Tu m’hai promesse quatte muccadora [Canto delle lavandaie del Vomero]
anonimo
Gabriella Ferri: Canto delle lavandaie del Vomero
Il "Canto delle lavandaie del Vomero", canzone napoletana cantata da Gabriella Ferri, é una raritá contenuta nell'album "Gabriella Ferri i sui amici... e tanto folk" del 1972.
È un canto popolare famoso ed importante perché si ritiene sia uno dei piú antichi in lingua napoletana, insieme al coevo "Jesce sole".
Alcuni fanno risalire questa canzone al XV secolo, altri ipotizzano che sia ancora piú antica, facendo riferimento ad una citazione contenuta in una lettera di Giovanni Boccaccio (1313-1375), in cui il poeta racconta di essere rimasto incantanto dalla sua bellezza di questo canto. Non a caso questo brano riecheggia continuamente nel film "Il Decameron" di Pier Paolo Pasolini (1971).
Il canto sarebbe originariamente nato semplicemente per ritmare il lavoro delle salvandaie. Ma, successivamente, nel secolo XV, al tempo della dominazione... (continua)
Il "Canto delle lavandaie del Vomero", canzone napoletana cantata da Gabriella Ferri, é una raritá contenuta nell'album "Gabriella Ferri i sui amici... e tanto folk" del 1972.
È un canto popolare famoso ed importante perché si ritiene sia uno dei piú antichi in lingua napoletana, insieme al coevo "Jesce sole".
Alcuni fanno risalire questa canzone al XV secolo, altri ipotizzano che sia ancora piú antica, facendo riferimento ad una citazione contenuta in una lettera di Giovanni Boccaccio (1313-1375), in cui il poeta racconta di essere rimasto incantanto dalla sua bellezza di questo canto. Non a caso questo brano riecheggia continuamente nel film "Il Decameron" di Pier Paolo Pasolini (1971).
Il canto sarebbe originariamente nato semplicemente per ritmare il lavoro delle salvandaie. Ma, successivamente, nel secolo XV, al tempo della dominazione... (continua)
Tu m’aje prummise quatte muccatore [1]
(continua)
(continua)
inviata da Ermanno Profazio 10/12/2024 - 20:39
Warszawianka 1905 roku [Варшавянка; La Varsovienne; ¡A las barricadas!]
1ז. “La Varsovienne” (Versione napoletana anonima)
1ז. “La Varsovienne” (Anonymous Neapolitan version)
1ז. “La Varsovienne” (Anonymous Neapolitan version)
Anonima versione in lingua napoletana fattaci pervenire il 18.10.2024. Reca il titolo francese de “La Varsovienne”. Naturalmente chiediamo all’anonimo contributore, se possibile, di farci sapere qualcosa di più, ringraziandolo in anticipo. [RV]
La Varsovienne
(continua)
(continua)
18/10/2024 - 07:33
'A nuvella
(Tradizionale napoletana)
La attribuisco arbitrariamente a Massimo Ferrante, da cui l'ho ascoltata ieri al De Martino e che ne ha incisa una versione bellissima, ma l'hanno cantata tanti altri tra cui il Gruppo Operaio E Zézi.
La trascrizione del testo l'ho trovata su questo blog ma l'ho un po' adattata all'interpretazione di Massimo Ferrante (che comunque essendo calabrese e non napoletano canta qualche parola in modo diverso, per esempio cuntare e non cuntà).
La canzone è sicuramente da inserire qui perché nonostante la storia molto cruda che racconta, il lieto fine porta un messaggio indubbiamente di accettazione delle differenze e di tolleranza.
All’intelligenza brutale e allo sguardo disincantato dei bambini non puoi scappare: se per loro è normale accettare che esista un uomo con due teste, dall’altro ti deridono e ti dicono “Ma come, un uomo con due teste? Mica esiste!“. Ed è questa... (continua)
La attribuisco arbitrariamente a Massimo Ferrante, da cui l'ho ascoltata ieri al De Martino e che ne ha incisa una versione bellissima, ma l'hanno cantata tanti altri tra cui il Gruppo Operaio E Zézi.
La trascrizione del testo l'ho trovata su questo blog ma l'ho un po' adattata all'interpretazione di Massimo Ferrante (che comunque essendo calabrese e non napoletano canta qualche parola in modo diverso, per esempio cuntare e non cuntà).
La canzone è sicuramente da inserire qui perché nonostante la storia molto cruda che racconta, il lieto fine porta un messaggio indubbiamente di accettazione delle differenze e di tolleranza.
All’intelligenza brutale e allo sguardo disincantato dei bambini non puoi scappare: se per loro è normale accettare che esista un uomo con due teste, dall’altro ti deridono e ti dicono “Ma come, un uomo con due teste? Mica esiste!“. Ed è questa... (continua)
Una è la nuvella ca te voglio cuntà,
(continua)
(continua)
16/9/2024 - 22:08
Adagio napoletano
Si tratta di una poesia recitata in coppia con Lina Sastri.
No, nun 'e state a sentere 'e canzone
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 16/9/2024 - 16:33
Medaglia d'oro
Vintiquatt'anne, prufessore 'e scola
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 9/9/2024 - 17:47
A n'ammore sperduto
[2024]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Canio Loguercio
La canzone
La canzone è stata realizzata nel carcere femminile di Pozzuoli. Segue il commento dell’autore.
Le canzoni sono compagne di vita. Raccontano storie, dolori e speranze che sembrano appartenere ad ognuno di noi. Questo brano, dedicato a “un amore disperso”, ci porta in fondo al mare o in volo, in un altrove dove un giorno quell’amore potremmo forse ritrovarlo.
È un canto che scava nei versi di canzoni classiche napoletane e prefigura spazi di libertà intimi che solo una passione profonda ci può restituire.
Ho provato una grande emozione nel condividere questo sguardo sull’amore e sulla lontananza con alcune detenute del Carcere di Pozzuoli. Hanno reso intenso e reale un sentimento che, senza di loro, non avrei mai saputo descrivere con tale forza espressiva.
Ho chiesto inoltre... (continua)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Canio Loguercio
La canzone
La canzone è stata realizzata nel carcere femminile di Pozzuoli. Segue il commento dell’autore.
Le canzoni sono compagne di vita. Raccontano storie, dolori e speranze che sembrano appartenere ad ognuno di noi. Questo brano, dedicato a “un amore disperso”, ci porta in fondo al mare o in volo, in un altrove dove un giorno quell’amore potremmo forse ritrovarlo.
È un canto che scava nei versi di canzoni classiche napoletane e prefigura spazi di libertà intimi che solo una passione profonda ci può restituire.
Ho provato una grande emozione nel condividere questo sguardo sull’amore e sulla lontananza con alcune detenute del Carcere di Pozzuoli. Hanno reso intenso e reale un sentimento che, senza di loro, non avrei mai saputo descrivere con tale forza espressiva.
Ho chiesto inoltre... (continua)
E i cantə, cantə semp’a stessa canzone ‘e ‘na specie d’ammore sperduto…
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 28/7/2024 - 11:08
Percorsi:
Dalle galere del mondo
E mmo’
[2021]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Raffaele Bruno
Musica / Music / Musique / Sävel:
Emanuele Giovanni Aprile, M. Capone, E. Colursi, M. De Vita
* Il film è un docu-drama che descrive la recita del Giulio Cesare affidata a dei detenuti della sezione Alta Sicurezza del carcere di Rebibbia. Emerge la continuità tra vite ordinarie, storie criminali e Storia . Il film vinse l’Orso d’oro al festival di Berlino del 2012 con otto candidature al David di Donatello del 2012.
