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Bergen-Belsen moje

Bergen-Belsen moje
Bergen-Belsen moj / Bergen-Belsen moje
napev slovaška ljudska / melody after a Slovak folk song
besedilo neznani jetnik / lyrics by unknown prisoner
prevod Simona Klemenčič / translated by Simona Klemenčič
BERGEN-BELSEN MOJE
(continua)
inviata da Jani Kovačič 11/11/2024 - 15:34

Spalona matka

Spalona matka
Spalona matka / Zažgana mati
besedilo verjetno / text probably Nazim Hikmet, Tadeusz Niemira
napev/ tune Aleksander Kulisiewicz
prevod / translation Simona Klemenčič
ZAŽGANA MATI
(continua)
inviata da Jani Kovačič 11/11/2024 - 15:27
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Fratelli

Fratelli
BRATJE
(continua)
inviata da Luke Atreides 26/4/2024 - 16:08
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Grândola, vila morena

Grândola, vila morena
Traducção eslovena / Traduzione slovena / Slovenian translation / Traduction slovène / Sloveniankielinen käännös:
Maja Gantar

La traduzione è letterale, ma con interpretazioni (ad esempio: o povo é quem mais ordena viene tradotto: “la gente è colei che ha la parola”; la “vila morena” diventa semplicemente “Grândola scura”). Proviene dalla tesi di laurea in scienze sociali discussa da Maja Gantar nel 2006 presso l’Università di Lubiana, intitolata Konstrukcija kolektivnega spomina v dokumentarnem novinarstvu: Dokumentarni filmi o Portugalski revoluciji 25. Aprila 1974 (“La costruzione della memoria collettiva nel giornalismo documentario: Documentari sulla rivoluzione portoghese del 25 aprile 1974”). [RV]
Temna Grândola
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/4/2024 - 10:30
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Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]

Warszawianka 1905 roku [Варшавянка;  La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
1א. Varšavljanka 1905 - Versione slovena di Mile Klopčič (1943)
1א. Varšavljanka 1905 Slovenian version by Mile Klopčič (1943)



The text of the Slovenian version was written in 1943 by the Slovenian poet Mile Klopčič. He was active as a communist after joining the Yugoslav Communist Party in 1920, took part in the Yugoslav partisan movement during World War II and was appointed chairman of the Cultural Committee of the Slovenian Liberation Council (SNOS), and after the war he spent his entire life as a translator and poet. The Slovenian version of "Warszawianka" was written during the war as one for partisan struggle songs, which is why the translation of this text is slightly different compared to translations in other languages. In addition to the soundsource used in this video, there is also a version on a vinyl LP called Zemlja in Narodi (sung by Tržaški Partizanski Pevski Zbor "Trieste... (continua)
Varšavljanka 1905 [Na barikade]
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/10/2022 - 01:35
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По долинам и по взгорьям

По долинам и по взгорьям
Naglo puške smo zgrabili
Versione partigiana slovena / Slovene partisan version / Version partisane slovène / Sloveniankielinen partisaaniversio

Naglo puške smo zgrabili [1]
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/5/2022 - 18:39
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Einheitsfrontlied

Einheitsfrontlied
Pesem enotne fronte
(continua)
inviata da EinheitsBoreč 2/5/2022 - 01:46
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Pesem XIV. divizije

Pesem XIV. divizije
Pesem XIV. divizije (znana tudi kot Zaplovi pesem) je ena najbolj znanih in po mnenju nekaterih tudi najlepša slovenska partizanska pesem. Sestavljena je iz dveh kitic ter refrena, ki se po vsaki kitici dvakrat ponovi.
Besedilo pesmi je najverjetneje novembra 1943 napisal Karel Destovnik Kajuh kot član kulturniške skupine XIV. divizije, uglasbil pa ga je Sveto Marolt-Špik. V tej verziji je bila pesem še enoglasna in se je pela ob spremljavi harmonike.
Pesem se je hitro širila in postala popularna. V današnji obliki s štiriglasnim stavkom jo je kasneje uglasbil skladatelj Radovan Gobec.

