Milano 2099: Natale nucleare
[2017]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Massimiliano Larocca
Album / Albumi: Natale in Q
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Massimiliano Larocca
Album / Albumi: Natale in Q
NATALE IN Q
Il 19 dicembre alle ore 18.00 presso IBS + Libraccio si festeggia l’uscita del CD sul Natale degli artisti fiorentini, Mago Santo, Massimiliano Larocca e i NoN
Torri di fumo
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 25/11/2019 - 01:55
Percorsi:
Contro il Nucleare
Caso Campana
Cher Marco Valdo,
Tu avais déjà traduit en français un poème de Dino Campana, La petite promenade du poète (le titre est en français), mis en musique et chanté par Massimiliano Larocca, florentin lui aussi. Il y a un autre poème de Dino Campana dans ce site, le Poème facile, lui aussi mis en musique et chanté par Massimiliano Larocca. Massimiliano a débuté à l'âge de 19 ans avec un album entier de poèmes de Dino Campana; puis, en 2015, il l'a réarrangé et réédité. Je voudrais te saluer avec un autre poème de Dino Campana chanté par Massimiliano Larocca, peut-être le plus beau que le poète florentin ou romagnol a écrit: "Genova".
Tu avais déjà traduit en français un poème de Dino Campana, La petite promenade du poète (le titre est en français), mis en musique et chanté par Massimiliano Larocca, florentin lui aussi. Il y a un autre poème de Dino Campana dans ce site, le Poème facile, lui aussi mis en musique et chanté par Massimiliano Larocca. Massimiliano a débuté à l'âge de 19 ans avec un album entier de poèmes de Dino Campana; puis, en 2015, il l'a réarrangé et réédité. Je voudrais te saluer avec un autre poème de Dino Campana chanté par Massimiliano Larocca, peut-être le plus beau que le poète florentin ou romagnol a écrit: "Genova".
Riccardo Venturi 22/4/2019 - 20:54
Il brigante Tiburzi
[2009]
Scritta da Sonny Barnetti, alias Massimiliano Larocca
Written by Sonny Barnetti, alias Massimiliano Larocca
Album: Chupadero!
Sonny Barnetti: Voce, chitarra elettrica
Andrew Hardin: Chitarra elettrica
Jason Crosby: Hammond
Peter Williams: basso
Mark Clark: batteria
La Barnetti Bros. Band
Giovannino Barnetti, cantastorie e fuorilegge, alias Jono Manson
Vince Barnetti, cantastorie e fuorilegge, alias Massimo Bubola
CHUPADERO!
Epopea tex-mex-western in 11 episodi e svariati personaggi
Personaggi e interpreti:
VINCE BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Massimo Bubola
GIOVANNINO BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Jono Manson
SONNY BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Massimiliano Larocca
BILLY BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Andrea Parodi
ASSUNTA BARNETTI, moglie di Vince: Erika Ardemagni
e inoltre:
L'UOMO CHE UCCISE LIBERTY VALANCE, ancora senza nome:... (continua)
Scritta da Sonny Barnetti, alias Massimiliano Larocca
Written by Sonny Barnetti, alias Massimiliano Larocca
Album: Chupadero!
Sonny Barnetti: Voce, chitarra elettrica
Andrew Hardin: Chitarra elettrica
Jason Crosby: Hammond
Peter Williams: basso
Mark Clark: batteria
La Barnetti Bros. Band
Giovannino Barnetti, cantastorie e fuorilegge, alias Jono Manson
Vince Barnetti, cantastorie e fuorilegge, alias Massimo Bubola
CHUPADERO!
