Si vide all'animale
(1947)
Dall'opera "I dieci comandamenti"
Apre l'intera opera, che è possibile leggere in versione integrale su internet.
Interpretata, oltre che dallo stesso Viviani, da Nino Taranto, dalla Nuova Compagnia di Canto Popolare (nel disco "11 mesi e 29 giorni" del 1977) e da Daniele Sepe (in Jurnateri [2001]).
Scritto in collaborazione con il figlio Vittorio tra il 1944 e il 1947, I dieci comandamenti è uno degli ultimi lavori di Raffaele Viviani. Ormai gravemente malato, l'autore immagina uno spettacolo che sia, in qualche modo, summa della sua ricchissima esperienza teatrale e affresco della società che va emergendo dalla Napoli del secondo dopoguerra. Ancora una volta il primo riferimento di Viviani è il "varietà" che, per spregiudicatezza e verve umoristica, ritiene si presti meglio di ogni altra forma teatrale a raccontare la vita della sua "gente".
Pulcinella introduce i... (continua)
Dall'opera "I dieci comandamenti"
Apre l'intera opera, che è possibile leggere in versione integrale su internet.
Interpretata, oltre che dallo stesso Viviani, da Nino Taranto, dalla Nuova Compagnia di Canto Popolare (nel disco "11 mesi e 29 giorni" del 1977) e da Daniele Sepe (in Jurnateri [2001]).
Scritto in collaborazione con il figlio Vittorio tra il 1944 e il 1947, I dieci comandamenti è uno degli ultimi lavori di Raffaele Viviani. Ormai gravemente malato, l'autore immagina uno spettacolo che sia, in qualche modo, summa della sua ricchissima esperienza teatrale e affresco della società che va emergendo dalla Napoli del secondo dopoguerra. Ancora una volta il primo riferimento di Viviani è il "varietà" che, per spregiudicatezza e verve umoristica, ritiene si presti meglio di ogni altra forma teatrale a raccontare la vita della sua "gente".
Pulcinella introduce i... (continua)
(entra Pulcinella, prima che si alzi il sipario, e canta)
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 24/7/2005 - 15:08
Radio Rosa
[2004]
Dall'album "Marmaja"
Voce di Francesco Grillenzoni
"Louis Chabas, detto Lulù, era un partigiano francese. Divenne il famoso "inaferrabile" delle Langhe per i bizzarri travestimenti usati. Radio Rosa fu la prima emittente clandestina italiana. 'Pioverà sulle Ande' era un messaggio in codice".
Dall'album "Marmaja"
Voce di Francesco Grillenzoni
"Louis Chabas, detto Lulù, era un partigiano francese. Divenne il famoso "inaferrabile" delle Langhe per i bizzarri travestimenti usati. Radio Rosa fu la prima emittente clandestina italiana. 'Pioverà sulle Ande' era un messaggio in codice".
L'hanno visto sulla ferrovia
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/7/2005 - 11:52
Don't Obey
[2003]
Testo e musica di Scott Ainslie
Lyrics and music by Scott Ainslie
Testo ripreso da:
Lyrics available at:
http://polsong.gcal.ac.uk/songs/ainsli...
"The song Don't Obey began developing after a reading of Howard Zinn's marvellous Declarations of Independence: Cross Examining American Ideology in the spring of 2003. It is a song in the Gandhian tradition of non-violent engagement and finds some of its inspiration more recently from the Israeli military men and women - now numbering over 1,000 - who have refused to serve or bomb in the occupied territories." -Scott Ainslie.
Testo e musica di Scott Ainslie
Lyrics and music by Scott Ainslie
Testo ripreso da:
Lyrics available at:
http://polsong.gcal.ac.uk/songs/ainsli...
"The song Don't Obey began developing after a reading of Howard Zinn's marvellous Declarations of Independence: Cross Examining American Ideology in the spring of 2003. It is a song in the Gandhian tradition of non-violent engagement and finds some of its inspiration more recently from the Israeli military men and women - now numbering over 1,000 - who have refused to serve or bomb in the occupied territories." -Scott Ainslie.
As it was in Hitler's Army and Stalin's awful crew,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/7/2005 - 22:09
Don't Misunderestimate Me!
[2004]
Testo / lyrics: Vicki Ryder
Sull'aria di / to the tune of Andy Kaufman's 100 Bottles of Beer on the Wall
Testo / lyrics: Vicki Ryder
Sull'aria di / to the tune of Andy Kaufman's 100 Bottles of Beer on the Wall
We're the Raging Grannies, and we are hopping mad!
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/7/2005 - 22:01
La Cantagranda
[2000]
Testo e musica di Ivan della Mea
chitarre di Ivan della Mea e Paolo Ciarchi
Intercalazione del canto popopolare brianzolo del "Cristé".
