Song Itinerary Magyarország 1956. The Hungarian revolt.
Avanti ragazzi di Budapest
Avanti ragazzi di Buda,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Io non sto con Oriana 2009/3/27 - 22:35
questa canzone l'avevo mandata anche io mesi fa..
è una canzone del fronte della gioventù di trieste.. quindi è monopolio assoluto di noi fascisti perchè da noi è stata scritta.. tutto qua.. comunque manca una parte.. dopo "e che tornerò a primavera" dice "compagni noi siam condannati \ sconfitta è la rivoluzione \ tra poco saremo bendati \ e messi davanti al plotone" e poi non dice "compagno riponi il fucile" ma "camerata riponi il fucile" ^_^
saluti!
è una canzone del fronte della gioventù di trieste.. quindi è monopolio assoluto di noi fascisti perchè da noi è stata scritta.. tutto qua.. comunque manca una parte.. dopo "e che tornerò a primavera" dice "compagni noi siam condannati \ sconfitta è la rivoluzione \ tra poco saremo bendati \ e messi davanti al plotone" e poi non dice "compagno riponi il fucile" ma "camerata riponi il fucile" ^_^
saluti!
Tommaso Di Michele 2009/6/12 - 00:26
"Ragazza non dire a mia madre
che io morirò questa sera
ma dille che vado in montagna
e che tornerò a primavera"
no ai regimi di qualsiasi matrice politica
che io morirò questa sera
ma dille che vado in montagna
e che tornerò a primavera"
no ai regimi di qualsiasi matrice politica
Certo che dice Camerata, riponi il fucile. Che agli autori del sito non piaccia questa parola? Al di là dell'interpretazione che si possa dare al momento storico in questione, addirittura cambiare il testo della canzone? Boh..
Marco 2010/9/17 - 00:17
Il testo l'abbiamo ripreso da "Musica alternativa" che non mi pare certo un sito di estrema sinistra... e già abbiamo dovuto correggere alcuni strafalcioni. Forse dovresti scrivere a loro prima di accusare noi di manipolazione...
CCG / AWS Staff 2010/9/17 - 09:09
comunque gran bella canzone un saluto a voi tutti. camerata non compagno, compagno lo usano i comunisti.
Salve!
Sono un insegnante e vorrei riprodurre questa canzone in una dispensa (da distribuire come fotocopia senza fini di lucro e per scopi educativi). Sapete chi sono gli autori e quindi a chi bisogna chiedere i diritti di riproduzione?
Grazie mille per l´ottimo servizio che fate!
Cordialmente, Maurizio
Sono un insegnante e vorrei riprodurre questa canzone in una dispensa (da distribuire come fotocopia senza fini di lucro e per scopi educativi). Sapete chi sono gli autori e quindi a chi bisogna chiedere i diritti di riproduzione?
Grazie mille per l´ottimo servizio che fate!
Cordialmente, Maurizio
Maurizio 2011/11/19 - 17:51
Maurizio, cos'è una circolare della Gelmini che vi chiede di insegnare questo genere di canzoni? guarda che ora è arrivato il consigliere di amministrazione di Telecom, puoi soprassedere... Se vuoi affrontare il tema della rivolta antisovietica ungherese perché non proponi invece ai tuoi alunni Egy mondat a zsarnokságról?
Confermo, ero a Trieste nel 1973/74 e cantavamo questa canzone con le lacrime agli occhi e la rabbia nel petto, ma mai come ora attuale. che sia quello ci aspetta?? Ma siamo pronti?? Un saluto a Trieste e tutti quelli che erano con me e che hanno lottato forse per niente...che tristezza
Claudio Barbè
Claudio Barbè
Claudio Barbè 2011/11/20 - 11:55
Per niente forse no, dato che in Ungheria al momento è al potere un partito parafascista (Fidesz) e una destra ancora più estrema (Jobbik) va fortissimo. Costituzione riscritta in senso nazionalista estremo, stampa imbavagliata o quasi, sacri destini, Santo Stefano eccetera, eccetera. Direi che i "camerati", almeno per quel che riguarda l'Ungheria, possono ritenersi soddisfatti. Saluti.
Riccardo Venturi 2011/11/20 - 13:00
Devo per forza intervenire. Per cortesia fascistelli nostalgici, non vi appropiate pure di questa canzone, così come avete fatto con "La Leggenda del Piave", non vi permettete! Questa canzone è un inno alla libertà di qualsiasi popolo oppresso, non ha colori, punto. Altro che "camerata" e robbe varie, piantatela con il vostro delirio. Giù le mani da questo inno alla libertà, è di tutti.
Michael 2012/6/13 - 22:42
Guarda che questa canzone è stata scritta da un gruppo legato all'ex Fdg di Trieste che cosi' si denominava.
Controcorrente 2012/6/14 - 00:47
Visto il tono che hanno assunto alcuni commenti (non approvati) a questa canzone, i commenti verranno sottoposti a rigorosa approvazione preventiva fino a nuovo ordine. Questo sito non è un luogo per schermaglie verbali e insulti tra "comunisti" e "fascisti", ma un luogo di confronto civile (e ricordiamo che ben pochi siti chiaramente orientati come il nostro avrebbero volutamente istituito una sezione dedicata a canzoni provenienti da un'area diametralmente opposta). Invitiamo coloro cui piace stare a spippolare per scambiarsi insulti banali e puerili (e noiosissimi) a trasferirsi su "Facebook" o altre simili idiozie telematiche "in tempo reale"; qui non sono graditi, di qualsiasi "colore" essi siano. Grazie.
CCG/AWS Staff 2012/6/22 - 16:19
ottimo e condivisibilissimo l'ultimo commento...ne' rossi ne' neri, volti coperti liberi pensieri...
jean ''il marsigliese'' 2012/6/28 - 12:17
Scusate tutti, a me risulta che il testo sia stato scritto da Ninni Pingitore : "Avanti ragazzi di Buda, avanti ragazzi di Pest", il canto che ancora oggi riecheggia tra le mura di CasaPound: "Studenti, soldati, operai, il sole non sorge più a est...". Sono strofe semplici scelte a suo tempo per fare da antidoto al silenzio calato sulla rivolta di Ungheria, quando sull'orlo della fossa di quei ragazzi tutto il mondo rimase seduto.
Pier Francesco "Ninni" Pingitore: quello del Bagaglino, per intenderci.Uno di destra.
Pier Francesco "Ninni" Pingitore: quello del Bagaglino, per intenderci.Uno di destra.
MAURO1 2012/11/27 - 14:40
e io che pensavo che tra le mura di CasaPound echeggiasse il canto "Studenti, soldati, operai, l'affitto ce lo paga Alemanno"...
Gigi 2012/11/27 - 15:13
Caro Riccardo Venturi, se Fidesz fosse un "partito parafascista", com'é possibile che l'abbia votato il tre quarti della popolazione ungherese? La nuova Costituzione sarebbe riscritta "in senso nazionalista estremo" solo perché vi si fa riferimento all'Inno nazionale ungherese? Se poi leggessi gli articoli dei quotidiani Népszabadság o Népszava, non diresti piú che la stampa é "imbavagliata". Saluti da Győző Szabó.
szabo_gyozo@invitel.hu 2012/12/17 - 11:53
Carissimo Szabó Győző, usando lo stesso tuo metro potrei ricordarti che, verso il 1933, metà della popolazione tedesca votò per un partito che, se mi ricordo bene, si chiamava Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei (in ungherese: Nemzetiszocialista Német Munkáspárt). Naturalmente non voglio paragonare Fidesz al Partito Nazista, né Orbán Viktor a Adolf Hitler, però l'equazione "lo ha votato la popolazione" = "non è un partito parafascista" non mi sembra funzioni troppo; e anche "a kedves Olaszországunkban" ne sappiamo, purtroppo, qualcosa. Quanto alla nuova costituzione ungherese, non mi risulta proprio che vi si faccia riferimento soltanto all'inno nazionale; saprai tra l'altro meglio di me che l' "Isten áldd meg a Magyart" non è stato mai toccato da nessuno, né dall'ammiraglio Horthy von Nagybánya né dai comunisti. Insomma, un canto nazionale che è, fondamentalmente, un inno religioso... (Continues)
Riccardo Venturi 2012/12/17 - 18:26
Ungheria, dove la crisi fa più male torna il fascismo, da Linkiesta, analisi di Stefano Casertano e documentario “Il cuore dell’Europa” di Roberto Festa e Claudio Maggiolini.
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Dead End 2012/12/18 - 10:59
Fordította Riccardo Venturi
18.12.2012
18.12.2012
ELŐRE BUDAPESTI FIÚK
(Continues)
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Contributed by Riccardo Venturi 2012/12/18 - 11:47
Forse, Dead End, il nostro amico ungherese Szabó Győző (NB: Győző = Vittorio) non è ancora abituato a questo sito, dove prima di tutto gli facciamo una traduzione nella sua lingua (che, naturalmente, potrà correggere a suo piacimento) e, poi, gli diciamo che, ad esempio, se parliamo dell'Ungheria di ieri e di oggi lo facciamo sicuramente senza preconcetti, ma anche a ragion veduta e servendoci di fonti originali, ivi compresa la nuova costituzione ungherese che abbiamo letto con attenzione. Tutto qui. Saluti!
Riccardo Venturi 2012/12/18 - 12:00
sito molto bello,moderatori molto preparati,continuate cosi' ragazzi.........P.S. comunque era camerata
Ringraziamo l'anonimo di prima per i complimenti...ma che comunque era un "camerata" ne abbiamo piena coscienza, altrimenti non avremmo nemmeno istituito questa sezione.
CCG/AWS Staff 2013/4/13 - 07:29
Incrèdibol bat trù!
Era il numero due del partito neonazista e antisemita Jobbik, terza forza politica del paese...
Era uno dei fondatori del famigerato gruppo paramilitare "Magyar Garda", l'Alba Dorata ungherese...
Solo il capo, Gàbor Vona, vantava più carisma e capacità oratoria di trascinare le folle come lui, tuonando sistematicamente contro ebrei e rom...
Poi all'improvviso qualcosa è cambiato, radicalmente e per caso: Csanad Szegedi ha scoperto di essere di origini ebraiche.
E allora, alla ricerca della coerenza perduta, ha fatto pubblica ammenda ("Io sono stato una persona che procurava dolore agli altri, e peggio ancora quando parlavo di Rom o di ebrei istigavo all'odio anche contro i bimbi di quei gruppi"), ha contattato un rabbino per cercare conforto e - obviously - ha abbandonato ogni incarico dirigente ed è uscito da Jobbik...
Era il numero due del partito neonazista e antisemita Jobbik, terza forza politica del paese...
Era uno dei fondatori del famigerato gruppo paramilitare "Magyar Garda", l'Alba Dorata ungherese...
Solo il capo, Gàbor Vona, vantava più carisma e capacità oratoria di trascinare le folle come lui, tuonando sistematicamente contro ebrei e rom...
Poi all'improvviso qualcosa è cambiato, radicalmente e per caso: Csanad Szegedi ha scoperto di essere di origini ebraiche.
