Percorso La guerra del lavoro: emigrazione, immigrazione, sfruttamento, schiavitù

سرزمین من

TRA REPRESSIONE E TERRORISMO, SEMPRE DRAMMATICA LA SITUAZIONE NEL PAKISTAN
Gianni Sartori
Pakistan. “Terzo Polo” per ora più economico del Nepal, frequentato da vacanzieri d’alta quota che talvolta mascherandosi con paternalistiche iniziative umanitarie - due-tre scatole di medicinali tra un’ascensione e un trekking non si negano a nessuno - alimentano una sorta di neocolonialismo. Ma anche terra tormentata da conflitti etnici e sociali. Con drammatiche derive sia repressive che terroristiche.
Tra le minoranze costantemente sotto tiro (in realtà si dovrebbe parlare di “popoli minorizzati”, come per i curdi), vi sono sicuramente i Beluci.
Infatti - anche se gli scanzonati turisti occidentali sembrano ignorarlo - in Pakistan (e nella regione sottosviluppata del Belucistan in particolare) da decenni è in atto una rivolta con istanze indipendentiste. Contro quello che viene considerato lo... (continua)
Gianni Sartori
Pakistan. “Terzo Polo” per ora più economico del Nepal, frequentato da vacanzieri d’alta quota che talvolta mascherandosi con paternalistiche iniziative umanitarie - due-tre scatole di medicinali tra un’ascensione e un trekking non si negano a nessuno - alimentano una sorta di neocolonialismo. Ma anche terra tormentata da conflitti etnici e sociali. Con drammatiche derive sia repressive che terroristiche.
Tra le minoranze costantemente sotto tiro (in realtà si dovrebbe parlare di “popoli minorizzati”, come per i curdi), vi sono sicuramente i Beluci.
Infatti - anche se gli scanzonati turisti occidentali sembrano ignorarlo - in Pakistan (e nella regione sottosviluppata del Belucistan in particolare) da decenni è in atto una rivolta con istanze indipendentiste. Contro quello che viene considerato lo... (continua)
Gianni Sartori 28/3/2025 - 09:57


Klama (Andramu pai)

Il grado di concisione della comunicazione in rete ultrapostmoderna è sempre più notevole. Così, poco fa abbiamo ricevuto su questa pagina un commento, o messaggio, del seguente tenore: “english”. Anonimo, così, d’amblée, con la smartofònica iniziale minuscola e senza dire altro. Cosa avrà voluto dire? Richiedere una traduzione inglese del Klama del compianto Franco Corlianò? C’è già, fin dal 2007. Oppure sarà stato il conato di una qualche "intelligenza artificiale"...? E chi lo saprà mai.
CCG/AWS Staff 25/3/2025 - 12:05


L'Internationale

Traduzione letterale coreana dell'originale francese (Versione definitiva)
Korean literal translation of the French original (Final version)
Korean literal translation of the French original (Final version)
Riprodotta da / Reproduced from ko.wikipedia
인터내셔널가
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/3/2025 - 19:10


