L'ingresso di una nuova lingua nelle CCG è sempre un avvenimento. Diamo quindi il benvenuto al Finlandese con le splendide ballate contro la guerra dei Tarujen Saari: Kerskaava Kuningas, Kunnon mies e Viimeinen Suudelma (versione di Pierre de Grenoble dei Malicorne). **--** Con la versione italiana di una canzone danese, En enkel sang om frihed di Eddie Skoller, le CCG raggiungono anche la traduzione/commento n° 3000.
Riccardo Venturi 2/12/2005 - 20:45
Quand les hommes vivront d'amour
Paca kanzono de Raymond Lévesque (Quand les hommes vivront d'amour), traduko de Ĵak Le Puil
EKKIAM REGO AM' SUR TER'
(continua)
(continua)
inviata da Nicola Ruggiero 2/12/2005 - 17:54
Malbrough s'en va-t-en guerre, ou Mort et convoi de l'invincible Malbrough
anonimo
Mallebrok er død i krigen: La versione danese dopo le battaglie di Dybbøl del 1864
Mallebrok er død i krigen: Den danske version efter kampene ved Dybbøl i 1864
Mallebrøk er død i krigen: The Danish version after the Dybbøl battles of 1864
Mallebrok er død i krigen: La version danoise après les batailles de Dybbøl de 1864
Mallebrøk er død i krigen: tanskankielinen versio Dybbølin taistelujen jälkeen vuonna 1864
Le battaglie di Dybbøl, combattute tra il 7 e il 18 aprile 1864, furono l'episodio decisivo della 2a Guerra dello Schleswig tra la Germania bismarckiana e la Danimarca. I danesi riportarono una disastrosa sconfitta. Da segnalare che nelle file danesi militava e si fece onore anche un reparto di volontari islandesi, forse l'unico episodio bellico a cui degli islandesi abbiano mai partecipato in modo organizzato. Preso lo storico mulino di Dybbøl erano stati eretti due monumenti distinti... (continua)
Mallebrok er død i krigen: Den danske version efter kampene ved Dybbøl i 1864
Mallebrøk er død i krigen: The Danish version after the Dybbøl battles of 1864
Mallebrok er død i krigen: La version danoise après les batailles de Dybbøl de 1864
Mallebrøk er død i krigen: tanskankielinen versio Dybbølin taistelujen jälkeen vuonna 1864
Le battaglie di Dybbøl, combattute tra il 7 e il 18 aprile 1864, furono l'episodio decisivo della 2a Guerra dello Schleswig tra la Germania bismarckiana e la Danimarca. I danesi riportarono una disastrosa sconfitta. Da segnalare che nelle file danesi militava e si fece onore anche un reparto di volontari islandesi, forse l'unico episodio bellico a cui degli islandesi abbiano mai partecipato in modo organizzato. Preso lo storico mulino di Dybbøl erano stati eretti due monumenti distinti... (continua)
MALLEBROK ER DØD I KRIGEN [I 1864]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/12/2005 - 03:46
L'Internationale
DANESE [2] / DANISH [2]
La versione del giornalista e uomo politico socialdemocratico Adolph Frederik Charles Meyer (“A. C. Meyer”, 1858-1938) è, come detto, la prima in ordine di tempo in lingua danese. Fu redatta nel 1910, e presentata al Congresso del partito che si svolse esattamente in quell'anno; in realtà, l'autore la aveva intesa come parte di un'intera cantata, e la aveva presentata con il titolo tratto dal primo verso, Flyv højt, vor sang, på stærke vinger (“Vola alto, canto nostro, su forti ali”). Pare che, nonostante il riferimento all'Internazionale fosse ben presente, Meyer la avesse preparata su una diversa melodia. Accadde però che, giunto il momento della cantata in cui doveva essere eseguito il testo, tutto l'auditorio si mise spontaneamente a cantarlo sulla melodia di Pierre Degeyter. Il Congresso era però altamente diviso: in pratica, il Congresso socialdemocratico... (continua)
