(זינג מײַן פֿידעלע (בערלין 1990
כ'האָב געשפּילט דאָ אין דײַטשלאַנד שױן עפֿטערע מאָל,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby + CCG/AWS Staff 1/2/2011 - 09:32
CANTA, VIOLINO MIO (Berlino 1990)
(continua)
(continua)
La trascrizione in caratteri latini.
Sottoposta a una revisione per alcune non conformità YIVO. Sembra restare particolarmente ostica la trascrizione "tsh" al posto di quella inglesizzante "tch".
ZING, MAYN FIDELE (BERLIN 1990)
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 5/6/2013 - 03:11
6 giugno 2013, ore 3.15 del mattino: dopo circa 4 mesi termina la ricostruzione totale della Sezione Yiddish. In giornata vorrei scrivere qualcosa "in margine" a questa autentica avventura, nel senso letterale del termine.
Riccardo Venturi 6/6/2013 - 03:17
IN MARGINE
Stanotte, dopo circa quattro mesi di lavoro, è stata terminata la ricostruzione totale della “Sezione Yiddish” di questo sito. Queste sono alcune annotazioni a margine, naturalmente offerte in libera lettura; pregherei comunque di leggerle a chi si trovasse in futuro a inserire canzoni (e traduzioni) in questa lingua. La prima parte di queste annotazioni riguarda infatti problemi che si possono definire “tecnici”.
1. Criteri
Lo yiddish è scritto, da sempre, esclusivamente in lettere ebraiche (ma con modalità molto diverse da quelle dell'ebraico biblico e moderno). L'uso di presentare i testi (specialmente poetici) in traslitterazione latina è assai diffuso, ma è scorretto e irrispettoso: nessuno si sognerebbe di presentare canzoni in russo o in greco, solo per fare un esempio, esclusivamente in trascrizione. In questo sito la canzone è quindi presentata nell'alfabeto originale,... (continua)
Stanotte, dopo circa quattro mesi di lavoro, è stata terminata la ricostruzione totale della “Sezione Yiddish” di questo sito. Queste sono alcune annotazioni a margine, naturalmente offerte in libera lettura; pregherei comunque di leggerle a chi si trovasse in futuro a inserire canzoni (e traduzioni) in questa lingua. La prima parte di queste annotazioni riguarda infatti problemi che si possono definire “tecnici”.
1. Criteri
Lo yiddish è scritto, da sempre, esclusivamente in lettere ebraiche (ma con modalità molto diverse da quelle dell'ebraico biblico e moderno). L'uso di presentare i testi (specialmente poetici) in traslitterazione latina è assai diffuso, ma è scorretto e irrispettoso: nessuno si sognerebbe di presentare canzoni in russo o in greco, solo per fare un esempio, esclusivamente in trascrizione. In questo sito la canzone è quindi presentata nell'alfabeto originale,... (continua)
Riccardo Venturi 6/6/2013 - 12:08
Grazie Riccardo per questo tuo lavoro titanico e prezioso.
Al di là degli aspetti tecnici, tutti pienamente condivisibili, la tua celebrazione di questa lingua sterminata (prima con l'eliminazione di quanti la parlavano, poi con la privazione della sua dignità di lingua dotata di un suo specifico alfabeto) mi ha davvero commosso e mi ha fatto percepire tutta la passione ma anche la fatica e il dolore con cui ti sei immerso nelle storie in yiddish raccolte sulle CCG/AWS e finalmente ora restituite ai loro protagonisti, con il rispetto che meritano.
Tornando per un momento ai criteri d'inserimento, penso che attribuire la canzone in primo luogo all'autore del testo potrebbe (e dovrebbe) essere un criterio generale, non solo per l'yiddish... Fino ad oggi però è invalsa invece una certa libertà, che il sottoscritto ha per giunta rivendicato in più occasioni e su cui l' "Amministrazione" ha... (continua)
Al di là degli aspetti tecnici, tutti pienamente condivisibili, la tua celebrazione di questa lingua sterminata (prima con l'eliminazione di quanti la parlavano, poi con la privazione della sua dignità di lingua dotata di un suo specifico alfabeto) mi ha davvero commosso e mi ha fatto percepire tutta la passione ma anche la fatica e il dolore con cui ti sei immerso nelle storie in yiddish raccolte sulle CCG/AWS e finalmente ora restituite ai loro protagonisti, con il rispetto che meritano.