Epopea tex-mex-western in 11 episodi e svariati personaggi
Personaggi e interpreti:
VINCE BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Massimo Bubola
GIOVANNINO BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Jono Manson
SONNY BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Massimiliano Larocca
BILLY BARNETTI, cantastorie e fuorilegge: Andrea Parodi
ASSUNTA BARNETTI, moglie di Vince: Erika Ardemagni
e inoltre:
L'UOMO CHE UCCISE LIBERTY VALANCE, ancora senza nome:... (continua)
Qualcuno ha trovato una penna
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 9/5/2010 - 19:05
Rosa
[2007]
Testo e musica di Andrea Parodi
Album: "Soldati"
Andrea Parodi: voce, chitarra
Massimiliano Larocca: voce
Bocephus King: voce, campane
Samantha Parton: voce
Marino Severini: voce
Claudia Pastorino: voce
John Shepp: basso, batteria, percussioni, chitarra classica
Jesse Zubot: violino
Testo e musica di Andrea Parodi
Album: "Soldati"
Andrea Parodi: voce, chitarra
Massimiliano Larocca: voce
Bocephus King: voce, campane
Samantha Parton: voce
Marino Severini: voce
Claudia Pastorino: voce
John Shepp: basso, batteria, percussioni, chitarra classica
Jesse Zubot: violino
Ballata di denuncia popolare cantata in più lingue con l’aiuto di Max Larocca, Marino Severini, Bocephus King, Samantha Parton e Claudia Pastorino, e che racconta la storia di una donna e dei suoi figli, della sua faccia su tutti i giornali, una storia del Po che tocca dritto il cuore dell’ascoltatore.
(da bielle.org)
(da bielle.org)
Rosa al balcone non sente il tempo passare
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 + CCG/AWS Staff 17/6/2009 - 15:34
Sottosopra [Inno darmico del cavatore]
[2005]
Testo e musica di Davide Giromini
Voce e Fisarmonica: Davide Giromini
Voce maschile: Massimiliano Larocca
Voci Femminili: Tania Sabinos, Sabine Bordigoni
Violino: Michele Menconi
Chitarra: Luca Rapisarda
Chitarra in parte finale: Fabio Ghelli
Un disco che non c'era. E che mancava.
di Francesco Senia
La prima volta che ho sentito una canzone scritta e cantata da Davide Giromini ero ad uno spettacolo teatrale, in un parco a Scandicci. "Sottosopra". Uno spettacolo creato da Virginia Martini a partire da "Il figlio di Bakunin" di Sergio Atzeni. E proprio "Sottosopra" si chiamava la canzone che faceva da tema e filo conduttore per tutto lo spettacolo. L'avevo già visto all'opera, Davide, più volte, con la sua fisarmonica, e la sua grinta a fare da contrappunto alle sue sembianze; ma era la prima volta, dopo molto anni, che sentivo una canzone "nuova" vibrare di sapore antico... (continua)
Testo e musica di Davide Giromini
Voce e Fisarmonica: Davide Giromini
Voce maschile: Massimiliano Larocca
Voci Femminili: Tania Sabinos, Sabine Bordigoni
Violino: Michele Menconi
Chitarra: Luca Rapisarda
Chitarra in parte finale: Fabio Ghelli
Un disco che non c'era. E che mancava.
di Francesco Senia
La prima volta che ho sentito una canzone scritta e cantata da Davide Giromini ero ad uno spettacolo teatrale, in un parco a Scandicci. "Sottosopra". Uno spettacolo creato da Virginia Martini a partire da "Il figlio di Bakunin" di Sergio Atzeni. E proprio "Sottosopra" si chiamava la canzone che faceva da tema e filo conduttore per tutto lo spettacolo. L'avevo già visto all'opera, Davide, più volte, con la sua fisarmonica, e la sua grinta a fare da contrappunto alle sue sembianze; ma era la prima volta, dopo molto anni, che sentivo una canzone "nuova" vibrare di sapore antico... (continua)
Ora che danno fervidi l’anima ai malfattori
(continua)
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 7/5/2008 - 00:33
Maremma
[2007]
Ritornello: Da una canzone popolare toscana
Il resto del testo è di Luca Mirti
Burden: from a Tuscan folksong
The remaining lyrics are by Luca Mirti
