פּאַפּיראָסן
אַ קאַלטע נאַכט אַ נעפּלדיקע פֿינצטער אומעטום
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 + Bernart Bartleby 17/8/2016 - 09:47
Adattamento di Yankele Hershkowitz alla vita del ghetto di Łódź.
Nota testuale. Anche per questo testo non era reperibile in rete la versione in caratteri ebraici, che è stata quindi ricostruita dalla trascrizione “tradizionale” presente in Rete. Il testo presenta delle espressioni in polacco che, nella trascrizione suddetta, vengono rese rispettivamente con przydziel e widzial-karta: non immaginando come potessero essere rese nell'alfabeto ebraico (secondo la pronuncia [ˈpʃɨʥ̑aw]? Secondo la presupposta grafia?), si è scelto di lasciarle non trascritte nel testo in caratteri ebraici, ma inserendole nella reale forma polacca (przydział, wydział-karta). Si tratta, naturalmente, di un procedimento del tutto arbitrario che potrebbe essere però essere smentito soltanto da un testo originale reale. [RV]
Questa versione racconta della Szajnówna (qui menzionata nella grafia yiddish, Shaynuvna), che lavorava al magazzino del cibo e truffava le autorità accumulando... (continua)
נישטאָ קײן PRZYDZIAŁ
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 + RV 17/8/2016 - 11:36
In Yiddish traslitterato, da Yidlid - Chansons yiddish.
Romanized Yiddish lyrics
Nota. E' stata mantenuta questa trascrizione, che è esatta e pienamente rispondente ai criteri YIVO. Il ritornello è però sempre stato riportato interamente.
Romanized Yiddish lyrics
Nota. E' stata mantenuta questa trascrizione, che è esatta e pienamente rispondente ai criteri YIVO. Il ritornello è però sempre stato riportato interamente.
PAPIROSN
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby (originariamente 17/2/2014) 18/8/2016 - 16:38
1. La trascrizione in caratteri latini "tradizionale"
Romanized Yiddish lyrics
2. La trascrizione in caratteri latini del testo in Yiddish standard, secondo i criteri YIVO
Romanized Standard Yiddish lyrics according to YIVO principles
Nota. Per quanto riguarda le espressioni polacche, si veda sia la nota testuale al testo in caratteri ebraici, sia la discussione nei commenti. Da ribadire che l'unico testo realmente presente in rete è quello qui dato in trascrizione come “versione tradizionale” (n. 1): quest'ultima segue la pronuncia locale effettiva, mentre il testo in caratteri ebraici è stato ricostruito in Yiddish standard (e trascritto di conseguenza: la “versione 2” di questa sezione).
Romanized Yiddish lyrics
2. La trascrizione in caratteri latini del testo in Yiddish standard, secondo i criteri YIVO
Romanized Standard Yiddish lyrics according to YIVO principles
Nota. Per quanto riguarda le espressioni polacche, si veda sia la nota testuale al testo in caratteri ebraici, sia la discussione nei commenti. Da ribadire che l'unico testo realmente presente in rete è quello qui dato in trascrizione come “versione tradizionale” (n. 1): quest'ultima segue la pronuncia locale effettiva, mentre il testo in caratteri ebraici è stato ricostruito in Yiddish standard (e trascritto di conseguenza: la “versione 2” di questa sezione).
1. NISHTU KAYN PRZYDZIEL
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/8/2016 - 12:38
Adattamento di Rikle Glezer alle vicende del ghetto di Vilna, e all'eliminazione dei suoi abitanti nel bosco di Ponary
עס איז געװענ אַ זומער־טאָג
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 23/8/2016 - 10:00
Di Broyt Farkoyferin [די ברױט־פֿאַרקױפֿערין]
La versione del ghetto di Varsavia di Sh. Sheinkinder [ש. שײנקינדער]
The Warsaw ghetto version by Sh. Sheinkinder [ש. שײנקינדער]
Sh. Sheinkinder era un giornalista ebreo di Varsavia, che tenne un “diario del ghetto” fino alla sua morte, avvenuta tra il luglio e il settembre del 1942, quando cadde con tutta la sua famiglia nelle deportazioni di circa trecentomila ebrei a Treblinka. E' lui l'autore di questa versione di “Papirosn” adattata al ghetto di Varsavia (il suo diario, ritrovato assieme ad altri analoghi, fu pubblicato dallo Yad Vashem in Israele nel 1963). Che al venditore di sigarette dell'originale sia stata sostituita una ragazzina che vende pane, non è certo un caso: il pane, contrabbandato nel ghetto assieme a tutto il resto dei generi alimentari e di prima necessità, non poteva praticamente permetterselo nessuno. Secondo i dati forniti... (continua)
La versione del ghetto di Varsavia di Sh. Sheinkinder [ש. שײנקינדער]
The Warsaw ghetto version by Sh. Sheinkinder [ש. שײנקינדער]
Sh. Sheinkinder era un giornalista ebreo di Varsavia, che tenne un “diario del ghetto” fino alla sua morte, avvenuta tra il luglio e il settembre del 1942, quando cadde con tutta la sua famiglia nelle deportazioni di circa trecentomila ebrei a Treblinka. E' lui l'autore di questa versione di “Papirosn” adattata al ghetto di Varsavia (il suo diario, ritrovato assieme ad altri analoghi, fu pubblicato dallo Yad Vashem in Israele nel 1963). Che al venditore di sigarette dell'originale sia stata sostituita una ragazzina che vende pane, non è certo un caso: il pane, contrabbandato nel ghetto assieme a tutto il resto dei generi alimentari e di prima necessità, non poteva praticamente permetterselo nessuno. Secondo i dati forniti... (continua)
[1] די ברױט־פֿאַרקױפֿערין
(continua)
(continua)
inviata da dq82 25/9/2016 - 16:07
Leonard Cohen: Bird On The Wire
ייִדישע איבערזעצונג פֿון ריקאַרדאָ װענטורי
Yiddish Translation by Riccardo Venturi
September 21, 2016
Yiddish Translation by Riccardo Venturi
September 21, 2016
פֿויגל אָן אַ דראָט
(continua)
(continua)
21/9/2016 - 14:27
?װער קלאַפּט עס
anonimo
Il brano originale tratto da Mlotek, E. & J. Songs of Generations, p.21
Ver klapt dos azoy shpet bay nakht?
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 24/8/2016 - 11:40
קאַלט: אַ לידל פֿון לאָדזשער געטאָ 1945
1945
Kalt: a lidl fun lodzher geto 1945
Nota testuale. Il testo completo in caratteri ebraici non è presente in rete ed è stato ricostruito arbitrariamente a partire dalla trascrizione in caratteri latini reperibile in rete e proposta originariamente per questa pagina. Tale trascrizione rispecchia però caratteristiche e varianti locali dello yiddish polacco, e presenta inoltre diversi errori e refusi che sono stati emendati. La ricostruzione del testo in caratteri ebraici è stata condotta però in yiddish standard, per cui è stata approntata una ulteriore trascrizione che la riproduce. Come testo della canzone deve valere quello presentato nella trascrizione originale corretta. [RV]
Miriam Goldberg, nata nel 1924 a Łódź, vi viveva con i genitori e 6 fratelli, di cui il primo, Israel era sposato con 3 figlie.
Sopravviveranno all'Olocausto solo Miriam e altre 2 sorelle, Rachel e Hanka.... (continua)
Kalt: a lidl fun lodzher geto 1945
Nota testuale. Il testo completo in caratteri ebraici non è presente in rete ed è stato ricostruito arbitrariamente a partire dalla trascrizione in caratteri latini reperibile in rete e proposta originariamente per questa pagina. Tale trascrizione rispecchia però caratteristiche e varianti locali dello yiddish polacco, e presenta inoltre diversi errori e refusi che sono stati emendati. La ricostruzione del testo in caratteri ebraici è stata condotta però in yiddish standard, per cui è stata approntata una ulteriore trascrizione che la riproduce. Come testo della canzone deve valere quello presentato nella trascrizione originale corretta. [RV]
Miriam Goldberg, nata nel 1924 a Łódź, vi viveva con i genitori e 6 fratelli, di cui il primo, Israel era sposato con 3 figlie.
Sopravviveranno all'Olocausto solo Miriam e altre 2 sorelle, Rachel e Hanka.... (continua)
קאַלט.
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 15/8/2016 - 15:40
Percorsi:
Ghetti
Trascrizione in caratteri latini del testo in Yiddish standard, in base ai criteri YIVO
Standard Yiddish Romanized lyrics according to YIVO principles
Standard Yiddish Romanized lyrics according to YIVO principles
KALT: A LIDL FUN LODZHER GETO 1945
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/8/2016 - 23:32
Trascrizione del testo secondo la pronuncia, rifatta in base ai criteri YIVO
Romanized Yiddish lyrics according to pronunciation and reshaped in accordance with YIVO principles
Nota. Rispetto al testo presente in rete, a parte i consueti adattamenti alla norma YIVO, sono stati corretti anche alcuni errori.
