Bandiera Rossa
Bandiera Rossa nella versione dei KUD Idijoti è un brano indicatissimo per accompagnare le iniziative della "giornata del ricordo", una impostura propagandistica che nello stato che occupa la penisola italiana è diventata ovviamente legge e che serve all'apparato governativo e gazzettiero per discriminare una volta di più i buoni dai cattivi, i titolari di diritto di parola dalla feccia da eliminare.
La canzone è appropriata per molti motivi.
- I KUD Idijoti erano di Pula, città nella Istarska županija particolarmente cara -con altro nome, ovviamente- ai giornanti del ricordo.
- Il testo è cantato con una buona pronuncia. Un'ottima lezione di stile per molti giornanti, spesso fieri della loro ignoranza delle lingue slave in un "paese" in cui l'ignoranza è sempre un giustificativo e in casi come il loro diventa tranquillamente un vanto.
- Oltre a non presentare dubbio alcuno in materia... (continua)
La canzone è appropriata per molti motivi.
- I KUD Idijoti erano di Pula, città nella Istarska županija particolarmente cara -con altro nome, ovviamente- ai giornanti del ricordo.
- Il testo è cantato con una buona pronuncia. Un'ottima lezione di stile per molti giornanti, spesso fieri della loro ignoranza delle lingue slave in un "paese" in cui l'ignoranza è sempre un giustificativo e in casi come il loro diventa tranquillamente un vanto.
- Oltre a non presentare dubbio alcuno in materia... (continua)
Avanti popolo, alla riscossa
(continua)
(continua)
inviata da Io non sto con Oriana 8/2/2020 - 18:00
Anarquia en Occitània
2018
Occitan
Songwriter: (Glen Matlock / Jhonny Rotten)
Paraulas: Stefano Degioanni
La prima cover della band, che celebra i quarant’anni (passati da poco) dell’esplosione del fenomeno punk, e vede i Lou Seriol reinterpretare in chiave occitana Anarchy in the Uk dei Sex Pistols (diventata Anarchio en Occitania).
Inserisco la versione dei Lou Seriol, e non quella dei Sex Pistols che mi sembra decisamente più nichilista e individualista.
Occitan
Songwriter: (Glen Matlock / Jhonny Rotten)
Paraulas: Stefano Degioanni
La prima cover della band, che celebra i quarant’anni (passati da poco) dell’esplosione del fenomeno punk, e vede i Lou Seriol reinterpretare in chiave occitana Anarchy in the Uk dei Sex Pistols (diventata Anarchio en Occitania).
Inserisco la versione dei Lou Seriol, e non quella dei Sex Pistols che mi sembra decisamente più nichilista e individualista.
Iu siu anarquista
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 22/12/2018 - 20:32
My Way
(1978, pubblicata su disco nel 1980)
Reprise assolutamente particolare e punk della famosissima canzone con testo di Paul Anka portata al successo da Frank Sinatra
Musica originale di Jacques Revaux dalla canzone francese Comme d'habitude (testo e interpretazione di Claude François)
La versione di Nina Hagen di My Way è un capolavoro punk tale da eclissare la versione dissacratoria di Sid Vicious dei Sex Pistols. Se il punk inglese si era limitato a urlare il testo su una base di chitarre distorte, Nina fa molto di più, parte con una voce potente e quasi operistica ma già dalla seconda strofa continua con un arrangiamento punk ma molto più elaborato. E soprattutto riscrive il testo.
Solo la prima strofa rimane in inglese e aderente al testo originale, ma il resto della canzone è un testo completamente nuovo, in tedesco, in cui Nina Hagen si fa portaparola di una gioventù tedesca totalmente... (continua)
Reprise assolutamente particolare e punk della famosissima canzone con testo di Paul Anka portata al successo da Frank Sinatra
Musica originale di Jacques Revaux dalla canzone francese Comme d'habitude (testo e interpretazione di Claude François)
La versione di Nina Hagen di My Way è un capolavoro punk tale da eclissare la versione dissacratoria di Sid Vicious dei Sex Pistols. Se il punk inglese si era limitato a urlare il testo su una base di chitarre distorte, Nina fa molto di più, parte con una voce potente e quasi operistica ma già dalla seconda strofa continua con un arrangiamento punk ma molto più elaborato. E soprattutto riscrive il testo.
Solo la prima strofa rimane in inglese e aderente al testo originale, ma il resto della canzone è un testo completamente nuovo, in tedesco, in cui Nina Hagen si fa portaparola di una gioventù tedesca totalmente... (continua)
I know the end is near
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 22/12/2018 - 15:36
Percorsi:
Il Muro di Berlino, 1961-1989
World Destruction
(1984)
La canzone parla di quanto sia assurdo il mondo in cui viviamo: paesi che si combattono fra di loro, armi chimiche e batteriologiche, servizi segreti (la CIA, il KGB..) che ci "spiano" in continuazione, cervelli manipolati grazie alla TV, ricchi che diventano sempre più ricchi e poveri costretti sempre più a soffrire la fame, contrasti fra uomini per via di una religione diversa. Un mondo assurdo che sta andando verso la distruzione.
La canzone parla di quanto sia assurdo il mondo in cui viviamo: paesi che si combattono fra di loro, armi chimiche e batteriologiche, servizi segreti (la CIA, il KGB..) che ci "spiano" in continuazione, cervelli manipolati grazie alla TV, ricchi che diventano sempre più ricchi e poveri costretti sempre più a soffrire la fame, contrasti fra uomini per via di una religione diversa. Un mondo assurdo che sta andando verso la distruzione.
The presence of both a former Sex Pistol and a live band doesn’t fool anyone in this awesome Anti-Reagan gem — This song is all Bambaataa’s. An eerie, early-issue keyboard and Lydon’s abysmal sing-rapping add to the kitch-factor, and the video is pure nostalgia for anyone who was around before MTV made the scene. “World Destruction” takes on capitalism, communism, religion, and just about anything else that makes the rich richer and the poor poorer. Dated, yes — but awesome all the same.
Lost Grrrls
Lost Grrrls
Speak about destruction.
(continua)
(continua)
inviata da 'VaLe:Hc' 7/5/2006 - 00:57
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Singolo, poi nell'album "Never mind the Bollocks, Here's the Sex Pistols"
Rilasciata come singolo in occasione del giubileo d'argento (25 anni dall'ascesa al trono) di Elisabetta II, balzò immediatamente ai vertici delle classifiche di vendita dei singoli, anche se la BBC decise di retrocederla al secondo posto dietro una melensa ballata di Rod Stewart.
La canzone più famosa dei Sex Pistols e un vero e proprio inno di tutto il movimento punk, nonché la prima canzone balzata in testa alle classifiche di vendita nel Regno Unito che sia mai stata censurata (per "vilipendio alla regina e all'inno nazionale", tutte cose che andrebbero "vilipese" in po' più spesso anche perché, solo pochi anni dopo, il rigurgito di imperialismo inglese made in Thatcher & Elisabetta mandò a morire non so quanta gente nell'assurda guerra delle Falkland).
Ma anche una violentissima requisitoria contro... (continua)