Universal Soldier
Herbert Pagani [1966]
Interpretata da / Performed by / Interprétée par / Laulaa: Claus
"Storia molto particolare quella di Claus De VIto (in basso con Pete Townshend degli Who), collaboratore della rivista "Ciao Amici", incise quasi per caso questi due singoli, riscuotendo csoprattutto con Soldato Universale, insperatamente, un discreto successo, soprattutto ebeb buoni consensi da parte della critica musicale, il brano è la cover di "Universal Soldier" di Buffie Sainte Marie colonna sonora del film Soldato Blu ma portata al successo da Donovan, toccante è la traduzione fatta da Herbert Pagani. La canzone è espressione del filone antimilitarista cha in quegli anni fu ben rappresentato anche in Italia (Crispiano, Dalla etc. etc.). Completano la produzione di Claus altre due cover "Colours/Colori" del repertorio di Donovan, e San Francisco di Scott McKenzie, la versione di Claus si fa preferire a quella di Bobby Solo." - Caveman Beat
Interpretata da / Performed by / Interprétée par / Laulaa: Claus
"Storia molto particolare quella di Claus De VIto (in basso con Pete Townshend degli Who), collaboratore della rivista "Ciao Amici", incise quasi per caso questi due singoli, riscuotendo csoprattutto con Soldato Universale, insperatamente, un discreto successo, soprattutto ebeb buoni consensi da parte della critica musicale, il brano è la cover di "Universal Soldier" di Buffie Sainte Marie colonna sonora del film Soldato Blu ma portata al successo da Donovan, toccante è la traduzione fatta da Herbert Pagani. La canzone è espressione del filone antimilitarista cha in quegli anni fu ben rappresentato anche in Italia (Crispiano, Dalla etc. etc.). Completano la produzione di Claus altre due cover "Colours/Colori" del repertorio di Donovan, e San Francisco di Scott McKenzie, la versione di Claus si fa preferire a quella di Bobby Solo." - Caveman Beat
Soldato universale
(continua)
(continua)
9/1/2005 - 22:23
Vietnam
(1969)
dal disco "Jimmy Cliff" poi riedito col titolo "Wonderful World, Beautiful People"
Cliff delivered this anti-war song in the form of a letter the narrator has received from a friend fighting in Vietnam. He told Mojo magazine July 2012 that it was inspired by the experiences of a friend of his: "I felt I could make a change through music," Cliff said, "maybe that stems back to church and Sam Cooke, but I was socially conscious and sensitive to things going in that war. A friend I went to school with, he was a great artist, he went to live with his family in America, he got drafted, went to Vietnam, and it blew his mind. He came back, he didn't recognise me, it was as if he was dead."
Bob Dylan once lauded this as "the best protest song ever written."
Somg Facts
dal disco "Jimmy Cliff" poi riedito col titolo "Wonderful World, Beautiful People"
Cliff delivered this anti-war song in the form of a letter the narrator has received from a friend fighting in Vietnam. He told Mojo magazine July 2012 that it was inspired by the experiences of a friend of his: "I felt I could make a change through music," Cliff said, "maybe that stems back to church and Sam Cooke, but I was socially conscious and sensitive to things going in that war. A friend I went to school with, he was a great artist, he went to live with his family in America, he got drafted, went to Vietnam, and it blew his mind. He came back, he didn't recognise me, it was as if he was dead."
Bob Dylan once lauded this as "the best protest song ever written."
Somg Facts
Hey
(continua)
(continua)
9/1/2005 - 15:41
Percorsi:
Guerra in Vietnam: vista dagli USA
Soldier's Last Letter
Recorded by Ernest Tubb
Written by Sgt. Henry Stewart and Ernest Tubb
Written by Sgt. Henry Stewart and Ernest Tubb
When the postman delivered a letter
(continua)
(continua)
9/1/2005 - 15:25
We Shall Overcome
Artisti vari, da: Where Have All The Flowers Gone - The Songs of Pete Seeger.
WE SHALL OVERCOME
(continua)
(continua)
inviata da Eva Sgro 9/1/2005 - 15:19
Ultimo volo America
Il pezzo più sperimentale del disco "Sorella sconfitta", caratterizzato da una forte impronta elettronica e dalla voce della soprano Marina Parente
Miserere dall'aire
(continua)
(continua)
7/1/2005 - 21:58
Andrea
English version by Ada Scotti
Dalla mailing list "Fabrizio", 1999; alcune correzioni sono state apportate alla traduzione originaria. (RV)
ANDY
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/1/2005 - 22:14
Washington
Testo di Lucio Dalla
Musica di Tullio Ferro
dall'album "Viaggi organizzati" (1984)
Musica di Tullio Ferro
dall'album "Viaggi organizzati" (1984)
Sto andando a Washington,
(continua)
(continua)
5/1/2005 - 22:52
Libri di sangue
English Version by Marco Solaroli
(italianrap.com)
(italianrap.com)
BOOKS OF BLOOD
(continua)
(continua)
5/1/2005 - 19:01
La rana
da "Il Miele Dei Pianeti le Isole le Api" (1974)
Un piccolo, grande esempio di canzone della prima metà degli anni settanta, quando l’utopia pacifista e non violenta di una intera generazione di giovani era ancora viva anche se ormai già incredibilmente lontana anni luce dalla nuova realtà che andava sfociando nella lotta armata e nel terrorismo.