La canzone è stata prodotta dal collettivo “Gli Ultimi saranno” sul tema della reclusione. Nell’ambito di una campagna di sensibilizzazione di istituzioni e società civile sul tema dell'attività creativa in carcere sono state coinvolte 15 strutture carcerarie in una ventina di eventi.
[Riccardo Gullotta]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Raffaele Bruno
Musica / Music / Musique / Sävel:
Emanuele Giovanni Aprile, M. Capone, E. Colursi, M. De Vita
* Il film è un docu-drama che descrive la recita del Giulio Cesare affidata a dei detenuti della sezione Alta Sicurezza del carcere di Rebibbia. Emerge la continuità tra vite ordinarie, storie criminali e Storia . Il film vinse l’Orso d’oro al festival di Berlino del 2012 con otto candidature al David di Donatello del 2012.
La canzone è stata prodotta dal collettivo “Gli Ultimi saranno” sul tema della reclusione. Nell’ambito di una campagna di sensibilizzazione di istituzioni e società civile sul tema dell'attività creativa in carcere sono state coinvolte 15 strutture carcerarie in una ventina di eventi.
[Riccardo Gullotta]
Quann' erə criaturə (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 20/7/2024 - 11:50
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Guardo il mare
[2015]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Enzo Gragnaniello
Album: Misteriosamente
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Enzo Gragnaniello
Album: Misteriosamente
Guardo il mare
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 17/7/2024 - 11:11
Percorsi:
Guerra alla Terra
Lo chiamavano vient' 'e terra
[2019]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Enzo Gragnaniello
Album: Lo Chiamavano Vient' 'e terra
Enzo ha inseguito da sempre la sua indole libera, senza mediazioni né compromessi. Parla d’amore, di fede, di umanità e delinquenza, di ignoranza, di luce e di buio, parla di vita ma la semplicità apparente dei suoi versi svela frase dopo frase verità profonde disegnando una possibile salvezza. Lo Chiamavano vient’ ‘e terra (Arealive – distribuzione Warner Music Italy) è un raccolta di brani prodotti e arrangiati dal cantautore napoletano già tre volte vincitore della “Targa Tenco” e reduce dai riconoscimenti per la colonna sonora del film “Veleno”, del brano “Vasame” incluso nella colonna sonora di “Napoli velata” di Ferzan Ozpetek. È un album che rivela intime realtà e disegna con prorompenti atmosfere mediterranee, mescolate con grande maestria alla tradizione melodica partenopea, l’esistenza di un sogno incompiuto, quello della bellezza, che salverà il mondo.[Anna Stromillo]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Enzo Gragnaniello
Album: Lo Chiamavano Vient' 'e terra
Enzo ha inseguito da sempre la sua indole libera, senza mediazioni né compromessi. Parla d’amore, di fede, di umanità e delinquenza, di ignoranza, di luce e di buio, parla di vita ma la semplicità apparente dei suoi versi svela frase dopo frase verità profonde disegnando una possibile salvezza. Lo Chiamavano vient’ ‘e terra (Arealive – distribuzione Warner Music Italy) è un raccolta di brani prodotti e arrangiati dal cantautore napoletano già tre volte vincitore della “Targa Tenco” e reduce dai riconoscimenti per la colonna sonora del film “Veleno”, del brano “Vasame” incluso nella colonna sonora di “Napoli velata” di Ferzan Ozpetek. È un album che rivela intime realtà e disegna con prorompenti atmosfere mediterranee, mescolate con grande maestria alla tradizione melodica partenopea, l’esistenza di un sogno incompiuto, quello della bellezza, che salverà il mondo.[Anna Stromillo]
Lo chiamavanə vient’e terra
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 18/6/2024 - 18:49
Quando la felicità non la vedi, cercala dentro
[2016]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Enzo Avitabile
Album: Lotto infinito
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Enzo Avitabile
Album: Lotto infinito
Tozzolə e panə nun se po’ sta riunə (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 8/6/2024 - 23:10
Na storia e merdə
[2018]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Giovanni Di Donato
Album: A:C:C:L.
Una filastrocca reatina rovescia la vulgata sui briganti all’indomani dell’unità d’Italia. Eccola:
Un ufficiale al seguito delle truppe sabaude così scriveva al generale comandante da un villaggio del Reatino il 30 Ottobre 1860:
«Mi onoro […] indicargli gli autori della reazione accaduta nel circondario di Fiamignano il giorno 28 dello spirante ottobre e sono quelli al margine segnati; quali sono tutti protetti dal basso popolo atteso che gli danno da vivere e gl’insinuano a far sorgere rivoluzioni […]»
[Riccardo Gullotta]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Giovanni Di Donato
Album: A:C:C:L.
Una filastrocca reatina rovescia la vulgata sui briganti all’indomani dell’unità d’Italia. Eccola:
N’é passata jó pe’ i fossi
d’acqua ch’ha’llisciati i sassi
ma i più tósti non li smussi:
chi sò’ meglio quìlli o quìssi
predator de’ nostre messi?
Sto con chi grassa i padroni
per ridarlo a noi cafoni!
d’acqua ch’ha’llisciati i sassi
ma i più tósti non li smussi:
chi sò’ meglio quìlli o quìssi
predator de’ nostre messi?
Sto con chi grassa i padroni
per ridarlo a noi cafoni!
Un ufficiale al seguito delle truppe sabaude così scriveva al generale comandante da un villaggio del Reatino il 30 Ottobre 1860:
«Mi onoro […] indicargli gli autori della reazione accaduta nel circondario di Fiamignano il giorno 28 dello spirante ottobre e sono quelli al margine segnati; quali sono tutti protetti dal basso popolo atteso che gli danno da vivere e gl’insinuano a far sorgere rivoluzioni […]»
[Riccardo Gullotta]
Mò tə racconto chesta storia, (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 1/5/2024 - 16:39
Salario garantito
1992
Dì Original Trappavasciamuffin Stailì
Rafaniello/Salario Garantito
Dì Original Trappavasciamuffin Stailì
Rafaniello/Salario Garantito
Scinne ambresso, mamma mia, ce stà 'a manifestazione
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 18/4/2024 - 01:51
Marcetta 'e campagna
1974
Sò d'oro 'sti ppigne
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 13/4/2024 - 13:37
Ammuina
[2018]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Giovanni Di Donato
Album:A.C.C.L.
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Giovanni Di Donato
Album:A.C.C.L.