E allora, alla ricerca della coerenza perduta, ha fatto pubblica ammenda ("Io sono stato una persona che procurava dolore agli altri, e peggio ancora quando parlavo di Rom o di ebrei istigavo all'odio anche contro i bimbi di quei gruppi"), ha contattato un rabbino per cercare conforto e - obviously - ha abbandonato ogni incarico dirigente ed è uscito da Jobbik...
Bernart 2013/10/22 - 00:11
La canzone ricorda la rivolta ungherese del 1956 che nata il 23 ottobre, da una manifestazione contro la dittatura dello stalinista Mátyás Rákosi e contro la presenza sovietica in Ungheria, dopo alcuni riconoscimenti, venne repressa nel sangue dall’intervento dell’armata rossa nei primi di novembre per concludersi dopo quasi un mese con il tragico bilancio di 46.000 ungheresi uccisi negli scontri, 228 furono condannati al plotone d’esecuzione e 75.000 deportati in Russia, dei quali 8.000 non tornarono mai più. Quasi il 3% della popolazione riuscì a fuggire verso i paesi occidentali. Scritta nel 1967 fu cantata per la prima volta al Bagaglino.
Il Bagaglino erà una compagnia di varietà che fu fondata da un gruppo di giornalisti: Luciano Cirri capo redattore del Borghese, Gianfranco Finaldi e Piero Palumbo de Lo Specchio a cui si unirono Raffaello Della Bona del Secolo d’Italia e il musicista... (Continues)
Il Bagaglino erà una compagnia di varietà che fu fondata da un gruppo di giornalisti: Luciano Cirri capo redattore del Borghese, Gianfranco Finaldi e Piero Palumbo de Lo Specchio a cui si unirono Raffaello Della Bona del Secolo d’Italia e il musicista... (Continues)
Catia 2013/11/23 - 04:12
Il tuo intervento l'ho approvato io stesso, cara Catia, ma non riesco proprio a capire in che cosa io dovrei "vedere oltre"; ovviamente il tuo preciso intervento chiarificatore sulla genesi e sulla storia di questa canzone è il benvenuto, ma sinceramente non mi toccano più di tanto le polemichine "ad personam". Quanto a "mettermi a tacere", ti devo dire che era già un bel po' di tempo che tacevo a proposito di questa canzone...e la cosa non mi dispiaceva affatto. Saluti!
Riccardo Venturi 2013/11/23 - 16:14
Caro Venturi, intendevo “mettere a tacere” esattamente le polemiche ad personam che tanto non ti piacciono, niente di più!
Quando si parla di qualcosa che possa avere un richiamo di posizione politica c’è sempre un’opinione “a titolo personale” che scatena la “guerra” .. e questo può passare in siti appositi ma quando il punto è semplicemente analizzare è sempre difficile trovare una discussione senza preconcetti ed è un vero peccato…
Puntualizzavo solo questo e il mio “vedere oltre” era un invito… ma alla fine credo di devo dare ragione a qualcuno quando dice che è impossibile riempire qualcosa che è già pieno!
E tanto per puntualizzare ne questo ne il precedente intervento intendevano essere un attacco verso la tua persona ma semplici risposte.
Saluti
Quando si parla di qualcosa che possa avere un richiamo di posizione politica c’è sempre un’opinione “a titolo personale” che scatena la “guerra” .. e questo può passare in siti appositi ma quando il punto è semplicemente analizzare è sempre difficile trovare una discussione senza preconcetti ed è un vero peccato…
Puntualizzavo solo questo e il mio “vedere oltre” era un invito… ma alla fine credo di devo dare ragione a qualcuno quando dice che è impossibile riempire qualcosa che è già pieno!
E tanto per puntualizzare ne questo ne il precedente intervento intendevano essere un attacco verso la tua persona ma semplici risposte.
Saluti
Catia 2013/11/23 - 23:39
Nienawidzę żydów
Nienawidzę czarnych
Jestem komunistą
I jestem polakiem
in italiano???
Odio gli ebrei
Odio quelli neri
Sono comunista
Uomofobista
Polacco fascista
Hej! Hej!
Dana, dana
Hoght
:DDDD
Nienawidzę czarnych
Jestem komunistą
I jestem polakiem
in italiano???
Odio gli ebrei
Odio quelli neri
Sono comunista
Uomofobista
Polacco fascista
Hej! Hej!
Dana, dana
Hoght
:DDDD
krzyś 2013/11/24 - 00:12
COMPLIMENTI VIVISSIMI! Ho sempre disprezzato i "pacifinti", che straparlano dipace, diritti umani, addirittura di rivoluzione (!!!!), ok....
ma da qui a condividere una canzone fascista ce ne vuole.....
ma da qui a condividere una canzone fascista ce ne vuole.....
Komnenos 2013/12/10 - 15:52
Ci sono le canzoni e le canzoni...poi...ci sono fascisti, comunisti, antiacquacaldisti,,,è una marea di idioti...
dicit
dicit
krzyś disperato 2013/12/11 - 00:12
Questo sito, Komnenos, è particolare. Non fa e non ha mai fatto mistero (con chiarezza e sincerità) da quale parte stia (pur con tutte le possibili sfaccettature, perché non è tenuto da una sola persona...); ma ritiene di non voltarsi mai dall'altra parte, anche di fronte all'estremamente diverso, all'opposto. Come dire: mette davanti agli occhi le cose, poi ognuno si formi un giudizio. Davanti agli occhi è il contrario esatto di "ignorare le cose", ivi comprese le "canzoni fasciste". Saluti!
Riccardo Venturi 2013/12/11 - 02:19
che dica camerata o compagno non importa...la canzone e'tragicamente bella!!
gbturchi 2014/1/7 - 22:47
Caro Riccardo, non so tu cosa pensi scrivendo parafascismo, ma...
In Ungheria tutti i giornali scrivono quello che pensano e vogliono, non c'é neanche un giornalista ammutolito, la gente organizza quello che vuole,..., potrei continuare.
Nel governo ungherese ci sono piú persone di origine ebrei.
Quando c'é un governo di destra che ottiene anche successi subito viene l'accusa: fascisti, parafascisti, anzí anche nazisiti,...
Se il giornalismo fosse un lavoro serio (anch'io sto generalizzando troppo:), i giornali scriverebbero anche le notizie che il governo di Orbán nella lotta cittadini-banche ha deciso a favore della gente, che a ripensato la relazione con le multinazinali, che dai fornitori del gas, dell'eletricitá,... riprende soldi dando alla gente.
Il governo fa anche cose sbagliate: quasi sempre decide con la sua maggioranza, solo poche volte chiede l'oppinione del mondo privato,... (Continues)
In Ungheria tutti i giornali scrivono quello che pensano e vogliono, non c'é neanche un giornalista ammutolito, la gente organizza quello che vuole,..., potrei continuare.
Nel governo ungherese ci sono piú persone di origine ebrei.
Quando c'é un governo di destra che ottiene anche successi subito viene l'accusa: fascisti, parafascisti, anzí anche nazisiti,...
Se il giornalismo fosse un lavoro serio (anch'io sto generalizzando troppo:), i giornali scriverebbero anche le notizie che il governo di Orbán nella lotta cittadini-banche ha deciso a favore della gente, che a ripensato la relazione con le multinazinali, che dai fornitori del gas, dell'eletricitá,... riprende soldi dando alla gente.
Il governo fa anche cose sbagliate: quasi sempre decide con la sua maggioranza, solo poche volte chiede l'oppinione del mondo privato,... (Continues)
Zágoni Zsolt 2014/3/25 - 08:00
Ancora le barriere di destra e sinistra!! le divisioni fanno bene al potere non a noi cittadini!!!
(Martino)
(Martino)
Ma guarda, Martino, che ora come ora è proprio il potere cui garba tanto la "coësione"; vedasi ad esempio Giorgio Napolitano, o sbaglio?... Saluti. [RV]
Sgarbi direbbe che siete ignoranti come delle capre, gbturchi ha pienamente ragione, andate ad informarvi prima di commentare. È inutile , ogni volta che qualche organizzazione di destra sale al potere, dire che si tratta di nazisti, razzisti , che non c'è libertà di parola ecc. Orbán sta facendo un ottimo lavoro, punto.
A proposito della battaglia di budapest.
Fondamentale e' quest articolo di Indro Montanelli.
Che rimarcava come,a ribellarsi ai sovietici erano...i socialisti e "compagni stessi. Indro Montanelli,per Corsera,non Gramsci per l Unita'.
Saluti
Articolo consigliato
Indro montanelli
" questa e' la battaglia di Budapest"
1956 corriere della sera.
Fondamentale e' quest articolo di Indro Montanelli.
Che rimarcava come,a ribellarsi ai sovietici erano...i socialisti e "compagni stessi. Indro Montanelli,per Corsera,non Gramsci per l Unita'.
Saluti
Articolo consigliato
Indro montanelli
" questa e' la battaglia di Budapest"
1956 corriere della sera.
Luigi celex 2015/4/6 - 02:02
Traduction française de ZugNachPankow
In occasione del 59° anniversario della rivolta ungherese.
In occasione del 59° anniversario della rivolta ungherese.
ALLEZ, GENS DE BUDA
(Continues)
(Continues)
Contributed by ZugNachPankow 2015/10/25 - 01:15
SESSANT'ANNI DOPO
Proprio oggi, 23 ottobre 2016, se a qualcuno fosse sfuggito sarebbe il 60° anniversario dell'inizio della rivolta ungherese del 1956, poi schiacciata nel sangue dall' “aiuto fraterno” dell'Unione Sovietica.
Oppure quello dedicato ai “drammi alla frontiera”:
Quelli che seguono, invece, sono due video relativi alla “famosa” performance della reporter ungherese Petra Laszló, nel settembre 2015, mentre prende a calci dei profughi e dei migranti alla frontiera ungherese, fa sgambetti a genitori e bambini, eccetera eccetera, in occasioni di altri drammi alla frontiera:
Sembra che la gentile sig.ra Laszló, dopo che in un primo momento era stata licenziata dalla catena televisiva N1TV (legata ad ambienti della destra ungherese) e addirittura sottoposta ad un processo, sia stata non solo riabilitata nella libera e democratica Ungheria "comunitaria" di Orbán, dei Jobbik... (Continues)
Proprio oggi, 23 ottobre 2016, se a qualcuno fosse sfuggito sarebbe il 60° anniversario dell'inizio della rivolta ungherese del 1956, poi schiacciata nel sangue dall' “aiuto fraterno” dell'Unione Sovietica.
Oppure quello dedicato ai “drammi alla frontiera”:
Quelli che seguono, invece, sono due video relativi alla “famosa” performance della reporter ungherese Petra Laszló, nel settembre 2015, mentre prende a calci dei profughi e dei migranti alla frontiera ungherese, fa sgambetti a genitori e bambini, eccetera eccetera, in occasioni di altri drammi alla frontiera:
Sembra che la gentile sig.ra Laszló, dopo che in un primo momento era stata licenziata dalla catena televisiva N1TV (legata ad ambienti della destra ungherese) e addirittura sottoposta ad un processo, sia stata non solo riabilitata nella libera e democratica Ungheria "comunitaria" di Orbán, dei Jobbik... (Continues)
L'Anonimo Toscano del XXI secolo 2016/10/23 - 11:18
Sembra che gli ungheresi stiano commemorando la ricorrenza con un bassissimo profilo, perché il governo Orbán non vuole irritare l'amico Putin...