La versione del giornalista e uomo politico socialdemocratico Adolph Frederik Charles Meyer (“A. C. Meyer”, 1858-1938) è, come detto, la prima in ordine di tempo in lingua danese. Fu redatta nel 1910, e presentata al Congresso del partito che si svolse esattamente in quell'anno; in realtà, l'autore la aveva intesa come parte di un'intera cantata, e la aveva presentata con il titolo tratto dal primo verso, Flyv højt, vor sang, på stærke vinger (“Vola alto, canto nostro, su forti ali”). Pare che, nonostante il riferimento all'Internazionale fosse ben presente, Meyer la avesse preparata su una diversa melodia. Accadde però che, giunto il momento della cantata in cui doveva essere eseguito il testo, tutto l'auditorio si mise spontaneamente a cantarlo sulla melodia di Pierre Degeyter. Il Congresso era però altamente diviso: in pratica, il Congresso socialdemocratico... (continua)
FLYV HØJT, VOR SANG, PÅ STÆRKE VINGER
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/12/2005 - 03:37
De fútbol y paz
(2005)
Come ci segnala Adriana, questa canzone sembra essere stata composta dagli Inti-Illimani per il "Trofeo Karol Wojtyła" (pensiamo di calcio, ma non indaghiamo oltre). Sicuramente non una delle migliori canzoni degli Inti-Illimani, ci permettiamo rispettosamente di aggiungere. Come si suol dire: A ogni poeta gli manca un verso...
Come ci segnala Adriana, questa canzone sembra essere stata composta dagli Inti-Illimani per il "Trofeo Karol Wojtyła" (pensiamo di calcio, ma non indaghiamo oltre). Sicuramente non una delle migliori canzoni degli Inti-Illimani, ci permettiamo rispettosamente di aggiungere. Come si suol dire: A ogni poeta gli manca un verso...
Yo vengo de la estepa austral
(continua)
(continua)
inviata da Adriana e Riccardo 2/12/2005 - 00:03
Kunnon mies
[1998]
Traduzione di Tapio Mattlar di "Gironfla, gare à gare", canzone settecentesca francese nota anche come Le petit roi de Sardaigne [Gironfla].
Dall'album "Helmiä Ja Kuparikolikoita" ("Perle e monetine di rame").
Traduzione di Tapio Mattlar di "Gironfla, gare à gare", canzone settecentesca francese nota anche come Le petit roi de Sardaigne [Gironfla].
Dall'album "Helmiä Ja Kuparikolikoita" ("Perle e monetine di rame").
Verrà appena possibile inserita una traduzione italiana o inglese.
Meidän hyvä herttuamme, hallitsija paikallaan
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/12/2005 - 17:18
La fille soldat
Traditionnel/Tradizionale
Musica/Musique: Reveillez-vous Picards
Arrangement: Malicorne
Album: Malicorne 1 (Colin) [1974]
Adattamento, eseguito nel 1974 dai Malicorne nel loro primo album, di una delle innumerevoli canzoni popolari di tutte le epoche e di tutti i paesi sul tema della "ragazza guerriera", ovvero la fanciulla che, per seguire il suo innamorato spedito a fare la guerra, si traveste da soldato. Si tratta di solito di canzoni che prevedono (almeno per una volta) l' "happy end"... La presente canzone deve essere cantata sull'aria di "Reveillez-vous Picards".
Musica/Musique: Reveillez-vous Picards
Arrangement: Malicorne
Album: Malicorne 1 (Colin) [1974]
Adattamento, eseguito nel 1974 dai Malicorne nel loro primo album, di una delle innumerevoli canzoni popolari di tutte le epoche e di tutti i paesi sul tema della "ragazza guerriera", ovvero la fanciulla che, per seguire il suo innamorato spedito a fare la guerra, si traveste da soldato. Si tratta di solito di canzoni che prevedono (almeno per una volta) l' "happy end"... La presente canzone deve essere cantata sull'aria di "Reveillez-vous Picards".