Frizullo

GERMANIA: INASPRIMENTO REPRESSIVO NEI CONFRONTI DEI CURDI
Gianni Sartori
Il 12 marzo la polizia tedesca ha arrestato diversi attivisti curdi nel corso di perquisizioni nella sede di un centro comunitario curdo e di alcune abitazioni a Kiel e a Lübeck. Alle 5,30 del mattino con ampio spiegamento di forze e con l'ausilio dei cani. “Sfondando le porte, saccheggiando gli appartamenti, sequestrando telefoni e documenti”. Stando almeno ai comunicati di Defend Kurdistan Kiel (diffuso pubblicamente da Annette Tunde) e di Rote Hilfe Kiel (diffuso da Anja Sommerfeld), due organizzazioni che hanno espresso solidarietà agli arrestati. Mostrando inoltre (sempre stando ai comunicati) “poco riguardo per i familiari non accusati, tra cui bambini e persone malate”.
Gli arrestati sono accusati in base agli articoli 129a e 129b del codice penale tedesco di aver agito a favore del PKK. Ma per le associazioni... (continua)
Gianni Sartori
Il 12 marzo la polizia tedesca ha arrestato diversi attivisti curdi nel corso di perquisizioni nella sede di un centro comunitario curdo e di alcune abitazioni a Kiel e a Lübeck. Alle 5,30 del mattino con ampio spiegamento di forze e con l'ausilio dei cani. “Sfondando le porte, saccheggiando gli appartamenti, sequestrando telefoni e documenti”. Stando almeno ai comunicati di Defend Kurdistan Kiel (diffuso pubblicamente da Annette Tunde) e di Rote Hilfe Kiel (diffuso da Anja Sommerfeld), due organizzazioni che hanno espresso solidarietà agli arrestati. Mostrando inoltre (sempre stando ai comunicati) “poco riguardo per i familiari non accusati, tra cui bambini e persone malate”.
Gli arrestati sono accusati in base agli articoli 129a e 129b del codice penale tedesco di aver agito a favore del PKK. Ma per le associazioni... (continua)
Gianni Sartori 13/3/2025 - 18:46


L'Internationale

KHMER (CAMBOGIANO) / KHMER (CAMBODIAN) 2
Versione Khmer (1a strofa e ritornello), forse di Pol Pot
Khmer version (1st stanza plus refrain), maybe by Pol Pot
"Il testo seguente è tratto dal Libretto Rosso di Pol Pot: i detti dell'ANGKAR, uno studio sul linguaggio utilizzato nella propaganda dai Khmer Rossi, ovvero dal Partito Comunista di Kampuchea, condotto da Henri Locard e pubblicato da Silkworm Books. Sembra che questa sia una canzone che la maggior parte del popolo Khmer intende far sparire, per cancellare l'incubo dell'era dei Khmer Rossi. Secondo il libro citato L'autore suppone che Pol Pot possa aver tradotto personalmente questa canzone internazionale in khmer." [Arisztid]
Ripresa da Arisztid da un video del canale thailandese di Suttigong Phuensaen (ma se ne trova traccia anche su questa pagina FB). La versione, di chiunque sia, non ha comunque niente a che fare con quella già... (continua)
Versione Khmer (1a strofa e ritornello), forse di Pol Pot
Khmer version (1st stanza plus refrain), maybe by Pol Pot
"Il testo seguente è tratto dal Libretto Rosso di Pol Pot: i detti dell'ANGKAR, uno studio sul linguaggio utilizzato nella propaganda dai Khmer Rossi, ovvero dal Partito Comunista di Kampuchea, condotto da Henri Locard e pubblicato da Silkworm Books. Sembra che questa sia una canzone che la maggior parte del popolo Khmer intende far sparire, per cancellare l'incubo dell'era dei Khmer Rossi. Secondo il libro citato L'autore suppone che Pol Pot possa aver tradotto personalmente questa canzone internazionale in khmer." [Arisztid]
Ripresa da Arisztid da un video del canale thailandese di Suttigong Phuensaen (ma se ne trova traccia anche su questa pagina FB). La versione, di chiunque sia, non ha comunque niente a che fare con quella già... (continua)
សង្គមអនាគត [1] [2] [3]
(continua)
(continua)
inviata da Arisztid + CCG/AWS Staff 11/3/2025 - 15:17

Insorgiamo (Occupiamola)

Occupiamola fino a che ce ne sarà
(continua)
(continua)
inviata da Leona 10/3/2025 - 07:14

Naufragio Steccato di Cutro

Due anni senza giustiza
Rete 26 Febbraio
Due anni dopo. Giustizia a metà, promesse tradite: la ferita di Cutro è ancora aperta
Sulla spiaggia di Steccato si ricorda la tragedia. Ma sopravvissuti e parenti attendono il ricongiungimento coi propri cari. E a marzo ci sarà l'udienza sui mancati soccorsi.
Rete 26 Febbraio
P.r. 26/2/2025 - 09:23

