Percorso Ponti
Preghiera in gennaio
Lascia che sia fiorito,
(continua)
(continua)
inviata da adriana 17/5/2020 - 11:21
Percorsi:
Non Dio, decido io. Eutanasia e suicidio., Ponti
Dennis Criteser
De André in English; 2014
De André in English; 2014
"Preghiera in gennaio" was written on the occasion of the suicide of Luigi Tenco, a friend and fellow singer/songwriter. Tenco took his life after his song "Ciao amore, ciao" was rejected at the 1967 Sanremo Music Festival, an annual competition for Italian songwriters. At the time, suicide being considered a sin by the Church, a traditional Catholic funeral mass and burial were prohibited. The song itself was influenced by "Prière pour aller au paradis avec les ânes," a poem by Francis Jammes with whom De Andrè probably became familiar by way of Georges Brassens. [Dennis Criteser]
JANUARY PRAYER
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/5/2020 - 11:37
Sul ponte di Perati bandiera nera
anonimo
Da italo-greco ho voluto percorrere a piedi quelle montagne meravigliose del Pindo (oggi Parco Nazionale), dove i poveri alpini della Julia furono mandati allo sbaraglio per un' assurda, totalmente ingiusta guerra d' aggressione.
Vovoussa, Distrato (Bryaza), Samarina... le montagne magnifiche Smolikas, Gomara, Vassilitsa, il fiume Aoòs.
A Samarina, saputo che ero italiano per metà , un vecchietto cominciò a piangere a dirotto abbracciandomi, ricordando commosso i poveri alpini progionieri (era quasi l' inzio della tragica ritirata, il 5 o il 6 nov 1940) e mostravano le foto delle fidanzate o chiedevano un uovo da mangiare
. Alpini che avevano portato la morte e distruzione in quei posti, per colpa di un immondo dittatore.
Ecco questo è il sentimento dominante dei Greci (anche dai racconti dei miei nonni e mamma Greci) amicizia e la comprensione che i poveri soldati italiani (esclusi i pochi fanatici fascisti) obbedivano a degli ordini assurdi. I greci difendevano la loro terra e la loro libertà.
Vovoussa, Distrato (Bryaza), Samarina... le montagne magnifiche Smolikas, Gomara, Vassilitsa, il fiume Aoòs.
A Samarina, saputo che ero italiano per metà , un vecchietto cominciò a piangere a dirotto abbracciandomi, ricordando commosso i poveri alpini progionieri (era quasi l' inzio della tragica ritirata, il 5 o il 6 nov 1940) e mostravano le foto delle fidanzate o chiedevano un uovo da mangiare
. Alpini che avevano portato la morte e distruzione in quei posti, per colpa di un immondo dittatore.
Ecco questo è il sentimento dominante dei Greci (anche dai racconti dei miei nonni e mamma Greci) amicizia e la comprensione che i poveri soldati italiani (esclusi i pochi fanatici fascisti) obbedivano a degli ordini assurdi. I greci difendevano la loro terra e la loro libertà.
Silver 15/9/2019 - 12:18
La conoscevo dai tempi del campeggio e la ho risentita cantare dal coro ANA di Milano al concerto per i 125 anni del Touring (hanno cantato anche "Gorizia tu sei maledetta", altra canzone non militarista).
Mio zio morto a 99 anni da poco, era in Grecia (non con gli Alpini) e dopo l'8 settembre si unirono ai partigiani greci sotto la supervisione degli inglesi (raccontava sempre di un capitano scozzese col kilt), e poi torno' in Italia al loro seguito.
Mio zio morto a 99 anni da poco, era in Grecia (non con gli Alpini) e dopo l'8 settembre si unirono ai partigiani greci sotto la supervisione degli inglesi (raccontava sempre di un capitano scozzese col kilt), e poi torno' in Italia al loro seguito.
buongiorno. Saro' in Albania a fine maggio 2020 per rendere omaggio ai caduti durante l'ultima guerra: volevo visitare le zone attorno ai resti del ponte di Perat e poi verso il massiccio del Tomori. Vista la scarsità di informazioni, qualcuno può cortesemente darmi qualche suggerimento sulle zone di combattimento o su quali paesi dirigermi? Grazie mille. Maurizio
MAURIZIO TREVISAN 26/1/2020 - 12:14
Comunque "Sul ponte di Perati" non ha nulla a che vedere con "Sul ponte di Bassano" perché sono due melodie diverse.
E' vero che iniziano entrambe con "sul punte di..." ma sono due canzoni diverse.
Se andate ad ascoltarle cantate dal coro della SAT, ad esempio, ma anche da tanti altri esecutori, vi accorgerete della differenza.
Ciao.
Lino Grasso.
E' vero che iniziano entrambe con "sul punte di..." ma sono due canzoni diverse.
Se andate ad ascoltarle cantate dal coro della SAT, ad esempio, ma anche da tanti altri esecutori, vi accorgerete della differenza.
Ciao.
Lino Grasso.
Lino Grasso 25/4/2020 - 13:17
Contrariamente a quanto scritto sopra da qualcuno, il confine greco-albanese attuale è lo stesso del 1940. La Ciamuria era in Grecia ma abitata parzialmente da Albanesi, il che fornì uno dei pretesti a Mussolini e Ciano per attaccare la Grecia. I "paramilitari" di Zervas che nel 1944 uccisero e cacciarono i Ciamurioti albanesi erano in realtà partigiani che avevano combattuto contro i Tedeschi e che si sfogarono contro gli Albanesi accusati di aver collaborato coi Tedeschi come prima con gli Italiani. E in effetti erano esistiti gruppi paramilitari albanesi locali che avevano militato dapprima con gli Italiani dopo l'occupazione italiana dal 1941, quindi, dopo l'8 settembre 1943, con i Tedeschi (e sparando addosso agli Italiani). Zervas non c'entra niente col fascismo: semplicemente lui e i suoi uomini furono aggrediti dai partigiani greci comunisti dell'ELAS (i quali non tolleravano altre... (continua)
Luca 6/5/2020 - 16:20
Fascisti no, anzi, ma...
Riprendo da Wikipedia, che fa riferimento (la citazione è abbastanza letterale) a "La Controrivoluzione Sconosciuta", di Gianfranco Dellacasa, Jaka Book, 1977, pp. 523-525:
"Mentre erano ancora in corso le ostilità con l'Asse, l'orientamento dell'EDES [di Napoleon Zervas] diventò più conservatore e filo monarchico, diventando elemento importante per gli interessi delle forze conservatrici e filo inglesi in Grecia. [...] L'ELAS rimase unico a sostenere il programma della resistenza."
Poi la repressione anticomunista da parte degli inglesi e la guerra civile...
Riprendo da Wikipedia, che fa riferimento (la citazione è abbastanza letterale) a "La Controrivoluzione Sconosciuta", di Gianfranco Dellacasa, Jaka Book, 1977, pp. 523-525:
"Mentre erano ancora in corso le ostilità con l'Asse, l'orientamento dell'EDES [di Napoleon Zervas] diventò più conservatore e filo monarchico, diventando elemento importante per gli interessi delle forze conservatrici e filo inglesi in Grecia. [...] L'ELAS rimase unico a sostenere il programma della resistenza."
Poi la repressione anticomunista da parte degli inglesi e la guerra civile...
