È stata tua la colpa
È stata tua la colpa allora adesso che vuoi?
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 24/1/2005 - 23:04
L'isola che non c'è
Da "Sono solo canzonette" (1980), album che rivisita - non ci sarebbe bisogno di dirlo - la favola di Peter Pan.
La favola di Peter Pan è il pretesto per sottolineare ancora una volta che il modo di pensare e di agire delle cosiddette persone serie, rispettate, consapevoli, equilibrate, colte, istruite, spesso sconfina nell'arroganza e nella presunzione e non riesce a soddisfare l'istinto di libertà e fantasia che è dentro ogni persona. Il brano l'Isola che non c'è è quello maggiormente ispirato. Si sviluppa da una frase ricopiata testualmente dalla fiaba e accompagnata da un arpeggio di chitarra acustica che poco per volta viene affiancata da una chitarra a 12 corde, dal contrabbasso e da un leggero tappeto di tastiere, fino al climax creato da un magistrale assolo di armonica a bocca: un piccolo manuale di folk-rock che sottolinea un testo di altissimo valore poetico ed evocativo.
(da Wikipedia)
La favola di Peter Pan è il pretesto per sottolineare ancora una volta che il modo di pensare e di agire delle cosiddette persone serie, rispettate, consapevoli, equilibrate, colte, istruite, spesso sconfina nell'arroganza e nella presunzione e non riesce a soddisfare l'istinto di libertà e fantasia che è dentro ogni persona. Il brano l'Isola che non c'è è quello maggiormente ispirato. Si sviluppa da una frase ricopiata testualmente dalla fiaba e accompagnata da un arpeggio di chitarra acustica che poco per volta viene affiancata da una chitarra a 12 corde, dal contrabbasso e da un leggero tappeto di tastiere, fino al climax creato da un magistrale assolo di armonica a bocca: un piccolo manuale di folk-rock che sottolinea un testo di altissimo valore poetico ed evocativo.
(da Wikipedia)
Seconda stella a destra
(continua)
(continua)
23/1/2005 - 20:14
Epitaph
Versione italiana di Francy (da Dartagnan), rivista da Lorenzo Masetti
EPITAFFIO
(continua)
(continua)
23/1/2005 - 17:22
John Brown
da es.humanidades.literatura
«He leído cosas estremecedoras sobre la guerra, y al paso que los tiempos se pintan seguramente leeré muchas más. pero no creo que ninguna me estremezca jamás tanto como esta canción. cada vez que la escucho se me pone la carne de gallina y creo que así será por siempre, gracias a Dyos.
La traducción es casi literal con levísimas modificaciones para mantener el ritmo original.»
«He leído cosas estremecedoras sobre la guerra, y al paso que los tiempos se pintan seguramente leeré muchas más. pero no creo que ninguna me estremezca jamás tanto como esta canción. cada vez que la escucho se me pone la carne de gallina y creo que así será por siempre, gracias a Dyos.
La traducción es casi literal con levísimas modificaciones para mantener el ritmo original.»
JOHN BROWN
(continua)
(continua)
23/1/2005 - 12:08
Ballade des gens qui sont nés quelque part
LA BALADA DE LA GENTE QUE HA NACIDO EN ALGÚN SITIO
(continua)
(continua)
22/1/2005 - 17:24
Hécatombe
Traducción de Graciela y Horacio Salas. En "Homenaje a Georges Brassens" y "Georges Brassens en Castellano"
HECATOMBE
(continua)
(continua)
22/1/2005 - 17:18
Mourir pour des idées
2000 Dr. Ted Neather
This translation aims to convey meaning and not attempt poetry or song.
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DIE FOR IDEAS
(continua)
(continua)
22/1/2005 - 17:02
MCMXCIV perché i vivi non ricordano
Consigliamo di seguire i link nel testo: questa è probabilmente la CCG che in assoluto più ne rimanda ad altre. Ad altri nomi, ad altre storie, ad altre lotte.