Il tuo schiavo sta arrivando

2024
Buonanotte Berlinguer
ripudiamo lo sfruttamento di ogni lavoratore.
prevaricato, sottopagato, costretto a ritmi incessanti di produzione.
ripudiamo il cottimo, lo sfinimento fisico, il soggiogamento mentale.
ripudiamo l'immigrazione come nuovo schiavismo.
riconosciamo i corrieri come nuova classe operaia sfruttata e offesa.
crediamo nella sensibilizzazione dell’argomento.
ci autoaffermiamo parte integrante della nuova lotta al sistema.
Buonanotte Berlinguer
ripudiamo lo sfruttamento di ogni lavoratore.
prevaricato, sottopagato, costretto a ritmi incessanti di produzione.
ripudiamo il cottimo, lo sfinimento fisico, il soggiogamento mentale.
ripudiamo l'immigrazione come nuovo schiavismo.
riconosciamo i corrieri come nuova classe operaia sfruttata e offesa.
crediamo nella sensibilizzazione dell’argomento.
ci autoaffermiamo parte integrante della nuova lotta al sistema.
70%
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 24/2/2025 - 09:41


I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night

Testo norvegese / Norvegian lyrics / Paroles norvégiennes / Norsk tekst / Norjenkieliset sanat:
pdf
Jeg drømte om Joe Hill i natt,
(continua)
(continua)
inviata da Juha Rämö 20/2/2025 - 14:53


Da cannu semmu nati
anonimo

il testo è totalmente sbagliato lo hai scritto come fosse siciliano
17/2/2025 - 03:57

Sono cazzi nostri!

Cittadini, lasciate che vi chiami così, anche se tutti sappiamo che siete servi, schiavi, sudditi però voglio chiamarvi cittadini per non umiliarvi inutilmente. Dunque, cittadini, noi siamo la classe padronale al governo e abbiamo una grave responsabilità. Dobbiamo dirvi che c'è una grossissima crisi irreversibile, irreversibile, non possiamo darvi speranze. Beh, un tempo noi vi mandavamo in miniera, vi riempivamo i polmoni di biossido di silicio, voi crepavate però vostra moglie otteneva la reversibilità della pensione. Beh, oggi questo non ve lo potete più permettere.
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 12/2/2025 - 14:31

Lice Cagnasso

Bellissima e allegra canzone piemontese;bravo Gipo,bravi TUTTI !
Giorgio Marchionni 8/2/2025 - 20:19


In fabbrica

2016
GAVROCHE/5MDR split
GAVROCHE/5MDR split
Qui la sirena ti avviserà (continua)
inviata da Dq82 1/2/2025 - 18:48

Fragalà 1949

2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"
testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani
La strage di Melissa o eccidio di Fragalà fu un episodio del 29 ottobre 1949 verificatosi a Melissa nel quale persero la vita Francesco Nigro, Giovanni Zito e Angelina Mauro.
Nell'ottobre del 1949 i contadini calabresi, a cominciare dai braccianti del Marchesato, marciarono sui latifondi per chiedere con forza il rispetto dei provvedimenti emanati nel dopoguerra dal ministro dell'Agricoltura Fausto Gullo e la concessione di parte delle terre lasciate incolte dalla maggioranza dei proprietari terrieri. Interi paesi parteciparono a questa mobilitazione che vide circa 14.000 contadini dei comuni orientali delle province di Cosenza e Catanzaro scendere in pianura. Chi a piedi, chi a cavallo, con donne e bambini e gli attrezzi da lavoro, quando giunsero sui latifondi... (continua)
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"
testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani
La strage di Melissa o eccidio di Fragalà fu un episodio del 29 ottobre 1949 verificatosi a Melissa nel quale persero la vita Francesco Nigro, Giovanni Zito e Angelina Mauro.
Nell'ottobre del 1949 i contadini calabresi, a cominciare dai braccianti del Marchesato, marciarono sui latifondi per chiedere con forza il rispetto dei provvedimenti emanati nel dopoguerra dal ministro dell'Agricoltura Fausto Gullo e la concessione di parte delle terre lasciate incolte dalla maggioranza dei proprietari terrieri. Interi paesi parteciparono a questa mobilitazione che vide circa 14.000 contadini dei comuni orientali delle province di Cosenza e Catanzaro scendere in pianura. Chi a piedi, chi a cavallo, con donne e bambini e gli attrezzi da lavoro, quando giunsero sui latifondi... (continua)
La memoria è come un sasso
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 29/1/2025 - 10:42