B.B. 6/5/2020 - 16:55
A ciascuno il suo
Segue un estratto dal saggio La questione irrisolta della Çamëria nella complessità dei rapporti greco-albanesi , pubblicato nel 2014 da Genc Lafe, docente dell’ Università del Salento
Dopo il ritiro tedesco dalla Grecia, tra l’estate e l’inizio dell’autunno 1944, l’Epiro viene occupato dalle truppe del generale Napoleon Zervas (1891-1957), un comandante locale dell’EDES nazionalista. Il 27 giugno 1944 le forze di Zervas entrano a Paramythià e, per vendicare i massacri del settembre 1943, uccidono circa 600 çam mussulmani – uomini, donne, bambini e anziani – in un’orgia di violenza, torturando e violentando molte delle vittime prima di ucciderle.
Un altro battaglione dell’EDES uccide il giorno seguente 52 albanesi a Parga, il 23 settembre 1944 viene saccheggiato il paese di Spathar, nei pressi di Filat e vengono uccise 157 persone.
In quest’orgia di violenza praticamente... (continua)
Segue un estratto dal saggio La questione irrisolta della Çamëria nella complessità dei rapporti greco-albanesi , pubblicato nel 2014 da Genc Lafe, docente dell’ Università del Salento
Dopo il ritiro tedesco dalla Grecia, tra l’estate e l’inizio dell’autunno 1944, l’Epiro viene occupato dalle truppe del generale Napoleon Zervas (1891-1957), un comandante locale dell’EDES nazionalista. Il 27 giugno 1944 le forze di Zervas entrano a Paramythià e, per vendicare i massacri del settembre 1943, uccidono circa 600 çam mussulmani – uomini, donne, bambini e anziani – in un’orgia di violenza, torturando e violentando molte delle vittime prima di ucciderle.
Un altro battaglione dell’EDES uccide il giorno seguente 52 albanesi a Parga, il 23 settembre 1944 viene saccheggiato il paese di Spathar, nei pressi di Filat e vengono uccise 157 persone.
In quest’orgia di violenza praticamente... (continua)
Riccardo Gullotta 6/5/2020 - 17:41
דער הױפֿזינגער פֿון װאַרשעװער געטאָ
L'ORGANETTO DEL GHETTO DI VARSAVIA
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 25/4/2020 - 16:38
King Orfeo [feat. Harpens kraft]
Messo mano alla ballata -in corso d'opera-
- da göd gabber reel come già cantato da John Stickle e Kitty Anderson
R.V. traduce giustamente "allegro e ottimo reel"
gabber reel= Evidently a sprightly air
forma corrotta di gamari = boisterous merriment
- "gramarie"= Magic, witchcraft; a spell, a witch's power
- da göd gabber reel come già cantato da John Stickle e Kitty Anderson
R.V. traduce giustamente "allegro e ottimo reel"
gabber reel= Evidently a sprightly air
forma corrotta di gamari = boisterous merriment
- "gramarie"= Magic, witchcraft; a spell, a witch's power
Cattia Salto 10/4/2020 - 17:36
Quanto a "gramarie", che è un derivato dall'anglonormanno gramere, vale a dire la "grammatica" (francese grammaire), si tratta della denominazione comune medievale dell'arte magica, denominazione condivisa con lo studio delle forme della lingua per eccellenza, vale a dire il latino. In entrambi i casi il termine è da intendere alla lettera, cioè come "insegnamento". Ad ogni modo, nella balladry angloscozzese, quando si va a "imparare la grammatica" (to learn the grammaree) si va invariabilmente a apprendere la magia. Lo si vede anche dalla denominazione del "libro di arte magica", francese grimoire, italiano grimorio, che è pure un derivato di gramere. La "grammatica" potrebbe essere intesa come "magia della lingua", mi è sempre frullata in testa questa cosa...sperando che queste considerazioni possano essere utili a Cattia nella sua analisi del King Orfeo che attendo con ansia ricordando quanto mi fece ingrullire la traduzione a suo tempo...
Riccardo Venturi 10/4/2020 - 19:55
in piemonte si dice "fisica" per indicare le arti magiche o la capacità di incantare (proprio come "a me gli occhi")
Cattia Salto 10/4/2020 - 20:01
Cattia Salto 10/4/2020 - 20:43
Ecco la mia nota in merito alle tre melodie suonate da Re Orfeo:
la lira d'Orfeo è diventata l'arpa del Druido/Bardo (cf); sono evidentemente le tre modalità con cui si distingue un arpista secondo i celti irlandesi: la melodia per commuovere, la melodia per rallegrare e la melodia per addormentare. Come nel racconto sulle imprese del Dagda Mor (cf)
Sotto questa luce vien da tradurre "reel" non come la scatenata melodia da danza tipicamente irlandese (che in Scozia però diventa una Strathspey, una sorta di valzer lento ) quanto piuttosto una più generica melodia, aria capace di stendere un sonno magico sul pubblico. Orfeo con la sua lira rendeva mansuete le belve feroci e così la melodia di Re Orfeo placa -guarisce un cuore malato.
Tuttavia si tenga presente che la sovrapposizione del canto del sonno con una danza sfrenata in 4/4 possa essere stata associata alla diffusa credenza popolare... (continua)
la lira d'Orfeo è diventata l'arpa del Druido/Bardo (cf); sono evidentemente le tre modalità con cui si distingue un arpista secondo i celti irlandesi: la melodia per commuovere, la melodia per rallegrare e la melodia per addormentare. Come nel racconto sulle imprese del Dagda Mor (cf)
Sotto questa luce vien da tradurre "reel" non come la scatenata melodia da danza tipicamente irlandese (che in Scozia però diventa una Strathspey, una sorta di valzer lento ) quanto piuttosto una più generica melodia, aria capace di stendere un sonno magico sul pubblico. Orfeo con la sua lira rendeva mansuete le belve feroci e così la melodia di Re Orfeo placa -guarisce un cuore malato.
Tuttavia si tenga presente che la sovrapposizione del canto del sonno con una danza sfrenata in 4/4 possa essere stata associata alla diffusa credenza popolare... (continua)
Cattia Salto 11/4/2020 - 10:33
Dopo un paio di settimane immersa nella ballata e nel Sir Orfeo -un'immersione benefica che mi ha portato fuori dal presente- ho suddiviso la materia in 5 parti e completato (per il momento almeno) l'analisi e i confronti. Non posso che augurare una buona lettura (e un buon ascolto) a R.V. pronta ad accogliere ogni sua osservazione.
Ho anche espresso in un italiano più fluido le prime bozze. [Quando mi rileggo a volte mi chiedo: ma che cosa volevi dire?]
Purtroppo non ho approfondito il tema sul versante scandinavo limitata dall'incomprensione della lingua e dalla scarsità delle traduzioni.
Ho anche espresso in un italiano più fluido le prime bozze. [Quando mi rileggo a volte mi chiedo: ma che cosa volevi dire?]
Purtroppo non ho approfondito il tema sul versante scandinavo limitata dall'incomprensione della lingua e dalla scarsità delle traduzioni.
King Orfeo/Der lived a king inta da aste | TERRE CELTICHE
Nel Sir Orfeo , ambientato nella Britannia Medievale, sia in forma di romance che di ballata, trionfa la forza dell’amore (e la fedeltà)Il
Cattia Salto 12/4/2020 - 17:22
Sto leggendo, Cattia...ma per il versante scandinavo ti posso dare una manetta. Magari mi metto a tradurre una versione di Harpens kraft, pensi ti potrebbe essere utile...? Fammi sapere a giro di commento!
Riccardo Venturi 12/4/2020 - 18:17
Ne sarei ben contenta Riccardo, la mia conoscenza del folklore scandinavo e di quello norreno in particolare (per non parlare dell'Islanda) è ben più limitata rispetto al celtico, confesso che è stata la serie televisiva I Vichinghi a spingermi a cercare testi e canti di quella cultura "Lochlanach", quei suoni incomprensibili, aspri che richiamano il canto dello sciamano e hanno il sapore del ghiaccio e del vento.