Restituendo la Maremma agli Indiani
di Riccardo Venturi
[...] E poi arrivano sul palco, che palco non è, i Delsangre. Luca Mirti e lo Schuster, insomma. Quando cantano le loro canzoni si chiamano Delsangre. I Delsangre sono il gruppo più straordinario che mi è stato dato di ascoltare in lingua italiana in questi ultimi anni. Devono fare soltanto tre canzoni, e le prime due le conosco, le conoscono tutti coloro che li seguono oramai da non so quanto tempo a giro per i posti più improbabili di questo paese. Un giorno a Vertemate con Minoprio, ché bisogna affidarci a un lontano campanile nella pianura Padana per trovarlo; un altro in un capannone a Frosinone; un altro ancora a Gesummorto nel Sannio Inferiore, e quello dopo in via... (continua)
Ritornello: Da una canzone popolare toscana
Il resto del testo è di Luca Mirti
Burden: from a Tuscan folksong
The remaining lyrics are by Luca Mirti
Restituendo la Maremma agli Indiani
di Riccardo Venturi
[...] E poi arrivano sul palco, che palco non è, i Delsangre. Luca Mirti e lo Schuster, insomma. Quando cantano le loro canzoni si chiamano Delsangre. I Delsangre sono il gruppo più straordinario che mi è stato dato di ascoltare in lingua italiana in questi ultimi anni. Devono fare soltanto tre canzoni, e le prime due le conosco, le conoscono tutti coloro che li seguono oramai da non so quanto tempo a giro per i posti più improbabili di questo paese. Un giorno a Vertemate con Minoprio, ché bisogna affidarci a un lontano campanile nella pianura Padana per trovarlo; un altro in un capannone a Frosinone; un altro ancora a Gesummorto nel Sannio Inferiore, e quello dopo in via... (continua)
Mio nonno era solito dire,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/10/2007 - 14:16
Le ragazze lungo il fiume
[2007]
Testo e musica di Massimiliano Larocca
Inedito
Canzone dettatami direttamente da Massimiliano, Firenze, via del Ponte alle Mosse 25 a casa dell'Eleonora, ore 23.34 del 20 agosto 2007. Farà parte di un prossimo album. Due sere fa Massimiliano così l'ha introdotta: "Ci sono molti modi per scrivere una canzone contro la guerra. Io ho immaginato un ragazzo, un giovane soldato, che per un attimo lascia il fucile e scende al canale dove ci sono delle ragazze che lavano." Un momento di tregua e di sogno per un ragazzo che guarda delle sue coetanee "scambiarsi letture e segreti", immaginare per un momento che non ci siano le armi e la guerra. Aggiungiamo: una delicata e bella canzone in pieno stile larocchiano, che rimanda dritta alle stesse atmosfere di Nel nome della bella, quella I guerra mondiale strettamente legata al discorso della civiltà contadina che è uno dei capisaldi del cantautore fiorentino caro a Dino Campana. [RV]
Testo e musica di Massimiliano Larocca
Inedito
Canzone dettatami direttamente da Massimiliano, Firenze, via del Ponte alle Mosse 25 a casa dell'Eleonora, ore 23.34 del 20 agosto 2007. Farà parte di un prossimo album. Due sere fa Massimiliano così l'ha introdotta: "Ci sono molti modi per scrivere una canzone contro la guerra. Io ho immaginato un ragazzo, un giovane soldato, che per un attimo lascia il fucile e scende al canale dove ci sono delle ragazze che lavano." Un momento di tregua e di sogno per un ragazzo che guarda delle sue coetanee "scambiarsi letture e segreti", immaginare per un momento che non ci siano le armi e la guerra. Aggiungiamo: una delicata e bella canzone in pieno stile larocchiano, che rimanda dritta alle stesse atmosfere di Nel nome della bella, quella I guerra mondiale strettamente legata al discorso della civiltà contadina che è uno dei capisaldi del cantautore fiorentino caro a Dino Campana. [RV]
Le ragazze lungo il fiume
(continua)
(continua)
20/8/2007 - 23:39
Ballata dell'anonimo sovversivo
[2004]