I braccianti del Cormor

2017
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"
testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani
Il poeta è un veggente e il pittore è suo amico.
È arrivata in questi ultimi giorni del 2017 anche l’ultima canzone – nel senso che ora è completo – di questo reading concerto iniziato poco più di un anno fa, e che io e Silvano Staffolani abbiamo già sperimentato in tante diverse occasioni, l’ultima appena una settimana fa a Montescaglioso, inseriti nella serata di Resistenza contadina dedicata a Giuseppe Novello. Il libro, già mentre scrivevo i primi racconti, immaginavo che l’avrei letto ad alta voce, per farlo conoscere, dove mi avrebbero invitato. E così fu fin dalla prima occasione, a Lentella, nel loro anniversario dei fatti del 21 marzo, facendomi accompagnare di volta in volta da un musicista disponibile. E vennero fuori belle serate, con belle e conosciute... (continua)
Mezzadro mezzo ladro contadino - canzoni da "L'erba dagli zoccoli"
testo di Tullio Bugari, musica e voce Silvano Staffolani
Il poeta è un veggente e il pittore è suo amico.
È arrivata in questi ultimi giorni del 2017 anche l’ultima canzone – nel senso che ora è completo – di questo reading concerto iniziato poco più di un anno fa, e che io e Silvano Staffolani abbiamo già sperimentato in tante diverse occasioni, l’ultima appena una settimana fa a Montescaglioso, inseriti nella serata di Resistenza contadina dedicata a Giuseppe Novello. Il libro, già mentre scrivevo i primi racconti, immaginavo che l’avrei letto ad alta voce, per farlo conoscere, dove mi avrebbero invitato. E così fu fin dalla prima occasione, a Lentella, nel loro anniversario dei fatti del 21 marzo, facendomi accompagnare di volta in volta da un musicista disponibile. E vennero fuori belle serate, con belle e conosciute... (continua)
ll poeta è un veggente
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 29/1/2025 - 10:33

Mr. President (Have Pity on the Working Man)

(1974)
Album: Good Old Boys
Una canzone specificamente dedicata a Richard Nixon, ma che può essere ampliata per riflettere su qualsiasi presidente o leader politico. I versi iniziali, "abbiamo preso tutto ciò che ci hai dato / sta diventando difficile guadagnarsi da vivere", chiedono gentilmente al Presidente di "avere pietà del lavoratore", e sono uno specchio dell’ottimismo e della cauta speranza che spesso caratterizzano l’inizio del mandato di un politico appena eletto. Tutto l'album è narrato dalla prospettiva della gente semplice degli stati del Sud degli Stati Uniti che all'inizio avevano anche creduto alle promesse di Nixon.
Nel corso della canzone, i motivi per cui il narratore chiede pietà al Presidente diventano sempre più crudi e incisivi. La crisi economica dei primi anni '70 aveva lasciato molte persone senza lavoro mentre tutte le risorse del paese erano dirottate a sostenere... (continua)
Album: Good Old Boys
Una canzone specificamente dedicata a Richard Nixon, ma che può essere ampliata per riflettere su qualsiasi presidente o leader politico. I versi iniziali, "abbiamo preso tutto ciò che ci hai dato / sta diventando difficile guadagnarsi da vivere", chiedono gentilmente al Presidente di "avere pietà del lavoratore", e sono uno specchio dell’ottimismo e della cauta speranza che spesso caratterizzano l’inizio del mandato di un politico appena eletto. Tutto l'album è narrato dalla prospettiva della gente semplice degli stati del Sud degli Stati Uniti che all'inizio avevano anche creduto alle promesse di Nixon.
Nel corso della canzone, i motivi per cui il narratore chiede pietà al Presidente diventano sempre più crudi e incisivi. La crisi economica dei primi anni '70 aveva lasciato molte persone senza lavoro mentre tutte le risorse del paese erano dirottate a sostenere... (continua)
We've taken all you've given
(continua)
(continua)
25/1/2025 - 14:30