The Song of the XIVth Division (also known as the Zaplovi song) is one of the most famous and, according to some, the most beautiful Slovenian partisan songs. It consists of two stanzas and a refrain which is repeated twice after each stanza.
The lyrics were probably written in November 1943 by Karel Destovnik... (continua)
Zaplovi pesem borb in zmage preko gmajn, gora,
(continua)
inviata da Boreč 9/9/2021 - 16:15
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Tam v meglicah nad mursko vodo

Tam v meglicah nad mursko vodo
Tam v meglicah nad mursko vodo
[ 2004 ]

Pesem / Poesia / A Poem by / Poème / Runo:
Vlado Kreslin

Glasba / Musica / Music / Musique / Sävel :
Jürgen Hübscher

Album:
Ptič
Spomnijo se še stari ljudje,
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 12/8/2020 - 21:56
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Nocoj igramo za vas

Nocoj igramo za vas
Nocoj igramo za vas
[ 2003 ]

Tekst i glazba / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
Vlado Kreslin

Album:
Generacija


Recensione di Tara Serpin

Il cappello a tese larghe, l’inseparabile chitarra nera – ecco i segni distintivi di Vlado Kreslin, uno dei più importanti cantautori del panorama musicale sloveno. Oltre quarant’anni di carriera musicale alle spalle, un musicista americano lo ha definito “il Bob Dylan sloveno”, qualcun altro lo ha paragonato a Bruce Springsteen. Ma questi paragoni probabilmente non rendono pienamente giustizia al genio e all’unicità del musicista sloveno, nato a Beltinci, un piccolo paese nella regione più orientale della Slovenia, il Prekmurje.
Negli anni ’90 Kreslin inizia a dedicarsi intensamente alla riscoperta della musica folk della sua terra, il Prekmurje, con la collaborazione della Beltinška Banda (Banda... (continua)

(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 12/8/2020 - 09:09
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Bella Ciao

anonimo
Bella Ciao
63. Adijo, lepotica (Traduzione slovena)
63. Adijo, lepotica (Slovenian translation)


Tradotta da TheCrazyFreak (L. Trans.)
Translated by TheCrazyFreak (L. Trans.)
Nekega jutra sem se zbudil
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/2/2020 - 08:02
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Smrt

Smrt
2019
Per amore per odio o un ideale





La Resistenza al nazifascismo in Europa come il movimento per i diritti civili negli Stati Uniti hanno affidato la propria memoria alla musica che ne ha veicolato, negli anni successivi, il messaggio ora attraverso gli stilemi della tradizione orale, ora con la forma canzone. Emblematico in questo senso è il caso di Gorizia, città di frontiera e multiculturale nella cui storia è racchiusa la memoria della resistenza nella sua dimensione internazionale. Le sue strade e le sue piazza hanno fatto da drammatico scenario alle vicende della battaglia che, fra l'11 e il 26 settembre 1943, contrappose le truppe tedesche che stavano occupando il Friuli e una brigata di partigiani monfalconesi coadiuvati dagli sloveni. Le sue terre conservano il dramma dei giorni dell'Adriatisches Kustenland, quello della Risiera di San Saba e delle foibe. Al termine della... (continua)
To moje bledo lice, tri krogle v srce.
(continua)
inviata da Dq82 24/1/2020 - 11:30
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Ljubezen

Ljubezen
2019
Per amore per odio o un ideale





La Resistenza al nazifascismo in Europa come il movimento per i diritti civili negli Stati Uniti hanno affidato la propria memoria alla musica che ne ha veicolato, negli anni successivi, il messaggio ora attraverso gli stilemi della tradizione orale, ora con la forma canzone. Emblematico in questo senso è il caso di Gorizia, città di frontiera e multiculturale nella cui storia è racchiusa la memoria della resistenza nella sua dimensione internazionale. Le sue strade e le sue piazza hanno fatto da drammatico scenario alle vicende della battaglia che, fra l'11 e il 26 settembre 1943, contrappose le truppe tedesche che stavano occupando il Friuli e una brigata di partigiani monfalconesi coadiuvati dagli sloveni. Le sue terre conservano il dramma dei giorni dell'Adriatisches Kustenland, quello della Risiera di San Saba e delle foibe. Al termine della... (continua)
O ljubezen ljubezen
(continua)
inviata da Dq82 24/1/2020 - 11:12
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Izbira