L'inserimento della "Cantagranda" tra le Canzoni Contro la Guerra è dovuto essenzialmente a due sole strofe di carattere chiaramente antimilitarista (e, in misura minore, anche alla presenza nella lunghissima canzone -diciannove minuti e tre secondi-) di un riferimento alla morte di Giuseppe Pinelli (queste strofe sono evidenziate in neretto). Per il resto, su questa vastissima canzone (il cui testo viene inserito in rete per la prima volta) riporto un mio articolo pubblicato sulle mailing list "Fabrizio" e "Brigatalolli" (e sui newsgroup it.fan.musica.guccini e it.politica) in data 22 luglio 2005.
Ivan Della Mea ha gli stessi anni di Guccini, e di De André. Anche lui di quel 1940 di guerra; è nato un sedici ottobre, curiosamente lo stesso giorno... (continua)
Testo e musica di Ivan della Mea
chitarre di Ivan della Mea e Paolo Ciarchi
Intercalazione del canto popopolare brianzolo del "Cristé".
L'inserimento della "Cantagranda" tra le Canzoni Contro la Guerra è dovuto essenzialmente a due sole strofe di carattere chiaramente antimilitarista (e, in misura minore, anche alla presenza nella lunghissima canzone -diciannove minuti e tre secondi-) di un riferimento alla morte di Giuseppe Pinelli (queste strofe sono evidenziate in neretto). Per il resto, su questa vastissima canzone (il cui testo viene inserito in rete per la prima volta) riporto un mio articolo pubblicato sulle mailing list "Fabrizio" e "Brigatalolli" (e sui newsgroup it.fan.musica.guccini e it.politica) in data 22 luglio 2005.
Ivan Della Mea ha gli stessi anni di Guccini, e di De André. Anche lui di quel 1940 di guerra; è nato un sedici ottobre, curiosamente lo stesso giorno... (continua)
Ho tante cose che voglio dire,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/7/2005 - 19:40
A quattro anni di distanza dal 20 luglio 2001, vi invitiamo a leggere e cantare le canzoni sui fatti di Genova ed in particolare Dall'ultima galleria di Alessio Lega.
Due siti da visitare: comitato Piazza Carlo Giuliani eIl buio su Piazza Alimonda , controinchiesta sulla morte di Carlo.
Due siti da visitare: comitato Piazza Carlo Giuliani e
Lorenzo Masetti 20/7/2005 - 09:41
Dove vai ragazzo
Kevlar
Dall'album "Piazza Carlo Giuliani ragazzo"
(Roberto Giuliani, Paolo Morbini)
(Il testo del ritornello è tratto da una poesia di Carlo)
Edizioni: Ishtar S.n.c.
Luglio 2002
Testo da piazzacarlogiuliani.org
(Roberto Giuliani, Paolo Morbini)
(Il testo del ritornello è tratto da una poesia di Carlo)
Edizioni: Ishtar S.n.c.
Luglio 2002
Testo da piazzacarlogiuliani.org
Per non dimentiCARLO 20 luglio 2005
Dove vai dove vai ragazzo
(continua)
(continua)
inviata da adriana 20/7/2005 - 07:16
Percorsi:
Genova - G8
Roghi nell'oscurità dei Balcani
Corri forte ragazza vai
(continua)
(continua)
inviata da adriana 15/7/2005 - 13:02
Percorsi:
Guerre nei Balcani negli anni '90
Luglio, agosto, settembre (nero)
Una piccola nota sulla musica: lo sanno solo in pochi, ma è stata quasi totalmente tratta da una canzone popolare greca della Macedonia, "Yerakina"... una bella ragazza che non stanca di chiedere al pozzo d'acqua del suo villaggio "Chi è la più bella?". Gli abitanti del villaggio a un certo punto, seccati, la spingono giù... perlomeno questa fu la spiegazione di Daniele Sepe quando lo sentii ri-eseguire lo stesso brano dal vivo. La trovate incisa in "Viaggi fuori dai paraggi"
Saluti
Saluti
E, a mo' di completezza di questa pagina, riprotiamo anche il testo originale della canzone popolare greca, non in trascrizione come nella pagina linkata:
Η ΓEPAKINA
Kίνηση η Γερακίνα
για νερό κρύο να φέρει
Nτρουν ντρουν ντρουν ντρουν ντρουν
τα βραχιόλια της βροντούν
Kι έπεσε μέσ’στο πηγάδι
κι έβγαλε φωνή μεγάλη
K’έτρεξε ο κόσμος όλος
κ’έτρεξα κι εγώ o καημένος
Γερακίνα θα σε βγάλω
καί γυναίκα θα σε πάρω.
[RV]
Η ΓEPAKINA
Kίνηση η Γερακίνα
για νερό κρύο να φέρει
Nτρουν ντρουν ντρουν ντρουν ντρουν
τα βραχιόλια της βροντούν
Kι έπεσε μέσ’στο πηγάδι
κι έβγαλε φωνή μεγάλη
K’έτρεξε ο κόσμος όλος
κ’έτρεξα κι εγώ o καημένος
Γερακίνα θα σε βγάλω
καί γυναίκα θα σε πάρω.