Non canto per i vivi, non canto per loro
(continua)
(continua)
22/1/2005 - 16:52
Primo estratto della trasmissione dedicata alle canzoni contro la guerra su Controradio. Abbiamo la presentazione di Fagioli 'olle 'otenne fatta in quell'occasione da Riccardo.
Purtroppo nella registrazione digitale non c'è la versione in livornese di Born in the U.S.A. che cercheremo di recuperare da audiocassetta.
Purtroppo nella registrazione digitale non c'è la versione in livornese di Born in the U.S.A. che cercheremo di recuperare da audiocassetta.
Lorenzo Masetti 20/1/2005 - 22:15
Forgiveness & Love
"I wrote this song following September 11th, 2001 and thought it might be appropriate to release now given the present worldwide mobilization for peace. In writing it, I thought a lot about the radical love and forgiveness taught by Jesus and the early Christian tradition as well as the principles of peace and justice that are at the roots of Islam; I thought about the frequent uses and misuses of religion, including the invocations that imply that God would somehow choose sides in a war"
Forgiveness and Love
(continua)
(continua)
18/1/2005 - 00:30
Sergente, no!
(1973)
No! Mamma no!
Un inno dei gay contrari al servizio militare
No! Mamma no!
Un inno dei gay contrari al servizio militare
Sergente, no!
(continua)
(continua)
16/1/2005 - 21:49
Percorsi:
Disertori
Salvador
(Gisberto Cortesi)
[1990]
Album: Solo Nomadi
[1990]
Album: Solo Nomadi
Salvador è un uomo, vissuto da uomo
(continua)
(continua)
16/1/2005 - 19:38
Where Have all the Flowers Gone
POLACCO / POLISH / POLONAIS
Wanda Romana Sieradzka De Ruig / Sława Przybylska
Artmar segnala che la versione è di Wanda Sieradzka de Ruig e che è stata interpretata per la prima volta dalla cantante Sława Przybylska negli anni '60.
Artmar informed us that the Polish version is by Wanda Sieradzka de Ruig and that it was performed for the first time by the singer Sława Przybylska in the 60's.
Artmar nous signale que l'auteur de la version polonaise est Wanda Sieradzka de Ruig, et qu'elle a été interprétée par la chanteuse Sława Przybylska dans les années '60.
L’autrice della traduzione, Wanda Sieradzka de Ruig (nata a Łódź il 29 settembre 1923 in una famiglia di religione ebraica), è stata una celebre scrittrice, giornalista, poetessa e traduttrice. Wanda Sieradzka si era laureata presso l’Institut d’Études Françaises di Tolosa e allo scoppio della II Guerra mondiale lavorò come addetta... (continua)
Wanda Romana Sieradzka De Ruig / Sława Przybylska
Artmar segnala che la versione è di Wanda Sieradzka de Ruig e che è stata interpretata per la prima volta dalla cantante Sława Przybylska negli anni '60.
Artmar informed us that the Polish version is by Wanda Sieradzka de Ruig and that it was performed for the first time by the singer Sława Przybylska in the 60's.
Artmar nous signale que l'auteur de la version polonaise est Wanda Sieradzka de Ruig, et qu'elle a été interprétée par la chanteuse Sława Przybylska dans les années '60.
L’autrice della traduzione, Wanda Sieradzka de Ruig (nata a Łódź il 29 settembre 1923 in una famiglia di religione ebraica), è stata una celebre scrittrice, giornalista, poetessa e traduttrice. Wanda Sieradzka si era laureata presso l’Institut d’Études Françaises di Tolosa e allo scoppio della II Guerra mondiale lavorò come addetta... (continua)
GDZIE SĄ KWIATY Z TAMTYCH LAT?
(continua)
(continua)
13/1/2005 - 22:53
L'unica superstite
Questa è la nostra storia, teniamo vivo il ricordo. Noi che siamo nati e cresciuti a ridosso della "Linea Gotica". Noi che al posto delle favole le nostre nonne ci han raccontato di bombardamenti e rastrellamenti, di occupazioni, furti, soprusi e abusi che hanno vissuto sulla loro pelle e che a distanza di tanti anni disturbano ancora il loro sonno.
