Волки
Кто сказал, что волки серы, против правды погрешил.
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/8/2023 - 20:35
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
Riccardo Venturi, 25-8-2023 20:39
I lupi (continua)
Волки и вороны
Volki i vorony
[1992]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Boris Grebenšćikov
Album / Albumi: Русский альбом /Russkij albom/
"Canzone intimista e profonda." (Donatella Leoni)
All'inizio era un curioso errore da parte della contributrice, Donatella Leoni, Poi, poco dopo, è venuto a coincidere con una terribile notizia per questo sito, cioè per la comunità di persone che lo mandano avanti da quasi vent'anni. In realtà, non so e non si sa che cosa sia esattamente questa canzone. I testi di Boris Grebenšćikov sono noti per la loro oscurità, ma questo, probabilmente, li supera tutti. Un delirio mistico? Una canzone sulla purezza irraggiungibile? Una canzone sul sole, la “stella calorosa”? La canzone di un alcolizzato? Una canzone, semplicemente, sui lupi e sui corvi? Non lo so, e non sarei comunque in grado di sviscerare tutti i riferimenti religiosi e... (continua)
[1992]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Boris Grebenšćikov
Album / Albumi: Русский альбом /Russkij albom/
"Canzone intimista e profonda." (Donatella Leoni)
All'inizio era un curioso errore da parte della contributrice, Donatella Leoni, Poi, poco dopo, è venuto a coincidere con una terribile notizia per questo sito, cioè per la comunità di persone che lo mandano avanti da quasi vent'anni. In realtà, non so e non si sa che cosa sia esattamente questa canzone. I testi di Boris Grebenšćikov sono noti per la loro oscurità, ma questo, probabilmente, li supera tutti. Un delirio mistico? Una canzone sulla purezza irraggiungibile? Una canzone sul sole, la “stella calorosa”? La canzone di un alcolizzato? Una canzone, semplicemente, sui lupi e sui corvi? Non lo so, e non sarei comunque in grado di sviscerare tutti i riferimenti religiosi e... (continua)
Может Бог, может просто эта ночь пахнет ладаном.
(continua)
(continua)
inviata da Donatella Leoni 1/2/2022 - 23:16
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
@ Donatella Leoni
Carissima Donatella, la canzone è senz'altro intimista, profonda, molto bella e -aggiungo- difficilissima da tradurre. Solo che non si tratta affatto di Генерал, di cui riporti il video e che è una canzone dei Kino del 1983, dall'album "46" -e che comunque dovrà essere messa nel sito. La canzone di Boris Grebenšćikov di cui hai riportato il testo si chiama invece Волки и вороны ("I lupi e i corvi"), è del 1992 e proviene dall'album Русский альбом ("Album russo"). Saluti.
Carissima Donatella, la canzone è senz'altro intimista, profonda, molto bella e -aggiungo- difficilissima da tradurre. Solo che non si tratta affatto di Генерал, di cui riporti il video e che è una canzone dei Kino del 1983, dall'album "46" -e che comunque dovrà essere messa nel sito. La canzone di Boris Grebenšćikov di cui hai riportato il testo si chiama invece Волки и вороны ("I lupi e i corvi"), è del 1992 e proviene dall'album Русский альбом ("Album russo"). Saluti.
Riccardo Venturi 2/2/2022 - 09:09
Riccardo Venturi, 2-2-2022
I lupi e i corvi
(continua)
(continua)
Il lupo e il bracconiere
[2004]
Album: "Firenze-Lugano No Stop"
Testo e musica: Ivan Graziani
Prodotto da Phil Palmer - Batteria: Tommy Graziani - Basso: Diego Fabbri - Hammond e tastiere: Simone Bertolotti - Chitarre elettriche: Ivan Graziani - Chitarre acustiche: Filippo Graziani
1995
Una splendida rock ballad che racconta la storia magica di un lupo e di un bracconiere, una vicenda sovrannaturale di quelle che si narrano davanti al camino nelle fredde sere d'inverno e si tramandano con i contorni sfumati della leggenda (il brano inizia infatti con il bellissimo verso: "Ti racconterò, uomo del futuro, di una montagna e di una grande magia... forse anche tu la racconterai...").
Un grosso lupo dal pelo grigio ha la propria tana su un altissimo picco nevoso, tanto alto da arrivare al cielo, e lì vive con i suoi cuccioli. Un bracconiere gli dà la caccia, ne segue le tracce sottovento e si apposta nei pressi della... (continua)
Album: "Firenze-Lugano No Stop"
Testo e musica: Ivan Graziani
Prodotto da Phil Palmer - Batteria: Tommy Graziani - Basso: Diego Fabbri - Hammond e tastiere: Simone Bertolotti - Chitarre elettriche: Ivan Graziani - Chitarre acustiche: Filippo Graziani
1995
Una splendida rock ballad che racconta la storia magica di un lupo e di un bracconiere, una vicenda sovrannaturale di quelle che si narrano davanti al camino nelle fredde sere d'inverno e si tramandano con i contorni sfumati della leggenda (il brano inizia infatti con il bellissimo verso: "Ti racconterò, uomo del futuro, di una montagna e di una grande magia... forse anche tu la racconterai...").
Un grosso lupo dal pelo grigio ha la propria tana su un altissimo picco nevoso, tanto alto da arrivare al cielo, e lì vive con i suoi cuccioli. Un bracconiere gli dà la caccia, ne segue le tracce sottovento e si apposta nei pressi della... (continua)
Ti racconterò
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 14/2/2008 - 19:15
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
Splendido inedito apparso sulla raccolta Firenze-Lugano no-stop. L'ho apprezzato dopo un pò di ascolti. La cosa incredibile delle canzoni di Ivan è il fatto che riescono a comunicare sempre emozioni uniche. In brani onirici come questo Ivan è assolutamente impareggiabile...UNICO
Canzone per il lupo
2010
Dr.Hyde & Mr.Hyde
con la partecipazione dei Gang:
Canzone per il lupo. immaginata come filastrocca o ninna nanna per bambini,mira a restituire un nuova immagine a questo meraviglioso e poco conosciuto animale, figura riabilitata anche grazie alla cultura dei Nativi Americani dai quali è concepito come simbolo di saggezza e forza. Metafora relativa all'uomo bandito, additato e perseguitato dal Potere che comunque fiero conserva i suoi ideali...
Dr.Hyde & Mr.Hyde
con la partecipazione dei Gang:
Marino Severini: Voce
Sandro Severini: Chitarra Elettrica
Francesco Capolaretti: Basso,Chitarra Acustica & Cori
Fabio Verdini: Piano,Hammond,Tastiere,Synth, Sitar & Cori
Diego Garbuglia: Batteria
Sandro Severini: Chitarra Elettrica
Francesco Capolaretti: Basso,Chitarra Acustica & Cori
Fabio Verdini: Piano,Hammond,Tastiere,Synth, Sitar & Cori
Diego Garbuglia: Batteria
Canzone per il lupo. immaginata come filastrocca o ninna nanna per bambini,mira a restituire un nuova immagine a questo meraviglioso e poco conosciuto animale, figura riabilitata anche grazie alla cultura dei Nativi Americani dai quali è concepito come simbolo di saggezza e forza. Metafora relativa all'uomo bandito, additato e perseguitato dal Potere che comunque fiero conserva i suoi ideali...
Una mano disegnò
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 21/1/2018 - 16:52
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LCG (Lupi Contro la Guerra)
dq82 11/11/2021 - 21:38
Obława
(1974)
Ispirata a Охота на волков (La caccia ai lupi) di Vladimir Vysotskij
Da noi Jacek Kaczmarski è come Fabrizio De André in Italia.
Strano che qua non c'è la sua canzone più popolare di cui il titolo si potrebbe tradurre come "Battuta al lupo". O "Battuta" e basta.
(Krzysiek)
Ispirata a Охота на волков (La caccia ai lupi) di Vladimir Vysotskij
Da noi Jacek Kaczmarski è come Fabrizio De André in Italia.
Strano che qua non c'è la sua canzone più popolare di cui il titolo si potrebbe tradurre come "Battuta al lupo". O "Battuta" e basta.
(Krzysiek)
Skulony w jakiejś ciemnej jamie smaczniem sobie spał
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 24/11/2013 - 16:43
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
Per Lorenzo. Qualche tempo fa mi sono imbattuto in un personaggio di nome Frank Wilczek. L'avrai sicuramente sentito nominare, visto che di adroni te ne intendi. Mi è simpatico per almeno due motivi: ha intitolato la sua dissertazione "The Lightness of Being, Mass, Ether, and the Unification of Forces", facendo verso al famoso romanzo di Milan Kundera "L'insostenibile leggerezza dell'essere" e in secondo luogo, semplicemente perché il suo cognome tradotto in italiano, significa "lupacchiotto". Tante buone collisioni degli adroni!
krzyś 6/3/2014 - 07:48
Ah...ecco, e anche per le "interazioni fondamentali"! : P
http://it.wikipedia.org/wiki/Interazio...
http://it.wikipedia.org/wiki/Interazio...
krzyś 6/3/2014 - 10:01
Fantastico incontrare le traduzioni in italiano, da tanto tempo volevo parlarne ai miei amici in Italia, sono partita dalla Polonia all'età di 12 anni ma ho avuto l'opportunità di conoscere questo cantautore e ricordarmene dopo tanti anni.
Sandra 21/3/2020 - 00:29
il existe une version russe de cette chanson, voir :
Jacek Kaczmarski en russe - concert "Wykopaliska/Excavations" | Яцек Качмарский "Раскопки"
(à partir de 04:40)
Jacek Kaczmarski en russe - concert "Wykopaliska/Excavations" | Яцек Качмарский "Раскопки"
(à partir de 04:40)
Охота на волков
Oxota na volkov
[1968]
Testo e musica di Vladimir Vysotskij.
Lyrics and music by Vladimir Vysotsky.
[1968]
Testo e musica di Vladimir Vysotskij.
Lyrics and music by Vladimir Vysotsky.
Forse la più celebre e drammatica canzone di Vladimir Vysotskij, da lui interpretata (come si può ascoltare nell'album-tributo "Il volo di Volodia", che si chiude proprio con l'interpretazione originale di questa canzone) in modo assolutamente unico e agghiacciante, martellando la chitarra come solo lui sapeva fare.
"La caccia ai lupi" come metafora dell'uomo braccato dai soldati e dalla guerra. Solo e alla mercé dei cacciatori armati fino ai denti; solo, ma indomito.
"La caccia ai lupi" come metafora dell'uomo braccato dai soldati e dalla guerra. Solo e alla mercé dei cacciatori armati fino ai denti; solo, ma indomito.
Рвусь из сил и из всех сухожилий,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/4/2005 - 01:55
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
LA CACCIA AI LUPI
(continua)
(continua)
questa pagina di traduzioni francesi di Vladimir Vysotskij.
LA CHASSE AUX LOUPS
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/6/2005 - 21:53
La trascrizione in caratteri latini del testo russo:
Romanized Russian version:
Romanized Russian version:
OXOTA NA VOLKOV
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/9/2005 - 20:44
Alternative French version by Antoine Lobstein
dallasua pagina personale.
dallasua pagina personale.
LA CHASSE AUX LOUPS
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/9/2005 - 17:29
da questa pagina di traduzioni inglesi di Vladimir Vysotskij.
WOLF HUNT
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/6/2006 - 23:37
da questa pagina di traduzioni inglesi di Vladimir Vysotskij.
A HUNT ON WOLVES
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/6/2006 - 23:47
Versione in lingua Vepsa di Nikolaj Abramov
HÄNDIKAHID MECTUZ
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/10/2010 - 19:55
Obława
(wg W. Wysockiego)
Jacek Kaczmarski
1974
Da noi Jacek Kaczmarski è come Fabrizio De André in Italia.
Strano che qua non c'è la sua canzone più popolare di cui il titolo si potrebbe tradurre come "Battuta al lupo". O "Battuta" è basta.
(Krzysiek)
(wg W. Wysockiego)
Jacek Kaczmarski
1974
Da noi Jacek Kaczmarski è come Fabrizio De André in Italia.
Strano che qua non c'è la sua canzone più popolare di cui il titolo si potrebbe tradurre come "Battuta al lupo". O "Battuta" è basta.
(Krzysiek)
Inserita anche come canzone autonoma, visto che si tratta di una canzone ispirata dal poeta russo piuttosto che una semplice traduzione
OBŁAWA
(continua)
(continua)
inviata da Krzysiek 22/1/2013 - 23:56
Al giorno d'oggi ci sono tanti bravi a menare la chitarra. Jacek era unico. E la sua versione è piuttosto un adattamento che una traduzione. Ha inventato la musica tutta nuova a questo pezzo.