Com'aggia fà,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 6/4/2024 - 00:08
Capille luonghe
2023
Capille luonghe
Capille luonghe
No nun chiagn chiù nun rire chiù
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 22/3/2024 - 12:56
L'Alì dagli occhi azzurri
Sospesi
L'Alì dagli occhi azzurr s'è sbarcao a Lampedusa (continua)
inviata da Dq82 19/3/2024 - 09:57
Carne 'e maciello
2017
Terrafuoco
Terrafuoco
Simmo nati inta ‘na terra
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 16/3/2024 - 20:39
Bella Ciao
anonimo
66a. Bella Ciao (Adattamento in napoletano di Dario Sansone in occasione dell'80° anniversario delle Quattro giornate di Napoli, 1943-2023)
66a. Bella Ciao (Neapolitan version adapted by Dario Sansone to celebrate the 80th anniversary of the Four Days of Naples, 1943-2023)
“Esistono canzoni infinite che non smettono mai di essere scritte. Bella Ciao - dichiara Dario Sansone - è una di queste. La sua storia è misteriosa e controversa, non se ne conoscono gli autori, non si hanno notizie certe e nel tempo è divenuta una canzone che appartiene al popolo ed al suo sentimento di resistenza e libertá, una canzone tinta di rosso, di vita, di morte, di amore, di passione e di questi sentimenti mi sono nutrito per la riscrittura, trasferendola nei miei giorni, nei miei suoni e nella mia lingua. Il mio è un omaggio alla resistenza della mia cittá e a quelle quattro giornate in cui Napoli con orgoglio... (continua)
66a. Bella Ciao (Neapolitan version adapted by Dario Sansone to celebrate the 80th anniversary of the Four Days of Naples, 1943-2023)
“Esistono canzoni infinite che non smettono mai di essere scritte. Bella Ciao - dichiara Dario Sansone - è una di queste. La sua storia è misteriosa e controversa, non se ne conoscono gli autori, non si hanno notizie certe e nel tempo è divenuta una canzone che appartiene al popolo ed al suo sentimento di resistenza e libertá, una canzone tinta di rosso, di vita, di morte, di amore, di passione e di questi sentimenti mi sono nutrito per la riscrittura, trasferendola nei miei giorni, nei miei suoni e nella mia lingua. Il mio è un omaggio alla resistenza della mia cittá e a quelle quattro giornate in cui Napoli con orgoglio... (continua)
Stammatina me so' scetato
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/2/2024 - 18:55
E quattro giornate
[1970]
G. Ricci - G. Palumbo
Canta / Sings / Chante / Laulaa: Mario Abbate
Album / Albumi: Calamita nera (1971)
G. Ricci - G. Palumbo
Canta / Sings / Chante / Laulaa: Mario Abbate
Album / Albumi: Calamita nera (1971)
"Guagliù, scappate! Scappate!
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/2/2024 - 21:48
Culure 'e pace
Testo e musica di Marcello Colasurdo
E l'alba già accumpare
(continua)
(continua)
7/11/2023 - 21:26
Canzone per Jara
(2023)
Poema 15
Testo in Napoletano di Daniele Sepe & Shaone
feat. Emilia Zamuner & Enzo Gragnaniello
Purtroppo al momento abbiamo solo la traduzione in italiano
Poema 15
Testo in Napoletano di Daniele Sepe & Shaone
feat. Emilia Zamuner & Enzo Gragnaniello
Purtroppo al momento abbiamo solo la traduzione in italiano
Oggi mi sveglio e questo sole mi scalda
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/11/2023 - 10:44
Percorsi:
Víctor Jara
A Giogiò
2023
A Giogiò
Una canzone struggente per mettere in musica il dolore per una morte assurda: si intitola “A Giogiò” il brano che Enzo Avitabile ha voluto dedicare a Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista napoletano ucciso a Napoli il 31 agosto.
Pubblicata su You Tube, la canzone testimonia il segno profondo che l’omicidio ha lasciato nella comunità artistica partenopea, dando voce all’indignazione per l’impoverimento morale, culturale e civile dei nostri tempi. A Napoli come nel resto della nazione.
www.radionapoli.it
A Giogiò
Una canzone struggente per mettere in musica il dolore per una morte assurda: si intitola “A Giogiò” il brano che Enzo Avitabile ha voluto dedicare a Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista napoletano ucciso a Napoli il 31 agosto.
Pubblicata su You Tube, la canzone testimonia il segno profondo che l’omicidio ha lasciato nella comunità artistica partenopea, dando voce all’indignazione per l’impoverimento morale, culturale e civile dei nostri tempi. A Napoli come nel resto della nazione.
www.radionapoli.it
Ricordati Giogiò
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 23/9/2023 - 18:29
Senza libertà
2023
Stiamo cercando il mondo
“credo sia rappresentativo di questi tempi, con scene che avremmo sperato di non dover più vedere accadere in quello che dovrebbe essere un continente evoluto e in cui la democrazia un concetto ormai acquisito; invece arrivano notizie sconvolgenti da una parte di mondo così vicina a noi che non può lasciarci indifferenti. L’idea di poter trovare una realtà alternativa in cui vivere liberi e in pace le proprie esistenze è una fonte di ispirazione inesauribile per la mia musica.”
Stiamo cercando il mondo
“credo sia rappresentativo di questi tempi, con scene che avremmo sperato di non dover più vedere accadere in quello che dovrebbe essere un continente evoluto e in cui la democrazia un concetto ormai acquisito; invece arrivano notizie sconvolgenti da una parte di mondo così vicina a noi che non può lasciarci indifferenti. L’idea di poter trovare una realtà alternativa in cui vivere liberi e in pace le proprie esistenze è una fonte di ispirazione inesauribile per la mia musica.”
James Senese
Bruciano l'uocchie, brucia 'o core
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 23/8/2023 - 10:00
Quant'
[2007]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Enzo Avitabile
Album: Festa Farina e Forca
Lunghe: le strade sono lunghe, intrecci di storia, di storie, di affanni, di conflitti. Tante quante le tempeste, gli urli, gli orizzonti, le nuvole. Dissolvenze in cerca d’autore, conflitti asimmetrici per viandanti asimmetrici.
[Riccardo Gullotta]
Caminante, son tus huellas
el camino, y nada mas;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.
Al andar se hace camino,
y al volver la vista atrás
se ve la senda que nunca
se ha de volver a pisar.
Caminante, no hay camino,
sino estelas en la mar.
Viandante, sono le tue impronte
il cammino, e niente più,
viandante, non c’è cammino,
il cammino si fa andando.
Andando si fa il cammino,
e nel rivolger lo sguardo
ecco il sentiero che mai
si tornerà a rifare.
Viandante, non c’è cammino,
soltanto scie sul mare.
[ Antonio Machado Campos de Castilla, 1912]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Enzo Avitabile
Album: Festa Farina e Forca
Lunghe: le strade sono lunghe, intrecci di storia, di storie, di affanni, di conflitti. Tante quante le tempeste, gli urli, gli orizzonti, le nuvole. Dissolvenze in cerca d’autore, conflitti asimmetrici per viandanti asimmetrici.
[Riccardo Gullotta]
Caminante, son tus huellas
el camino, y nada mas;
caminante, no hay camino,
se hace camino al andar.
Al andar se hace camino,
y al volver la vista atrás
se ve la senda que nunca
se ha de volver a pisar.
Caminante, no hay camino,
sino estelas en la mar.
Viandante, sono le tue impronte
il cammino, e niente più,
viandante, non c’è cammino,
il cammino si fa andando.
Andando si fa il cammino,
e nel rivolger lo sguardo
ecco il sentiero che mai
si tornerà a rifare.
Viandante, non c’è cammino,
soltanto scie sul mare.
[ Antonio Machado Campos de Castilla, 1912]
Si parlann' cu na muntagna dicissem' chell' ca nun dicimm'
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 13/7/2023 - 18:18
L'erba cattiva
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Enzo Gragnaniello
Album: Misteriosamente
Enzo Gragnaniello
Album: Misteriosamente
Je so' l'erba cattiva e staje certo nun moro
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 12/7/2023 - 22:30
Padrone
2023
Bucolica
Il lavoro è al centro di “Padrone”, brano sorprendente sul piano ritmico…
Il lavoro che spesso si associa alla fatica fisica e alle ingiustizie, è un tema da sempre cantato e purtroppo sempre attuale. In “Padrone” ho messo insieme un canto sull’ascia dei Monti Lattari e un canto di protesta bracciantile diffuso nel ‘900 in tutto il meridione. L’utilizzo di una ritmica così importante, suonata con la batteria all'inizio mi lasciava abbastanza perplessa, in fase di produzione poi mi ha convinta, mi ha conquistata, ha rafforzato il sentimento che aveva dato origine all’arrangiamento.