Izbira
2019
Per amore per odio o un ideale





La Resistenza al nazifascismo in Europa come il movimento per i diritti civili negli Stati Uniti hanno affidato la propria memoria alla musica che ne ha veicolato, negli anni successivi, il messaggio ora attraverso gli stilemi della tradizione orale, ora con la forma canzone. Emblematico in questo senso è il caso di Gorizia, città di frontiera e multiculturale nella cui storia è racchiusa la memoria della resistenza nella sua dimensione internazionale. Le sue strade e le sue piazza hanno fatto da drammatico scenario alle vicende della battaglia che, fra l'11 e il 26 settembre 1943, contrappose le truppe tedesche che stavano occupando il Friuli e una brigata di partigiani monfalconesi coadiuvati dagli sloveni. Le sue terre conservano il dramma dei giorni dell'Adriatisches Kustenland, quello della Risiera di San Saba e delle foibe. Al termine della... (continua)
Desetletji dve,
(continua)
inviata da Dq82 23/1/2020 - 11:04
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Ponižani in užaljeni

Ponižani in užaljeni
2019
Per amore per odio o un ideale





La Resistenza al nazifascismo in Europa come il movimento per i diritti civili negli Stati Uniti hanno affidato la propria memoria alla musica che ne ha veicolato, negli anni successivi, il messaggio ora attraverso gli stilemi della tradizione orale, ora con la forma canzone. Emblematico in questo senso è il caso di Gorizia, città di frontiera e multiculturale nella cui storia è racchiusa la memoria della resistenza nella sua dimensione internazionale. Le sue strade e le sue piazza hanno fatto da drammatico scenario alle vicende della battaglia che, fra l'11 e il 26 settembre 1943, contrappose le truppe tedesche che stavano occupando il Friuli e una brigata di partigiani monfalconesi coadiuvati dagli sloveni. Le sue terre conservano il dramma dei giorni dell'Adriatisches Kustenland, quello della Risiera di San Saba e delle foibe. Al termine della... (continua)
Ne bo šlo
(continua)
inviata da Dq82 23/1/2020 - 10:41

Lichtenburger Lagerlied

Lichtenburger Lagerlied
Lichtenburško lagerska / Lichtenburger Lagerlied
verjetna predloga nemška ljudska
besedilo neznan jetnik
prevedel Jani Kovačič
1
(continua)
inviata da Jani Kovačič 21/4/2019 - 10:45
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Germania!

Germania!
V Sachsenhausenu so si številni Poljaki višjega stanu prizadevali ohraniti svoje socialne ugodnosti, tako da so služili z "uslugami" gospodarjem taborišča. Kulisiewicz imenuje dva takšna zapornika – Lulusińskega (Lulušinski) in grofa imenovanega Graf – v tej kratki pesmici iz leta 1944. Oba "aristokrata" sta izdala pripadnike poljskega komunističnega podzemlja, kot tudi druge aktiviste, uradu kriminalistične policije Reicha, kar je vodilo do aretacije več zapornikov. Očitno sta denucianta / kolaboranta ovadila Kulisiewicza. Iz barake so ga odvedli sredi noči februarja 1945. Zaslišala ga je policija SS-a. "Beraški blok", imenovan v prvi vrstici pesmi, je bila taborniščna oznaka za ogromno vojašnico, v kateri je bilo 600-800 zapornikov.

»Zebe, gospod. Ni kruha.« se spominja Wiktor Siminski, približno 1947. Umetnik Siminski je Kulisiewicza spoznal v Sachsenhausnu in ga je vzpodbujal, da naj... (continua)
ZIMNO, PANIE! / ZEBE, GOSPOD!
(continua)
inviata da Jani Kovačič 22/3/2019 - 23:58
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Im Walde von Sachsenhausen

Im Walde von Sachsenhausen
V gozdovih krog Sachsenhausna / Im Walde von Sachsenhausen
Ruska ljudska
Besedilo: neznani jetnik
Prevod: Jani Kovačič


Melodija datira v leto 1936. Leta 1942, ko so ruski vojni ujetniki začeli prihajati v Sachsenhausen, je bila pesem prirejena v ruščini in tej so dodali še veliko novih verzov. Zanimivo, da si je Kulisiewicz zapomnil nemško varianto, ki jo je tudi pel. Pesem je veljala za eno najljubših med taboriščniki v Sachsenhausnu.
V gozdovih krog Sachsenhausna
(continua)
inviata da Jani Kovačič 22/3/2019 - 22:50
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Graue Kolonnen

Graue Kolonnen
Siva kolona / Graue Kolonnen
Napev po "Wilde Gesellen" Fritz Sotke
Besedilo: neznan jetnik (morda Ernst Busch)
Prevod: Jani Kovačič

