Percorso Esili e esiliati


الوداع

ANCHE PARIGI RICONOSCE LA SOVRANITA' DEL MAROCCO SUL SAHARA OCCIDENTALE
Gianni Sartori
Dopo Washington, Berlino, Madrid...anche Parigi si schiera con Rabat e abbandona la causa del diritto all'autodeterminazione per il popolo saharawi. Poche speranze dalla solidarietà internazionale, compresa quella irrilevante dell'Italia (nonostante i trascorsi della premier Meloni e le antiche prese di posizione della Lega nel secolo scorso)
Risaliva all'anno scorso (luglio 2023) - dopo quelli “illustri” di Stati Uniti (2021), Germania e Spagna (2022) - il riconoscimento da parte di Israele della sovranità del Marocco sui territori del Sahara occidentale. Presa di posizione in linea con il processo di normalizzazione dei rapporti diplomatici tra Tel-Aviv e Rabat. Scontato il compiacimento espresso dal gabinetto reale che aveva resa pubblica la lettera del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.... (continua)
Gianni Sartori
Dopo Washington, Berlino, Madrid...anche Parigi si schiera con Rabat e abbandona la causa del diritto all'autodeterminazione per il popolo saharawi. Poche speranze dalla solidarietà internazionale, compresa quella irrilevante dell'Italia (nonostante i trascorsi della premier Meloni e le antiche prese di posizione della Lega nel secolo scorso)
Risaliva all'anno scorso (luglio 2023) - dopo quelli “illustri” di Stati Uniti (2021), Germania e Spagna (2022) - il riconoscimento da parte di Israele della sovranità del Marocco sui territori del Sahara occidentale. Presa di posizione in linea con il processo di normalizzazione dei rapporti diplomatici tra Tel-Aviv e Rabat. Scontato il compiacimento espresso dal gabinetto reale che aveva resa pubblica la lettera del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.... (continua)
Gianni Sartori 2/8/2024 - 13:27
SAHARAWI NEI CAMPI PROFUGHI, TURISTI NEI RESORT...
Gianni Sartori
Ne avevamo già parlato con un preciso riferimento alla località, turistica suo malgrado, di Dakhla (v.https://rivistaetnie.com/turismo-e-col...). Ora, dopo un paio d'anni, pare essersene accorta anche “la Repubblica”. O meglio, l'inserto del Venerdì (v. l'articolo di V. Giardina Saharawi resort del 24 gennaio). Meglio tardi che mai.
La notizia di qualche nuova tratta verso il Sahara occidentale a tariffe competitive (low cost) della compagnia irlandese Ryanair è – ovviamente – una pessima notizia. Sia per ragioni ambientali (gli aerei inquinano, inutile girarci attorno), sia per l'ulteriore conferma che in fondo “il turismo è la prosecuzione del colonialismo con altri mezzi”. Punto.
Significativo che proprio dalla Spagna (gli ex colonizzatori) due nuove linee, da Madrid e Lanzarote, della compagnia di Michael O'Leary consentiranno... (continua)
Gianni Sartori
Ne avevamo già parlato con un preciso riferimento alla località, turistica suo malgrado, di Dakhla (v.https://rivistaetnie.com/turismo-e-col...). Ora, dopo un paio d'anni, pare essersene accorta anche “la Repubblica”. O meglio, l'inserto del Venerdì (v. l'articolo di V. Giardina Saharawi resort del 24 gennaio). Meglio tardi che mai.
La notizia di qualche nuova tratta verso il Sahara occidentale a tariffe competitive (low cost) della compagnia irlandese Ryanair è – ovviamente – una pessima notizia. Sia per ragioni ambientali (gli aerei inquinano, inutile girarci attorno), sia per l'ulteriore conferma che in fondo “il turismo è la prosecuzione del colonialismo con altri mezzi”. Punto.
Significativo che proprio dalla Spagna (gli ex colonizzatori) due nuove linee, da Madrid e Lanzarote, della compagnia di Michael O'Leary consentiranno... (continua)
Gianni Sartori 28/1/2025 - 20:59
PS
Il riferimento a Saint Exupèry in quanto nei suoi voli aveva fatto tappa con l'aereo proprio a Dakhla traendone ispirazione per l'opera letteraria.
GS
Il riferimento a Saint Exupèry in quanto nei suoi voli aveva fatto tappa con l'aereo proprio a Dakhla traendone ispirazione per l'opera letteraria.
GS
Gianni Sartori 29/1/2025 - 08:10
SAHARA OCCIDENTALE IN AGITAZIONE
Gianni Sartori
Mentre si allunga la lista degli Stati che riconoscono l’annessione del Sahara Occidentale da parte di Rabat, il Fronte Polisario riprende le ostilità
Verso al fine dell’anno scorso veniva rinnovata per un altro anno (scadenza prevista il 31 ottobre 2025) dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite la MINURSO (missione dei caschi blu nel Sahara Occidentale).
Nel frattempo - il 30 settembre con una lettera inviata al re Mohammed VI e poi in ottobre con la visita ufficiale in Marocco - anche Emmanuel Macron aveva aderito al piano di autonomiaproposto da Rabat (quello risalente al 2007).
Definitiva pietra tombale, qualora venisse realizzato, per le legittime aspirazioni dei Saharaui all’indipendenza.
Anche perché del tanto strombazzato (all’epoca) referendum per l’autodeterminazione, stabilito dall’ONU ancora nel 1991, ormai si è persa... (continua)
Gianni Sartori
Mentre si allunga la lista degli Stati che riconoscono l’annessione del Sahara Occidentale da parte di Rabat, il Fronte Polisario riprende le ostilità
Verso al fine dell’anno scorso veniva rinnovata per un altro anno (scadenza prevista il 31 ottobre 2025) dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite la MINURSO (missione dei caschi blu nel Sahara Occidentale).
Nel frattempo - il 30 settembre con una lettera inviata al re Mohammed VI e poi in ottobre con la visita ufficiale in Marocco - anche Emmanuel Macron aveva aderito al piano di autonomiaproposto da Rabat (quello risalente al 2007).
Definitiva pietra tombale, qualora venisse realizzato, per le legittime aspirazioni dei Saharaui all’indipendenza.
Anche perché del tanto strombazzato (all’epoca) referendum per l’autodeterminazione, stabilito dall’ONU ancora nel 1991, ormai si è persa... (continua)
Gianni Sartori 26/3/2025 - 09:25

Zafere Dair

[1941]
Şiir / قصيدة/ A Poem by / Poesia / שִׁיר :
Nâzım Hikmet
Müzik / موسيقى / Music / Musica / מוזיק :
The hour of the East
Stamatis Spanoudakis
Su Rukiye Uçar Görücü, una fine traduttrice di letteratura turca in inglese, siamo riusciti ad attingere poche notizie, con qualche sforzo. A meno di una nostra svista, pare che insegni inglese a Erzurum, Turchia nord-orientale. Il suo blog dà conto della latitudine dell'impegno di un'intellettuale di rilievo. Perché il nostro interesse per lei? Primo, per la sua attenzione verso la poesia turca del Novecento che offre non pochi spunti per le tematiche di CCG; secondo, per la simpatia istintiva che proviamo per i personaggi defilati.
Ci sentiamo sollecitati dalla poesia “Sulla vittoria” di Hikmet e dalla traduzione che Rukiye Uçar ha dedicato alla Palestina. Ci è sembrato di cogliere tre opportunità in una sola occasione. In primo luogo... (continua)
Şiir / قصيدة/ A Poem by / Poesia / שִׁיר :
Nâzım Hikmet
Müzik / موسيقى / Music / Musica / מוזיק :
The hour of the East
Stamatis Spanoudakis
Su Rukiye Uçar Görücü, una fine traduttrice di letteratura turca in inglese, siamo riusciti ad attingere poche notizie, con qualche sforzo. A meno di una nostra svista, pare che insegni inglese a Erzurum, Turchia nord-orientale. Il suo blog dà conto della latitudine dell'impegno di un'intellettuale di rilievo. Perché il nostro interesse per lei? Primo, per la sua attenzione verso la poesia turca del Novecento che offre non pochi spunti per le tematiche di CCG; secondo, per la simpatia istintiva che proviamo per i personaggi defilati.
Ci sentiamo sollecitati dalla poesia “Sulla vittoria” di Hikmet e dalla traduzione che Rukiye Uçar ha dedicato alla Palestina. Ci è sembrato di cogliere tre opportunità in una sola occasione. In primo luogo... (continua)
Korkunç ellerinle bastırıp yaranı
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 17/3/2025 - 10:00
Io ricordo che avevo tradotto: "E la vittoria, visto che non perdonerò più niente, verrà strappata via con un'unghia"
Il tempo non passa quando si tratta di guerre, possono cambiare luoghi o tipi di arma ma 1941 o 2025 è lo stesso. Hikmet viaggiava molto nonostante lo abbiano fatto stare ignobilmente in galera così a lungo e quando andava in giro si nutriva di tutto quel che vedeva, come un giornalista. Parlava con tutti senza distinzioni di sorta, senza tirarsela e ogni cosa diventava versificazione poetica, perfino una centrale atomica. Per lui la poesia era strumento per togliere inutili scorie dalla propria intelligenza.
Il tempo non passa quando si tratta di guerre, possono cambiare luoghi o tipi di arma ma 1941 o 2025 è lo stesso. Hikmet viaggiava molto nonostante lo abbiano fatto stare ignobilmente in galera così a lungo e quando andava in giro si nutriva di tutto quel che vedeva, come un giornalista. Parlava con tutti senza distinzioni di sorta, senza tirarsela e ogni cosa diventava versificazione poetica, perfino una centrale atomica. Per lui la poesia era strumento per togliere inutili scorie dalla propria intelligenza.
Flavio Poltronieri 19/3/2025 - 17:57

