Una canzone in divenire, partita a Seattle nel 1999 durante le manifestazioni anti WTO e aggiornata fino al 2003 da tanti autori, i principali fra i quali sono Desert Rat di Tucson e Brad Will di New York.
"this song was originally written by Desert Rat after the Seattle WTO actions in 1999 and subsequently added to by Brad of Black Bridge International, women in DNC jail solidarity in 2000 and myself, evil from the industrial workers of the world, between february 2002 and march 2003. learn it, sing it, pass it on. this is everyone's.
it is sung to the general tune of an irish folk ballad. [...]
(note: as people write new verses, and those verses get spread, the song will grow as our story and movement does. hopefully, we will remember even the words that exist now, but this song is everyone's. peace, solidarity, love.)
(brief... (continua)
I've seen the lands beyond these borders, (continua)
Una canzone scritta presumibilmante nel 2001 durante le manifestazioni contro la riunione del WTO a Seattle.
La canzone è stata ripresa e interpretata da Brad Will, il media-attivista newyorkese ucciso a Oaxaca, Messico, il 27 ottobre scorso dalla membri della polizia e delle forze di sicurezza locali durante gli scontri con i manifestanti che da maggio occupano l'intera città, capitale dello Stato, chiedendo le dimissioni del governatore corrotto e assassino.
Per conoscere meglio tutta la vicenda: http://www.ipsnet.it/chiapas/
Un pezzo country da uno dei maestri del genere (e non sono tutti patriottici e militaristi!). L'amore che non resiste alla distanza prodotta dalla guerra... mi ricorda una scena di quel bellissimo film antimilitarista che è "La sottile linea rossa" di Terrence Malick, quando il soldato Jack Bell, che ha rinunciato persino ai gradi pur di restare vicino alla donna che ama, viene da questa lasciato con una lettera che lui legge subito dopo essere riuscito a salvare il culo a tutti i suoi compagni, martellati dalle mitragliatrici giapponesi a Guadalcanal...
At mail call to-day love your last letter came, (continua)
Era un po' che ci pensavo... perchè aver postato "Can't Take My Eyes Off You" di Frankie Valli & The Four Seasons e non la "Cavatina" di Stanley Myers (eseguita dal grande chitarrista John Christopher Williams), che è il tema centrale de "Il Cacciatore" di Cimino? Stasera mi sono rivisto il film e ho deciso: questo brano strumentale va bene per le CCG/AWS perchè evoca davvero tutta lo strazio, il dolore, la malinconia irreparabile di tanti che hanno avuto la sorte di vivere la guerra e tutti i suoi nefasti effetti sulla propria pelle...
Nell'esecuzione di John Christopher Williams.
Dalla colonna sonore de "The Deer Hunter" ("Il Cacciatore") di Michael Cimino (USA 1978)
In questa canzone del gruppo jugoslavo (sì, ancora ci ostiniamo ad usare questo termine, dato che si tratta di un gruppo sloveno che canta tuttora anche canzoni in serbocroato [!]) "Buldozer", il cui testo è ripreso da questa pagina, si parla di come sia la "faccia da militare". Per illustrarla non mancano certo esempi in tutto il mondo; ma, per competenza territoriale, presentiamo qui due note facce di merda e di assassini che hanno contribuito non poco al massacro jugoslavo: a sinistra il generale serbo Ratko Mladić, a destra l'omologo croato Ante Gotovina. Il primo è tuttora ricercato per "crimini di guerra" (buffa definizione, come se la guerra non fosse integralmente un crimine...), il secondo è stato consegnato al tribunale internazionale dell'Aia. Sì, proprio due belle "facce da militari", anche se prive di baffi. Ma i baffi, del resto, ce li hanno. Di sangue. [RV]
http://www.ftaaimc.org/en/2003/11/2563...
Una canzone in divenire, partita a Seattle nel 1999 durante le manifestazioni anti WTO e aggiornata fino al 2003 da tanti autori, i principali fra i quali sono Desert Rat di Tucson e Brad Will di New York.
"this song was originally written by Desert Rat after the Seattle WTO actions in 1999 and subsequently added to by Brad of Black Bridge International, women in DNC jail solidarity in 2000 and myself, evil from the industrial workers of the world, between february 2002 and march 2003. learn it, sing it, pass it on. this is everyone's.
it is sung to the general tune of an irish folk ballad. [...]
(note: as people write new verses, and those verses get spread, the song will grow as our story and movement does. hopefully, we will remember even the words that exist now, but this song is everyone's. peace, solidarity, love.)
(brief... (continua)