Non dimentichiamoci la nostra storia, non dimentichiamo cos'ha vissuto chi ci ha dato la vita.
Non dimentichiamoci la nostra storia, non dimentichiamo cos'ha vissuto chi ci ha dato la vita.
Kira 13/1/2005 - 20:37
Non è amore
[2003]
Testo e musica di Edoardo Bennato
da “L’uomo occidentale”
Testo e musica di Edoardo Bennato
da “L’uomo occidentale”
Non è amore
(continua)
(continua)
inviata da Sergio Santoni 13/1/2005 - 17:50
A cosa serve la guerra
[2003]
dall'album "L'uomo occidentale"
Testo di Eugenio Bennato
Musica di Edoardo Bennato
Cantata insieme dai due fratelli.
Al testo pubblicato sul sito ufficiale sono state apportate alcune necessarie modifiche.
dall'album "L'uomo occidentale"
Testo di Eugenio Bennato
Musica di Edoardo Bennato
Cantata insieme dai due fratelli.
Al testo pubblicato sul sito ufficiale sono state apportate alcune necessarie modifiche.
A cosa serve la guerra diciamo la verità
(continua)
(continua)
inviata da Sergio Santoni 13/1/2005 - 17:28
American Jesus
da http://www.badreligion.it
alcune correzioni con la traduzione presente in "Note Americane" di Alessandro Portelli
alcune correzioni con la traduzione presente in "Note Americane" di Alessandro Portelli
GESÙ AMERICANO
(continua)
(continua)
12/1/2005 - 19:59
Disastro aereo sul canale di Sicilia
PRECISAZIONE DI GABRIELE: NON SI RIFERISCE AD USTICA!
Verrebbe da chiedersi come ha fatto De Gregori a scrivere una canzone su Ustica, "incidente" del 27 giugno 1980, già nel 1976! (anno di pubblicazione di Bufalo Bill, da cui è tratta questa canzone...) Cos'è, un veggente? No, la canzone non c'entra niente con Ustica, ma racconta un altro incidente aereo avvenuto in terra siciliana.
Verrebbe da chiedersi come ha fatto De Gregori a scrivere una canzone su Ustica, "incidente" del 27 giugno 1980, già nel 1976! (anno di pubblicazione di Bufalo Bill, da cui è tratta questa canzone...) Cos'è, un veggente? No, la canzone non c'entra niente con Ustica, ma racconta un altro incidente aereo avvenuto in terra siciliana.
Gabriele 10/1/2005 - 17:24
Il vecchio e il bambino
questa canzone è davvero stupenda perchè ti fa immaginare delle cose che al giorno d'oggi sono davvero impensabili.