Çok yorgunum [Mavi liman]
![Çok yorgunum [Mavi liman]](img/upl/457px-NazimHikmet1985.jpg)
[1984]
Şiir / Poesia / A Poem by / Poème / Runo :
Nâzım Hikmet
Müzik / Musica /Music / Musique / Sävel :
Cem Karaca
Album: Die Kanaken
Tu proverai sì come sa di sale
lo pane altrui, e com'è duro calle
lo scendere e 'l salir per l'altrui scale
[Dante, Paradiso XVII)
I quattro versi della poesia Mavi liman "Porto azzurro" furono composti da Nâzım Hikmet in esilio nel 1957. Si riferiva a Istanbul. Sul viale del tramonto era ormai certo che non ce l’avrebbe fatta a rivedere la sua terra. Cem Karaca non poteva trasporre meglio in musica una sensazione, più che una confessione, di tutti quelli che non solo vivono in esilio ma vivono l’esilio.
Segue l’ultima strofa della poesia di sette strofe di Hikmet, Vasiyet "Testamento" del 1953:
Yoldaşlar, ölürsem o günden önce yani,
- öyle gibi de görünüyor -
Anadolu'da bir köy mezarlığına gömün beni
ve de uyarına gelirse,
tepemde bir de... (continua)
Şiir / Poesia / A Poem by / Poème / Runo :
Nâzım Hikmet
Müzik / Musica /Music / Musique / Sävel :
Cem Karaca
Album: Die Kanaken
Tu proverai sì come sa di sale
lo pane altrui, e com'è duro calle
lo scendere e 'l salir per l'altrui scale
[Dante, Paradiso XVII)
I quattro versi della poesia Mavi liman "Porto azzurro" furono composti da Nâzım Hikmet in esilio nel 1957. Si riferiva a Istanbul. Sul viale del tramonto era ormai certo che non ce l’avrebbe fatta a rivedere la sua terra. Cem Karaca non poteva trasporre meglio in musica una sensazione, più che una confessione, di tutti quelli che non solo vivono in esilio ma vivono l’esilio.
Segue l’ultima strofa della poesia di sette strofe di Hikmet, Vasiyet "Testamento" del 1953:
Yoldaşlar, ölürsem o günden önce yani,
- öyle gibi de görünüyor -
Anadolu'da bir köy mezarlığına gömün beni
ve de uyarına gelirse,
tepemde bir de... (continua)
Çok yorgunum [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 12/3/2025 - 19:40
Percorsi:
Esili e esiliati
Riccardo Gullotta
SONO MOLTO STANCO (PORTO AZZURRO)
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 12/3/2025 - 19:46

Beim Kaffee

[1984]
Text und Musik / Söz ve müzik / Gotin û muzîk / Testo e musica /Lyrics and music :
Cem Karaca
Album: Beim Kaffee
Di recente é stato pubblicato un romanzo della giornalista Fatma Aydemir, tedesca di origine curda. Il titolo dell'edizione italiana è “Tutti i nostri segreti” ,il titolo originale “Dschinns”. Narra la storia di una famiglia turco-curda che non si integra nel nuovo paese e d’altra parte avverte tutta la distanza dal paese di origine. La rivista Der Spiegel lo ha incluso tra i cento libri tedeschi più importanti dal Novecento.
NDR, l’emittente TV della Germania settentrionale così l’ha condensato In un titolo sommario ma efficace: Kurdische Identität, der Verlust eines Kindes, Kriegserfahrungen, Alltagsrassismus in Deutschland und versteckte Queerness / Identità curda, perdita di un figlio, esperienze di guerra, razzismo quotidiano in Germania e omosessualità nascosta.
La... (continua)
Text und Musik / Söz ve müzik / Gotin û muzîk / Testo e musica /Lyrics and music :
Cem Karaca
Album: Beim Kaffee
Di recente é stato pubblicato un romanzo della giornalista Fatma Aydemir, tedesca di origine curda. Il titolo dell'edizione italiana è “Tutti i nostri segreti” ,il titolo originale “Dschinns”. Narra la storia di una famiglia turco-curda che non si integra nel nuovo paese e d’altra parte avverte tutta la distanza dal paese di origine. La rivista Der Spiegel lo ha incluso tra i cento libri tedeschi più importanti dal Novecento.
NDR, l’emittente TV della Germania settentrionale così l’ha condensato In un titolo sommario ma efficace: Kurdische Identität, der Verlust eines Kindes, Kriegserfahrungen, Alltagsrassismus in Deutschland und versteckte Queerness / Identità curda, perdita di un figlio, esperienze di guerra, razzismo quotidiano in Germania e omosessualità nascosta.
La... (continua)
Ich kenn 'ne deutsche Oma
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 7/3/2025 - 00:09
D’une chanson en allemand Beim Kaffee – Cem Karaca – 1984
Album: Beim Kaffee
Récemment a été publié un roman de la journaliste Fatma Aydemir, Allemande d'origine kurde. Le titre de l'édition italienne est « Tous nos secrets ». Le titre original est « Dschinns ». Il raconte l'histoire d'une famille turco-kurde qui ne s'intègre pas dans son nouveau pays et qui, d'autre part, ressent toute la distance qui la sépare de son pays d'origine. Le magazine Der Spiegel l'a classé parmi les cent livres allemands les plus importants du 20e siècle.
NDR, la chaîne de télévision nord-allemande, l'a résumé comme suit Dans un titre sommaire mais efficace : Kurdische Identität, der Verlust eines Kindes, Kriegserfahrungen, Alltagsrassismus in Deutschland und versteckte Queerness / Identité kurde, perte d'un enfant, expériences de la guerre, racisme quotidien en Allemagne et queerness cachée.
La recension... (continua)
Album: Beim Kaffee
Récemment a été publié un roman de la journaliste Fatma Aydemir, Allemande d'origine kurde. Le titre de l'édition italienne est « Tous nos secrets ». Le titre original est « Dschinns ». Il raconte l'histoire d'une famille turco-kurde qui ne s'intègre pas dans son nouveau pays et qui, d'autre part, ressent toute la distance qui la sépare de son pays d'origine. Le magazine Der Spiegel l'a classé parmi les cent livres allemands les plus importants du 20e siècle.
NDR, la chaîne de télévision nord-allemande, l'a résumé comme suit Dans un titre sommaire mais efficace : Kurdische Identität, der Verlust eines Kindes, Kriegserfahrungen, Alltagsrassismus in Deutschland und versteckte Queerness / Identité kurde, perte d'un enfant, expériences de la guerre, racisme quotidien en Allemagne et queerness cachée.
La recension... (continua)
AUTOUR D’UN CAFÉ
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 8/3/2025 - 17:45