Dovrei ricominciare un'altra vita per conoscerli meglio.
Dovrei ricominciare un'altra vita per conoscerli meglio.
Cattia Salto 12/4/2020 - 19:33
Io invece, a rigore e propriamente dicendo, sono proprio uno scandinavista e puoi immaginare quanto piacere mi faccia darti una mano sul côté scandinavo per la pagina sul King Orfeo. Ti confesso che ho già iniziato a tradurre la versione classica danese di Harpens Kraft, che poi è quella che il Grundtvig comunicò direttamente al Child. Tra le altre cose fu pubblicata nel volume, curato dal Grundtvig, intitolato Danmarks Folkeviser i Udvalg "Selezione di ballate popolari di Danimarca", che fu pubblicato nel 1882 (vale a dire lo stesso anno in cui iniziò la pubblicazione dei cinque volumi delle Child Ballads). Farò un'introduzione; poi passo alla versione norvegese e a quella svedese. Segui questa pagina, Cattia, e attingi a profusione. A pensarci bene, serve parecchio anche a me ributtarmi nelle "mie cose", sono un antidoto al virus della mente.
Riccardo Venturi 12/4/2020 - 20:21
HARPENS KRAFT: La versione danese / Danish version
In quanto ballata per la quale il Child sosteneva la derivazione comune, assieme a King Orfeo, dal romanzo medievale Sir Orfeo (sulla scorta di quanto affermato da Sophus Bugge in un numero dell'Arkiv for nordisk filologi del 1891; e, per un antico filologo germanico, sentir rinominare Sophus Bugge riporta alla gioventù...), una sua traduzione analitica e annotata potrà senz'altro servire per una pagina come quella che Cattia Salto ha voluto costruire sul King Orfeo. Eccola qui, in primis nella sua classica versione danese che Svend Grundtvig inserì nelle sue Danmarks Folkeviser i Udvalg “Selezione di ballate popolari di Danimarca” del 1882, lo stesso anno in cui iniziò la pubblicazione dei cinque volumi delle English and Scottish Popular Ballads di Francis James Child. Non è certamente un caso: durante tutta la redazione del suo monumentale... (continua)
In quanto ballata per la quale il Child sosteneva la derivazione comune, assieme a King Orfeo, dal romanzo medievale Sir Orfeo (sulla scorta di quanto affermato da Sophus Bugge in un numero dell'Arkiv for nordisk filologi del 1891; e, per un antico filologo germanico, sentir rinominare Sophus Bugge riporta alla gioventù...), una sua traduzione analitica e annotata potrà senz'altro servire per una pagina come quella che Cattia Salto ha voluto costruire sul King Orfeo. Eccola qui, in primis nella sua classica versione danese che Svend Grundtvig inserì nelle sue Danmarks Folkeviser i Udvalg “Selezione di ballate popolari di Danimarca” del 1882, lo stesso anno in cui iniziò la pubblicazione dei cinque volumi delle English and Scottish Popular Ballads di Francis James Child. Non è certamente un caso: durante tutta la redazione del suo monumentale... (continua)
Harpens Kraft
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/4/2020 - 22:37
HARPENS KRAFT: Traduzione italiana
Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös 12-04-2020 22:42
Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös 12-04-2020 22:42
Il potere dell'arpa
(continua)
(continua)
Grazie Riccardo la traduzione mi ha chiarito molti passaggi irrisolti nella mia traduzione della versione scozzese, attendo con bramosia le tue prossime traduzioni
Cattia Salto 13/4/2020 - 01:51
Attacco stamani la versione norvegese, o meglio, in un non precisato dialetto norvegese (probabilmente occidentale). Sarà interessante, te lo anticipo, quella islandese: l'unica che ha tutt'altro che un "happy end". Ma, forse, cadere in un fiume islandese non avrebbe dato molte speranze nemmeno con l'arpa magica...
PS. Ti consiglio di dare sempre un'occhiata anche alle traduzioni che ho già fatto, perché sono solito rimuginarci sopra di continuo e modificarne alcuni particolari. Alla versione danese ho aggiunto un po' di iconografia e il video di una versione cantata (dai Myrkur, il gruppo danese della brava Amalie Bruun, che però ha un nome islandese: "Tenebre"); ma per queste cose tu sei molto più brava di me. Io sono un filologaccio gnudo e crudo :-)
PS. Ti consiglio di dare sempre un'occhiata anche alle traduzioni che ho già fatto, perché sono solito rimuginarci sopra di continuo e modificarne alcuni particolari. Alla versione danese ho aggiunto un po' di iconografia e il video di una versione cantata (dai Myrkur, il gruppo danese della brava Amalie Bruun, che però ha un nome islandese: "Tenebre"); ma per queste cose tu sei molto più brava di me. Io sono un filologaccio gnudo e crudo :-)
Riccardo Venturi 13/4/2020 - 08:49
VILLEMANN OG MAGNHILD: La versione norvegese / Norwegian version [1]
La versione norvegese della ballata è generalmente nota con il titolo di Villemann og Magnhild; nel catalogo NMB (Norske Mellomalderballadar “Ballate medievali norvegesi”) è la n° 26. Ne esistono qualcosa come un centinaio di versioni, alcune delle quali frammentarie e consistenti solo in poche strofe. Alcune varianti sono note con titoli diversi: nella raccolta di Leiv Heggstad la ballata si chiama Harpespelet tvingar nykken “Il suono dell'arpa cattura l'orco”, mentre nell'antologia del Landstad ne esistono due versioni intitolate rispettivamente Gaute og Magnhild e Guðmund og Signelita (Signelita = “Piccola Benedetta”). Nel 1920, Knut Liestøl e Moltke Moe, collazionando le varie versioni (un'opera veramente certosina) ricostruirono un testo completo di 32 strofe che corrisponde in modo quasi totale alla Harpens Kraft... (continua)
La versione norvegese della ballata è generalmente nota con il titolo di Villemann og Magnhild; nel catalogo NMB (Norske Mellomalderballadar “Ballate medievali norvegesi”) è la n° 26. Ne esistono qualcosa come un centinaio di versioni, alcune delle quali frammentarie e consistenti solo in poche strofe. Alcune varianti sono note con titoli diversi: nella raccolta di Leiv Heggstad la ballata si chiama Harpespelet tvingar nykken “Il suono dell'arpa cattura l'orco”, mentre nell'antologia del Landstad ne esistono due versioni intitolate rispettivamente Gaute og Magnhild e Guðmund og Signelita (Signelita = “Piccola Benedetta”). Nel 1920, Knut Liestøl e Moltke Moe, collazionando le varie versioni (un'opera veramente certosina) ricostruirono un testo completo di 32 strofe che corrisponde in modo quasi totale alla Harpens Kraft... (continua)
Villemann og Magnhild
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/4/2020 - 12:27
VILLEMANN OG MAGNHILD: Traduzione italiana [1]
Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös: Riccardo Venturi, 13-04-2020 12:33
Ancora i Myrkur e Amalie Bruun alle prese con una versione norvegese
Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös: Riccardo Venturi, 13-04-2020 12:33
Ancora i Myrkur e Amalie Bruun alle prese con una versione norvegese
Villemann e Magnhild
(continua)
(continua)
Anch'io ritorno sulle traduzioni e proprio come te mi restano delle frasi in testa -a volte corredate dalla musica - come tormentone. Il bello del web, a differenza della parola stampata, e in particolare di un blog è il testo in fieri come una bozza in corso d'opera, pronta a correzioni, digressioni, nuove prospettive.