Lorenzo 2016/10/23 - 11:24
E infatti avevo anche io riportato la notizia. Certo che questo benedetto Putin sta mettendo proprio tutti d'accordo: veterocomunisti, giovanotti stalinisti di certi centri sociali, fascisti e parafascisti ungheresi e di altri paesi, Donald Trump, Salvini e quant'altri...senza scordare la sua celebre amicizia con Silvio Berlusconi. Ma, del resto, anche la Santa Russia è tornata ad essere, con Putin, pienamente "cristiana". Amen.
L'Anonimo Toscano del XXI secolo 2016/10/23 - 12:11
Ma mi sono sempre chiesto, i ragazzi di Buda e i ragazzi di Pest avevano un appuntamento sul ponte delle catene? se no perché andavano avanti separati?
Valerio 2018/9/12 - 07:55
Fa sorridere questo battibecco sulla paternità, sul significato, sull'influenza sui risultati elettorali ungheresi di 50 anni dopo (?), ecc, della canzone, le origini sono chiaramente di destra o neofasciste (Bagaglino, FdG, Europa e Civiltà, ecc), ma questo non significa che non sia un canto di libertà, per chi dice che è una canzone dei fascisti brutti e cattivi, né che non possa essere cantata o apprezzata da persone di sinistra, per chi dice "è roba nostra e non si tocca"... Vorrei solo ricordare che al Bagaglino, noto cabaret animato da uomini di destra e da ex fascisti di Salò, fu cantata la prima canzone in memoria del Che assieme ad una per i mercenari di destra che andavano nel Katanga. Quindi smettiamola di litigare si temi da primo liceo perché non solo è stupido ma è profondamente inutile dal momento che gli artisti hanno già superato gli steccati ideologici: Guccini canta dell'Ultima... (Continues)
Durante la partita di Europa League tra Celtic e Lazio i fans del Celtic avevano esposto uno striscione con la scritta “Follow your leader” e un disegno del Duce a testa in giù in risposta ai cori fascisti e ai saluti romani dei supporter biancocelesti esposti in città prima del match.
Gli ultras laziali cantavano uno dei loro cori da stadio, quel “Avanti ragazzi di Buda” scritto da Pier Francesco Pingitore (quello del Bagaglino) che piace tanto anche a Giorgia Meloni e che due giorni fa è stata intonata proprio dai deputati di Fratelli d’Italia alla Camera. i tifosi del Glasgow sono noti per essere antirazzisti e quindi schierati dalla parte opposta. Da qui l’esposizione dello striscione in curva durante la partita.
Secondo quanto racconta Footbal News Hound gli ultras hanno esposto questo striscione oggi al Pittodrie Stadium di Aberdeen per rispondere ad Alessandra Mussolini che ieri aveva proposto di istituire il reato di Ducefobia per l’esposizione di foto e disegni che ritraevano Benito Mussolini appeso per i piedi.
NeXt
Gli ultras laziali cantavano uno dei loro cori da stadio, quel “Avanti ragazzi di Buda” scritto da Pier Francesco Pingitore (quello del Bagaglino) che piace tanto anche a Giorgia Meloni e che due giorni fa è stata intonata proprio dai deputati di Fratelli d’Italia alla Camera. i tifosi del Glasgow sono noti per essere antirazzisti e quindi schierati dalla parte opposta. Da qui l’esposizione dello striscione in curva durante la partita.
Secondo quanto racconta Footbal News Hound gli ultras hanno esposto questo striscione oggi al Pittodrie Stadium di Aberdeen per rispondere ad Alessandra Mussolini che ieri aveva proposto di istituire il reato di Ducefobia per l’esposizione di foto e disegni che ritraevano Benito Mussolini appeso per i piedi.
NeXt
Nell'ottobre del 2020 un ben vestito della Lega, tale Barbaro, esprime apprezzamento per la canzone e ne propone l'inserimento nei programmi scolastici.
Non ha tutti torti. Anzi: portare a scuola moschetti e pistole potrebbe rivelarsi utile, dal momento che nel corso della giornata non si può certo escludere di imbattersi in qualche esponente di quel "partito".
"Avanti ragazzi di Buda è la canzone della libertà, non Bella Ciao": la proposta-provocazione del leghista Barbaro
Non ha tutti torti. Anzi: portare a scuola moschetti e pistole potrebbe rivelarsi utile, dal momento che nel corso della giornata non si può certo escludere di imbattersi in qualche esponente di quel "partito".
"Avanti ragazzi di Buda è la canzone della libertà, non Bella Ciao": la proposta-provocazione del leghista Barbaro
Io non sto con Oriana 2020/10/6 - 15:03
Destra, Sinistra davanti alla tirannia queste cose non esistono. Esiste solo la libertà di pensiero e di parola.
A me emoziona parimenti Bella ciao e Ragazzi di Buda e l'inno di Italia.
Siamo tutti fratelli al di là delle fazioni politiche.
Io darei la mia vita per la libertà e per il mio Paese.
A me emoziona parimenti Bella ciao e Ragazzi di Buda e l'inno di Italia.
Siamo tutti fratelli al di là delle fazioni politiche.
Io darei la mia vita per la libertà e per il mio Paese.
Sesto Falleri 2020/10/7 - 20:46
Non credo più a nessuno. C’è troppa gente in giro che parla in un modo e vive in un altro. Credo solo a me stesso e all’energia che mi mantiene in vita.
John Lennon aveva ragione, quando scrisse God, Gimme some truth, Isolation e How?
John Lennon aveva ragione, quando scrisse God, Gimme some truth, Isolation e How?
sergio falcone 2020/10/8 - 08:48
COMPAGNI E CAMERATI
mi rivolgo a voi. non posso piu esimermi dal commentare, ho letto troppo, ho letto di tutto.
siamo veramente cosi diversi? siamo veramente nemici?
mi e pongo a voi questo quesito. non pensate a come risponderebbe il vostro leader di fiducia, Orban o Putin che sia.
ma voi nella sogliola alla mugnaia ci mettete il burro chiarificato o no? io personalmente uso la farina 00 e un po di strutto.
attendo vostro riscontro sperando nella civiltà della discussione.
in fede
mi rivolgo a voi. non posso piu esimermi dal commentare, ho letto troppo, ho letto di tutto.
siamo veramente cosi diversi? siamo veramente nemici?
mi e pongo a voi questo quesito. non pensate a come risponderebbe il vostro leader di fiducia, Orban o Putin che sia.
ma voi nella sogliola alla mugnaia ci mettete il burro chiarificato o no? io personalmente uso la farina 00 e un po di strutto.
attendo vostro riscontro sperando nella civiltà della discussione.
in fede
Paperellaudace 2023/4/26 - 10:57
Io uso il burro semplice e setaccio la farina.
Un maschio abbraccio.
Un maschio abbraccio.
In Soleis Fidelis 2023/4/26 - 13:35
Attenzione che qui, a forza di burro, si va diritti a "Ultimo Tango a Parigi", altro che a Budapest...
L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 2023/4/27 - 01:39
Io la sogliola la cucino quando viene a cena la mia bella (che, guarda il caso, fa la mugnaia).
L'ultima sburrata è per la sogliola...
Magro e non ingrassa...
Grazie per l'attenzione.
L'ultima sburrata è per la sogliola...
Magro e non ingrassa...
Grazie per l'attenzione.
Andrea Sborelli 2023/4/27 - 13:29
Alla compacamerata Paperella Audace
Io uso tutto quello che capita, strutto, burro, olio vegetale o anche minerale. Non dimentico mai di aggiungere una spruzzata di questo condimento: Hydroxy-dimethyl-tetradecahydro-cyclopenta phenanthrene. Per la sogliola mugnaia è la morte sua.
Se avrai altri quesiti culinari ti darò ricette e preparati speciali.
Civilmente senza fede
Io uso tutto quello che capita, strutto, burro, olio vegetale o anche minerale. Non dimentico mai di aggiungere una spruzzata di questo condimento: Hydroxy-dimethyl-tetradecahydro-cyclopenta phenanthrene. Per la sogliola mugnaia è la morte sua.
Se avrai altri quesiti culinari ti darò ricette e preparati speciali.
Civilmente senza fede
Mandrillo Timido 2023/4/27 - 16:54
Salve,
Vorrei proporre una correzione al testo tradotto in inglese poiché presenta un importante numero di modifiche al testo originale. Chi posso contattare per questo?
Vorrei proporre una correzione al testo tradotto in inglese poiché presenta un importante numero di modifiche al testo originale. Chi posso contattare per questo?
Jason 2024/6/8 - 12:43
Puoi inviare la tua traduzione e la pubblicheremo. Attento solo a non andare a incontrare i ragazzi di Buda e di Pest nel giorno dell'onore perché in quel periodo gira per la capitale ungherese della brutta gente.
Retour à Budapest
[2001]
Parole di Flav, fondatore nel 1994 del gruppo punk/oi! francese.
Musica dei Paris Violence.
Nel mini-album intitolato “Ni Fleurs Ni Couronnes”
Parole di Flav, fondatore nel 1994 del gruppo punk/oi! francese.
Musica dei Paris Violence.
Nel mini-album intitolato “Ni Fleurs Ni Couronnes”
Comme un seul homme le peuple hongrois
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2015/11/17 - 14:33
Hello,
Here Flav Paris Violence.
Thanx a lot for your page.
Please remove my full-name, I don't give permission to mention it on the web for private life respect reasons.
Thanx
Best Regards
Flav
Here Flav Paris Violence.
Thanx a lot for your page.
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Thanx
Best Regards
Flav
Flav Paris Violence 2016/1/12 - 10:48
Thanx a lot, anyway your website is great! Nice from you to have mentionned PV :)
Best
Flav
Best
Flav
Flav Paris Violence 2016/1/12 - 13:34
Attenzione,
Mentre guardavo qualcosa su Negazione, mi sono imbattuto in Paris Violence:
Questo gruppo non c'entra nulla nella tua lista, anzi gli ideali del cantante sono lontani da Dylan, Boris Vian o Ferré...
È un gruppo realista e di estrema destra.
Mentre guardavo qualcosa su Negazione, mi sono imbattuto in Paris Violence:
Questo gruppo non c'entra nulla nella tua lista, anzi gli ideali del cantante sono lontani da Dylan, Boris Vian o Ferré...
È un gruppo realista e di estrema destra.
Paris Violence, extrême-droite et royalisme
Mise-à-jour : voir ce post avec des photos à une manif facho et homophobe de l'Action Francaise
[IMG]
Ceci a été discuté dans la section privé du...
[IMG]
Ceci a été discuté dans la section privé du...
Rinaldo P. 2023/8/30 - 08:50
@ Rinaldo P.