Hевъзвръщенец

[1996]
Nevăzvrăštenec
Стихотворение / Poesia / A Poem by / Poème / Runo:
Vladimir Levčev [Владимир Любомиров Левчев]
Музикален фон / Sottofondo musicale / Music background / Fond de musique / Taustamusiikki :
Freedom To Roam. The rhythms of Migration
Album: The Rhythms Of Migration
Il poeta bulgaro Vladimir Levčev è figlio d’arte. Il padre Ljubomir fu un poeta acclamato a livello internazionale, famoso anche per il suo Sentiero di stelle del 1976. Ci sembra che il figlio sia andato anche oltre, a giudicare dall’interesse che le sue opere hanno ricevuto anche negli Stati Uniti.
Avevamo voglia a reperire il testo originale della poesia compulsando siti bulgari e russi con la parola chiave бежанец corrispondente all’inglese refugee. Dopo numerosi e dispendiosi tentativi abbiamo esteso la ricerca utilizzando altre parole in tema e finalmente siamo riusciti a venirne a capo, insomma... (continua)
Nevăzvrăštenec
Стихотворение / Poesia / A Poem by / Poème / Runo:
Vladimir Levčev [Владимир Любомиров Левчев]
Музикален фон / Sottofondo musicale / Music background / Fond de musique / Taustamusiikki :
Freedom To Roam. The rhythms of Migration
Album: The Rhythms Of Migration
Il poeta bulgaro Vladimir Levčev è figlio d’arte. Il padre Ljubomir fu un poeta acclamato a livello internazionale, famoso anche per il suo Sentiero di stelle del 1976. Ci sembra che il figlio sia andato anche oltre, a giudicare dall’interesse che le sue opere hanno ricevuto anche negli Stati Uniti.
Avevamo voglia a reperire il testo originale della poesia compulsando siti bulgari e russi con la parola chiave бежанец corrispondente all’inglese refugee. Dopo numerosi e dispendiosi tentativi abbiamo esteso la ricerca utilizzando altre parole in tema e finalmente siamo riusciti a venirne a capo, insomma... (continua)
1.
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 14/2/2025 - 19:56
Percorsi:
Esili e esiliati

Χαρά -χαρά

Hará-hará
[1975]
Ποίημα / Poesia / A Poem by / Poème / Runo:
Manolis Anagnostakis[Μανώλης Αναγνωστάκης]
Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel:
Mikis Theodorakis
Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Petros Pandis[Πέτρος Πανδής]
'Αλμπουμ / Album: Balladen Von Anagnostakis
Quando ascolto questa melodia struggente non so se mi trovo su un’isola dell’Egeo o a Torre del Lago. E’ una poesia senza tempo e ubiqua, affidata a un interprete singolare. Una terna che ti prende le viscere: Anagnostakis-Theodorakis-Pandis.
Il lettore occasionale si chiederà cosa manca per fare tombola. E’ presto detto: la traduzione di Riccardo Venturi.
[Riccardo Gullotta]
[1975]
Ποίημα / Poesia / A Poem by / Poème / Runo:
Manolis Anagnostakis[Μανώλης Αναγνωστάκης]
Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel:
Mikis Theodorakis
Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Petros Pandis[Πέτρος Πανδής]
'Αλμπουμ / Album: Balladen Von Anagnostakis
Quando ascolto questa melodia struggente non so se mi trovo su un’isola dell’Egeo o a Torre del Lago. E’ una poesia senza tempo e ubiqua, affidata a un interprete singolare. Una terna che ti prende le viscere: Anagnostakis-Theodorakis-Pandis.
Il lettore occasionale si chiederà cosa manca per fare tombola. E’ presto detto: la traduzione di Riccardo Venturi.
[Riccardo Gullotta]
Χαρά χαρά ζεστή κι αγαπημένη
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 2/1/2025 - 19:21
Percorsi:
Esili e esiliati

Lion of the Desert [Canta, bajadera…!]
![Lion of the Desert [Canta, bajadera…!]](img/thumb/c63479_130x140.jpeg?1624800985)
Il link aggiornato al film in inglese, durata 2:38:42, è il seguente:
Lion of the Desert
Lion of the Desert
Riccardo Gullotta 25/12/2024 - 18:13


1947

Amadeus, lascia stare Sergio Endrigo quando ci propini la solita "verità di stato" su esuli e foibe.
Lorenzo 10/2/2024 - 22:25
Pjesma bez osvete i zavisti, jednostavno ogledalo jednog dramatičnog i tužnog ljudskog iskustva.
Il traduttore giustamente sottolinea che si tratta di una canzone senza recriminazioni né vendette, solo lo specchio di una drammatica e triste vicenda umana.
1947
(continua)
(continua)
Allora:
a fuggire dall'Istria e da Pola furono persone di tutti gli orientamenti politici (o di nessuno), dato che anche comunisti italiani finirono ammazzati da quelli slavi titini;
finitela di cianciare di complottismi fascistoidi o "di destra" (le due cose non sono sinonimi, ma voi non lo sapete) a proposito delle fobie e piuttosto esprimete rammarico e vergogna per quello che accadde, coi profughi insultati da dementi ammiratori dell'inesistente paradiso titito (e di Stalin, che poi litigò con Tito, sicché Tito per i comunisti italiani divenne antipatico) e finiti in luridi campi di internamento (quelli dove prima erano finiti ebrei e stranieri vari internati).
Qualcuno ha citato, del tutto a sproposito, il discorso di Mussolini del 1925, discorso controproducente, dato che è evidente che M. usa un espediente retorico per dire che il fascismo "non" è un'associazione a delinquere ma il... (continua)
a fuggire dall'Istria e da Pola furono persone di tutti gli orientamenti politici (o di nessuno), dato che anche comunisti italiani finirono ammazzati da quelli slavi titini;
finitela di cianciare di complottismi fascistoidi o "di destra" (le due cose non sono sinonimi, ma voi non lo sapete) a proposito delle fobie e piuttosto esprimete rammarico e vergogna per quello che accadde, coi profughi insultati da dementi ammiratori dell'inesistente paradiso titito (e di Stalin, che poi litigò con Tito, sicché Tito per i comunisti italiani divenne antipatico) e finiti in luridi campi di internamento (quelli dove prima erano finiti ebrei e stranieri vari internati).
Qualcuno ha citato, del tutto a sproposito, il discorso di Mussolini del 1925, discorso controproducente, dato che è evidente che M. usa un espediente retorico per dire che il fascismo "non" è un'associazione a delinquere ma il... (continua)
Iginio 2/11/2024 - 00:01
Facciamo presente al camerata presidente del Senato che potrebbe cambiare la tastiera perché sembra che la a e la z si siano rotte almeno quando si tratta di firmare.

Lê Yarê
anonimo

CARCERI IRANIANE: MENTRE VIENE ANNULLATA LA CONDANNA A MORTE PER SHARIFEH MOHAMMADI, UN’ALTRAPRIGIONIERA POLITICA CURDA ENTRA IN SCIOPERO DELLA FAME ILLIMITATO
Gianni Sartori
Lo so, criticare l’Iran in questi frangenti, mentre incombono devastanti ritorsioni da parte di Israele (e dopo Gaza e il Libano sappiamo di quale portata e con quali costi tra i civili) potrebbe sembrare - detto fuori dai denti - sciacallaggio.
Ma su questioni come il diritto dei popoli (curdi, ma non solo) e utilizzo su scala industriale della pena di morte non è possibile transigere.
Caso mai dovrebbe essere Teheran a interrogarsi se è lecito parlare di antimperialismo con tali modalità
D’altra parte oggi (13 ottobre) c’è anche una notizia di segno opposto, l’annullamento della condanna a morte per una prigioniera politica. Un segno di ripensamento (anche per le ampie proteste in carcere), se non proprio di ravvedimento?
Comunque... (continua)
Gianni Sartori
Lo so, criticare l’Iran in questi frangenti, mentre incombono devastanti ritorsioni da parte di Israele (e dopo Gaza e il Libano sappiamo di quale portata e con quali costi tra i civili) potrebbe sembrare - detto fuori dai denti - sciacallaggio.
Ma su questioni come il diritto dei popoli (curdi, ma non solo) e utilizzo su scala industriale della pena di morte non è possibile transigere.
Caso mai dovrebbe essere Teheran a interrogarsi se è lecito parlare di antimperialismo con tali modalità
D’altra parte oggi (13 ottobre) c’è anche una notizia di segno opposto, l’annullamento della condanna a morte per una prigioniera politica. Un segno di ripensamento (anche per le ampie proteste in carcere), se non proprio di ravvedimento?
Comunque... (continua)
Gianni Sartori 13/10/2024 - 12:01