Claudio Rocchi stava celebrando probabilmente le ultime canzoni di pace dell’epoca.
Un piccolo, grande esempio di canzone della prima metà degli anni settanta, quando l’utopia pacifista e non violenta di una intera generazione di giovani era ancora viva anche se ormai già incredibilmente lontana anni luce dalla nuova realtà che andava sfociando nella lotta armata e nel terrorismo.
Claudio Rocchi stava celebrando probabilmente le ultime canzoni di pace dell’epoca.
Più che un mestiere nella vita io voglio fare l'uomo
(continua)
(continua)
inviata da i.fermentivivi 5/1/2005 - 13:12
Enola Gay
bellissimo pezzo enola gay, la musica aiuta a cambiare i nostri sentimenti, è proprio vero...
pace in terra a tutti gli uomini di buona volontà per un futuro più producente.
pace in terra a tutti gli uomini di buona volontà per un futuro più producente.
mookas 5/1/2005 - 10:44
Johnny I Hardly Knew Ye
anonimo
[Tradizionale, primi anni del XIX secolo]
Irish Traditional Folksong, early 19th century.
Spesso cantata da gruppi folk come Clancy Brothers & Tommy Makem.
Often performed by Irish folk groups such as the Clancy Brothers & Tommy Makem. Più recentemente incisa anche dai Dropkick Murphys in una versione irlandese ma più rock.
La versione originale si riferisce a soldati provenienti da Athy, nella Contea di Kildare, che combatterono nel "Sulloon" (Ceylon - attualmente Sri Lanka) per la Compagnia delle Indie Orientali Britannica all'inizio del XIX secolo.
When Johnny Comes Marching Home è una canzone americana dei tempi della guerra civile che riprende la melodia di questa canzone stravolgendone però il testo.
È probabilmente dalla versione americana che derivano due altre canzoni contro la guerra che, stravolgendone a loro volta il testo, paradossalmente si riavvicinano allo spirito... (continua)
Irish Traditional Folksong, early 19th century.
Spesso cantata da gruppi folk come Clancy Brothers & Tommy Makem.
Often performed by Irish folk groups such as the Clancy Brothers & Tommy Makem. Più recentemente incisa anche dai Dropkick Murphys in una versione irlandese ma più rock.
La versione originale si riferisce a soldati provenienti da Athy, nella Contea di Kildare, che combatterono nel "Sulloon" (Ceylon - attualmente Sri Lanka) per la Compagnia delle Indie Orientali Britannica all'inizio del XIX secolo.
When Johnny Comes Marching Home è una canzone americana dei tempi della guerra civile che riprende la melodia di questa canzone stravolgendone però il testo.
È probabilmente dalla versione americana che derivano due altre canzoni contro la guerra che, stravolgendone a loro volta il testo, paradossalmente si riavvicinano allo spirito... (continua)
While goin' the road to sweet Athy, hurroo, hurroo
(continua)
(continua)
4/1/2005 - 18:23
A rosa de Hiroshima
Testo: Vinícius de Moraes
Musica: João Ricardo
Canta: Ney Matogrosso & "Secos e Molhados”
fal primo album del gruppo Secos e Molhados del 1973
Musica: João Ricardo
Canta: Ney Matogrosso & "Secos e Molhados”
fal primo album del gruppo Secos e Molhados del 1973
Pensem nas crianças
(continua)
(continua)
inviata da José Colaço Barreiros 4/1/2005 - 14:44
Percorsi:
Hiroshima e Nagasaki 広島市 - 長崎市
Ronda do soldadinho
[1968]
Parole e musica di José Mário Branco
Letra e música de José Mário Branco
Canzone del 1968, quando già la ribellione nelle truppe portoghesi impegnate nelle assurde guerre coloniali africane (che in definitva porteranno alla caduta del regime fascista il 25 aprile 1974) serpeggiava. Il grande José Mário Branco se ne fece interprete perfetto.
Parole e musica di José Mário Branco
Letra e música de José Mário Branco
Canzone del 1968, quando già la ribellione nelle truppe portoghesi impegnate nelle assurde guerre coloniali africane (che in definitva porteranno alla caduta del regime fascista il 25 aprile 1974) serpeggiava. Il grande José Mário Branco se ne fece interprete perfetto.