Bucolica
Il lavoro è al centro di “Padrone”, brano sorprendente sul piano ritmico…
Il lavoro che spesso si associa alla fatica fisica e alle ingiustizie, è un tema da sempre cantato e purtroppo sempre attuale. In “Padrone” ho messo insieme un canto sull’ascia dei Monti Lattari e un canto di protesta bracciantile diffuso nel ‘900 in tutto il meridione. L’utilizzo di una ritmica così importante, suonata con la batteria all'inizio mi lasciava abbastanza perplessa, in fase di produzione poi mi ha convinta, mi ha conquistata, ha rafforzato il sentimento che aveva dato origine all’arrangiamento.
Figliola ie mo' to' diche
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 8/6/2023 - 18:46
De Profundis
[2016]
Album :Lotto infinito
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Enzo Avitabile
Album :Lotto infinito
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Enzo Avitabile
A' verità è nu sentimento
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 4/6/2023 - 22:09
Alli uno 'e puverielle
Alli uno, alli uno, 'a famma è sulo pè cafune
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 28/3/2023 - 18:48
Tammuriata de pummarole e 'A cantata de maccarune
[1975]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Gruppo Operaio E Zézi di Pomigliano d'Arco
Album / Albumi: Tammurriata dell'Alfasud
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Gruppo Operaio E Zézi di Pomigliano d'Arco
Album / Albumi: Tammurriata dell'Alfasud
a. Tammurriata de pummarole
(continua)
inviata da Alberto Scotti 28/3/2023 - 18:18
Tammurriata dell'Alfasud
[1975]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Gruppo Operaio E Zézi di Pomigliano d'Arco
Album / Albumi: Tammurriata dell'Alfasud
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Gruppo Operaio E Zézi di Pomigliano d'Arco
Album / Albumi: Tammurriata dell'Alfasud
'Na lotta aggi 'avuta fá
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 28/3/2023 - 16:40
Stranizza d'amuri
Antomanu (L. Trans.)
Stranezza d'ammore
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/12/2022 - 01:30
'O pagamento
[Dicembre 2022]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: 99 POS
Musica / Music / Musique / Sävel: 'O documento
Album / Albumi : Nuje pagamm' elettrònico [2022]
Un'interessante adattamento di un vecchio brano a più recenti avvenimenti che hanno a che fare con la possibilità o meno di utilizzare la carta di pagamento elettronica per le spese comuni. Particolarmente sensibili a questa tematica, i 99 POS hanno pubblicato di recente il loro primo album, intitolato significativamente: Nuje pagamm' elettrònico. I 99 POS sono una “reunion” di noti artisti partenopei (anzi, partenopeìssimi), tra i quali segnaliamo: L'Anonimo dei Quartieri Spagnoli del XXI Secolo, Lorenz' o' Uebbmàster, 'O Donchisciott' Ottantaruje, Daniela Accappaddì, Stanislav' 'a Praghes', Riccard' 'o Sicilian', Marcovald' 'O Ciuccio, Bernard' 'o Bartlebbì e altri.
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: 99 POS
Musica / Music / Musique / Sävel: 'O documento
Album / Albumi : Nuje pagamm' elettrònico [2022]
Un'interessante adattamento di un vecchio brano a più recenti avvenimenti che hanno a che fare con la possibilità o meno di utilizzare la carta di pagamento elettronica per le spese comuni. Particolarmente sensibili a questa tematica, i 99 POS hanno pubblicato di recente il loro primo album, intitolato significativamente: Nuje pagamm' elettrònico. I 99 POS sono una “reunion” di noti artisti partenopei (anzi, partenopeìssimi), tra i quali segnaliamo: L'Anonimo dei Quartieri Spagnoli del XXI Secolo, Lorenz' o' Uebbmàster, 'O Donchisciott' Ottantaruje, Daniela Accappaddì, Stanislav' 'a Praghes', Riccard' 'o Sicilian', Marcovald' 'O Ciuccio, Bernard' 'o Bartlebbì e altri.
Famm' 'o pagamento ca si no poi t'allamiente,
(continua)
(continua)
9/12/2022 - 10:02
'O documento
[1993]
Luca Persico / Massimiliano Iovine / Sergio Messina
Album / Albumi: Curre curre guaglio'
Luca Persico / Massimiliano Iovine / Sergio Messina
Album / Albumi: Curre curre guaglio'
Damme 'o documento ca si no poi t'allamiente,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/12/2022 - 07:49
È bbello ’o mare (No, no, no)
[1963]
Testo di Eduardo De Filippo
Musica di Domenico Modugno
Album: Io, Domenico Modugno - “Inedito” [1997] con orchestrazioni di Luis Bacalov
Come già la stupenda Scióscia, popolo!, anche No, no, no! (ovvero È bbello ’o mare!) era parte della commedia musicale in due atti e venti quadri “Tommaso d’Amalfi” di Eduardo De Filippo del 1963, ma se per la prima abbiamo aspettato solo 8 anni per poterla riascoltare all’interno di un album, .. per questo brano abbiamo dovuto attendere il 1997: cioè il CD Io, Domenico Modugno - “Inedito”, vale a dire a 3 anni dalla dipartita del suo compositore. Le orchestrazioni, originariamente di Ennio Morricone, sono state affidate a Luis Bacalov.
Il testo, come quello di “Scióscia popolo”, fu scritto da Eduardo.
Tommaso d'Amalfi
(commedia musicale in 2 tempi e 20 quadri di Eduardo De Filippo)
La vicenda narrata nella commedia musicale del 1963... (continua)
Testo di Eduardo De Filippo
Musica di Domenico Modugno
Album: Io, Domenico Modugno - “Inedito” [1997] con orchestrazioni di Luis Bacalov
Come già la stupenda Scióscia, popolo!, anche No, no, no! (ovvero È bbello ’o mare!) era parte della commedia musicale in due atti e venti quadri “Tommaso d’Amalfi” di Eduardo De Filippo del 1963, ma se per la prima abbiamo aspettato solo 8 anni per poterla riascoltare all’interno di un album, .. per questo brano abbiamo dovuto attendere il 1997: cioè il CD Io, Domenico Modugno - “Inedito”, vale a dire a 3 anni dalla dipartita del suo compositore. Le orchestrazioni, originariamente di Ennio Morricone, sono state affidate a Luis Bacalov.
Il testo, come quello di “Scióscia popolo”, fu scritto da Eduardo.
Tommaso d'Amalfi
(commedia musicale in 2 tempi e 20 quadri di Eduardo De Filippo)
La vicenda narrata nella commedia musicale del 1963... (continua)
No, no, no, no, no, no, no
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 3/7/2022 - 09:01
Percorsi:
Masaniello
È sempe sera
[1981]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Giuseppe Daniele
Album / Albumi: Vai mo'
Il brano di Pino Daniele "E' Sempe Sera" è l'ultima traccia della track list di "Vai Mò", album pubblicato nel 1981.
La canzone è inspirata alla tragedia del terremoto dell'Irpinia del 1980 che colpì la zona della Campania (e della Basilicata) causando circa 3000 morti: "Chisst'anno nun se po' scurdà, avuote 'e gira è seme sera..." ("Quest'anno non si potrà dimenticare così facilmente, tanto sarà sempre sera") sintetizza perfettamente il periodo buio e difficile (la sera) che stava vivendo in quei mesi la popolazione campana.