Verjetno gre za pesem zapornikov prvih nacističnih koncentracijskih taborišč. Melodija je takrat znana in priljubljena Wilde Gesellen (Neugnancecev ali razbrzdancev družba) Fritza Sotkeja, zložena leta 1921. Prvotno je bila namenjena nemškemu mladinskemu gibanju ("Jugendbewegung"). Avtor je kasneje postal goreč nacist in vodja Hitlerjugend-a. Verz je bil uporabljen tudi za naslov zbirke pesmi za mladinsko nacistično šolo ("Uns geht die Sonne nicht unter: Lieder der Hitler-Jugend" Nam sonce nikdar ne zaide: Pesem Hitlerjeve mladine). Njegova "vzporedna zgodovina" kot pesem upora ali kot podlaga za pesmi upora se začne s prvimi nacističnimi lagerji, kot sta bila Oranienburg, Börgermoor, Papenburg ... Analogije z Die Moorsoldaten [Börgermoorlied; Das Moorlied]... (continua)
SIVA KOLONA
(continua)
inviata da Jani Kovačič 22/3/2019 - 18:42
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Partizan

Partizan
feat. Semo

Testo da questo sito antifascista croato

Canzone partigiana dal rapper sloveno Nikolovski
P je za patriote
(continua)
26/1/2019 - 21:47

Mrtvi vojak v tujini

Mrtvi vojak v tujini
Poesia di A. Gradnik
Purtroppo in rete si trova solo questo frammento.
Ignoro se sia stata musicata in lingua originale, è stata musicata da Beppe Chierici e Daisy Lumini nella traduzione italiana

NOTA: Come si può evincere dai commenti, il testo sloveno di Gradnik è incompleto, ne abbiamo trovato un frammento corrispondente alle ultime 2 strofe qui e qui.
La traduzione, seppure probabilmente mal copiata e con qualche errore è quanto di più completo si trovi in rete, con alcuni passaggi tralasciati dalla bella versione di Beppe Chierici e Daisy Lumini.
Ovviamente chiunque sia in grado di contribuire la versione slovena completa e una traduzione corretta è il benvenuto.
Zemlja tuja, zemlja tudi moja:
(continua)
inviata da Dq82 5/7/2017 - 21:12
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Blowin' in the Wind

Blowin' in the Wind
SLOVENO / SLOVENE [Glasbena Skupina OBJEM]




La risposta può soffiare nel vento anche a cura di una simpatica orchestrina che si esibisce per dei pensionati davanti alle loro birre in qualche posto in Slovenia, in un "mix" assieme ad altre canzonette popolari. Così ascoltiamo la "Glasbena Skupina OBJEM" (qui priva della prosperosa cantantessa) in un "mix" da balera in cui Odgovor v vetru inizia a 2'32".

The answer may blow in the wind also with a pleasant dance band performing for retired persons before their beer glasses, somewhere in Slovenia, in a song mix including other folksongs. So let's listen to the "Glasbena Skupina OBJEM" (here without its buxom frontgirl) in sorf of disco mix where Odgovor v vetru starts at 2'32”. [RV]
ODGOVOR V VETRU
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/11/2016 - 20:57
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Slušaj ‘vamo

Slušaj ‘vamo
(Delni) slovenski prevod: Patricija Jereb (2015)

La seguente traduzione, così come l'introduzione, sono tratte da una tesi di laurea in antropologia culturale che la d.sa Patricija Jereb ha presentato presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Lubiana nel 2015 (l'intera tesi è disponibile in rete in formato .pdf a partire dalla pagina del Dipartimento di Etnologia e Antropologia Culturale della medesima Facoltà). La tesi è intitolata: Ne računajte na nas! - Razpad Jugoslavije in vpliv rock 'n' rolla v protivojnih akcijah v Srbiji v devetdesetih letih prejšnjega stoletja (“Non contate su di noi! La dissoluzione della Jugoslavia e l'influsso del rock 'n' rolla sulle azioni contro la guerra in Serbia negli anni '90 del secolo scorso”). La tesi è ovviamente redatta in lingua slovena, e per chiunque sia in grado di leggere quella lingua è un documento interessantissimo (oltreché molto recente... (continua)
POSLUŠAJ
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/5/2016 - 09:37
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Where Have all the Flowers Gone

Where Have all the Flowers Gone
SLOVENO / SLOVENE / SLOVÈNE
Tomaž Domicelj




La versione slovena di Tomaž Domicelj (2011)
A version into the Slovene language by Tomaž Domicelj (2011)
Version slovène de Tomaž Domicelj (2011)

Tomaž Domicelj è un cantautore, chitarrista e slavista sloveno nato l'11 marzo 1948 a Lubiana. Ha studiato dapprima violino e armonica a bocca, passando poi alla chitarra; assieme a Jernej Jung e Janez Bončin-Benč ha fondato il gruppo degli Helioni. E' laureato in lingua e letteratura inglese; tra le altre cose ha tradotto in sloveno l'autobiografia di Woody Guthrie, Bound for Glory. La sua traduzione di Where Have all the Flowers gone è del 2011.