Lu trenu di lu suli

Ringraziamo Ermanno Profazio, per i brani del padre proposti. Molti, tra cui questo, erano già presenti. Nei prossimi giorni integreremo le notizie mancanti nei singoli brani
CCG/AWS staff 22/1/2025 - 20:49

Torre Melissa

2025
Musica del mondo
C’è anche un’Italia solidale come canta in Torre Melissa.
«Canzone che racconta di quando all’alba del gennaio 2019 un battello di migranti si arenò sulla spiaggia della cittadina calabrese e gli abitanti, svegliati dalle grida di aiuto, si riversarono in acqua e salvarono tutti e cinquanta i naufraghi. Un episodio oggi dimenticato nella routine dei notiziari. Ma allora i cittadini non ebbero dubbi, non cominciarono a scaricarsi le responsabilità e agirono»
Avvenire
Musica del mondo
C’è anche un’Italia solidale come canta in Torre Melissa.
«Canzone che racconta di quando all’alba del gennaio 2019 un battello di migranti si arenò sulla spiaggia della cittadina calabrese e gli abitanti, svegliati dalle grida di aiuto, si riversarono in acqua e salvarono tutti e cinquanta i naufraghi. Un episodio oggi dimenticato nella routine dei notiziari. Ma allora i cittadini non ebbero dubbi, non cominciarono a scaricarsi le responsabilità e agirono»
Avvenire
La torre di Torre Melissa
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 21/1/2025 - 17:20

N.E.E.T.

2025
Canzone scritta per il film di Andrea Biglione - N.E.E.T. in uscita il 16 gennaio al cinema.
Il film affronta il tema dei “Neet” (acronimo di Not in Education, Employment or Training), giovani under 30 che non studiano, non lavorano e non cercano lavoro. Per arginare il problema, il Governo italiano impone la leva obbligatoria a un milione di ragazzi. Quattro di loro, rinchiusi in una caserma sperduta, hanno solo un mese di tempo per costruirsi un futuro e farsi congedare.
Canzone scritta per il film di Andrea Biglione - N.E.E.T. in uscita il 16 gennaio al cinema.
Il film affronta il tema dei “Neet” (acronimo di Not in Education, Employment or Training), giovani under 30 che non studiano, non lavorano e non cercano lavoro. Per arginare il problema, il Governo italiano impone la leva obbligatoria a un milione di ragazzi. Quattro di loro, rinchiusi in una caserma sperduta, hanno solo un mese di tempo per costruirsi un futuro e farsi congedare.
Noi non diventeremo mai negli eroi
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 20/1/2025 - 17:36

Preghiera di un contadino

(1979)
Album: Profezia
Cantautore e prete, don Franco Crabu è oggi missionario in Kenya.
Album: Profezia
Cantautore e prete, don Franco Crabu è oggi missionario in Kenya.
Io sono un uomo che ama la terra
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 17/1/2025 - 14:02


È mia figlia

2024
Canzoni d’amore per un paese in guerra

Previsioni del tempo - È mia figlia - Il giorno prima di partire - Respira - Majorana - La tua paura - Ghina - Diario dei giorni senz’aria - La tregua
Ho scritto questa canzone dopo aver visto, tempo fa, una foto di un padre con la sua bambina sulle spalle, mentre sullo sfondo si vedevano le guardie di frontiera armate fino ai denti, a protezione del confine. Ricordo che pensai: e se fosse mia figlia? Se quelle persone in fuga fossero mia madre, mio padre, mia sorella, mio fratello? Così è nata. Racconta uno dei grandi temi di tutte le epoche, non solo della nostra. Ho provato a mettermi nei loro panni, e a raccontare la loro Odissea di esseri umani.
Lineatrad 137/2024
Canzoni d’amore per un paese in guerra