Nonostante la voglia di riscatto ("... e' sempe 'ncuollo a voglia 'e dà'"), lo sconforto di una tragedia simile si ripercuote nelle piccole e grandi cose ("... ma i' mo' nun 'ngarro cchiù, nun 'ngarro cchiù a sunà").
Non a caso, la traccia dura... (continua)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Giuseppe Daniele
Album / Albumi: Vai mo'
Il brano di Pino Daniele "E' Sempe Sera" è l'ultima traccia della track list di "Vai Mò", album pubblicato nel 1981.
La canzone è inspirata alla tragedia del terremoto dell'Irpinia del 1980 che colpì la zona della Campania (e della Basilicata) causando circa 3000 morti: "Chisst'anno nun se po' scurdà, avuote 'e gira è seme sera..." ("Quest'anno non si potrà dimenticare così facilmente, tanto sarà sempre sera") sintetizza perfettamente il periodo buio e difficile (la sera) che stava vivendo in quei mesi la popolazione campana.
Nonostante la voglia di riscatto ("... e' sempe 'ncuollo a voglia 'e dà'"), lo sconforto di una tragedia simile si ripercuote nelle piccole e grandi cose ("... ma i' mo' nun 'ngarro cchiù, nun 'ngarro cchiù a sunà").
Non a caso, la traccia dura... (continua)
Chisst'anno nun se po' scurdà,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/11/2021 - 19:42
Percorsi:
Terremoti
Munasterio 'e Santa Chiara
1945
testo: Michele Galdieri
musica: Alberto Barberis
Il brano fu la prima canzone napoletana famosa del dopoguerra, che divenne un inno di rinascita per il Paese. L’autore si ispirò al bombardamento che il 4 agosto 1943 colpì e distrusse la trecentesca Basilica di Santa Chiara (poi ricostruita e riaperta al pubblico nel 1953). Il protagonista, emigrante, parla della sua voglia di tornare a Napoli che, contemporaneamente è anche paura. Paura perché non sa che cosa è rimasto di quello che c’era un tempo. Al timore di vedere una drammatica devastazione (Napoli fu la città italiana più colpita dai bombardamenti durante Seconda Guerra Mondiale), si affianca quello di trovare cambiata anche la Napoli dei costumi, delle tradizioni e delle persone. Il brano fu scritto per la rivista teatrale “Imputati, alziamoci!”, dello stesso Galdieri, e affidato alla voce di Giacomo Rondinella. Nello stesso... (continua)
testo: Michele Galdieri
musica: Alberto Barberis
Il brano fu la prima canzone napoletana famosa del dopoguerra, che divenne un inno di rinascita per il Paese. L’autore si ispirò al bombardamento che il 4 agosto 1943 colpì e distrusse la trecentesca Basilica di Santa Chiara (poi ricostruita e riaperta al pubblico nel 1953). Il protagonista, emigrante, parla della sua voglia di tornare a Napoli che, contemporaneamente è anche paura. Paura perché non sa che cosa è rimasto di quello che c’era un tempo. Al timore di vedere una drammatica devastazione (Napoli fu la città italiana più colpita dai bombardamenti durante Seconda Guerra Mondiale), si affianca quello di trovare cambiata anche la Napoli dei costumi, delle tradizioni e delle persone. Il brano fu scritto per la rivista teatrale “Imputati, alziamoci!”, dello stesso Galdieri, e affidato alla voce di Giacomo Rondinella. Nello stesso... (continua)
Dimane? Ma vurría partí stasera.
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 6/10/2021 - 13:47
'O padrone
2020
La goccia e la tempesta
La goccia e la tempesta
'O padrone nun và duje sordi
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 26/9/2021 - 17:57
Camminante
2020
Album: L'ultimo a morire
Featuring – Rocco Gitano
Album: L'ultimo a morire
Featuring – Rocco Gitano
“CAMMINANTE” è un brano dedicato a tutti i popoli nomadi del mondo, che non a caso vanta la collaborazione di Rocco Gitano, cantautore melodico casertano di etnia sinti già citato da Speranza in “Spall a Sott 3”.
Il titolo è inteso genericamente come “girovago” o “gitano”, e dunque non è un riferimento specifico all'omonimo gruppo nomade diffuso principalmente in Sicilia.
Speranza è da sempre vicino a rom e sinti, avendoli frequentati di persona e venendone anche influenzato musicalmente come dimostra il suo progetto Ugo de la Napoli. Inoltre il rapper casertano indossa spesso una collana il cui pendente è la “ruota del camminante” simbolo del popolo romanì. Infine, nel maggio del 2019, durante il suo concerto al festival Miami di Milano, alcuni suoi collaboratori sventolarono la bandiera rom, oltre che quelle kosovare, palestinesi e berbere.
Genius
Il titolo è inteso genericamente come “girovago” o “gitano”, e dunque non è un riferimento specifico all'omonimo gruppo nomade diffuso principalmente in Sicilia.
Speranza è da sempre vicino a rom e sinti, avendoli frequentati di persona e venendone anche influenzato musicalmente come dimostra il suo progetto Ugo de la Napoli. Inoltre il rapper casertano indossa spesso una collana il cui pendente è la “ruota del camminante” simbolo del popolo romanì. Infine, nel maggio del 2019, durante il suo concerto al festival Miami di Milano, alcuni suoi collaboratori sventolarono la bandiera rom, oltre che quelle kosovare, palestinesi e berbere.
Genius
'O munno gira e je me giro 'o munno
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 5/7/2021 - 02:05
PAN/DEMONIO
Ce stevene pensanne 'a paricchie tiemp'
(continua)
(continua)
inviata da Salvatore Speranza 22/6/2021 - 11:45
Percorsi:
2020-2023: Canzoniere del COVID-19
Il mondo visto dalla panchina
[2006]
Daniele Sepe und Rote Jazz Fraktion: Suonarne 1 per educarne 100
Nota. Di questo brano, proveniente dall'album Suonarne 1 per educarne 100 di Daniele Sepe und Rote Jazz Fraktion (2006), non si presenta qui il testo scritto. Si tratta di una conversazione, in napoletano a volte comprensibile e a volte stretto, tra alcune persone su una panchina. E' la traccia n° 6 dell'album, dalle cui note di copertina si riprende quanto segue:
L'album è il diciassettesimo in studio di Daniele Sepe. [AT-XXI]
Daniele Sepe und Rote Jazz Fraktion: Suonarne 1 per educarne 100
Nota. Di questo brano, proveniente dall'album Suonarne 1 per educarne 100 di Daniele Sepe und Rote Jazz Fraktion (2006), non si presenta qui il testo scritto. Si tratta di una conversazione, in napoletano a volte comprensibile e a volte stretto, tra alcune persone su una panchina. E' la traccia n° 6 dell'album, dalle cui note di copertina si riprende quanto segue:
«Negli anni settanta [...] la mattina andavi all'edicola sotto casa e potevi scegliere tra ben tre quotidiani che non si rifacevano all'area della politica parlamentare: Il Quotidiano dei Lavoratori, il manifesto e Lotta Continua. Per non parlare della miriade di riviste che proliferavano: Rosso, Controinformazione Anarchismo, Vogliamo Tutto, Metropoli, Senza Tregua. E poi il fumetto: da Linus a Cannibale, da il Male a Ken Parker.»