Testo e musica di Massimiliano Larocca
Da "Il ritorno delle passioni"
Massimiliano Larocca: voce, chitarra acustica
Livio Guardi: mandolino
Betty Cardelli: flauto traverso
Davide Giromini: fisarmonica
Daniele Tortora: contrabbasso
Renzo Franchi: percussioni
Serata qualsiasi, 19 agosto 2007. Sono in casa da solo...a occuparmi del sito. Ad un tratto mi arriva una telefonata di Francesco Senia: "O Venturi, ci si vede fra un po', c'è il Larocca che suona ai giardini del Campo di Marte". 500 metri da casa, piglio una Panda scassata targata Bergamo che mi ha imprestato un'amica per un paio di settimane e vado. Eccoci tutti a sedere, a mangiare specialità calabresi in uno spazio all'aperto dedicato, udite udite, a Rino Gaetano: "Un giardino per Rino", così si chiama. Quante volte, oramai, l'avrò sentito cantare e suonare il Larocca (che oramai, in un'improbabile trasposizione "cajun"... (continua)
Testo e musica di Massimiliano Larocca
Da "Il ritorno delle passioni"
Massimiliano Larocca: voce, chitarra acustica
Livio Guardi: mandolino
Betty Cardelli: flauto traverso
Davide Giromini: fisarmonica
Daniele Tortora: contrabbasso
Renzo Franchi: percussioni
Serata qualsiasi, 19 agosto 2007. Sono in casa da solo...a occuparmi del sito. Ad un tratto mi arriva una telefonata di Francesco Senia: "O Venturi, ci si vede fra un po', c'è il Larocca che suona ai giardini del Campo di Marte". 500 metri da casa, piglio una Panda scassata targata Bergamo che mi ha imprestato un'amica per un paio di settimane e vado. Eccoci tutti a sedere, a mangiare specialità calabresi in uno spazio all'aperto dedicato, udite udite, a Rino Gaetano: "Un giardino per Rino", così si chiama. Quante volte, oramai, l'avrò sentito cantare e suonare il Larocca (che oramai, in un'improbabile trasposizione "cajun"... (continua)
Sono emerso dalla Storia
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/8/2007 - 01:30
Pane arance e fortuna
ED AVEVAMO GLI OCCHI TROPPO BELLI...
Recensione di Federico Marini
L'abbiamo aspettato cinque anni questo disco, scherzando man mano che il tempo passava su come il titolo si modificasse lentamente in "reduci", prima, e "veterani", poi; l'abbiamo atteso cinque anni, dicevamo, ma ora eccolo finalmente uscito! Andrea Parodi (da non confondere con l'omonimo sardo) oltre ad essere un amico è uno dei cantautori più interessanti e validi dell'attuale scena musicale italiana e Soldati ne è la dimostrazione tangibile.
Nato come concept album su quella terra di confine che si situa, per riprendere l'espressione di un noto cantautore modenese, "tra la volontà ed il non potere", col passare del tempo il disco si è arricchito di collaborazioni prestigiose che lo rendono un vero gioiello.
Ad aprire il disco ci pensa Pane, arance e fortuna, una ballata che in anni di concerti abbiamo imparato a conoscere... (continua)
Recensione di Federico Marini
L'abbiamo aspettato cinque anni questo disco, scherzando man mano che il tempo passava su come il titolo si modificasse lentamente in "reduci", prima, e "veterani", poi; l'abbiamo atteso cinque anni, dicevamo, ma ora eccolo finalmente uscito! Andrea Parodi (da non confondere con l'omonimo sardo) oltre ad essere un amico è uno dei cantautori più interessanti e validi dell'attuale scena musicale italiana e Soldati ne è la dimostrazione tangibile.
Nato come concept album su quella terra di confine che si situa, per riprendere l'espressione di un noto cantautore modenese, "tra la volontà ed il non potere", col passare del tempo il disco si è arricchito di collaborazioni prestigiose che lo rendono un vero gioiello.
Ad aprire il disco ci pensa Pane, arance e fortuna, una ballata che in anni di concerti abbiamo imparato a conoscere... (continua)
6/7/2007 - 11:59
Sussurri e grida
[2004?]