Tomaž Domicelj, born in Ljubljana on March 11, 1948, is a Slovenian folksinger, guitarist ans Slavist. He first studied violin and harmonica, turning later to guitar; he founded together with Jernej Jung and Janez Bončin-Benč the band Helioni. Tomaž is... (continua)
KAM SO ŠLE VSE ROŽICE?
(continua)
inviata da Gaspard de la Nuit 14/4/2016 - 04:24

Kje si, mati?

Kje si, mati?
[1941-42]
Versi di Karel Destovnik (1922-1944), poeta e partigiano sloveno, con il nome di battaglia di “Kajuh”. Morì in uno scontro coi nazisti il 22 febbraio 1944 in località Žlebnik, nei pressi della cittadina slovena di Šoštanj.
Musica dei compositori sloveni Matija Bravničar (1897-1977) e Dragotin Cvetko (1911-1993). Ignoro se fu composta negli anni della guerra o successivamente. C’è da dire che almeno Cvetko fu membro dirigente del “Kočevski zbor”, il CLN sloveno, e forse conobbe personalmente Karel “Kajuh” Destovnik.

Questo brano era cantato dalle prigioniere del KZ Ravensbrück ed è per questo incluso nell’antologia intitolata “Europa v boji 1939 – 1944”, realizzata segretamente nel campo da due prigioniere di nazionalità ceca, Vlasta Kladivová e Vera Hozáková. Su queste due donne coraggiose, sopravvissute all’Olocausto e in seguito docenti universitarie e perseguitate dai comunisti... (continua)
Veš, mama, rad bi ti napisal pismo,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/1/2016 - 13:48
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Pesem upora

Pesem upora
[2012]
Testo / Tekst / Lyrics: Ksenija Jus
Musica / Muzika / Music: (1) Ksenija Jus / Mateja Mavri
(2) Drago Ivanuša

Lo Ženski pevski zbor Kombinat (Corale femminile Kombinat) è una corale femminile fondata nella regione di Lubiana, la capitale della Slovenia, il 27 aprile 2008. Con buonapace di chi afferma che "i comunisti non esistono più" (però i fascisti esistono eccome e tuttora, e da tutte le parti), dal simbolo della Corale Kombinat si dovrebbe desumere facilmente quale sia l'impostazione di base del gruppo. La data di nascita della Corale Kombinat non è casuale: il 27 aprile, festa nazionale in Slovenia e fino a qualche anno fa nota come Dan Osvobodilne Fronte (Giorno del Fronte di Liberazione), è la data in cui fu costituito il Fronte di Liberazione in Slovenia nell'anno 1941 (ricordiamo che, all'epoca, praticamente tutta la Slovenia era stata annessa dall'Italia fascista come... (continua)
Med tihim šepetom človeških laži
(continua)
inviata da BORTOT Pascal 18/1/2016 - 08:32
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O Gorizia, tu sei maledetta

anonimo
O Gorizia, tu sei maledetta
Slovenski prevod: Kaja Širok.

Le vicende di questa traduzione slovena di Gorizia sono complesse, nel senso che il suo reperimento è avvenuto "a pezzi e bocconi" dato che è distribuita in diversi siti; alla fine, però, il suo testo completo è stato reperito, in forma grafica decisamente da riaggiustare, in questa pagina. L'autrice viene indicata come Kaja Širok. E' sembrato particolarmente importante che si avesse una traduzione slovena di questo canto, e particolarmente in questo periodo di nazionalismi sempre più beceri e stupidi. Significativo è che la maggior parte dei frammenti della traduzione slovena sia presente in un articolo di "Primorske Novice" del 2011, dedicato ad una manifestazione antifascista slovena e italiana (tenuta a Gorizia) contro una manifestazione dei fascisti di "Casapound".
O GORICA TI SI PREKLETA
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/12/2015 - 19:52
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Gracias a la vida

Gracias a la vida
SLOVENO / SLOVENE / ESLOVENO - Mea Valens

La versione slovena (opera di Mea Valens) è ripresa dal blog Začimbe vsakdana.
The Slovene version (by Mea Valens) is reproduced from the blog Začimbe vsakdana.
HVALA TI, ŽIVLJENJE!
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/5/2015 - 02:46
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Oj Doberdob, slovenskih fantov grob

anonimo
Oj Doberdob, slovenskih fantov grob
(1915?)