Romanized Yiddish lyrics according to pronunciation and reshaped in accordance with YIVO principles
Nota. Rispetto al testo presente in rete, a parte i consueti adattamenti alla norma YIVO, sono stati corretti anche alcuni errori.
KALT: A LIDL FUN LODZHER GETO 1945
(continua)
(continua)
inviata da DQ82 + RV 16/8/2016 - 23:43
איך פֿור אין קעלצער קאַנט
Ikh fur in keltser kant
[1940]
Nota testuale. Il testo completo in caratteri ebraici non è presente in rete ed è stato ricostruito arbitrariamente a partire dalla trascrizione in caratteri latini reperibile in rete e proposta originariamente per questa pagina. Tale trascrizione rispecchia però caratteristiche e varianti locali dello yiddish polacco, e presenta inoltre diversi errori e refusi che sono stati emendati. La ricostruzione del testo in caratteri ebraici è stata condotta però in yiddish standard, per cui è stata approntata una ulteriore trascrizione che la riproduce. Come testo della canzone deve valere quello presentato nella trascrizione originale corretta. [RV]
Girava nel ghetto la voce che a Kielce gli ebrei vivessero liberi come era prima della guerra e che il cibo fosse abbondante, in contrasto con il regime "fraterno" di Rumkowski
Klezroym
Yankele nel ghetto (2009)
Yankele... (continua)
[1940]
Nota testuale. Il testo completo in caratteri ebraici non è presente in rete ed è stato ricostruito arbitrariamente a partire dalla trascrizione in caratteri latini reperibile in rete e proposta originariamente per questa pagina. Tale trascrizione rispecchia però caratteristiche e varianti locali dello yiddish polacco, e presenta inoltre diversi errori e refusi che sono stati emendati. La ricostruzione del testo in caratteri ebraici è stata condotta però in yiddish standard, per cui è stata approntata una ulteriore trascrizione che la riproduce. Come testo della canzone deve valere quello presentato nella trascrizione originale corretta. [RV]
Girava nel ghetto la voce che a Kielce gli ebrei vivessero liberi come era prima della guerra e che il cibo fosse abbondante, in contrasto con il regime "fraterno" di Rumkowski
Klezroym
Yankele nel ghetto (2009)
Yankele... (continua)
איך פֿור אין קעלצער קאַנט
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 + CCG/AWS Staff 2/8/2016 - 16:37
Percorsi:
Ghetti
Trascrizione in caratteri latini secondo i criteri YIVO
Romanized lyrics according to YIVO principles
Romanized lyrics according to YIVO principles
IKH FUR IN KELTSER KANT
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/8/2016 - 10:56
La trascrizione in caratteri latini in base alla pronuncia e alle varianti locali (riscritta in base ai criteri YIVO)
Romanized lyrics according to pronunciation and local variants (rewritten according to YIVO principles)
Romanized lyrics according to pronunciation and local variants (rewritten according to YIVO principles)
IKH FUR IN KELTSER KANT
(continua)
(continua)
inviata da DQ82 + CCG/AWS Staff 14/8/2016 - 11:03
עס איז אַ קלאָג
Es iz a klog
[1940]
Musica / Music: Yankele Hershkowitz
Testo / Lyrics: Moyshe Kigelman
Nota testuale. Il testo completo in caratteri ebraici non è presente in rete ed è stato ricostruito arbitrariamente a partire dalla trascrizione in caratteri latini reperibile in rete e proposta originariamente per questa pagina. Tale trascrizione rispecchia però caratteristiche e varianti locali dello yiddish polacco, e presenta inoltre diversi errori e refusi che sono stati emendati. La ricostruzione del testo in caratteri ebraici è stata condotta però in yiddish standard, per cui è stata approntata una ulteriore trascrizione che la riproduce. Come testo della canzone deve valere quello presentato nella trascrizione originale corretta. [RV]
La canzone fa riferimento al sistema di potere di organizzato da Chaim Rumkowski, fondato più sulla fedeltà dei suoi "collaboratori" che non sulle loro competenze.... (continua)
[1940]
Musica / Music: Yankele Hershkowitz
Testo / Lyrics: Moyshe Kigelman
Nota testuale. Il testo completo in caratteri ebraici non è presente in rete ed è stato ricostruito arbitrariamente a partire dalla trascrizione in caratteri latini reperibile in rete e proposta originariamente per questa pagina. Tale trascrizione rispecchia però caratteristiche e varianti locali dello yiddish polacco, e presenta inoltre diversi errori e refusi che sono stati emendati. La ricostruzione del testo in caratteri ebraici è stata condotta però in yiddish standard, per cui è stata approntata una ulteriore trascrizione che la riproduce. Come testo della canzone deve valere quello presentato nella trascrizione originale corretta. [RV]
La canzone fa riferimento al sistema di potere di organizzato da Chaim Rumkowski, fondato più sulla fedeltà dei suoi "collaboratori" che non sulle loro competenze.... (continua)
עס איז אַ קלאָג
(continua)
(continua)
inviata da dq82 + RV 27/7/2016 - 18:13
Percorsi:
Ghetti
Ulteriore strofa raccolta da Frankiel, che fa riferimento ad un altro personaggio inetto alla "corte" di Rumkowski
אַ קאָמיסאַר זײער אַ קלוגער.
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 + RV 2/8/2016 - 11:48
Trascrizione del testo secondo i criteri YIVO
Romanized lyrics according to YIVO principles
Nota. L'esistenza di un testo effettivo in caratteri ebraici עס איז א קלאג è testimoniata da questa pagina, dalla quale il testo è attribuito a Moyshe Kigelman. Dovrebbe essere stata raccolta da "From the Ben Stonehill collection of Jewish folksongs. Recorded at Hotel Marseilles, New York City, 1948."
Romanized lyrics according to YIVO principles
Nota. L'esistenza di un testo effettivo in caratteri ebraici עס איז א קלאג è testimoniata da questa pagina, dalla quale il testo è attribuito a Moyshe Kigelman. Dovrebbe essere stata raccolta da "From the Ben Stonehill collection of Jewish folksongs. Recorded at Hotel Marseilles, New York City, 1948."
ES IZ A KLOG
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/8/2016 - 07:05
La trascrizione in caratteri latini in base alla pronuncia e alle varianti locali (riscritta in base ai criteri YIVO)
Romanized lyrics according to pronunciation and local variants (rewritten according to YIVO principles)
Romanized lyrics according to pronunciation and local variants (rewritten according to YIVO principles)
ES IZ A KLUG
(continua)
(continua)
inviata da DQ82 + CCG/AWS Staff 14/8/2016 - 07:12
Doppia trascrizione della precedente strofa:
1. Secondo i criteri YIVO e in yiddish standard
2. Trascrizione tradizionale secondo la pronuncia
1. Secondo i criteri YIVO e in yiddish standard
2. Trascrizione tradizionale secondo la pronuncia
1.A komisar ken ikh zeyer a kluger.
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/8/2016 - 09:01
רומקאָװסקי חײם
Rumkovski Khayim
[1940]
Testo / Lyrics: Yankele Hershkowitz
Musica / Music: Morris Goldstein [?]
Nota testuale. Il testo completo in caratteri ebraici non è presente in rete ed è stato ricostruito arbitrariamente a partire dalla trascrizione in caratteri latini reperibile in rete e proposta originariamente per questa pagina. Tale trascrizione rispecchia però caratteristiche e varianti locali dello yiddish polacco, e presenta inoltre diversi errori e refusi che sono stati emendati. La ricostruzione del testo in caratteri ebraici è stata condotta però in yiddish standard, per cui è stata approntata una ulteriore trascrizione che la riproduce. Come testo della canzone deve valere quello presentato nella trascrizione originale corretta. [RV]
Una delle canzoni più conosciute del ghetto di Łódź e viene riportata da tutti i sopravvissuti. La canzone è citata da Rachmil Brycks da Der Kayser... (continua)
[1940]
Testo / Lyrics: Yankele Hershkowitz
Musica / Music: Morris Goldstein [?]
Nota testuale. Il testo completo in caratteri ebraici non è presente in rete ed è stato ricostruito arbitrariamente a partire dalla trascrizione in caratteri latini reperibile in rete e proposta originariamente per questa pagina. Tale trascrizione rispecchia però caratteristiche e varianti locali dello yiddish polacco, e presenta inoltre diversi errori e refusi che sono stati emendati. La ricostruzione del testo in caratteri ebraici è stata condotta però in yiddish standard, per cui è stata approntata una ulteriore trascrizione che la riproduce. Come testo della canzone deve valere quello presentato nella trascrizione originale corretta. [RV]
Una delle canzoni più conosciute del ghetto di Łódź e viene riportata da tutti i sopravvissuti. La canzone è citata da Rachmil Brycks da Der Kayser... (continua)
ייִדעלעך זײַנען געבענטשט מיט חײם,
(continua)
(continua)
inviata da dq82 (+ CCG/AWS Staff) 27/7/2016 - 18:21
Percorsi:
Ghetti
Versione di Rachmil Bryks [Yerakhmiel Briks, ירכמיאל בריקס] da Der keyzer in geto (דער קײזער אין געטאָ ,"L'imperatore del ghetto") in cui descrive un gruppo di bambini che canta questa versione durante una recita in strada.