[RV]
Augusto il bibliotecario 14/7/2005 - 17:40
Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
ITALIANO / ITALIAN [3] - Tony Fortuna/Massimo Rosso
As in the case of German soldiers before them, the song also became very popular with Italian soldiers who heard lyrics that were slightly changed from the original German text. Tony Fortuna, an Italian soldier during the war who was captured by the British army in Tobruk (North Africa) passed along to his nephew, Massimo Rosso, an unofficial variation in one stanza of the lyrics (the one starting with "Quando nel fango debbo camminar...")- Istrianet
Come era già successo per i soldati tedeschi, la canzone divenne molto popolare tra i soldati italiani. con parole leggermente diverse dal testo tedesco originale.
Tony Fortuna, un soldato italiano che durante la guerra fu catturato dall'esercito britannico a Tobruk (Nord Africa) trasmise al nipote, Massimo Rosso, una variazione non ufficiale di una strofa (al posto di "Quando nel fango debbo camminar...")
As in the case of German soldiers before them, the song also became very popular with Italian soldiers who heard lyrics that were slightly changed from the original German text. Tony Fortuna, an Italian soldier during the war who was captured by the British army in Tobruk (North Africa) passed along to his nephew, Massimo Rosso, an unofficial variation in one stanza of the lyrics (the one starting with "Quando nel fango debbo camminar...")- Istrianet
Come era già successo per i soldati tedeschi, la canzone divenne molto popolare tra i soldati italiani. con parole leggermente diverse dal testo tedesco originale.
Tony Fortuna, un soldato italiano che durante la guerra fu catturato dall'esercito britannico a Tobruk (Nord Africa) trasmise al nipote, Massimo Rosso, una variazione non ufficiale di una strofa (al posto di "Quando nel fango debbo camminar...")
Quando son di ronda
(continua)
(continua)
14/7/2005 - 13:01
Sopravviverò (ma questo non è il Cile)
Dall'album: Piccole vite da decifrare
È un racconto lucido sui fatti avvenuti a Genova. Cercando di evadere da certa retorica,senza slogan, ma tenendo presente il dolore e lo shock che può accompagnare un evento del genere.
Sopravviverò è un canto sussurrato che arriva comunque al cuore di chi ascolta(almeno secondo me!!!).
Rappresenta per noi il dissociarsi da certi metodi repressivi,dalla violenza che prescinde ogni cosa. L'aspetto musicale è basato su un arrangiamento abbastanza discreto,mai eccessivo che scivola via sulle parole di Francesco, ritmo lento e compassato in salsa reggae,con il basso a fare da cantilena/nenja al resto.
È un racconto lucido sui fatti avvenuti a Genova. Cercando di evadere da certa retorica,senza slogan, ma tenendo presente il dolore e lo shock che può accompagnare un evento del genere.
Sopravviverò è un canto sussurrato che arriva comunque al cuore di chi ascolta(almeno secondo me!!!).
Rappresenta per noi il dissociarsi da certi metodi repressivi,dalla violenza che prescinde ogni cosa. L'aspetto musicale è basato su un arrangiamento abbastanza discreto,mai eccessivo che scivola via sulle parole di Francesco, ritmo lento e compassato in salsa reggae,con il basso a fare da cantilena/nenja al resto.
Se dovessi rivedere per un'ora quelle scene di dolore
(continua)
(continua)
inviata da adriana 14/7/2005 - 08:27
Percorsi:
Genova - G8
Chicago (We Can Change The World)
Maggio 2004 (Rev. Luglio 2005)
Contributo alla revisione del testo e alle note di Artemisia
Contributo alla revisione del testo e alle note di Artemisia
CHICAGO (POSSIAMO CAMBIARE IL MONDO)
(continua)
(continua)
12/7/2005 - 18:11
L'amore ai tempi del caos
da "Terra e libertà" (1997)
Alcune parti del testo di questa canzone (e in parte anche la melodia) sembrano decisamente ispirati da "Love minus zero / no limit" di Bob Dylan.
Macondo Express - Il ritorno di Paddy Garcia - Il ballo di Aureliano - Remedios la bella - Radio Tindouf - Marcia balcanica - Danza infernale - Qualche splendido giorno - Transamerika - Lettera dal fronte - L'ultima mano - Cuore blindato - Don Chisciotte - Cent'anni di solitudine - L'amore ai tempi del caos
Alcune parti del testo di questa canzone (e in parte anche la melodia) sembrano decisamente ispirati da "Love minus zero / no limit" di Bob Dylan.