"Oh Doberdò, tomba di ragazzi sloveni!" così recita questa canzone slovena risalente alla Grande Guerra. Doberdob è proprio il paese di Doberdò del lago (oggi in provincia di Gorizia) teatro tra il 1915 e il 1916 di dure e cruente battaglie e citato anche in Fuoco e mitragliatrici.

Questa canzone proviene dalle file dell'esercito austro-ungarico, dove trovarono la morte moltissimi sloveni.

Inseriamo questa canzone grazie alla preziosa segnalazione di Piero Purini - storico e musicista - che ha recentemente presentato lo spettacolo Rifiuto la guerra, che ripercorre l'opposizione alla prima guerra mondiale attraverso una scelta di brani italiani, sloveni, ungheresi, tedeschi, francesi, inglesi ed americani.
Oj Doberdob, oj Doberdob,
(continua)
inviata da CCG Staff grazie a Piero Purini 30/4/2015 - 21:38
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Imagine

Imagine
SLOVENO/ SLOVENE

La seguente traduzione slovena proviene dalla Pagina Facebook di Mikavna. Non sappiamo se Mikavna sia anche l'autrice della traduzione

The following translation into Slovene is reproduced from Mikavna's Facebook page. We ignore if Mikavna is the author of the translation, too. [CCG/AWS Staff]
PREDSTAVLJAJ SI
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 10/1/2014 - 01:44
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Катюша

Катюша
SLOVENO / SLOVENE


Versione slovena da lyricstranslate.com (e da sl.wikipedia). La versione è cantabile.
Slovene transation from Versione slovena da lyricstranslate.com (and from sl.wikipedia). The translation is fully singable.


Katjuša (rusko Катю́ша) je ruska vojna pesem o dekletu, hrepenečem po svojem ljubem, ki je v vojski. Katjuša je okrajšanka od imena Katarina (Екатерина).

Zložil jo je Matvej Blantner leta 1938, besedilo je napisal Mihail Izakovski. Prva jo je izvedla Lidija Ruslanova. Zmotno je mnenje, da je melodija Katjuše izvirno Blantnerjevo delo. Prvi jo je uporabil že Stravinski v operi Mavra (1922) in so jo kasneje priredili za Chanson Russe (1937).
KATJUŠA
(continua)
inviata da DQ82 21/9/2013 - 17:01
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Kaj ti je deklica

anonimo
Kaj ti je deklica
[1914/18]
Canzone popolare slovena
Slovenska narodna pesem
Slovenian folksong



Interpretata dall'Oktet Mi con arrangiamento di Ciril Vremšak

« Cos’hai ragazzina, perché sei così triste / Che cos’ho? Nulla. Ho male al cuore / il mio ragazzo è caduto in guerra». Così questa canzone popolare slovena dell'epoca della "Grande Guerra" che deve essere, senz'altro, annoverata tra le più belle e commoventi dell'intero conflitto, e in ogni lingua. Della canzone vengono usualmente cantate solo le prime tre strofe, e in ordine vario fatta salva la prima che rimane sempre tale. L'ultima strofa è quasi sempre tralasciata. [RV]

„What's up, young girl, why are you so sad? / What's up? Nothing. My heart is so sad / my sweetheart fell in war“. So says this Slovenian folksong from the „Great War“, that should no doubt be included among the most beautiful and moving songs of the entire war, in any language.... (continua)
Kaj ti je deklica,
(continua)
8/8/2013 - 10:16
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Na oknu glej obrazek bled

anonimo
Na oknu glej obrazek bled
Canzone popolare slovena
Slovenska narodna pesem
A Slovenian folksong

Sulla melodia della canzone asturiana Dime donde vas morena
Na oknu glej obrazek bled,
(continua)
inviata da silva 1/6/2013 - 12:15
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Auferstanden aus Ruinen