Yerakhmiel Briks was born in Skarzhisk (Skarżysko-Kamienna), Poland. He received a traditional Jewish education. As a youth he moved to Lodz, did a variety of different types of work, and acted in the Yiddish theater studio. He survived the Lodz ghetto and Auschwitz. From mid-1945 he was living in Sweden and in 1949 moved to New York. He began by writing poetry, later switching primarily to prose. He debuted in print with a poem in Inzl (Island) in Lodz. After the war he published in an array of serials in the Yiddish world press: Tog (Day), Forverts (Forward), Zamlungen (Anthologies), Yidishe kultur (Jewish culture), Amerikaner (American), and Unzer tsayt (Our time)—in New York; Lebns-fragn (Life issues), Nayvelt (New world), and Letste nayes (Latest news)—in Tel Aviv; Keneder odler (Canadian eagle) and Idishe zhurnal (Jewish journal) in Canada; Dorem-afrike (South Africa) and Afrikaner... (continua)
רומקאָװסקי חײם
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 + RV 2/8/2016 - 13:19
Strofa aggiuntiva raccolta da Yaakov Flam. Secondo Frenkiel (1986) non sarebbe una strofa aggiuntiva ma una canzone a parte cantata sulla stessa melodia.
An additional verse collected by Yaakov Flam. According to Frenkiel (1986), this is no "additional verse" in strict meaning, but a separate song to be sung to the same tune.
An additional verse collected by Yaakov Flam. According to Frenkiel (1986), this is no "additional verse" in strict meaning, but a separate song to be sung to the same tune.
Il testo è dato qui in yiddish standard; si vedano le trascrizioni.
The lyrics are given here in standard Yiddish; see transcriptions.
The lyrics are given here in standard Yiddish; see transcriptions.
איך האָב אױך ייִדעלעך עפּעס זו זאָגן:
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 + RV 2/8/2016 - 15:03
La trascrizione in caratteri latini in base ai criteri YIVO condotta sul testo in Yiddish standard
Romanized Lyrics according to YIVO principles, conducted upon the lyrics in standard Yiddish
Nel ghetto di Łódź (Litzmannstadt in tedesco) era previsto anche un servizio postale "riservato" agli ebrei ("Judenpost", posta ebraica). Nell'immagine un francobollo da 5 pfennig con l'immagine di Chaim Rumkowski.
A postage service for Jews was also provided in the Łódź (Litzmannstadt) ghetto ("Judenpost", Jewish Postage). Here's a 5 pfennig stamp with Chaim Rumkowski's image.
Romanized Lyrics according to YIVO principles, conducted upon the lyrics in standard Yiddish
Nel ghetto di Łódź (Litzmannstadt in tedesco) era previsto anche un servizio postale "riservato" agli ebrei ("Judenpost", posta ebraica). Nell'immagine un francobollo da 5 pfennig con l'immagine di Chaim Rumkowski.
A postage service for Jews was also provided in the Łódź (Litzmannstadt) ghetto ("Judenpost", Jewish Postage). Here's a 5 pfennig stamp with Chaim Rumkowski's image.
RUMKOVSKI KHAYIM
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/8/2016 - 10:06
La trascrizione in caratteri latini in base alla pronuncia e alle varianti locali (riscritta in base ai criteri YIVO)
Romanized lyrics according to pronunciation and local variants (rewritten according to YIVO principles)
Nota. Come già specificato nell'introduzione, la presente trascrizione è stata mantenuta in quanto rispecchia l'effettiva pronuncia locale (in particolare, il passaggio di [u] tonica e atona ad [i] è regolare, così come quello di [o] atona ad [u]). La trascrizione conteneva però numerosi errori e refusi veri e propri, che sono stati corretti.
Romanized lyrics according to pronunciation and local variants (rewritten according to YIVO principles)
Nota. Come già specificato nell'introduzione, la presente trascrizione è stata mantenuta in quanto rispecchia l'effettiva pronuncia locale (in particolare, il passaggio di [u] tonica e atona ad [i] è regolare, così come quello di [o] atona ad [u]). La trascrizione conteneva però numerosi errori e refusi veri e propri, che sono stati corretti.
RUMKOVSKI KHAYIM
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 + RV 10/8/2016 - 10:22
Doppia trascrizione della precedente strofa:
1. Secondo i criteri YIVO e in yiddish standard
2. Trascrizione tradizionale secondo la pronuncia
1. Secondo i criteri YIVO e in yiddish standard
2. Trascrizione tradizionale secondo la pronuncia
1.Rumkovski Chaim
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/8/2016 - 12:56
Doppia trascrizione del precedente testo:
1. Secondo i criteri YIVO e in yiddish standard
2. Trascrizione tradizionale secondo la pronuncia
1. Secondo i criteri YIVO e in yiddish standard
2. Trascrizione tradizionale secondo la pronuncia
1.Ikh hob oykh yidelekh epes tsu zogn:
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/8/2016 - 08:32
װײַל איך בין אָ ייִדעלע
Vayl ikh bin a yidele
[1940?]
[1984]
Informatore: Yaakov Rotenberg
Yaakov Rotenberg nacque nel 1926 a Łódź, venne poi deportato nel ghetto con tutta la famiglia e successivamente ad Auschwitz. Unico sopravvissuto della sua famiglia si traferì in Israele nel 1948. A Yaakov è dedicato il 3o capitolo del libro.
Secondo Yaakov Rotenberg la canzone risale agli inizi della 2a guerra mondiale e si riferisce alle vittime innocenti dei bombardamenti tedeschi. La canzone ha poi probabilmente assunto un nuovo significato nel ghetto.
Il ritornello in tono ironico risponde alla domanda "Perché canti" perché sono ebreo. Come a dire che non mi è rimasto nient'altro.
Klezroym
Yankele nel ghetto (2009)
Yankele nel Ghetto è l'elaborazione originale in forma di suite delle Canzoni del Ghetto di Łódź raccolte nel libro di Gila Flam: "Singing for survival, Songs of the Łódź Ghetto,1940-45", University... (continua)
[1940?]
[1984]
Informatore: Yaakov Rotenberg
Yaakov Rotenberg nacque nel 1926 a Łódź, venne poi deportato nel ghetto con tutta la famiglia e successivamente ad Auschwitz. Unico sopravvissuto della sua famiglia si traferì in Israele nel 1948. A Yaakov è dedicato il 3o capitolo del libro.
Secondo Yaakov Rotenberg la canzone risale agli inizi della 2a guerra mondiale e si riferisce alle vittime innocenti dei bombardamenti tedeschi. La canzone ha poi probabilmente assunto un nuovo significato nel ghetto.
Il ritornello in tono ironico risponde alla domanda "Perché canti" perché sono ebreo. Come a dire che non mi è rimasto nient'altro.
Klezroym
Yankele nel ghetto (2009)
Yankele nel Ghetto è l'elaborazione originale in forma di suite delle Canzoni del Ghetto di Łódź raccolte nel libro di Gila Flam: "Singing for survival, Songs of the Łódź Ghetto,1940-45", University... (continua)
װײַל איך בין אָ ייִדעלע
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 26/7/2016 - 15:06
Percorsi:
Ghetti
Trascrizione del testo in caratteri latini.
Romanized Yiddish lyrics
Nota sulla trascrizione. Avendo ripristinato il testo in caratteri ebraici, si è posto il problema se mantenere o meno la trascrizione con cui questa pagina è stata aperta. Tale trascrizione sembra mostrare caratteri dialettali o locali (ad es. fin per fun, e la chiusura in “u” di molte “o” (ungefangen, ungehoybn, milkhume per on-, milkhome). Si tratta comunque di pronunce che erano largamente diffuse tra i parlanti dello yiddish. La trascrizione è stata quindi rifatta (anche per alcune incongruenze, come forydine per frayndine “amica”, probabilmente per un refuso, oppure fabricant con una "c" non prevista dagli standard YIVO) seguendo il testo in caratteri ebraici, ma dando qui conto dell'aspetto che ha la trascrizione qui presentata in origine. [RV]
Romanized Yiddish lyrics
Nota sulla trascrizione. Avendo ripristinato il testo in caratteri ebraici, si è posto il problema se mantenere o meno la trascrizione con cui questa pagina è stata aperta. Tale trascrizione sembra mostrare caratteri dialettali o locali (ad es. fin per fun, e la chiusura in “u” di molte “o” (ungefangen, ungehoybn, milkhume per on-, milkhome). Si tratta comunque di pronunce che erano largamente diffuse tra i parlanti dello yiddish. La trascrizione è stata quindi rifatta (anche per alcune incongruenze, come forydine per frayndine “amica”, probabilmente per un refuso, oppure fabricant con una "c" non prevista dagli standard YIVO) seguendo il testo in caratteri ebraici, ma dando qui conto dell'aspetto che ha la trascrizione qui presentata in origine. [RV]
VAYL IKH BIN A YIDELE
(continua)
(continua)
בּעריאָזקעלע
Beryozkele
Il testo di questa poesia yiddish viene comunemente attribuito a David Einhorn (1886–1973), oscuro poeta di fede ebraica, probabilmente originario di qualche luogo dello sconfinato impero russo.