Testo e musica di Andrea Parodi
I versi finali sono tratti da "Soldati" di Ungaretti:
"Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie"
Da "Soldati", il nuovo album di Andrea Parodi del 2007
Il testo ci è stato gentilmente inviato dall'autore
Il sito di Andrea Parodi
Nell'album 'Soldati':
Andrea Parodi: voce
Laura Fedele: voce
Michael Perry: basso
John Shepp: batteria, telecaster
Mary Ancheta: rhodes
Flaviano Braga: fisarmonica
Andrea Parodi, Luciano Ripamonti, Massimiliano Larocca, Freddie: cori soldati
ANNI PARODIANI
di Riccardo Venturi
Non me ne vogliano i Delsangre, i Larocca, i Giromini & Apuamater Indiesfolk e tutti gli altri; ma, per me, questi ultimi sono stati gli anni parodiani. A partire da quell'anno di grazia e disgrazia che è stato il 2002, l'anno degli arrovesciamenti, l'anno del treno nell'alba, l'anno in cui tutto è sembrato esplodere, in me e attorno... (continua)
Testo e musica di Andrea Parodi
I versi finali sono tratti da "Soldati" di Ungaretti:
"Si sta come d'autunno sugli alberi le foglie"
Da "Soldati", il nuovo album di Andrea Parodi del 2007
Il testo ci è stato gentilmente inviato dall'autore
Il sito di Andrea Parodi
Nell'album 'Soldati':
Andrea Parodi: voce
Laura Fedele: voce
Michael Perry: basso
John Shepp: batteria, telecaster
Mary Ancheta: rhodes
Flaviano Braga: fisarmonica
Andrea Parodi, Luciano Ripamonti, Massimiliano Larocca, Freddie: cori soldati
ANNI PARODIANI
di Riccardo Venturi
Non me ne vogliano i Delsangre, i Larocca, i Giromini & Apuamater Indiesfolk e tutti gli altri; ma, per me, questi ultimi sono stati gli anni parodiani. A partire da quell'anno di grazia e disgrazia che è stato il 2002, l'anno degli arrovesciamenti, l'anno del treno nell'alba, l'anno in cui tutto è sembrato esplodere, in me e attorno... (continua)
La luna mi ha voltato le spalle
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/2/2007 - 10:08
Pornostar
[2006]
Testo e musica di Massimo Chiacchio
Dall'album "Sasso"
Il Cantautore Càcchio
di Riccardo Venturi
La "mia" storia con Massimo Chiacchio comincia un giorno di tre anni fa, esattamente il 6 dicembre 2003, in un'osteria della banlieue fiorentina (detto così suona più romantico), l' "Osteria delle Riffe". Quel giorno vi si svolge una "Piola", e a questo punto dovrei forse specificare che cosa sia; nel gergo delle mailing list e dei newsgroup fondatori di questo sito, una "piola" è una riunione mangereccio-musicale con schitarrate e musicisti veri e/o improvvisati coadiuvati da non-musicisti e non-cantanti stonati (tra i quali il sottoscritto) che, a volte, si protrae fino a tre giorni riducendo i partecipanti a dei cònci. Fu proprio presso questo locale fiorentino dove si svolgeva quella piola, preceduta il giorno prima dal mitico tuffo accidentale nella fontana di un altro cantautore,... (continua)
Testo e musica di Massimo Chiacchio
Dall'album "Sasso"
Il Cantautore Càcchio
di Riccardo Venturi
La "mia" storia con Massimo Chiacchio comincia un giorno di tre anni fa, esattamente il 6 dicembre 2003, in un'osteria della banlieue fiorentina (detto così suona più romantico), l' "Osteria delle Riffe". Quel giorno vi si svolge una "Piola", e a questo punto dovrei forse specificare che cosa sia; nel gergo delle mailing list e dei newsgroup fondatori di questo sito, una "piola" è una riunione mangereccio-musicale con schitarrate e musicisti veri e/o improvvisati coadiuvati da non-musicisti e non-cantanti stonati (tra i quali il sottoscritto) che, a volte, si protrae fino a tre giorni riducendo i partecipanti a dei cònci. Fu proprio presso questo locale fiorentino dove si svolgeva quella piola, preceduta il giorno prima dal mitico tuffo accidentale nella fontana di un altro cantautore,... (continua)
Da questo cielo di ferro il pilota centra l’obiettivo
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/2/2007 - 11:42
Chamaroot
[2006]
Testo in dialetto carnico/carinziano "Tischlbongarisch" di Timau (UD) di Lino Straulino e Vittorio Vella (basato su un canto tradizionale)
Musica e interpretazione di Lino Straulino