Mancava è c'è...grazie
Mancava è c'è...grazie
Krzysiek 23/1/2013 - 01:20
Scusate, ma insisto per il fatto che questa canzone va messa sotto il nome di Jacek Kaczmarski, visto che non é 'na traduzione, ma un pezzo a sé, anche se ispirato alla canzone del poeta russo. Vi salutam! Krzyśover
krzyś 24/11/2013 - 05:35
Da wysotsky.com
Azeri translation by Namizəd Xalidoğlu
From wysotsky.com
© Namizəd Xalidoğlu. Tərcümə
Azeri translation by Namizəd Xalidoğlu
From wysotsky.com
© Namizəd Xalidoğlu. Tərcümə
QURD OVU
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/3/2014 - 17:35
CCG/AWS Staff 16/12/2014 - 22:19
Interpretata da Eugenio Finardi
Fa parte del primo e storico tributo italiano a Vladimir Vysotskij, Il volo di Volodia (le cui traduzioni sono interamente di Sergio Secondiano Sacchi. [RV]
Fa parte del primo e storico tributo italiano a Vladimir Vysotskij, Il volo di Volodia (le cui traduzioni sono interamente di Sergio Secondiano Sacchi. [RV]
LA CACCIA AL LUPO
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/12/2014 - 12:38
Da vysotsky.com. La lingua Agul, o Aghul, è parlata nel Daghestan da circa 30.000 persone. E' opera di Fathula Džamalov (Фатхула Джамалов, 2014)[RV]
ХIУЧАРИН ГIУРЧ
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/12/2014 - 13:15
A ripensarci, devo confessare che ancora ho da realizzare che le uniche due versioni italiane cantate e incise di una delle canzoni più famose del XX secolo sono quelle di Sergio Secondiano Sacchi / Eugenio Finardi e di Riccardo Venturi / Vincenzo Costantino Cinaski. Meglio forse che non lo realizzi, e che mi dedichi a rimettere ammodino questa pagina; sennò mi convinco quasi di avere un grande avvenire dietro le spalle.
Riccardo Venturi 18/12/2014 - 22:35
Ripresa da wysotsky.com. E' opera di Löma Čabaev (2013).
БЕРЗАЛОШНА ТАЛЛАРШ ДАР
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/12/2014 - 22:48
(di Riccardo Venturi, 19 dicembre 2014)
Non si tratta di una trascrizione arbitraria: l'alfabeto ceceno-latino è stato in uso ufficiale nella Cecenia secessionista a partire dal 1992 e fino alla sconfitta. Nella Cecenia attuale è di nuovo in uso soltanto il cirillico, e l'alfabeto ceceno-latino è proibitissimo (anche per questo mi pregio di fornire questa trascrizione). Per molti, credo, sarà anche la prima occasione di vedere "che aspetto ha" la spaventosa lingua cecena, idioma caucasico nordorientale classificato tra i dieci più difficili del mondo (in compagnia, ad esempio, del Navajo). Ha un dialetto che si chiama Nokhchmakhkakhoish. [RV]
BERZALOŞNA TALLARŞ DAR
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/12/2014 - 00:21
E' intenzionale mettere due volte nella stessa pagina il video della versione di Riccardo interpretata da Cinaski?
Flavio Poltronieri 9/4/2017 - 22:21
Pressocché sovrapponibile. Pressocché.
LA CACCIA AI LUPI
(continua)
(continua)
inviata da Salvo Lo Galbo 12/9/2018 - 19:37
Fra isterismo e fanatismo un filmato che butta un po' di luce sul fatto dove ci ritroviamo nel 2021...
La caccia al lupo divide la Norvegia
Ogni anno il governo di Oslo decide se permettere la caccia a un certo numero di lupi, scatenando un acceso dibattito tra i cittadini. Dalle più remote comunità del paese, un cacciatore e un ambientalista raccontano cosa è in gioco per loro. Leggi
Zwei Wölfe
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Musik und Text / Sävel ja sanat: Kristina Jakobs
Dieses Lied gewann den zweiten Preis beim deutschen Friedenssong-Wettbewerb 2018.
Das Wettbewerb wird seit 2012 alle drei Jahre von der Ortsgruppe der DFG-VK (Deutsche Friedensgesellschaft - Vereinigte KriegsdienstgegnerInnen) für Bonn und den Rhein-Sieg-Kreis veranstaltet. Weitere Informationen auf der Internetseite »Musik für Frieden und Gerechtigkeit«.
Hier kann man sich das Lied anhören.
Dieses Lied gewann den zweiten Preis beim deutschen Friedenssong-Wettbewerb 2018.
Das Wettbewerb wird seit 2012 alle drei Jahre von der Ortsgruppe der DFG-VK (Deutsche Friedensgesellschaft - Vereinigte KriegsdienstgegnerInnen) für Bonn und den Rhein-Sieg-Kreis veranstaltet. Weitere Informationen auf der Internetseite »Musik für Frieden und Gerechtigkeit«.
Hier kann man sich das Lied anhören.
Es war einmal ein alter Indianer,
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 10/11/2018 - 10:08
Percorsi:
Droni di merda, LCG (Lupi Contro la Guerra)
This song won the second prize at the 2018 Peace Song Contest.
TWO WOLVES
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 10/11/2018 - 10:11
Tämä laulu voitti toisen palkinnon tänä vuonna järjestetyssä Saksan 3. rauhanlaulukilpailussa.
Klikkaamalla tästä voit kuunnella laulun.
Klikkaamalla tästä voit kuunnella laulun.
KAKSI SUTTA
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 10/11/2018 - 10:13
Sem encar ici
2003
Sem encar ici
Una canzone di identità occitana, dove la cultura millenaria occitana e montanara viene contrapposta alla cultura globalizzante delle pianure e del capitale.
Non per niente questa canzone è diventata anche un inno NO TAV
Sem encar ici
Una canzone di identità occitana, dove la cultura millenaria occitana e montanara viene contrapposta alla cultura globalizzante delle pianure e del capitale.
Non per niente questa canzone è diventata anche un inno NO TAV
Lo lop davala, pichon barra la pòrta
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 26/11/2020 - 18:48
Visa i vargtimmen
[1980]
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Musik och text / Sanat ja sävel: Björn Afzelius
Album / Albumi: Globetrotter
Björn Afzelius wrote the following about this song written to his daughter:
Musica e testo / Music and lyrics / Musique et paroles / Musik och text / Sanat ja sävel: Björn Afzelius
Album / Albumi: Globetrotter
Björn Afzelius wrote the following about this song written to his daughter:
"Rebecca var nyfödd, och jag satt en natt och betraktade henne. I gryningen skrev jag så visan om mina tankar inför hennes framtid"
"Rebecca was newly born and I sat one night and watched her. In the dawn I wrote the poem about my thoughts about her future."
"Rebecca was newly born and I sat one night and watched her. In the dawn I wrote the poem about my thoughts about her future."
Sov, lilla barn.
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 20/11/2020 - 16:11
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
Björn Afzelius kirjoittaa:
»Tyttäreni Rebecca oli vasta syntynyt, kun eräänä yönä istuin katselemassa häntä. Aamun sarastaessa kirjoitin sitten tämän laulun siitä, mitä ajattelin hänen tulevaisuudestaan.«
»Tyttäreni Rebecca oli vasta syntynyt, kun eräänä yönä istuin katselemassa häntä. Aamun sarastaessa kirjoitin sitten tämän laulun siitä, mitä ajattelin hänen tulevaisuudestaan.«
LAULU SUDEN HETKELLÄ
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 20/11/2020 - 16:14
SONG IN THE HOUR OF THE WOLF
(continua)
(continua)
Riccardo Venturi, 22-11-2020 09:52
Scrisse Björn Afzelius a proposito della canzone per sua figlia:
Scrisse Björn Afzelius a proposito della canzone per sua figlia:
“Rebecca era appena nata, e una notte me ne stavo lì a guardarla. All'alba scrissi questa poesia sui miei pensieri per il suo avvenire.”
Rebecca Afzelius è nata a Göteborg il 4 ottobre 1979. Ha interpretato alcuni film, e attualmente è una nota costumista teatrale. Nel video sotto (un'intervista alla TV svedese TV4) parla, tra le altre cose, del rapporto con suo padre e di quanto le manchi.
CANZONE ALL'ORA DEL LUPO [1]
(continua)
(continua)
@ Juha Rämö
There was a couple of typos in Ceil Herman's English translation ("God givith", "an blossoming vestment"). I have corrected them. Thank you for this really beautiful song.
There was a couple of typos in Ceil Herman's English translation ("God givith", "an blossoming vestment"). I have corrected them. Thank you for this really beautiful song.
Riccardo Venturi 22/11/2020 - 10:09
I lupi
[1977]
Dall'album omonimo
Testo e musica di Ivan Graziani
Proseguendo (con lentezza) nella ristrutturazione totale delle pagine delle "CCG primitive", ci si imbatte continuamente in capolavori dimenticati, come questa canzone. Una pagina vuota, soltanto il testo e una data. Una canzone di trent'anni fa, la storia di un superstite dell'ARMIR, e della guerra di Spagna, che "torna a respirare" quando "spezza il suo fucile". Ivan Graziani. Chi se ne ricorda adesso; forse a malapena "Lugano addio" o "Firenze canzone triste". Un cantautore morto di serie B. Chissà, forse paga l'ermetismo di certi suoi testi, o il non essersi peritato neppure di andare a cantare a Sanremo. Vorremmo rendergli l'omaggio che merita con queste poche parole, ma sicuramente non ci riusciremmo mai. Gli abbiamo riservato una traduzione. E magari diciamo anche che, davanti a questa canzone, ovunque si trovino, Vladimir Vysotskij, uno che di lupi se ne intendeva, gli offre un bicchiere di qualcosa. [RV]
Dall'album omonimo
Testo e musica di Ivan Graziani
Proseguendo (con lentezza) nella ristrutturazione totale delle pagine delle "CCG primitive", ci si imbatte continuamente in capolavori dimenticati, come questa canzone. Una pagina vuota, soltanto il testo e una data. Una canzone di trent'anni fa, la storia di un superstite dell'ARMIR, e della guerra di Spagna, che "torna a respirare" quando "spezza il suo fucile". Ivan Graziani. Chi se ne ricorda adesso; forse a malapena "Lugano addio" o "Firenze canzone triste". Un cantautore morto di serie B. Chissà, forse paga l'ermetismo di certi suoi testi, o il non essersi peritato neppure di andare a cantare a Sanremo. Vorremmo rendergli l'omaggio che merita con queste poche parole, ma sicuramente non ci riusciremmo mai. Gli abbiamo riservato una traduzione. E magari diciamo anche che, davanti a questa canzone, ovunque si trovino, Vladimir Vysotskij, uno che di lupi se ne intendeva, gli offre un bicchiere di qualcosa. [RV]
Guarda arrivano i lupi
(continua)
(continua)
Chanson italienne – I lupi – Ivan Graziani – 1977
En avançant (lentement) dans la restructuration totale des pages des « CCG primitives », on se heurte continuellement à des chefs-d’œuvre oubliés, comme cette chanson. Une page vide, seulement le texte et une date. Une chanson d'il y a trente ans, l'histoire d'un survivant de l'ARMIR (Armée italienne en Russie), et de la guerre d'Espagne, qui « recommence à respirer » lorsque « il a brisé son fusil ». Ivan Graziani. Qui s'en souvient maintenant ; peut-être à peine « Lugano addio » ou « Firenze canzone triste ». Un auteur-compositeur mort de série B. Peut-être, peut-être paye-t-il l'hermétisme de certains ses textes, ou ne pas s'être trahi jusqu'à aller chanter à Sanremo. Nous voudrions lui rendre l'hommage qu'il mérite avec ces quelques mots, mais nous n'y réussirions sûrement jamais. Nous lui avons réservé une traduction. Et peut-être disons... (continua)
En avançant (lentement) dans la restructuration totale des pages des « CCG primitives », on se heurte continuellement à des chefs-d’œuvre oubliés, comme cette chanson. Une page vide, seulement le texte et une date. Une chanson d'il y a trente ans, l'histoire d'un survivant de l'ARMIR (Armée italienne en Russie), et de la guerre d'Espagne, qui « recommence à respirer » lorsque « il a brisé son fusil ». Ivan Graziani. Qui s'en souvient maintenant ; peut-être à peine « Lugano addio » ou « Firenze canzone triste ». Un auteur-compositeur mort de série B. Peut-être, peut-être paye-t-il l'hermétisme de certains ses textes, ou ne pas s'être trahi jusqu'à aller chanter à Sanremo. Nous voudrions lui rendre l'hommage qu'il mérite avec ces quelques mots, mais nous n'y réussirions sûrement jamais. Nous lui avons réservé une traduction. Et peut-être disons... (continua)
LES LOUPS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/3/2014 - 10:02
C'è un errore nella parte di presentazione. Ivan Graziani è andato ben due volte al Festival di Sanremo. La prima nel 1985 con "Franca ti amo" e nel 1994 con "Maledette malelingue"...
Gianni 15/3/2015 - 11:37
Dopo che ho letto il romanzo di Eugenio Corti, Il cavallo rosso, ho avuto l'impressione che Ivan si fosse in parte ispirato a un episodio di quel romanzo. Qualcuno ne sa qualcosa?
Un'altra cosa, senza polemica: penso che non sia corretto dire che Ivan sia stato un cantautore di serie B. Lo amiamo ancora in molti e molti ragazzi lo riscoprono ancora oggi.
Oltretutto i suoi testi non sono assolutamente ermetici: le sue sono storie molto chiare, e ciascuna potrebbe essere la sceneggiatura di uno splendido film. Basta ascoltarle e leggere i testi.
Grazie dell'ospitalità.