Macondo Express - Il ritorno di Paddy Garcia - Il ballo di Aureliano - Remedios la bella - Radio Tindouf - Marcia balcanica - Danza infernale - Qualche splendido giorno - Transamerika - Lettera dal fronte - L'ultima mano - Cuore blindato - Don Chisciotte - Cent'anni di solitudine - L'amore ai tempi del caos
La radio chiama, il mercante grida
(continua)
(continua)
12/7/2005 - 15:07
Percorsi:
Canzoni d'amore contro la guerra
Oh my God
Album: "Stay human" (2001)
«Oh My God è una sorta di preghiera nella quale io chiedo a Dio di far andare le cose un po' meglio di adesso e di fermare gli abusi, le sofferenze, le ingiustizie. È una canzone spirituale e politica insieme, nello stesso spirito con cui scrivevano i pezzi Marvin Gaye o Bob Marley»
Intervista a Michael Franti dal Manifesto (12 luglio 2002)
«Oh My God è una sorta di preghiera nella quale io chiedo a Dio di far andare le cose un po' meglio di adesso e di fermare gli abusi, le sofferenze, le ingiustizie. È una canzone spirituale e politica insieme, nello stesso spirito con cui scrivevano i pezzi Marvin Gaye o Bob Marley»
Intervista a Michael Franti dal Manifesto (12 luglio 2002)
Oh my, oh my God
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 11/7/2005 - 17:08
Everybody's Crying Mercy
1995
Elvis Costello's Kojak Variety
Elvis Costello's Kojak Variety
I can't believe the things I've seen
(continua)
(continua)
11/7/2005 - 16:44
Don't drop that bomb on me
Brano che chiude l'album "Waking Up the Neighbours" del 1991.
We sailed our ships upon the shores
(continua)
(continua)
11/7/2005 - 16:39
Un altro pezzo di musica colta inserito nella nostra raccolta: Il canto sospeso di Luigi Nono, composizione per tre voci soliste, coro ed orchestra con testi tratti dalle "Lettere dei condannati a morte della Resistenza Europea"
Lorenzo Masetti 11/7/2005 - 11:09
Pa te "Chile"
[1996]
Album :DA PETRAE DA VENTU
Ghjacumu Thiers - Brunu Susini
Album :DA PETRAE DA VENTU
Ghjacumu Thiers - Brunu Susini
Aghju vistu u to celi
(continua)
(continua)
inviata da adriana 11/7/2005 - 11:02
A me patria
NATALI VALLI
Cantu : G.Canarelli / J.P.Mangion
Cantu : G.Canarelli / J.P.Mangion
A me patria si chjama libartà
(continua)
(continua)
inviata da adriana 11/7/2005 - 09:34
Minoranças
Tradut en francès
Comme un flocon de neige descendant droit du ciel
(continua)
(continua)
inviata da Jean-Pierre 11/7/2005 - 05:45
Prijatelj ga kaže više ne poznaje
L'AMICO DICE DI NON RICONOSCERLO PIÙ
(continua)
(continua)
inviata da Monia Verardi 10/7/2005 - 11:24
Le déserteur
ITALIANO / ITALIAN / ITALIEN [7] - Renato Dibì
Versione italiana di Renato Dibì
[2002]
Version italienne de Renato Dibì
[2002]
Italian version by Renato Dibì
[2002]
Renato Dibì, nel suo album Canzoni nascoste del 2002, inserisce "Io disertore", altra personale traduzione, pure fedele, che rispetto ad altre rende bene il passaggio centrale che fa riferimento alle radici storiche del protagonista.
(Paolo Predieri, da Boris Vian, storia di un disertore)
Versione italiana di Renato Dibì
[2002]
Version italienne de Renato Dibì
[2002]
Italian version by Renato Dibì
[2002]
Renato Dibì, nel suo album Canzoni nascoste del 2002, inserisce "Io disertore", altra personale traduzione, pure fedele, che rispetto ad altre rende bene il passaggio centrale che fa riferimento alle radici storiche del protagonista.
(Paolo Predieri, da Boris Vian, storia di un disertore)
IO DISERTORE
(continua)
(continua)
inviata da Paolo Predieri 10/7/2005 - 09:48
Receita para se fazer um herói
La poesia originale di Reinaldo Ferreira da cui è tratta la canzone
Il testo è tratto dalle "Opere complete" del poeta portoghese.
Il testo è tratto dalle "Opere complete" del poeta portoghese.