L'album è il diciassettesimo in studio di Daniele Sepe. [AT-XXI]
inviata da L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 3/5/2021 - 09:19
Quanno sona la campana
Alcuni versi di questa celebre canzone (e in parte anche la musica) provengono da una tarantella tradizionale, che commemora l'attacco turco a Sorrento nel 1558, durante il quale la città fu saccheggiata e gran parte degli abitanti furono portati come schiavi a Costantinopoli.
Una delle poche scampate all'attacco fu una giovane sposa, Cornelia Tasso. Questi avvenimenti hanno tanto impressionato suo fratello minore, il poeta Torquato Tasso, da spingerlo a scrivere la Gerusalemme Liberata.
Qui riportiamo la versione cantata da Marco Beasley nel disco "La porta d'oriente" (dal cui libretto abbiamo ripreso le informazioni qui riportate) realizzato nel 2020, con Kiya Tabassian, suonatore di setar iraniano.
Una delle poche scampate all'attacco fu una giovane sposa, Cornelia Tasso. Questi avvenimenti hanno tanto impressionato suo fratello minore, il poeta Torquato Tasso, da spingerlo a scrivere la Gerusalemme Liberata.
Qui riportiamo la versione cantata da Marco Beasley nel disco "La porta d'oriente" (dal cui libretto abbiamo ripreso le informazioni qui riportate) realizzato nel 2020, con Kiya Tabassian, suonatore di setar iraniano.
LA CAMPANA SONA!
(continua)
(continua)
11/4/2021 - 11:20
4 giorni 1 storia
(2003)
Malmediterraneo
(S.Tarallo - G.Sodo)
un vecchio nostro pezzo da Malmediterraneo (2003) che parla della liberazione di Napoli.
Le 4 giornate del settembre 1943 che videro gli scugnizzi protagonisti della ribellione all'invasore tedesco.
Una storia particolare di quei 4 giorni, che contiene la riflessione che è ancora più difficile accettare la morte per un padre che sopravvive al proprio figlio.
4 giorni 1 storia, testo di Salvatore Tarallo, musica di Guido Sodo, arrangiamento dei Cantodiscanto, che all'epoca erano Guido Sodo alle chitarre e al canto, Paolo Caruso all'hand trap-set, poi c'erano Guglielmo Pagnozzi al sax, Roberto Bartoli al contrabbasso e Silvia Testoni alla voce.
Malmediterraneo
(S.Tarallo - G.Sodo)
un vecchio nostro pezzo da Malmediterraneo (2003) che parla della liberazione di Napoli.
Le 4 giornate del settembre 1943 che videro gli scugnizzi protagonisti della ribellione all'invasore tedesco.
Una storia particolare di quei 4 giorni, che contiene la riflessione che è ancora più difficile accettare la morte per un padre che sopravvive al proprio figlio.
4 giorni 1 storia, testo di Salvatore Tarallo, musica di Guido Sodo, arrangiamento dei Cantodiscanto, che all'epoca erano Guido Sodo alle chitarre e al canto, Paolo Caruso all'hand trap-set, poi c'erano Guglielmo Pagnozzi al sax, Roberto Bartoli al contrabbasso e Silvia Testoni alla voce.
E ch’aggia rirere,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 24/3/2021 - 09:52
'O tiempo ca vene
2001
Medinsud
Medinsud
Cagna lu tiempo e canano 'e stagione
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 24/3/2021 - 03:16
Ninna nanna del Tanagro
Ninna nanna del Tanagro
[2018]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
Giovanni Di Donato
Album: A.C.C.L.
A.C.C.L. sta per “Animo Campano Cuore Lucano”.
Giovanni Di Donato restituisce Vita alla Morte con la sua capacità poetico letteraria che si accompagna ad uno stile in cui prevalgono quegli accenti romantici e crepuscolari che costituiscono la precipuità della Sua poesia [ Luigi Ruggeri, Editore Ma.Gi ]
È una ninnananna ben diversa, di quelle che si cantano senza un bimbo che possa ascoltarla. Composta per cercare di consolare un adulto, ma non ci sono canti né parole che riescano ad alleviare l’angoscia di una solitudine senza soluzione.
[Riccardo Gullotta]
[2018]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel
Giovanni Di Donato
Album: A.C.C.L.
A.C.C.L. sta per “Animo Campano Cuore Lucano”.
Giovanni Di Donato restituisce Vita alla Morte con la sua capacità poetico letteraria che si accompagna ad uno stile in cui prevalgono quegli accenti romantici e crepuscolari che costituiscono la precipuità della Sua poesia [ Luigi Ruggeri, Editore Ma.Gi ]
È una ninnananna ben diversa, di quelle che si cantano senza un bimbo che possa ascoltarla. Composta per cercare di consolare un adulto, ma non ci sono canti né parole che riescano ad alleviare l’angoscia di una solitudine senza soluzione.
[Riccardo Gullotta]
Sì nata senza nome,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 30/12/2020 - 00:15
Je so' pazzo
[1979]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Pino Daniele
Album / Albumi: Pino Daniele
Mi sa proprio che siamo di fronte ad una delle celeberrime “Dimenticanze delle CCG”. Per chi si ponesse solo ora all'ascolto: le “Dimenticanze delle CCG” sono quelle canzoni che, nei quasi diciott'anni di questo sito (eh sì, il 20 marzo 2021 questo sito diventerà maggiorenne...), sono talmente logiche e naturali per starci, che nessuno ce le ha mai messe. Hanno tutta una loro storia particolare. Così stamani, quando ho deciso di mettere il video in cui Diego Armando Maradona canta la canzone assieme a Pino Daniele (girato, sembra, a casa di un altro calciatore del Napoli, Ciro Ferrara), del tutto logicamente sono andato a cercare “Je so' pazzo”; e, naturalmente, non ce n'era traccia. E sì che io stesso, ad un certo punto, avevo creato pure il percorso su Masaniello...e,... (continua)
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Pino Daniele
Album / Albumi: Pino Daniele
Mi sa proprio che siamo di fronte ad una delle celeberrime “Dimenticanze delle CCG”. Per chi si ponesse solo ora all'ascolto: le “Dimenticanze delle CCG” sono quelle canzoni che, nei quasi diciott'anni di questo sito (eh sì, il 20 marzo 2021 questo sito diventerà maggiorenne...), sono talmente logiche e naturali per starci, che nessuno ce le ha mai messe. Hanno tutta una loro storia particolare. Così stamani, quando ho deciso di mettere il video in cui Diego Armando Maradona canta la canzone assieme a Pino Daniele (girato, sembra, a casa di un altro calciatore del Napoli, Ciro Ferrara), del tutto logicamente sono andato a cercare “Je so' pazzo”; e, naturalmente, non ce n'era traccia. E sì che io stesso, ad un certo punto, avevo creato pure il percorso su Masaniello...e,... (continua)
Je so' pazzo, je so' pazzo,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/11/2020 - 09:16
Percorsi:
Masaniello
Carcere ‘e mare
Carcere ‘e mare
[ 2002 ]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Claudio Mattone
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Salvatore Esposito
Il nome ufficiale è Istituto penale per i minorenni di Nisida, per i napoletani è Carcere ‘e mare. Si trova infatti in cima all’isolotto di Nisida, da dove il panorama è notevole.
L’edificio fu un lazzaretto, poi venne adibito a carcere per adulti, negli anni trenta a istituto di rieducazione.
Attualmente ospita 42 ragazzi e ragazze e 85 agenti di polizia penitenziaria, oltre ai servizi sanitari ed assistenziali.
La canzone fa parte della colonna sonora del film Scugnizzi per la regia di Nanni Loy nel 1989. Fu inserita dall’autore nel musical C'era una volta...Scugnizzi nel 2002.