Un'altra cosa, senza polemica: penso che non sia corretto dire che Ivan sia stato un cantautore di serie B. Lo amiamo ancora in molti e molti ragazzi lo riscoprono ancora oggi.
Oltretutto i suoi testi non sono assolutamente ermetici: le sue sono storie molto chiare, e ciascuna potrebbe essere la sceneggiatura di uno splendido film. Basta ascoltarle e leggere i testi.
Grazie dell'ospitalità.
Stefano Sgad 5/3/2016 - 11:49
Caro Stefano, nell'introduzione c'è scritto che Graziani è generalmente considerato un cantautore di serie B o minore, ma naturalmente noi siamo d'accordo con te: è invece un cantautore tra i più bravi a scrivere testi interessanti, oltre ad essere stato un musicista più dotato di tanti illustri colleghi.
Lorenzo 5/3/2016 - 13:21
Io sarei per evitare le classificazioni di cantautori di serie A o B... Direi che Ivan è stato semplicemente un grande!
Leti 3/8/2017 - 12:43
Sono d'accordo con Leti e Stefano Sgad, Ivan è stato il più grande cantastorie tra i cantautori italiani (e non sono d'accordo con RV sull'ermetismo dei testi, che sono in genere molto comprensibili). "I lupi" sono un racconto per quadri del secolo breve italiano, almeno fino ai primi anni del secondo dopoguerra.
L'episodio della signora che chiede al reduce dalla Russia se ha visto suo figlio si ritrova molto simile nel libro di Eugenio Corti. Però il libro di Corti esce nel 1983, "I lupi" esce nel 1977. Può darsi che tutti e due si siano ispirati allo stesso episodio. Oppure Ivan conobbe Corti che gli raccontò l'episodio (Corti effettivamente fu un reduce dalla campagna di Russia, e probabilmente quell'episodio è autobiografico). Oppure Ivan lo lesse in qualche altro scritto di Corti. Corti cominciò a scrivere "Il cavallo rosso" nel 1972, anche a partire da materiale precedente (ad esempio... (continua)
L'episodio della signora che chiede al reduce dalla Russia se ha visto suo figlio si ritrova molto simile nel libro di Eugenio Corti. Però il libro di Corti esce nel 1983, "I lupi" esce nel 1977. Può darsi che tutti e due si siano ispirati allo stesso episodio. Oppure Ivan conobbe Corti che gli raccontò l'episodio (Corti effettivamente fu un reduce dalla campagna di Russia, e probabilmente quell'episodio è autobiografico). Oppure Ivan lo lesse in qualche altro scritto di Corti. Corti cominciò a scrivere "Il cavallo rosso" nel 1972, anche a partire da materiale precedente (ad esempio... (continua)
Stefano Deponti 10/1/2019 - 11:45
Scusate, ho conosciuto questa canzone dopo la morte di Ivan, grazie a una delle tante raccolte postume.
Il testo mi ha sempre incuriosito ed inquietato, perché a parte i chiari riferimenti storici (le aggressioni nazifasciste di Spagna e Russia) il personaggio narrante non pare prendere le distanze da quei fatti, se non nel finale, quando spezza il fucile e ricomincia a respirare.
Prendiamo ad esempio i versi:
Sette anni militare
per la patria vilipesa
ed io lì ho presi sì di sputi
e non ero peggio degli altri degli altri
Io qui ci leggo un certo orgoglio revanscista, non certo una critica e una presa di distanza dai fatti a cui ha partecipato.
E messa insieme a questa, come non pensare che l'immagine dei "lupi con gli occhi rossi da assassini vomitati dalla montagna" possa riferirsi ai partigiani vittoriosi dell'aprile '45?
Ma poi ci sono le strofe dolenti in cui il protagonista... (continua)
Il testo mi ha sempre incuriosito ed inquietato, perché a parte i chiari riferimenti storici (le aggressioni nazifasciste di Spagna e Russia) il personaggio narrante non pare prendere le distanze da quei fatti, se non nel finale, quando spezza il fucile e ricomincia a respirare.
Prendiamo ad esempio i versi:
Sette anni militare
per la patria vilipesa
ed io lì ho presi sì di sputi
e non ero peggio degli altri degli altri
Io qui ci leggo un certo orgoglio revanscista, non certo una critica e una presa di distanza dai fatti a cui ha partecipato.
E messa insieme a questa, come non pensare che l'immagine dei "lupi con gli occhi rossi da assassini vomitati dalla montagna" possa riferirsi ai partigiani vittoriosi dell'aprile '45?
Ma poi ci sono le strofe dolenti in cui il protagonista... (continua)
Massimo Bartolini 6/8/2020 - 07:01
Running With the Wolves
(2016)
Album All My Demons Greeting Me as a Friend
Album All My Demons Greeting Me as a Friend
The song is about having the animal instinct inside you come to life. Running with them, joining them – the instinct taking over, giving you freedom and making you forget about your human self and all things we humans keep around us in the modern society.
I think humans need to let go a bit more, shake their bodies more often, like the animals do.. It’s a beautiful thing really.
Sometimes when you look at the world, and you see what we’ve done to it, the way many of us hurt the world we live in, innocent animals, even our own kind! And that kind of makes you want to follow the wolves instead. At least for one night.
Aurora
I think humans need to let go a bit more, shake their bodies more often, like the animals do.. It’s a beautiful thing really.
Sometimes when you look at the world, and you see what we’ve done to it, the way many of us hurt the world we live in, innocent animals, even our own kind! And that kind of makes you want to follow the wolves instead. At least for one night.
Aurora
Go row the boat to safer grounds
(continua)
(continua)
18/4/2020 - 22:28
Percorsi:
Guerra alla Terra, LCG (Lupi Contro la Guerra)
Mother Wolf
(2014)
Album: "Give my Love to London"
“Mother Wolf”, which Faithfull co-wrote with Patrick Leonard, may be her finest moment on Give My Love to London. It consists primarily of a single verse and chorus, each repeated throughout the song, but Faithfull sings each iteration with new dramatic emphasis. On the first time through, she delivers the allegorical lyrics almost passively, as though looking down on humanity from some high cloud. The next time, she has descended to earth and become a human amid the earthly horror of war. Faithfull doesn’t sing so much as she spits the words, her delivery grinding against the song’s meter. “How you disgust me!” she growls, turning those syllables into something acrid and poisonous and fundamentally ugly. Her performance meets violence with more violence, and the song’s pummeling pace and dark catharsis simultaneously underscore and undermine the song. The pirates are attacking London, and Faithfull is leading them onward.
Stephen M. Deusner, pitchfork.com
Album: "Give my Love to London"
“Mother Wolf”, which Faithfull co-wrote with Patrick Leonard, may be her finest moment on Give My Love to London. It consists primarily of a single verse and chorus, each repeated throughout the song, but Faithfull sings each iteration with new dramatic emphasis. On the first time through, she delivers the allegorical lyrics almost passively, as though looking down on humanity from some high cloud. The next time, she has descended to earth and become a human amid the earthly horror of war. Faithfull doesn’t sing so much as she spits the words, her delivery grinding against the song’s meter. “How you disgust me!” she growls, turning those syllables into something acrid and poisonous and fundamentally ugly. Her performance meets violence with more violence, and the song’s pummeling pace and dark catharsis simultaneously underscore and undermine the song. The pirates are attacking London, and Faithfull is leading them onward.
Stephen M. Deusner, pitchfork.com
Mother wolf where are you going?
(continua)
(continua)
13/12/2014 - 16:30
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
Les loups
[1910]
Versi di Gaston Couté, pubblicati sul settimanale socialista ed antimilitarista “La Guerre Sociale” (numero dal 30 novembre al 6 dicembre 1910), poi nel quarto volume de “L’Intégrale du Vent du Ch’min”, pubblicazione integrale in cinque volumi delle opere di Couté realizzata dalle edizioni “Le vent du ch'min” tra il 1976 ed il 1977 e riedita nel 2013 dalle edizioni “La Matière Noire”.
Sull’aria de Les gueux di Pierre-Jean de Béranger (1812), già utilizzata da Jean-Baptiste Clément nel 1884.
La canzone è introdotta da questa citazione:
«La classe bourgeoise nous traquant comme des fauves va nous obliger à nous défendre comme des loups. »
Si tratta probabilmente della dichiarazione di un familiare di Jules Durand (1880-1926), un sindacalista anarchico che nel settembre del 1910 fu arrestato, insieme ai due fratelli Boyer, con l’accusa di aver ucciso tal Louis Dongé nel corso... (continua)
Versi di Gaston Couté, pubblicati sul settimanale socialista ed antimilitarista “La Guerre Sociale” (numero dal 30 novembre al 6 dicembre 1910), poi nel quarto volume de “L’Intégrale du Vent du Ch’min”, pubblicazione integrale in cinque volumi delle opere di Couté realizzata dalle edizioni “Le vent du ch'min” tra il 1976 ed il 1977 e riedita nel 2013 dalle edizioni “La Matière Noire”.
Sull’aria de Les gueux di Pierre-Jean de Béranger (1812), già utilizzata da Jean-Baptiste Clément nel 1884.
La canzone è introdotta da questa citazione:
«La classe bourgeoise nous traquant comme des fauves va nous obliger à nous défendre comme des loups. »
Si tratta probabilmente della dichiarazione di un familiare di Jules Durand (1880-1926), un sindacalista anarchico che nel settembre del 1910 fu arrestato, insieme ai due fratelli Boyer, con l’accusa di aver ucciso tal Louis Dongé nel corso... (continua)
Parce qu'on n'veut plus être
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/6/2015 - 16:26
Riccardo Venturi, 08-03-2020 17:01
I LUPI
(continua)
(continua)
È bello trovare delle similitudini con La Caccia Ai Lupi di Volodja. Nella mia fantasia questi due giganti della canzone si saranno anche incontrati a bere insieme nell'immensità.
Flavio Poltronieri 8/3/2020 - 17:44
Je ne hurlerai pas avec les loups
[1982]
Album “Je ne hurlerai pas avec les loups”
Testo trovato nella Bibliothèque Libertaire.
Una lunga spoken-song, scritta a caldo dopo il golpe militare filo-sovietico in Polonia nel 1981 e l’inizio del lungo braccio di ferro tra il generale Jaruzelski e il leader di “Solidarność” Lech Wałęsa.
Un testo a tutto campo: dalla Polonia alla repressione in Francia, dall’imperialismo statunitense alla guerra d’Algeria, dal totalitarismo sovietico ai regimi sanguinari dell’America Latina, dalla rivoluzione iraniana alla dittatura degli ayatollah, dalla resistenza afghana contro i sovietici al fondamentalismo islamico, fino al conflitto in nord Irlanda, per arrivare a concludere che “Non prenderò mai un kalašnikov per imporre le mie idee, la mia legge o il mio credo… Ho troppa paura di avere torto!”
Album “Je ne hurlerai pas avec les loups”
Testo trovato nella Bibliothèque Libertaire.
Una lunga spoken-song, scritta a caldo dopo il golpe militare filo-sovietico in Polonia nel 1981 e l’inizio del lungo braccio di ferro tra il generale Jaruzelski e il leader di “Solidarność” Lech Wałęsa.
Un testo a tutto campo: dalla Polonia alla repressione in Francia, dall’imperialismo statunitense alla guerra d’Algeria, dal totalitarismo sovietico ai regimi sanguinari dell’America Latina, dalla rivoluzione iraniana alla dittatura degli ayatollah, dalla resistenza afghana contro i sovietici al fondamentalismo islamico, fino al conflitto in nord Irlanda, per arrivare a concludere che “Non prenderò mai un kalašnikov per imporre le mie idee, la mia legge o il mio credo… Ho troppa paura di avere torto!”
A quoi bon les vers et les rimes
(continua)
(continua)
inviata da Bart Pestalozzi 8/9/2010 - 12:16
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
Stasera tornando a casa, ho sentito alla radio un economista dire che questa emergenza Coronavirus è un “cigno nero” che si abbatterà con grave violenza sul nostro paese. Ora, sono al corrente della teoria coniata da Nassim Nicholas Taleb, però questa terminologia a me ricorda invece le parole di Gilles Servat in un'altra canzone dello stesso disco che contiene Je Ne Hurlerai...
"...O Naoned desket 'c'h eus din da larout kaoc'h du d'ar galloud, ez parlenn 'm eus klevet kanou brav ar banniel du, kanaouennou liv a garan Naoned porzh an alarc'h du"
"...Oh Nantes, tu mi hai insegnato la diffidenza del potere, nel tuo grembo ho inteso i bei canti dell'Anarchia, i canti del colore che amo, Nantes Porto del Cigno Nero"
"...O Naoned desket 'c'h eus din da larout kaoc'h du d'ar galloud, ez parlenn 'm eus klevet kanou brav ar banniel du, kanaouennou liv a garan Naoned porzh an alarc'h du"
"...Oh Nantes, tu mi hai insegnato la diffidenza del potere, nel tuo grembo ho inteso i bei canti dell'Anarchia, i canti del colore che amo, Nantes Porto del Cigno Nero"
Flavio Poltronieri 1/3/2020 - 23:31
I Don’t Speak Human
(2011)
Album: Musick and Poëtree
Gli Omnia propongono un folk celtico d’ispirazione pagana (paganfolk neoceltico) attivi dal 1996 con base nei Paesi Bassi, compongono musiche e testi a volte rielaborando musiche e ballate di tradizione celtica
Gli Omnia hanno ricreato un mix di mondo celtico e mondo nativo americano per ritrovare il canto della natura nella loro anima. L’ispirazione al mondo celtico viene per le tematiche spirituali-mitologiche che affrontano nei testi, all’uso del flauto e dell’arpa, al rifacimento di alcuni brani in gaelico o della tradizione irlandese-bretone; il look steampunk-tribale invece imita i nativi americani all’epoca del Far West, l’uso del tamburo e delle voci richiama a volte i loro canti sciamanici.