Ciao Rinaldo, ti ringraziamo per la segnalazione ma già conoscevamo le posizioni del gruppo Paris Violence. Questo è un sito molto vasto che ha sempre cercato di testimoniare ciò che è stato scritto e cantato sulla guerra e attorno alla guerra, prendendo ovviamente le proprie posizioni (che, peraltro, non sono “granitiche” pur rispettando un minimo comun denominatore) ma esponendo anche quelle di altri, spesso lontanissimi dal nostro modo di pensare. Ad esempio, come forse avrai notato, esiste nel sito un intero percorso (con 53 canzoni sinora) dedicato alla “Destra e Reazionarismo contro e nella guerra”. Niente di più lontano da noi e dalle nostre motivazioni, ma si tratta di un’elementare accettazione della diversità, la quale appunto ci distingue, e parecchio, da ogni cultura totalitaria e oppressiva. Casomai, quindi, abbiamo aggiunto questa canzone a tale percorso (del resto,... (Continues)
Ciao Rinaldo, ti ringraziamo per la segnalazione ma già conoscevamo le posizioni del gruppo Paris Violence. Questo è un sito molto vasto che ha sempre cercato di testimoniare ciò che è stato scritto e cantato sulla guerra e attorno alla guerra, prendendo ovviamente le proprie posizioni (che, peraltro, non sono “granitiche” pur rispettando un minimo comun denominatore) ma esponendo anche quelle di altri, spesso lontanissimi dal nostro modo di pensare. Ad esempio, come forse avrai notato, esiste nel sito un intero percorso (con 53 canzoni sinora) dedicato alla “Destra e Reazionarismo contro e nella guerra”. Niente di più lontano da noi e dalle nostre motivazioni, ma si tratta di un’elementare accettazione della diversità, la quale appunto ci distingue, e parecchio, da ogni cultura totalitaria e oppressiva. Casomai, quindi, abbiamo aggiunto questa canzone a tale percorso (del resto,... (Continues)
CCG/AWS Staff 2023/8/30 - 09:59
Beh, una qualche Giovinezza c'è pure su queste ardite pagine...
D'altra parte, sono solo 20 anni e poco più, e giovinette ancora siete, o ardite CCG del popolo!
D'altra parte, sono solo 20 anni e poco più, e giovinette ancora siete, o ardite CCG del popolo!
Argo S. 2023/8/30 - 21:53
Comunque Flavien-Alexandre Bertran de Balanda ("Baron de Falguiere"!), in arte Flav - che a suo tempo chiese alle CCG/AWS la rimozione del suo vero nome - è un personaggino davvero chiacchierone... Non so se lo ammetterei tra i miei Arditi...
Argo S. 2023/8/30 - 22:05
Mennyből az angyal
[2002]
Poesia di Sándor Márai (1956)
A poem by Sándor Márai
Versek: Márai Sándor
Musica / Music / Zene: Szilveszter Jenei / Jenei Szilveszter
Album: Mennyből az angyal – versek és dalok 56-ról
["Angelo dal cielo - poesie e canzoni del '56"
"Angel from the Heaven - Poems and Songs from 1956"]
Interpretata da / Performed by: Miklós Varga / Varga Miklós
Nel 1956, il sig. Sándor Károly Henrik Grosschmid de Mára ha 56 anni e vive da qualche tempo a New York. Di professione scrittore e poeta, si è abbreviato il chilometrico nome in “Sándor Márai”, ove quel “Márai” altro non è che la forma magiarizzata del gentilizio “de Mára”. E' nato l'11 aprile del 1900 in una città che, in un secolo, ha cambiato quattro nazioni (Impero Austroungarico, Ungheria, Cecoslovacchia e, infine, la Slovacchia dove si trova attualmente); in ungherese si chiama Kassa, in slovacco Košice, in tedesco Kaschau, in... (Continues)
Poesia di Sándor Márai (1956)
A poem by Sándor Márai
Versek: Márai Sándor
Musica / Music / Zene: Szilveszter Jenei / Jenei Szilveszter
Album: Mennyből az angyal – versek és dalok 56-ról
["Angelo dal cielo - poesie e canzoni del '56"
"Angel from the Heaven - Poems and Songs from 1956"]
Interpretata da / Performed by: Miklós Varga / Varga Miklós
Nel 1956, il sig. Sándor Károly Henrik Grosschmid de Mára ha 56 anni e vive da qualche tempo a New York. Di professione scrittore e poeta, si è abbreviato il chilometrico nome in “Sándor Márai”, ove quel “Márai” altro non è che la forma magiarizzata del gentilizio “de Mára”. E' nato l'11 aprile del 1900 in una città che, in un secolo, ha cambiato quattro nazioni (Impero Austroungarico, Ungheria, Cecoslovacchia e, infine, la Slovacchia dove si trova attualmente); in ungherese si chiama Kassa, in slovacco Košice, in tedesco Kaschau, in... (Continues)
Vers:
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Contributed by Riccardo Venturi 2016/10/23 - 21:52
Song Itineraries:
Magyarország 1956. The Hungarian revolt.
Olasz fordítás: Riccardo Venturi
23 ottobre 2016 / október 23-a, 2016 22:13
Due parole del traduttore. Si tratta di una traduzione poco meno che letterale, senza nessunissimo intento poetico. Esiste, in italiano, perlomeno una traduzione con intenti artistici, e in rima: quella di Francesco Vernazza. Un vero e proprio "tour de force" ritmico, a volte con soluzioni un po' arcaizzanti (tipo "tirarno") ma sicuramente assai degno di nota. Un'ulteriore traduzione italiana è quella della sig.ra Agnes Preszler, che già una volta, anni fa, ci ha diffidati per iscritto dall'inserire sue traduzioni senza autorizzazione; indi per cui mi sono deciso ad affrontare da solo il testo di Márai. La mia traduzione, oltre ad essere praticamente letterale, segue l'andamento della versione musicata e cantata. Non potrebbe naturalmente essere eseguita neppure da una banda di paese, a differenza di quella della... (Continues)
23 ottobre 2016 / október 23-a, 2016 22:13
Due parole del traduttore. Si tratta di una traduzione poco meno che letterale, senza nessunissimo intento poetico. Esiste, in italiano, perlomeno una traduzione con intenti artistici, e in rima: quella di Francesco Vernazza. Un vero e proprio "tour de force" ritmico, a volte con soluzioni un po' arcaizzanti (tipo "tirarno") ma sicuramente assai degno di nota. Un'ulteriore traduzione italiana è quella della sig.ra Agnes Preszler, che già una volta, anni fa, ci ha diffidati per iscritto dall'inserire sue traduzioni senza autorizzazione; indi per cui mi sono deciso ad affrontare da solo il testo di Márai. La mia traduzione, oltre ad essere praticamente letterale, segue l'andamento della versione musicata e cantata. Non potrebbe naturalmente essere eseguita neppure da una banda di paese, a differenza di quella della... (Continues)
ANGELO DAL CIELO
(Continues)
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Buongiorno, sono la signora Preszler, non mi ricordo questa conversazione col signor Venturi, io in casi motivati do l'autorizzazione per la pubblicazione delle mie traduzioni anche se preferisco che vengano lette sul mio sito dedicato. Purtoppo però ho visto tantissime volte che esse sono state pubblicate senza neanche menzionare il mio nome, figuriamoci di chiedere il permesso. E' capitato anche che le poesie sono state tagliate, storpiate, qualcuno addirittura le ha spacciate come proprie. Quindi probabilmente era questo il caso e il motivo per cui non ha dato l'autorizzazione quella volta.
Agnes Preszler 2022/7/22 - 16:38
Węgrom
Parole di Zbigniew Herbert [1956]
Musica di Antonina Krzysztoń
Nell'album intitolato "Czas bez skarg" [1995]
Musica di Antonina Krzysztoń
Nell'album intitolato "Czas bez skarg" [1995]
Stoimy na granicy
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2013/9/18 - 23:36
Song Itineraries:
Magyarország 1956. The Hungarian revolt.
Testo originale della poesia di Zbigniew Herbert. Lo vorrei riportare qua, anche se solo una parola lo differenzia dal testo cantato da Antonina Krzysztoń.
Trovato su questa pagina.
Trovato su questa pagina.
WĘGROM
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2013/9/19 - 01:59
Vesione ungherese di Gömöri György
Lengyelből fordította: Gömöri György
Da Youtube
Lengyelből fordította: Gömöri György
Da Youtube
1956
(Continues)
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2013/9/19 - 02:03
Unkarin vapaus
[1958]
"Magyar szabadság"
"Libertà magiara"
"Hungarian Freedom"
Musica e testo: Seppo Ylöstalo 1958
Music and lyrics: Seppo Ylöstalo 1958
Sävel ja sanat: Seppo Ylöstalo 1958
Si tratta di una canzone in lingua finlandese il cui video è reperibile sia su YouTube (si veda l'apposito spazio), sia su questa pagina. Nel video (che pure contiene una breve intervista all'autore), non se ne fa il nome; né il testo originale finlandese è reperibile in rete. Dal video abbiamo trascritto la traduzione interlineare in lingua ungherese, che serve da base per la traduzione italiana.
Juha Rämö ha fornito il nome l'autore della canzone e trascritto il testo originale.
La canzone è stata scritta e composta all'inizio del 1958 da Seppo Ylöstalo, l'uomo intervistato nel videoclip su youtube. Alll'epoca stava studiando a Heinola per diventare un maestro di scuola elementare. Un giorno durante... (Continues)
"Magyar szabadság"
"Libertà magiara"
"Hungarian Freedom"
Musica e testo: Seppo Ylöstalo 1958
Music and lyrics: Seppo Ylöstalo 1958
Sävel ja sanat: Seppo Ylöstalo 1958
Si tratta di una canzone in lingua finlandese il cui video è reperibile sia su YouTube (si veda l'apposito spazio), sia su questa pagina. Nel video (che pure contiene una breve intervista all'autore), non se ne fa il nome; né il testo originale finlandese è reperibile in rete. Dal video abbiamo trascritto la traduzione interlineare in lingua ungherese, che serve da base per la traduzione italiana.
Juha Rämö ha fornito il nome l'autore della canzone e trascritto il testo originale.
La canzone è stata scritta e composta all'inizio del 1958 da Seppo Ylöstalo, l'uomo intervistato nel videoclip su youtube. Alll'epoca stava studiando a Heinola per diventare un maestro di scuola elementare. Un giorno durante... (Continues)
Oi, Unkari sun vapautes' on jäänyt aikain taa
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff + Juha Rämö 2008/12/29 - 18:58
Song Itineraries:
Magyarország 1956. The Hungarian revolt.
Hungarian version as reproduced from the YouTube video
MAGYAR SZABADSÁG
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2008/12/29 - 20:14
LIBERTA' UNGHERESE
(Continues)
(Continues)
December 29, 2008
FREEDOM FOR HUNGARY
(Continues)
(Continues)
Dear AWS staff,
I'm glad to announce that the AWS song titled "Unkarin vapaus" is no longer anonymous.
The song was written and composed in early 1958 by Seppo Ylöstalo, the man interviewed on the Youtube video clip. At that time, he was studying at the Heinola Seminar to become a primary school teacher. One day during a music class the students were assigned by their teacher to compose a song. Ylöstalo wrote this song but never submitted it. Nor was the song ever published or performed in front of an audience before this short film from 2006.
