Ode al Passannante
Una giacca di velluto
(continua)
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inviata da Bartolomeo Pestalozzi 30/8/2010 - 16:32
Una cosa che non ho ricordato a proposito di Passannante e della crudeltà disumana che i Savoia gli usarono (a lui, ai suoi congiunti e alla sua terra intera) è che non vollero smettere di torturarlo nemmeno dopo la morte, avvenuta nel manicomio criminale di Montelupo Fiorentino il giorno di San Valentino del 1910. Infatti la sua orribile detenzione fu prorogata ad libitum giacchè la testa gli fu tagliata, il cranio gli fu aperto e il cervello gli fu estratto, e teschio ed encefalo furono esposti dal 1936 nel museo criminologico di via del Gonfalone a Roma.
Ora, in quei tempi dominati dalla fisiognomica e dall’eugenetica lombrosiane, questa macabra usanza era piuttosto comune (non ne sono sicuro, ma mi pare che persino il testone di Cesare Lombroso stesso stia sotto formalina qui a Torino… un giorno andrò a verificare) ma davvero contro il Passannante, anche da morto, vi fu un accanimento... (continua)
Ora, in quei tempi dominati dalla fisiognomica e dall’eugenetica lombrosiane, questa macabra usanza era piuttosto comune (non ne sono sicuro, ma mi pare che persino il testone di Cesare Lombroso stesso stia sotto formalina qui a Torino… un giorno andrò a verificare) ma davvero contro il Passannante, anche da morto, vi fu un accanimento... (continua)
Bart Pestalozzi 1/9/2010 - 09:40
Testo di anonimo, su filastrocca popolare pugliese, che ha sicuramente ispirato Carlo Ghirardato nel comporre la sua Ode allo sfortunato anarchico aspirante regicida.
Trovato su Il Deposito.
La fonte è il libro di Santo Catanuto e Franco Schirone intitolato “Il canto anarchico in italia nell'ottocento e nel novecento”, edizioni Zero in Condotta, Milano, 2009.
Trovato su Il Deposito.
La fonte è il libro di Santo Catanuto e Franco Schirone intitolato “Il canto anarchico in italia nell'ottocento e nel novecento”, edizioni Zero in Condotta, Milano, 2009.
PASSANNANTE
(continua)
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inviata da Bartleby 23/2/2011 - 14:41
I Savoia hanno avuto la fine che meritavano. Si sono comportati sempre da vigliacchi; specialmente contro i poveri. Hanno usato il loro potere per disprezzare e infangare la gente. Ma ora non sono NESSUNO.
Spero che un giorno a codesto paese venga tolta l'ignominia del nome dei Savoia.
Non sono un anarchico, ma detesto i prepotenti.
( Tanino Cannata da Buccheri, Sr)
Spero che un giorno a codesto paese venga tolta l'ignominia del nome dei Savoia.
Non sono un anarchico, ma detesto i prepotenti.
( Tanino Cannata da Buccheri, Sr)
Tanino Cannata da Buccheri, Sr 26/6/2011 - 15:04
Straziante; ancora un`ennesima volta alla mia età di sessantacinque anni, scopro un altra sporca storia contro la mia gente del sud. Mi sono sentito strappare il cuore dal petto.
Giovanni Santtannante!
Per il resto dei miei giorni! Ti SEGUIRO`
Giovanni Santtannante!
Per il resto dei miei giorni! Ti SEGUIRO`
pizzi rosario(patriota) 27/6/2011 - 13:30
Chanson italienne – Ode al Passannante – Carlo Ghirardato – 1998
J'ai rencontré la figure de Giovanni Passannante alors que je discutais et écrivais et réécrivais l'introduction à l'« Hymne à Oberdan ». Mais – je le répète – l’irrédentiste Oberdank n'a rien à voir avec l'anarchiste Passannante. Cependant, il m'aurait déplu qu'il n'y eût pas une chanson sur lui… Heureusement j'ai trouvé celle-ci, écrite par Carlo Ghirardato, chanteur lyrique et musicien amoureux de Fabrizio De André.
Giovanni Passannante était né à Salvia de Lucania en 1849, dernier de dix enfants, dans une famille très pauvre. Il fut forcé à travailler dès l'enfance comme journalier et berger. Plus tard, un officier de l'armée, son concitoyen, le prit à son service et cela lui permit de reprendre ses études interrompues trop tôt. Il connut ainsi la pensée de Mazzini et devint républicain. D'abord à Potenza, ensuite à Salerno,... (continua)
J'ai rencontré la figure de Giovanni Passannante alors que je discutais et écrivais et réécrivais l'introduction à l'« Hymne à Oberdan ». Mais – je le répète – l’irrédentiste Oberdank n'a rien à voir avec l'anarchiste Passannante. Cependant, il m'aurait déplu qu'il n'y eût pas une chanson sur lui… Heureusement j'ai trouvé celle-ci, écrite par Carlo Ghirardato, chanteur lyrique et musicien amoureux de Fabrizio De André.
Giovanni Passannante était né à Salvia de Lucania en 1849, dernier de dix enfants, dans une famille très pauvre. Il fut forcé à travailler dès l'enfance comme journalier et berger. Plus tard, un officier de l'armée, son concitoyen, le prit à son service et cela lui permit de reprendre ses études interrompues trop tôt. Il connut ainsi la pensée de Mazzini et devint républicain. D'abord à Potenza, ensuite à Salerno,... (continua)
ODE À PASSANNANTE
(continua)
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inviata da Marco Valdo M.I. 12/8/2013 - 19:03
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Mi sono imbattuto nella figura di Giovanni Passannante mentre discutevo e scrivevo e riscrivevo l’introduzione all’“Inno a Oberdan. Ma – lo dico ancora una volta – l’irredentista Oberdank non ha nullla a che vedere con l’anarchico Passannante. Però mi sarebbe dispiaciuto che non ci fosse una canzone anche su di lui… per fortuna l’ho trovata, scritta da Carlo Ghirardato, cantante lirico e musicista innamorato di Fabrizio De André.
Era nato a Salvia di Lucania nel 1849, ultimo di dieci figli, in una famiglia poverissima. Era stato costretto a lavorare fin da bambino come bracciante e pastore. Più tardi un ufficiale dell’esercito, un suo concittadino, lo prese a servizio e ciò gli consentì di riprendere gli studi interrotti troppo presto. Conobbe così il pensiero del Mazzini e divenne repubblicano. Prima a Potenza, poi a Salerno lavorò come cuoco e politicamente si avvicinò sempre... (continua)