdi.
This version has been rediged on purpose on the basis of this table of the three Kurdish alphabets.
La versione standard di Tercemey Rebwar in caratteri cirillico-curdi (Kurmanjî).
The standard Kurdish version by Tercemey Rebwar in Cyrillic Kurdish characters (Kurmanjî).
La versione è stata preparata espressamente sulla base di questa tabella dei tre alfabeti curdi.
This version has been rediged on purpose on the basis of this table of the three Kurdish alphabets.
AHTЪPHACЙOHAЛ
(continua)
(continua)
18/3/2006 - 01:21
L'Internationale
CURDO [2] / KURDISH [2]
La versione standard curda di Tercemey Rebwar in caratteri arabi (Soranî, cioè "siriani").
Standard Kurdish version by Tercemey Rebwar in Arabic characters (Soranî, i.e. "Syrian").
Standard Kurdish version by Tercemey Rebwar in Arabic characters (Soranî, i.e. "Syrian").
inviata da Riccardo Venturi 18/3/2006 - 00:44
L'aquilone dei Balcani
1996
La grande famiglia
Testo e musica di Massimo "Ice" Ghiacci
Una canzone che potrebbe passare inosservata (e infatti ce l'eravamo dimenticata) se non fosse per questo testo poetico...
La grande famiglia
Testo e musica di Massimo "Ice" Ghiacci
Una canzone che potrebbe passare inosservata (e infatti ce l'eravamo dimenticata) se non fosse per questo testo poetico...
Volo sulle teste dei bambini
(continua)
(continua)
17/3/2006 - 18:31
Red Sector A
Album: Grace Under Pressure - 1984
La canzone descrive la "vita" in un campo di concentramento nazista durante la II guerra mondiale.
The song describes life in a Nazi concentration camp during World War II.
Lyrics/Testo
La canzone descrive la "vita" in un campo di concentramento nazista durante la II guerra mondiale.
The song describes life in a Nazi concentration camp during World War II.
Lyrics/Testo
All that we can do is just survive
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/3/2006 - 18:07
Percorsi:
Campi di sterminio
Eurialo e Niso
Publii Vergili Maronis Aeneidos Liber IX - Euryalus et Nisus [vv. 176-448]
Dall'Eneide di Publio Virgilio Marone, Libro IX - Eurialo e Niso [vv. 176-448]
Dall'Eneide di Publio Virgilio Marone, Libro IX - Eurialo e Niso [vv. 176-448]
EURYALUS ET NISUS
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/3/2006 - 17:35
A Man In Uniform
2003
Album: Welfare Problems
Penso che il ritornello sia volutamente un ribaltamento di I Love A Man In A Uniform.
La prima parte del testo non si trova nei soliti siti di "lyrics" ed è stata trascritta all'ascolto.
Album: Welfare Problems
Penso che il ritornello sia volutamente un ribaltamento di I Love A Man In A Uniform.
La prima parte del testo non si trova nei soliti siti di "lyrics" ed è stata trascritta all'ascolto.
Police man coming with his pistol
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/3/2006 - 17:18
Carnet de route
Nizza, 17 marzo 2006.
DIARIO DI BORDO
(continua)
(continua)
inviata da Daniel Bellucci (Nizza) 17/3/2006 - 07:27
Chłopcy idą na wojnę
Il testo è ripreso da questa pagina.
Il titolo della canzone significa: "I ragazzi vanno in guerra". Verrà fornita una traduzione appena possibile.
Il titolo della canzone significa: "I ragazzi vanno in guerra". Verrà fornita una traduzione appena possibile.
Na mszę dzwony grzmiały dostojnie
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/3/2006 - 02:46
Più di mille giovedì [Canzone per chi non c'era]
Andrea Melis
Senza grida arrivano lente
(continua)
(continua)
inviata da Adriana 16/3/2006 - 21:46
Milonga de un triste
Album: Nostra patria è il mondo intero
Di Maurizio Camardi, Ricky Gianco e Massimo Carlotto
Dal Sito di Massimo Carlotto.
Di Maurizio Camardi, Ricky Gianco e Massimo Carlotto
Dal Sito di Massimo Carlotto.
Balla il capitano
(continua)
(continua)
inviata da Adriana 16/3/2006 - 21:34
Fango
1977
Alla mia mam...
Dal Sito di Massimo Carlotto: LA MUSICA, LA POESIA E L'ARTE DENTRO LE IRREGOLARI
Testo e musica di Ricky Gianco.
Alla mia mam...
Dal Sito di Massimo Carlotto: LA MUSICA, LA POESIA E L'ARTE DENTRO LE IRREGOLARI
Testo e musica di Ricky Gianco.
Questa canzone racconta la storia di uno che era giù, molto giù...
(continua)
(continua)
inviata da Adriana 16/3/2006 - 21:25
Globalisasyon
Da questa pagina del PWRC (Philippines Revolutionary Web Central).