La traslitterazione in caratteri latini potrebbe essere corretta perchè una delle fonti consultate (il libretto dello spettacolo “Jewish Cabaret in Exile” della New Budapest Orpheum Society) ne riporta come autori Menachem Kipnis (in un volume intitolato “Folkslider” edito a Varsavia) e Jaldati Lin ed Eberhard Robling nel loro volume “Es brennt Brüder, es brennt: Jiddische Lieder” edito a Berlino nel 1985. (Si veda qui.)
Per quanto riguarda l’originale in caratteri ebraici, rimando - per esempio - a “Jewish Music and Modernity” di Philip Bohlman, consultabile su Google Books
Per quanto riguarda la musica, questa fu scritta dal grande compositore ebreo austriaco Viktor Ullmann. La compose... (continua)
Il testo di questa poesia yiddish viene comunemente attribuito a David Einhorn (1886–1973), oscuro poeta di fede ebraica, probabilmente originario di qualche luogo dello sconfinato impero russo.
La traslitterazione in caratteri latini potrebbe essere corretta perchè una delle fonti consultate (il libretto dello spettacolo “Jewish Cabaret in Exile” della New Budapest Orpheum Society) ne riporta come autori Menachem Kipnis (in un volume intitolato “Folkslider” edito a Varsavia) e Jaldati Lin ed Eberhard Robling nel loro volume “Es brennt Brüder, es brennt: Jiddische Lieder” edito a Berlino nel 1985. (Si veda qui.)
Per quanto riguarda l’originale in caratteri ebraici, rimando - per esempio - a “Jewish Music and Modernity” di Philip Bohlman, consultabile su Google Books
Per quanto riguarda la musica, questa fu scritta dal grande compositore ebreo austriaco Viktor Ullmann. La compose... (continua)
רוּאיג, רוּאיג שׁאָקעלט איר געלאָקטעס גרינעס קעפעל
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby (con assistenza da parte di RV) 19/7/2016 - 23:01
Percorsi:
Campi di sterminio
Trascrizione in caratteri latini in base ai criteri YIVO
(di Riccardo Venturi, 27 luglio 2016 09:27)
(di Riccardo Venturi, 27 luglio 2016 09:27)
BERYOZKELE
(continua)
(continua)
צי איז מײַן הערץ
Tsi iz mayn herts
(Zi is mein herz)
[1944]
Canto composto da un anonimo prigioniero polacco, ebreo ortodosso, internato a Märzbachtal, nei pressi di Glinica (Slesia, Polonia), uno degli oltre 100 sotto-campi del campo di concentramento nazista di Groß-Rosen.
Il canto è stato solo recentemente riscoperto grazie a Jack (Jacob) Garfein (1930-), importante figura del teatro e del cinema statunitensi, ebreo originario della Rutenia (regione storica che comprende porzioni dell'Ucraina, della Bielorussia, della Russia, nonché, più marginalmente, della Slovacchia e della Polonia).
Testo trovato nel programma di sala dello spettacolo “Tutto ciò che mi resta. Il miracolo della musica composta nel lager”, concerto per il Giorno della Memoria tenutosi all’Auditorium Parco della Musica di Roma il 26 gennaio 2015, a cura di Viviana Kasam e Marilena Citelli Francese.
Garfein finì ad Auschwitz Birkenau... (continua)
(Zi is mein herz)
[1944]
Canto composto da un anonimo prigioniero polacco, ebreo ortodosso, internato a Märzbachtal, nei pressi di Glinica (Slesia, Polonia), uno degli oltre 100 sotto-campi del campo di concentramento nazista di Groß-Rosen.
Il canto è stato solo recentemente riscoperto grazie a Jack (Jacob) Garfein (1930-), importante figura del teatro e del cinema statunitensi, ebreo originario della Rutenia (regione storica che comprende porzioni dell'Ucraina, della Bielorussia, della Russia, nonché, più marginalmente, della Slovacchia e della Polonia).
Testo trovato nel programma di sala dello spettacolo “Tutto ciò che mi resta. Il miracolo della musica composta nel lager”, concerto per il Giorno della Memoria tenutosi all’Auditorium Parco della Musica di Roma il 26 gennaio 2015, a cura di Viviana Kasam e Marilena Citelli Francese.
Garfein finì ad Auschwitz Birkenau... (continua)
צי איז מײַן הערץ
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby / RV 22/7/2016 - 11:09
Percorsi:
Campi di sterminio
La trascrizione del testo secondo i criteri YIVO
Romanized Yiddish lyrics according to YIVO guidelines
Romanized Yiddish lyrics according to YIVO guidelines
TSI IZ MAYN HERTS
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/7/2016 - 01:32
Il testo così come risulta dal programma di sala dello spettacolo Tutto ciò che mi resta:
ZI IS MEIN HERZ
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/7/2016 - 01:35
שפיל זשע מיר אַ לידעלע אין יִידיש
Shpil zhe mir a lidele in yidish
[1930 ca.]
Versi del poeta ebreo sovietico Yosl Kotliar (1908-1962).
Musica di Henech Kon (1890–1972), compositore e cabarettista polacco, ebreo pure lui.
Testo trovato (in traslitterazione) su “Musique et camps de concentration”, convegno organizzato nel 2013 dal Consiglio d’Europa.
Il testo in caratteri ebraici è stato ricostruito a partire dalla traslitterazione.
Yosl Kotliar era nato a Berdyčiv (Ucraina), uno dei più grandi shtetl dell’allora Impero russo. Nel 1867 su 50.000 abitanti oltre l’80% erano ebrei. Durante la guerra la comunità fu spazzata via. Oggi gli ebrei che vi rimangono sono circa 500, tutti anziani. Yosl Kotliar è vissuto ed è morto a Vilnius, Lituania.
Henech Kon, di famiglia ebrea chassidica, fu avviato agli studi da rabbino ma preferì la musica e divenne uno degli artisti più in vista a Varsavia. Creò un celebre teatro di marionette... (continua)
[1930 ca.]
Versi del poeta ebreo sovietico Yosl Kotliar (1908-1962).
Musica di Henech Kon (1890–1972), compositore e cabarettista polacco, ebreo pure lui.
Testo trovato (in traslitterazione) su “Musique et camps de concentration”, convegno organizzato nel 2013 dal Consiglio d’Europa.
Il testo in caratteri ebraici è stato ricostruito a partire dalla traslitterazione.
Yosl Kotliar era nato a Berdyčiv (Ucraina), uno dei più grandi shtetl dell’allora Impero russo. Nel 1867 su 50.000 abitanti oltre l’80% erano ebrei. Durante la guerra la comunità fu spazzata via. Oggi gli ebrei che vi rimangono sono circa 500, tutti anziani. Yosl Kotliar è vissuto ed è morto a Vilnius, Lituania.
Henech Kon, di famiglia ebrea chassidica, fu avviato agli studi da rabbino ma preferì la musica e divenne uno degli artisti più in vista a Varsavia. Creò un celebre teatro di marionette... (continua)
שפיל זשע מיר אַ לידעלע אין יִידיש,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby (con assistenza da parte di RV) 25/7/2016 - 09:32
Percorsi:
Campi di sterminio
Il testo della canzone in traslitterazione.
Romanized Yiddish lyrics
Romanized Yiddish lyrics
SHPIL ZHE MIR A LIDELE IN YIDISH
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/7/2016 - 21:06
מײַדאַנעק
Maydanek
איציק מאַנגער, טונקל־גאָלד, לידער, ייִדיש און דײַטש, צונויפֿגעשטעלט, איבערגעזעצט און מיט אַ נאָכװאָרט פֿאַרצאָרגט פֿון אפֿרת גל־עד, מיט טראַנסקריפּציע, מיט בילדער און מיט צעדע, ייִדישער פֿאַרלאַג אינעמ זורקאַמפּ פֿאַרלאַג
Yitsik Manger, Dunkelgold, lider, yidish un daytsh, tsenoyfgeshtelt, ibergesetst un mit a nokhvort fartsorgt fun Efrat Gal-Ed, mit transkriptsye, mit bilder un mit tsede, Yidisher Farlag inem Zurkamp Farlag
Yitsik Manger, Dunkelgold (“Oro Scuro”), canzoni in yiddish e in tedesco, aggiornate, tradotte e commentate da Efrat Gal-ed, con trascrizione, con immagini e note, edizione Yiddish all'interno della Suhrkamp Verlag
Yitsik Manger, Dunkelgold (“Dark Gold”), songs in Yiddish and German translated and commented by Efrat Gal-Ed, provided with transcription, figures and notes, Yiddish Publishing House within Suhrkamp Verlag
La breve canzone Maydanek si trova... (continua)
איציק מאַנגער, טונקל־גאָלד, לידער, ייִדיש און דײַטש, צונויפֿגעשטעלט, איבערגעזעצט און מיט אַ נאָכװאָרט פֿאַרצאָרגט פֿון אפֿרת גל־עד, מיט טראַנסקריפּציע, מיט בילדער און מיט צעדע, ייִדישער פֿאַרלאַג אינעמ זורקאַמפּ פֿאַרלאַג
Yitsik Manger, Dunkelgold, lider, yidish un daytsh, tsenoyfgeshtelt, ibergesetst un mit a nokhvort fartsorgt fun Efrat Gal-Ed, mit transkriptsye, mit bilder un mit tsede, Yidisher Farlag inem Zurkamp Farlag
Yitsik Manger, Dunkelgold (“Oro Scuro”), canzoni in yiddish e in tedesco, aggiornate, tradotte e commentate da Efrat Gal-ed, con trascrizione, con immagini e note, edizione Yiddish all'interno della Suhrkamp Verlag
Yitsik Manger, Dunkelgold (“Dark Gold”), songs in Yiddish and German translated and commented by Efrat Gal-Ed, provided with transcription, figures and notes, Yiddish Publishing House within Suhrkamp Verlag
La breve canzone Maydanek si trova... (continua)
דער אַלטער אליהו־הנבֿיא
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/6/2016 - 13:00
Percorsi:
Campi di sterminio
La trascrizione del testo in caratteri latini.