Έχω ένα καφενέ

Ého éna kafené
[1971]
Στίχοι / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Lefteris Papadopoulos [Λευτέρης Παπαδόπουλος]
Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel:
Manos Loizos
Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Yorgos Dalaras
Album / 'Αλμπουμ: Έχω Έναν Καφενέ
Sembrerebbe il tema dell’esilio a parti invertite, dedicato a quelli che cercano di affrancarsi da una situazione di miseria e di precarietà, quelli che non possono “partire”, ossia per gli esiliati in patria. Per loro c’è solo un simbolo in cui cercare conforto, la caffetteria come luogo immaginario di incontro al confine tra terra e mare , tra disperazione e ansia di riscatto. Narrato dal duo Loizos- Papadopoulos con la nota profonda finezza.
[Riccardo Gullotta]
[1971]
Στίχοι / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Lefteris Papadopoulos [Λευτέρης Παπαδόπουλος]
Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel:
Manos Loizos
Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Yorgos Dalaras
Album / 'Αλμπουμ: Έχω Έναν Καφενέ
Sembrerebbe il tema dell’esilio a parti invertite, dedicato a quelli che cercano di affrancarsi da una situazione di miseria e di precarietà, quelli che non possono “partire”, ossia per gli esiliati in patria. Per loro c’è solo un simbolo in cui cercare conforto, la caffetteria come luogo immaginario di incontro al confine tra terra e mare , tra disperazione e ansia di riscatto. Narrato dal duo Loizos- Papadopoulos con la nota profonda finezza.
[Riccardo Gullotta]
Έχω ένα καφενέ
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 22/9/2024 - 00:50
Percorsi:
Esili e esiliati

Riccardo Venturi, 22-9-2024 09:49
Il testo è semplicissimo, ma contiene un’altra di quelle quindici o venti “parole chiave” della lingua greca che formano quasi tutta la cultura popolare ellenica. Il καφενείο è il fulcro della vita sociale maschile, specialmente nei centri di provincia e nei paesi; non è un semplice locale dove si va a bere il caffè alla greca (cioè: alla turca, il caffè orientale fatto per infusione), a bere un ouzo, uno tsipouro o una retsina e a giocare a tavli: è il luogo dove gli uomini -specialmente anziani, pensionati ecc.-, i vari barba, discutono di avvenimenti locali, di donne e di politica. E’ il “circolino” del quartiere o del paese dove, tradizionalmente, le donne non si vedono. La “casa da caffè” è un’invenzione turca; in questo testo, infatti, mantiene la più antica denominazione di καφενές, derivata direttamente dal turco kahvehane (ove “-hane”, casa, è di... (continua)
Il testo è semplicissimo, ma contiene un’altra di quelle quindici o venti “parole chiave” della lingua greca che formano quasi tutta la cultura popolare ellenica. Il καφενείο è il fulcro della vita sociale maschile, specialmente nei centri di provincia e nei paesi; non è un semplice locale dove si va a bere il caffè alla greca (cioè: alla turca, il caffè orientale fatto per infusione), a bere un ouzo, uno tsipouro o una retsina e a giocare a tavli: è il luogo dove gli uomini -specialmente anziani, pensionati ecc.-, i vari barba, discutono di avvenimenti locali, di donne e di politica. E’ il “circolino” del quartiere o del paese dove, tradizionalmente, le donne non si vedono. La “casa da caffè” è un’invenzione turca; in questo testo, infatti, mantiene la più antica denominazione di καφενές, derivata direttamente dal turco kahvehane (ove “-hane”, casa, è di... (continua)
Ci ho un cafenìo...
(continua)
(continua)

d’après la version italienne de Riccardo Venturi
d’une
Chanson grecque Έχω ένα καφενέ – Manos Loïzos / Μάνος Λοΐζος – 1971
Paroles : Lefteris Papadopoulos [Λευτέρης Παπαδόπουλος]
Musique : Manos Loizos
Interprétée par : Yorgos Dalaras
Album : Yorgos Hatzakis- Thalassografies, 1989
Il semblerait que ce soit le thème de l'exil à l'envers, dédié à ceux qui cherchent à se libérer d'une situation de misère et de précarité, ceux qui ne peuvent pas « partir », c'est-à-dire ceux qui sont exilés dans leur pays. Pour eux, c’est seulement un symbole dans lequel chercher du réconfort, la cafétéria comme lieu de rencontre imaginaire à la frontière entre terre et mer, entre le désespoir et l'aspiration au mieux-vivre. Raconté par le duo Loizos-Papadopoulos avec la finesse profonde qu'on lui connaît.
[Riccardo Gullotta].
LE CAFÉ - Καφενείο
Par Riccardo Venturi
Le texte est très simple, mais il contient... (continua)
d’une
Chanson grecque Έχω ένα καφενέ – Manos Loïzos / Μάνος Λοΐζος – 1971
Paroles : Lefteris Papadopoulos [Λευτέρης Παπαδόπουλος]
Musique : Manos Loizos
Interprétée par : Yorgos Dalaras
Album : Yorgos Hatzakis- Thalassografies, 1989
Il semblerait que ce soit le thème de l'exil à l'envers, dédié à ceux qui cherchent à se libérer d'une situation de misère et de précarité, ceux qui ne peuvent pas « partir », c'est-à-dire ceux qui sont exilés dans leur pays. Pour eux, c’est seulement un symbole dans lequel chercher du réconfort, la cafétéria comme lieu de rencontre imaginaire à la frontière entre terre et mer, entre le désespoir et l'aspiration au mieux-vivre. Raconté par le duo Loizos-Papadopoulos avec la finesse profonde qu'on lui connaît.
[Riccardo Gullotta].
LE CAFÉ - Καφενείο
Par Riccardo Venturi
Le texte est très simple, mais il contient... (continua)
J’AI UN CAFÉ
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 23/9/2024 - 19:03

Tanto che ci sono, ancora un paio di appunti a proposito del καφενείον e della sua importanza. Può succedere, ad esempio, che la Grecia intera venga considerata un καφενείον con tutto il suo “teatrino” che vi si svolge. Un teatrino che, nel 1950, era tragico, o forse tragicomico: è l’argomento della canzone Στο καφενείον Η ΕΛΛΑΣ ή Περάστε κόσμε [1950], scritta da Myris, musicata da Markopoulos e interpretata dalla grande Maria Dimitriadi.
Al καφενείον le donne non si vedono; quindi, se una donna particolarmente intraprendente e libera osa non solo mettervi piede “vestita all’europea”, ma sedersi, ordinare un caffè, mettersi a giocare a carte con un bel giovanotto e addirittura fumare il narghilè, va a finire male. Siamo a Cipro, e la bella Andronica (“vincitrice di uomini”) viene sgozzata dopo che qualcuno ha fatto il delatore. Siamo a Cipro chissà quanti secoli fa, terra mezza greca e... (continua)
Al καφενείον le donne non si vedono; quindi, se una donna particolarmente intraprendente e libera osa non solo mettervi piede “vestita all’europea”, ma sedersi, ordinare un caffè, mettersi a giocare a carte con un bel giovanotto e addirittura fumare il narghilè, va a finire male. Siamo a Cipro, e la bella Andronica (“vincitrice di uomini”) viene sgozzata dopo che qualcuno ha fatto il delatore. Siamo a Cipro chissà quanti secoli fa, terra mezza greca e... (continua)
Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 23/9/2024 - 19:36