Cattia Salto 13/4/2020 - 13:40
Così ho scritto una nota 10 bis al tuo HARPENS KRAFT: La versione danese
sarebbe interessante indagare quale sia stata la forma dell'arpa nel periodo della ballata -il nome nel medioevo era piuttosto generico e poteva indicare tutta una serie di strumenti anche dissimili tra loro (cf). Che questo verso sia antico ci viene dalla tecnica con cui l'arpa è suonata: la mano destra. Se si fosse trattato di un'arpa triangolare (chiamiamola per comodità arpa bardica) è descritta una tecnica invertita rispetto al modo moderno di suonare l'arpa. Potrebbe però trattarsi di una lyra bardica oppure di una lyra ad arco (crotta o rotta germanica) che gli studiosi sono incerti se ritenere totalmente autoctona all'area scandinava; la lyra ad arco compare verso il II° sec e si presenta in una forma analoga a quella attuale intorno al VII sec. Si suona con un archetto tenuto con la mano destra
sarebbe interessante indagare quale sia stata la forma dell'arpa nel periodo della ballata -il nome nel medioevo era piuttosto generico e poteva indicare tutta una serie di strumenti anche dissimili tra loro (cf). Che questo verso sia antico ci viene dalla tecnica con cui l'arpa è suonata: la mano destra. Se si fosse trattato di un'arpa triangolare (chiamiamola per comodità arpa bardica) è descritta una tecnica invertita rispetto al modo moderno di suonare l'arpa. Potrebbe però trattarsi di una lyra bardica oppure di una lyra ad arco (crotta o rotta germanica) che gli studiosi sono incerti se ritenere totalmente autoctona all'area scandinava; la lyra ad arco compare verso il II° sec e si presenta in una forma analoga a quella attuale intorno al VII sec. Si suona con un archetto tenuto con la mano destra
Cattia Salto 13/4/2020 - 13:42
Si vede che nelle stesse ore notturne abbiamo avuto la stessa idea e anch'io ho trovato l'illustrazione di Hans Nikolaj Hansen: Harpens Kraft. Per quanto riguarda il canto la versione di Frode Veddinge è esattamente identica al testo DGF 40 E, 1778
Cattia Salto 13/4/2020 - 13:47
VILLEMANN OG MAGNHILD: Versione norvegese / Norwegian version [2]
"Accludo la versione norvegese di Villemann og Magnhild registrata da Rita Eriksen e Dolores Keane nell'album Tideland (1996) con relativo video. Trovata nel post di Ian Cumpstey." [Cattia Salto]
La versione più breve col “ritornello lindelauvi” è quella comunemente e modernamente cantata (anch'essa in un linguaggio afferente al nynorsk; ma sarebbe difficile trovare una ballata popolare norvegese in bokmål). Il “ritornellolindelauvi”, a differenza di quello della versione lunga ricostruita da Liestøl e Moe, ha la medesima struttura di quello di Harpens Kraft (e anche di King Orfeo). La versione breve deriva da quella eseguita da Høye Strand (1891-1972), registrata poi da Rolf Myklebust; Høye Strand la aveva imparata da cantori tradizionali che la avevano cantata a Jørgen Moe (lui, quello delle famosissime Fiabe Norvegesi... (continua)
"Accludo la versione norvegese di Villemann og Magnhild registrata da Rita Eriksen e Dolores Keane nell'album Tideland (1996) con relativo video. Trovata nel post di Ian Cumpstey." [Cattia Salto]
La versione più breve col “ritornello lindelauvi” è quella comunemente e modernamente cantata (anch'essa in un linguaggio afferente al nynorsk; ma sarebbe difficile trovare una ballata popolare norvegese in bokmål). Il “ritornellolindelauvi”, a differenza di quello della versione lunga ricostruita da Liestøl e Moe, ha la medesima struttura di quello di Harpens Kraft (e anche di King Orfeo). La versione breve deriva da quella eseguita da Høye Strand (1891-1972), registrata poi da Rolf Myklebust; Høye Strand la aveva imparata da cantori tradizionali che la avevano cantata a Jørgen Moe (lui, quello delle famosissime Fiabe Norvegesi... (continua)
Villemann og Magnhild
(continua)
(continua)
inviata da Cattia Salto 13/4/2020 - 13:56
VILLEMANN OG MAGNHILD: Traduzione italiana [A]
Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös: Daniele Benedetti (2007)
Traduzione italiana di Daniele Benedetti 2007, da Metalgermania - Traduzioni in estremo
Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös: Daniele Benedetti (2007)
Traduzione italiana di Daniele Benedetti 2007, da Metalgermania - Traduzioni in estremo
Villemann andò al fiume
(continua)
(continua)
inviata da Cattia Salto 13/4/2020 - 13:58
Quanto al dipinto di Hans Nikolaj Hansen, mi sa che dev'essere un po' la "foto ufficiale" di Harpens Kraft: troppo bello il trollacchione che trattiene la fanciulla! Bella anche la versione completa di Frode Veddinge; per il norvegese, invece, non mi riesce trovare qualcuno che canti la versione che ho dato, viene cantata generalmente una versione molto più breve (ed è comprensibile) con un ritornello di due versi. Per la versione islandese senza happy end, il Gautakvæði, forse ho parlato troppo presto: non mi riesce trovare il testo... PS grazie per la "Nota 10bis" che linko immediatamente!
Riccardo Venturi 13/4/2020 - 15:33
ho fatto anche un 15 bis) il nix dice: hai vinto tu! Quella musica magica sprigionata dall'arpa è una potente vibrazione, non si tratta della melodia dell'Orfeo greco e medievale tanto soave che smuove le lacrime, o così sinuosa che induce all'obbedienza, è piuttosto una musica che percuote, come una grande onda d'urto che provoca dolore fisico, una vibrazione che accelera energeticamente la materia, che sposta la materia al punto che Vilmund annienta il mostro facendolo schiantare contro a un masso.
Cattia Salto 13/4/2020 - 17:23
La versione più corta della ballata norvegese è in effetti quella più registrata. Ne ho linkate nel blog un po' ma non so se per te sono troppe, te le metto qui.
(e non ti dico quale mi piace di più)
Arve Moen Bergset
Kalenda Maya
Rita Eriksen e Dolores Keane
Kari Tauring
La versione giullaresca del Medioevo prossimo venturo
Kalenda Maya
Rita Eriksen e Dolores Keane
Kari Tauring
La versione giullaresca del Medioevo prossimo venturo
(e non ti dico quale mi piace di più)
Cattia Salto 13/4/2020 - 17:39
Cara Cattia, intanto -visto il suo sviluppo- ho modificato l'intestazione di questa pagina. Inseriti anche i link alle tue "note bis". Sto lavorando un po' sulla seconda versione norvegese (con supplemento di introduzione) ma annuntio summo cum gaudio che ho finalmente trovato il testo del Gautakvæði, la versione islandese. Sto meditando su quale sia la versione, tra quelle norvegesi, che ti piace di più....
Riccardo Venturi 13/4/2020 - 20:00
VILLEMANN OG MAGNHILD: Traduzione italiana [B]
Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös: Riccardo Venturi, 13-04-2020 20:34
Ho rifatto la versione attenendomi qui alla lettera della dizione (la versione di Daniele Benedetti è alquanto “libera”).
Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös: Riccardo Venturi, 13-04-2020 20:34
Ho rifatto la versione attenendomi qui alla lettera della dizione (la versione di Daniele Benedetti è alquanto “libera”).
Villemann e Magnhild
(continua)
(continua)
@ Cattia Salto
Cara Cattia, dopo aver praticamente dormito per 24 ore (caso tipico di "coronaghirus") riprendo la pagina. Ho visto la tua pagina su Harpens Kraft:
e ci sono da fare un paio di lievi correzioni: 1) La versione dei Myrkur è in danese modernizzato (non in svedese) e poi, ad un certo punto, Harpens kraf va corretto in "kraft" (sembra quasi che stiamo a fare la pubblicità della maionese...). Ma quello era un refuso originale mio. Proseguo con il Gautakvæði islandese.