The Finnish lyrics along with a picture of the author are attached.
Yours sincerely
Juha Rämö
I'm glad to announce that the AWS song titled "Unkarin vapaus" is no longer anonymous.
The song was written and composed in early 1958 by Seppo Ylöstalo, the man interviewed on the Youtube video clip. At that time, he was studying at the Heinola Seminar to become a primary school teacher. One day during a music class the students were assigned by their teacher to compose a song. Ylöstalo wrote this song but never submitted it. Nor was the song ever published or performed in front of an audience before this short film from 2006.
The Finnish lyrics along with a picture of the author are attached.
Yours sincerely
Juha Rämö
Juha Rämö 2015/3/27 - 22:30
Dear Juha, this is really great from you. You helped us solve one of the oldest "mysteries" of this site, a page which has remained eight years or so without the original lyrics of the song included. Btw, I see you are no real newcomer to our site; your name didn't sound new to me, as you had already contributed a number of translations to our website (and to my old friend Walter Pistarini's site, "Via del Campo"), mostly of songs by Fabrizio De André. I wonder if you made other translations of songs by De André into Finnish. Anyway, we really appreciate your contributions disclosing the world of the Finnish antiwar, protest and freedom songs.
Riccardo Venturi 2015/3/28 - 00:30
I'm only glad to help with new songs and versions but also with mysteries. I have, indeed, been translating songs by Faber mainly into Finnish. And I also noticed that you have fetched my translation of "Canzone del maggio" from Via del Campo. Thanks for that. Recently, I was able to complete the translation of "Dolcenera", but that one doesn't have much to do with antiwar themes, does it.
By the way, Seppo Ylöstalo is the one who made the screenplay for that Youtube video. His name appears at the end of the clip, which was the key for me to tracing him.
By the way, Seppo Ylöstalo is the one who made the screenplay for that Youtube video. His name appears at the end of the clip, which was the key for me to tracing him.
Juha Rämö 2015/3/28 - 08:49
Pane e libertà
2012
Nebbia bassa
feat. Modena City Ramblers
Giuseppe Di Vittorio, nato a Cerignola-Puglia-l'11 agosto 1892, è stato un politico, sindacalista e antifascista italiano. Fra gli esponenti più autorevoli del sindacato italiano del secondo dopoguerra, a differenza di molti altri sindacalisti non aveva origini operaie ma contadine, nato in una famiglia di braccianti, il gruppo sociale più numeroso alla fine dell'ottocento in Puglia.
I suo genitori lavoravano la terra dei marchesi Rubino-Rossi di Cerignola. Costretto a fare il bracciante,a causa della morte del padre per un incidente sul lavoro nel 1900, dopo aver imparato a leggere e a scrivere sommariamente, teneva un quaderno in cui annotava termini ignoti che udiva, mettendo da parte faticosamente i soldi per acquistare un vocabolario.
Già negli anni dell'adolescenza, a 12 anni circa,aveva iniziato una intensa attività politica e sindacale... (Continues)
Nebbia bassa
feat. Modena City Ramblers
Giuseppe Di Vittorio, nato a Cerignola-Puglia-l'11 agosto 1892, è stato un politico, sindacalista e antifascista italiano. Fra gli esponenti più autorevoli del sindacato italiano del secondo dopoguerra, a differenza di molti altri sindacalisti non aveva origini operaie ma contadine, nato in una famiglia di braccianti, il gruppo sociale più numeroso alla fine dell'ottocento in Puglia.
I suo genitori lavoravano la terra dei marchesi Rubino-Rossi di Cerignola. Costretto a fare il bracciante,a causa della morte del padre per un incidente sul lavoro nel 1900, dopo aver imparato a leggere e a scrivere sommariamente, teneva un quaderno in cui annotava termini ignoti che udiva, mettendo da parte faticosamente i soldi per acquistare un vocabolario.
Già negli anni dell'adolescenza, a 12 anni circa,aveva iniziato una intensa attività politica e sindacale... (Continues)
Giuseppe Di Vittorio contadino
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(Continues)
Contributed by donquijote82 2014/5/3 - 15:26
Budapest
Questo è per un modo di rispondere al vostro commento! Ed è anche il tentativo di riproporre una canzone che avete censurato. Capisco la censura verso quell'altra, quella con la parola "camerata". È una parola che fa orrore anche a me. Malgrado anche voi l'abbiate accostata a "compagno", dicendo che non censurereste a priori nessuna delle due, devo ammettere che "compagno" non mi fa orrore, "camerata" sì. Però perché secondo voi succede questo? Forse perché abbiamo ricevuto flussi informativi diversi, non del tutto obiettivi (e questo da ben prima che un certo presidente del consiglio avesse un fratello proprietario di un Giornale di nicchia). A mio avviso, se l'informazione fosse stata giusta, ENTRAMBE le parole oggi dovrebbero darci il medesimo senso di SCHIFO. Comunque così non è e quindi è giusto che la parola "camerata" non rientri in una raccolta di canzoni pacifiste, soprattutto se... (Continues)
Sto sul monte e guardo giù
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco M. - Como 2005/11/14 - 12:47
Personalmente non mi fa orrore nessuna parola. Sono i fatti a farmi orrore. E molti autori delle canzoni da te segnalate hanno appoggiato e militato in un movimento che NEI FATTI si è reso protagonista di guerre, sterminio, violenza e odio.
"Camerata" è una parola che ha un chiaro riferimento all'ambiente militare, nel quale il fascismo ha sempre riscosso molte simpatie e sul quale ha fondato la sua ideologia guerrafondaia. Puoi capire che in un sito che si definisce "pacifista e antimilitarista" questa parola non sia vista di buon occhio. Tanto più se, come nel caso in questione, tendeva a presentare le vicende storiche in maniera grossolanamente faziosa e platealmente falsa.
È certo vero che persone che si dicevano "compagni" si sono macchiate di crimini orrendi e non saremo certo noi a chiudere gli occhi sugli orrori dei gulag sovietici o dei campi di concentramento di altre dittatture... (Continues)
"Camerata" è una parola che ha un chiaro riferimento all'ambiente militare, nel quale il fascismo ha sempre riscosso molte simpatie e sul quale ha fondato la sua ideologia guerrafondaia. Puoi capire che in un sito che si definisce "pacifista e antimilitarista" questa parola non sia vista di buon occhio. Tanto più se, come nel caso in questione, tendeva a presentare le vicende storiche in maniera grossolanamente faziosa e platealmente falsa.
È certo vero che persone che si dicevano "compagni" si sono macchiate di crimini orrendi e non saremo certo noi a chiudere gli occhi sugli orrori dei gulag sovietici o dei campi di concentramento di altre dittatture... (Continues)
Mi dispiace immensamente che gli autori di canzoni dalle parole tanto significative, che doverosamente ci ricordano orrori che credo nessuno di noi potrebbe approvare, siano persone con le sgradevoli caratteristiche che indicate. Da parte mia eviterò però una ricerca delle caratteristiche/scheletri nell'armadio degli autori delle altre migliaia di canzoni presenti, a pieno titolo, in questo sito. Siamo in un sito di pace, non di polemiche! E se un delinquente ha scritto anche solo una parola di pace, allora è giusto che sia qui. Ad esempio non andrò sotto ad una delle canzoni aggiunte dopo le mie a scrivere che in Spagna lo schifo era Franco e non il capitale, piazzato lì forse per "licenza poetica" dell'autore (che non so chi sia e del quale non cercherò la fedina penale).
Sulla censura della parola "camerata" mi ero già detto d'accordo. Anzi, posso aggiungere le mie scuse per non aver... (Continues)
Sulla censura della parola "camerata" mi ero già detto d'accordo. Anzi, posso aggiungere le mie scuse per non aver... (Continues)
Marco M. - Como 2005/11/14 - 16:38
I commenti inseriti da me e da Lorenzo Masetti si riferiscono ovviamente ai testi delle canzoni e non rappresentano certamente una polemica verso chi le ha spedite, cioè tu. Ribadisco anzi che hai fatto benissimo e spero che la tua collaborazione non si esaurisca certamente qui. Rappresentano invece delle semplicissime, e a mio parere doverose, puntualizzazioni storiche riferite a ciò che si afferma in quelle canzoni. Le quali sono in ogni caso delle testimonianze, e come tali devono essere prese. Per il resto, si può discutere all'infinito che cosa sia una "canzone contro la guerra"; ma è una domanda che rischia di rimanere eternamente senza risposta. Proprio per questo la politica di questo sito, fin dalla sua nascita, è stata quella di accogliere qualsiasi tipo di testo, senza preclusioni. Su quasi tremila canzoni inserite in neppure tre anni di vita del sito, ne saranno state rifiutate... (Continues)
Riccardo Venturi 2005/11/14 - 18:47
Ringrazio per la risposta e per il vostro lavoro. Ringrazio anche per avermi spiegato chi sono gli autori dei testi che ho spedito. E così mi domando... come mai, a parte Guccini, per trovare riferimenti a certi fatti, ci si debba affidare ad autori dal passato e dal presente quantomeno dubbi? E' una cosa davvero preoccupante, a mio avviso... Ciao!
Marco M. - Como 2005/11/14 - 19:09
Molti ringraziamenti vanno anche a te per aver contribuito in modo intelligente a questioni che non sono semplici; anzi, direi, decisamente spinose. Poni tra l'altro un'ulteriore domanda alla quale mi piacerebbe rispondere. Ma penso che l'unico modo veramente degno per farlo sia quello che adottiamo ogni giorno: la ricerca. Cercare, cercare, cercare. In rete sono nascosti ancora migliaia di testi da trovare, da leggere, da tradurre. Ed è quello che continueremo a fare ogni giorno, certi di poter contare su tanti che ci aiutano. Proprio adesso ho aperta una pagina di Google sulla quale ho impostato, in ungherese (lingua che conosco) le parole "Dalok a '56 forradalomáról" (canzoni sulla rivolta del '56). Vedrai che qualcosa ne verrà fuori.
Riccardo Venturi 2005/11/14 - 22:23
Sì, ho notato leggendo alcune traduzioni che ti destreggi bene con le lingue e le storie dell'Est, per cui attenderò di trovare i frutti delle tue ricerche (che io mai potrei riuscire a fare). Comunque resta a mio avviso inquietante come una parte della verità sia così difficile da scovare in canzoni decenti e note, a differenza dall'altra parte, che è diffusissima ovunque, in capolavori apprezzati universalmente. Ciao!
Marco M. - Como 2005/11/14 - 23:20
Ricordo per dover di cronaca che questa canzone ha avuto un riconoscimento ufficiale da parte della Repubblica Magiara.