Φεύγω μακριά πατρίδα μου

Févgo makriá patrída mou
[1959]
Ποίημα / Poesia / A Poem by / Poème / Runo:
Dimitris Christodoulou [Δημήτρης Χριστοδούλου]
Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel:
Mikis Theodorakis
Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Grigoris Bithikotsis[Γρηγόρης Μπιθικώτσης]
'Αλμπουμ / Album : Αρχιπέλαγος
Dimitris Hristodoulou fu membro della Resistenza, fece parte dell’EAM, fu fatto prigioniero dagli inglesi nel 1944. E’ una figura tra le meno conosciute nel panorama della letteratura greca moderna. Eppure pubblicò 27 raccolte di poesia, 15 novelle, 5 racconti. Scrisse anche 13 sceneggiature teatrali. Scrisse i testi di parecchie canzoni per Mikis Theodorakis, Stavros Xarchakos, Manos Loisos, Christos Leontis, Linos Kokkotos, Mimis Plessas, Giorgos Zampetas. Il videoclip è notevole, nell’ultima parte sono presenti parecchi riferimenti all’attualità. Anche... (continua)
[1959]
Ποίημα / Poesia / A Poem by / Poème / Runo:
Dimitris Christodoulou [Δημήτρης Χριστοδούλου]
Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel:
Mikis Theodorakis
Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Grigoris Bithikotsis[Γρηγόρης Μπιθικώτσης]
'Αλμπουμ / Album : Αρχιπέλαγος
Dimitris Hristodoulou fu membro della Resistenza, fece parte dell’EAM, fu fatto prigioniero dagli inglesi nel 1944. E’ una figura tra le meno conosciute nel panorama della letteratura greca moderna. Eppure pubblicò 27 raccolte di poesia, 15 novelle, 5 racconti. Scrisse anche 13 sceneggiature teatrali. Scrisse i testi di parecchie canzoni per Mikis Theodorakis, Stavros Xarchakos, Manos Loisos, Christos Leontis, Linos Kokkotos, Mimis Plessas, Giorgos Zampetas. Il videoclip è notevole, nell’ultima parte sono presenti parecchi riferimenti all’attualità. Anche... (continua)
Φεύγω μακριά πατρίδα μου,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 10/9/2024 - 15:19
Riccardo Venturi, 10-9-2024 19:16
Parto lontano, patria mia
(continua)
(continua)

D’après la version italienne de Riccardo Venturi – Parto lontano, patria mia – 2024
D’une chanson grecque – Φεύγω μακριά πατρίδα μου – Mikis Theodorakis / Mίκης Θεοδωράκης – 1959
[1959]
Poème : Dimitris Christodoulou [Δημήτρης Χριστοδούλου]
Musique : Mikis Theodorakis
Interprétée par : Grigoris Bithikotsis[Γρηγόρης Μπιθικώτσης]
Album : Αρχιπέλαγος
Dimitris Hristodoulou fut membre de la Résistance, fit partie de l'EAM, et fut fait prisonnier par les Britanniques en 1944. Il est l'une des figures les moins connues de la littérature grecque moderne. Et pourtant, il publia 27 recueils de poésie, 15 romans et 5 nouvelles. Il écrivit aussi 13 scénarios de théâtre. Il écrivit les textes de plusieurs chansons pour Mikis Theodorakis, Stavros Xarchakos, Manos Loisos, Christos Leontis, Linos Kokkotos, Mimis Plessas, Giorgos Zampetas. Le clip vidéo est remarquable, et dans la dernière partie, on trouve... (continua)
D’une chanson grecque – Φεύγω μακριά πατρίδα μου – Mikis Theodorakis / Mίκης Θεοδωράκης – 1959
[1959]
Poème : Dimitris Christodoulou [Δημήτρης Χριστοδούλου]
Musique : Mikis Theodorakis
Interprétée par : Grigoris Bithikotsis[Γρηγόρης Μπιθικώτσης]
Album : Αρχιπέλαγος
Dimitris Hristodoulou fut membre de la Résistance, fit partie de l'EAM, et fut fait prisonnier par les Britanniques en 1944. Il est l'une des figures les moins connues de la littérature grecque moderne. Et pourtant, il publia 27 recueils de poésie, 15 romans et 5 nouvelles. Il écrivit aussi 13 scénarios de théâtre. Il écrivit les textes de plusieurs chansons pour Mikis Theodorakis, Stavros Xarchakos, Manos Loisos, Christos Leontis, Linos Kokkotos, Mimis Plessas, Giorgos Zampetas. Le clip vidéo est remarquable, et dans la dernière partie, on trouve... (continua)
JE PARS AU LOIN, MA PATRIE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/9/2024 - 16:55

Ἡ Ξανθούλα

I Xanthoúla
[1822/23]
Στίχοι / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Dionysios Solomòs
Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel: Nikolaos Mantzaros (Niccolò Manzaro)
Parecchie volte mi è capitato di dire che la Grecia, e parlo della Grecia moderna, è l’unico paese (con la sola e parziale eccezione della Francia) che ha messo in musica e cantato i suoi più grandi poeti, non di rado con l’ausilio dei suoi più grandi musicisti. Questa, che è tra le più celebri e celebrate poesie di Dionysios Solomòs, rappresenta un’eccezione: è nata, infatti, già come canzone. I versi, scritti da Solomòs tra il 1822 e il 1823, erano già pronti per la musica composta da Nikolaos Mantzaros, o Niccolò Manzaro (1795-1872). Corfiota, o corcirese, di famiglia greco-italiana e totalmente bilingue (come, del resto, Solomòs stesso), fu tra i maggiori compositori greci del XIX secolo e fondatore della cosiddetta “Scuola... (continua)
[1822/23]
Στίχοι / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Dionysios Solomòs
Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel: Nikolaos Mantzaros (Niccolò Manzaro)
Parecchie volte mi è capitato di dire che la Grecia, e parlo della Grecia moderna, è l’unico paese (con la sola e parziale eccezione della Francia) che ha messo in musica e cantato i suoi più grandi poeti, non di rado con l’ausilio dei suoi più grandi musicisti. Questa, che è tra le più celebri e celebrate poesie di Dionysios Solomòs, rappresenta un’eccezione: è nata, infatti, già come canzone. I versi, scritti da Solomòs tra il 1822 e il 1823, erano già pronti per la musica composta da Nikolaos Mantzaros, o Niccolò Manzaro (1795-1872). Corfiota, o corcirese, di famiglia greco-italiana e totalmente bilingue (come, del resto, Solomòs stesso), fu tra i maggiori compositori greci del XIX secolo e fondatore della cosiddetta “Scuola... (continua)
Τὴν εἶδα τὴν Ξανθούλα,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 10/9/2024 - 22:48
Riccardo Venturi, 11-9-2024 01:22
Due parole del traduttore. Ammetto di essermi forse lasciato un po’ prendere la mano nell’ottocentizzare questa versione; ma tutto sommato, con un vate come Solomòs ci può anche stare, oggiù...
Performed by Dimitra Galani, Petros Klampanis, Thomas Konstantinou, Spyros Manesis and Christos Rafalides
Due parole del traduttore. Ammetto di essermi forse lasciato un po’ prendere la mano nell’ottocentizzare questa versione; ma tutto sommato, con un vate come Solomòs ci può anche stare, oggiù...
Performed by Dimitra Galani, Petros Klampanis, Thomas Konstantinou, Spyros Manesis and Christos Rafalides
La Biondina
(continua)
(continua)