Cara Cattia, dopo aver praticamente dormito per 24 ore (caso tipico di "coronaghirus") riprendo la pagina. Ho visto la tua pagina su Harpens Kraft:
The Power of the Harp/Harpans Kraft | TERRE CELTICHE BLOG
work in progress Nella Ballata Harpans Kraft (Il potere dell'arpa) intitolata in Norvegia Villemann og Magnhild troviamo ancora al centro della trama il
e ci sono da fare un paio di lievi correzioni: 1) La versione dei Myrkur è in danese modernizzato (non in svedese) e poi, ad un certo punto, Harpens kraf va corretto in "kraft" (sembra quasi che stiamo a fare la pubblicità della maionese...). Ma quello era un refuso originale mio. Proseguo con il Gautakvæði islandese.
Riccardo Venturi 15/4/2020 - 00:10
GAUTAKVÆÐI: La versione islandese / Icelandic version
Come già accennato, il Gautakvæði [pron. 'göitha'kvaidhi ] , la cupa versione islandese della ballata, si distingue da tutte le altre per il finale tragico. Il suo testo è dovuto ancora al Grundtvig: fu pubblicato nel 1858 nel terzo volume degli Íslenzk fornkvæði (“Antichi canti islandesi”) [Copenaghen, Nordiske Literatur-Samfund; la pubblicazione era iniziata nel 1854]. L'opera fu redatta dal Grundtvig assieme al grande letterato islandese Jón Sigurðsson (1811-1879); le introduzioni, i commenti e gli apparati critici erano redatti in danese, mentre i testi islandesi dei canti e delle ballate (in una grafia arcaizzante e in diversi punti differente da quella dell'islandese attuale, che qui ho mantenuto) non erano accompagnati da alcuna traduzione.
Nel Gautakvæði, il protagonista maschile, Gauti, reca un nome non ignoto (in varie forme:... (continua)
Come già accennato, il Gautakvæði [pron. 'göitha'kvaidhi ] , la cupa versione islandese della ballata, si distingue da tutte le altre per il finale tragico. Il suo testo è dovuto ancora al Grundtvig: fu pubblicato nel 1858 nel terzo volume degli Íslenzk fornkvæði (“Antichi canti islandesi”) [Copenaghen, Nordiske Literatur-Samfund; la pubblicazione era iniziata nel 1854]. L'opera fu redatta dal Grundtvig assieme al grande letterato islandese Jón Sigurðsson (1811-1879); le introduzioni, i commenti e gli apparati critici erano redatti in danese, mentre i testi islandesi dei canti e delle ballate (in una grafia arcaizzante e in diversi punti differente da quella dell'islandese attuale, che qui ho mantenuto) non erano accompagnati da alcuna traduzione.
Nel Gautakvæði, il protagonista maschile, Gauti, reca un nome non ignoto (in varie forme:... (continua)
Gautakvæði
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/4/2020 - 02:20
GAUTAKVÆÐI: Traduzione italiana
Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös: Riccardo Venturi, 15-04-2020 02:23
Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös: Riccardo Venturi, 15-04-2020 02:23
CANZONE DI GAUTI
(continua)
(continua)
Bellissima la versione islandese, che mi riservo di rileggere per bene (nel frattempo ho corretto le sviste segnalate); appena ho letto la tua traduzione delle versioni danese e norvegesi ho associato la vibrazione dell'arpa alla voce delle Bene Gesserit in Dune, un suono di comando, l'arpa canalizza un potere magico e credo non sia un caso che sia forgiata nell'oro ed emetta bagliori di luce altrettanto terribili.
Così anche le versioni metallare della ballata hanno in fondo un loro perchè!
Cerco una registrazione del testo islandese- ma non la trovo
Così anche le versioni metallare della ballata hanno in fondo un loro perchè!
Cerco una registrazione del testo islandese- ma non la trovo
Cattia Salto 15/4/2020 - 14:21
facendo una ricerca per trovare una versione islandese cantata ho trovato Gauti og Magnhild (Gaut and Magnhild)
-ho scritto anche un commento sulla versione islandese, ma non so se l'ho inviato correttamente, nel caso lo rimando
-ho scritto anche un commento sulla versione islandese, ma non so se l'ho inviato correttamente, nel caso lo rimando
Cattia Salto 15/4/2020 - 14:38
ho trovato questo tassello -sempre in Balladspot.com che riconduce la saga di Didrik come fonte originaria delle versioni scandinave e anglosassoni
Deor and The Saga of Didrik of Bern
Deor and The Saga of Didrik of Bern
Cattia Salto 15/4/2020 - 14:49
@ Cattia Salto
Molto bella la versione di Ælfric, però devo darti una piccola delusione: Ælfric non canta una versione islandese, ma una "versione lindelauvi" in norvegese (nynorsk), solo un po' diversa da quella che è stata data qui. Gauti può essere anche tranquillamente una forma del nome in "neonorvegese". Il tuo commento sulla versione islandese mi sembra arrivato correttamente e "sto tuned" sulla tua pagina. Comunque chissà che non stiamo riscrivendo la storia dell'hard rock scoprendone le radici nel medioevo scandinavo: il magico arpista sembra un remoto avo di Jimi Hendrix...!
Quanto al ragionamento su Gauti, temo che lo farò domani; stasera mi son fatto prendere la mano dalla storia di un fuorilegge anarchico della Val Brembana. Però, chissà, fosse stato nelle Highlands o sullo Scottish Border invece che tra le montagne bergamasche, ci sarebbe stata tirata fuori una bella Child Ballad!
Molto bella la versione di Ælfric, però devo darti una piccola delusione: Ælfric non canta una versione islandese, ma una "versione lindelauvi" in norvegese (nynorsk), solo un po' diversa da quella che è stata data qui. Gauti può essere anche tranquillamente una forma del nome in "neonorvegese". Il tuo commento sulla versione islandese mi sembra arrivato correttamente e "sto tuned" sulla tua pagina. Comunque chissà che non stiamo riscrivendo la storia dell'hard rock scoprendone le radici nel medioevo scandinavo: il magico arpista sembra un remoto avo di Jimi Hendrix...!
Quanto al ragionamento su Gauti, temo che lo farò domani; stasera mi son fatto prendere la mano dalla storia di un fuorilegge anarchico della Val Brembana. Però, chissà, fosse stato nelle Highlands o sullo Scottish Border invece che tra le montagne bergamasche, ci sarebbe stata tirata fuori una bella Child Ballad!