Auferstanden aus Ruinen

Auferstanden aus Ruinen je bila državna himna Nemške demokratične republike. Melodija je od nemškega skladatelja Hanns Eisler, besedilo pa od pesnika Johannes R. Becher, ki sta ustvarila pesem po naročilu vzhodnonemške vlade leta 1949.
VSTALA IZ RUŠEVIN
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/12/2012 - 06:58
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Vstala primorska [Vstajenje Primorske]

Vstala primorska [Vstajenje Primorske]
[1944]
Parole / Lyrics / Tekst: Lev Svetek-Zorin
Musica / Music / Glasba: Rado Simoniti

"Vstala Primorska è un canto patriottico sloveno divenuto inno non ufficiale. Divenne famoso ai tempi della resistenza antifascista all'occupazione italiana della Slovenia. Le parole di Lev Svetek-Zorin sono state messe in musica da Rado Simoniti" (Emilio Quinzi)

Vstajenje Primorske je slovenska rodoljubna pesem in (neuradna) himna Primorcev. Nastala je februarja 1944 v kurirski karavli v Križni gori nad Colom. Avtor Lev Svetek-Zorin se je dan po prihodu na karavlo povzpel na bližnji vrh, kjer ga je prevzel pogled na Vipavsko dolino in naprej čez Kras do Tržaškega zaliva. Še isti večer je na mitingu prebral še svežo Vstajenje Primorske. Pesem se je razšilila prav zaradi italijanskega fašizma ter zatiranja primorskih Slovencev in narodnega boja proti fašizmu, ko je bila Primorska po Rapalski pogodbi... (continua)
Nekdaj z bolestjo smo v sebe zaprli
(continua)
inviata da emilio quinzi 12/7/2010 - 03:45
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Živeti slobodno

Živeti slobodno
Slovenian version by Igor Kupljenik
Slovenski prevod Igora Kupljenika
Slovenački prevod Igora Kupljenika
Словеначки превод Игора Купљеника

Da/from balasevic.net


Nota. Nella pagina originale il testo sloveno era privo dei segni diacritici propri di quella lingua, che abbiamo qui ripristinato. [CCG/AWS Staff]
ŽIVETI SVOBODNO
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/2/2009 - 19:39
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Bilečanka

Bilečanka
[1940]
Testo e musica di Milan Apih
Tekst i muzika: Milan Apih

Il testo sloveno originale è ripreso da Partizanske Pesmi.

Tra i più noti canti partigiani jugoslavi, la Bilečanka deve il suo nome all'essere stata composta da Milan Apih mentre, nel 1940, era internato nel lager fascista di Bileća, in Erzegovina. Milan Apih, che era sloveno di nascita (era nato nel 1906 a Celje) lo compose nella sua lingua madre, ma ben presto ne fu eseguita una versione in serbocroato che divenne uno dei canti più noti dei resistenti jugoslavi al nazifascismo.



Interpretata in sloveno dallo Ženski Pevski Zbor Kombinat


1. maj 1940. V koncentracijskem taborišču v Bileći prvič zadoni pesem, ki jo je za zbor slovenskih internirancev napisal skladatelj Milan Apih, ki je tamkajšnji zbor tudi vodil. O pesmi je zapisal naslednje:

»Zdaj pa so me spraševali, kako sem pesem napisal in našel melodijo. »Ne vem,«... (continua)
Sredi pušk in bajonetov,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/1/2007 - 21:29

Grob v tujini

Grob v tujini
[1915]
Poesia di Alojz Gradnik
Musica di anonimo (canzone popolare)

Il testo è tratto dalla "Grammatica della lingua slovena" di Anton Kacin, Editoriale Stampa Triestina/Založnišvo Tržaskega Tiska, Trieste/Trst 1979, p. 176, dove è proposto come esercizio di traduzione per la lezione XXX.
Mati piše pismo belo:
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/12/2006 - 15:10

V predmestni krčmi

V predmestni krčmi
[1906]
Poesia di Silvin Sardenko
Poi cantata sull'aria di varie canzoni popolari slovene

Il testo è tratto dalla "Grammatica della lingua slovena" di Anton Kacin, Editoriale Stampa Triestina/Založnišvo Tržaskega Tiska, Trieste/Trst 1979, p. 171, dove è inserito come esercizio di traduzione alla lezione XXIX [RV]