d’après la version italienne La Biondina de Riccardo Venturi – 2024
d’une chanson grecque – Ἡ Ξανθούλα – Dionysios Solomos / Διονύσιος Σολωμός – 1822-23
Paroles : Dionysios Solomòs
Musique : Nikolaos Mantzaros (Niccolò Manzaro)
Plusieurs fois, il m’est arrivé de dire que la Grèce, et je parle de la Grèce moderne, est le seul pays (à la seule et partielle exception de la France) qui a mis en musique et chanté ses plus grands poètes, pas peu souvent avec l'aide de ses plus grands musiciens. Celui-ci, qui compte parmi les poèmes les plus célèbres et les plus célébrés de Dionysios Solomós, est une exception : il a commencé, en fait, déjà comme chanson. Les vers, écrits par Solomos entre 1822 et 1823, étaient déjà prêts pour la musique composée par Nikolaos Mantzaros, ou Niccolò Manzaro (1795-1872). Corfiote, ou Corcirois, issu d'une famille gréco-italienne et totalement bilingue (comme d'ailleurs... (continua)
d’une chanson grecque – Ἡ Ξανθούλα – Dionysios Solomos / Διονύσιος Σολωμός – 1822-23
Paroles : Dionysios Solomòs
Musique : Nikolaos Mantzaros (Niccolò Manzaro)
Plusieurs fois, il m’est arrivé de dire que la Grèce, et je parle de la Grèce moderne, est le seul pays (à la seule et partielle exception de la France) qui a mis en musique et chanté ses plus grands poètes, pas peu souvent avec l'aide de ses plus grands musiciens. Celui-ci, qui compte parmi les poèmes les plus célèbres et les plus célébrés de Dionysios Solomós, est une exception : il a commencé, en fait, déjà comme chanson. Les vers, écrits par Solomos entre 1822 et 1823, étaient déjà prêts pour la musique composée par Nikolaos Mantzaros, ou Niccolò Manzaro (1795-1872). Corfiote, ou Corcirois, issu d'une famille gréco-italienne et totalement bilingue (comme d'ailleurs... (continua)
LA BLONDINE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/9/2024 - 19:42
Caro Riccardo la tua presentazione della canzone è una vera e propria lezione di storia, quella con la S maiuscola ma anche la più significativa con la s minuscola. Per l'amore che dedichi alla canzone permettimi di dire che dalla morte di Michele Straniero nel 2000 in questi ultimi 24 anni siete tu e gli altri amici di AWG i nuovi "canta cronache".
Paolo Rizzi 12/9/2024 - 10:44
@ Paolo Rizzi
Io ti ringrazio davvero immensamente per le tue parole, a nome mio personale e di tutto il sito. Un paragone con Michele L. Straniero e con Cantacronache fa decisamente girare la testa; casomai, si potrebbe dire, noialtri siamo degli "Scrivicronache". Se ci mettessimo a cantarle, temo che ci sparerebbero all'istante. Però è pur vero che tutto questo sito è un luogo di cronaca, di storie e di Storia, con tutte le maiuscole e le minuscole di prammatica.
A tale riguardo, visto che in questa pagina se ne parla, vorrei farti vedere la mia "antica" fonte per la Xanthoula. Ho ritirato fuori appositamente il vecchio manuale Hoepli del 1920, la "Grammatica della lingua greca moderna", debitamente spolverato e liberato dal cadavere di un ragno che vi stazionava chissà da quanto:
E qui la Xanthoula:
Naturalmente, occorre sorvolare su diversi fatti, compreso un refuso di stampa (c’è... (continua)
Io ti ringrazio davvero immensamente per le tue parole, a nome mio personale e di tutto il sito. Un paragone con Michele L. Straniero e con Cantacronache fa decisamente girare la testa; casomai, si potrebbe dire, noialtri siamo degli "Scrivicronache". Se ci mettessimo a cantarle, temo che ci sparerebbero all'istante. Però è pur vero che tutto questo sito è un luogo di cronaca, di storie e di Storia, con tutte le maiuscole e le minuscole di prammatica.
A tale riguardo, visto che in questa pagina se ne parla, vorrei farti vedere la mia "antica" fonte per la Xanthoula. Ho ritirato fuori appositamente il vecchio manuale Hoepli del 1920, la "Grammatica della lingua greca moderna", debitamente spolverato e liberato dal cadavere di un ragno che vi stazionava chissà da quanto:
E qui la Xanthoula:
Naturalmente, occorre sorvolare su diversi fatti, compreso un refuso di stampa (c’è... (continua)
Riccardo Venturi 12/9/2024 - 11:49
English rewriting / Riscrittura inglese / Réécriture anglaise / Englanninkielinen uudelleenkirjoitus:
Riccardo Venturi, 12-9-2024 14:51
This is an an English rewriting rather than a version or a translation of Solomos’ song poem. “Rewriting” means that I’ve written all this as a personal English poem for Aikaterini Mavrogordatou, and -maybe- also for my salad days. This can be done only when a language is felt as a language of heart. Though in different ways, both Greek and English are languages deeply rooted in my heart. I don’t like English as a “world language” or a fake communication tool ready for massacre and nonexistence. I love English as a nude instrument of memory and history. [RV]
Riccardo Venturi, 12-9-2024 14:51
This is an an English rewriting rather than a version or a translation of Solomos’ song poem. “Rewriting” means that I’ve written all this as a personal English poem for Aikaterini Mavrogordatou, and -maybe- also for my salad days. This can be done only when a language is felt as a language of heart. Though in different ways, both Greek and English are languages deeply rooted in my heart. I don’t like English as a “world language” or a fake communication tool ready for massacre and nonexistence. I love English as a nude instrument of memory and history. [RV]
The Xanthoula (continua)

Διεθνείς εξελίξεις
Diethnéis exelíxeis
[2002]
Στίχοι και μουσική / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Dimitris Apostolakis / Δημήτρης Αποστολάκης
Album / Albumi: Δελτίο ειδήσεως (“Comunicato stampa”)
I Chaïnides sono un gruppo cretese di musica popolare, il cui nome significa qualcosa come “Ribelli” o “Fuggitivi” (dire “ribelli fuggitivi” sarebbe la cosa più corretta). Come accade sovente nella lingua greca, il termine è di origine turca (hain) e, in ultima analisi, araba (khā’in). I Chaïnides sono attivi fin dal 1990 ed hanno inciso sette album in studio. Ne facciamo oggi la conoscenza assieme a quella del frontman Dimitris Apostolakis, che scrive usualmente testi e musiche ed è quello al centro della foto sopra, con bandana e bouzouki, e del cantante e chitarrista Dimitris Zacharioudakis (che canta anche questa canzone, ed è il signore all’estrema destra, più anziano... (continua)
[2002]
Στίχοι και μουσική / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Dimitris Apostolakis / Δημήτρης Αποστολάκης
Album / Albumi: Δελτίο ειδήσεως (“Comunicato stampa”)
I Chaïnides sono un gruppo cretese di musica popolare, il cui nome significa qualcosa come “Ribelli” o “Fuggitivi” (dire “ribelli fuggitivi” sarebbe la cosa più corretta). Come accade sovente nella lingua greca, il termine è di origine turca (hain) e, in ultima analisi, araba (khā’in). I Chaïnides sono attivi fin dal 1990 ed hanno inciso sette album in studio. Ne facciamo oggi la conoscenza assieme a quella del frontman Dimitris Apostolakis, che scrive usualmente testi e musiche ed è quello al centro della foto sopra, con bandana e bouzouki, e del cantante e chitarrista Dimitris Zacharioudakis (che canta anche questa canzone, ed è il signore all’estrema destra, più anziano... (continua)
Το δικό μου το παιδί έχει πεθάνει
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 12/9/2024 - 11:19
Riccardo Venturi, 12-9-2024 11:35
Sviluppi internazionali (continua)