Willy 2007/3/18 - 18:01
Rileggendo (e traducendo) “Budapest”
di Riccardo Venturi
Era stata anche colpa della mia imperizia se, per ora, questo sito non aveva ospitato un percorso sulla rivolta antistalinista ungherese del 1956. Adesso c'è, con alcune canzoni in ungherese (e con la famosa e terribile poesia di Gyula Illyés, Egy mondat a zsarnokságról, una delle primissime “CCG primitive” perché messa in musica e cantata proprio durante la rivolta) e con alcune altre in italiano. Quelle in italiano, come questa di Leo Valeriano che a suo tempo, come si può vedere in questa pagina, ha provocato una lunga ed accesa discussione, provengono tutte dal cantautorato di destra; sarebbe inutile, oltre che ipocrita, negarlo. Così come sarebbe ipocrita e inutile negare che la rivolta ungherese è stata una rivolta contro il regime comunista e stalinista dell'epoca e, più in profondità, una semplice rivolta per la libertà. “La... (Continues)
di Riccardo Venturi
Era stata anche colpa della mia imperizia se, per ora, questo sito non aveva ospitato un percorso sulla rivolta antistalinista ungherese del 1956. Adesso c'è, con alcune canzoni in ungherese (e con la famosa e terribile poesia di Gyula Illyés, Egy mondat a zsarnokságról, una delle primissime “CCG primitive” perché messa in musica e cantata proprio durante la rivolta) e con alcune altre in italiano. Quelle in italiano, come questa di Leo Valeriano che a suo tempo, come si può vedere in questa pagina, ha provocato una lunga ed accesa discussione, provengono tutte dal cantautorato di destra; sarebbe inutile, oltre che ipocrita, negarlo. Così come sarebbe ipocrita e inutile negare che la rivolta ungherese è stata una rivolta contro il regime comunista e stalinista dell'epoca e, più in profondità, una semplice rivolta per la libertà. “La... (Continues)
Vorrei segnalare questo articolo di Indro Montanelli che nel 1956 si trovava Budapest nei giorni della rivolta.Montanelli non era certo un uomo di sinistra,aveva i suoi punti di vista e,mi pare,onestamente di destra.Bene leggendo questo articolo si possono capire le enormi manipolazioni da parte della stampa Italiana sia"borghese" che "comunista",quindi non una rivolta in appoggio al capitalismo in chiave anti socialista ma una rivolta anti stalinista per un socialismo più umano e forse più consigliare. Riporto un breve capitolo:
...Montanelli si fa ugualmente venire a prendere da studenti di un collegio vicino un chilometro, per essere condotto, insieme agli altri, in qualche covo di lavoratori insorti, per raccogliere informazioni per i suoi articoli. Questi giovani del collegio sono i 'combattenti della libertà' che il regime ha addestrato alla guerra partigiana, in caso di invasione... (Continues)
...Montanelli si fa ugualmente venire a prendere da studenti di un collegio vicino un chilometro, per essere condotto, insieme agli altri, in qualche covo di lavoratori insorti, per raccogliere informazioni per i suoi articoli. Questi giovani del collegio sono i 'combattenti della libertà' che il regime ha addestrato alla guerra partigiana, in caso di invasione... (Continues)
Marcello Ambu 2013/10/20 - 14:56
“non si sarà mai dei dominatori, se non avremo la coscienza esatta di una nostra fatale superiorità. Coi negri non si fraternizza. Non si può, non si deve. Almeno finché non si sia data loro una civiltà“. (Indro Montanelli, alias: senti chi parla)
Gian Piero Testa 2013/10/20 - 22:19
Anche Scalfari, Bocca e altri guru della sinistra scrivevano in quegli anni cose simili...
Guglielmo di Napoli 2013/10/20 - 22:59
Però non risulta che si comprassero schiavette dodicenni. Da civilizzare, ovviamente.
Gian Piero Testa 2013/10/21 - 11:53
That's How Grateful We Are
[1990]
Slap!
About the bad working conditions in Soviet-era Hungary that lead to the short-lived Hungarian Revolution of 1956, and the destruction of a statue of Stalin, as a metaphor for the conditions of the working class around the world
Slap!
About the bad working conditions in Soviet-era Hungary that lead to the short-lived Hungarian Revolution of 1956, and the destruction of a statue of Stalin, as a metaphor for the conditions of the working class around the world
OK, this one's called "Whitewash"
(Continues)
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2012/3/19 - 20:18
Song Itineraries:
Magyarország 1956. The Hungarian revolt.
Poverty for All
[2006]
Album “Our Darkest Days”
Canzone sulla violenta repressione della rivolta ungherese del 1956 ad opera dei sovietici.
Furono 2500 i resistenti ungheresi ammazzati, migliaia i feriti.
Album “Our Darkest Days”
Canzone sulla violenta repressione della rivolta ungherese del 1956 ad opera dei sovietici.
Furono 2500 i resistenti ungheresi ammazzati, migliaia i feriti.
Sold by your own
(Continues)
(Continues)
Contributed by Bartleby 2012/3/6 - 10:49
Song Itineraries:
Magyarország 1956. The Hungarian revolt.
Ungheria martire
[1972]
Parole e musica di Roberto Scocco
Lyrics and music by Roberto Scocco
Szavak és zene: Roberto Scocco
"A volte sembra che certi orrori siano stati dimenticati... Questa canzone del 1972 li ricorda." (Marco M. - Como)
Parole e musica di Roberto Scocco
Lyrics and music by Roberto Scocco
Szavak és zene: Roberto Scocco
"A volte sembra che certi orrori siano stati dimenticati... Questa canzone del 1972 li ricorda." (Marco M. - Como)
Si veda l'intervento personale dell'autore, Roberto Scocco, così come tutta la relativa discussione. La scelta di curare le pagine dedicate alle canzoni sulla rivolta ungherese, anche quelle italiane di destra dedicate all'avvenimento, si inserisce nell'ottica del nuovo percorso sulla Rivolta ungherese del '56. [CCG/AWS Staff]
La notizia corse per tutta la città
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco M. - Como 2005/11/14 - 02:35
Nota: il commento che segue si riferiva a una canzone successivamente cancellata. Ci stiamo stancando delle canzoni fasciste e ne stiamo cancellando alcune
Colgo l'occasione per alcune considerazioni.
Oggi sono state proposte sei canzoni provenienti dalla cosiddetta "musica alternativa" di stampo chiaramente neofascista. Canzoni che parlano di argomenti, la Rivolta ungherese antistalinista del '56 e la Primavera di Praga, i quali rientrano e debbono rientrare per forza di cose in una raccolta come questa, al pari di Primavera di Praga di Francesco Guccini, o di Egy mondat a zsarnokságról di Gyula Illyés (che era un grande poeta, e la cui bellissima e terribile poesia fu messa in musica e cantata durante la rivolta del '56). Le inseriamo quindi senz'altro, dato che la politica del nostro sito è, dall'inizio, assolutamente priva di ogni tipo di discriminazione (prova ne sia anche l'inserimento... (Continues)
Colgo l'occasione per alcune considerazioni.
Oggi sono state proposte sei canzoni provenienti dalla cosiddetta "musica alternativa" di stampo chiaramente neofascista. Canzoni che parlano di argomenti, la Rivolta ungherese antistalinista del '56 e la Primavera di Praga, i quali rientrano e debbono rientrare per forza di cose in una raccolta come questa, al pari di Primavera di Praga di Francesco Guccini, o di Egy mondat a zsarnokságról di Gyula Illyés (che era un grande poeta, e la cui bellissima e terribile poesia fu messa in musica e cantata durante la rivolta del '56). Le inseriamo quindi senz'altro, dato che la politica del nostro sito è, dall'inizio, assolutamente priva di ogni tipo di discriminazione (prova ne sia anche l'inserimento... (Continues)
Riccardo Venturi 2005/11/14 - 11:40
L' "occidente", come è noto da chiunque abbia qualche minima conoscenza storica (cosa che ovviamente è impossibile richiedere a dei fascisti), negli stessi giorni della rivolta ungherese era impegnatissimo con le sue guerre e guerricciole coloniali, come l'invasione anglo-francese del Canale di Suez ed altre. Del resto, sarebbe stato impensabile, nel 1956, mettere nella sia pur minima discussione la divisione del mondo in due blocchi scaturita dagli accordi di Yalta e Potsdam. Si noti in questa canzone anche l'ennesimo tentativo di presentare la rivolta ungherese come "santa". Certo, la chiesa del nazista cattolico Mindszenty vi si buttò a corpo morto, non potendo lasciar perdere un'occasione del genere per presentarsi agli occhi del mondo come paladina della libertà...quando fino a pochi anni prima era impegnata assai attivamente nello sterminio degli ebrei ungheresi.
Canzone contro la guerra, questa? Può anche darsi, a condizione che si faccia sempre presente da chi proviene.
Canzone contro la guerra, questa? Può anche darsi, a condizione che si faccia sempre presente da chi proviene.
Riccardo Venturi 2005/11/14 - 12:33
Ricordiamo anche per dovere di cronaca che l'autore di questa canzone, Roberto Scocco (di Macerata) è un fascista repubblichino impegnato tra le altre cose con case editrici come questa, dal significativo nome di "Ultima Crociata". Il che mi fa fortemente dubitare del suo effettivo impegno contro la guerra...ma tant'è, e che non si dica mai che le CCG/AWS operano censure. I suoi curatori ed amministratori si riservano però il sacrosanto diritto di provare dei conati di vomito davanti a certi personaggi.
Riccardo Venturi 2005/11/14 - 12:42
Non so chi sia davvero l'autore di questa canzone e mi fido quindi dei vostri conati di vomito. Però questo è un sito di CANZONI contro la guerra. E questa è una CANZONE contro la guerra, indipendentemente da chi l'abbia scritta. Grazie quindi per averla pubblicata ugualmente. Comunque ritengo che non sia il caso di attaccare nessuno, in un sito pacifista. Anzi, sarebbe bello potere vedere certe canzoni raccolte all'interno di uno dei "percorsi". Non è esistito solo l'orrore del Vietnam purtroppo. Gli altri orrori ci vengono raccontati da gente meno simpatica di Gianni Morandi? Dispiace anche a me, credetemi! Comunque se le canzoni sono di pace e se l'orrore in questione c'è stato davvero, allora perché non creare un percorso?! Saluti e grazie per l'attenzione!
Marco M. - Como 2005/11/14 - 16:14
L'idea di istituire un percorso sulla rivolta ungherese del '56 (così come sulla Primavera di Praga) è senz'altro ottima, e a dire il vero ci avevamo già pensato (anche nell'ottica dell'istituzione di tanti altri possibili percorsi ancora mancanti). Senz'altro verranno tutti quanti istituiti in un lasso di tempo relativamente breve.
Riccardo Venturi 2005/11/14 - 18:56
Mi chiamo Roberto Scocco e sono l'autore di questa canzone. Vi ringrazio per avermi pubblicato ma non condivido molto i commenti del sig. Venturi che probabilmente non riesce a liberarsi da dei retaggi piuttosto superati.