Tornando per un momento ai criteri d'inserimento, penso che attribuire la canzone in primo luogo all'autore del testo potrebbe (e dovrebbe) essere un criterio generale, non solo per l'yiddish... Fino ad oggi però è invalsa invece una certa libertà, che il sottoscritto ha per giunta rivendicato in più occasioni e su cui l' "Amministrazione" ha... (continua)
Bernart 6/6/2013 - 15:28
La tua osservazione, Bernart, sinceramente me la aspettavo e non c'è nulla da dire: è giusta. Se è possibile seguire i criteri indicati per una singola sezione (in fondo si tratta "soltanto" di 54 canzoni, alla data di oggi...), ovviamente uniformare tutto un sito di quasi ventimila canzoni a tali criteri sarebbe, attualmente, al di là delle possibilità umane. A meno che il ricchissimo webmaster (:-PPP) non voglia fornire a tutti un vitalizio mensile come quello concesso dal Re Sole al famoso Du Cange per la stesura del Lexicon Mediae et Infimae Graecitatis, per la quale impiegò tutta la vita (sull'ultima scheda del manoscritto, l'autore scrisse una nota assolutamente commovente). Direi che, per il futuro, si potrebbe raccomandare questo criterio (senza imporlo, e considerando le varie situazioni); per il passato, resterà tutto così com'è a meno di altre "ricostruzioni" di sezioni (ad esempio,... (continua)
Riccardo Venturi 6/6/2013 - 15:46
Secondo me il criterio di attribuire all'"autore del testo" va benissimo per la sezione yiddish ma non puó essere generale. Per esempio non vorrete mica attribuire la canzone La prière a Francis Jammes?
il Webmaster 6/6/2013 - 15:51
E' vero anche questo, ma vedo nel sito molte canzoni attribuite a poeti come Paul Éluard, Goytisolo eccetera. C'è anche da considerare una cosa: poniamo che "La prière", ad un certo punto, sia stata interpretata da Fabri Fibra. Cosa facciamo, la attribuiamo a Fabri Fibra? E se il "Diciotto di novembre" di Theodorakis fosse stata attribuita a Albano? Insomma, dopo aver fissato i "criteri" sono anche il primo a dire che bisogna vedere caso per caso...ovvero un ginepraio da cui non usciremo mai. Troppo tardi, mi sa, per stabilire nel database un sistema di rimandi...
Riccardo Venturi 6/6/2013 - 16:11
Un bel ginepraio davvero, comunque il sistema di rimandi c'è già, quando metti un link ad un altro autore o ad un'altra canzone, cosa che viene presa in considerazione per presentare le "canzoni correlate". Certo che a rifarlo da zero il database potrebbe essere strutturato diversamente (ad esempio inserendo in campi separati l'anno di composizione, gli album...) ma siccome nessuno di noi ha un vitalizio...
il webmaster 6/6/2013 - 16:17
Nessuno di noi ha un vitalizio e, inoltre, siamo rimasti gli unici al mondo a non accettare nessuna forma di pubblicità, assieme alla "Settimana Enigmistica". Caro webmaster, comincia a istruire tua figlia sull'uso del sito, qui si andrà a essere transgenerazionali... :-PP
Riccardo Venturi 6/6/2013 - 16:33
×
[1990]
Dall’album “Song of the Lodz Ghetto”, con la formazione dei Brave Old World. Registrato a Lormont, nei pressi di Bordeaux nel 2004.
Testo yiddish e traduzione inglese trovati su Yom Hashoah Holocaust Memorial Service, 1999 - The personal story of Henry Landsberger
“A sweet diaspora song haunted by memory and longing”. Michael Alpert
“Cantare «come mai nessuno prima» è l’ambizione e la scommessa di Michael Alpert, ricercatore, cantante e musicista. Vera star del revival musicale ebraico, ne è stato fra i pionieri con i gruppi Kapelye, Brave Old World e Khevrisa, ed è la mente musicale del progetto klezmer del violinista Itzhak Perlman (In the Fiddler’s House, Emi). Nato in America nel 1955, Michael vive a cavallo tra due generazioni e due universi: figlio di immigrati dalla Bucovina (non lontano da casa di Beyle), è cresciuto in un mondo di anziani,... (continua)