C’è però una vena di eclettismo (o di follia) tra i componenti del gruppo per cui riescono a comporre o a riarrangiare brani rap, ragge e pop tanto per citare... (continua)
Album: Musick and Poëtree
Gli Omnia propongono un folk celtico d’ispirazione pagana (paganfolk neoceltico) attivi dal 1996 con base nei Paesi Bassi, compongono musiche e testi a volte rielaborando musiche e ballate di tradizione celtica
Gli Omnia hanno ricreato un mix di mondo celtico e mondo nativo americano per ritrovare il canto della natura nella loro anima. L’ispirazione al mondo celtico viene per le tematiche spirituali-mitologiche che affrontano nei testi, all’uso del flauto e dell’arpa, al rifacimento di alcuni brani in gaelico o della tradizione irlandese-bretone; il look steampunk-tribale invece imita i nativi americani all’epoca del Far West, l’uso del tamburo e delle voci richiama a volte i loro canti sciamanici.
C’è però una vena di eclettismo (o di follia) tra i componenti del gruppo per cui riescono a comporre o a riarrangiare brani rap, ragge e pop tanto per citare... (continua)
Deep within the shadows,
(continua)
(continua)
inviata da Terre Celtiche 8/10/2019 - 09:07
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
Varulven
anonimo
[?]
Svensk folkvisa
Ballata tradizionale svedese
Swedish traditional ballad
Ballade traditionnelle suédoise
Ruotsalainen kansanlaulu
Della ballata medievale svedese Varulven (il termine corrisponde etimologicamente all'inglese werewolf, ove il “var-” e il “were-” sono le ultime vestigia, nelle lingue germaniche, del termine indoeuropeo per l' “uomo”, che si ha ad esempio nel latino vir, nel lituano vyras e nell'irlandese fear), esistono -come è logico attendersi- svariate versioni. Il Medioevo, come è noto, si esprimeva in larghissima parte per simboli; il “bestiario” medievale è nutrito. Il buio dei “secoli bui” era reale, fisico: in particolare, quello delle foreste e delle fitte boscaglie che hanno avvolto gran parte dell'Europa (e massimamente quella settentrionale) per centinaia di anni; e il buio non può essere popolato che da esseri mostruosi. I quali, naturalmente, sono sempre... (continua)
Svensk folkvisa
Ballata tradizionale svedese
Swedish traditional ballad
Ballade traditionnelle suédoise
Ruotsalainen kansanlaulu
Della ballata medievale svedese Varulven (il termine corrisponde etimologicamente all'inglese werewolf, ove il “var-” e il “were-” sono le ultime vestigia, nelle lingue germaniche, del termine indoeuropeo per l' “uomo”, che si ha ad esempio nel latino vir, nel lituano vyras e nell'irlandese fear), esistono -come è logico attendersi- svariate versioni. Il Medioevo, come è noto, si esprimeva in larghissima parte per simboli; il “bestiario” medievale è nutrito. Il buio dei “secoli bui” era reale, fisico: in particolare, quello delle foreste e delle fitte boscaglie che hanno avvolto gran parte dell'Europa (e massimamente quella settentrionale) per centinaia di anni; e il buio non può essere popolato che da esseri mostruosi. I quali, naturalmente, sono sempre... (continua)
Jungfrun hon skulle åt stugan gå,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/6/2019 - 21:03
Riccardo Venturi, 12-06-2019 21:48
Una versione alternativa interpretata dai Korp (Västergötland)
Due parole del traduttore. La traduzione è assolutamente letterale, a parte un punto che necessita due righe di spiegazione. Il secondo verso del ritornello ripetuto, Ty hon var vid älskogen bunden, significa, alla lettera: “Perché era legata all'amore”. In svedese opera la distinzione, assai classica, tra l' “amore come sentimento”, o “amore spirituale” (kärlek, greco antico e moderno ἀγάπη) e l' “amore fisico” (älskog, greco antico ἕρως, moderno έρωτας). Qui, chiaramente, si parla di “amore fisico”, ed essere “legata all'amore fisico” non può che significare che la fanciulla è incinta. Così, del resto, hanno interpretato (correttamente) i Garmarna nella loro resa della ballata in inglese. Da qui anche la scelta di rendere jungfru con un generico “fanciulla”, e non come “ragazza vergine”;... (continua)
Una versione alternativa interpretata dai Korp (Västergötland)
Due parole del traduttore. La traduzione è assolutamente letterale, a parte un punto che necessita due righe di spiegazione. Il secondo verso del ritornello ripetuto, Ty hon var vid älskogen bunden, significa, alla lettera: “Perché era legata all'amore”. In svedese opera la distinzione, assai classica, tra l' “amore come sentimento”, o “amore spirituale” (kärlek, greco antico e moderno ἀγάπη) e l' “amore fisico” (älskog, greco antico ἕρως, moderno έρωτας). Qui, chiaramente, si parla di “amore fisico”, ed essere “legata all'amore fisico” non può che significare che la fanciulla è incinta. Così, del resto, hanno interpretato (correttamente) i Garmarna nella loro resa della ballata in inglese. Da qui anche la scelta di rendere jungfru con un generico “fanciulla”, e non come “ragazza vergine”;... (continua)
IL LUPO MANNARO
(continua)
(continua)
Alice Sokolova
Мой кавер песни Гармарны, Оборотень, в переводе на русский язык. Поскольку я шведского не знаю, пришлось сначала найти дословные переводы на английский, а с английского перевести на русский. Текст приведён ниже.
My cover of Varulven by Garmarna, translated into Russian.
Мой кавер песни Гармарны, Оборотень, в переводе на русский язык. Поскольку я шведского не знаю, пришлось сначала найти дословные переводы на английский, а с английского перевести на русский. Текст приведён ниже.
My cover of Varulven by Garmarna, translated into Russian.
Девица красная в лес пошла
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/6/2019 - 11:16
Che il lupo cattivo vegli su di te
[2013]
Scritta da Andrea Appino
Nel suo album "Il testamento"
Scritta da Andrea Appino
Nel suo album "Il testamento"
Dormi piccolino, è luna piena già
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/6/2019 - 20:05
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
L'ululato
[2019]
Album : Tutto si dimentica
Album : Tutto si dimentica
Il giovane lupo saliva al monte
(continua)
(continua)
inviata da adriana 5/5/2019 - 10:21
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
Chanson italienne – L’ululato – Rocco Rosignoli – 2019
LE HURLEMENT
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/5/2019 - 11:17
Охота с вертолетов
Questo terrificante testo venne composto da Volodja nel 1978, come conseguenza del racconto telefonico di Marina Vlady di una trasmissione televisiva sulla caccia con l'elicottero, nella quale veniva filmato lo sterminio di un branco di lupi in Siberia.
Credo si potrebbe considerarlo seguito e anche conclusione de “La caccia ai lupi”.
Venne anche inserito all'inizio della proiezione di “Le fond de l'air est rouge” di Chris Marker.
Credo si potrebbe considerarlo seguito e anche conclusione de “La caccia ai lupi”.
Venne anche inserito all'inizio della proiezione di “Le fond de l'air est rouge” di Chris Marker.
Словно бритва, рассвет полоснул по глазам,
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 7/2/2018 - 20:35
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
Lupus in fabula [Il lupo e l'agnello]
E nonna nonna nonna
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/10/2007 - 02:24
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
IL LUPO E L'AGNELLO
Versione più propriamente Sepiana sempre basata sulla favola "Il lupo e l'agnello" di Esopo
Nota: Nel testo in greco moderno, sono stati reintrodotti gli accenti monotonici a differenza che nel libretto dell'album da cui è stato riprodotto, e ripristinati gli apostrofi e la corretta punteggiatura. La favola di Esopo è stata tradotta in greco moderno del tutto popolaresco.
Versione più propriamente Sepiana sempre basata sulla favola "Il lupo e l'agnello" di Esopo
Jorgos Pittas voce narrante, Franco Sansalone il lupo, Rosita Ippolito l'agnello, Franco Giacoia chitarra elettrica, Roberto Natullo flauto, Oktavian Nikita-Christea oboe, Luciano Russo clarinetto, Antonello Capone fagotto, Roberto Schiano trombone, Dario Franco contrabbasso, Enrico Del Gaudio batteria e percussioni, "Costo Zero Vesuvian Orchestra" diretta da Daniele Sepe
Nota: Nel testo in greco moderno, sono stati reintrodotti gli accenti monotonici a differenza che nel libretto dell'album da cui è stato riprodotto, e ripristinati gli apostrofi e la corretta punteggiatura. La favola di Esopo è stata tradotta in greco moderno del tutto popolaresco.
O λύκος και το πρόβατο
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 22/10/2007 - 15:45
IL LUPO E L'AGNELLO - Il testo originale di Esopo, con traduzione italiana.
Λύκος καὶ ἀρήν.
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/10/2007 - 15:54
Visto che siamo in tema aggiungerei anche la favola di Fedro in latino:
LUPUS ET AGNUS
(continua)
(continua)
inviata da Silva 22/10/2007 - 16:19
La resa in italiano e napoletano (basata sul testo di Dario Jacobelli) proveniente dal libretto dell'album:
IL LUPO E L'AGNELLO
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 23/10/2007 - 10:34
Proprio per non lasciare nil intemptatum, ci mettiamo anche l'altrettanto celebre resa di La Fontaine (dalla seconda raccolta delle Fables, del 1679)
LE LOUP ET L'AGNEAU
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/10/2007 - 21:00
El loup et el Lemmeke
Chanson marollienne - El loup et el Lemmeke - Coco Lulu - 1898
Texte de Victor Lefèvre (1822-1904)
Victor Lefèvre (1822-1904) fut un fonctionnaire modèle du service de l’Instruction publique de la ville de Bruxelles. Membre de la loge maçonnique bruxelloise « Les Amis Philanthropes », il composa quelques œuvres sous son nom mais c’est comme « barde de la rue Haute » et comme auteur marollien qu’il se fit connaître sous le pseudonyme de Coco Lulu.
Ah, Lucien l'âne mon ami, figure-toi... Oui, figure-toi ceci...
Au fait, que dois-je me figurer ?, demande Lucien l'âne un peu ahuri par un tel préambule. Figure-toi donc que j'allais tranquillement mon chemin, quand un loup survînt... Non ce n'est pas ça, mais presque. Je traduisais une chanson italienne où il est question de Lupi – en français , de loups et j'y reviendrai prochainement, mais chemin faisant, il m'arriva... (continua)
Chanson marollienne - El loup et el Lemmeke - Coco Lulu - 1898
Texte de Victor Lefèvre (1822-1904)
Victor Lefèvre (1822-1904) fut un fonctionnaire modèle du service de l’Instruction publique de la ville de Bruxelles. Membre de la loge maçonnique bruxelloise « Les Amis Philanthropes », il composa quelques œuvres sous son nom mais c’est comme « barde de la rue Haute » et comme auteur marollien qu’il se fit connaître sous le pseudonyme de Coco Lulu.
Ah, Lucien l'âne mon ami, figure-toi... Oui, figure-toi ceci...
Au fait, que dois-je me figurer ?, demande Lucien l'âne un peu ahuri par un tel préambule. Figure-toi donc que j'allais tranquillement mon chemin, quand un loup survînt... Non ce n'est pas ça, mais presque. Je traduisais une chanson italienne où il est question de Lupi – en français , de loups et j'y reviendrai prochainement, mais chemin faisant, il m'arriva... (continua)
El loup et el Lemmeke
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/3/2014 - 22:06
Chanson française (beulemans) – LE LOUP ET LE LEMMEKE – VIRGILE – (Entre 1920 et 1970)
Langue : beulemans : une variante du brusseleeir ; bruxellaire ou bruxellois, lui-même variante du belgicain, français de Belgique.
Video
VIRGILE, dit Le Jean de La Fontaine des Marolles, n'était autre que Léon Crabbé (1891-1970). Il fit les beaux jours du défunt magazine politique bruxellois « Pourquoi Pas ? » (1910-1989) en y publiant chaque semaine, en un français mâtiné de « brusseleir », un Dialogue attendu des lecteurs (et pas seulement ceux de la capitale) comme le Messie...
Le sieur Virgile, donc, fit rigoler nos pères… Et notamment par ses pastiches des fables de La Fontaine (Menhier le Corbeau et Menhier le Renard, Le Chêne et le Roseauke, Le Loup et le Lemmeke, La Laitière et le Melkpot en sont quelques ornements hilarants) mais aussi par 49 textes d’une inspiration toute personnelle, joignant... (continua)
Langue : beulemans : une variante du brusseleeir ; bruxellaire ou bruxellois, lui-même variante du belgicain, français de Belgique.