patrick bettelini 10/1/2005 - 14:21
Universal Soldier
Herbert Pagani [1966]
Interpretata da / Performed by / Interprétée par / Laulaa: Claus
"Storia molto particolare quella di Claus De VIto (in basso con Pete Townshend degli Who), collaboratore della rivista "Ciao Amici", incise quasi per caso questi due singoli, riscuotendo csoprattutto con Soldato Universale, insperatamente, un discreto successo, soprattutto ebeb buoni consensi da parte della critica musicale, il brano è la cover di "Universal Soldier" di Buffie Sainte Marie colonna sonora del film Soldato Blu ma portata al successo da Donovan, toccante è la traduzione fatta da Herbert Pagani. La canzone è espressione del filone antimilitarista cha in quegli anni fu ben rappresentato anche in Italia (Crispiano, Dalla etc. etc.). Completano la produzione di Claus altre due cover "Colours/Colori" del repertorio di Donovan, e San Francisco di Scott McKenzie, la versione di Claus si fa preferire a quella di Bobby Solo." - Caveman Beat
Interpretata da / Performed by / Interprétée par / Laulaa: Claus
"Storia molto particolare quella di Claus De VIto (in basso con Pete Townshend degli Who), collaboratore della rivista "Ciao Amici", incise quasi per caso questi due singoli, riscuotendo csoprattutto con Soldato Universale, insperatamente, un discreto successo, soprattutto ebeb buoni consensi da parte della critica musicale, il brano è la cover di "Universal Soldier" di Buffie Sainte Marie colonna sonora del film Soldato Blu ma portata al successo da Donovan, toccante è la traduzione fatta da Herbert Pagani. La canzone è espressione del filone antimilitarista cha in quegli anni fu ben rappresentato anche in Italia (Crispiano, Dalla etc. etc.). Completano la produzione di Claus altre due cover "Colours/Colori" del repertorio di Donovan, e San Francisco di Scott McKenzie, la versione di Claus si fa preferire a quella di Bobby Solo." - Caveman Beat
Soldato universale
(continua)
(continua)
9/1/2005 - 22:23
Vietnam
(1969)
dal disco "Jimmy Cliff" poi riedito col titolo "Wonderful World, Beautiful People"
Cliff delivered this anti-war song in the form of a letter the narrator has received from a friend fighting in Vietnam. He told Mojo magazine July 2012 that it was inspired by the experiences of a friend of his: "I felt I could make a change through music," Cliff said, "maybe that stems back to church and Sam Cooke, but I was socially conscious and sensitive to things going in that war. A friend I went to school with, he was a great artist, he went to live with his family in America, he got drafted, went to Vietnam, and it blew his mind. He came back, he didn't recognise me, it was as if he was dead."
Bob Dylan once lauded this as "the best protest song ever written."
Somg Facts
dal disco "Jimmy Cliff" poi riedito col titolo "Wonderful World, Beautiful People"
Cliff delivered this anti-war song in the form of a letter the narrator has received from a friend fighting in Vietnam. He told Mojo magazine July 2012 that it was inspired by the experiences of a friend of his: "I felt I could make a change through music," Cliff said, "maybe that stems back to church and Sam Cooke, but I was socially conscious and sensitive to things going in that war. A friend I went to school with, he was a great artist, he went to live with his family in America, he got drafted, went to Vietnam, and it blew his mind. He came back, he didn't recognise me, it was as if he was dead."
Bob Dylan once lauded this as "the best protest song ever written."
Somg Facts
Hey
(continua)
(continua)
9/1/2005 - 15:41
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
Soldier's Last Letter
Recorded by Ernest Tubb
Written by Sgt. Henry Stewart and Ernest Tubb
Written by Sgt. Henry Stewart and Ernest Tubb
When the postman delivered a letter
(continua)
(continua)
9/1/2005 - 15:25
We Shall Overcome
Artisti vari, da: Where Have All The Flowers Gone - The Songs of Pete Seeger.
WE SHALL OVERCOME
(continua)
(continua)
inviata da Eva Sgro 9/1/2005 - 15:19
Ultimo volo America
Il pezzo più sperimentale del disco "Sorella sconfitta", caratterizzato da una forte impronta elettronica e dalla voce della soprano Marina Parente
Miserere dall'aire
(continua)
(continua)
7/1/2005 - 21:58
Andrea
English version by Ada Scotti
Dalla mailing list "Fabrizio", 1999; alcune correzioni sono state apportate alla traduzione originaria. (RV)
ANDY
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/1/2005 - 22:14
Washington
Testo di Lucio Dalla
Musica di Tullio Ferro
dall'album "Viaggi organizzati" (1984)
Musica di Tullio Ferro
dall'album "Viaggi organizzati" (1984)
Sto andando a Washington,
(continua)
(continua)
5/1/2005 - 22:52
Libri di sangue
English Version by Marco Solaroli
(italianrap.com)
(italianrap.com)
BOOKS OF BLOOD
(continua)
(continua)
5/1/2005 - 19:01
La rana
da "Il Miele Dei Pianeti le Isole le Api" (1974)
Un piccolo, grande esempio di canzone della prima metà degli anni settanta, quando l’utopia pacifista e non violenta di una intera generazione di giovani era ancora viva anche se ormai già incredibilmente lontana anni luce dalla nuova realtà che andava sfociando nella lotta armata e nel terrorismo.