Για πάρε γύφτο σφυρί κι αμόνι

Gia Páre Gýfto Sfyrí Ki Amóni
[1973]
Στίχοι / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Lefteris Papadopoulos [Λευτέρης Παπαδόπουλος]
Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel:
Apostolos Kaldaras
Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Yorgos Dalaras
'Αλμπουμ / Album :
Βυζαντινός Εσπερινός
Apostolos Kaldaras, uno degli ultimi compositori di rebetiko, produsse tra le tante opere due album particolarmente apprezzati: Μικρά Ασία / Asia Minore nel 1972 e Βυζαντινός εσπερινός / Vespri bizantini nel 1973. Furono un atto per ricordare il cinquantenario delle tragedie : l’esodo di 1.200.000 profughi Greci dopo la disfatta dell’esercito greco nell’Asia Minore e il genocidio dei Greci del Ponto, circa 350mila vittime. Racconta il compositore di avere vissuto le sofferenze dei rifugiati: “La maggior parte delle madri non permettevano ai loro figli di giocare con... (continua)
[1973]
Στίχοι / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Lefteris Papadopoulos [Λευτέρης Παπαδόπουλος]
Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel:
Apostolos Kaldaras
Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Yorgos Dalaras
'Αλμπουμ / Album :
Βυζαντινός Εσπερινός
Apostolos Kaldaras, uno degli ultimi compositori di rebetiko, produsse tra le tante opere due album particolarmente apprezzati: Μικρά Ασία / Asia Minore nel 1972 e Βυζαντινός εσπερινός / Vespri bizantini nel 1973. Furono un atto per ricordare il cinquantenario delle tragedie : l’esodo di 1.200.000 profughi Greci dopo la disfatta dell’esercito greco nell’Asia Minore e il genocidio dei Greci del Ponto, circa 350mila vittime. Racconta il compositore di avere vissuto le sofferenze dei rifugiati: “La maggior parte delle madri non permettevano ai loro figli di giocare con... (continua)
Για πιάσε γύφτο σφυρί κι αμόνι
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 10/9/2024 - 00:06
Percorsi:
Esili e esiliati
android2020
PERCHÉ IL FABBRO FERRAIO PRESE INCUDINE E MARTELLO (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 10/9/2024 - 00:07
Riccardo Venturi, 10-9-2024 09:53
A conferma che, oramai, manca poco ad essere mandato in pensione, direi che “Android 2020” se l’è cavata più che bene. Non ha capito soltanto una cosa: quel piccolo για iniziale non è la comune preposizione για “per”, ma un για “collaterale”, una popolare interiezione che potrebbe essere resa con “su, forza, gnàmo” et similia. L’androide è stato quindi fuorviato, ed ha preso dei normali imperativi aoristi (πιάσε, φτιάξε) per degli aoristi indicativi. Insomma, come dire: l’androide ha fatto un errore comprensibile, diciamo da principiante avanzato (advanced beginner). Lo scuso senz’altro, quando stavo imparando il greco ne ho fatti ben di peggio. Solo, ohimé, che la cosa risale a 45 anni fa. Allora gli androidi si trovavano solo nei libriccini di Asimov... [RV]
Su, piglia un fabbro, un martello e un'incudine
(continua)
(continua)
@Riccardo Venturi: Usque ad finem (ben lontani da legionari e necrofili)
La parola pensione si addice ai comuni mortali, ad esempio il sottoscritto (fruitore non pentito da una ventina d’anni). Per i personaggi, tra cui certi filologi, il termine sembra un ircocervo. Insomma se il filologo , nella fattispecie fine grecista, ha disponibilità di tempo troverà materia e testi abbastanza meritevoli della sua attenzione. Gli estimatori della cultura antimilitarista e delle traduzioni / interpretazioni eccellenti non chiedono di meglio.
A breve proporrò una canzone di Theodorakis che, salvo sviste, non é nel sito : Φεύγω μακριά πατρίδα μου.
Ringrazio sin d’ora.
La parola pensione si addice ai comuni mortali, ad esempio il sottoscritto (fruitore non pentito da una ventina d’anni). Per i personaggi, tra cui certi filologi, il termine sembra un ircocervo. Insomma se il filologo , nella fattispecie fine grecista, ha disponibilità di tempo troverà materia e testi abbastanza meritevoli della sua attenzione. Gli estimatori della cultura antimilitarista e delle traduzioni / interpretazioni eccellenti non chiedono di meglio.
A breve proporrò una canzone di Theodorakis che, salvo sviste, non é nel sito : Φεύγω μακριά πατρίδα μου.
Ringrazio sin d’ora.
Riccardo Gullotta 10/9/2024 - 14:43
@ Riccardo Gullotta
Beh, quanto all'ircocervo, sono un ircocervo che ha recuperato la vista ma rimango pur sempre un ircocervo, mi dovresti vedere ora...Quanto alla canzone di Theodorakis, ti suggerirei prima di controllare mediante l'opzione di ricerca ("Cerca nell'archivio"). Il fatto è che il buon Gian Piero Testa aveva l'abitudine di inserire album interi nella stessa pagina (quelle che chiamava "spatafiate"), dimodoché molte canzoni sono sperse in quelle pagine intestate non alla singola canzone, ma all'album. Ti ripeto, non lo so, controllerò anche io ma è un caso che si è verificato spesso. Saluti cari!
Beh, quanto all'ircocervo, sono un ircocervo che ha recuperato la vista ma rimango pur sempre un ircocervo, mi dovresti vedere ora...Quanto alla canzone di Theodorakis, ti suggerirei prima di controllare mediante l'opzione di ricerca ("Cerca nell'archivio"). Il fatto è che il buon Gian Piero Testa aveva l'abitudine di inserire album interi nella stessa pagina (quelle che chiamava "spatafiate"), dimodoché molte canzoni sono sperse in quelle pagine intestate non alla singola canzone, ma all'album. Ti ripeto, non lo so, controllerò anche io ma è un caso che si è verificato spesso. Saluti cari!
Riccardo Venturi 10/9/2024 - 15:49


Todo cambia

Ho corretto nell'ultima strofa (e di conseguenza nella traduzione) : ni el recuerdo ni el dolor / de mi pueblo y de mi gente e non de mi tierra y de mi gente
Lorenzo 23/8/2024 - 19:14

Makambo

1990
Exile
debut album, Exile, released on Real World Records in 1990. Produced by Brian Eno, the album is upheld as a world music classic, and one of the most popular releases in the label’s catalogue. On his song ‘Makambo’, Geoffrey sings about the pain of being forced to leave his motherland
Exile
debut album, Exile, released on Real World Records in 1990. Produced by Brian Eno, the album is upheld as a world music classic, and one of the most popular releases in the label’s catalogue. On his song ‘Makambo’, Geoffrey sings about the pain of being forced to leave his motherland
[Lingala]
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 10/8/2024 - 10:36
Percorsi:
Esili e esiliati

Un Canadien errant, ou Le Proscrit

MONTREAL: L'ACCAMPAMENTO PRO-PALESTINA ALL'UNIVERSITA' MCGILL SMANTELLATO UTILIZZANDO ANCHE UNA POLIZIA PRIVATA
NEL QUEBEC, PER SVUOTARE L'ACCAMPAMENTO PRO-PALESTINA, L'UNIVERSITA' FA INTERVENIRE ANCHE UNA POLIZIA PRIVATA
Gianni Sartori
A conti fatti l'occupazione di solidarietà con il popolo palestinese all'università McGill (Montréal) è durata circa due mesi e mezzo.
Ma alla fine - il 10 luglio - la direzione dell'università rivolgendosi a una società privata di sicurezza è intervenuta espellendo gli studenti e svuotando l'accampamento. In supporto alla polizia privata, gli agenti della Sûreté del Québec. Almeno un manifestante sarebbe stato arrestato. Inoltre l'Università ha già preannunciato che gli studenti responsabili dell'occupazione saranno sottoposti a sanzioni, rischiando anche l'espulsione.
Quasi immediatamente (la sera del giorno dopo, l'11 luglio) una vivace manifestazione... (continua)
NEL QUEBEC, PER SVUOTARE L'ACCAMPAMENTO PRO-PALESTINA, L'UNIVERSITA' FA INTERVENIRE ANCHE UNA POLIZIA PRIVATA
Gianni Sartori
A conti fatti l'occupazione di solidarietà con il popolo palestinese all'università McGill (Montréal) è durata circa due mesi e mezzo.
Ma alla fine - il 10 luglio - la direzione dell'università rivolgendosi a una società privata di sicurezza è intervenuta espellendo gli studenti e svuotando l'accampamento. In supporto alla polizia privata, gli agenti della Sûreté del Québec. Almeno un manifestante sarebbe stato arrestato. Inoltre l'Università ha già preannunciato che gli studenti responsabili dell'occupazione saranno sottoposti a sanzioni, rischiando anche l'espulsione.
Quasi immediatamente (la sera del giorno dopo, l'11 luglio) una vivace manifestazione... (continua)
Gianni Sartori 13/7/2024 - 13:37