Nisida
La leggenda vuole che il giovane Pausilypon / Posillipo si innamorasse perdutamente della bella Nisida... (continua)
[ 2002 ]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Claudio Mattone
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Salvatore Esposito
Il nome ufficiale è Istituto penale per i minorenni di Nisida, per i napoletani è Carcere ‘e mare. Si trova infatti in cima all’isolotto di Nisida, da dove il panorama è notevole.
L’edificio fu un lazzaretto, poi venne adibito a carcere per adulti, negli anni trenta a istituto di rieducazione.
Attualmente ospita 42 ragazzi e ragazze e 85 agenti di polizia penitenziaria, oltre ai servizi sanitari ed assistenziali.
La canzone fa parte della colonna sonora del film Scugnizzi per la regia di Nanni Loy nel 1989. Fu inserita dall’autore nel musical C'era una volta...Scugnizzi nel 2002.
Nisida
La leggenda vuole che il giovane Pausilypon / Posillipo si innamorasse perdutamente della bella Nisida... (continua)
Ancora quantu tiempo ha dà passare
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 26/9/2020 - 19:42
Percorsi:
Dalle galere del mondo
Lampedusa
[2020]
EP: Lato B
LINEUP:
• Angelo Giaquinto: testo, voce.
• Armando Vitale: chitarra acustica.
• Antonio "Gomez" Caddeo: basso elettrico.
• Giovanni Parillo: tastiere.
• Mario Ciro Sorrentino: cornamusa, gralla catalana.
• Ubaldo Tartaglione: chitarra acustica, chitarra classica, tres cubano, cori.
• Rossella Scialla: tamburo a cornice, cajon, effetti, cori.
“Alle anime in viaggio,
alle mura abbattute,
a chi tende la mano”.
EP: Lato B
LINEUP:
• Angelo Giaquinto: testo, voce.
• Armando Vitale: chitarra acustica.
• Antonio "Gomez" Caddeo: basso elettrico.
• Giovanni Parillo: tastiere.
• Mario Ciro Sorrentino: cornamusa, gralla catalana.
• Ubaldo Tartaglione: chitarra acustica, chitarra classica, tres cubano, cori.
• Rossella Scialla: tamburo a cornice, cajon, effetti, cori.
“Alle anime in viaggio,
alle mura abbattute,
a chi tende la mano”.
Cosce 'e chiumme fino 'nfaccia 'e scoglie,
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 24/8/2020 - 23:25
'O lupo s'ha mangiato 'a pecurella
[1975]
Scritta da Franco del Prete e James Senese
Album: Napoli Centrale
Scritta da Franco del Prete e James Senese
Album: Napoli Centrale
Duormono e schiave d'o faraone
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 26/6/2020 - 14:27
Viecchie, mugliere, muorte e criaturi
[1975]
Scritta da Franco del Prete e James Senese
Album: Napoli Centrale
Scritta da Franco del Prete e James Senese
Album: Napoli Centrale
O viecchie bracciante nun tenta l'avventura
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 26/6/2020 - 14:26
Don Raffaè
[1990]
Parole di Fabrizio De André e Massimo Bubola
Musica di Fabrizio De André e Mauro Pagani
Nell'album "Le nuvole"
Lyrics / Paroles / Sanat: Fabrizio De André - Massimo Bubola
Music / Musique / Sävel: Fabrizio De André - Mauro Pagani
Interpretata da / Also performed by / Interprétée aussi par / Laulivatkin:
a) Fabrizio De André / Roberto Murolo ("Ottantavoglia di cantare", Roberto Murolo 1992)
b) Peppe Barra ("Guerra", 2001)
c) Pupo ("L'equilibrista", 2004)
d) Massimo Ranieri ("Omaggio a Fabrizio De André", 2006)
e) Lucio Dalla (2009)
f) Clementino ("Miracolo ultimo round", 2016)
Una canzone che ho promesso in dedica a Pasquale Cafiero, omonimo del protagonista di questa famosa canzone, ma (dice di sè) operante presso il carcere dell'Ucciardone a Palermo e non presso quello di Poggioreale a Napoli.
Pasquale Cafiero – pseudonimo di ignoto contributore – è comparso pochi... (continua)
Parole di Fabrizio De André e Massimo Bubola
Musica di Fabrizio De André e Mauro Pagani
Nell'album "Le nuvole"
Lyrics / Paroles / Sanat: Fabrizio De André - Massimo Bubola
Music / Musique / Sävel: Fabrizio De André - Mauro Pagani
Interpretata da / Also performed by / Interprétée aussi par / Laulivatkin:
a) Fabrizio De André / Roberto Murolo ("Ottantavoglia di cantare", Roberto Murolo 1992)
b) Peppe Barra ("Guerra", 2001)
c) Pupo ("L'equilibrista", 2004)
d) Massimo Ranieri ("Omaggio a Fabrizio De André", 2006)
e) Lucio Dalla (2009)
f) Clementino ("Miracolo ultimo round", 2016)
Una canzone che ho promesso in dedica a Pasquale Cafiero, omonimo del protagonista di questa famosa canzone, ma (dice di sè) operante presso il carcere dell'Ucciardone a Palermo e non presso quello di Poggioreale a Napoli.
Pasquale Cafiero – pseudonimo di ignoto contributore – è comparso pochi... (continua)
Io mi chiamo Pasquale Cafiero
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/5/2020 - 22:48
Percorsi:
Dalle galere del mondo, Mafia e mafie
Emili Guanyavents i Jané: Els segadors
Catalógna triunfante
(continua)
(continua)
inviata da Antonio Emmanuele Maria Fattoruso 27/5/2020 - 07:42
L'estaca
NAPOLETANO [Antonio Emmanuele Maria Fattoruso, 2020]
NEAPOLITAN [Antonio Emmanuele Maria Fattoruso, 2020]
NEAPOLITAN [Antonio Emmanuele Maria Fattoruso, 2020]
Ho cercato di mantenermi quanto più possibile vicino alla lingua napoletana classica, senza però ovviamente lasciare un testo arcaico e poco comprensibile ai locutori moderni del napoletano. La scelta di tujo invece che tuójo (molto più diffuso ai giorni nostri) è dovuta proprio a questo; in molti altri casi, invece, ho deciso di usare termini molto più comuni nel napoletano moderno ma comunque tutti attestati dai dizionari sette e ottocenteschi della lingua. Ho scelto altresì di usare la versione rotacizzata della lingua, molto più comune e comprensibile e quindi in molti casi le 'd' sono sostituite dalle 'r'.