Riccardo Venturi 15/4/2020 - 19:31
HARPANS KRAFT: La versione svedese / Swedish version
Mi son lasciato per ultima la versione classica svedese, Harpans Kraft, che Erik Gustaf Geijer e Arvid August Afzelius pubblicarono tra il 1814 e il 1817 nella loro grande raccolta di canti popolari, Svenska folk-visor från forntiden (“Canzoni popolari svedesi del remoto passato”). Nella raccolta originale, la ballata ha il n°91, mentre nel rifacimento della raccolta effettuato assieme a Bergström è la n° 75. Nella raccolta di Geijer e Afzelius si hanno soltanto tre versioni della ballata; questa è la versione C, la più lunga e completa (molto simile alla B, entrambe di 18 strofe; la versione A ha dieci strofe). Nella raccolta scientifica moderna delle ballate tradizionali, la monumentale Sveriges Medeltida Ballader [SMB] "Ballate medievali svedesi", pubblicata tra il 1983 e il 2001 dallo Svensk Visarkiv (“Archivio Svedese dei Canti”)... (continua)
Mi son lasciato per ultima la versione classica svedese, Harpans Kraft, che Erik Gustaf Geijer e Arvid August Afzelius pubblicarono tra il 1814 e il 1817 nella loro grande raccolta di canti popolari, Svenska folk-visor från forntiden (“Canzoni popolari svedesi del remoto passato”). Nella raccolta originale, la ballata ha il n°91, mentre nel rifacimento della raccolta effettuato assieme a Bergström è la n° 75. Nella raccolta di Geijer e Afzelius si hanno soltanto tre versioni della ballata; questa è la versione C, la più lunga e completa (molto simile alla B, entrambe di 18 strofe; la versione A ha dieci strofe). Nella raccolta scientifica moderna delle ballate tradizionali, la monumentale Sveriges Medeltida Ballader [SMB] "Ballate medievali svedesi", pubblicata tra il 1983 e il 2001 dallo Svensk Visarkiv (“Archivio Svedese dei Canti”)... (continua)
Harpans kraft
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/4/2020 - 21:13
HARPANS KRAFT: Traduzione italiana
Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös : Riccardo Venturi, 15-04-2020 21:46
Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös : Riccardo Venturi, 15-04-2020 21:46
Il potere dell'arpa
(continua)
(continua)
@ Riccardo Venturi
Che fosse la versione norvegese con i nomi cambiati mi era già chiaro -stessa melodia- anche se non capisco quello che dice Ælfric.
Quello che invece vorrei capire è:
La ballata Harpans kraft · Folk & Rackare 1979 - è in svedese, leggo come traduttore Ulf Gruvberg e come compositore Carin Kjellman (che immagino sia femmina) versione identica alla The power of the harp dei Golden Bough, usano lo stesso testo? I Golden Bough hanno preso i Folk & Rackare come modello? E mi rispondo si! Scrive sempre Ian Cumpstey a proposto del mio quesito: Folk och Rackare are not using any of the melodies above for their rendition, but they sing the same omkväde line [(1) Men hjertans allrakäraste hvad sörjen I då?] as in melody No 1.
Melodies
Here are six Swedish melodies for the ballad:
(1) Harpans Kraft (Ahlström No. 137 / Arwidsson No. 149B).
Ian linka anche il testo svedese... (continua)
Che fosse la versione norvegese con i nomi cambiati mi era già chiaro -stessa melodia- anche se non capisco quello che dice Ælfric.
Quello che invece vorrei capire è:
La ballata Harpans kraft · Folk & Rackare 1979 - è in svedese, leggo come traduttore Ulf Gruvberg e come compositore Carin Kjellman (che immagino sia femmina) versione identica alla The power of the harp dei Golden Bough, usano lo stesso testo? I Golden Bough hanno preso i Folk & Rackare come modello? E mi rispondo si! Scrive sempre Ian Cumpstey a proposto del mio quesito: Folk och Rackare are not using any of the melodies above for their rendition, but they sing the same omkväde line [(1) Men hjertans allrakäraste hvad sörjen I då?] as in melody No 1.
Melodies
Here are six Swedish melodies for the ballad:
(1) Harpans Kraft (Ahlström No. 137 / Arwidsson No. 149B).
Ian linka anche il testo svedese... (continua)
Cattia Salto 16/4/2020 - 01:22
Harpans kraft - Folk och Rackare (1979)
Herr Peder han rider sig söderunder ö.
(continua)
(continua)
inviata da Cattia Salto 16/4/2020 - 01:27
@ Riccardo Venturi
leggo in un forum (What is the story behind the song Villemann og Magnhild? (og = and))
Is Villemann a name or does it mean 'wild man'?
e in riferimento a "Wonderful Stories from Northern Lands" by Julia Goddard, with more Wiegand illustrations. (libro digitalizzato e leggibile)
The Wiegand illustration on the Norwegian article is used in Goddard for a story called 'Christin's Trouble', which has a 'Sir Peter' as the harp playing hero, and Christin as the victim (along with her two already captive sisters).
http://www.archive.org/stream/wonderfu...'s+Trouble
e qui la storia
http://www.archive.org/stream/wonderfu...'s+Trouble
leggo in un forum (What is the story behind the song Villemann og Magnhild? (og = and))
Is Villemann a name or does it mean 'wild man'?
e in riferimento a "Wonderful Stories from Northern Lands" by Julia Goddard, with more Wiegand illustrations. (libro digitalizzato e leggibile)
The Wiegand illustration on the Norwegian article is used in Goddard for a story called 'Christin's Trouble', which has a 'Sir Peter' as the harp playing hero, and Christin as the victim (along with her two already captive sisters).
http://www.archive.org/stream/wonderfu...'s+Trouble
e qui la storia
http://www.archive.org/stream/wonderfu...'s+Trouble
Cattia Salto 16/4/2020 - 01:38
@ Riccardo Venturi
Nel racconto 'Christin's Trouble' vediamo l'illustrazione
in cui lo spirito dell'acqua ha le sembianze di uno strano pesce-rospo
Nel racconto 'Christin's Trouble' vediamo l'illustrazione
in cui lo spirito dell'acqua ha le sembianze di uno strano pesce-rospo
Cattia Salto 16/4/2020 - 01:47
@ Cattia Salto – Questioni
Buongiorno Cattia,
1) Ho specificato che quella cantata da Ælfric era una versione norvegese, perché la avevi presentata come islandese. A tale riguardo, nulla da fare: di versioni islandesi cantate non se ne trovano proprio, almeno in Rete. Ho cercato anch'io impostando in islandese zuppe googliane di Gauti, Magnhild, fiumi, ponti, arpe e quant'altro, ma per ora niente da fare.
2) Sulla questione dei Golden Bough e dei Folk och Rackare: effettivamente la base testuale sembra essere la stessa, ma avrei dei seri dubbi sul fatto che si tratti davvero di una traduzione dall'inglese allo svedese. Piuttosto direi che sono due versioni molto simili, ma indipendenti l'una dall'altra. Quella svedese appartiene al filone dove il protagonista si chiama “Peder” (v. introduzione alla versione classica svedese), mentre in quella scozzese si parla genericamente di un “knight”.... (continua)
Buongiorno Cattia,
1) Ho specificato che quella cantata da Ælfric era una versione norvegese, perché la avevi presentata come islandese. A tale riguardo, nulla da fare: di versioni islandesi cantate non se ne trovano proprio, almeno in Rete. Ho cercato anch'io impostando in islandese zuppe googliane di Gauti, Magnhild, fiumi, ponti, arpe e quant'altro, ma per ora niente da fare.
2) Sulla questione dei Golden Bough e dei Folk och Rackare: effettivamente la base testuale sembra essere la stessa, ma avrei dei seri dubbi sul fatto che si tratti davvero di una traduzione dall'inglese allo svedese. Piuttosto direi che sono due versioni molto simili, ma indipendenti l'una dall'altra. Quella svedese appartiene al filone dove il protagonista si chiama “Peder” (v. introduzione alla versione classica svedese), mentre in quella scozzese si parla genericamente di un “knight”.... (continua)
Riccardo Venturi 16/4/2020 - 09:07
Harpans kraft (Folk och Rackare) - Traduzione italiana
Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös
Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös
Il potere dell'arpa
(continua)
(continua)
@ Riccardo Venturi
Parecchio materiale da elaborare.. grazie
in pratica ho optato per un'innesto a quattro mani nel Blog Terre Celtiche di tutto quanto, però lo suddivido in più puntate.