Da Tischlbong
Reduce da meno di un'ora da uno dei (rari) concerti di Lino Straulino al di fuori del Friuli (invitato da Massimiliano Larocca), mi sono sentito una vera e propria collezione di CCG fuori dal comune, a cominciare da una già presente in raccolta: Ai preât la biele stele. Questa che segue ne è un'altra, che rappresenta anche una vera e propria rarità linguistica. [RV]
Timau è una piccola comunità di poco meno di cinquecento anime, situata in comune di Paluzza, nell'Alta Carnia, ultimo avamposto umano sulla strada che faticosamente porta al Monte Croce Carnico. Una comunità trilingue, dove la gente parla ancora il vecchio tischlbongarisch, la parlata timavese di antica ascendenza carinziana,... (continua)
Testo in dialetto carnico/carinziano "Tischlbongarisch" di Timau (UD) di Lino Straulino e Vittorio Vella (basato su un canto tradizionale)
Musica e interpretazione di Lino Straulino
Da Tischlbong
Reduce da meno di un'ora da uno dei (rari) concerti di Lino Straulino al di fuori del Friuli (invitato da Massimiliano Larocca), mi sono sentito una vera e propria collezione di CCG fuori dal comune, a cominciare da una già presente in raccolta: Ai preât la biele stele. Questa che segue ne è un'altra, che rappresenta anche una vera e propria rarità linguistica. [RV]
Timau è una piccola comunità di poco meno di cinquecento anime, situata in comune di Paluzza, nell'Alta Carnia, ultimo avamposto umano sulla strada che faticosamente porta al Monte Croce Carnico. Una comunità trilingue, dove la gente parla ancora il vecchio tischlbongarisch, la parlata timavese di antica ascendenza carinziana,... (continua)
Chamaroot du pist darschousn
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/1/2007 - 10:16
Ce partenze dolorose
[2006]
Tradizionale friulano da Cleulis-Timau (UD)
Arrangiamento e interpretazione di Lino Straulino
Da Tischlbong
Reduce da meno di un'ora da uno dei (rari) concerti di Lino Straulino al di fuori del Friuli (invitato da Massimiliano Larocca), mi sono sentito una vera e propria collezione di CCG fuori dal comune, a cominciare da una già presente in raccolta: Ai preât la biele stele. Questa che segue ne è un'altra, nel friulano altocarnico di Cleulis-Timau, dalla melodia straordinaria che speriamo un giorno poter proporre in download. [RV]
Timau è una piccola comunità di poco meno di cinquecento anime, situata in comune di Paluzza, nell'Alta Carnia, ultimo avamposto umano sulla strada che faticosamente porta al Monte Croce Carnico. Una comunità trilingue, dove la gente parla ancora il vecchio tischlbongarisch, la parlata timavese di antica ascendenza carinziana, un autentico caso linguistico... (continua)
Tradizionale friulano da Cleulis-Timau (UD)
Arrangiamento e interpretazione di Lino Straulino
Da Tischlbong
Reduce da meno di un'ora da uno dei (rari) concerti di Lino Straulino al di fuori del Friuli (invitato da Massimiliano Larocca), mi sono sentito una vera e propria collezione di CCG fuori dal comune, a cominciare da una già presente in raccolta: Ai preât la biele stele. Questa che segue ne è un'altra, nel friulano altocarnico di Cleulis-Timau, dalla melodia straordinaria che speriamo un giorno poter proporre in download. [RV]
Timau è una piccola comunità di poco meno di cinquecento anime, situata in comune di Paluzza, nell'Alta Carnia, ultimo avamposto umano sulla strada che faticosamente porta al Monte Croce Carnico. Una comunità trilingue, dove la gente parla ancora il vecchio tischlbongarisch, la parlata timavese di antica ascendenza carinziana, un autentico caso linguistico... (continua)
Ce partenze dolorose
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/1/2007 - 01:22
Da Vriidn
[2006]
Testo in dialetto carnico/carinziano "Tischlbongarisch" di Timau (UD) di Laura Plozner van Ganz
Musica e interpretazione di Lino Straulino
Da Tischlbong
Reduce da meno di un'ora da uno dei (rari) concerti di Lino Straulino al di fuori del Friuli (invitato da Massimiliano Larocca), mi sono sentito una vera e propria collezione di CCG fuori dal comune, a cominciare da una già presente in raccolta: Ai preât la biele stele. Questa che segue ne è un'altra, che rappresenta anche una vera e propria rarità linguistica. [RV]