Video
VIRGILE, dit Le Jean de La Fontaine des Marolles, n'était autre que Léon Crabbé (1891-1970). Il fit les beaux jours du défunt magazine politique bruxellois « Pourquoi Pas ? » (1910-1989) en y publiant chaque semaine, en un français mâtiné de « brusseleir », un Dialogue attendu des lecteurs (et pas seulement ceux de la capitale) comme le Messie...
Le sieur Virgile, donc, fit rigoler nos pères… Et notamment par ses pastiches des fables de La Fontaine (Menhier le Corbeau et Menhier le Renard, Le Chêne et le Roseauke, Le Loup et le Lemmeke, La Laitière et le Melkpot en sont quelques ornements hilarants) mais aussi par 49 textes d’une inspiration toute personnelle, joignant... (continua)
LE LOUP ET LE LEMMEKE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 26/3/2014 - 13:01
Fable carolorégienne (Wallon) – L’leup et l’bèdot – Horace Piérard – 1892 (publication)
Ah, Lucien l'âne mon ami, me voici à nouveau avec une version wallonne cette fois du Loup et l'Agneau.
En wallon, en wallon... Certes, dit Lucien l'âne en souriant doucement, certes, mais en quel wallon ? Tu sais comme moi qu'il y en a toute une tapée et que d'ailleurs, ta première proposition « El loup et el lemmeke » était en marollien, c'est-à-dire en wallon de Bruxelles, pour ainsi dire.
Celle-ci ? Celle-ci, mon bon Lucien l'âne, mon ami, est en carolorégien, c'est-à-dire comme tu le sais, en wallon du Pays de Charleroi. J'ajoute immédiatement tel qu'il était à la fin du dix-neuvième siècle... Mais enfin, pour ce qui me concerne, je comprends à peu près tout (toi aussi, d'ailleurs, je le vois à ton œil rieur) et si nos amis le veulent, je pourrais même en faire une traduction en français. Mais... (continua)
Ah, Lucien l'âne mon ami, me voici à nouveau avec une version wallonne cette fois du Loup et l'Agneau.
En wallon, en wallon... Certes, dit Lucien l'âne en souriant doucement, certes, mais en quel wallon ? Tu sais comme moi qu'il y en a toute une tapée et que d'ailleurs, ta première proposition « El loup et el lemmeke » était en marollien, c'est-à-dire en wallon de Bruxelles, pour ainsi dire.
Celle-ci ? Celle-ci, mon bon Lucien l'âne, mon ami, est en carolorégien, c'est-à-dire comme tu le sais, en wallon du Pays de Charleroi. J'ajoute immédiatement tel qu'il était à la fin du dix-neuvième siècle... Mais enfin, pour ce qui me concerne, je comprends à peu près tout (toi aussi, d'ailleurs, je le vois à ton œil rieur) et si nos amis le veulent, je pourrais même en faire une traduction en français. Mais... (continua)
L’LEUP ET L’BÈDOT
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 31/3/2014 - 20:26
Lucien Lane 27/10/2018 - 09:14
Wolf
[2011]
Scritta da Klara e Johanna Söderberg.
Singolo poi incluso in alcune edizioni dell’album intitolato “The Lion's Roar” pubblicato nel 2012.
Dopo l’esordio con una cover dei Fleet Foxes ed “Emmylou”, il loro manifesto artistico esplicitamente dedicato ad Emmylou Harris, June Tabor, Gram Parsons e Johnny Cash, le due sorelle svedesi Klara e Johanna – due vere streguzze, vero Adriana? – sono ormai molto famose, e se lo meritano.
Questa “Wolf” è emblematica del mondo fantastico in cui le First Aid Kit si muovono, come due “Alice in Wonderland” – il videoclip fu girato nel profondo della foresta di Järvsö, Hälsingland, nel Norrland svedese – ma è anche una denuncia della distruzione del pianeta che l’essere umano sta conducendo e della necessità che l’uomo riscopra l’animale naturale che è in lui, proprio per arginare l’autodistruzione in atto…
Per i percorsi “Lupi contro la Guerra” e “Guerra alla Terra”.
Scritta da Klara e Johanna Söderberg.
Singolo poi incluso in alcune edizioni dell’album intitolato “The Lion's Roar” pubblicato nel 2012.
Dopo l’esordio con una cover dei Fleet Foxes ed “Emmylou”, il loro manifesto artistico esplicitamente dedicato ad Emmylou Harris, June Tabor, Gram Parsons e Johnny Cash, le due sorelle svedesi Klara e Johanna – due vere streguzze, vero Adriana? – sono ormai molto famose, e se lo meritano.
Questa “Wolf” è emblematica del mondo fantastico in cui le First Aid Kit si muovono, come due “Alice in Wonderland” – il videoclip fu girato nel profondo della foresta di Järvsö, Hälsingland, nel Norrland svedese – ma è anche una denuncia della distruzione del pianeta che l’essere umano sta conducendo e della necessità che l’uomo riscopra l’animale naturale che è in lui, proprio per arginare l’autodistruzione in atto…
Per i percorsi “Lupi contro la Guerra” e “Guerra alla Terra”.
Wolf mother, where you been?
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/7/2014 - 09:05
La copertina del singolo e pure dell’album “The Lion's Roar” citano esplicitamente quella di “Silly Sisters”, il disco di Maddy Prior e June Tabor datato 1976:
Bernart Bartleby 25/7/2014 - 10:51
Un interessantissimo progetto di studio dei lupi sull'Appennino rischia di essere interrotto in Toscana perché vaste parti del territorio demaniale saranno acquistate e recintate dal cravattaio di lusso Stefano Ricci. Consiglio a tutti intanto di passare una notte da lupi al Rifugio Diacci.
Lorenzo 20/8/2018 - 12:05
Coda di Lupo
[1978]
Scritta da Fabrizio De André e Massimo Bubola
Written by Fabrizio de André and Massimo Bubola
Album: "Rimini"
LA STORIA LEGGERA [Prima parte]
di Francesco Senia
Seconda parte
Prendo il titolo a prestito da un bel libro di Stefano Pivato, edito dal “Mulino”, per parlare di Fabrizio de André come “storico”. Il disco di storia si chiama “Rimini”. E segue di qualche anno quel bel romanzo politico che ha per titolo "Storia di un impiegato”. In mezzo due dischi, di cui il primo (“Canzoni”) è una sorta di raccolta di cover (anche proprie, ma cover). In mezzo cinque anni lunghi come fossero stati cinquanta!
La “storia”, introdotta proprio da quella “Rimini” che da il titolo al disco, si svolge su due canzoni. Fondamentalmente. Comincia con “Coda di Lupo”. Si parte “da lontano”, e si usa un artificio, parlando della storia italiana che dal dopo-guerra arriva al 1977 guardandola in... (continua)
Scritta da Fabrizio De André e Massimo Bubola
Written by Fabrizio de André and Massimo Bubola
Album: "Rimini"
LA STORIA LEGGERA [Prima parte]
di Francesco Senia
Seconda parte
Prendo il titolo a prestito da un bel libro di Stefano Pivato, edito dal “Mulino”, per parlare di Fabrizio de André come “storico”. Il disco di storia si chiama “Rimini”. E segue di qualche anno quel bel romanzo politico che ha per titolo "Storia di un impiegato”. In mezzo due dischi, di cui il primo (“Canzoni”) è una sorta di raccolta di cover (anche proprie, ma cover). In mezzo cinque anni lunghi come fossero stati cinquanta!
La “storia”, introdotta proprio da quella “Rimini” che da il titolo al disco, si svolge su due canzoni. Fondamentalmente. Comincia con “Coda di Lupo”. Si parte “da lontano”, e si usa un artificio, parlando della storia italiana che dal dopo-guerra arriva al 1977 guardandola in... (continua)
Quando ero piccolo m'innamoravo di tutto, correvo dietro ai cani
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/9/2006 - 19:03
Versione tedesca da questo sito (con qualche lieve adattamento e correzione)
WOLFSSCHWANZ
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/9/2006 - 02:51
La Storia leggera – L'Histoire légère. (de Francesco Senia)
J'emprunte le titre à un beau livre de Stefano Pivato, édité par « Mulino », pour parler de Fabrizio De André comme « historien ». Le disque d'histoire s'intitule « Rimini ». Et il suit d'une année ce beau roman politique qui a pour titre « Histoire d'un employé ». Entre, cinq ans qui ont l'air d'avoir été cinquante !
L' « Histoire », introduite par Rimini qui donne le titre au disque, se déroule en deux chansons. Fondamentalement. Elle commence avec « Queue de Loup ». On part de loi et il use d'un artifice, parlant de l'histoire italienne qui depuis l'après guerre jusqu'en 1977 en la regardant dans le miroir que sont les Américains autochtones. La référence facile sont les « indiens métropolitains ». Comme dans un immense tour, on part des indiens pour arriver aux indiens.
De André parle, dans cette chanson écrite en 1978, du... (continua)
QUEUE DE LOUP
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/1/2009 - 20:20
Intro
"ma colpisco un po' a casaccio perché non più memoria", manca "ho".
"ma colpisco un po' a casaccio perché non più memoria", manca "ho".
ΔΙΩRAMA Poco Ligio all'Ufficialità! 8/3/2009 - 13:17
Esperantigis Nicola Ruggiero (nekantebla versio)
VOSTO DE LUPO
(continua)
(continua)
inviata da Nicola Ruggiero 8/3/2009 - 22:46
Patrick Vaillant (voce, mandolino, mandola tenore),
Riccardo Tesi (organetto diatonico)
Vincenzo Zitello (arpa celtica),
Ettore Bonafè (tabla, percussioni)
Da Canti Randagi
Omaggio degli artisti di strada a Fabrizio De André, 1995.
Riccardo Tesi (organetto diatonico)
Vincenzo Zitello (arpa celtica),
Ettore Bonafè (tabla, percussioni)
Da Canti Randagi
Omaggio degli artisti di strada a Fabrizio De André, 1995.
COA DE LOP
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 28/9/2011 - 08:35
Dal blog Fabrizio de André in English
Coda di lupo" must be understood in the context of the failure and dissolution of various protest movements in 1976 and 1977, including the Metropolitan Indians, anarchists who wore face paint, dressed like hippies, listened to rock music and enjoyed acid and weed, and who protested bourgeois values through urban guerilla activism, occupying universities, factories, etc.
Rimini grew out of De André's disappointments with the political events of the previous couple of years. In close collaboration with Massimo Bubola, a young 24-year-old who had just released his first album, De André explored several social and political themes, including abortion, homosexuality, and how the petty bourgeois attempted to move into the ranks of the powerful and rise above the political and social turmoil of the times. The music has more influence from American rock and... (continua)
Coda di lupo" must be understood in the context of the failure and dissolution of various protest movements in 1976 and 1977, including the Metropolitan Indians, anarchists who wore face paint, dressed like hippies, listened to rock music and enjoyed acid and weed, and who protested bourgeois values through urban guerilla activism, occupying universities, factories, etc.
Rimini grew out of De André's disappointments with the political events of the previous couple of years. In close collaboration with Massimo Bubola, a young 24-year-old who had just released his first album, De André explored several social and political themes, including abortion, homosexuality, and how the petty bourgeois attempted to move into the ranks of the powerful and rise above the political and social turmoil of the times. The music has more influence from American rock and... (continua)
TAIL OF THE WOLF
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/2/2016 - 08:10
Salve scusi, lei ha spiegato soltanto l'ultima frase di ogni strofa. Ciò che scrive non si riesce a percepire nei versi di De André. Non potrebbe sciogliere meglio le varie metafore dei versi? Così risulta impossibile seguire il discorso o crederlo attinente per quanto io voglia farlo. Grazie mille
Luca 4/5/2018 - 13:55
La mort du loup
[1843]
Versi di Alfred de Vigny (1797-1863), scrittore, drammaturgo e poeta francese
Musica di Christophe Bourdoiseau (1967-), autore, compositore e interprete francese, di natali neerlandesi. “La mort du loup” è una sua composizione del 2011
Testo trovato qui
Versi di Alfred de Vigny (1797-1863), scrittore, drammaturgo e poeta francese
Musica di Christophe Bourdoiseau (1967-), autore, compositore e interprete francese, di natali neerlandesi. “La mort du loup” è una sua composizione del 2011
Testo trovato qui
I
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/1/2018 - 13:21
Percorsi:
Guerra agli animali, LCG (Lupi Contro la Guerra)
Les loups sont entrés dans Paris
[1964]
Paroles: Albert Vidalie
Musique: Louis Bessières
Testo di Albert Vidalie
Musica di Louis Bessières
Paroles: Albert Vidalie
Musique: Louis Bessières
Testo di Albert Vidalie
Musica di Louis Bessières
La canzone che ha reso celebre anche come interprete l'attore Serge Reggiani, e una grande canzone di pace, vita e libertà. Scritta nel 1964 da Albert Vidalie e musicata da Louis Bessières (autore delle musiche di alcune canzoni di Boris Vian, fu poi inserita da Serge Reggiani nell'album Succès et confidences. Resta probabilmente una delle più belle e emozionanti canzoni in lingua francese del XX secolo. Non ha mai trovato altri interpreti, tanto è legata alla voce di Serge Reggiani: una delle canzoni che sono tagliate esclusivamente su un un interprete. E l'atmosfera della Parigi sotto occupazione espressa da un artista che per il fascismo, assieme alla famiglia, aveva dovuto lasciare il suo paese da bambino. Non a caso, tornato ad esibirsi nel 1990 nella sua città natale, Reggio Emilia, volle chiudere la sua esibizione proprio con questa canzone. [CCG/AWS Staff]
Et si c'était des nuits...