Um e dois e três
(continua)
(continua)
inviata da José Colaço Barreiros 4/1/2005 - 13:04
Receita para se fazer um herói
Testo: Reinaldo Ferreira (1922-1959)
Musica: “Ira!”
Un complesso brasiliano (Ira!) ha inciso la “Ricetta” nel 1988 con le parole un po’ modificate.
Riportiamo prima la versione modificata cantata dal gruppo rock brasiliano.
*
O Ira! gravou "Receita para fazer um herói" com a letra levemente modificada e rebatizada de "Receita para se fazer um herói". O guitarrista da banda, Edgard Scandurra, estava servindo o Exército quando um colega (o soldade Esteves) mostrou-lhe o poema, dizendo que tinha sido escrito por ele. A banda não suspeitou de nada e gravou a música no disco "Psicoacústica", em 1988 (ainda inédito em CD). Após o lançamento do disco descobriu-se que, na verdade, tratava-se de um poema de Reinaldo Ferreira. Daí o fato de Ferreira não ter sido creditado como autor da música...
(Gli Ira hanno registrato "Receita para fazer um herói" con le parole leggermente modificate e... (continua)
Musica: “Ira!”
Un complesso brasiliano (Ira!) ha inciso la “Ricetta” nel 1988 con le parole un po’ modificate.
Riportiamo prima la versione modificata cantata dal gruppo rock brasiliano.
*
O Ira! gravou "Receita para fazer um herói" com a letra levemente modificada e rebatizada de "Receita para se fazer um herói". O guitarrista da banda, Edgard Scandurra, estava servindo o Exército quando um colega (o soldade Esteves) mostrou-lhe o poema, dizendo que tinha sido escrito por ele. A banda não suspeitou de nada e gravou a música no disco "Psicoacústica", em 1988 (ainda inédito em CD). Após o lançamento do disco descobriu-se que, na verdade, tratava-se de um poema de Reinaldo Ferreira. Daí o fato de Ferreira não ter sido creditado como autor da música...
(Gli Ira hanno registrato "Receita para fazer um herói" con le parole leggermente modificate e... (continua)
Toma-se um homem
(continua)
(continua)
inviata da José Colaço Barreiros 4/1/2005 - 12:03
Percorsi:
Eroi
Canção com lágrimas
Testo: Manuel Alegre
Canta: Adriano Correia de Oliveira
Canta: Adriano Correia de Oliveira
"Canção com lágrimas", para além de dar voz ao desassossego de uma nação, traduz uma experiência pessoal do poeta Manuel Alegre, que perdera um amigo na Guerra Colonial. Adriano Correia de Oliveira escolheu este poema em nome da mágoa causada pela morte, na Guerra de Angola, do seu amigo e companheiro José Manuel Pais, rás da república Rás-Te-Parta. Um irmão que nunca esqueceu. Em sua homenagem deu a seu filho o nome de José Manuel."
adriano.esenviseu.net
"Canção com lágrimas", oltre a dare voce all'angoscia di una nazione intera, testimonia un'esperienza personale del poeta Manuel Alegre, che aveva perso un amico nella Guerra Coloniale. Adriano Correia de Oliveira scelse questa poesia per il dolore causatogli dalla morte, nella guerra in Angola, del suo amico e compagno José Manuel Pais. Un "fratello" che non dimenticò mai. In suo omaggio diede a suo figlio il nome di José Manuel.
adriano.esenviseu.net
"Canção com lágrimas", oltre a dare voce all'angoscia di una nazione intera, testimonia un'esperienza personale del poeta Manuel Alegre, che aveva perso un amico nella Guerra Coloniale. Adriano Correia de Oliveira scelse questa poesia per il dolore causatogli dalla morte, nella guerra in Angola, del suo amico e compagno José Manuel Pais. Un "fratello" che non dimenticò mai. In suo omaggio diede a suo figlio il nome di José Manuel.