Timau è una piccola comunità di poco meno di cinquecento anime, situata in comune di Paluzza, nell'Alta Carnia, ultimo avamposto umano sulla strada che faticosamente porta al Monte Croce Carnico. Una comunità trilingue, dove la gente parla ancora il vecchio tischlbongarisch, la parlata timavese di antica ascendenza carinziana, un autentico caso linguistico per gli... (continua)
Testo in dialetto carnico/carinziano "Tischlbongarisch" di Timau (UD) di Laura Plozner van Ganz
Musica e interpretazione di Lino Straulino
Da Tischlbong
Reduce da meno di un'ora da uno dei (rari) concerti di Lino Straulino al di fuori del Friuli (invitato da Massimiliano Larocca), mi sono sentito una vera e propria collezione di CCG fuori dal comune, a cominciare da una già presente in raccolta: Ai preât la biele stele. Questa che segue ne è un'altra, che rappresenta anche una vera e propria rarità linguistica. [RV]
Timau è una piccola comunità di poco meno di cinquecento anime, situata in comune di Paluzza, nell'Alta Carnia, ultimo avamposto umano sulla strada che faticosamente porta al Monte Croce Carnico. Una comunità trilingue, dove la gente parla ancora il vecchio tischlbongarisch, la parlata timavese di antica ascendenza carinziana, un autentico caso linguistico per gli... (continua)
Sizzntar untar aan paam
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/1/2007 - 00:59
Inverno sulle Langhe
Da "Apuamater"
[2005]
Testo e musica di Luca Rapisarda
Voce e chitarra di Luca Rapisarda
Fisarmonica: Davide Giromini
Violino: Michele Menconi
Cori: Massimiliano Larocca
[2005]
Testo e musica di Luca Rapisarda
Voce e chitarra di Luca Rapisarda
Fisarmonica: Davide Giromini
Violino: Michele Menconi
Cori: Massimiliano Larocca
Là sulle Langhe c’è una baracca,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/8/2005 - 13:53
Cannoni del Sagro
Dall'album "Apuamater"
[2005]
Testo e musica di Davide Giromini
Voci: Mattia Bovenzi, Tania Sabinos
Voce e fisarmonica: Davide Giromini
Violino: Elia Martellini
Voce e chitarra: Andrea Landi
Su Davide Giromini e sul suo album aveva scritto a suo tempo anche Francesco Senia. Quella che segue è un po’ un’integrazione, un po’ un’altra cosa. Ringrazio Davide "Darmo" anche per avermi spedito i testi esatti delle sue canzoni, che erano stati trascritti all'ascolto con qualche ovvia imprecisione che viene adesso corretta. (RV)
Il mio primo incontro con Davide Giromini è stato tra quelli che non si dimenticano. In una serata a Cantù, e se ci ripenso sarà ormai un anno e mezzo fa, assieme ai Delsangre (che accompagnava) e ai Caravane de Ville. Davide aveva un mal di denti terrificante, con quella sua aria che mi viene da definire irta; stava male. Sarà difficile dimenticarsi il suo personalissimo... (continua)
[2005]
Testo e musica di Davide Giromini
Voci: Mattia Bovenzi, Tania Sabinos
Voce e fisarmonica: Davide Giromini
Violino: Elia Martellini
Voce e chitarra: Andrea Landi
Su Davide Giromini e sul suo album aveva scritto a suo tempo anche Francesco Senia. Quella che segue è un po’ un’integrazione, un po’ un’altra cosa. Ringrazio Davide "Darmo" anche per avermi spedito i testi esatti delle sue canzoni, che erano stati trascritti all'ascolto con qualche ovvia imprecisione che viene adesso corretta. (RV)
Il mio primo incontro con Davide Giromini è stato tra quelli che non si dimenticano. In una serata a Cantù, e se ci ripenso sarà ormai un anno e mezzo fa, assieme ai Delsangre (che accompagnava) e ai Caravane de Ville. Davide aveva un mal di denti terrificante, con quella sua aria che mi viene da definire irta; stava male. Sarà difficile dimenticarsi il suo personalissimo... (continua)
Sole e vento dell’altura
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/8/2005 - 09:55
La Cantagranda
[2000]
Testo e musica di Ivan della Mea
chitarre di Ivan della Mea e Paolo Ciarchi
Intercalazione del canto popopolare brianzolo del "Cristé".