RECEITA PARA FAZER UM HERÓI
(continua)
(continua)
8/7/2005 - 15:49
Elegia ai caduti
da "Le Pietre di Montsegur" (1993)
Che libertà salga dal fumo delle stoppie
(continua)
(continua)
inviata da adriana 8/7/2005 - 07:18
Quiero ser tu hermano
Dall'album "El hombre vino del barro" (1974)
Quisiera ser poeta, cantar una canción
(continua)
(continua)
inviata da adriana 7/7/2005 - 19:23
La guerra
Dall'album "BARRICANTOS, 30 AÑOS DE MEMORIA"
Entre una niebla, ora verdosa, ora rojiza,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 7/7/2005 - 17:22
Ninna nanna
Ricordo con simpatia e nostalgia il programma televisivo di cui la canzone era sigla. Furono raccolti se non ricordo male anche più di 200 milioni per i bambini della Bosnia.
sara rizzoli 7/7/2005 - 16:31
Non uccidere
(Colombini-Scoponi)
I Barritas: Non uccidere / Introito (1968)
I Barritas hanno inciso questo 45 giri "Non uccidere" nel 1968, riedizione di un precdente 45 giri del 1965.
È una limpida canzone cristiana che sposa il no alla guerra con la musica beat del tempo e con delle venature di musica religiosa ben evidenti nel retro del disco "Introito".
È dedicata a Martin Luther King, pastore protestante molto popolare e molto attivo nella lotta per i diritti civili degli afroamericani, ucciso proprio nel 1968 dal fanatismo dell’intolleranza reazionaria nordamericana, ma è anche un esplicito richiamo ad uno dei Comandamenti della religione cristiana troppo spesso ignorato o aggirato da chi ha mandato e manda tante giovani vite a morire nello scempio di tutte le guerre e in alcune pretendendo anche di "avere Dio dalla propria parte".
I Barritas: Non uccidere / Introito (1968)
I Barritas hanno inciso questo 45 giri "Non uccidere" nel 1968, riedizione di un precdente 45 giri del 1965.
È una limpida canzone cristiana che sposa il no alla guerra con la musica beat del tempo e con delle venature di musica religiosa ben evidenti nel retro del disco "Introito".
È dedicata a Martin Luther King, pastore protestante molto popolare e molto attivo nella lotta per i diritti civili degli afroamericani, ucciso proprio nel 1968 dal fanatismo dell’intolleranza reazionaria nordamericana, ma è anche un esplicito richiamo ad uno dei Comandamenti della religione cristiana troppo spesso ignorato o aggirato da chi ha mandato e manda tante giovani vite a morire nello scempio di tutte le guerre e in alcune pretendendo anche di "avere Dio dalla propria parte".
Dio ci ha insegnato l’amore:
(continua)
(continua)
inviata da i.fermentivivi 7/7/2005 - 09:40
Percorsi:
Martin Luther King
Hijos
[2004]
Album "Hijos"
Album "Hijos"
Hijos presos in Buenos Aires, solos tristos e iscurtzos
(continua)
(continua)
inviata da adriana 6/7/2005 - 18:59
Nubi di guerra
2004
Dall'album "Casbah"
Dall'album "Casbah"
Nubi di guerra
(continua)
(continua)
inviata da adriana 6/7/2005 - 13:52
Anch’io ti ricorderò
[1968]
Lato B di un 45 giri del 1968.
Sul lato A, “La colomba”, versione italiana di “Se equivocó la paloma”, poesia di Rafael Alberti del 1938 dedicata a Pablo Neruda e messa in musica nel 1941 dal compositore argentino Carlos Guastavino.
di Sergio Endrigo
Una canzone dedicata a Ernesto Che Guevara.
Lato B di un 45 giri del 1968.
Sul lato A, “La colomba”, versione italiana di “Se equivocó la paloma”, poesia di Rafael Alberti del 1938 dedicata a Pablo Neruda e messa in musica nel 1941 dal compositore argentino Carlos Guastavino.
di Sergio Endrigo
Una canzone dedicata a Ernesto Che Guevara.
Era mezzogiorno e prigioniero
(continua)
(continua)
inviata da adriana 6/7/2005 - 12:54
Percorsi:
Che Guevara
Oltre il ponte
Un testo emozionante che esprime tutta la vitalità di chi era davvero sui campi di battaglia e sopratutto fa riflettere chi invece non c'è stato.
È il pezzo forte della mia tesina d' esame. Grazie MCR
È il pezzo forte della mia tesina d' esame. Grazie MCR
Francesca Stermieri 5/7/2005 - 15:33
L'Internationale
MALESE [2] / MALAY [2]
Un'altra versione letterale in lingua malese.
Alternative Malay, word-for-word version.
Un'altra versione letterale in lingua malese.
Alternative Malay, word-for-word version.