Dal sito della Bibliotheca Augustana (Biblioteca di Augsburg), da dove proviene anche il testo nei caratteri ebraici originali.
MAYDANEK
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/6/2016 - 13:02
צײַט באַלאַדע
Tsayt balade
[1940]
Versi di Yitsik Manger, composti a Londra nel 1940
Musica di Arik ed Aviv Livnat, musicisti jazz israeliani, con la collaborazione di Helen Beer, lettrice di Yiddish all’UCL di Londra
Il testo originale in Yiddish è reperibile sul sito del progetto letterario musicale dedicato a Itzik Manger
Il testo traslitterato in caratteri latini è stato reperito su Fifty Years of Modern Poetry in Translation
Una ballata che Yitsik Manger (1901-1969), grande poeta e scrittore Yiddish, dedicò ad Hermann Göring, braccio destro di Hitler insieme a Joseph Goebbels.
Qui una madre culla il corpo della propria figlioletta morta, sullo sfondo di città devastate e di gente che fugge disperata, mentre Göring gioca con sua figlia Edda, nata nel 1938 dal matrimonio con Emmy Sonnemann. Mentre il gerarca ciccione diverte la figlioletta raccontandole che lui è un orso biondo ed ariano ed un... (continua)
[1940]
Versi di Yitsik Manger, composti a Londra nel 1940
Musica di Arik ed Aviv Livnat, musicisti jazz israeliani, con la collaborazione di Helen Beer, lettrice di Yiddish all’UCL di Londra
Il testo originale in Yiddish è reperibile sul sito del progetto letterario musicale dedicato a Itzik Manger
Il testo traslitterato in caratteri latini è stato reperito su Fifty Years of Modern Poetry in Translation
Una ballata che Yitsik Manger (1901-1969), grande poeta e scrittore Yiddish, dedicò ad Hermann Göring, braccio destro di Hitler insieme a Joseph Goebbels.
Qui una madre culla il corpo della propria figlioletta morta, sullo sfondo di città devastate e di gente che fugge disperata, mentre Göring gioca con sua figlia Edda, nata nel 1938 dal matrimonio con Emmy Sonnemann. Mentre il gerarca ciccione diverte la figlioletta raccontandole che lui è un orso biondo ed ariano ed un... (continua)
אין מיטן װעג אַ קינד אַ טױטס ,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/6/2016 - 22:57
דעם מילנערס טרערן
Dem milners trern
[1902]
Testo e musica di Mark Varshavski [Mark Varshawsky]
Lyrics and Music by Mark Varshawsky
[1902]
Testo e musica di Mark Varshavski [Mark Varshawsky]
Lyrics and Music by Mark Varshawsky
אױ װיפֿל יאָרן זענען פֿאַרפֿאָרן
(continua)
(continua)
inviata da dq82 16/11/2015 - 10:21
Percorsi:
Esili e esiliati
Trascrizione in caratteri latini di Riccardo Venturi
Secondo i criteri YIVO
Lyrics Romanized by Riccardo Venturi
In accordance with YIVO principles
22.11.2015 / 2015.11.22
Secondo i criteri YIVO
Lyrics Romanized by Riccardo Venturi
In accordance with YIVO principles
22.11.2015 / 2015.11.22
DEM MILNERS TRERN
(continua)
(continua)
אויפֿן פּריפּעטשיק
Oyfn pripetshik
[1872]
Testo e musica di Mark Varshavski
Lyrics and music by Mark Varshavski
Paroles et musique de Mark Varshavski
Quante volte, in questa sezione yiddish del sito, abbiamo avuto modo di parlare dell'alfabeto ebraico in note e commenti; forse anche, per chi scrive, quelle lettere vecchie quanto il mondo, o quasi, rappresentano un legame con un passato del tutto sconosciuto ma che, in una maniera che non so, sento anche mio. Questa canzone, tra le più famose in lingua yiddish, parla proprio dell'alfabeto ebraico, di quelle lettere che un vecchio rabbino e maestro insegna ai bambini della scuola di un qualche shtetl del vecchio Impero. L'autore di questa canzone, Mark Varshavski (Mark Markovič Varšavskij) era nato a Odessa nel 1848 ed era stato uno dei più prolifici autori di canzoni popolari; si dice che, quando furono ascoltate dal grande scrittore Sholem Aleichem, questi... (continua)
[1872]
Testo e musica di Mark Varshavski
Lyrics and music by Mark Varshavski
Paroles et musique de Mark Varshavski
Quante volte, in questa sezione yiddish del sito, abbiamo avuto modo di parlare dell'alfabeto ebraico in note e commenti; forse anche, per chi scrive, quelle lettere vecchie quanto il mondo, o quasi, rappresentano un legame con un passato del tutto sconosciuto ma che, in una maniera che non so, sento anche mio. Questa canzone, tra le più famose in lingua yiddish, parla proprio dell'alfabeto ebraico, di quelle lettere che un vecchio rabbino e maestro insegna ai bambini della scuola di un qualche shtetl del vecchio Impero. L'autore di questa canzone, Mark Varshavski (Mark Markovič Varšavskij) era nato a Odessa nel 1848 ed era stato uno dei più prolifici autori di canzoni popolari; si dice che, quando furono ascoltate dal grande scrittore Sholem Aleichem, questi... (continua)
אויפן פריפעטשיק ברענט אַ פייערל
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/1/2015 - 13:00
Trascrizione del testo in caratteri latini
Romanized Yiddish lyrics
Romanized Yiddish lyrics
OYFN PRIPETSHIK
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/1/2015 - 13:07
מײַן שטעטעלע בעלז
Mayn shtetele Belz
[1928]
Testo di Jacob Jacobs (Yakov Yakubovitsh)
Musica di Alexander Olshanetsky
Testo ripreso da Yiddish Wikisource
La canzone fu dedicata alla cantante Isa Kremer nata a Bălți (Бэлць), una città che oggi si trova in Moldavia, ma allora stava nei confini dell'Impero Russo. In seguito la città nominata nel titolo veniva spesso identificata in modo sbagliato con un paese ucraino che si chiama Belz (Белз). Dopo la premiera dell'operetta "Dos lid fun getto" nel 1932 a New York, di cui la canzone faceva parte, il brano divenne molto popolare in tutto il mondo e già nel 1935 ne uscì in Polonia la versione polacca interpretata dal cantante Adam_Aston. La melodia di Olshanetsky alla fine della seconda guerra mondiale ispirò Ludwik Starski a scrivere le parole della Warszawo ma (Varsavia mia) per un film musicale, il primo lungometraggio polacco del dopoguerra "Zakazane piosenki",... (continua)
[1928]
Testo di Jacob Jacobs (Yakov Yakubovitsh)
Musica di Alexander Olshanetsky
Testo ripreso da Yiddish Wikisource
La canzone fu dedicata alla cantante Isa Kremer nata a Bălți (Бэлць), una città che oggi si trova in Moldavia, ma allora stava nei confini dell'Impero Russo. In seguito la città nominata nel titolo veniva spesso identificata in modo sbagliato con un paese ucraino che si chiama Belz (Белз). Dopo la premiera dell'operetta "Dos lid fun getto" nel 1932 a New York, di cui la canzone faceva parte, il brano divenne molto popolare in tutto il mondo e già nel 1935 ne uscì in Polonia la versione polacca interpretata dal cantante Adam_Aston. La melodia di Olshanetsky alla fine della seconda guerra mondiale ispirò Ludwik Starski a scrivere le parole della Warszawo ma (Varsavia mia) per un film musicale, il primo lungometraggio polacco del dopoguerra "Zakazane piosenki",... (continua)
אַז איך טו מיר דערמאָנען
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 3/1/2015 - 06:59
Percorsi:
Campi di sterminio, Ghetti
Trascrizione in caratteri latini
La trascrizione originaria era "tedeschizzante" (Beltz, tzu, fentzter...) ed è stata riportata ai criteri YIVO in uso in questo sito. In alcuni punti era scorretta. [RV]
MAYN SHTETELE BELZ
(continua)
(continua)
קינדער-יאָרן
Kinder-yorn
[193?]