Eu canto para ti o mês das giestas
(continua)
(continua)
inviata da José Colaço Barreiros 4/1/2005 - 11:44
Ronda dos paisanos
[1964]
Testo e musica: José Afonso
Letra e música: José Afonso
Lyrics and music: José Afonso
Album: Baladas e Canções
Ofir - AMS 301 | 1964 | LP-33 rpm | Edição Discoteca Santo António, Porto | Texto: Adriano Peixoto | Capa: António Pimentel
Reeditado em:
1983 - Ofir SAM 808
1996 - EMI 7243 8 36617 2 5
“Ronda dei contadini” si chiama questa canzone, e bisogna tornare al Portogallo del 1964. Un paese poverissimo, sotto una dittatura lunghissima che, da un lato, addormenta le coscienze e, dall'altro, si dissangua in inutili e costosissime guerre coloniali per mantenere un “impero” che serve solo ai cartelloni propagandistici del regime affissi nelle città portoghesi. Chi ne paga le conseguenze? In primis le masse contadine, perché il Portogallo del 1964 è ancora un paese rurale (oltre che un paese di fortissima emigrazione). La “sentinella” di questa canzone, che dobbiamo immaginarci... (continua)
Testo e musica: José Afonso
Letra e música: José Afonso
Lyrics and music: José Afonso
Album: Baladas e Canções
Ofir - AMS 301 | 1964 | LP-33 rpm | Edição Discoteca Santo António, Porto | Texto: Adriano Peixoto | Capa: António Pimentel
Reeditado em:
1983 - Ofir SAM 808
1996 - EMI 7243 8 36617 2 5
“Ronda dei contadini” si chiama questa canzone, e bisogna tornare al Portogallo del 1964. Un paese poverissimo, sotto una dittatura lunghissima che, da un lato, addormenta le coscienze e, dall'altro, si dissangua in inutili e costosissime guerre coloniali per mantenere un “impero” che serve solo ai cartelloni propagandistici del regime affissi nelle città portoghesi. Chi ne paga le conseguenze? In primis le masse contadine, perché il Portogallo del 1964 è ancora un paese rurale (oltre che un paese di fortissima emigrazione). La “sentinella” di questa canzone, che dobbiamo immaginarci... (continua)
Ao cair da madrugada
(continua)
(continua)
inviata da José Colaço Barreiros 4/1/2005 - 11:41
Luta p'la vida
Sull’aria di The Times They Are A-Changin' (Bob Dylan)
"O Cancioneiro do Niassa é uma colectânea de fados e canções centrados na vida dos militares portugueses colocados na região do Niassa, Moçambique durante a Guerra Colonial nos finais da década de 60. Constituem maioritariamente adaptações das letras de melodias em voga na altura e retratam uma visão humorística e sarcástica da própria guerra. As letras foram elaboradas essencialmente pelos próprios militares tendo sido efectuadas algumas gravações privadas que foram circulando rápida e clandestinamente entre os militares de outras zonas da guerra."
pt.wikipedia
Il "Cancioneiro do Niassa" è una raccolta di fados e canzoni incentrare sulla vita dei militari portoghesi di stanza nella regione del Niassa, in Mozambico, durante la guerra coloniale alla fine degli anni '60. In maggior parte si tratta di adattamenti dei testi di canzoni... (continua)
"O Cancioneiro do Niassa é uma colectânea de fados e canções centrados na vida dos militares portugueses colocados na região do Niassa, Moçambique durante a Guerra Colonial nos finais da década de 60. Constituem maioritariamente adaptações das letras de melodias em voga na altura e retratam uma visão humorística e sarcástica da própria guerra. As letras foram elaboradas essencialmente pelos próprios militares tendo sido efectuadas algumas gravações privadas que foram circulando rápida e clandestinamente entre os militares de outras zonas da guerra."
pt.wikipedia
Il "Cancioneiro do Niassa" è una raccolta di fados e canzoni incentrare sulla vita dei militari portoghesi di stanza nella regione del Niassa, in Mozambico, durante la guerra coloniale alla fine degli anni '60. In maggior parte si tratta di adattamenti dei testi di canzoni... (continua)
Venham velhos doutores e os que contam histórias
(continua)
(continua)
inviata da José Colaço Barreiros 4/1/2005 - 11:39
A erva lá na picada
Musica: sull’aria di La yerba de los caminos (o "Qué culpa tiene el tomate") [canzone della guerra civile spagnola]
"O Cancioneiro do Niassa é uma colectânea de fados e canções centrados na vida dos militares portugueses colocados na região do Niassa, Moçambique durante a Guerra Colonial nos finais da década de 60. Constituem maioritariamente adaptações das letras de melodias em voga na altura e retratam uma visão humorística e sarcástica da própria guerra. As letras foram elaboradas essencialmente pelos próprios militares tendo sido efectuadas algumas gravações privadas que foram circulando rápida e clandestinamente entre os militares de outras zonas da guerra."
pt.wikipedia
Il "Cancioneiro do Niassa" è una raccolta di fados e canzoni incentrare sulla vita dei militari portoghesi di stanza nella regione del Niassa, in Mozambico, durante la guerra coloniale alla fine degli anni '60. In... (continua)
"O Cancioneiro do Niassa é uma colectânea de fados e canções centrados na vida dos militares portugueses colocados na região do Niassa, Moçambique durante a Guerra Colonial nos finais da década de 60. Constituem maioritariamente adaptações das letras de melodias em voga na altura e retratam uma visão humorística e sarcástica da própria guerra. As letras foram elaboradas essencialmente pelos próprios militares tendo sido efectuadas algumas gravações privadas que foram circulando rápida e clandestinamente entre os militares de outras zonas da guerra."