INTERNASIONALE
(continua)
(continua)
4/7/2005 - 23:15
L'Internationale
INDONESIANO [2] / INDONESIAN [2]
La cosiddetta “versione del Partito Comunista Indonesiano”. Si tratta in realtà, almeno nella sua prima strofa e nel ritornello, della prima versione nota dell'Internazionale in indonesiano: delle versioni circolavano in Indonesia fin dagli anni '20 del XX secolo, ma la seguente (una traduzione quasi pedissequa dalla versione olandese) fu preparata nel 1930 dal giavanese Ki Hajar Dewantara (nato Raden Mas Soewardi Soerjaningrat /Suwardi Suryaningrat/, 1889-1959), educatore e leader del movimento indipendentista indonesiano (che, nel 1945, fu per due mesi anche il primo Ministro dell'Educazione). Il 28 novembre 1959, pochi mesi dopo la sua morte, fu dichiarato “Eroe Nazionale dell'Indonesia” dal primo presidente, Sukarno. A partire dal 1951 e fino al 1965 (anno in cui fu proibita dopo il colpo di stato di Suharto, che segnò lo sterminio dei comunisti indonesiani)... (continua)
La cosiddetta “versione del Partito Comunista Indonesiano”. Si tratta in realtà, almeno nella sua prima strofa e nel ritornello, della prima versione nota dell'Internazionale in indonesiano: delle versioni circolavano in Indonesia fin dagli anni '20 del XX secolo, ma la seguente (una traduzione quasi pedissequa dalla versione olandese) fu preparata nel 1930 dal giavanese Ki Hajar Dewantara (nato Raden Mas Soewardi Soerjaningrat /Suwardi Suryaningrat/, 1889-1959), educatore e leader del movimento indipendentista indonesiano (che, nel 1945, fu per due mesi anche il primo Ministro dell'Educazione). Il 28 novembre 1959, pochi mesi dopo la sua morte, fu dichiarato “Eroe Nazionale dell'Indonesia” dal primo presidente, Sukarno. A partire dal 1951 e fino al 1965 (anno in cui fu proibita dopo il colpo di stato di Suharto, che segnò lo sterminio dei comunisti indonesiani)... (continua)
Bangunlah kaum jang terhina, [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/7/2005 - 23:00
Dividing You
[2004]
Testo e musica di Daniel Gannaway
Lyrics and music by Daniel Gannaway
"The song was inspired by John Howard and the Australian Government's actions over the 438 Afghan refugees trapped at sea in September 2001, and the Australian governments reaction and treatment. The asylum seekers were stranded at sea for more than a week after the Norwegian ship Tampa rescued them from the sinking Indonesian ferry they were aboard on 26 August. It took them to Christmas Island but Australia refused to let them land. They were taken to Papua New Guinea to be flown to New Zealand and the South Pacific island of Nauru for the processing of their asylum claims." -Daniel Gannaway.
Testo e musica di Daniel Gannaway
Lyrics and music by Daniel Gannaway
"The song was inspired by John Howard and the Australian Government's actions over the 438 Afghan refugees trapped at sea in September 2001, and the Australian governments reaction and treatment. The asylum seekers were stranded at sea for more than a week after the Norwegian ship Tampa rescued them from the sinking Indonesian ferry they were aboard on 26 August. It took them to Christmas Island but Australia refused to let them land. They were taken to Papua New Guinea to be flown to New Zealand and the South Pacific island of Nauru for the processing of their asylum claims." -Daniel Gannaway.
Adrift in a boat
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/7/2005 - 19:16
Democracy
[2004]
Testo ripreso da:
Lyrics available at:
http://polsong.gcal.ac.uk/songs/rev12.html
"After the WMD claim fizzled and evaporated as a justification for the Iraq war, America's leadership began trumpeting the case for spreading democracy throughout the world. Billions are spent rebuilding the cities and infrastructure we destroyed in Iraq. Meanwhile, American schools are crumbling, our roads are filled with holes, our urban centers are decaying, and millions and millions of American children are uninsured and cannot afford health care. Our own election process (in 2000) was marred by more inconsistencies and dubious dealing that one can count. And we are planning on spreading this democracy across the globe. Two of my fellow artists and I decided to collaborate to question this. What sort of democracy do we have here? Do we really have a say in our government? Or is this a plutocracy, an aristocracy? This song wouldn't have been possible without great verses from E. Rich and J-High, also emcees from upstate New York." -Rev1.
Testo ripreso da:
Lyrics available at:
http://polsong.gcal.ac.uk/songs/rev12.html
"After the WMD claim fizzled and evaporated as a justification for the Iraq war, America's leadership began trumpeting the case for spreading democracy throughout the world. Billions are spent rebuilding the cities and infrastructure we destroyed in Iraq. Meanwhile, American schools are crumbling, our roads are filled with holes, our urban centers are decaying, and millions and millions of American children are uninsured and cannot afford health care. Our own election process (in 2000) was marred by more inconsistencies and dubious dealing that one can count. And we are planning on spreading this democracy across the globe. Two of my fellow artists and I decided to collaborate to question this. What sort of democracy do we have here? Do we really have a say in our government? Or is this a plutocracy, an aristocracy? This song wouldn't have been possible without great verses from E. Rich and J-High, also emcees from upstate New York." -Rev1.
Do as we say, not as we do
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/7/2005 - 19:12
Riccardo Venturi parte per le vacanze e vi saluta con l'Internazionale in Latino. Avete atque valete, amici et sodales!