‘A VARRA
(continua)
(continua)
inviata da Antonio Emmanuele Maria Fattoruso 25/5/2020 - 18:15
Cappotto di legno
2008
Testo e voce di Lucariello
Musica di Ezio Bosso
Cappotto di legno è una canzone del 2008 scritta dal rapper Scampia Lucariello, nome d’arte di Luca Caiazzo (Napoli, 9 giugno 1977), e dal contrabbassista, direttore d’orchestra e compositore Ezio Bosso (Torino, 13 settembre 1971). L’ispiratore? Roberto Saviano. Tutto inizia quando lo scrittore napoletano, autore del best-seller Gomorra. Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra (2006), lancia un accorato appello: «qualcuno scriva una canzone per raccontare come sono costretto a vivere». Lucariello raccoglie la sfida. Il testo descrive l’ipotetica uccisione di Saviano e vuole essere una denuncia delle sue attuali condizioni di vita così mutate dopo la pubblicazione del romanzo rivelatore dei segreti più scomodi dei boss della camorra, tanto da riuscire ad attirarsi un’accanita persecuzione da parte degli stessi... (continua)
Testo e voce di Lucariello
Musica di Ezio Bosso
Cappotto di legno è una canzone del 2008 scritta dal rapper Scampia Lucariello, nome d’arte di Luca Caiazzo (Napoli, 9 giugno 1977), e dal contrabbassista, direttore d’orchestra e compositore Ezio Bosso (Torino, 13 settembre 1971). L’ispiratore? Roberto Saviano. Tutto inizia quando lo scrittore napoletano, autore del best-seller Gomorra. Viaggio nell'impero economico e nel sogno di dominio della camorra (2006), lancia un accorato appello: «qualcuno scriva una canzone per raccontare come sono costretto a vivere». Lucariello raccoglie la sfida. Il testo descrive l’ipotetica uccisione di Saviano e vuole essere una denuncia delle sue attuali condizioni di vita così mutate dopo la pubblicazione del romanzo rivelatore dei segreti più scomodi dei boss della camorra, tanto da riuscire ad attirarsi un’accanita persecuzione da parte degli stessi... (continua)
Casal di Principe, 20mila abitanti
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/5/2020 - 12:16
Percorsi:
Mafia e mafie
Bella Ciao
anonimo
66. Uè uè nenné (Versione napoletana degli Ammuìna [2020])
66. Uè uè nenné (Neapolitan version by Ammuìna [2020])
66. Uè uè nenné (Neapolitan version by Ammuìna [2020])
Nu bello iorno me so scetato
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/5/2020 - 12:14
Zingari
2020
Le nuove avventure di Capitan Capitone
Vox: Carmine D’Aniello, Marcello Coleman
Con “Zingari”, invece, si piazzano in mezzo i “lautari” partenopei, che ci fanno canta’ e abballa’ su tempi balcan-funk, prima di passare a elencare il novero di artisti famosi di origine rom.
www.blogfoolk.com
Le nuove avventure di Capitan Capitone
Vox: Carmine D’Aniello, Marcello Coleman
Con “Zingari”, invece, si piazzano in mezzo i “lautari” partenopei, che ci fanno canta’ e abballa’ su tempi balcan-funk, prima di passare a elencare il novero di artisti famosi di origine rom.
www.blogfoolk.com
Negli ultimi trent’anni ci siamo appassionati e siamo stati influenzati culturalmente dai film di Kusturica e dalla musica di Bregovic eppure la gente ha continuato a cacciare gli zingari. Ecco che la canzone nasce come una specie di Black Man di Stevie Wonder, lo ricordate che parlava dei grandi uomini di origine africana del passato? Quanti sanno che Elivis Presley o Rita Haiworth erano rom? E’ quindi un esercizio di memoria, omaggio a un popolo senza esercito.
Intervista a Napoli Click: Le nuove (avvincenti) avventure di Capitan Capitone e la società 2.0
Intervista a Napoli Click: Le nuove (avvincenti) avventure di Capitan Capitone e la società 2.0
Dint’’o campo simmo assaje
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 29/4/2020 - 18:49
Percorsi:
I Rom, il razzismo, il Porrajmos
‘O guardio
2020
Le nuove avventure di Capitan Capitone
Vox: Cristian Vollaro, Antonello Iannotta
Dietro la veste neomelodica di “’O guardio” mette al centro storie di morti violente adolescenziali. Ha senso farne delle bandiere e dividere il mondo sempre in buoni e cattivi? Questo al di là di responsabilità individuali che vanno condannate.
I buoni e i cattivi esistono, c’è sempre una differenza tra il carcerato e il carceriere, tra lo sfruttato e lo sfruttatore. Siamo schiavi entrambi del sistema capitale, ma abbiamo responsabilità diverse. Certo un quindicenne dovrebbe non delinquere, anche se lo devi andare a raccontare a chi non ha niente. Ma un adulto in divisa deve essere più responsabile di quello che fa.
*
Con il suo tono neomelodico “’O guardio” racconta il dramma di chi non deve morire a quindici anni per mano dello Stato, pur se ha infranto la legge.
www.blogfoolk.com
Le nuove avventure di Capitan Capitone
Vox: Cristian Vollaro, Antonello Iannotta
Dietro la veste neomelodica di “’O guardio” mette al centro storie di morti violente adolescenziali. Ha senso farne delle bandiere e dividere il mondo sempre in buoni e cattivi? Questo al di là di responsabilità individuali che vanno condannate.
I buoni e i cattivi esistono, c’è sempre una differenza tra il carcerato e il carceriere, tra lo sfruttato e lo sfruttatore. Siamo schiavi entrambi del sistema capitale, ma abbiamo responsabilità diverse. Certo un quindicenne dovrebbe non delinquere, anche se lo devi andare a raccontare a chi non ha niente. Ma un adulto in divisa deve essere più responsabile di quello che fa.
*
Con il suo tono neomelodico “’O guardio” racconta il dramma di chi non deve morire a quindici anni per mano dello Stato, pur se ha infranto la legge.
www.blogfoolk.com
Chill cu chilli capill’
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 29/4/2020 - 18:45
Il trombettiere di Custer
2020
Le nuove avventure di Capitan Capitone
Vox: Salvatore Sabba Lampitelli, Antonello Iannotta, Daniele Sepe
Conoscete la storia del trombettiere del Settimo Cavalleggeri? Quello del generale Custer che fu giustamente castigato dai Sioux di Toro Seduto a Little Big Horn nel 1876? Mbè fu l’unico sopravvissuto, e secondo voi di dove era? Di Kansas City? Di Tucson, di
Laredo? No, era di Sala Consilina. Quando vedete quei filmoni coi pistoloni e le giacche azzurre ricordatevi che erano tutti emigranti. E ricordatelo anche a Trump..
(dal libretto dell'album)
Altra storia migrante è quella del trombettiere di Custer originario di Sala Consilina… qui musicalmente che è successo?
Volevo raccontare questa altra storia incredibile di un nostro conterraneo, e ho adattato una vecchia ballata sudista alle parole di un testo ex novo. Un divertissement anti eroico, contro la stupidità di generali... (continua)
Le nuove avventure di Capitan Capitone
Vox: Salvatore Sabba Lampitelli, Antonello Iannotta, Daniele Sepe
Conoscete la storia del trombettiere del Settimo Cavalleggeri? Quello del generale Custer che fu giustamente castigato dai Sioux di Toro Seduto a Little Big Horn nel 1876? Mbè fu l’unico sopravvissuto, e secondo voi di dove era? Di Kansas City? Di Tucson, di
Laredo? No, era di Sala Consilina. Quando vedete quei filmoni coi pistoloni e le giacche azzurre ricordatevi che erano tutti emigranti. E ricordatelo anche a Trump..
(dal libretto dell'album)
Altra storia migrante è quella del trombettiere di Custer originario di Sala Consilina… qui musicalmente che è successo?
Volevo raccontare questa altra storia incredibile di un nostro conterraneo, e ho adattato una vecchia ballata sudista alle parole di un testo ex novo. Un divertissement anti eroico, contro la stupidità di generali... (continua)
Vengo ‘a Sala Consilina
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 29/4/2020 - 18:33
Vulesse addeventare nu brigante
Il testo e le note dal libretto dell'LP originale
da notare che il testo non riporta il nennane'
da notare che il testo non riporta il nennane'
VULESSE ADDEVENTARE NU BRIGANTE
(continua)
(continua)
22/2/2020 - 21:08
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dal disco Folk & Peace. Cantautori contro la guerra.