Sono nato nel 1956 e quindi non ho niente di repubblichino e sono anche uno storico e sotto questa veste faccio da supervisore ad alcune pubblicazioni riguardanti il periodo storico della RSI. Ho collaborato con molte case editrici ed il giornalista Panza ha attinto molto dall'archivio che mi è stato affidato. Ritornando alla canzone chiaramente a quel tempo sono stato influenzato da come veniva affrontato l'argomento a quel tempo e molto anche dalla canzone di Leo Valeriano. Avevo conosciuto degli ungheresi e sinceramente mi aveva molto colpito il loro racconto. Vorrei confessare che nel 1992 andai a Buda e dall'alto del castello ripensai anche al mio passato, Ero in compagnia... (Continues)
Sono nato nel 1956 e quindi non ho niente di repubblichino e sono anche uno storico e sotto questa veste faccio da supervisore ad alcune pubblicazioni riguardanti il periodo storico della RSI. Ho collaborato con molte case editrici ed il giornalista Panza ha attinto molto dall'archivio che mi è stato affidato. Ritornando alla canzone chiaramente a quel tempo sono stato influenzato da come veniva affrontato l'argomento a quel tempo e molto anche dalla canzone di Leo Valeriano. Avevo conosciuto degli ungheresi e sinceramente mi aveva molto colpito il loro racconto. Vorrei confessare che nel 1992 andai a Buda e dall'alto del castello ripensai anche al mio passato, Ero in compagnia... (Continues)
Egregio sig. Scocco, nel ringraziarla per il Suo gentile intervento vorrei anch'io ricordarLe, altrettanto gentilmente, che la persona che poco fa ha tacciato di "non riuscire a liberarsi di retaggi superati" è la stessa (vale a dire il sottoscritto) che non più di un'ora fa ha approvato il Suo intervento. Per il resto non c'è molto da dire, a parte il fatto che mi stupisco assai poco che Giampaolo Pansa abbia copiosamente attinto dal Suo archivio. Davvero nulla di nuovo sotto il sole per una persona come Pansa, oramai da anni impegnato in un'opera capillare di revisionismo. Retaggi superati? Semplicemente difformità radicale di visioni e di idee. I nostri retaggi sono semplicemente agli antipodi, e di questo Le chiedo semplicemente di prendere atto senza ulteriori polemiche, visto che Lei è pur sempre un autore ospitato da questo sito che, come forse avrà intuito, non è un sito neutrale.... (Continues)
Riccardo Venturi 2007/8/13 - 21:03
Egr. sig. Venturi,
non Le ho risposto subito anche perchè non ho niente da ridire su quello che ha scritto in risposto al mio precedente intervento. Vorrei chiudere subito la questione affermando che ho vissuto quei tempi e credo di esserne stato un protagonista e mi riferisco chiaramente agli anni '70. Anche se avessi fatto errori non rinnego niente anzi sono fiero di aver partecipato ad un epoca mmentre i soliti stavano a guardare. Il mio strumento di lotta era la chitarra e nessuno mi ha mai impedito di cantare anche in piazze di fuoco come Milano e Bologna. Ricordo quei tempi....per lo meno, giusta o sbagliata la parte, ho vissuto con intensità come del resto ho sempre fatto nella mia vita.
Grazie di avermi ospitato sul suo sito.
Ci sono un paio di errori di trascrizione che Le comunicherò se vorrà aggiustare il testo.
(roberto scocco)
non Le ho risposto subito anche perchè non ho niente da ridire su quello che ha scritto in risposto al mio precedente intervento. Vorrei chiudere subito la questione affermando che ho vissuto quei tempi e credo di esserne stato un protagonista e mi riferisco chiaramente agli anni '70. Anche se avessi fatto errori non rinnego niente anzi sono fiero di aver partecipato ad un epoca mmentre i soliti stavano a guardare. Il mio strumento di lotta era la chitarra e nessuno mi ha mai impedito di cantare anche in piazze di fuoco come Milano e Bologna. Ricordo quei tempi....per lo meno, giusta o sbagliata la parte, ho vissuto con intensità come del resto ho sempre fatto nella mia vita.
Grazie di avermi ospitato sul suo sito.
Ci sono un paio di errori di trascrizione che Le comunicherò se vorrà aggiustare il testo.
(roberto scocco)
Senz'altro, li potrà inviare in ogni momento e la ringraziamo per la disponibilità. Cordiali saluti. [RV]
Mi scusi ma La disturbo di nuovo indicandoLe subito gli errori che Le avevo accennato.
Rivedere il testo mi rinfresca la memoria....dopo tanti anni che non tocco la chitarra. Infatti smisi di cantare e scrivere coanzoni nel 1979 per protesta verso i politicanti che volevano usuare come loro zimbello.
1^ riga:
La notizia...invece di....notizie.
7^ riga dalla fine:
Ungheria....invece di....omelia.
Grazie ancora e resto a Sua disposizione.
(roberto scocco)
Rivedere il testo mi rinfresca la memoria....dopo tanti anni che non tocco la chitarra. Infatti smisi di cantare e scrivere coanzoni nel 1979 per protesta verso i politicanti che volevano usuare come loro zimbello.
1^ riga:
La notizia...invece di....notizie.
7^ riga dalla fine:
Ungheria....invece di....omelia.
Grazie ancora e resto a Sua disposizione.
(roberto scocco)
Provvediamo immediatamente alla correzione del testo, e ancora grazie. [RV]
Magyar nyelvre fordította Riccardo Venturi 2008.12.29-én
Versione ungherese di Riccardo Venturi, 29.12.2008
Versione ungherese di Riccardo Venturi, 29.12.2008
MAGYARORSZÁG MÁRTÍROMSÁGA
(Continues)
(Continues)
Ha én rózsa volnék
Testo e musica di János Bródy ("Tini")
Szavak és zene: Bródy János ("Tini")
Szavak és zene: Bródy János ("Tini")
[...] Infatti conosco una canzone che per me (e penso che per tanti altri) é forse quella che esprime di più la voglia di pace e libertà. Ogni volta che la sento, mi vengono i brividi! [...] La cantante é Zsuzsa Koncz che conoscete giá per via di Régi dal, testo e musica é di János Bródy (suo "nickname" é "Tini" che significa adolescente). La canzone è dagli anni '60 e è stata proibita; anche il suo autore János Bródy la ha interpretata. [Laura]
Ha én rózsa volnék
(Continues)
(Continues)
Contributed by Laura 2006/7/13 - 12:35
Song Itineraries:
Magyarország 1956. The Hungarian revolt.
Az olasz nyelvbe Laura fordította
(Ricevuta il 13 luglio 2006)
Köszönjük Laurát a nagyon szép fordításáért! [RV]
(Ricevuta il 13 luglio 2006)
Köszönjük Laurát a nagyon szép fordításáért! [RV]
SE FOSSI UNA ROSA
(Continues)
(Continues)
Contributed by Laura [tramite RV] 2006/7/13 - 12:48
Alessandro aveva inviato questa canzone non accorgendosi che c'era già, ma registrata a nome della sua interprete Zsuzsa Koncz. Manteniamo ovviamente la traduzione italiana che aveva inviata, spostandola su questa pagina. Con questo invitiamo ancora una volta chiunque intenda proporre una canzone, a verificare prima (anche col titolo) se questa non sia già presente. [CCG/AWS Staff]
SE IO FOSSI UNA ROSA
(Continues)
(Continues)
Contributed by CCG/AWS Staff 2008/11/15 - 19:17
Egy mondat a zsarnokságról
Poesia di Gyula Illyés [1952]
Musica di István Mengy [?], poi di Attila Farkasinsky
A poem by Gyula Illyés [1952]
Music by István Mengy [?], then by Attila Farkasinsky
“La degenerazione del potere minaccia l'avvenire del socialismo e perfino le basi democratiche del nostro sistema socialista. Il potere si isola sempre più dal popolo e si contrappone sempre più ad esso. La democrazia popolare sta diventando a vista d'occhio una dittatura di Partito. Gli obiettivi che questo potere si prefigge non sono affatto determinati dal marxismo, ma dalla volontà di conservare il potere assoluto a qualsiasi prezzo e con qualsiasi mezzo. Invece di convincere e conquistare le masse con la spiegazione politica, con gli scritti e con l'esempio, si è ricorso sempre più alla forza e ai mezzi di coercizione.”
Imre Nagy, 1955
È in origine una poesia, una terrificante poesia scritta nel periodo più buio... (Continues)
Musica di István Mengy [?], poi di Attila Farkasinsky
A poem by Gyula Illyés [1952]
Music by István Mengy [?], then by Attila Farkasinsky
“La degenerazione del potere minaccia l'avvenire del socialismo e perfino le basi democratiche del nostro sistema socialista. Il potere si isola sempre più dal popolo e si contrappone sempre più ad esso. La democrazia popolare sta diventando a vista d'occhio una dittatura di Partito. Gli obiettivi che questo potere si prefigge non sono affatto determinati dal marxismo, ma dalla volontà di conservare il potere assoluto a qualsiasi prezzo e con qualsiasi mezzo. Invece di convincere e conquistare le masse con la spiegazione politica, con gli scritti e con l'esempio, si è ricorso sempre più alla forza e ai mezzi di coercizione.”
Imre Nagy, 1955
È in origine una poesia, una terrificante poesia scritta nel periodo più buio... (Continues)
Hol zsarnokság van,
(Continues)
(Continues)
Versione russa di Valydemar
Дюла Иллеш
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi
Riportiamo un bellissimo discorso di Albert Camus. Ci rincuora sapere che anche allora vi fu chi ebbe la lucidità e l'onestà di capire la portata della Rivuoluzione Ungherese.
Vediamo invece quali fossero le posizioni dei comunisti nostrani più in vista all'epoca. Alcuni hanno vissuto abbastanza a lungo per poi dichiararsi tardivamente pentiti.
Palmiro Togliatti disse: "È mia opinione che una protesta contro l'Unione Sovietica avrebbe dovuto farsi se essa non fosse intervenuta, nel nome della solidarietà che deve unire nella difesa della cività tutti i popoli".
A Pietro Ingrao, che era andato a trovarlo subito dopo l'invasione per confidargli il suo turbamento, riferendogli di non avere dormito la notte, risponderà: "Io invece ho bevuto un bicchiere di vino in più".
Giorgio Napolitano, attuale Presidente della Repubblica italiana, (nel 1956 responsabile della commissione meridionale del... (Continues)
Vediamo invece quali fossero le posizioni dei comunisti nostrani più in vista all'epoca. Alcuni hanno vissuto abbastanza a lungo per poi dichiararsi tardivamente pentiti.
Palmiro Togliatti disse: "È mia opinione che una protesta contro l'Unione Sovietica avrebbe dovuto farsi se essa non fosse intervenuta, nel nome della solidarietà che deve unire nella difesa della cività tutti i popoli".
A Pietro Ingrao, che era andato a trovarlo subito dopo l'invasione per confidargli il suo turbamento, riferendogli di non avere dormito la notte, risponderà: "Io invece ho bevuto un bicchiere di vino in più".
Giorgio Napolitano, attuale Presidente della Repubblica italiana, (nel 1956 responsabile della commissione meridionale del... (Continues)
A Kárpáthyék lánya
Autori della canzone: Levente Szörényi e János Bródy
Szöveg és zene: Szörényi Levente és Bródy János
Grazie a Laura per averci fatto pervenire la canzone, la traduzione e il preziosissimo ed esteso commento.