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra), Le CCG Primitive
Pour ceux qui n'ont jamais vu Reggiani chanter de près.
Quel travail de comédien !
Cordial
Marco Valdo M.I.
Quel travail de comédien !
Cordial
Marco Valdo M.I.
Marco valdo M.I. 16/1/2018 - 15:39
Lupo
Allergico al recinto
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 29/11/2011 - 14:21
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
C'è lupo e lupo....
da Repubblica
I neofascisti ospiti di Arcaplanet. L'azienda: "Amano gli animali". E parte il boicottaggio
La famosa catena di prodotti per animali sabato scorso ha ospitato gli estremisti di destra nei propri locali. Mascherati dietro la sigla "I lupi danno la zampa"
di MATTEO PUCCIARELLI
I neofascisti ospiti di Arcaplanet. L'azienda: "Amano gli animali". E parte il boicottaggio
"Arcaplanet si schiera dalla parte di chi ama gli animali. Qualsiasi associazione con regolare statuto può partecipare alle iniziative di charity messe a disposizione dall'azienda". Anche se sono organizzazioni neofasciste come Lealtà e Azione. La famosa catena di prodotti per animali sabato scorso, infatti, ha ospitato gli estremisti di destra nei propri locali. Mascherati dietro la sigla "I lupi danno la zampa". Alla richiesta di chiarimento di alcuni clienti, la risposta dell'azienda... (continua)
da Repubblica
I neofascisti ospiti di Arcaplanet. L'azienda: "Amano gli animali". E parte il boicottaggio
La famosa catena di prodotti per animali sabato scorso ha ospitato gli estremisti di destra nei propri locali. Mascherati dietro la sigla "I lupi danno la zampa"
di MATTEO PUCCIARELLI
I neofascisti ospiti di Arcaplanet. L'azienda: "Amano gli animali". E parte il boicottaggio
"Arcaplanet si schiera dalla parte di chi ama gli animali. Qualsiasi associazione con regolare statuto può partecipare alle iniziative di charity messe a disposizione dall'azienda". Anche se sono organizzazioni neofasciste come Lealtà e Azione. La famosa catena di prodotti per animali sabato scorso, infatti, ha ospitato gli estremisti di destra nei propri locali. Mascherati dietro la sigla "I lupi danno la zampa". Alla richiesta di chiarimento di alcuni clienti, la risposta dell'azienda... (continua)
daniela -k.d.- 15/12/2017 - 17:26
Il lupo
Dall'album "Sul nido del cuculo" (1988)
Gli uomini conoscono cos’è un fucile?
(continua)
(continua)
inviata da Andrea 13/8/2015 - 20:39
Percorsi:
Guerra agli animali, LCG (Lupi Contro la Guerra)
Il lupo di Gubbio
[2000]
Parole di Luisa Zappa, basate su fonti francescane
Musica di Angelo Branduardi
Nell’album intitolato “L’infinitamente piccolo”, dedicato alla vita di san Francesco d'Assisi
Mancava proprio il lupo di Gubbio nel percorso “Lupi Contro la Guerra”.
Propongo questa canzone per via di immagini come queste:
Non sono uno zoologo o un etologo, e nemmeno so quali problemi specifici abbiano in centro Italia con i lupi… Anche sulle mie montagne – da qualche parte nelle valli valdesi – i lupi li stanno ammazzando, a fucilate o col veleno, perché dicono che sono troppi e causano danni alle greggi nella bella stagione. Io, con tutto che giro parecchio a piedi, anche d’inverno, di lupo non ne ho visto né sentito nemmeno uno fino ad oggi, anche se mi è capitato di imbattermi in esiti di predazioni, in un solo caso ai danni di un animale domestico. Credo invece che i lupi diano fastidio piuttosto... (continua)
Parole di Luisa Zappa, basate su fonti francescane
Musica di Angelo Branduardi
Nell’album intitolato “L’infinitamente piccolo”, dedicato alla vita di san Francesco d'Assisi
Mancava proprio il lupo di Gubbio nel percorso “Lupi Contro la Guerra”.
Propongo questa canzone per via di immagini come queste:
Non sono uno zoologo o un etologo, e nemmeno so quali problemi specifici abbiano in centro Italia con i lupi… Anche sulle mie montagne – da qualche parte nelle valli valdesi – i lupi li stanno ammazzando, a fucilate o col veleno, perché dicono che sono troppi e causano danni alle greggi nella bella stagione. Io, con tutto che giro parecchio a piedi, anche d’inverno, di lupo non ne ho visto né sentito nemmeno uno fino ad oggi, anche se mi è capitato di imbattermi in esiti di predazioni, in un solo caso ai danni di un animale domestico. Credo invece che i lupi diano fastidio piuttosto... (continua)
Francesco a quel tempo in Gubbio viveva
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/10/2014 - 12:37
Percorsi:
Guerra agli animali, LCG (Lupi Contro la Guerra)
Hai ragione Riccardo, ho preso un granchio.
Gli autori di quell'affresco, dal ciclo "Storie di San Francesco" nell'abside della chiesa di San Francesco a Pienza, sono Cristoforo di Bindoccio e Meo di Pero, un secolo dopo Giotto.
Grazie per la correzione.
Gli autori di quell'affresco, dal ciclo "Storie di San Francesco" nell'abside della chiesa di San Francesco a Pienza, sono Cristoforo di Bindoccio e Meo di Pero, un secolo dopo Giotto.
Grazie per la correzione.
Bernart Bartleby 12/5/2015 - 09:46
Der letzte Wolf
[1996]
Parole e musica di Ingo Barz
La canzone che dà il titolo al suo album del 1996
Parole e musica di Ingo Barz
La canzone che dà il titolo al suo album del 1996
Es ist lang nach Mitternacht
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/11/2014 - 22:52
Percorsi:
Guerra agli animali, LCG (Lupi Contro la Guerra)
Vecchio lupo
[2013]
Album : Mat e famat
Il lupo ritorna padrone della scena. Le donne che corrono con i lupi devono faticare per volare, il lupo prende il volo grazie al sorriso di un bambino e il suo naturale battere il tempo con allegria.
Album : Mat e famat
Il lupo ritorna padrone della scena. Le donne che corrono con i lupi devono faticare per volare, il lupo prende il volo grazie al sorriso di un bambino e il suo naturale battere il tempo con allegria.
Corre un vecchio lupo che non sa più dormire
(continua)
(continua)
inviata da donquijote82 7/12/2013 - 22:38
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
Ballad of Lobo, the King of Currumpaw
[2013]
Dal disco “Asleep In The Pines”
Testo trovato su di una pagina riferibile all’autore.
Dovete sapere che il contributo di Storia dell'orso Bruno non è casuale. Per intanto il nickname di cui ultimamente mi onoro - che mi fu in qualche modo assegnato dal ricco (???) e forte (!!!) Reichart Venturi – trova anch’esso radice nella “forza”, e in quella davvero esplosiva dell’ “orso”. In secondo luogo, le valli alpine di cui sono originario sono dominate dal massiccio dell’Orsiera, costellato da toponimi come “Pian dell’Orso” e “Rocca Tana dell'Orso”… Beh, queste sono le uniche memorie dell’antica presenza del plantigrado dalle mie parti, estintosi chissà quando, forse non 10.000 anni fa come l’Ursus Speleus, ma sicuramente un sacco di tempo fa…
Chi invece è tornato sull’Orsiera dopo essersi estinto (ma bisognerebbe meglio dire “dopo essere stato completamente sterminato”)... (continua)
Dal disco “Asleep In The Pines”
Testo trovato su di una pagina riferibile all’autore.
Dovete sapere che il contributo di Storia dell'orso Bruno non è casuale. Per intanto il nickname di cui ultimamente mi onoro - che mi fu in qualche modo assegnato dal ricco (???) e forte (!!!) Reichart Venturi – trova anch’esso radice nella “forza”, e in quella davvero esplosiva dell’ “orso”. In secondo luogo, le valli alpine di cui sono originario sono dominate dal massiccio dell’Orsiera, costellato da toponimi come “Pian dell’Orso” e “Rocca Tana dell'Orso”… Beh, queste sono le uniche memorie dell’antica presenza del plantigrado dalle mie parti, estintosi chissà quando, forse non 10.000 anni fa come l’Ursus Speleus, ma sicuramente un sacco di tempo fa…
Chi invece è tornato sull’Orsiera dopo essersi estinto (ma bisognerebbe meglio dire “dopo essere stato completamente sterminato”)... (continua)
When I was a younger man, a-hunting I did go
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 30/5/2013 - 16:46
Percorsi:
Guerra agli animali, LCG (Lupi Contro la Guerra)
Will the Wolf Survive?
[1984]
Scritta da David Hidalgo e Louie Pérez
Dall’album “How Will the Wolf Survive?”
Interpretata anche da Waylon Jennings nel 1986.
Il lupo come metafora della quotidiana lotta per la sopravvivenza dell’immigrato latinoamericano negli USA… ce la farà a sopravvivere?
Propongo questa canzone certamente per il percorso La guerra del lavoro: emigrazione, immigrazione, sfruttamento, schiavitù ma anche e soprattutto per LCG: Lupi Contro la Guerra per la ragione che… FINALMENTE SONO RIUSCITO A VEDERNE UNO (anzi, due)!!!
Beh, devo dirvi la verità… Dalle mie parti pare sia pieno di lupi, ma io non ne ho mai visto né sentito nemmeno uno… Così, per combattere la frustrazione, qualche settimana fa me ne sono andato un paio di giorni ad Entracque, Cuneo, per visitare il Centro faunistico “Uomini e Lupi”. Lì, appena fuori del paese, c’è una bella struttura che ospita un interessante... (continua)
Scritta da David Hidalgo e Louie Pérez
Dall’album “How Will the Wolf Survive?”
Interpretata anche da Waylon Jennings nel 1986.
Il lupo come metafora della quotidiana lotta per la sopravvivenza dell’immigrato latinoamericano negli USA… ce la farà a sopravvivere?
Propongo questa canzone certamente per il percorso La guerra del lavoro: emigrazione, immigrazione, sfruttamento, schiavitù ma anche e soprattutto per LCG: Lupi Contro la Guerra per la ragione che… FINALMENTE SONO RIUSCITO A VEDERNE UNO (anzi, due)!!!
Beh, devo dirvi la verità… Dalle mie parti pare sia pieno di lupi, ma io non ne ho mai visto né sentito nemmeno uno… Così, per combattere la frustrazione, qualche settimana fa me ne sono andato un paio di giorni ad Entracque, Cuneo, per visitare il Centro faunistico “Uomini e Lupi”. Lì, appena fuori del paese, c’è una bella struttura che ospita un interessante... (continua)
Through the chill of winter
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 21/1/2013 - 11:48
La lupa Emilia... ... e il lupo Ormea al Centro faunistico «Uomini e Lupi» di Entracque (fotografie di Alessandro Risso).
Quanto all’agghiacciante somiglianza tra noi e loro, si legga questo articolo del settembre 2011...
Prima di Emilia e Ormea la struttura ospitava una vecchia lupa abruzzese di nome Giulia... Aveva 12 anni e doveva averne viste di cotte e di crude (soprattutto crude!) nella sua lunga vita... Non le è bastato...
Quanto all’agghiacciante somiglianza tra noi e loro, si legga questo articolo del settembre 2011...
Prima di Emilia e Ormea la struttura ospitava una vecchia lupa abruzzese di nome Giulia... Aveva 12 anni e doveva averne viste di cotte e di crude (soprattutto crude!) nella sua lunga vita... Non le è bastato...
Dead End 21/1/2013 - 22:16
La mort aux loups
[1975]
Paroles et musique de Léo Ferré
Testo e musica di Léo Ferré
Album: Je te donne [1976]
"Plaidoyer poétique contre la peine de mort à l'occasione de l'exécution de Bontemps et Buffet que le président Pompidou avait refusé de gracier, en novembre de 1972."
Pierre Saka, La grande anthologie de la chanson française, p. 208.
Una lunga orazione civile contro la pena di morte scritta e cantata da Léo Ferré nel 1975, ma ispirata alla condanna a morte ed all'esecuzione di Claude Bontemps e Roger Buffet, avvenuta il 29 novembre 1972.
I due erano stati condannati a morte dalla Corte d'Assise di Troyes. Buffet, già condannato all'ergastolo per omicidio, aveva guidato la rivolta carceraria di Clairvaux, il 21 settembre 1971, prendendo in ostaggio due persone: un sorvegliante e un'infermiera. Entrambe furono da lui sgozzate a morte. Bontemps, condannato a 20 anni per furto e rapina, che era... (continua)
Paroles et musique de Léo Ferré
Testo e musica di Léo Ferré
Album: Je te donne [1976]
"Plaidoyer poétique contre la peine de mort à l'occasione de l'exécution de Bontemps et Buffet que le président Pompidou avait refusé de gracier, en novembre de 1972."