V predmestni krčmi, ovvero "In un'osteria dei sobborghi" è con tutta probabilità una delle più famose poesie in lingua slovena, sebbene opera di un cosiddetto "poeta minore" (ma della letteratura slovena, purtroppo, qui da noi tutti i nomi, anche i più grandi come France Prešeren, rischiano di essere "minori"). E' apparentemente un quadretto di periferia, che rivela però un mondo intero. Scritta quando la Slovenia faceva ancora parte dell'impero Asburgico, ci mette davanti alla povera gente, alla gente qualsiasi, a chi, in un'osteria qualsiasi, deve rinunciare a ballare e a divertirsi... (continua)
Plesali so po para dva,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/12/2006 - 14:32
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L'Internationale

L'Internationale
SLOVENO / SLOVENIAN



Versione slovena di tre strofe completa proveniente dal forum della Radiotelevisione Slovena (RTS). La traduzione è di Mile Klopčič (1905-1984), poeta e traduttore sloveno considerato, assieme a Tone Seliškar, come il migliore rappresentante della poesia realista e sociale slovena. Durante la guerra fece parte della resistenza partigiana slovena.

Complete three-stanzas Slovenian version from the forum of the Slovenian Radio TV (RTS). Translated by Mile Klopčič (1905-1984), a Slovenian poet and translator. Together with Tone Seliškar, he is considered as the foremost representative of Slovene social realist poetry of the 1930s and 1940s. During World War II, he joined the partisan resistance.

INTERNACIONALA
(continua)
10/6/2005 - 01:50
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Zdravljica

Zdravljica
Inno nazionale Sloveno

Musica di Stanko Premrl

La giovane Repubblica di Slovenia - indipendente dal 1991 - ha un bell'inno, che parla di pace e di vino, ripreso da questa poesia di France Prešeren, che si intitola "Zdravljica" cioè "Un brindisi".

In realtà solo la settima strofa (quella in neretto) è l'inno nazionale vero e proprio, ma riportiamo qui l'intera poesia.

«Il Brindisi a tutte le genti di buona volontà è stato scritto nel 1844. Il poeta esprime in esso la propria libera coscienza nazionale e le proprie scelte politiche contribuendo all'affermazione dell'idea della Slovenia Unita, trasformata in programma politico nazionale dalla rivoluzione del marzo 1848.
Il Brindisi diventato parte integrante della lotta per il risveglio nazionale e sociale sloveno e dello sviluppo della coscienza nazionale e del nuovo internazionalismo.
La parte della poesia che diventata inno della... (continua)
Spet trte so rodile,
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 27/3/2005 - 19:46
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Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]

Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
SLOVENO / SLOVENIAN - Vlado Kreslin

Versione slovena di Vlado Kreslin
(Album: "Spominčice", 1992)
Slovenian version by Vlado Kreslin
(from the LP "Spominčice", 1992)



Per circa vent'anni Vlado Kreslin, è stato al centro della scena della musica popolare Slovena. Iniziò come cantante in un gruppo rock - Martin Krpan - fino ad affrancarsi come solista grazie alla composizione di indimenticabili canzoni. Considerato una sorta di Fabrizio De André sloveno Vlado Kreslin ha alle spalle trent'anni di musica rock'n'roll. La sua carriera come autore è iniziata invece circa dieci anni fa.

Since about twenty years Vlado Kreslin has been playing a leading role in the field of Slovenian folk music. After his debut with the rock band "Martin Krpan", he started his solo career by composing a number of unforgettable songs. According to many, he's kind of Slovenian Fabrizio de André. Vlado Kreslin has... (continua)
LILI MARLEN
(continua)
26/3/2005 - 13:51
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Na juriš!

Na juriš!
[1943]
Testo di Tone Seliškar
Musica di Karol Pahor



Canzone della Resistenza jugoslava. Composta nel novembre 1943 per i partigiani della VIII Brigata Slovena "Levstik" operante nei dintorni di Lubiana, venne fatta propria anche dalla Brigata Garibaldina "Fontanot", appartenente al VII Corpo partigiani della Slovenia; la versione italiana venne pubblicata in un foglio volante intitolato "Canti proletari".

Il 25 marzo 1941, il governo jugoslavo aveva stipulato con quello tedesco un patto che prevedeva il libero passaggio della Wehrmacht attraverso la Jugoslavia e la creazione di basi militari tedesche nel paese. Quest'atto di capitolazione e di connivenza provocò un'esplosione di rivolta popolare che indusse Hitler a prendere d'urgenza la decisione di invadere la Jugoslavia, rinviando l'attacco all'URSS previsto per il 15 maggio.

L'occupazione del paese avvenne in undici giorni. Il... (continua)
Na juriš, na juriš, na juriš,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/11/2004 - 02:16




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