La Rivoluzione del '56
di Laura
Questa canzone è impossibile da capire fino in fondo senza un minimo di conoscenza degli eventi del 1956 in Ungheria. Ho pensato a lungo se osare dare un minuscolo riassunto di questo momento della storia ungherese, non essendo un’esperta. Perciò consiglio a tutti quelli che hanno un serio interesse per la storia del 1900 di non accontentarsi del mio commento che sicuramente è molto semplificato e sufficiente solo per un primo incontro con gli eventi del 1956.
La rivoluzione e guerra di indipendenza del 1956 cominciarono il 23 ottobre a Budapest e si rivolsero contro l’occupazione dell’Ungheria da parte dell’Unione Sovietica, che ebbe inizio nel... (Continues)
Szöveg és zene: Szörényi Levente és Bródy János
Grazie a Laura per averci fatto pervenire la canzone, la traduzione e il preziosissimo ed esteso commento.
La Rivoluzione del '56
di Laura
Questa canzone è impossibile da capire fino in fondo senza un minimo di conoscenza degli eventi del 1956 in Ungheria. Ho pensato a lungo se osare dare un minuscolo riassunto di questo momento della storia ungherese, non essendo un’esperta. Perciò consiglio a tutti quelli che hanno un serio interesse per la storia del 1900 di non accontentarsi del mio commento che sicuramente è molto semplificato e sufficiente solo per un primo incontro con gli eventi del 1956.
La rivoluzione e guerra di indipendenza del 1956 cominciarono il 23 ottobre a Budapest e si rivolsero contro l’occupazione dell’Ungheria da parte dell’Unione Sovietica, che ebbe inizio nel... (Continues)
A Józsefváros mélyén, hol sötétek a fények
(Continues)
(Continues)
Contributed by Laura + Riccardo 2006/8/16 - 16:20
Song Itineraries:
Magyarország 1956. The Hungarian revolt.
Leggermente aggiustata da RV
ricevuta il 16 agosto 2006
ricevuta il 16 agosto 2006
LA FIGLIA DEI KÁRPÁTHY
(Continues)
(Continues)
I ragazzi della via Paal
[1999]
Dall'album "Rossocuore"
Testo e musica di Pippo Pollina
Qualche tempo fa si cominciò a parlare della Rivolta ungherese del '56, su questo sito, con una serie di canzoni provenienti da ambienti dell'estrema destra. Canzoni che abbiamo inserito con un necessario dialogo con il contributore, dialogo assai fruttuoso conclusosi con la promessa, da parte mia, di ricercare in rete altri testi che parlassero di quell'avvenimento e della sua repressione. Non scordo le promesse, e comincio a farlo con questa bella canzone di Pippo Pollina tratta da un suo album del 1999. Pippo Pollina non è certamente di destra, tutt'altro. E' un artista cosmopolita (pur legatissimo alle sue radici siciliane) e impegnato per la pace e nella pace da posizioni diametralmente opposte. Proprio per questo, non ha nessun "tabù" da osservare, un tabù che -effettivamente- ancora è in una certa qual misura presente.
Della... (Continues)
Dall'album "Rossocuore"
Testo e musica di Pippo Pollina
Qualche tempo fa si cominciò a parlare della Rivolta ungherese del '56, su questo sito, con una serie di canzoni provenienti da ambienti dell'estrema destra. Canzoni che abbiamo inserito con un necessario dialogo con il contributore, dialogo assai fruttuoso conclusosi con la promessa, da parte mia, di ricercare in rete altri testi che parlassero di quell'avvenimento e della sua repressione. Non scordo le promesse, e comincio a farlo con questa bella canzone di Pippo Pollina tratta da un suo album del 1999. Pippo Pollina non è certamente di destra, tutt'altro. E' un artista cosmopolita (pur legatissimo alle sue radici siciliane) e impegnato per la pace e nella pace da posizioni diametralmente opposte. Proprio per questo, non ha nessun "tabù" da osservare, un tabù che -effettivamente- ancora è in una certa qual misura presente.
Della... (Continues)
Volano gli uccelli sul Balaton
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/1/4 - 12:34
Song Itineraries:
Magyarország 1956. The Hungarian revolt.
Deutsche Fassung von Pippo Pollina
DIE KINDER DER PAULSTRASSE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/1/4 - 13:36
Magyar nyelvre fordította Riccardo Venturi 2006.01.04-án
Versione ungherese di Riccardo Venturi, 4 gennaio 2006
Versione ungherese di Riccardo Venturi, 4 gennaio 2006
A PÁL UTCAI FIÚK
(Continues)
(Continues)
Bella, veramente bella. Se fossi un po' più brava, la tradurrei in francese...
Ti abbiamo fatto un omaggio con dedica...[RV]
Claudia 2006/7/2 - 18:40
2 juillet 2006
cette traduction est pour CLAUDIA.
cette traduction est pour CLAUDIA.
LES GARÇONS DE LA RUE PAAL
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2006/7/2 - 22:31
Sono una ragazza ungherese, che adora Italia e la lingua italiana, e di cui nonno ha prese parte nella guerra d`indipendenza di 1956. Mi sono commossa molto di questa bellissima canzone. Grazie tanto a Pippo per questa meravigliosa canzone, e mi congratulo con Riccardo Venturi della traduzione bellissima e perfetta!!
Köszönöm, Niki, a nagyon szép szavaidért. Szeretem Magyarországot és a magyar nyelvet! [RV]
Niki Torjay 2006/7/21 - 22:10
Dimenticare Budapest
Impariamo a non dimenticare gli orrori di tutte le guerre... Davvero struggente questa canzone del 1989.
Da questa pagina intittolata Radio Resistenza Cattolica (sic) si può ascoltare la canzone in questione, proposta come esempio di canzone "edificante" contrapposta al "satanismo imperante nella musica leggera e in particolare nel rock".
Può essere istruttiva una visita al sito del Centro Culturale San Giorgio che propone una rassegna dei messaggi subliminali (ascoltabili naturalmente facendo girare l'LP all'indietro) contenuti nella musica rock.
Una vecchia storia questa delle pie anime molto preoccupate dai messaggi subliminali che invitano al satanismo, alla droga, o alla libertà sessuale, e per niente preoccupati dei messaggi molto poco subliminali lanciati dai loro nuovi paladini della fede (che peraltro spesso e volentieri non sono neanche credenti), con le loro ingiurie razziste... (Continues)
Da questa pagina intittolata Radio Resistenza Cattolica (sic) si può ascoltare la canzone in questione, proposta come esempio di canzone "edificante" contrapposta al "satanismo imperante nella musica leggera e in particolare nel rock".
Può essere istruttiva una visita al sito del Centro Culturale San Giorgio che propone una rassegna dei messaggi subliminali (ascoltabili naturalmente facendo girare l'LP all'indietro) contenuti nella musica rock.
Una vecchia storia questa delle pie anime molto preoccupate dai messaggi subliminali che invitano al satanismo, alla droga, o alla libertà sessuale, e per niente preoccupati dei messaggi molto poco subliminali lanciati dai loro nuovi paladini della fede (che peraltro spesso e volentieri non sono neanche credenti), con le loro ingiurie razziste... (Continues)
Trent'anni....sapete? il tempo passa
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco M. - Como 2005/11/14 - 02:06
Rino Cammilleri è uno di quei grandi cantautori che per le loro scelte (alcune che non condivido) vengono lasciati al margine . Come il tanto denigrato Morsello che scrisse canzoni come "Palestina" e "Hironda e la sua guerra" . Comunque il fatto che riabilitate in parte certi cantautori non in linea con il sistema mostra molta maturità e disponibilità. Pertanto grazie e Buon lavoro.
Commenti come questo sono davvero bene accetti, a differenza di alcuni che hanno chiaramente solo un intento provocatorio e che non passiamo. Il mio giudizio personale su Rino Cammilleri e sulle altre persone che hai nominato non può essere positivo: il nostro sito riflette comunque le idee e le opinioni di chi lo gestisce, e non può essere altrimenti. Ciononostante, nei limiti del possibile, cerchiamo di andare avanti senza preclusioni di sorta, contando almeno su un barlume di civiltà da parte di chi scrive... (Continues)
Commenti come questo sono davvero bene accetti, a differenza di alcuni che hanno chiaramente solo un intento provocatorio e che non passiamo. Il mio giudizio personale su Rino Cammilleri e sulle altre persone che hai nominato non può essere positivo: il nostro sito riflette comunque le idee e le opinioni di chi lo gestisce, e non può essere altrimenti. Ciononostante, nei limiti del possibile, cerchiamo di andare avanti senza preclusioni di sorta, contando almeno su un barlume di civiltà da parte di chi scrive... (Continues)
Guglielmo 2006/6/26 - 11:38
Scusa , ma secondo te cos'e l'antisemitismo ?
Al di là di presunti deliri di razza , l'antisemitismo è una forma di difesa e non di discriminazione.
Per esempio , in questo sito (molto ben curato) vi sono canzoni dedicate ai golpes in Sudamerica. Sai chi fu la mente di quei piani? Henry Kissinger, che oltre a essere un segretario di stato è anche un ebreo sionista. Lo sai che l'establishment vicino a Bush (i cosiddeti neoconservatori come Wolfowitz sono di origine israelita?) Per non parlare di Rockfeller, Rothschild, Soros, non loro i padroni del capitale mondiale? Per cortesia, non parlare di antisemitismo in "Palestina". Inoltre se fai una ricerca, Morsello venne pubblicizzato anche dal Manifesto? Poi scrisse anche un'altra canzone "Figli di una frontiera"
Pardon, il mio è solo un invito. Ciao
Direi che questo tuo intervento meriti una risposta articolata e inequivocabile, almeno... (Continues)
Al di là di presunti deliri di razza , l'antisemitismo è una forma di difesa e non di discriminazione.
Per esempio , in questo sito (molto ben curato) vi sono canzoni dedicate ai golpes in Sudamerica. Sai chi fu la mente di quei piani? Henry Kissinger, che oltre a essere un segretario di stato è anche un ebreo sionista. Lo sai che l'establishment vicino a Bush (i cosiddeti neoconservatori come Wolfowitz sono di origine israelita?) Per non parlare di Rockfeller, Rothschild, Soros, non loro i padroni del capitale mondiale? Per cortesia, non parlare di antisemitismo in "Palestina". Inoltre se fai una ricerca, Morsello venne pubblicizzato anche dal Manifesto? Poi scrisse anche un'altra canzone "Figli di una frontiera"
Pardon, il mio è solo un invito. Ciao
Direi che questo tuo intervento meriti una risposta articolata e inequivocabile, almeno... (Continues)
Guglielmo 2006/6/26 - 14:18
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Testo di Pier Francesco Pingitore
Musica di Dimitri Gribanowski
Il testo qui riportato viene da questa pagina con alcune correzioni (pare pazzesco, tra l'altro, che la penultima strofa suoni "Compagni il plotone già avanza / già cadono il primo e il secondo / finita è la nostra vacanza..."); il sito citato propone -senza citare la fonte- la cifra di quarantaseimila morti per l'insurrezione e la repressione sovietica che seguì.
È significativo che la canzone, nonostante non presenti alcuno dei temi-fotocopia cari alla destra più o meno estrema, sia pressoché monopolio assoluto di quest'ultima; ne circolano comunque diverse varianti in cui viene accentuato il carattere anticomunista della composizione.