La jeune demoiselle a perdu son amant
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/12/2005 - 15:24
Soldat de la République
[1981]
Testo di Étienne Roda-Gil
Musica di Gabriel Yacoub
Paroles: Étienne Roda-Gil
Musique: Gabriel Yacoub
Lyrics by Étienne Roda-Gil
Music by Gabriel Yacoub
Album: Balançoire en feu
Nel 1981 i Malicorne di Gabriel Yacoub sono in crisi profonda al loro interno, e in via di separazione. Il gruppo ha alle spalle album interi dove le canzoni tradizionali francesi più antiche sono state legate al più raffinato rock psichedelico e progressive; un'operazione particolare che ha consentito di raggiungere sia delle autentiche vette musicali, sia la riproposizione di una tradizione vista come fonte inesauribile di modernità e di sperimentazione. Nel loro periodo di crisi seguito al “periodo d'oro” degli anni '70, i Malicorne decidono di rompere con quella che oramai viene avvertita come un'operazione in via di esaurimento, e pubblicano un album interamente formato da brani originali: è Balançoire... (continua)
Testo di Étienne Roda-Gil
Musica di Gabriel Yacoub
Paroles: Étienne Roda-Gil
Musique: Gabriel Yacoub
Lyrics by Étienne Roda-Gil
Music by Gabriel Yacoub
Album: Balançoire en feu
Nel 1981 i Malicorne di Gabriel Yacoub sono in crisi profonda al loro interno, e in via di separazione. Il gruppo ha alle spalle album interi dove le canzoni tradizionali francesi più antiche sono state legate al più raffinato rock psichedelico e progressive; un'operazione particolare che ha consentito di raggiungere sia delle autentiche vette musicali, sia la riproposizione di una tradizione vista come fonte inesauribile di modernità e di sperimentazione. Nel loro periodo di crisi seguito al “periodo d'oro” degli anni '70, i Malicorne decidono di rompere con quella che oramai viene avvertita come un'operazione in via di esaurimento, e pubblicano un album interamente formato da brani originali: è Balançoire... (continua)
Dur comme un sapin
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/12/2005 - 14:56
Le prince d'Orange
[säv. & san. ranskalainen trad., suom. Tapio Mattlar]
Eseguita dai Tarujen Saari nell'album di canzoni contro la guerra intitolato proprio "Sota Kirottu"! ("Maledetta guerra!")
Eseguita dai Tarujen Saari nell'album di canzoni contro la guerra intitolato proprio "Sota Kirottu"! ("Maledetta guerra!")
SOTA KIROTTU!
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/12/2005 - 14:20
Leonard Wood
Questa canzone ci e' stata segnalata dall'autore.
Fort Leonard Wood is an Army Basic Training camp in Missouri (my son trained there a few years ago). This song is about an incident that occured in Tall Afar (in Iraq near Syria)earlier this year. A car filled with a family returning home was mistaken for insurgents and fired upon by US soldiers. The parents were killed, leaving the children orphans. Newsweek did a haunting story on it last April and the idea of writing a song about it has been in my head ever since.
Fort Leonard Wood is an Army Basic Training camp in Missouri (my son trained there a few years ago). This song is about an incident that occured in Tall Afar (in Iraq near Syria)earlier this year. A car filled with a family returning home was mistaken for insurgents and fired upon by US soldiers. The parents were killed, leaving the children orphans. Newsweek did a haunting story on it last April and the idea of writing a song about it has been in my head ever since.
It’s getting pretty late
(continua)
(continua)
1/12/2005 - 10:07
War in the Gulf : The Song
Regarde à la télé la super info
(continua)
(continua)
inviata da adriana 30/11/2005 - 14:04
Proud To Be A Soldier
The heart of every man in our platoon must swell with pride,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/11/2005 - 14:03
Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]
3a. The Peat-Bog Soldiers: La versione inglese
3a. The Peat-Bog Soldiers: The English version
Pete Seeger, February 20, 1965
Carnegie Music Hall, Pittsburgh, Pa.
"Peat Bog Soldiers" (German: Die Moorsoldaten) is one of Europe's best-known protest songs. It exists in countless European languages and became a Republican anthem during the Spanish Civil War[citation needed]. It was a symbol of resistance during the Second World War and is popular with the Peace movement today. It was written, composed and first performed in a Nazi concentration camp by prisoners.