Previsioni del tempo - È mia figlia - Il giorno prima di partire - Respira - Majorana - La tua paura - Ghina - Diario dei giorni senz’aria - La tregua
Ho scritto questa canzone dopo aver visto, tempo fa, una foto di un padre con la sua bambina sulle spalle, mentre sullo sfondo si vedevano le guardie di frontiera armate fino ai denti, a protezione del confine. Ricordo che pensai: e se fosse mia figlia? Se quelle persone in fuga fossero mia madre, mio padre, mia sorella, mio fratello? Così è nata. Racconta uno dei grandi temi di tutte le epoche, non solo della nostra. Ho provato a mettermi nei loro panni, e a raccontare la loro Odissea di esseri umani.
Lineatrad 137/2024
È mia figlia che stringe la mia mano,
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 14/1/2025 - 12:59

Tutti i confini

(2024)
Album: Notte immensa

1. Notte immensa
2. Subito fuoco
3. Focus sulle rime
4. Sognatori
5. Più che si può
6. Lascia la mente libera
7. Casilina International
8. Tutti i confini
9. So' già rientrato
10. Nel barrio
11. Fanculo ci siamo anche noi
Album: Notte immensa

1. Notte immensa
2. Subito fuoco
3. Focus sulle rime
4. Sognatori
5. Più che si può
6. Lascia la mente libera
7. Casilina International
8. Tutti i confini
9. So' già rientrato
10. Nel barrio
11. Fanculo ci siamo anche noi
Siamo andati oltre ormai il danno è fatto (continua)
inviata da Dq82 9/1/2025 - 17:47

Allo

Ciao è uscito un bell'articolo dal titolo MAL DI CASA sulla musica dedicata alla nostalgia è a firma di
Youssef Hassan Holgado sul quotidiano Domani
il link all'articolo con tanti artisti8 ed i video conj le canzoni a portata di clik.
Il mal di casa dei migranti: così la trap racconta la speranza Oltre slogan e statistiche sugli arrivi: cantanti e artisti usano la musica per esprimere il dolore del distacco. La parola è “ghorba”. La narrazione della traversata che parte dal nord Africa è un mix di lingue e stili del mondo arabo e occidentale
Estratto....
Oltre slogan e statistiche sugli arrivi: cantanti e artisti usano la musica per esprimere il dolore del distacco. La parola è “ghorba”. La narrazione della traversata che parte dal nord Africa è un mix di lingue e stili del mondo arabo e occidentale
Nella lingua araba ci sono tante parole per descrivere il “mal di casa”,... (continua)
Youssef Hassan Holgado sul quotidiano Domani
il link all'articolo con tanti artisti8 ed i video conj le canzoni a portata di clik.
Il mal di casa dei migranti: così la trap racconta la speranza Oltre slogan e statistiche sugli arrivi: cantanti e artisti usano la musica per esprimere il dolore del distacco. La parola è “ghorba”. La narrazione della traversata che parte dal nord Africa è un mix di lingue e stili del mondo arabo e occidentale
Estratto....
Oltre slogan e statistiche sugli arrivi: cantanti e artisti usano la musica per esprimere il dolore del distacco. La parola è “ghorba”. La narrazione della traversata che parte dal nord Africa è un mix di lingue e stili del mondo arabo e occidentale
Nella lingua araba ci sono tante parole per descrivere il “mal di casa”,... (continua)
P.R. 8/1/2025 - 20:36

Non solo donne

(2022)
Album: Verità Scomode
feat. b3tta
Album: Verità Scomode
feat. b3tta
Le mie idee, le tue idee, le sue idee
(continua)
(continua)
6/1/2025 - 21:36