Se il pesce-rospo richiama Calderoli, il cavaliere sembra Ritchie Blackmore. L'illustratore lo raffigura nel modo antico di suonare l'arpa, anche se lo strumento è di fantasia, adesso mi ascolto un po' di versioni svedesi tanto che penso
Parecchio materiale da elaborare.. grazie
in pratica ho optato per un'innesto a quattro mani nel Blog Terre Celtiche di tutto quanto, però lo suddivido in più puntate.
Se il pesce-rospo richiama Calderoli, il cavaliere sembra Ritchie Blackmore. L'illustratore lo raffigura nel modo antico di suonare l'arpa, anche se lo strumento è di fantasia, adesso mi ascolto un po' di versioni svedesi tanto che penso
Cattia Salto 16/4/2020 - 21:07
@ Riccardo Venturi
Ho trasferito tutto il materiale in due "puntate" e mi accingo al rush finale con la versione islandese: ho aggiunto qualche osservazione qua e là anche se vorrei approfondire meglio alcuni punti. Sono però venuta a capo alla questione Folk och Rackare - Golden Bough e devo dire che sono stata fuorviata dal titolo dell'album "Celtic Music from Ireland, Scotland and Brittany "
Golden Bough in "Celtic Music from Ireland, Scotland and Brittany " 2010 propongono una versione inglese quasi identica (sia nel testo che nella melodia) a quella svedese dei Folk och Rackare. C'è da ipotizzare che abbiano adattato il testo alla melodia da una delle tante traduzioni del brano stesso utilizzato dai Folk och Rackare e in effetti tra i crediti del brano scrivono
Lyrics by Margie Butler, based on a translated form Swedish by Lief Sorbye
music: Carin Kjelman
Ah e adesso posso dormire... (continua)
Ho trasferito tutto il materiale in due "puntate" e mi accingo al rush finale con la versione islandese: ho aggiunto qualche osservazione qua e là anche se vorrei approfondire meglio alcuni punti. Sono però venuta a capo alla questione Folk och Rackare - Golden Bough e devo dire che sono stata fuorviata dal titolo dell'album "Celtic Music from Ireland, Scotland and Brittany "
Golden Bough in "Celtic Music from Ireland, Scotland and Brittany " 2010 propongono una versione inglese quasi identica (sia nel testo che nella melodia) a quella svedese dei Folk och Rackare. C'è da ipotizzare che abbiano adattato il testo alla melodia da una delle tante traduzioni del brano stesso utilizzato dai Folk och Rackare e in effetti tra i crediti del brano scrivono
Lyrics by Margie Butler, based on a translated form Swedish by Lief Sorbye
music: Carin Kjelman
Ah e adesso posso dormire... (continua)
Cattia Salto 17/4/2020 - 22:36
@ Cattia Salto
Carissima Cattia, ho visto tutto quello che hai fatto e ne sono veramente strabiliato. Non è un modo di dire: ad esempio, non pensavo davvero che esistessero persino dei video dove si fa vedere la tecnica dello strumming su una lyra (però mi chiedo come mai scrivano "struming": il verbo è strum/strummed; ma, come si sa, the most widely spoken language in the world is bad English). Tra parentesi: il nome di Joe Strummer, il defunto leader dei Clash -al secolo John Graham Mellor, 1952-2002- deriva proprio da questo: altro legame col rock! Riguardo alla tua pagina sul Gautakvæði:
Gautakvæði (Il canto di Gauta) | TERRE CELTICHE BLOG work in progress Nella Ballata Harpans Kraft (Il potere dell’arpa) della tradizione scandinava intitolata in Norvegia Villemann og
ti chiederei però di rettificare il titolo: il canto non è di *Gauta (che sarebbe, peraltro, un nome femminile),... (continua)
Carissima Cattia, ho visto tutto quello che hai fatto e ne sono veramente strabiliato. Non è un modo di dire: ad esempio, non pensavo davvero che esistessero persino dei video dove si fa vedere la tecnica dello strumming su una lyra (però mi chiedo come mai scrivano "struming": il verbo è strum/strummed; ma, come si sa, the most widely spoken language in the world is bad English). Tra parentesi: il nome di Joe Strummer, il defunto leader dei Clash -al secolo John Graham Mellor, 1952-2002- deriva proprio da questo: altro legame col rock! Riguardo alla tua pagina sul Gautakvæði:
Gautakvæði (Il canto di Gauta) | TERRE CELTICHE BLOG work in progress Nella Ballata Harpans Kraft (Il potere dell’arpa) della tradizione scandinava intitolata in Norvegia Villemann og
ti chiederei però di rettificare il titolo: il canto non è di *Gauta (che sarebbe, peraltro, un nome femminile),... (continua)
Riccardo Venturi 18/4/2020 - 18:28
@ Riccardo Venturi
C'ero anch'io al concerto dei Clash in quel di Firenze nell'81.
Grazie per la segnalazione dell'errore, (e mi viene in mente Benigni e l'Eva che finisce per a) e aspetto con ansia il seguito della storia.
Nel frattempo ascolto dei canti in old saxon -da sballo!
C'ero anch'io al concerto dei Clash in quel di Firenze nell'81.
Grazie per la segnalazione dell'errore, (e mi viene in mente Benigni e l'Eva che finisce per a) e aspetto con ansia il seguito della storia.
Nel frattempo ascolto dei canti in old saxon -da sballo!
Cattia Salto 18/4/2020 - 20:20
@ BB
Vengo finalmente punito di tutte le mie numerose malefatte: io, che traduco indifferentemente e con la massima nonchalance e rapidità dall'islandese, dal norvegese dialettale e dal danese seicentesco, ignoro totalmente il piemontese e non so che ^$%!!*@ voglia dire "Gaute da suta!" (sarà qualcosa "da sotto"...?). La nemesi si è abbattuta su di me. Addio, mondo crudele!!
Vengo finalmente punito di tutte le mie numerose malefatte: io, che traduco indifferentemente e con la massima nonchalance e rapidità dall'islandese, dal norvegese dialettale e dal danese seicentesco, ignoro totalmente il piemontese e non so che ^$%!!*@ voglia dire "Gaute da suta!" (sarà qualcosa "da sotto"...?). La nemesi si è abbattuta su di me. Addio, mondo crudele!!
Riccardo Venturi 18/4/2020 - 23:06
@ Cattia Salto
Va detto che strum, in una comune accezione, vuol dire anche "strimpellare"; in realtà "Joe Strummer" vuol dire "Joe lo strimpellatore", e pare che lui stesso si sia coniato l'appellativo per auto-prendersi in giro dato che non riteneva di avere una gran tecnica chitarristica. Però riconosco che mi è piaciuto parecchio identificarlo con l'arpista che suona su più corde, dato che strum vuol dire anche quello !
Va detto che strum, in una comune accezione, vuol dire anche "strimpellare"; in realtà "Joe Strummer" vuol dire "Joe lo strimpellatore", e pare che lui stesso si sia coniato l'appellativo per auto-prendersi in giro dato che non riteneva di avere una gran tecnica chitarristica. Però riconosco che mi è piaciuto parecchio identificarlo con l'arpista che suona su più corde, dato che strum vuol dire anche quello !
Riccardo Venturi 18/4/2020 - 23:11
Non temere, Ricardinho, "Gaute da suta" non c'entra nulla con i Goti... Vuol dire "Togliti di mezzo, di sotto", dal verbo Gavé... E' un modo di dire molto comune da queste parti, e anche il nome di una celebre scuderia fuoristradistica, nonchè di un Toro Fan Club...
Salut
Salut
B.B. 19/4/2020 - 10:18
Cattia Salto 19/4/2020 - 13:32
Ponte de Priula
anonimo
Attorno ai primi anni 90,conobbi il nonno di un mio amico di Villorba TV.