Pierre Saka, La grande anthologie de la chanson française, p. 208.
Una lunga orazione civile contro la pena di morte scritta e cantata da Léo Ferré nel 1975, ma ispirata alla condanna a morte ed all'esecuzione di Claude Bontemps e Roger Buffet, avvenuta il 29 novembre 1972.
I due erano stati condannati a morte dalla Corte d'Assise di Troyes. Buffet, già condannato all'ergastolo per omicidio, aveva guidato la rivolta carceraria di Clairvaux, il 21 settembre 1971, prendendo in ostaggio due persone: un sorvegliante e un'infermiera. Entrambe furono da lui sgozzate a morte. Bontemps, condannato a 20 anni per furto e rapina, che era... (continua)
DEUX CONDAMNÉS À MORT ONT ÉTÉ EXÉCUTÉS
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/1/2008 - 17:37
LA MORTE DEI LUPI
(continua)
(continua)
Lu lupe
[2007]
Da “Tiro di classe”, album d’esordio
Gasparazzo, una band fondata da due musicisti abruzzesi (Alessandro Caporossi e Generoso Pierascenzi) che nel nome adottato richiama, da una parte, il personaggio creato nel 1972 dal cartoonist Roberto Zamarin per il quotidiano “Lotta Continua” (Zamarin morì in un incidente stradale quello stesso anno ed il suo Gasparazzo ebbe quindi vita breve), dall’altra Calogero Gasparazzo, uno dei protagonisti dell’insurrezione di Bronte del 1860, schiacciata nel sangue dai garibaldini, quelli che qualcuno dice fecero la cosiddetta Unità d’Italia…
Per il percorso LCG – Lupi Contro la Guerra… E chi meglio degli abruzzesi Gasparazzo può cantar di lupi!?!
Da “Tiro di classe”, album d’esordio
Gasparazzo, una band fondata da due musicisti abruzzesi (Alessandro Caporossi e Generoso Pierascenzi) che nel nome adottato richiama, da una parte, il personaggio creato nel 1972 dal cartoonist Roberto Zamarin per il quotidiano “Lotta Continua” (Zamarin morì in un incidente stradale quello stesso anno ed il suo Gasparazzo ebbe quindi vita breve), dall’altra Calogero Gasparazzo, uno dei protagonisti dell’insurrezione di Bronte del 1860, schiacciata nel sangue dai garibaldini, quelli che qualcuno dice fecero la cosiddetta Unità d’Italia…
Per il percorso LCG – Lupi Contro la Guerra… E chi meglio degli abruzzesi Gasparazzo può cantar di lupi!?!
Lu lupe da li mundagne
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 10/8/2012 - 12:03
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
Ocio al luf
2003
Ocio ai luf
Ocio ai luf
So l'aldela dei spi usto sura dei gach
(continua)
(continua)
inviata da DoNQuijote82 11/3/2012 - 13:13
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
Tra lupi
[1976]
Album “Dentro e fuori”
Scritta da Piero Ciampi e Gianni Marchetti.
“Marocchino condannato a un anno. Aveva rubato pochi euro di frutta.
Condanna a un anno. È questa la pena che il Tribunale di Bergamo ha inflitto oggi, 24 settembre, a un marocchino di 52 anni per aver rubato pochi euro di frutta e verdura al Pam di via Camozzi. Il fatto era accaduto mercoledì 28 luglio intorno alle 20, protagonista della vicenda A. A. I., residente in città.
Secondo l'accusa l'uomo era entrato nel supermercato insieme a un'amica polacca, e insieme i due hanno preso della frutta e della verdura, quindi sono usciti senza però pagare il corrispettivo. Una commessa, accortasi del furto, ha avvertito il responsabile che a sua volta, dopo aver allertato le guardie giurate del Corpo Vigilanza Città di Bergamo e i carabinieri del radiomobile di Bergamo, ha cercato di fermare i due.
Il marocchino, per... (continua)
Album “Dentro e fuori”
Scritta da Piero Ciampi e Gianni Marchetti.
“Marocchino condannato a un anno. Aveva rubato pochi euro di frutta.
Condanna a un anno. È questa la pena che il Tribunale di Bergamo ha inflitto oggi, 24 settembre, a un marocchino di 52 anni per aver rubato pochi euro di frutta e verdura al Pam di via Camozzi. Il fatto era accaduto mercoledì 28 luglio intorno alle 20, protagonista della vicenda A. A. I., residente in città.
Secondo l'accusa l'uomo era entrato nel supermercato insieme a un'amica polacca, e insieme i due hanno preso della frutta e della verdura, quindi sono usciti senza però pagare il corrispettivo. Una commessa, accortasi del furto, ha avvertito il responsabile che a sua volta, dopo aver allertato le guardie giurate del Corpo Vigilanza Città di Bergamo e i carabinieri del radiomobile di Bergamo, ha cercato di fermare i due.
Il marocchino, per... (continua)
Le mani convulse coglievano tremanti
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 26/11/2010 - 10:49
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
Chanson italienne – Tra lupi – Piero Ciampi – 1976 (Piero Ciampi et Gianni Marchetti)
« Un Marocain condamné à un an. Il avait dérobé quelques fruits.»
Condamnation à un an. C'est la peine que le Tribunal de Bergame a infligé aujourd'hui 24 septembre (2010, pas du temps de Victor Hugo et des Misérables, rappelle Lucien l'âne) à un Marcocain de 52 ans pour avoir dérobé quelques fruits et légumes à la Pam de la via Camozzi. Le fait s'était déroulé le mercredi 28 août vers 20 heures. (Remarque, dit Lucien l'âne, qu'il n'y a même pas un mois entre le « délit » et la condamnation. Pas question d'invoquer le « légitime empêchement », pas question de renvoyer à plus tard et à encore plus tard... Pas question d'une loi « ad personam », pas question... Tout le monde n'a pas droit aux mêmes égards que ce multidéliquant – Silvio la Magouille, dit « il Nano Malefico », dit « Silvio la Menace », dit... (continua)
« Un Marocain condamné à un an. Il avait dérobé quelques fruits.»
Condamnation à un an. C'est la peine que le Tribunal de Bergame a infligé aujourd'hui 24 septembre (2010, pas du temps de Victor Hugo et des Misérables, rappelle Lucien l'âne) à un Marcocain de 52 ans pour avoir dérobé quelques fruits et légumes à la Pam de la via Camozzi. Le fait s'était déroulé le mercredi 28 août vers 20 heures. (Remarque, dit Lucien l'âne, qu'il n'y a même pas un mois entre le « délit » et la condamnation. Pas question d'invoquer le « légitime empêchement », pas question de renvoyer à plus tard et à encore plus tard... Pas question d'une loi « ad personam », pas question... Tout le monde n'a pas droit aux mêmes égards que ce multidéliquant – Silvio la Magouille, dit « il Nano Malefico », dit « Silvio la Menace », dit... (continua)
PARMI LES LOUPS
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 8/12/2010 - 16:45
Ciao Marco Valdo M.I. (e una grattatina sul muso anche a Lucien l'âne),
volevo solo manifestarti una mia perplessità sulla tua traduzione di un passaggio di questa canzone...
"Egli volse la testa e li mise a tacere" l'hai tradotto "Il tourna la tête et se tut"... Ma così non finisce col significare "Egli volse la testa e tacque"?
Io invece avevo in mente la potentissima immagine di un uomo che, sorpreso a rubare per fame, mette a tacere chi strilla "al ladro!" solo con la furia del suo sguardo fiammeggiante, come una belva affamata, che ha solo bisogno di saziarsi, e come un uomo disperato, costretto ad "inseguire la dignità esaperata"...
Allora tradurrei piuttosto: "Il tourna la tête et les réduisit au silence", o qualcosa del genere (il francese non lo so mica tanto bene...)
Che dici?
volevo solo manifestarti una mia perplessità sulla tua traduzione di un passaggio di questa canzone...
"Egli volse la testa e li mise a tacere" l'hai tradotto "Il tourna la tête et se tut"... Ma così non finisce col significare "Egli volse la testa e tacque"?
Io invece avevo in mente la potentissima immagine di un uomo che, sorpreso a rubare per fame, mette a tacere chi strilla "al ladro!" solo con la furia del suo sguardo fiammeggiante, come una belva affamata, che ha solo bisogno di saziarsi, e come un uomo disperato, costretto ad "inseguire la dignità esaperata"...
Allora tradurrei piuttosto: "Il tourna la tête et les réduisit au silence", o qualcosa del genere (il francese non lo so mica tanto bene...)
Che dici?
Bartleby 8/12/2010 - 22:44
Caro Bartleby,
Merci d'avoir relevé cette erreur de traduction et je suis très heureux de voir ainsi lu attentivement et corrigé un texte que je propose; même si « j'aimerais mieux pas » (I would prefer not to) en faire de ces foutues erreurs. Comme je le disais l'autre jour à Riccardo [R.V.], ma connaissance de l'italien est assez imprécise et puis, Balzac (et tous les autres) ont bien eu droit à des correcteurs expérimentés... et ils en avaient bien besoin.
Quant à l'autocorrection...
Pour ce qui est de la nouvelle formulation, plus exacte, cette fois, je préfèrerais « ils les fit taire ».
Si les amis des CCG voulaient bien insérer la correction directement dans le texte....
Merci et cordial
Marco Valdo M.I.
Et un joli balancement de tête de la part de Lucien l'âne.
Merci d'avoir relevé cette erreur de traduction et je suis très heureux de voir ainsi lu attentivement et corrigé un texte que je propose; même si « j'aimerais mieux pas » (I would prefer not to) en faire de ces foutues erreurs. Comme je le disais l'autre jour à Riccardo [R.V.], ma connaissance de l'italien est assez imprécise et puis, Balzac (et tous les autres) ont bien eu droit à des correcteurs expérimentés... et ils en avaient bien besoin.
Quant à l'autocorrection...
Pour ce qui est de la nouvelle formulation, plus exacte, cette fois, je préfèrerais « ils les fit taire ».
Si les amis des CCG voulaient bien insérer la correction directement dans le texte....
Merci et cordial
Marco Valdo M.I.
Et un joli balancement de tête de la part de Lucien l'âne.
Marco Valdo M.I. 9/12/2010 - 08:51
"Siena, 25 gen.
Voleva ripararsi dal freddo pungente di questi giorni, e riscaldarsi con la cioccolata, l'uomo sorpreso dagli agenti delle Volanti della Questura di Siena dopo aver tentato di allontanarsi da un grande supermercato con un carrello carico di biancheria completa da letto, con tanto di piumino e coprimaterasso e due scatole di ovetti di cioccolata."
Adnkronos
Ma se rubava un panforte al posto degli ovetti lo denunciavano lo stesso?
Voleva ripararsi dal freddo pungente di questi giorni, e riscaldarsi con la cioccolata, l'uomo sorpreso dagli agenti delle Volanti della Questura di Siena dopo aver tentato di allontanarsi da un grande supermercato con un carrello carico di biancheria completa da letto, con tanto di piumino e coprimaterasso e due scatole di ovetti di cioccolata."
Adnkronos
Ma se rubava un panforte al posto degli ovetti lo denunciavano lo stesso?
Bartleby 25/1/2011 - 16:51
En el Barranco del Lobo
anonimo
Testo ripreso da Altavoz del Frente
.
La guerra del Riff.
Il 9 luglio 1909 i rifeños, i marocchini delle alture del Riff, attaccarono un gruppo di operai spagnoli che stavano costruendo un ponte per la ferrovia mineraria a circa tre chilometri da Melilla, la città spagnola ancora oggi enclave in territorio marocchino. Morirono 4 (secondo altre fonti 6) operai e vi furono molti feriti. I militari spagnoli intrapresero un’azione di rappresaglia contro gli aggressori; in seguito, anche per l’emozione che il fatto aveva suscitato nell’opinione pubblica spagnola, il governo decise di intensificare le rappresaglie che divennero un attacco indiscriminato alla popolazione marocchina. L’11 luglio inizia l’invio di truppe: è l’inizio della guerra del Riff. Il governo presieduto da Maura mobilita anche i riservisti della leva 1903 e 1904, molti dei quali sposati con figli, convocandoli nel porto... (continua)
.
La guerra del Riff.