pt.wikipedia
Il "Cancioneiro do Niassa" è una raccolta di fados e canzoni incentrare sulla vita dei militari portoghesi di stanza nella regione del Niassa, in Mozambico, durante la guerra coloniale alla fine degli anni '60. In... (continua)
A erva lá na picada *
(continua)
(continua)
4/1/2005 - 11:36
Taberna do diabo
"O Cancioneiro do Niassa é uma colectânea de fados e canções centrados na vida dos militares portugueses colocados na região do Niassa, Moçambique durante a Guerra Colonial nos finais da década de 60. Constituem maioritariamente adaptações das letras de melodias em voga na altura e retratam uma visão humorística e sarcástica da própria guerra. As letras foram elaboradas essencialmente pelos próprios militares tendo sido efectuadas algumas gravações privadas que foram circulando rápida e clandestinamente entre os militares de outras zonas da guerra."
pt.wikipedia
Il "Cancioneiro do Niassa" è una raccolta di fados e canzoni incentrare sulla vita dei militari portoghesi di stanza nella regione del Niassa, in Mozambico, durante la guerra coloniale alla fine degli anni '60. In maggior parte si tratta di adattamenti dei testi di canzoni in voga all'epoca, che ritraggono una visione umoristica... (continua)
pt.wikipedia
Il "Cancioneiro do Niassa" è una raccolta di fados e canzoni incentrare sulla vita dei militari portoghesi di stanza nella regione del Niassa, in Mozambico, durante la guerra coloniale alla fine degli anni '60. In maggior parte si tratta di adattamenti dei testi di canzoni in voga all'epoca, che ritraggono una visione umoristica... (continua)
Um dia fui dar com Deus
(continua)
(continua)
inviata da José Colaço Barreiros 4/1/2005 - 11:32
Ventos de guerra
Questa canzone veniva cantata sull'aria di Blowin' in the Wind di Bob Dylan. L'autore è con tutta probabilità il tenente Fernando Maia Salgueiro, che sarà poi uno dei protagonisti della Rivoluzione dei Garofani.
"O Cancioneiro do Niassa é uma colectânea de fados e canções centrados na vida dos militares portugueses colocados na região do Niassa, Moçambique durante a Guerra Colonial nos finais da década de 60. Constituem maioritariamente adaptações das letras de melodias em voga na altura e retratam uma visão humorística e sarcástica da própria guerra. As letras foram elaboradas essencialmente pelos próprios militares tendo sido efectuadas algumas gravações privadas que foram circulando rápida e clandestinamente entre os militares de outras zonas da guerra."
pt.wikipedia
Il "Cancioneiro do Niassa" è una raccolta di fados e canzoni incentrare sulla vita dei militari portoghesi di stanza... (continua)
"O Cancioneiro do Niassa é uma colectânea de fados e canções centrados na vida dos militares portugueses colocados na região do Niassa, Moçambique durante a Guerra Colonial nos finais da década de 60. Constituem maioritariamente adaptações das letras de melodias em voga na altura e retratam uma visão humorística e sarcástica da própria guerra. As letras foram elaboradas essencialmente pelos próprios militares tendo sido efectuadas algumas gravações privadas que foram circulando rápida e clandestinamente entre os militares de outras zonas da guerra."
pt.wikipedia
Il "Cancioneiro do Niassa" è una raccolta di fados e canzoni incentrare sulla vita dei militari portoghesi di stanza... (continua)
De quantos sacrifícios senhores que em mim mandam
(continua)
(continua)
inviata da José Colaço Barreiros 4/1/2005 - 11:29
Mosh
Spero che Eminem con questa canzone faccia riflettere molte persone! Penso che con il tono con cui la canta fa capire quanto la guerra sia una cosa ingiusta ma soprattutto inutile! no war!
tipi 3/1/2005 - 13:50
Le déserteur
SARDO / SARDINIAN / SARDE [2] - Francesco Frau
Versione sarda di Francesco Frau
Sardinian version by Francesco Frau
Version en langue sarde par Francesco Frau
Dopo aver letto con piacere tutte le varie versioni de Le Déserteur di Boris Vian, artista geniale e poliedrico, del quale ho voluto studiare alcune opere per la mia tesi di laurea, ho pensato fosse cosa gradita inviare anche una versione nella mia lingua, il sardo. La versione è completamente cantabile. Mio fratello, Francesco che ha scritto la canzone, ha cercato di attenersi il più possibile al testo, anche se chiaramente le rime chiedevano qualche variazione.
Vi ringrazio per averci dato il modo di far sentire il nostro no contro la guerra anche in limba sarda
Distinti saluti Mariassunta Frau
stellamaria18@libero.it
Versione sarda di Francesco Frau
Sardinian version by Francesco Frau
Version en langue sarde par Francesco Frau
Dopo aver letto con piacere tutte le varie versioni de Le Déserteur di Boris Vian, artista geniale e poliedrico, del quale ho voluto studiare alcune opere per la mia tesi di laurea, ho pensato fosse cosa gradita inviare anche una versione nella mia lingua, il sardo. La versione è completamente cantabile. Mio fratello, Francesco che ha scritto la canzone, ha cercato di attenersi il più possibile al testo, anche se chiaramente le rime chiedevano qualche variazione.