This song was written by prisoners in Nazi moorland labour camps in Lower Saxony, Germany. The Emslandlager ("Emsland camps") – as they were known – were for political opponents of the Third Reich, located outside of Börgermoor, now part of the commune Surwold, not far from Papenburg. A memorial of these camps, the Dokumentations-... (continua)
3a. The Peat-Bog Soldiers: The English version
Pete Seeger, February 20, 1965
Carnegie Music Hall, Pittsburgh, Pa.
"Peat Bog Soldiers" (German: Die Moorsoldaten) is one of Europe's best-known protest songs. It exists in countless European languages and became a Republican anthem during the Spanish Civil War[citation needed]. It was a symbol of resistance during the Second World War and is popular with the Peace movement today. It was written, composed and first performed in a Nazi concentration camp by prisoners.
This song was written by prisoners in Nazi moorland labour camps in Lower Saxony, Germany. The Emslandlager ("Emsland camps") – as they were known – were for political opponents of the Third Reich, located outside of Börgermoor, now part of the commune Surwold, not far from Papenburg. A memorial of these camps, the Dokumentations-... (continua)
THE PEAT BOG SOLDIERS
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/11/2005 - 13:53
Normandy Orchards
They're building a camp on the cornfields at Arlingham,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/11/2005 - 13:43
The Green Fields Of France (No Man's Land)
"No Man's Land" - An Irish parody by Crawford Howard and Fintan Valaly
"No Man's Land" - Parodia irlandese di Crawford Howard e Fintan Valaly
Da/From The Mudcat Café
Una canzone molto famosa, specie se trasmessa e ritrasmessa dai media (o, come si dice, "fatta ascoltare in tutte le salse"), corre l'evidente rischio di annoiare qualche ascoltatore un po' invelenito. Inveleniti, e parecchio, lo devono essere stati gli autori di questa (peraltro esilarante) parodia irlandese degli anni '70, quando "The Green Fields Of France" davvero furoreggiava. Il risultato del loro invelenimento è, appunto, decisamente...velenoso.
"No Man's Land" - Parodia irlandese di Crawford Howard e Fintan Valaly
Da/From The Mudcat Café
Una canzone molto famosa, specie se trasmessa e ritrasmessa dai media (o, come si dice, "fatta ascoltare in tutte le salse"), corre l'evidente rischio di annoiare qualche ascoltatore un po' invelenito. Inveleniti, e parecchio, lo devono essere stati gli autori di questa (peraltro esilarante) parodia irlandese degli anni '70, quando "The Green Fields Of France" davvero furoreggiava. Il risultato del loro invelenimento è, appunto, decisamente...velenoso.
NO MAN'S LAND
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 30/11/2005 - 13:34
De l'autre côté du pont
non capisco perchè non è Adamo lui stesso che non ha fatto la traduzione
modestofr@yahoo.fr 30/11/2005 - 13:20
Oh! It's A Lovely War!
John P. Long & Maurice Scott
Risalente alla II guerra mondiale, una canzone terribilmente ironica in puro stile yankee (nel senso migliore del termine). Testo ripreso dal canzoniere "Shay, Pious Friends and Drunken Companions", e riprodotto dal Mudcat Café.
The song "Oh! It's a Lovely War" was written by J. P. Long and Maurice Scott in 1917 and was part of the repertoire of music hall star and male impersonator Ella Shields.
Intorno a questa ed altre canzoni risalenti alla Grande Guerra è costruita l'opera musicale "Oh, What a Lovely War!" realizzata nel 1963 da Joan Littlewood and her Theatre Workshop, sulla base di "The Donkeys" di Alan Clark e di "The Good Soldier Švejk" di Jaroslav Hašek.
(Alessandro)
Intorno a questa ed altre canzoni risalenti alla Grande Guerra è costruita l'opera musicale "Oh, What a Lovely War!" realizzata nel 1963 da Joan Littlewood and her Theatre Workshop, sulla base di "The Donkeys" di Alan Clark e di "The Good Soldier Švejk" di Jaroslav Hašek.