Il 9 luglio 1909 i rifeños, i marocchini delle alture del Riff, attaccarono un gruppo di operai spagnoli che stavano costruendo un ponte per la ferrovia mineraria a circa tre chilometri da Melilla, la città spagnola ancora oggi enclave in territorio marocchino. Morirono 4 (secondo altre fonti 6) operai e vi furono molti feriti. I militari spagnoli intrapresero un’azione di rappresaglia contro gli aggressori; in seguito, anche per l’emozione che il fatto aveva suscitato nell’opinione pubblica spagnola, il governo decise di intensificare le rappresaglie che divennero un attacco indiscriminato alla popolazione marocchina. L’11 luglio inizia l’invio di truppe: è l’inizio della guerra del Riff. Il governo presieduto da Maura mobilita anche i riservisti della leva 1903 e 1904, molti dei quali sposati con figli, convocandoli nel porto... (continua)
En el Barranco del Lobo
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/5/2006 - 22:07
Non mi ero accorto (mannaggia!) che ‘sta canzone c’era già…
L’ho trovata sull’unico album, realizzato nel 2008, da un gruppo francese di Tolosa che si chiama “El Comunero”. Ho fatto pure una lunga introduzione e non mi sento di buttarla via… vedete voi se è di qualche interesse, come integrazione…
Questo disco intitolato “El Comunero”, come il gruppo che l’ha realizzato, è un lavoro così pieno zeppo di storia che non so nemmeno da che parte cominciare…
Contiene riferimenti alle rivolte antifeudali nella Spagna del 500, alle ribellioni, popolari ed anarchiche, contro la coscrizione obbligatoria e contro la chiesa nella Barcellona dei primi del 900, al colonialismo spagnolo e francese nel Maghreb, alla rivolta delle tribù berbere del Rif marocchino contro gli invasori franco-spagnoli, alla guerra civile spagnola…
In questo senso la canzone “En el barranco del lobo” è forse la più rappresentativa... (continua)
L’ho trovata sull’unico album, realizzato nel 2008, da un gruppo francese di Tolosa che si chiama “El Comunero”. Ho fatto pure una lunga introduzione e non mi sento di buttarla via… vedete voi se è di qualche interesse, come integrazione…
Questo disco intitolato “El Comunero”, come il gruppo che l’ha realizzato, è un lavoro così pieno zeppo di storia che non so nemmeno da che parte cominciare…
Contiene riferimenti alle rivolte antifeudali nella Spagna del 500, alle ribellioni, popolari ed anarchiche, contro la coscrizione obbligatoria e contro la chiesa nella Barcellona dei primi del 900, al colonialismo spagnolo e francese nel Maghreb, alla rivolta delle tribù berbere del Rif marocchino contro gli invasori franco-spagnoli, alla guerra civile spagnola…
In questo senso la canzone “En el barranco del lobo” è forse la più rappresentativa... (continua)
Alessandro 19/1/2010 - 10:41
Les Loups dans la Ville
Les Loups dans la Ville
Canzone léviane – Les Loups dans la Ville – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 78
Les Loups dans la Ville est la septante-huitième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.
Brrrrr... Elle doit être effrayante ta canzone, Marco Valdo M.I. C'est que nous les ânes, on n'en n'a pas trop peur des loups car on les écarte d'une ruade ou d'un bon coup de dents... Tu sais comme nous les ânes, on a la mâchoire solide... Et puis, on court bien plus vite et bien plus longtemps qu'eux. Cela dit, des loups dans la ville, ça doit faire du dégât.
Ah, Lucien mon ami l'âne, je le comprends que certains loups fassent frémir, moi aussi d'ailleurs... Mais ce ne sont pas ceux qui courent dans les forêts; ceux-là ne s'en prennent généralement qu'à des moutons ou des animaux de ce calibre... et encore, par loi... (continua)
Canzone léviane – Les Loups dans la Ville – Marco Valdo M.I. – 2009
Cycle du Cahier ligné – 78
Les Loups dans la Ville est la septante-huitième chanson du Cycle du Cahier ligné, constitué d'éléments tirés du Quaderno a Cancelli de Carlo Levi.
Brrrrr... Elle doit être effrayante ta canzone, Marco Valdo M.I. C'est que nous les ânes, on n'en n'a pas trop peur des loups car on les écarte d'une ruade ou d'un bon coup de dents... Tu sais comme nous les ânes, on a la mâchoire solide... Et puis, on court bien plus vite et bien plus longtemps qu'eux. Cela dit, des loups dans la ville, ça doit faire du dégât.
Ah, Lucien mon ami l'âne, je le comprends que certains loups fassent frémir, moi aussi d'ailleurs... Mais ce ne sont pas ceux qui courent dans les forêts; ceux-là ne s'en prennent généralement qu'à des moutons ou des animaux de ce calibre... et encore, par loi... (continua)
Au travers d'encres sombres,
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/1/2010 - 19:45
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
Le Petit Chaperon Rouge et le Loup de Rome
Le Petit Chaperon Rouge et le Loup de Rome
Chanson française - Le Petit Chaperon Rouge et le Loup de Rome – Marco Valdo M.I. – 2009
La chanson du Petit Chaperon Rouge et du Loup de Rome se propose d'écouter des voix anciennes à propos de ce qui se vit aujourd'hui en Italie. Avec le passage du temps et de l'âge, l'histoire bégaye et semble vouloir se répéter, avec des nuances cependant; elle avance masquée ou disons que comme le Loup de Perrault, le Loup de Rome avance déguisé, tout sourire sur ses écrans. D'aucuns diront que l'affaire est une affaire d'Italie et qu'une chanson en français n'a rien à y faire.
Mais, dit Marco Valdo M.I., la belle affaire... Pour sonner le tocsin, il n'est pas de frontières. Et puis, c'est manquer de mémoire que de croire que ce qui opprime l'Italien sera sans incidences pour les autres demain. L'histoire bégaye peut-être, mais nous on se souvient. La... (continua)
Chanson française - Le Petit Chaperon Rouge et le Loup de Rome – Marco Valdo M.I. – 2009
La chanson du Petit Chaperon Rouge et du Loup de Rome se propose d'écouter des voix anciennes à propos de ce qui se vit aujourd'hui en Italie. Avec le passage du temps et de l'âge, l'histoire bégaye et semble vouloir se répéter, avec des nuances cependant; elle avance masquée ou disons que comme le Loup de Perrault, le Loup de Rome avance déguisé, tout sourire sur ses écrans. D'aucuns diront que l'affaire est une affaire d'Italie et qu'une chanson en français n'a rien à y faire.
Mais, dit Marco Valdo M.I., la belle affaire... Pour sonner le tocsin, il n'est pas de frontières. Et puis, c'est manquer de mémoire que de croire que ce qui opprime l'Italien sera sans incidences pour les autres demain. L'histoire bégaye peut-être, mais nous on se souvient. La... (continua)
Sonnons les cloches ! Rompons le silence !
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/2/2009 - 12:38
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
L'uomo lupo
Chi mai ci salverà dall'uomo lupo
(continua)
(continua)
inviata da adriana 10/6/2005 - 06:38
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
Chanson italienne – L'uomo lupo – Cesare Lo Leggio
L'Homme-loup, l'homme à face de loup, le loup-garou, le garou hantent l'Europe depuis des siècles... Mais que donc nous a fait ce pauvre loup qui n'a jamais eu de couteau à la main ou entre les dents... Pourquoi lui mettre sur le râble les crimes humains, trop humains... ? Sauf à se considérer soi-même comme un mouton malade ou une brebis égarée, le loup ne présente aucun danger. Fantasme, fantasme... quand tu nous tiens. D'ailleurs, il n'y en a (presque plus et ils sont perdus dans des coins paumés où l'on ne va plus...).
Mais en effet, on parle d'un autre loup, du loup humain, de cette sale bête d'homme qui tue ses semblables, qui les exploite, qui vit sur leur carcasse, un vrai charognard celui-là...
Littéralement, il se nourrit du sang et de la chair des hommes, ce loup-là est un loup économique, il affirme qu'il a le droit pour lui, que tout ce qu'il fait est bon pour l'économie, cet homme- loup est un libéral.
Ainsi parlait Marco Valdo M.I.
L'Homme-loup, l'homme à face de loup, le loup-garou, le garou hantent l'Europe depuis des siècles... Mais que donc nous a fait ce pauvre loup qui n'a jamais eu de couteau à la main ou entre les dents... Pourquoi lui mettre sur le râble les crimes humains, trop humains... ? Sauf à se considérer soi-même comme un mouton malade ou une brebis égarée, le loup ne présente aucun danger. Fantasme, fantasme... quand tu nous tiens. D'ailleurs, il n'y en a (presque plus et ils sont perdus dans des coins paumés où l'on ne va plus...).
Mais en effet, on parle d'un autre loup, du loup humain, de cette sale bête d'homme qui tue ses semblables, qui les exploite, qui vit sur leur carcasse, un vrai charognard celui-là...
Littéralement, il se nourrit du sang et de la chair des hommes, ce loup-là est un loup économique, il affirme qu'il a le droit pour lui, que tout ce qu'il fait est bon pour l'économie, cet homme- loup est un libéral.
Ainsi parlait Marco Valdo M.I.
L'HOMME-LOUP
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/11/2008 - 16:07
Le scale del paradiso
[2006]
Album: "Acqua, luce e gas"
Testo e musica di Pino Marino
Lyrics and music by Pino Marino
Dal blog di Ezio Palabrasenelviento
Succede, a volte, che cerchi un file in cui ricordi esserci scritto “scale” e trovi una canzone quasi dimenticata, contenuta in un album di cui non ricordi il titolo, di un cantautore di cui ricordi a malapena il nome: Pino Marino con l’album “Acqua, luce e gas”.
Metti le cuffie sopra le orecchie e la serata cambia un po’.
Insomma - mi dico - ma ’sto povero lupo color purezza che man mano si cancella lasciando il posto al colore naturale di una pelle vecchia e magari rugosa, ormai arrivato alla fine dei giorni, quanto male può aver fatto per non meritarsi il sacrosanto riposo in paradiso? È Stato ladro e assassino, è vero, ma di cosa e di chi? E quanto più ladro e quanto più assassino!?!?
Me lo vedo con poche chiazze di pelo, la lingua penzolante,... (continua)
Album: "Acqua, luce e gas"
Testo e musica di Pino Marino
Lyrics and music by Pino Marino
Dal blog di Ezio Palabrasenelviento
Succede, a volte, che cerchi un file in cui ricordi esserci scritto “scale” e trovi una canzone quasi dimenticata, contenuta in un album di cui non ricordi il titolo, di un cantautore di cui ricordi a malapena il nome: Pino Marino con l’album “Acqua, luce e gas”.
Metti le cuffie sopra le orecchie e la serata cambia un po’.
Insomma - mi dico - ma ’sto povero lupo color purezza che man mano si cancella lasciando il posto al colore naturale di una pelle vecchia e magari rugosa, ormai arrivato alla fine dei giorni, quanto male può aver fatto per non meritarsi il sacrosanto riposo in paradiso? È Stato ladro e assassino, è vero, ma di cosa e di chi? E quanto più ladro e quanto più assassino!?!?
Me lo vedo con poche chiazze di pelo, la lingua penzolante,... (continua)
Lupo bianco senza pelo
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 7/7/2008 - 15:11
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
Le grand méchant loup
[1967]
Paroles et musique de Henri Tachan
Testo e musica di Henri Tachan
1965-1981: Henri Tachan vol. 1 -
Master Serie - PolyGram distribution 523 686
Paroles et musique de Henri Tachan
Testo e musica di Henri Tachan
1965-1981: Henri Tachan vol. 1 -
Master Serie - PolyGram distribution 523 686
Le loup, depuis toujours, a eu le mauvais rôle.
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 6/1/2008 - 11:30
Percorsi:
LCG (Lupi Contro la Guerra)
Dans la gueule du loup
[1998]
Album: Chamboultou
Album: Chamboultou
Il testo di questa canzone, dedicato alla "nuit noire" del 17 ottobre 1961 a Parigi, è una poesia dell'algerino Kateb Yacine.
Egli stesso scrisse, confrontando le manifestazioni indipendentiste ad Algeri e Parigi: "Réussir à Alger une telle démonstration de force, face à l’armée française omniprésente, suréquipée, et aux fascistes déchaînés de l’OAS, c’était énorme. Mais refaire, moins d’un an après, la même démonstration à Paris, la capitale d’un empire qui avait, au début du siècle, prétendu dominer le monde, c’était se jeter dans la gueule du loup ! Et c’est bien ce qui s’est passé le 17 Octobre 1961. On a vu ce jour-là, des dizaines de milliers d’Algériens affluer dans Paris, venus de toute la France. On a vu, place de l’Opéra, les parias des bidonvilles. Les journaux étaient pleins de ces images insoutenables qui m’inspiraient plus tard ces strophes de ce poème."
(Alessandro)
Egli stesso scrisse, confrontando le manifestazioni indipendentiste ad Algeri e Parigi: "Réussir à Alger une telle démonstration de force, face à l’armée française omniprésente, suréquipée, et aux fascistes déchaînés de l’OAS, c’était énorme. Mais refaire, moins d’un an après, la même démonstration à Paris, la capitale d’un empire qui avait, au début du siècle, prétendu dominer le monde, c’était se jeter dans la gueule du loup ! Et c’est bien ce qui s’est passé le 17 Octobre 1961. On a vu ce jour-là, des dizaines de milliers d’Algériens affluer dans Paris, venus de toute la France. On a vu, place de l’Opéra, les parias des bidonvilles. Les journaux étaient pleins de ces images insoutenables qui m’inspiraient plus tard ces strophes de ce poème."
(Alessandro)
Peuple français, tu as tout vu
(continua)
(continua)
inviata da adriana 28/3/2007 - 18:10
Percorsi:
La guerra d'Algeria, LCG (Lupi Contro la Guerra)
×
[1979]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Aleksandr Dolskij
[Александр Александрович Дольcкий]
Album / Albumi: Песни Александра Дольского
[Canzoni di Aleksandr Dolskij / Songs of Alexander Dolsky / Chansons d'Alexandre Dolski]