L'inserimento della "Cantagranda" tra le Canzoni Contro la Guerra è dovuto essenzialmente a due sole strofe di carattere chiaramente antimilitarista (e, in misura minore, anche alla presenza nella lunghissima canzone -diciannove minuti e tre secondi-) di un riferimento alla morte di Giuseppe Pinelli (queste strofe sono evidenziate in neretto). Per il resto, su questa vastissima canzone (il cui testo viene inserito in rete per la prima volta) riporto un mio articolo pubblicato sulle mailing list "Fabrizio" e "Brigatalolli" (e sui newsgroup it.fan.musica.guccini e it.politica) in data 22 luglio 2005.
Ivan Della Mea ha gli stessi anni di Guccini, e di De André. Anche lui di quel 1940 di guerra; è nato un sedici ottobre, curiosamente lo stesso giorno... (continua)
Testo e musica di Ivan della Mea
chitarre di Ivan della Mea e Paolo Ciarchi
Intercalazione del canto popopolare brianzolo del "Cristé".
L'inserimento della "Cantagranda" tra le Canzoni Contro la Guerra è dovuto essenzialmente a due sole strofe di carattere chiaramente antimilitarista (e, in misura minore, anche alla presenza nella lunghissima canzone -diciannove minuti e tre secondi-) di un riferimento alla morte di Giuseppe Pinelli (queste strofe sono evidenziate in neretto). Per il resto, su questa vastissima canzone (il cui testo viene inserito in rete per la prima volta) riporto un mio articolo pubblicato sulle mailing list "Fabrizio" e "Brigatalolli" (e sui newsgroup it.fan.musica.guccini e it.politica) in data 22 luglio 2005.
Ivan Della Mea ha gli stessi anni di Guccini, e di De André. Anche lui di quel 1940 di guerra; è nato un sedici ottobre, curiosamente lo stesso giorno... (continua)
Ho tante cose che voglio dire,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/7/2005 - 19:40
La mia libertà
Testo e musica di Massimiliano Larocca
dall'album "Il ritorno delle passioni"
[2005]
dall'album "Il ritorno delle passioni"
[2005]
La mia libertà
(continua)
(continua)
inviata da adriana 25/6/2005 - 12:59
×
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Massimiliano Larocca
Album / Albumi: Qualcuno Stanotte
Nel bel concerto di ieri alla casa del popolo dell'Impruneta (quella della mitica Stella Rossa) Max Larocca con la sua band impreziosita dalla voce di Federica Ottombrino ha interpretato quasi esclusivamente canzoni degli ultimi bellissimi due album che l'hanno ormai consacrato come il Leonard Cohen di Rifredi, o il Mark Lanegan di Piazza Dalmazia.
Unica concessione al passato questa "Scarpe di lavoro" un folk blues trascinante, canzone d'orgoglio operaio che Max ha dedicato alla GKN e ai morti sul lavoro di Via Mariti.