Deira
[2024]
النص والموسيقى / Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / מילים ולחן / Sanat ja sävel:
Saint Levant
Deira in arabo vuol dire città vecchia o Kasbah. Era il nome dell’hotel che il padre dell’autore, Rashid Abdelhamid, trasferitosi a Gaza nel 2000 con la moglie, aveva costruito vicino alla spiaggia. Era in argilla perché il cemento faceva parte della lista dei beni proibiti per l’importazione. Nel 2014 quattro bambini mentre giocavano a palla davanti all’hotel, raggiunti da razzi israeliani, furono uccisi. A novembre del 2023 l’hotel è stato interamente distrutto da un bombardamento.
E’ una canzone semplice ma densa di riferimenti autobiografici che oltrepassano la memoria dell’autore per saldarsi con il dolore universale di un popolo martoriato. E’ un popolo piagato ma non piegato. Il cielo è nero ma il sole non farà il torto di eclissarsi a chi non si stanca di... (continua)
النص والموسيقى / Lyrics and music / Testo e musica / Paroles et musique / מילים ולחן / Sanat ja sävel:
Saint Levant
Deira in arabo vuol dire città vecchia o Kasbah. Era il nome dell’hotel che il padre dell’autore, Rashid Abdelhamid, trasferitosi a Gaza nel 2000 con la moglie, aveva costruito vicino alla spiaggia. Era in argilla perché il cemento faceva parte della lista dei beni proibiti per l’importazione. Nel 2014 quattro bambini mentre giocavano a palla davanti all’hotel, raggiunti da razzi israeliani, furono uccisi. A novembre del 2023 l’hotel è stato interamente distrutto da un bombardamento.
E’ una canzone semplice ma densa di riferimenti autobiografici che oltrepassano la memoria dell’autore per saldarsi con il dolore universale di un popolo martoriato. E’ un popolo piagato ma non piegato. Il cielo è nero ma il sole non farà il torto di eclissarsi a chi non si stanca di... (continua)
ﺗﺮﻛﻨﺎ اﻟﻤﺪﯾﻨﺔ، اﻟﻐﺮﺑﺔ اﻟﺤﺰﯾﻨﺔ[1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 6/5/2024 - 09:03
Percorsi:
Esili e esiliati, L'Olocausto Palestinese
La Musica chaabi non è egiziana. È la musica popolare della città di Algeri. La traduzione di chaabi è proprio Popolare in dialetto algerino
Nadira 26/5/2024 - 15:40
La musica shaabi é egiziana. Diciamo che é un genere diffuso anche in Algeria e Marocco. Sul carattere predominante delle origini egiziane si possono consultare i seguenti siti:
discogs
musica del popolo egiziano
shaabi su wikipedia
The History of Shaabi Music
Shaabi and Baladi Dance styles
Comunque, grazie della parte finale della precisazione
discogs
musica del popolo egiziano
shaabi su wikipedia
The History of Shaabi Music
Shaabi and Baladi Dance styles
Comunque, grazie della parte finale della precisazione
Riccardo Gullotta 26/5/2024 - 22:48

Pizzica dello scafista

"Questa è la pizzica dello scafista, sciacallo del mare che naviga a vista, che vende un po' caro un mondo migliore..."
Questa è la pizzica dello scafista,
(continua)
(continua)
inviata da CDB 19/5/2024 - 06:51
Percorsi:
Esili e esiliati

Изгнаници [Креће се лађа француска]
![Изгнаници [Креће се лађа француска]](img/upl/serbboot.jpg)
Izgnanici [Kreće se lađa francuska]
[1922]
Песма / Poesia / A Poem by / Poème / Runo :
Branislav Milosavljević [Бранислав Р. Милосављевић]
Музика / Musica / Music / Musique / Sävel:
Анонимоус / Anonimo / Anonymous/ Anonyme/ Nimetön
изводе / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1. Željko Panonac (Izgnanici)
2. Ivana Peters, Mari Mari i Ana Štajdohar (Kreće se lađa francuska)
3. Sasa Petrović (Kreće se lađa francuska)
4. Danica Crnogorčević [ Даница Црногорчевић] (Kreće se lađa francuska)
5. Sekstet Skadarlija (Kreće se lađa francuska)
Durante la I Guerra Mondiale la campagna di Serbia fu combattuta nella fase iniziale tra l’impero austro-ungarico e la Serbia, coadiuvata dal Montenegro. L’esercito austro-ungarico scatenò la prima offensiva il 29 Luglio 1914 . Seguirono altre due offensive sino a Dicembre. La Serbia riuscì a resistere e a infliggere... (continua)
[1922]
Песма / Poesia / A Poem by / Poème / Runo :
Branislav Milosavljević [Бранислав Р. Милосављевић]
Музика / Musica / Music / Musique / Sävel:
Анонимоус / Anonimo / Anonymous/ Anonyme/ Nimetön
изводе / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1. Željko Panonac (Izgnanici)
2. Ivana Peters, Mari Mari i Ana Štajdohar (Kreće se lađa francuska)
3. Sasa Petrović (Kreće se lađa francuska)
4. Danica Crnogorčević [ Даница Црногорчевић] (Kreće se lađa francuska)
5. Sekstet Skadarlija (Kreće se lađa francuska)
Durante la I Guerra Mondiale la campagna di Serbia fu combattuta nella fase iniziale tra l’impero austro-ungarico e la Serbia, coadiuvata dal Montenegro. L’esercito austro-ungarico scatenò la prima offensiva il 29 Luglio 1914 . Seguirono altre due offensive sino a Dicembre. La Serbia riuscì a resistere e a infliggere... (continua)
Сиње је море широко, [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 22/3/2024 - 00:13
Percorsi:
Esili e esiliati, La Grande Guerra (1914-1918)
@ Riccardo Gullotta
Bellissimo lavoro e bellissima pagina. Nella traduzione inglese fornita da Lyricstranslate c'era, all'inizio, una curiosa ripetizione del verso "There goes the French boat"; dev'essere sfuggita al traduttore. Ho provveduto a ripristinare una dizione corretta. Saluti carissimi!
Bellissimo lavoro e bellissima pagina. Nella traduzione inglese fornita da Lyricstranslate c'era, all'inizio, una curiosa ripetizione del verso "There goes the French boat"; dev'essere sfuggita al traduttore. Ho provveduto a ripristinare una dizione corretta. Saluti carissimi!
Riccardo Venturi 22/3/2024 - 06:26
English translation / Енглески превод / Traduzione inglese / Traduction anglaise / Englanninkielinen käännös:
Wikipedia
Wikipedia
THE FRENCH SHIP IS DEPARTING (continua)
inviata da Riccardo Gullotta 22/3/2024 - 11:58
Италијански превод / Traduzione italiana / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös :
Riccardo Gullotta
Riccardo Gullotta
LA NAVE FRANCESE STA SALPANDO
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 22/3/2024 - 12:00
@ Sempre per Riccardo Gullotta
Riccardo, nelle intestazioni delle tue traduzioni italiane hai messo "traduzione italiana" in russo anziché in serbo. Ho già corretto. Saluti e grazie ancora!
Riccardo, nelle intestazioni delle tue traduzioni italiane hai messo "traduzione italiana" in russo anziché in serbo. Ho già corretto. Saluti e grazie ancora!
Riccardo Venturi 22/3/2024 - 13:42
@ Riccardo Venturi
grazie a te e della tua apprezzata revisione puntuale.
Dalla mia inclinazione verso i Balcani mi verrebbe da pensare che tra i miei lontani antenati, oltre a francesi, normanni, sefarditi, ci siano stati anche un greco e un serbo. Purtroppo non ho potuto apprendere le due lingue.
Све најбоље / οι θερμοί χαιρετισμοί !
grazie a te e della tua apprezzata revisione puntuale.
Dalla mia inclinazione verso i Balcani mi verrebbe da pensare che tra i miei lontani antenati, oltre a francesi, normanni, sefarditi, ci siano stati anche un greco e un serbo. Purtroppo non ho potuto apprendere le due lingue.
Све најбоље / οι θερμοί χαιρετισμοί !
Riccardo Gullotta 22/3/2024 - 14:14
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Gianni Sartori
Pakistan. “Terzo Polo” per ora più economico del Nepal, frequentato da vacanzieri d’alta quota che talvolta mascherandosi con paternalistiche iniziative umanitarie - due-tre scatole di medicinali tra un’ascensione e un trekking non si negano a nessuno - alimentano una sorta di neocolonialismo. Ma anche terra tormentata da conflitti etnici e sociali. Con drammatiche derive sia repressive che terroristiche.
Tra le minoranze costantemente sotto tiro (in realtà si dovrebbe parlare di “popoli minorizzati”, come per i curdi), vi sono sicuramente i Beluci.
Infatti - anche se gli scanzonati turisti occidentali sembrano ignorarlo - in Pakistan (e nella regione sottosviluppata del Belucistan in particolare) da decenni è in atto una rivolta con istanze indipendentiste. Contro quello che viene considerato lo... (continua)