From this page of PWRC (Philippine Revolutionary Web Central).
From this page of PWRC (Philippine Revolutionary Web Central).
Simple a kasapulan:
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/3/2006 - 18:15
L'Internationale
ARMENO ORIENTALE / EAST ARMENIAN
La versione in armeno orientale. ripresa in font true tipe da National Anthems Online
The East Armenian version available in true tipe font at National Anthems Online
La versione in armeno orientale. ripresa in font true tipe da National Anthems Online
The East Armenian version available in true tipe font at National Anthems Online
Ինտերնացիոնալ
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/3/2006 - 17:30
Bandiere di pace
Batteria: Riccardo Bizzarri
Basso: Maurizio Trequattrini
Tastiere: Federico Marini
Chitarre: Giovanni "Joe" Passacantilli
Voce: Luigi Romagnoli
Basso: Maurizio Trequattrini
Tastiere: Federico Marini
Chitarre: Giovanni "Joe" Passacantilli
Voce: Luigi Romagnoli
La guerra ha bisogno di eroi
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/3/2006 - 15:51
Genova, 21 luglio 2001
Batteria: Riccardo Bizzarri
Basso: Alessio Rinaldi
Tastiere: Federico Marini
Chitarre: Giovanni "Joe" Passacantilli
Voce: Luigi Romagnoli
Basso: Alessio Rinaldi
Tastiere: Federico Marini
Chitarre: Giovanni "Joe" Passacantilli
Voce: Luigi Romagnoli
Sangue, sangue di Bacco
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/3/2006 - 15:28
Percorsi:
Genova - G8
Ballata per una prigioniera
Testo di Erri De Luca.
La scena è scarna: fondo nero e, in mezzo al palco, un tavolo di legno con quattro sedie. Sopra il tavolo una lampada, le accensioni e gli spegnimenti della quale, come avrà poi a dire l'autore, rappresentano le cesure tra le diverse stanze in cui si articola la bellissima e sofferta canzone che sta per essere rappresentata. Una canzone con un titolo sospeso tra Cervantes e Balestrini, Chisciotte e gli invisibili.
Tre persone sulla scena, un abile clarinettista, un cantautore ferroviere ed uno scrittore, che poi sarebbe il principale artefice del tutto. Tre persone, quattro sedie, perché l'ultima sedia, quella rimasta vuota è una chiamata di corresponsabilità per quelli che ancora sentono di vivere momenti più o meno lunghi della propria vita come risposta a tutta una serie di domande, quella generazione catturata dallo stesso autore nella frase che chiosa le mail... (continua)
La scena è scarna: fondo nero e, in mezzo al palco, un tavolo di legno con quattro sedie. Sopra il tavolo una lampada, le accensioni e gli spegnimenti della quale, come avrà poi a dire l'autore, rappresentano le cesure tra le diverse stanze in cui si articola la bellissima e sofferta canzone che sta per essere rappresentata. Una canzone con un titolo sospeso tra Cervantes e Balestrini, Chisciotte e gli invisibili.
Tre persone sulla scena, un abile clarinettista, un cantautore ferroviere ed uno scrittore, che poi sarebbe il principale artefice del tutto. Tre persone, quattro sedie, perché l'ultima sedia, quella rimasta vuota è una chiamata di corresponsabilità per quelli che ancora sentono di vivere momenti più o meno lunghi della propria vita come risposta a tutta una serie di domande, quella generazione catturata dallo stesso autore nella frase che chiosa le mail... (continua)
Era pericoloso
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/3/2006 - 14:07
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Eurialo e Niso
(pour le forum it.cultura.linguistica.francese)
16 mars 2006
Versione francese di Riccardo Venturi
(per il newsgroup it.cultura.linguistica.francese)
16 marzo 2006
Nella traduzione sono accolte le proposte di correzione effettuate da Colette sullo stesso newsgroup. Grazie a Colette per la gentilissima collaborazione.
16 mars 2006
Versione francese di Riccardo Venturi
(per il newsgroup it.cultura.linguistica.francese)
16 marzo 2006
Nella traduzione sono accolte le proposte di correzione effettuate da Colette sullo stesso newsgroup. Grazie a Colette per la gentilissima collaborazione.
EURYALE ET NISE
(continua)
(continua)
16/3/2006 - 00:47
War Is Peace, Slavery Is Freedom, May All Your Interventions Be Humanitarian
(2001)
Album: Fat Music Volume V: Live Fat, Die Young
Album: Fat Music Volume V: Live Fat, Die Young
Four more years of War is Peace, Ignorance is Strenght and Slavery is Freedom.
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/3/2006 - 22:53
Un'altra fondamentale CCG dimenticata trova finalmente il suo posto nella raccolta. Una delle più famose canzoni degli anni '70, Child In Time dei Deep Purple.
Riccardo Venturi 15/3/2006 - 21:54
Vietnam
When I came back from Saigon
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/3/2006 - 21:04
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
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