Claudio Rocchi stava celebrando probabilmente le ultime canzoni di pace dell’epoca.
Un piccolo, grande esempio di canzone della prima metà degli anni settanta, quando l’utopia pacifista e non violenta di una intera generazione di giovani era ancora viva anche se ormai già incredibilmente lontana anni luce dalla nuova realtà che andava sfociando nella lotta armata e nel terrorismo.
Claudio Rocchi stava celebrando probabilmente le ultime canzoni di pace dell’epoca.
Più che un mestiere nella vita io voglio fare l'uomo
(continua)
(continua)
inviata da i.fermentivivi 5/1/2005 - 13:12
Enola Gay
bellissimo pezzo enola gay, la musica aiuta a cambiare i nostri sentimenti, è proprio vero...
pace in terra a tutti gli uomini di buona volontà per un futuro più producente.
pace in terra a tutti gli uomini di buona volontà per un futuro più producente.
mookas 5/1/2005 - 10:44
Johnny I Hardly Knew Ye
anonimo
[Tradizionale, primi anni del XIX secolo]
Irish Traditional Folksong, early 19th century.
Spesso cantata da gruppi folk come Clancy Brothers & Tommy Makem.
Often performed by Irish folk groups such as the Clancy Brothers & Tommy Makem. Più recentemente incisa anche dai Dropkick Murphys in una versione irlandese ma più rock.
La versione originale si riferisce a soldati provenienti da Athy, nella Contea di Kildare, che combatterono nel "Sulloon" (Ceylon - attualmente Sri Lanka) per la Compagnia delle Indie Orientali Britannica all'inizio del XIX secolo.
When Johnny Comes Marching Home è una canzone americana dei tempi della guerra civile che riprende la melodia di questa canzone stravolgendone però il testo.
È probabilmente dalla versione americana che derivano due altre canzoni contro la guerra che, stravolgendone a loro volta il testo, paradossalmente si riavvicinano allo spirito... (continua)
Irish Traditional Folksong, early 19th century.
Spesso cantata da gruppi folk come Clancy Brothers & Tommy Makem.
Often performed by Irish folk groups such as the Clancy Brothers & Tommy Makem. Più recentemente incisa anche dai Dropkick Murphys in una versione irlandese ma più rock.
La versione originale si riferisce a soldati provenienti da Athy, nella Contea di Kildare, che combatterono nel "Sulloon" (Ceylon - attualmente Sri Lanka) per la Compagnia delle Indie Orientali Britannica all'inizio del XIX secolo.
When Johnny Comes Marching Home è una canzone americana dei tempi della guerra civile che riprende la melodia di questa canzone stravolgendone però il testo.
È probabilmente dalla versione americana che derivano due altre canzoni contro la guerra che, stravolgendone a loro volta il testo, paradossalmente si riavvicinano allo spirito... (continua)
While goin' the road to sweet Athy, hurroo, hurroo
(continua)
(continua)
4/1/2005 - 18:23
A rosa de Hiroshima
Testo: Vinícius de Moraes
Musica: João Ricardo
Canta: Ney Matogrosso & "Secos e Molhados”
fal primo album del gruppo Secos e Molhados del 1973
Musica: João Ricardo
Canta: Ney Matogrosso & "Secos e Molhados”
fal primo album del gruppo Secos e Molhados del 1973
Pensem nas crianças
(continua)
(continua)
inviata da José Colaço Barreiros 4/1/2005 - 14:44
Percorsi:
Hiroshima e Nagasaki 広島市 - 長崎市
Ronda do soldadinho
[1968]
Parole e musica di José Mário Branco
Letra e música de José Mário Branco
Canzone del 1968, quando già la ribellione nelle truppe portoghesi impegnate nelle assurde guerre coloniali africane (che in definitva porteranno alla caduta del regime fascista il 25 aprile 1974) serpeggiava. Il grande José Mário Branco se ne fece interprete perfetto.