Big Boss Man

Big Boss Man - Mance Lipscomb
Beau De Glen "Mance" Lipscomb ( 1895 – 1976) was an American blues singer, guitarist and songster.
Years active : 1960–1976
On Jimmy Reed's recording of the song, Luther Dixon (a staff writer at Vee-Jay Records) and Al Smith (Reed's manager) are creditied as its composers. But according to Lipscomb's autobiography (titled "I Say for me a Parable"), it was written by agricultural laborers as a way of venting their frustrations over mistreatment. If I remember correctly, the book doesn't mention Dixon and Smith or Jimmy Reed's version. Lipscomb's story about the origin of the song may be correct, with Reed's version possibly having been an adaptation of the original.
Regarding the lyric "He's standing on the turnrow with a pistol in his hand," Lipscomb said that Texas field workers were watched over by bosses who were armed just as was done on the prison farms. Their employment situation was more like prison than a job
Social (racial) protest in the blues
Years active : 1960–1976
On Jimmy Reed's recording of the song, Luther Dixon (a staff writer at Vee-Jay Records) and Al Smith (Reed's manager) are creditied as its composers. But according to Lipscomb's autobiography (titled "I Say for me a Parable"), it was written by agricultural laborers as a way of venting their frustrations over mistreatment. If I remember correctly, the book doesn't mention Dixon and Smith or Jimmy Reed's version. Lipscomb's story about the origin of the song may be correct, with Reed's version possibly having been an adaptation of the original.
Regarding the lyric "He's standing on the turnrow with a pistol in his hand," Lipscomb said that Texas field workers were watched over by bosses who were armed just as was done on the prison farms. Their employment situation was more like prison than a job
Social (racial) protest in the blues
BIG BOSS MAN
(continua)
(continua)
inviata da Pluck 30/12/2024 - 07:40

Il bastimento parte
anonimo

[XIX sec]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
anonimo
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Sandra Boninelli (voce), Mimmo Boninelli
Oliviero Biella (chitarra)
Franco Ghigini (organo)
Sandro Massazza (contrabbasso)
Album: Il bastimento parte
La canzone fa parte di una raccolta pubblicata nel Fondo Tullio De Mauro a cura della Rete Italiana di Cultura Popolare. Il volume è titolato Sotto il ponte passa l’acqua, autori Marino Anesa e Mario Rondi. I canti raccolti nel bergamasco, definiti in chiave minimalista “filastrocche" popolari, furono registrati negli anni 1978-1971 in diciotto località delle valli Seriana, di Sclave e Calepio. La canzone proposta fu registrata a Gandino il 1° Aprile 1979.
Verso la cultura bergamasca chi scrive queste righe si sente in debito. Almeno 500 furono le camicie rosse bergamasche che presero parte alla spedizione dei Mille di Garibaldi, inquadrate nella VII Compagnia.
[Riccardo Gullotta]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
anonimo
Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Sandra Boninelli (voce), Mimmo Boninelli
Oliviero Biella (chitarra)
Franco Ghigini (organo)
Sandro Massazza (contrabbasso)
Album: Il bastimento parte
La canzone fa parte di una raccolta pubblicata nel Fondo Tullio De Mauro a cura della Rete Italiana di Cultura Popolare. Il volume è titolato Sotto il ponte passa l’acqua, autori Marino Anesa e Mario Rondi. I canti raccolti nel bergamasco, definiti in chiave minimalista “filastrocche" popolari, furono registrati negli anni 1978-1971 in diciotto località delle valli Seriana, di Sclave e Calepio. La canzone proposta fu registrata a Gandino il 1° Aprile 1979.
Verso la cultura bergamasca chi scrive queste righe si sente in debito. Almeno 500 furono le camicie rosse bergamasche che presero parte alla spedizione dei Mille di Garibaldi, inquadrate nella VII Compagnia.
[Riccardo Gullotta]
Il bastimento parte (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 26/12/2024 - 15:26