(Alessandro)
Up to your waist in water,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/11/2005 - 21:12
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Desaparecidos
Dall'album "Emigrante" (2002)
Su madre pregunta que pasó
(continua)
(continua)
inviata da adriana 29/11/2005 - 21:01
Your Flag Decal Won't Get You Into Heaven Anymore
1971
"This next song is for Lois and Ernie, I started out delivering mail to Maywood, then Broadview, and ended up with Westchester - routes nobody wanted. We hated to see Readers Digest come, people who would get them, would get them for the rest of their lives. I didn't read any of it except for 'Humor in Uniform'. At the height of the Viet Nam war, there was a silent majority, they were really quiet - Reader's Digest was part of it, they just stuck these plastic flag decals in their magazine, no reason, they just snuck them in there. The next day, there were flag decals everywhere. Anyway, Lois and Ernie owned the 'Dirty Book Store' and this good old protest song is for them." ~ John Prine, Proviso East High School, Maywood Il, 2/26/00
John Prine
"This next song is for Lois and Ernie, I started out delivering mail to Maywood, then Broadview, and ended up with Westchester - routes nobody wanted. We hated to see Readers Digest come, people who would get them, would get them for the rest of their lives. I didn't read any of it except for 'Humor in Uniform'. At the height of the Viet Nam war, there was a silent majority, they were really quiet - Reader's Digest was part of it, they just stuck these plastic flag decals in their magazine, no reason, they just snuck them in there. The next day, there were flag decals everywhere. Anyway, Lois and Ernie owned the 'Dirty Book Store' and this good old protest song is for them." ~ John Prine, Proviso East High School, Maywood Il, 2/26/00
John Prine
While digesting Reader's Digest
(continua)
(continua)
29/11/2005 - 19:33
The Great Mandala
(Peter Yarrow)
So I told him that he'd better shut his mouth
(continua)
(continua)
29/11/2005 - 19:24
Ils se meurent nos oiseaux
Nel 1967 la petroliera Torrey Canyon disperse nel mare del Regno Unito 121.000 ton. di petrolio.
PARIS, 12 avril 1967
PARIS, 12 avril 1967
Savez-vous les temps
(continua)
(continua)
inviata da adriana 29/11/2005 - 19:07
Percorsi:
Guerra alla Terra
Storia di Modesta Rossi
Interpretata assieme a Giovanna Marini
"Modesta Rossi aveva appena 29 anni, moglie del partigiano della Banda Renzino, Dario Polletti, madre di 4 figli maschi.
Il 29 giugno 1944, fascisti del luogo con maschere al viso per non farsi riconoscere, portarono a Solaia i tedeschi. Un fascita uccise con una coltellara all gola il bambino più piccolo, Gloriano, di appena 13 mesi. Poi con un colpo al ventre uccise Modesta. Infine dettero fuoco ai loro corpi. Mario, Gualtiero e Giovanni, gli altri tre figli, di 5, 7 e 9 anni, assistettero al fatto, scappando poi nei boschi alla ricerca del padre."
(Dal libretto di "Sessant'anni di resistenza", Casa del Vento)
Era S. Pietro e Paolo
(continua)
(continua)
inviata da Virginia 29/11/2005 - 18:53
Konskried Sant Trefin
anonimo
[XVIII secolo?]