Parole e musica di Mordkhe Gebirtig [Mordechai Gebirtig] / מרדכי געבירטיג
Testo trovato su Yiddish Wikisource
Una canzone interpretata da molti artisti, a cominciare dal tenore sovietico (lèttone) Mikhail Alexandrovich, l’austriaco Theodore Bikel nel 1959, l’ucraino Sidor Belarsky nel 1961, Talila e l'Ensemble Kol Aviv nel 1977, Bente Kahan nel 1992 (nell’album “Farewell Cracow”), il gruppo klezmer Shpil Es Nokh A Mol, sempre nel 1992, Lloica Czackis nel 2008 (nell’album “Tangele. The Pulse Of Yiddish Tango) e tantissimi altri.
Un vero classico della cultura Yiddish.
Una canzone struggente sulla nostalgia dell’infanzia, sinonimo di innocenza e libertà, ormai compromessa e perduta, e non solo e non tanto per una questione puramente biologica, temporale, ma per il dispiegarsi sul presente e sul passato dell’ombra mortifera dell’antisemitismo, che di lì a poco il nazismo avrebbe riorganizzato e scatenato con l’obiettivo di annientare gli ebrei in tutta Europa.
[193?]
Parole e musica di Mordkhe Gebirtig [Mordechai Gebirtig] / מרדכי געבירטיג
Testo trovato su Yiddish Wikisource
Una canzone interpretata da molti artisti, a cominciare dal tenore sovietico (lèttone) Mikhail Alexandrovich, l’austriaco Theodore Bikel nel 1959, l’ucraino Sidor Belarsky nel 1961, Talila e l'Ensemble Kol Aviv nel 1977, Bente Kahan nel 1992 (nell’album “Farewell Cracow”), il gruppo klezmer Shpil Es Nokh A Mol, sempre nel 1992, Lloica Czackis nel 2008 (nell’album “Tangele. The Pulse Of Yiddish Tango) e tantissimi altri.
Un vero classico della cultura Yiddish.
Una canzone struggente sulla nostalgia dell’infanzia, sinonimo di innocenza e libertà, ormai compromessa e perduta, e non solo e non tanto per una questione puramente biologica, temporale, ma per il dispiegarsi sul presente e sul passato dell’ombra mortifera dell’antisemitismo, che di lì a poco il nazismo avrebbe riorganizzato e scatenato con l’obiettivo di annientare gli ebrei in tutta Europa.
קינדער-יאָרן, זיסע קינדער-יאָרן,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/12/2014 - 23:04
Trascrizione in caratteri latini (criteri YIVO) di Riccardo Venturi - 26 dicembre 2014
Romanized Yiddish lyrics
Romanized Yiddish lyrics
KINDER-YORN
(continua)
(continua)
זאל שוין קומען די גאולה
[1946?]
Parole di Shmerke Kaczerginski, in una raccolta pubblicata in Argentina nel 1955 poco dopo la sua morte in un disastro aereo nel 1954.
Musica di HaRav Avraham Yitzchak HaCohen Kook (1865-1935, הרב אברהם יצחק הכהן קוק), meglio conosciuto come Abraham Isaac Kook o con l’acronimo הראיה (HaRaAYaH, che significa Rabbino), ebreo aschenazita russo, filosofo e studioso della Torah, rabbino capo in Palestina durante il mandato britannico.
Testo trovato qui
Interpretata nel nostro millennio da Wolf Krakowski (album “Transmigrations: Gilgul” del 2001), da Maria Krupoves (album “Songs Of Vilna Ghetto / Vilniaus Geto Dainos” del 2003) e dai Klezmatics (nell’EP “Tiny Desk Concert” del 2011).
“Quando il dolore non ci lascia riposare, cantiamo una canzone. Quando siamo affranti, beviamoci su. E se non c’è niente da bere, acqua fresca. L’acqua è la vita stessa: di cos’altro ha bisogno un ebreo? La salvezza arriverà. Signore, fa solo in modo che in futuro il Messia non arrivi – ancora una volta – un po’ troppo tardi!”
Parole di Shmerke Kaczerginski, in una raccolta pubblicata in Argentina nel 1955 poco dopo la sua morte in un disastro aereo nel 1954.
Musica di HaRav Avraham Yitzchak HaCohen Kook (1865-1935, הרב אברהם יצחק הכהן קוק), meglio conosciuto come Abraham Isaac Kook o con l’acronimo הראיה (HaRaAYaH, che significa Rabbino), ebreo aschenazita russo, filosofo e studioso della Torah, rabbino capo in Palestina durante il mandato britannico.
Testo trovato qui
Interpretata nel nostro millennio da Wolf Krakowski (album “Transmigrations: Gilgul” del 2001), da Maria Krupoves (album “Songs Of Vilna Ghetto / Vilniaus Geto Dainos” del 2003) e dai Klezmatics (nell’EP “Tiny Desk Concert” del 2011).
“Quando il dolore non ci lascia riposare, cantiamo una canzone. Quando siamo affranti, beviamoci su. E se non c’è niente da bere, acqua fresca. L’acqua è la vita stessa: di cos’altro ha bisogno un ebreo? La salvezza arriverà. Signore, fa solo in modo che in futuro il Messia non arrivi – ancora una volta – un po’ troppo tardi!”
אָנגעזאָלעט אויפן האַרצן, מאַכט מען אַ לחיים,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/10/2014 - 09:10
Percorsi:
Campi di sterminio
יוגנט הימען
Yugnt Himen
[1942?]
Versi di Shmerke Kaczerginski
Musica di Basye Rubin
Testo trovato qui
Trovo una versione di questo “Inno della gioventù” in un disco del compositore ebreo americano di origine russa Mark Olf (1905-1987) intitolato “Yiddish Folk Songs for Children”, edito nel 1960 dalla Folkways Records.
Anche nel disco compilativo “In Love and In Struggle: The Musical Legacy of the Jewish Labor Bund”, YIVO, New York, 1999.
Inno dedicato ai giovani partigiani ebrei del ghetto di Vilnius, probabilmente una delle canzoni più popolari allora tra gli indomiti combattenti della Fareynikte Partizaner Organizatsye (FPO) di Abba Kovner e Yitzhak Wittenberg.
[1942?]
Versi di Shmerke Kaczerginski
Musica di Basye Rubin
Testo trovato qui
Trovo una versione di questo “Inno della gioventù” in un disco del compositore ebreo americano di origine russa Mark Olf (1905-1987) intitolato “Yiddish Folk Songs for Children”, edito nel 1960 dalla Folkways Records.
Anche nel disco compilativo “In Love and In Struggle: The Musical Legacy of the Jewish Labor Bund”, YIVO, New York, 1999.
Inno dedicato ai giovani partigiani ebrei del ghetto di Vilnius, probabilmente una delle canzoni più popolari allora tra gli indomiti combattenti della Fareynikte Partizaner Organizatsye (FPO) di Abba Kovner e Yitzhak Wittenberg.
אונדזער ליד איז פֿול מיט טרױער
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/10/2014 - 15:11
Percorsi:
Campi di sterminio
Testo in Yiddish traslitterato trovato qui (anche qui mi pare che non ci siano “infiltrazioni tedeschizzanti”)
YUGNT HIMEN
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/10/2014 - 15:16
ווילנע
Vilne
[1935]
Testo trovato qui
Versi di Efraim-Leyb Wolfson (Эфраим-Лейб Вольфсон, 1867-1946), scrittore nativo di Riga (allora nell’Impero russo, oggi capitale della Lettonia) emigrato negli USA nel 1889. Lì pubblicò sempre sotto vari pseudonimi tra i quali A. Fotograf, Mefistofele, L. Vaynshteyn, L. Robotnik.
Musica di Alexander Olshanetsky (1892-1946), violinista, compositore e direttore d’orchestra originario di Odessa, di fede ebraica, emigrato negli USA nel 1922. Figura prominente nella scena teatrale e musicale Yiddish a New York.
Attribuisco, del tutto arbitrariamente, questa splendida canzone – che tanto mi ricorda la struggente Odessa Mama – alla cantautrice israeliana Chava Alberstein perché la sua versione di “Vilne” apre “Songs of the Vilna Ghetto”, un disco collettivo realizzato in Israele molti anni or sono (data imprecisata) da diversi artisti con l’Orchestra di Stato... (continua)
[1935]
Testo trovato qui
Versi di Efraim-Leyb Wolfson (Эфраим-Лейб Вольфсон, 1867-1946), scrittore nativo di Riga (allora nell’Impero russo, oggi capitale della Lettonia) emigrato negli USA nel 1889. Lì pubblicò sempre sotto vari pseudonimi tra i quali A. Fotograf, Mefistofele, L. Vaynshteyn, L. Robotnik.
Musica di Alexander Olshanetsky (1892-1946), violinista, compositore e direttore d’orchestra originario di Odessa, di fede ebraica, emigrato negli USA nel 1922. Figura prominente nella scena teatrale e musicale Yiddish a New York.