Vi ringrazio per averci dato il modo di far sentire il nostro no contro la guerra anche in limba sarda
Distinti saluti Mariassunta Frau
stellamaria18@libero.it
SU DISERTORE
(continua)
(continua)
inviata da Francesco e Mariassunta Frau 2/1/2005 - 22:26
Zombie
BRIANZOLO / BRIANZA DIALECT
Versione in brianzolo di Gabriele di Casatenovo (LC)
Versión brianzöla de Lele de Casanöv (Lècch)
A rendering of the song into the Brianza dialect -Lombardy, Italy- by Lele de Casanöv - Casatenuovo Brianza, Lecco
Versione in brianzolo di Gabriele di Casatenovo (LC)
Versión brianzöla de Lele de Casanöv (Lècch)
A rendering of the song into the Brianza dialect -Lombardy, Italy- by Lele de Casanöv - Casatenuovo Brianza, Lecco
ZOMBIE
(continua)
(continua)
inviata da Lele de Casanöv 1/1/2005 - 21:32
A Salvador Allende en su combate por la vida
Album: "La vida no vale nada"
Qué soledad tan sola te inundaba
(continua)
(continua)
inviata da Antonio Piccolo 1/1/2005 - 18:08
Happy Xmas (War is Over)
Sappiamo tutti che è la canzone più significativa di Natale. È capace di far sentire il natale una cosa di te che ti accomuna a tutti e a far questo È proprio la semplicità del testo che coincide con la semplicità di Gesù.
Giacomo 31/12/2004 - 16:14
Stand and Defend
Jim's Note: This song was partly sparked by several scenes in the Michael Moore documentary, Fahrenheit 9/11. In one particularly telling sequence, Michael Moore and a US soldier who had fought during Gulf War II were standing in front of the US Congress building trying to get congressmen to enlist their children in the armed forces so they could go and fight in Iraq as well. Needless to say, everyone he approached thought he was completely crazy - hence the sentiments expressed in the second verse.
We hate what you've done to this country,
(continua)
(continua)
inviata da Jim Lesses 27/12/2004 - 12:29
The Times They Are A-Changin'
Versione polacca di Jerzy Menel
ZMIENIAJĄ SIĘ CZASY
(continua)
(continua)
inviata da Jerzy Menel 26/12/2004 - 06:32
Ogni adolescenza
[2001]
Scritta da Davide Toffolo
Album: La testa indipendente
La canzone si muove a doppio filo fra la guerra interiore di ogni adolescente e le guerre che hanno fatto da sfondo agli adolescenti di tutte le generazioni del ventesimo secolo.
Scritta da Davide Toffolo
Album: La testa indipendente
La canzone si muove a doppio filo fra la guerra interiore di ogni adolescente e le guerre che hanno fatto da sfondo agli adolescenti di tutte le generazioni del ventesimo secolo.
Ogni adolescenza coincide con la guerra
(continua)
(continua)
inviata da Alessio Gentili 25/12/2004 - 11:25
Talkin' sul sesso
Testo e musica di Francesco Guccini
da "Opera buffa" (1973)
da "Opera buffa" (1973)
Questa canzone (tratta dall'album che presenta "another side of Francesco Guccini", il lato più cabarettistico) parla di sesso.... ma nel finale ironizza rovesciando il celebre motto "Fate l'amore, non fate la guerra" con risultati esilaranti.
Volete del gran sesso... È richiesto a piene mani, e veh, se volete ve lo do.
(continua)
(continua)
24/12/2004 - 13:54
Points Of View
Si può essere eroi e assassini allo stesso tempo: dipende dai punti di vista... ma entrambi sono falsi perché nati dall'illusione di risolvere i problemi con la violenza.
Five years ago against the russian Tzar
(continua)
(continua)
inviata da Raga Viraga Massimo 23/12/2004 - 23:03
Grande soddisfazione per la trasmissione dedicata alle Canzoni contro la guerra su Controradio.
Sono on line una foto e la scaletta, presto pubblicheremo anche alcuni estratti dalla trasmissione.
Sono on line una foto e la scaletta, presto pubblicheremo anche alcuni estratti dalla trasmissione.
Lorenzo Masetti 23/12/2004 - 20:24
Tío Caimán
Le vere strofe di alcune battute della canzone cantata dagli Inti-illimani nel concerto del 1979 a Napoli.
Da tradurre, per cortesia.
da un ragazzo che cerca l'album completo in cui è presente questa canzone... grazie!!!
Da tradurre, per cortesia.
da un ragazzo che cerca l'album completo in cui è presente questa canzone... grazie!!!