Kan ha diskan (Côtes d'Armor)
Chiunque abbia seguito un po' in passato la Sezione Bretone di questo sito, oppure la stia seguendo adesso durante il suo completo rifacimento, avrà notato che le canzoni (specie in forma di kan ha diskan) dedicate alla partenza del coscritto sono numerosissime (e non solo in Bretagna). Popolarizzate invariabilmente da fogli volanti, si crede generalmente che le “ballate dei coscritti” abbiano avuto origine nell'istituzione della leva obbligatoria in epoca rivoluzionaria e napoleonica (al pari, ad esempio, di Partirò, partirò, che non a caso si chiama, propriamente, Canto dei coscritti). Diffusi in realtà in tutta Europa, è certamente vero che questi canti che descrivono la nuova realtà venutasi a creare con la coscrizione obbligatoria (la fondazione della “carne da cannone”, verrebbe da dire) abbiano avuto in quell'epoca il loro “momento d'oro”.... (continua)
Kan ha diskan (Côtes d'Armor)
Chiunque abbia seguito un po' in passato la Sezione Bretone di questo sito, oppure la stia seguendo adesso durante il suo completo rifacimento, avrà notato che le canzoni (specie in forma di kan ha diskan) dedicate alla partenza del coscritto sono numerosissime (e non solo in Bretagna). Popolarizzate invariabilmente da fogli volanti, si crede generalmente che le “ballate dei coscritti” abbiano avuto origine nell'istituzione della leva obbligatoria in epoca rivoluzionaria e napoleonica (al pari, ad esempio, di Partirò, partirò, che non a caso si chiama, propriamente, Canto dei coscritti). Diffusi in realtà in tutta Europa, è certamente vero che questi canti che descrivono la nuova realtà venutasi a creare con la coscrizione obbligatoria (la fondazione della “carne da cannone”, verrebbe da dire) abbiano avuto in quell'epoca il loro “momento d'oro”.... (continua)
Na disul e Sant-Trefin rannañ 'rae ma c'halon
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/11/2005 - 17:03
Dén ieuank en armé
anonimo
Da Son Ha Ton, il sito della canzone popolare bretone.
I "canti dei coscritti", bretoni e di molti altri paesi, hanno come si è visto trame fisse: se il giovane soldato non è morto in guerra, una volta tornato a casa passati i fatidici sette anni, o trova la fidanzata già bell'e morta, o la trova sposata a qualcun altro. Questo Dén ieuank en armé appartiene alla seconda categoria; è tratto, come informa Son ha Ton ("Canto e Musica"), dalla raccolta Guerzennou ha soñnenneu Bro-Guened / Chansons populaires du Pays de Vannes di Loeiz Herrieu e Maurice Duhamel, pubblicato originariamente nel 1911 e ripubblicato nel 1997 dalle edizioni Eromi di Lorient. La canzone, ovviamente nell'ostico dialetto Vannetais (che storicamente, e con fondamento, potrebbe tradursi come "Veneto"...) fu raccolta da una tale Mélanie Kermabon di Goh-Kér ("Borgovecchio") nel Lann-er-Stér. La canzone è rimasta per oltre... (continua)
I "canti dei coscritti", bretoni e di molti altri paesi, hanno come si è visto trame fisse: se il giovane soldato non è morto in guerra, una volta tornato a casa passati i fatidici sette anni, o trova la fidanzata già bell'e morta, o la trova sposata a qualcun altro. Questo Dén ieuank en armé appartiene alla seconda categoria; è tratto, come informa Son ha Ton ("Canto e Musica"), dalla raccolta Guerzennou ha soñnenneu Bro-Guened / Chansons populaires du Pays de Vannes di Loeiz Herrieu e Maurice Duhamel, pubblicato originariamente nel 1911 e ripubblicato nel 1997 dalle edizioni Eromi di Lorient. La canzone, ovviamente nell'ostico dialetto Vannetais (che storicamente, e con fondamento, potrebbe tradursi come "Veneto"...) fu raccolta da una tale Mélanie Kermabon di Goh-Kér ("Borgovecchio") nel Lann-er-Stér. La canzone è rimasta per oltre... (continua)
Cheleuet tud ieuank, hag er ré gouh eùé
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/11/2005 - 16:51
Vientos del pueblo
Il testo è tratto dal libretto del cofanetto "Victor Jara" edito da "Plane 88747"
L'ortografia della versione è stata corretta e aggiustata rispetto a quella del libretto, contenente numerosi errori.
L'ortografia della versione è stata corretta e aggiustata rispetto a quella del libretto, contenente numerosi errori.