Leaving my homeland

[2022]
Music / Musica / Musique / Sävel:
Jacqueline Shave
*L’affresco si trova nella Karanlik Kilise / Chiesa buia, a Göreme in Cappadocia
Natale 2024
Il video é stato realizzato da Amelia Kosminsky
Ai tanti che vivono e muoiono ogni giorno, con un particolare riguardo ai viandanti e alle vittime Senzanatale / بدون عيد الميلاد [Bidun eid almilad] / Безріздвяний [Bezrizdvjanij] / Christmasless
[Riccardo Gullotta]
Music / Musica / Musique / Sävel:
Jacqueline Shave
*L’affresco si trova nella Karanlik Kilise / Chiesa buia, a Göreme in Cappadocia
Natale 2024
Il video é stato realizzato da Amelia Kosminsky
Ai tanti che vivono e muoiono ogni giorno, con un particolare riguardo ai viandanti e alle vittime Senzanatale / بدون عيد الميلاد [Bidun eid almilad] / Безріздвяний [Bezrizdvjanij] / Christmasless
[Riccardo Gullotta]
instrum
inviata da Riccardo Gullotta 25/12/2024 - 13:36


Il giorno prima di partire

2024
Canzoni d’amore per un paese in guerra
Previsioni del tempo - È mia figlia - Il giorno prima di partire - Respira - Majorana - La tua paura - Ghina - Diario dei giorni senz’aria - La tregua
È una canzone che nasce in momenti diversi, che hanno finito per intrecciarsi e riemergere in un pomeriggio in cui mi trovavo a casa dei miei genitori, la casa in cui sono cresciuto e in cui conservo tutti i miei ricordi d'infanzia, nel paesino abbarbicato ai piedi della Sila Piccola, Petronà. In quel momento si sono coagulate impressioni e sensazioni che avevo provato in altre due occasioni. La prima sulla spiaggia di Riace, assieme alla mia compagna, in un giorno in cui tirava un vento fortissimo. Ricordo che quasi non sentivamo le nostre parole. Dietro di noi passava ogni tanto il treno. Davanti c'era un mare azzurro e profondo, pensai alle epoche lontane, pensai a come poteva essere stato... (continua)
Canzoni d’amore per un paese in guerra
Previsioni del tempo - È mia figlia - Il giorno prima di partire - Respira - Majorana - La tua paura - Ghina - Diario dei giorni senz’aria - La tregua
È una canzone che nasce in momenti diversi, che hanno finito per intrecciarsi e riemergere in un pomeriggio in cui mi trovavo a casa dei miei genitori, la casa in cui sono cresciuto e in cui conservo tutti i miei ricordi d'infanzia, nel paesino abbarbicato ai piedi della Sila Piccola, Petronà. In quel momento si sono coagulate impressioni e sensazioni che avevo provato in altre due occasioni. La prima sulla spiaggia di Riace, assieme alla mia compagna, in un giorno in cui tirava un vento fortissimo. Ricordo che quasi non sentivamo le nostre parole. Dietro di noi passava ogni tanto il treno. Davanti c'era un mare azzurro e profondo, pensai alle epoche lontane, pensai a come poteva essere stato... (continua)
Pensa, qui dominavano i vulcani cinque milioni di anni fa,
(continua)
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inviata da Dq82 24/12/2024 - 11:44

Angoscia Metropolitana

(1972)
Album: Aspettando Godot
La terribile morte bianca, cadendo da un'impalcatura, di un "bimbo che faceva il muratore" è solo un particolare di questa bellissima canzone che narra già tanti anni fa della nostra società opprimente, sfruttatrice che ci fa sprofondare nell'angoscia.
Album: Aspettando Godot
La terribile morte bianca, cadendo da un'impalcatura, di un "bimbo che faceva il muratore" è solo un particolare di questa bellissima canzone che narra già tanti anni fa della nostra società opprimente, sfruttatrice che ci fa sprofondare nell'angoscia.
Dentro a un cielo nato grigio, si infilzano le gru
(continua)
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22/12/2024 - 13:37
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Versione in lingua baschira
Version in Bashkir language
Fonte / Source: Башҡорт халыҡ йырҙары
1954