Parole e musica di José Mário Branco
Letra e música de José Mário Branco
Canzone del 1968, quando già la ribellione nelle truppe portoghesi impegnate nelle assurde guerre coloniali africane (che in definitva porteranno alla caduta del regime fascista il 25 aprile 1974) serpeggiava. Il grande José Mário Branco se ne fece interprete perfetto.
Um e dois e três
(continua)
(continua)
inviata da José Colaço Barreiros 4/1/2005 - 13:04
Receita para se fazer um herói
Testo: Reinaldo Ferreira (1922-1959)
Musica: “Ira!”
Un complesso brasiliano (Ira!) ha inciso la “Ricetta” nel 1988 con le parole un po’ modificate.
Riportiamo prima la versione modificata cantata dal gruppo rock brasiliano.
*
O Ira! gravou "Receita para fazer um herói" com a letra levemente modificada e rebatizada de "Receita para se fazer um herói". O guitarrista da banda, Edgard Scandurra, estava servindo o Exército quando um colega (o soldade Esteves) mostrou-lhe o poema, dizendo que tinha sido escrito por ele. A banda não suspeitou de nada e gravou a música no disco "Psicoacústica", em 1988 (ainda inédito em CD). Após o lançamento do disco descobriu-se que, na verdade, tratava-se de um poema de Reinaldo Ferreira. Daí o fato de Ferreira não ter sido creditado como autor da música...
(Gli Ira hanno registrato "Receita para fazer um herói" con le parole leggermente modificate e... (continua)
Musica: “Ira!”
Un complesso brasiliano (Ira!) ha inciso la “Ricetta” nel 1988 con le parole un po’ modificate.
Riportiamo prima la versione modificata cantata dal gruppo rock brasiliano.
*
O Ira! gravou "Receita para fazer um herói" com a letra levemente modificada e rebatizada de "Receita para se fazer um herói". O guitarrista da banda, Edgard Scandurra, estava servindo o Exército quando um colega (o soldade Esteves) mostrou-lhe o poema, dizendo que tinha sido escrito por ele. A banda não suspeitou de nada e gravou a música no disco "Psicoacústica", em 1988 (ainda inédito em CD). Após o lançamento do disco descobriu-se que, na verdade, tratava-se de um poema de Reinaldo Ferreira. Daí o fato de Ferreira não ter sido creditado como autor da música...
(Gli Ira hanno registrato "Receita para fazer um herói" con le parole leggermente modificate e... (continua)
Toma-se um homem
(continua)
(continua)
inviata da José Colaço Barreiros 4/1/2005 - 12:03
Percorsi:
Eroi
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Testo e musica di Edoardo Bennato
Lyrics and music by Edoardo Bennato
Album: Burattino senza Fili
Edoardo Bennato: Burattino senza Fili (1977)
"Burattino senza fili" è un concept album di Edoardo Bennato uscito nel 1977, che ha venduto circa un milione di copie, risultando l'album più venduto in Italia nel 1977. [...] Il disco ripropone le vicissitudini di Pinocchio in chiave metaforica e mostra un doppio piano di lettura; la storia di Carlo Collodi tal quale e la riproposizione allegorica dei modelli dei personaggi in chiave moderna. Registrato negli studi Ricordi di Milano i tecnici del suono sono Walter Patergnani, Mario Carulli, Gianluigi Pezzera e Carlo Martenet, mentre il tecnico del missaggio è Arun Chakraverty. Tra i musicisti del disco, vi sono tre componenti dei Maxophone: Sandro Lorenzetti, Alberto Ravasini e Maurizio Bianchini. Tutta la poetica di "Burattino senza... (continua)