STÜRME DES VOLKES
(continua)
(continua)
inviata da Virginia 28/11/2005 - 20:00
Preguntas por Puerto Montt
Il testo è tratto dal libretto del cofanetto "Victor Jara" edito da "Plane 88747"
L'ortografia della versione è stata corretta e aggiustata rispetto a quella riportata nel libretto, contenente numerosi errori.
L'ortografia della versione è stata corretta e aggiustata rispetto a quella riportata nel libretto, contenente numerosi errori.
FRAGEN ZU PUERTO MONTT *
(continua)
(continua)
inviata da Virginia 28/11/2005 - 19:50
La Toma
Il testo è tratto dal libretto del cofanetto "Victor Jara" edito da "Plane 88747"
L'ortografia della versione è stata corretta e aggiustata rispetto a quella riportata nel libretto, contenente numerosi errori.
L'ortografia della versione è stata corretta e aggiustata rispetto a quella riportata nel libretto, contenente numerosi errori.
DIE TOMA - 16 MÄRZ 1967
(continua)
(continua)
inviata da Virginia 28/11/2005 - 19:41
Te recuerdo Amanda
Il testo è tratto dal libretto del cofanetto "Victor Jara" edito da "Plane 88747"
L'ortografia della versione è stata corretta e aggiustata rispetto a quella riportata nel libretto, contenente numerosi errori.
L'ortografia della versione è stata corretta e aggiustata rispetto a quella riportata nel libretto, contenente numerosi errori.
AN DICH DENKE ICH, AMANDA
(continua)
(continua)
inviata da Virginia 28/11/2005 - 19:33
Faubourg de Buenos Aires
C'est un faubourg de Buenos Aires,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 28/11/2005 - 19:28
Herminda de la Victoria
Tratta dal libretto del cofanetto "Victor Jara" edito da "Plane 88747".
Nota: L'ortografia della versione è stata corretta è aggiustata rispetto a come riportata sul libretto, in quanto contenente numerosi errori.
Nota: L'ortografia della versione è stata corretta è aggiustata rispetto a come riportata sul libretto, in quanto contenente numerosi errori.
HERMINDA DES SIEGES
(continua)
(continua)
inviata da Virginia 28/11/2005 - 19:12
Guantànamo
2004 - " Chansons têtues "
Assis sur le bord de la roche
(continua)
(continua)
inviata da adriana 28/11/2005 - 18:07
Percorsi:
Guantanamo Bay
The Star Spangled Banner
Come abbiamo detto, il testo di "The Star Spangled Banner" può riservare qualche sorpresa anche nell'ottica di una canzone contro la guerra. Certo, è necessario tener presente che i riferimenti alla pace e alla desolazione della guerra sono del tutto funzionali ad un testo che è in realtà un inno di resistenza e di battaglia.
LO STENDARDO LUCENTE DI STELLE
(continua)
(continua)
28/11/2005 - 15:36
Franco
Questa canzone, dedicata a Franco Coggiola, ricercatore di cultura popolare, ricorda l'importanza della memoria.
Come sarebbe più opportuno
(continua)
(continua)
inviata da Virginia 28/11/2005 - 15:26
Percorsi:
Piazza Fontana e altre Stragi di Stato
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Inno di Thomas af Strängnäs
Musica di Carl Nielsen [1920]
A hymn by Thomas af Strängnäs
Music by Carl Nielsen [1920]
Hymn af Thomas af Strengnæs
Musik af Carl Nielsen [1920]
Per la sua data di composizione, Ffrihed er thet bedste Gwld appartiene alle più antiche CCG, anche se la musica è di epoca moderna (fu composta da Carl Nielsen nel 1920). Qui di seguito riportiamo l'introduzione in danese alla canzone, dall'importante sito Gamle danske sange (Antiche canzoni danesi). Il testo nella grafia dell'epoca è invece riprodotto dalla Anthologie de la littérature danoise di Thomas Stengerup, pagina 57. Un antico canto di libertà che suona incredibilmente moderno, e che contiene un'affermazione importantissima: la pace non può che promanare dalla vera libertà. Il vescovo Thomas, pur svedese, scrisse il canto in lingua danese, che era quella che godeva di maggior prestigio nella Scandinavia... (continua)