Attribuisco, del tutto arbitrariamente, questa splendida canzone – che tanto mi ricorda la struggente Odessa Mama – alla cantautrice israeliana Chava Alberstein perché la sua versione di “Vilne” apre “Songs of the Vilna Ghetto”, un disco collettivo realizzato in Israele molti anni or sono (data imprecisata) da diversi artisti con l’Orchestra di Stato... (continua)
ווילנע,שטאָט פֿון גײַ סט און תּמימות,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/10/2014 - 12:10
Percorsi:
Esili e esiliati
Traslitterazione trovata qui (la contribuisco perché mi sembra corretta, non “calamitosamente tedeschizzante” – giusto Riccardo?!?)
VILNE, VILNE
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/10/2014 - 12:13
מחנות גײען
Makhnes geyen
[1936]
Lyrics and Music by Mikhl Gelbart
Testo e musica di Mikhl Gelbart
Paroles et musique de Mikhl Gelbart
Un canto scritto nel 1936 da Mikhl Gelbart, prolifico autore di canzoni yiddish nato presso Łódź, in Polonia, nel 1889 e emigrato negli USA nel 1912. Una canzone di lotta operaia che divenne non solo parte del patrimonio anarcosindacalista ebraico, ma che immediatamente fu “adottata” dalla Brigata Internazionale Ebraica, la "Compagnia Naftali Botwin" che si recò a combattere in Spagna nel 1937 e della quale divenne l'inno riconosciuto. [CCG/AWS Staff]
"Pochi conoscono il contributo degli ebrei alla Guerra di Spagna del 1936-1938. Nelle Brigate Internazionali, che contarono un totale di 35-40 mila volontari, gli ebrei furono 7.760 (388 italiani, tra i quali Carlo Rosselli, Leo Valiani, Sergio Ali, Aldo Jacchia), più di ogni altro contingente nazionale, ad eccezione... (continua)
[1936]
Lyrics and Music by Mikhl Gelbart
Testo e musica di Mikhl Gelbart
Paroles et musique de Mikhl Gelbart
Un canto scritto nel 1936 da Mikhl Gelbart, prolifico autore di canzoni yiddish nato presso Łódź, in Polonia, nel 1889 e emigrato negli USA nel 1912. Una canzone di lotta operaia che divenne non solo parte del patrimonio anarcosindacalista ebraico, ma che immediatamente fu “adottata” dalla Brigata Internazionale Ebraica, la "Compagnia Naftali Botwin" che si recò a combattere in Spagna nel 1937 e della quale divenne l'inno riconosciuto. [CCG/AWS Staff]
"Pochi conoscono il contributo degli ebrei alla Guerra di Spagna del 1936-1938. Nelle Brigate Internazionali, che contarono un totale di 35-40 mila volontari, gli ebrei furono 7.760 (388 italiani, tra i quali Carlo Rosselli, Leo Valiani, Sergio Ali, Aldo Jacchia), più di ogni altro contingente nazionale, ad eccezione... (continua)
פֿאָרװערטס ברידער אין די רײען
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/10/2014 - 21:17
Traslitterazione in caratteri latini
Romanized lyrics
Romanized lyrics
Dal sito della Chorale des Sans-Nom di Nancy. Trascrizione eseguita in modo perfetto secondo i criteri YIVO.
Reproduced from the Chorale des Sans-Nom website of Nancy (France). A perfect transcription according to YIVO spelling guidelines. [CCG/AWS Staff]
Reproduced from the Chorale des Sans-Nom website of Nancy (France). A perfect transcription according to YIVO spelling guidelines. [CCG/AWS Staff]
MAKHNES GEYEN
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/10/2014 - 15:07
אדעסאַ מאַמאַ
anonimo
Adesa mama
“Odessa Mama” è una canzone popolare Yiddish ucraina, un’ode alla famosa città, la perla del Mar Nero.
Non sono riuscito a capire a quando esattamente risalga la sua composizione, ma “Odessa mama” era già molto nota in tutto l’Est Europa e negli USA già ben prima della seconda guerra mondiale e dell’Olocausto. I suoi interpreti più famosi sono stati Pesach "Peishachke" Burstein (1896-1986), attore, cantante cabarettista ebreo americano di origine polacca, e Aaron Lebedeff (1873–1960), attore ebreo americano di origine bielorussa.
“Odessa Mama” non è forse di per sé una CCG, visto che di fatto non si tratta d’altro che di un nostalgico tributo d’amore alla propria terra da parte di un ebreo ucraino costretto ad emigrare (e tuttavia già solo per questo potrebbe essere inclusa nel percorso sulla Guerra del Lavoro…), ma la propongo lo stesso per due motivi: il primo, per quel penultimo... (continua)
“Odessa Mama” è una canzone popolare Yiddish ucraina, un’ode alla famosa città, la perla del Mar Nero.
Non sono riuscito a capire a quando esattamente risalga la sua composizione, ma “Odessa mama” era già molto nota in tutto l’Est Europa e negli USA già ben prima della seconda guerra mondiale e dell’Olocausto. I suoi interpreti più famosi sono stati Pesach "Peishachke" Burstein (1896-1986), attore, cantante cabarettista ebreo americano di origine polacca, e Aaron Lebedeff (1873–1960), attore ebreo americano di origine bielorussa.
“Odessa Mama” non è forse di per sé una CCG, visto che di fatto non si tratta d’altro che di un nostalgico tributo d’amore alla propria terra da parte di un ebreo ucraino costretto ad emigrare (e tuttavia già solo per questo potrebbe essere inclusa nel percorso sulla Guerra del Lavoro…), ma la propongo lo stesso per due motivi: il primo, per quel penultimo... (continua)
ווער עס איז נאר ניט געווען [1]
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/9/2014 - 16:04
Percorsi:
Guerre in Ucraina
װער עס האָט אין בלאַט געלעזן
anonimo
Ver es hot in blat gelezn
[Fine 800]
Canzone raccolta negli anni 50, da qualche parte negli USA, da Ruth Rubin, folksinger ed etnomusicologa ebrea americana di origine russa.
L’interprete era un vecchio mendicante cieco, un immigrato ebreo originario di Vilnius, Lituania.
La registrazione è inclusa nel disco intitolato “Jewish Life: The Old Country”, pubblicato nel 1958 dalla Folkways Records.
Il testo in caratteri ebraici è presente nel libretto del disco (pag. 11).
Per quanto riguarda quello in caratteri latini, la versione presente su YouTube e quella nel libretto del disco differiscono un poco, ma mi pare che superino entrambe il controllo “anti-francioso” suggeritomi da Riccardo.
La canzone si riferisce ad uno dei tanti pogrom antisemiti che ebbero luogo nell’impero zarista nel corso dell’800. Ad Odessa, in particolare, i pogrom furono molto frequenti. I primi – nel 1821 e 1859... (continua)
[Fine 800]
Canzone raccolta negli anni 50, da qualche parte negli USA, da Ruth Rubin, folksinger ed etnomusicologa ebrea americana di origine russa.
L’interprete era un vecchio mendicante cieco, un immigrato ebreo originario di Vilnius, Lituania.
La registrazione è inclusa nel disco intitolato “Jewish Life: The Old Country”, pubblicato nel 1958 dalla Folkways Records.
Il testo in caratteri ebraici è presente nel libretto del disco (pag. 11).
Per quanto riguarda quello in caratteri latini, la versione presente su YouTube e quella nel libretto del disco differiscono un poco, ma mi pare che superino entrambe il controllo “anti-francioso” suggeritomi da Riccardo.
La canzone si riferisce ad uno dei tanti pogrom antisemiti che ebbero luogo nell’impero zarista nel corso dell’800. Ad Odessa, in particolare, i pogrom furono molto frequenti. I primi – nel 1821 e 1859... (continua)
װער עס האָט אין בלאַט געלעזן
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/3/2014 - 10:09
La trascrizione del testo in caratteri latini.
Rispetto a quella proposta originariamente (v. introduzione), è stata corretta in alcuni punti (eliminazione delle scritture tupo "gefli-en" e "messer", chiaramente tedeschizzanti, al posto di quelle YIVO "geflien" e "meser"). Interezzante, a partire dal titolo, il germanismo gelezn "letto" (gelesen) al posto dell'antica parola yiddish geleyent (infinito: leyenen), di origine romanza e forse addirittura italiana. [RV]
VER ES HOT IN BLAT GELEZN?
(continua)
(continua)
די שבועה
Di Shvue
[1902]
Versi di S. An-sky (1863-1920), originario di Čašniki, oggi in Bielorussia, scrittore, drammaturgo, ricercatore di folklore ebraico, cultore dell’Yiddish, militante socialista.
Questa sua “Di shvue” divenne quasi subito l’inno del “Bund” (בונד), il Partito socialista ebraico di Lituania, Polonia e Russia.
Testo trovato su Sam Yiddish Site Web
[1902]
Versi di S. An-sky (1863-1920), originario di Čašniki, oggi in Bielorussia, scrittore, drammaturgo, ricercatore di folklore ebraico, cultore dell’Yiddish, militante socialista.