Y hoy con su cola cortada,
(continua)
(continua)
inviata da Roberto Bruno 22/12/2004 - 02:25
Saremo uomini
Scritta durante il periodo di Natale 2003, il testo della canzone di Agnese,cantautrice impegnata a diffondere un messaggio di pace e nonviolenza contro tutte le guerre, attravesro le sue canzoni, vuole essere un GRIDO e una VOCE di protesta contro l'ingiustizia, il sistema, la guerra.
Sotto questo cielo ascoltando la voce di chi grida contro l'ingiustizia..
(continua)
(continua)
inviata da Agnese Ginocchio 21/12/2004 - 17:31
Le déserteur
Questo pomeriggio mia madre mi ha dato il compito di trovarle su internet il testo di "La riva bianca, la riva nera" perché, essendo insegnante, vuole fare un lavoro in classe sulle canzoni contro la guerra.
Ce ne erano venute in mente un po', di cui già avevo il testo.
Quella della Zanicchi mancava e ho cercato con google, che mi ha mandato a questo sito. Mi sono gasata ed è più o meno un'ora che lo esploro.
Quando ho trovato "Le Déserteur", poi, è stata una vera sorpresa: quando ero bambina me la cantava sempre mio padre e l'avevo anche imparata, a mio modo visto che non conoscevo il francese. Ora ho studiato un po' la lingua, ma lo stesso non riuscivo a capirla perfettamente. Grazie a questo sito ora ho il testo.
Inutile dire che la canzone è spettacolare.
Ce ne erano venute in mente un po', di cui già avevo il testo.
Quella della Zanicchi mancava e ho cercato con google, che mi ha mandato a questo sito. Mi sono gasata ed è più o meno un'ora che lo esploro.
Quando ho trovato "Le Déserteur", poi, è stata una vera sorpresa: quando ero bambina me la cantava sempre mio padre e l'avevo anche imparata, a mio modo visto che non conoscevo il francese. Ora ho studiato un po' la lingua, ma lo stesso non riuscivo a capirla perfettamente. Grazie a questo sito ora ho il testo.
Inutile dire che la canzone è spettacolare.
Valeria Marras 21/12/2004 - 15:53
LE CANZONI CONTRO LA GUERRA SU CONTRORADIO
Attenzione, attenzione: giovedì 23 dicembre 2004 alle 16:30 uno speciale sulle canzoni contro la guerra, condotto da Riccardo Venturi e Lorenzo Masetti sull'emittente fiorentina Controradio (93.6 Mhz per Firenze - Prato - Pistoia, 98.9 MHz per Pisa - Lucca - Livorno). Fuori dalla Toscana Controradio può essere ascoltata in streaming
Attenzione, attenzione: giovedì 23 dicembre 2004 alle 16:30 uno speciale sulle canzoni contro la guerra, condotto da Riccardo Venturi e Lorenzo Masetti sull'emittente fiorentina Controradio (93.6 Mhz per Firenze - Prato - Pistoia, 98.9 MHz per Pisa - Lucca - Livorno). Fuori dalla Toscana Controradio può essere ascoltata in streaming
Lorenzo Masetti 20/12/2004 - 12:36
Mother
Questa canzone tratta in parte il problema della guerra, è più uno sfogo dell'artista ormai isolato dietro il muro, di trovare affetto sotto "l'ala" della madre.
NB: nell'ultima frase il cantante dice: "mamma c'era bisogno che fosse così alto?" è sottointeso che si tratta del muro (the wall)
Forza Pink!!
NB: nell'ultima frase il cantante dice: "mamma c'era bisogno che fosse così alto?" è sottointeso che si tratta del muro (the wall)
Forza Pink!!
Lorenzo 18/12/2004 - 18:41
Canción última
Dall'album "Miguel Hernández", 1972.
Il testo della canzone è una poesia di Miguel Hernández; venne pubblicata nella raccolta "El hombre acecha" (1939), insieme ad altre poesie scritte verso la fine della Guerra Civile Spagnola, quando già incombeva la sconfitta dell'esercito repubblicano e degli ideali che animavano la resistenza all' avanzata delle armate di Francisco Franco.
In "Canción última" Hernández dipinge con pochi, strazianti, eppure delicatissimi tratti, il sogno di un impossibile ritorno alla sua casa vuota e all'amore della sua donna lontana. Tutta la disperazione e la rabbia per l'imminente rovina si raccoglie nel verso "¡Dejadme la esperanza!", che la voce di Serrat rende in un grido roco, strozzato.
Sul sito curato da Paco Martín è possibile leggere (in spagnolo) una bella presentazione fatta da Joan Manuel Serrat a una edizione messicana del disco, oltre ai testi e ai commenti a tutte le canzoni dell'album.
Sempre nello stesso sito trovate la biografia di Miguel Hernández.
