Purtroppo non sono riuscita a trovare il testo completo, ma è una canzone contro la guerra, senza se e senza ma in quanto auspica perfino la pace fra Pisani e Livornesi.
E' stata trascritta all'ascolto.
Negli anni e nei secoli (continua)
inviata da silva 9/2/2011 - 18:04
Ciao Carlo
"Intanto ringrazio Dio di non avermi dato troppo successo. Fuori dalla Toscana sanno una sega chi è Carlo Monni, ma va bene così. Godo più alla Festa dell’Unità di Poggibonsi che al Metropolitan”.
Matteo Renzi vorrebbe mettere una statua del Monni alle cascine. Non credo proprio che Carlo Monni ci terrebbe. Spero che il comune di Firenze s'inventi qualcosa di meglio per ricordarlo.
Maremma maiala
credo che le parole mancanti siano queste:
Maremma maiala
Maremma maiala
vogliamo i maiali nel teatro della Scala
via vezzi e cravatte
né giacche né piccia
mettiamoci a badarle
quelle zoccole in pelliccia
i vezzi penso tutti sappiano cosa sono, la piccia è una serie di cose attaccate fra loro (appiccicate) forse intesa come gioielli ciondoli o qualcosa del genere.
La "piccia" nel vernacolo toscano é la cravatta maschile a farfallino, più nota col nome francese "papillon".
Il "vezzo" invece è la collana femminile, di perle o di altri materiali preziosi.
Curioso che la "piccia", invece, all'Isola d'Elba (perlomeno nella parte dell'Elba di mia competenza vale a dire quella occidentale) sia un pane. Perlomeno nella forma in cui lo conosco io è un pane piuttosto friabile modellato in una forma da sembrare quasi un pollo arrosto (così lo faceva il forno Bertelli a Marina di Campo, perlomeno). Buono ma quasi impossibile da affettare: si mangiava staccandone dei pezzi quasi fossero le cosce del pollo, appunto. E produceva quantità di bricioli da fare paura.
"Questi stornelli di emigrazione sono stati raccolti nel 1965, in Casentino, a Stia e al castello di Porciano dalla voce di Principio Micheli che li cantava da giovane quando andava a lavorare in Maremma, come stornelli della Leggera"
(Caterina Bueno)
Interpretata anche da Lucilla Galeazzi, Riccardo Tesi, Maurizio Geri con la partecipazione di Carlo Monni nel disco tributo a Caterina Bueno "Sopra i tetti di Firenze".
E l'Italia imbruttita si mostrò una stronza
di Riccardo Venturi
Italia bella mostrati gentile, che qui inseriamo nell'ambito del nuovo percorso Emigrazione: la guerra del lavoro, è senza dubbio uno dei più noti canti di emigrazione italiani, ed anche uno dei capolavori dell'intera arte popolare toscana. Composto negli ultimi anni del XIX secolo, quando anche in Toscana l'emigrazione di massa verso le Americhe era al massimo, è un... (continua)
Purtroppo non sono riuscita a trovare il testo completo, ma è una canzone contro la guerra, senza se e senza ma in quanto auspica perfino la pace fra Pisani e Livornesi.
E' stata trascritta all'ascolto.