Il nonno era del 1914 e ricordava il cielo che lampeggiava di notte per le artiglierie e i bombardamenti coi primi aerei e dirigibili (anche io ho qualche ricordo di quando avevo 4 anni).
Ricordo che mi raccontò (come di cosa riportata), di un ponte sul Piave fatto saltare in aria, carico di profughi.
Se io vivo, é per destino o fortuna:
Sono ligure, ma un mio bisnonno friulano percorse il ponte giusto nel momento giusto, quando attraversò il Piave dopo l'invasione del 1917.
Se lui fosse passato nel momento sbagliato, mia nonna non sarebbe nata, e quindi mio padre e in fine io
Il nonno era del 1914 e ricordava il cielo che lampeggiava di notte per le artiglierie e i bombardamenti coi primi aerei e dirigibili (anche io ho qualche ricordo di quando avevo 4 anni).
Ricordo che mi raccontò (come di cosa riportata), di un ponte sul Piave fatto saltare in aria, carico di profughi.
Se io vivo, é per destino o fortuna:
Sono ligure, ma un mio bisnonno friulano percorse il ponte giusto nel momento giusto, quando attraversò il Piave dopo l'invasione del 1917.
Se lui fosse passato nel momento sbagliato, mia nonna non sarebbe nata, e quindi mio padre e in fine io
4/4/2020 - 14:04
Gappisti
Dal sito di Rocco Rosignoli:
Aderisco alla chiamata all'unità creativa lanciata da ANPI con una mia canzone ancora inedita (ma che uscirà in disco il mese prossimo). S'intitola "Gappisti". Tra i tanti canti partigiani tramandati, pochi o nessuno riguardano le vicende di coloro che condussero la propria lotta in città. Il motivo si capisce facilmente: chi combatteva in città doveva restare nascosto, silenzioso, non poteva farsi identificare. A differenza di chi combatteva in montagna, non poteva quindi cantare per infondersi forza, per sentirsi parte di un gruppo. Nel suo piccolo, questa canzone vuole riempire questo vuoto con questa canzone, dedicata ai Gappisti. La canzone non racconta un episodio realmente accaduto, ma uno inventato, simile a tanti altri di cui si ha notizia dai libri di storia e dai racconti di chi c'era.
Nel silenzio cittadino nella notte fluorescente
(continua)
(continua)
inviata da Sophionki 16/3/2020 - 18:10
Manù dorme sotto i ponti
Mimmo Mòllica 'traduce' in filastrocca «L’infanzia tradita di Manuel. A 10 anni già un clochard», titolo di un toccante articolo pubblicato su «La Stampa» da Lodovico Poletto. Manù dorme sotto i portici, mangia sotto i portici e al mattino, quando il traffico inizia a farsi intenso e il rumore troppo forte, si alza e trascina la sua giornata avanti e indietro per la città. Manuel è l’unico bambino della città che non ha una casa, e nemmeno una baracca con una stufa e un letto dove andare a dormire quando la temperatura, di notte, scende sotto zero. Il suo tetto è il porticato di un palazzo a due passi dal centro.
«Ma andiamo via presto. Ci hanno detto che qui non possiamo restare». «Per trovarli bisogna andare di notte. Quando anche i pusher hanno lasciato i giardini lì vicino, i negozi sono chiusi e l’unico bar che resiste è ben lontano. Una sera di venerdì, faceva freddissimo, Manuel e... (continua)
«Ma andiamo via presto. Ci hanno detto che qui non possiamo restare». «Per trovarli bisogna andare di notte. Quando anche i pusher hanno lasciato i giardini lì vicino, i negozi sono chiusi e l’unico bar che resiste è ben lontano. Una sera di venerdì, faceva freddissimo, Manuel e... (continua)
Manù dorme sotto i ponti,
(continua)
(continua)
inviata da River 16/1/2020 - 14:47
Percorsi:
Ponti
薩拉熱窩的羅蜜歐與茱麗葉 [Romeo and Juliet in Sarajevo]
metroandro (L. Trans)
ROMEO AND JULIET IN SARAJEVO
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/1/2020 - 08:03
Sott'à lu ponte
Il testo completo della versione cantata da Ginevra Di Marco nell'album "Lune" di Riccardo Tesi & Banditaliana.
NINNA NANNA
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 18/11/2019 - 16:27
Walter Fillak
Vorrei aggiungere qualche considerazione personale su quello che i genovesi chiamavano il ponte di brooklyn, in un gemellaggio simbolico con la città d'oltremare.
Fino dalla realizzazione il ponte, a detta dei suoi collaboratori, tuttora viventi, tolse il sonno al progettista ing.Morandi, in quanto "il ponte non rispondeva come previsto alle sollecitazioni". Negli anni poi si sono succeduti interventi di "ordinaria" manutenzione, compreso il rinforzo di due dei sei "stralli" o tiranti che evidentemente avevano dei problemi. del resto era in programma il rinforzo di altri due, intervento preceduto dal crollo che ha causato 43 vittime tra quanti stavano transitando o stavano lavorando sotto il ponte.
Il crollo, che riguardava il tratto di ponte sul torrente Polcevera, lasciava indenne la via Walter Fillak, ma dopo pochi giorni, alcuni sinistri scricchilii mettevano in allarme gli addetti... (continua)
Fino dalla realizzazione il ponte, a detta dei suoi collaboratori, tuttora viventi, tolse il sonno al progettista ing.Morandi, in quanto "il ponte non rispondeva come previsto alle sollecitazioni". Negli anni poi si sono succeduti interventi di "ordinaria" manutenzione, compreso il rinforzo di due dei sei "stralli" o tiranti che evidentemente avevano dei problemi. del resto era in programma il rinforzo di altri due, intervento preceduto dal crollo che ha causato 43 vittime tra quanti stavano transitando o stavano lavorando sotto il ponte.
Il crollo, che riguardava il tratto di ponte sul torrente Polcevera, lasciava indenne la via Walter Fillak, ma dopo pochi giorni, alcuni sinistri scricchilii mettevano in allarme gli addetti... (continua)
11/9/2019 - 09:46
Grazie Gianfranco per questo tuo intervento. Un abbraccio da tutto questo sito.
CCG/AWS Staff 11/9/2019 - 10:06
Roma underground
Le nuvole del Nord e il freddo di Milano
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 4/9/2019 - 15:56
Admira e Boško
Il portale che pubblica tutte le mie poesie è stato modificato in:
www.poetare.it/santoro/santoro5.html (e pagine precedenti)
Salvatore Armando Santoro
La mia nuova email è santoro30001938@libero.it
www.poetare.it/santoro/santoro5.html (e pagine precedenti)
Salvatore Armando Santoro
La mia nuova email è santoro30001938@libero.it
17/6/2019 - 10:15
×
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Fabrizio De André
Basata sulla poesia Prière pour aller au Paradis avec les ânes di Francis Jammes
Musica / Music / Musique / Sävel: Fabrizio De André - Giampiero Reverberi
Single: Preghiera in gennaio - Si chiamava Gesù, Bluebell Records BB 3177, 1967
Album / Albumi: Volume 1
“L’ho dedicata a Tenco. Scritta, o meglio pensata nel ritorno da Sanremo dove c’eravamo precipitati io, la mia ex moglie Enrica Rignon e la Anna Paoli. Dopo aver visto Luigi disteso in quell’obitorio (fuori Sanremo peraltro, perché non ce l’avevano voluto) tornando poi a Genova in attesa del funerale che si sarebbe svolto due giorni dopo a Cassine, mi pare, m’era venuta questa composizione. Sai, ad un certo punto non sai cosa fare per una persona che è morta, ti sembra quindi quasi di gratificarla andando al suo funerale, scrivendo – se sei capace di scrivere e se ne hai... (continua)