Riccardo Venturi 4/7/2005 - 17:22
L'Internationale
LATINO / LATIN [1]
La versione latina di Riccardo Venturi
Latin version by Riccardo Venturi
in Latinum vertit Richardus Venturi
4 luglio 2005
July 4, 2005
a.d. X Id. Iul. a.D. MMV
Hymnum composuit Gallicus laborator Eugenius Pottier a.D. MDCCCLXXI Lutetiae pro insurrecto populo et harmonizavit primo tempore ad hymnum Massaliensem. Postero, a.D. MDCCCLXXXVIII, proletarius Lillensis musicus Petrus Degeyter idoneam harmoniam composuit qua carmen est totius orbis laboratorum hymnus factus, et versus in permultas linguas. Sovieticarum Rerum Publicarum Foederationis fuit nationalis hymnus ab a.D. MCMXVIII usque ad a.D. MCMLXVI. Haec versio prima est in Latinum sermonem, sed ad harmoniam non adaptatur perfecte.
La versione latina di Riccardo Venturi
Latin version by Riccardo Venturi
in Latinum vertit Richardus Venturi
4 luglio 2005
July 4, 2005
a.d. X Id. Iul. a.D. MMV
Hymnum composuit Gallicus laborator Eugenius Pottier a.D. MDCCCLXXI Lutetiae pro insurrecto populo et harmonizavit primo tempore ad hymnum Massaliensem. Postero, a.D. MDCCCLXXXVIII, proletarius Lillensis musicus Petrus Degeyter idoneam harmoniam composuit qua carmen est totius orbis laboratorum hymnus factus, et versus in permultas linguas. Sovieticarum Rerum Publicarum Foederationis fuit nationalis hymnus ab a.D. MCMXVIII usque ad a.D. MCMLXVI. Haec versio prima est in Latinum sermonem, sed ad harmoniam non adaptatur perfecte.
TOTIUS ORBIS LABORATORUM HYMNUS
(continua)
(continua)
4/7/2005 - 17:11
L'Internationale
Traduzione italiana dell' Internazionale Anarchica
Italian translation of the Anarchist Internationale
Riccardo Venturi, 4-7-2005
Italian translation of the Anarchist Internationale
Riccardo Venturi, 4-7-2005
Canto Internazionale, o Internazionale Anarchica
(continua)
(continua)
4/7/2005 - 14:07
Cita mare
La canzone ispiratrice: "Little Mother" di Christy Moore
LITTLE MOTHER
(continua)
(continua)
4/7/2005 - 12:42
Cân Victor Jara
Testo gallese di Dafydd Iwan
Musica e arrangiamento di John Abraham
Welsh Lyrics by Dafydd Iwan
Musica e arrangiamento di John Abraham
Testo ripreso da:
Lyrics available at:
cor.cochion
Musica e arrangiamento di John Abraham
Welsh Lyrics by Dafydd Iwan
Musica e arrangiamento di John Abraham
Testo ripreso da:
Lyrics available at:
cor.cochion
Yn Santiago yn saith- deg- tri
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/7/2005 - 03:07
Jackaroe
anonimo
[XVIII sec. / 18th century]
Ballata tradizionale di origine sicuramente britannica, ma proveniente dai Monti Appalachi, sul diffusissimo tema della ragazza che si traveste da uomo per andare alla guerra al posto del fidanzato (o per ritrovarlo). E' stata, tra gli altri, interpretata da Joan Baez nel suo "Ballad Book", volume primo. Si veda anche La guerriera.
Ballata tradizionale di origine sicuramente britannica, ma proveniente dai Monti Appalachi, sul diffusissimo tema della ragazza che si traveste da uomo per andare alla guerra al posto del fidanzato (o per ritrovarlo). E' stata, tra gli altri, interpretata da Joan Baez nel suo "Ballad Book", volume primo. Si veda anche La guerriera.