Questa sua “Di shvue” divenne quasi subito l’inno del “Bund” (בונד), il Partito socialista ebraico di Lituania, Polonia e Russia.
Testo trovato su Sam Yiddish Site Web
ברידער און שװעסטער פֿון אַרבען און נױט
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/2/2014 - 14:59
In Yiddish traslitterato, da Sam Yiddish Site Web
DI SHVUE
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/2/2014 - 15:01
א וואָגן שיך
A Vogn Shikh
[1 gennaio 1943]
Versi di Avrom Sutskever
Musica di Tomáš Novotný
Interpretata da Hilda Bronstein nel suo disco “Yiddish Songs Old and New”. Il testo si trova recitato dallo stesso autore in un vecchio disco della Folkways Records.
Testo trovato sul blog Sam Yiddish Site Web
In questa sua famosa poesia Avrom Sutskever riesce a sintetizzare magistralmente tutto l’orrore dell’Olocausto attraverso l’immagine di un carro che attraversa cigolando i vicoli silenti del ghetto di Vilnius, carico di scarpe ancora palpitanti della vita di chi le calzava, tutti ebrei morti di stenti nella prigione a cielo aperto in cui i nazisti li rinchiusero… In soli due anni, dal settembre 1941 al settembre 1943, la fame, le malattie, le esecuzioni sommarie uccisero quasi tutti i 40.000 ebrei rinchiusi nel ghetto lituano. Sopravvissero solo coloro che, come Sutskever e la moglie , riuscirono a fuggire (insieme a Shmerke Kaczerginski e Abba Kovner), unendosi poi ai partigiani.
[1 gennaio 1943]
Versi di Avrom Sutskever
Musica di Tomáš Novotný
Interpretata da Hilda Bronstein nel suo disco “Yiddish Songs Old and New”. Il testo si trova recitato dallo stesso autore in un vecchio disco della Folkways Records.
Testo trovato sul blog Sam Yiddish Site Web
In questa sua famosa poesia Avrom Sutskever riesce a sintetizzare magistralmente tutto l’orrore dell’Olocausto attraverso l’immagine di un carro che attraversa cigolando i vicoli silenti del ghetto di Vilnius, carico di scarpe ancora palpitanti della vita di chi le calzava, tutti ebrei morti di stenti nella prigione a cielo aperto in cui i nazisti li rinchiusero… In soli due anni, dal settembre 1941 al settembre 1943, la fame, le malattie, le esecuzioni sommarie uccisero quasi tutti i 40.000 ebrei rinchiusi nel ghetto lituano. Sopravvissero solo coloro che, come Sutskever e la moglie , riuscirono a fuggire (insieme a Shmerke Kaczerginski e Abba Kovner), unendosi poi ai partigiani.
די רעדער יאָגן, יאָגן
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/2/2014 - 11:23
In Yiddish traslitterato, da Sam Yiddish Site Web
(Mi pare che la traslitterazione sia ben poco tedeschizzante: vedo “kh” e “v”, “z” e “sh”, “der” e “y” e “f”…)
(Mi pare che la traslitterazione sia ben poco tedeschizzante: vedo “kh” e “v”, “z” e “sh”, “der” e “y” e “f”…)
A VOGN SHIKH
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/2/2014 - 11:27
ישׂראליק
Questa canzone di Leyb Rozental di Vilnius è sicuramente stata ispirata ad un brano precedente, “פּאַפּיראָסן” (Papirosn), di cui fu autore negli anni 20 Hermann Yablokoff (1903-1981), originario di Hrodna, oggi in Bielorussia, ed emigrato negli USA nel 1924. Personaggio molto noto nel teatro yiddish americano, alla fine della guerra Yablokoff fece molte tournée in Germania, Austria ed Italia per portare conforto ai rifugiati sopravvissuti alla Shoah.
Su di una melodia tradizionale bulgara.
Su di una melodia tradizionale bulgara.
Bernart Bartleby 17/2/2014 - 15:07
מאָטל דער אָפּרײטער
Motl der opreyter
[1940?]
Parole di Chaim Tauber (1901-1972), scrittore, sceneggiatore e attore originario dell’Ucraina, emigrato negli USA alla fine degli anni 20.
Musica di Naftule Brandwein (1884-1963), clarinettista e polistrumentista klezmer, originario della Galizia, regione storica divisa tra Polonia ed Ucraina.
Testo trovato su Yidlid - Chansons yiddish
Il brano è il motivo portante della colonna sonora del film americano “Motel The Operator” (le altre musiche del film sono invece di Sholom Secunda), diretto nel 1940 da Joseph Seiden (1892-1974), regista e produttore di film Yiddish. Chaim Tauber – che del film era anche sceneggiatore - interpretava Motl, il protagonista di questo dramma tragicissimo, un operaio confezionista (credo si dica così, quelli che confezionano capi d’abbigliamento) che, dopo aver aderito ad uno sciopero contro le pessime condizioni di lavoro, viene... (continua)
[1940?]
Parole di Chaim Tauber (1901-1972), scrittore, sceneggiatore e attore originario dell’Ucraina, emigrato negli USA alla fine degli anni 20.
Musica di Naftule Brandwein (1884-1963), clarinettista e polistrumentista klezmer, originario della Galizia, regione storica divisa tra Polonia ed Ucraina.
Testo trovato su Yidlid - Chansons yiddish
Il brano è il motivo portante della colonna sonora del film americano “Motel The Operator” (le altre musiche del film sono invece di Sholom Secunda), diretto nel 1940 da Joseph Seiden (1892-1974), regista e produttore di film Yiddish. Chaim Tauber – che del film era anche sceneggiatore - interpretava Motl, il protagonista di questo dramma tragicissimo, un operaio confezionista (credo si dica così, quelli che confezionano capi d’abbigliamento) che, dopo aver aderito ad uno sciopero contro le pessime condizioni di lavoro, viene... (continua)
מאָטל דער אָפּרײטער
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/2/2014 - 14:34
In Yiddish traslitterato, da Yidlid - Chansons yiddish
MOTL, DER OPREYTER
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/2/2014 - 14:35
אין שאַפּ, אָדער די סװעט־שאַפּ
In shap, oder Di svet-shap
[1893?]
Versi di Morris Rosenfeld, originariamente pubblicati sulla rivista “Di Tsukunft” (“Il Futuro”), poi, forse, nella raccolta intitolata "Lider-bukh", tradotta in inglese nel 1898 e in tedesco nel 1902.
Purtroppo sono riuscito a trovare solo un testo parziale in caratteri ebraici, così comincio a contribuire quello traslitterato (Riccaaardooo, pensaci tuuu!!!).
La traslitterazione – non so se sia correttissima - l’ho trovata sul blog Nice Words
[1893?]
Versi di Morris Rosenfeld, originariamente pubblicati sulla rivista “Di Tsukunft” (“Il Futuro”), poi, forse, nella raccolta intitolata "Lider-bukh", tradotta in inglese nel 1898 e in tedesco nel 1902.
Purtroppo sono riuscito a trovare solo un testo parziale in caratteri ebraici, così comincio a contribuire quello traslitterato (Riccaaardooo, pensaci tuuu!!!).
La traslitterazione – non so se sia correttissima - l’ho trovata sul blog Nice Words
עס רױשן אין שאַפּ אַזױ װילד די מאַשינען,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/2/2014 - 11:46
Il testo traslitterato:
Romanized lyrics
Romanized lyrics
Bernart Bartleby dubitava, e a ragione, che la traslitterazione da lui reperita fosse "correttissima". Infatti, si tratta della "solita" traslitterazione tedeschizzante, che impedirebbe una corretta ricostruzione del testo in caratteri ebraici. Indi per cui si è dovuto ricostruire anche la traslitterazione prima di procedere alla ritrascrizione in kvadratshrift. [RV]
IN SHAP, oder DI SVET-SHAP
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/2/2014 - 12:49
מײַן ייִנגעלע
In Yiddish traslitterato, da Yidlid - Chansons yiddish
MAYN YINGELE
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/2/2014 - 11:02
×
1932
Innanzitutto il titolo, "Papirosn" è la forma in yiddish standard. In yiddish il plurale si forma in parecchi modi, ma "-n" è la forma normale. Alcuni altri nomi lo formano normalmente in "-en", però in pratica le due forme sono interscambiabili perché la "e" di "-en" è comunque semimuta (come in tedesco, del resto). "Papirossen" è invece la forma tedesca standard (Papirosse, pl. Papirossen).
La canzone Papirosn è tratta dall'omonima commedia che Yablokoff scrisse nel 1932 negli Stati Uniti.
Hermann Yablokoff (1903-1981), originario di Hrodna, oggi in Bielorussia, era emigrato negli USA nel 1924. Personaggio molto noto nel teatro yiddish americano, alla fine della guerra Yablokoff fece molte tournée in Germania, Austria ed Italia per portare conforto ai rifugiati sopravvissuti alla Shoah.
Testo trovato su Yidlid - Chansons yiddish.
La canzone parla di un bambino che vende... (continua)