Altro sito a lui dedicati
In "Canción última" Hernández dipinge con pochi, strazianti, eppure delicatissimi tratti, il sogno di un impossibile ritorno alla sua casa vuota e all'amore della sua donna lontana. Tutta la disperazione e la rabbia per l'imminente rovina si raccoglie nel verso "¡Dejadme la esperanza!", che la voce di Serrat rende in un grido roco, strozzato.
Sul sito curato da Paco Martín è possibile leggere (in spagnolo) una bella presentazione fatta da Joan Manuel Serrat a una edizione messicana del disco, oltre ai testi e ai commenti a tutte le canzoni dell'album.
Sempre nello stesso sito trovate la biografia di Miguel Hernández.
Altro sito a lui dedicati
Pintada, no vacía:
(continua)
(continua)
inviata da Maria Cristina Costantini 18/12/2004 - 15:22
Vento dal nulla
(da "Miramare 19.4.89")
Non sono sicuro che qui la guerra sia il tema principale. E' una proposta.
Non sono sicuro che qui la guerra sia il tema principale. E' una proposta.
Passa la tramontana sotto al ponte,
(continua)
(continua)
inviata da andrea 17/12/2004 - 19:19
La bomba atomica
[1966]
Abula - A. Amadesi
Il retro della notissima Tema dei Giganti introduceva con ironia temi meno comunemente trattati nelle canzoni italiane degli anni '60.
Musica e Memoria)
Abula - A. Amadesi
Il retro della notissima Tema dei Giganti introduceva con ironia temi meno comunemente trattati nelle canzoni italiane degli anni '60.
Musica e Memoria)
Noi noi noi
(continua)
(continua)
16/12/2004 - 17:06
Yo pisaré las calles nuevamente
La canzone è stata scritta da Pablo Milanés il 14 settembre 1973, tre giorni dopo il golpe di Pinochet.
Homenaje a Miguel Enriquez.
Racconta Miguel Littín, il regista cileno de "La tierra prometida" che, quando, nel 1985, tornò clandestino e travestito in Cile per girare un documentario di accusa sulla dittatura di Pinochet ("Acta general de Chile"), il primo giorno in cui tornò nella sua città, che non vedeva dalla sera del 12 settembre '73 quando ne era fuggito assieme alla famiglia, inseguito dagli assassini fascisti, si mise a camminare per le strade di Santiago come in trance. Fu "risvegliato" proprio da un passante che, sottovoce, cantava questa canzone di Pablo Milanés. [RV]
Ricordiamo una versione molto bella cantata da Pablo Milanés insieme a Joan Manuel Serrat.
Homenaje a Miguel Enriquez.
Racconta Miguel Littín, il regista cileno de "La tierra prometida" che, quando, nel 1985, tornò clandestino e travestito in Cile per girare un documentario di accusa sulla dittatura di Pinochet ("Acta general de Chile"), il primo giorno in cui tornò nella sua città, che non vedeva dalla sera del 12 settembre '73 quando ne era fuggito assieme alla famiglia, inseguito dagli assassini fascisti, si mise a camminare per le strade di Santiago come in trance. Fu "risvegliato" proprio da un passante che, sottovoce, cantava questa canzone di Pablo Milanés. [RV]
Ricordiamo una versione molto bella cantata da Pablo Milanés insieme a Joan Manuel Serrat.
Yo pisaré las calles nuevamente
(continua)
(continua)
16/12/2004 - 15:41
Santiago de Chile
[1975]
Letra y música de Silvio Rodríguez
Testo e musica di Silvio Rodríguez
Album: Días y flores*
Interpretata anche da Miguel Ríos
*Nell'edizione spagnola, il disco si chiama Te doy una canción. Questo è dovuto al fatto che, nella Spagna ancora franchista, proprio questa canzone dovette essere eliminata per censura governativa.
Letra y música de Silvio Rodríguez
Testo e musica di Silvio Rodríguez
Album: Días y flores*
Interpretata anche da Miguel Ríos
*Nell'edizione spagnola, il disco si chiama Te doy una canción. Questo è dovuto al fatto che, nella Spagna ancora franchista, proprio questa canzone dovette essere eliminata per censura governativa.
Allí amé a una mujer terrible,
(continua)
(continua)
inviata da Maria Cristina Costantini 16/12/2004 - 15:38
When The Tigers Broke Free
Non così letterale come quella che segue...
QUANDO LE TIGRI IRRUPPERO ARDITE
(continua)
(continua)
inviata da Laureluin 16/12/2004 - 14:39
×
Verrebbe da chiedersi come ha fatto De Gregori a scrivere una canzone su Ustica, "incidente" del 27 giugno 1980, già nel 1976! (anno di pubblicazione di Bufalo Bill, da cui è tratta questa canzone...) Cos'è, un veggente? No, la canzone non c'entra niente con Ustica, ma racconta un altro incidente aereo avvenuto in terra siciliana.