There was a silk merchant in London he did dwell
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/7/2005 - 01:14
L'Internationale
MOLDAVO / MOLDOVAN 1
NOTA SULLA LINGUA MOLDAVA:
NOTE ON THE MOLDOVAN LANGUAGE:
La lingua Moldava (Limba moldovenească), la lingua ufficiale della Repubblica di Moldova (o Moldavia), è considerata da molti assolutamente identica al romeno. Secondo molti romeni, ed anche la maggior parte dei linguisti, il "moldavo" semplicemente non esiste: si tratta del romeno così "ridenominato" per ragioni puramente politiche. Comunque sia, il moldavo è parlato da circa tre milioni e mezzo di persone nella repubblica (ex Sovietica) di Moldavia; per tre milioni di essi è lingua materna. Durante tutta l'epoca Sovietica, il moldavo, oltre ad essere considerato una "lingua neolatina autonoma" (in realtà le differenze con il romeno, seppure sapientemente acuite durante il tale periodo, sono davvero minime), fu scritto con una versione modificata dell'alfabeto cirillico; tutto questo perché la Moldavia, storica... (continua)
NOTA SULLA LINGUA MOLDAVA:
NOTE ON THE MOLDOVAN LANGUAGE:
La lingua Moldava (Limba moldovenească), la lingua ufficiale della Repubblica di Moldova (o Moldavia), è considerata da molti assolutamente identica al romeno. Secondo molti romeni, ed anche la maggior parte dei linguisti, il "moldavo" semplicemente non esiste: si tratta del romeno così "ridenominato" per ragioni puramente politiche. Comunque sia, il moldavo è parlato da circa tre milioni e mezzo di persone nella repubblica (ex Sovietica) di Moldavia; per tre milioni di essi è lingua materna. Durante tutta l'epoca Sovietica, il moldavo, oltre ad essere considerato una "lingua neolatina autonoma" (in realtà le differenze con il romeno, seppure sapientemente acuite durante il tale periodo, sono davvero minime), fu scritto con una versione modificata dell'alfabeto cirillico; tutto questo perché la Moldavia, storica... (continua)
ИНTEPHAЦИOHAЛА
(continua)
(continua)
4/7/2005 - 00:41
Балладa о вечном огне
[1968]
Le motivazioni di questa canzone sono introdotte da Galič stesso nell'introduzione parlata alla canzone. Il testo originale polacco di Czerwone maki na Monte Cassino è di Feliks Konarski.
Una lunga e splendida ballata sulle peripezie di un soldato polacco che, sfuggito ai lager nazisti, raggiunge il battaglione di resistenti polacchi, inquadrati nelle forze alleate, che combatté a Monte Cassino nel '44. Una volta rimpatriato, deve di nuovo sfuggire alle persecuzioni staliniane...
Le motivazioni di questa canzone sono introdotte da Galič stesso nell'introduzione parlata alla canzone. Il testo originale polacco di Czerwone maki na Monte Cassino è di Feliks Konarski.
Una lunga e splendida ballata sulle peripezie di un soldato polacco che, sfuggito ai lager nazisti, raggiunge il battaglione di resistenti polacchi, inquadrati nelle forze alleate, che combatté a Monte Cassino nel '44. Una volta rimpatriato, deve di nuovo sfuggire alle persecuzioni staliniane...
Александр Галич
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/7/2005 - 23:29
Czerwone maki na Monte Cassino
[1944]
Testo di Feliks Konarski
Musica di Alfred Schütz
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"Czerwone Maki na Monte Cassino" ("I papaveri rossi a Monte Cassino") è una delle più note canzoni della resistenza polacca, che aveva formato diversi corpi partigiani che combatterono a fianco degli alleati in mezzo mondo, dall'Iran alla Palestina, dall'Egitto all'Italia. Da questa canzone (della quale verrà fornita una traduzione appena possibile), assolutamente straordinaria (ricordiamo che il suo autore, Feliks Konarski, che faceva parte del II Corpo Polacco dei resistenti, era uno dei più apprezzati poeti del suo paese), traspare tutto l'orrore per la guerra, non solo nel paese lontano, smembrato e raso al suolo dagli invasori nazisti sin dal primo giorno della II guerra mondiale, ma anche in tutti i paesi distrutti. Il II Corpo Polacco della resistenza si distinse nella battaglia... (continua)
Testo di Feliks Konarski
Musica di Alfred Schütz
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"Czerwone Maki na Monte Cassino" ("I papaveri rossi a Monte Cassino") è una delle più note canzoni della resistenza polacca, che aveva formato diversi corpi partigiani che combatterono a fianco degli alleati in mezzo mondo, dall'Iran alla Palestina, dall'Egitto all'Italia. Da questa canzone (della quale verrà fornita una traduzione appena possibile), assolutamente straordinaria (ricordiamo che il suo autore, Feliks Konarski, che faceva parte del II Corpo Polacco dei resistenti, era uno dei più apprezzati poeti del suo paese), traspare tutto l'orrore per la guerra, non solo nel paese lontano, smembrato e raso al suolo dagli invasori nazisti sin dal primo giorno della II guerra mondiale, ma anche in tutti i paesi distrutti. Il II Corpo Polacco della resistenza si distinse nella battaglia... (continua)
Czy widzisz te gruzy na szczycie?
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/7/2005 - 23:25
Percorsi:
Il Papavero: un fiore contro la guerra?
Credo
Ho visto per caso il vostro bellissimo ed efficacissimo sito e mi permetto di inviarvi un'altra canzone del cantastorie siciliano Mauro Geraci sulla guerra in Iraq
Bibbia, Genesi 2, 8-17.
(continua)
(continua)
inviata da Augusto Cecilia 3/7/2005 - 23:20
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Le parti in corsivo sono parlate.