Autore Zen Circus
2050
(2020)
Testo di Appino
Musica di Karim Qqru, Massimiliano “Ufo” Schiavelli & Appino
dal nuovo album "L’ultima casa accogliente"
«Questo è un pezzo ambientato nel futuro, scritto immaginandomi un mondo dopo una catastrofe. Ma non ci interessava fare una canzone sul fatto che gli esseri umani hanno mandato a puttane il mondo e su quanto siamo stronzi: gli Zen non hanno mai voluto insegnare agli altri come bisognerebbe vivere e come no, le nostre canzoni sono racconti. 2050 racconta, dunque, un ipotetico futuro in cui “il Paese festeggia il giorno in cui hanno proclamato gli stati uniti del mondo”, perché probabilmente solo dopo una tremenda catastrofe capiremo che quella è l’unica via per concepire la vita su questo pianeta. E però in quel futuro i grattacieli spenti e le città sommerse potrebbero emergere dal mare, perché se andiamo avanti così…
Non è un brano ecologista, è più una... (continua)
Testo di Appino
Musica di Karim Qqru, Massimiliano “Ufo” Schiavelli & Appino
dal nuovo album "L’ultima casa accogliente"
«Questo è un pezzo ambientato nel futuro, scritto immaginandomi un mondo dopo una catastrofe. Ma non ci interessava fare una canzone sul fatto che gli esseri umani hanno mandato a puttane il mondo e su quanto siamo stronzi: gli Zen non hanno mai voluto insegnare agli altri come bisognerebbe vivere e come no, le nostre canzoni sono racconti. 2050 racconta, dunque, un ipotetico futuro in cui “il Paese festeggia il giorno in cui hanno proclamato gli stati uniti del mondo”, perché probabilmente solo dopo una tremenda catastrofe capiremo che quella è l’unica via per concepire la vita su questo pianeta. E però in quel futuro i grattacieli spenti e le città sommerse potrebbero emergere dal mare, perché se andiamo avanti così…
Non è un brano ecologista, è più una... (continua)
Hai la faccia di vento e un'età che non aiuta
(continua)
(continua)
13/11/2020 - 09:58
Andrà tutto bene
Ok l'ho ascoltata ed è veramente peggio di quanto temessi. Per me "Andrà tutto bene" può essere solo quella degli Zen Circus:
E tutti ascoltano dovunque sempre la stessa canzone
All'unisono, alla radio e alla televisione
Ripete un ritornello e dice che andrà tutto bene ...
Quello che dalla musica la gente vuole
È sentirsi dire che andrà sempre tutto bene
E che l'amore vince ancora
Che c'è tutto da scoprire
Che la vita va vissuta nella gioia e nel dolore
Ed è tutto quanto vero
Hanno solo che ragione
Siamo noi quelli sbagliati
Che hanno sempre da ridire
Che hanno voglia di far male
Che non vogliono star bene ..
E tutti ascoltano dovunque sempre la stessa canzone
All'unisono, alla radio e alla televisione
Ripete un ritornello e dice che andrà tutto bene ...
Quello che dalla musica la gente vuole
È sentirsi dire che andrà sempre tutto bene
E che l'amore vince ancora
Che c'è tutto da scoprire
Che la vita va vissuta nella gioia e nel dolore
Ed è tutto quanto vero
Hanno solo che ragione
Siamo noi quelli sbagliati
Che hanno sempre da ridire
Che hanno voglia di far male
Che non vogliono star bene ..
Lorenzo 13/4/2020 - 18:26
La Chasse
Grazie Lorenzo per "B.B., irresistibile sex symbol"...
Ti ringrazio molto per l'apprezzamento...
Modestamente, pur essendo untracinquantenne, mi porto ancora piuttosto bene...
"Alle donne, agli uomini, ai froci
Vi amo, vi adoro e ricopro di baci"
(Zen Circus, Andate tutti affanculo)
Saluzzi & Baciuzzi dal vostro sssexxxy...
Ti ringrazio molto per l'apprezzamento...
Modestamente, pur essendo untracinquantenne, mi porto ancora piuttosto bene...
"Alle donne, agli uomini, ai froci
Vi amo, vi adoro e ricopro di baci"
(Zen Circus, Andate tutti affanculo)
Saluzzi & Baciuzzi dal vostro sssexxxy...
B.B. 2/4/2020 - 19:56
Il Testamento
(2013)
Testo e musica di Andrea Appino noto come Appino, cantante degli Zen Circus.
Title track del suo primo album da solista
29 novembre 2010. Sei anni fa. Il regista viareggino Mario Monicelli è ricoverato all'ospedale San Giovanni di Roma per un tumore alla prostata in fase terminale. Ha 95 anni e ha quasi completamente perso la vista. Rimasto solo nella camera, raggiunge la finestra e si getta nel vuoto.
«Non so che cosa si dirà domani di quello che è successo - è il commento a caldo del regista Giovanni Veronesi - ma una cosa va detta: non ho mai sentito nessuno che si suicida a novantacinque anni. Era davvero speciale»
Anche Tomaso Monicelli, padre di Mario, giornalista e drammaturgo, si era suicidato nel 1946. A proposito della morte del padre, Monicelli aveva detto:
« Ho capito il suo gesto La vita non è sempre degna di essere vissuta; se smette di essere vera e dignitosa... (continua)
Testo e musica di Andrea Appino noto come Appino, cantante degli Zen Circus.
Title track del suo primo album da solista
29 novembre 2010. Sei anni fa. Il regista viareggino Mario Monicelli è ricoverato all'ospedale San Giovanni di Roma per un tumore alla prostata in fase terminale. Ha 95 anni e ha quasi completamente perso la vista. Rimasto solo nella camera, raggiunge la finestra e si getta nel vuoto.
«Non so che cosa si dirà domani di quello che è successo - è il commento a caldo del regista Giovanni Veronesi - ma una cosa va detta: non ho mai sentito nessuno che si suicida a novantacinque anni. Era davvero speciale»
Anche Tomaso Monicelli, padre di Mario, giornalista e drammaturgo, si era suicidato nel 1946. A proposito della morte del padre, Monicelli aveva detto:
« Ho capito il suo gesto La vita non è sempre degna di essere vissuta; se smette di essere vera e dignitosa... (continua)
Ho dieci strofe per per lasciare un bel ricordo
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 29/11/2016 - 21:02
La terza guerra mondiale
(2016)
title track dell'album "La terza guerra mondiale"
La copertina del nuovo album degli Zen Circus è il nostro mondo al tempo dei social network. In primo piano ad un tavolo i tre componenti della band a prendere l'aperitivo, con i loro begli spritz davanti e i cellulari in mano a farsi i selfie, mentre dietro campeggia una città completamente distrutta dalla guerra. Macerie, fiamme e desolazione.
Appino: Comunque la terza guerra mondiale è anche una provocazione perché si percepisce così tanto la voglia di sangue, di calci in culo, di violenza, spesso virtuale, perché i luoghi dove rimane la violenza fisica in Italia sono la famiglia e lo stadio. Mentre nel virtuale c'è una voglia di sangue incredibile, di mandare via, non parlo solo di immigrazione, parlo in generale di processi di piazza: "ci vorrebbe la guerra, ci vorrebbe il duce". Noi ci siamo immaginati un disco che non parla... (continua)
title track dell'album "La terza guerra mondiale"
La copertina del nuovo album degli Zen Circus è il nostro mondo al tempo dei social network. In primo piano ad un tavolo i tre componenti della band a prendere l'aperitivo, con i loro begli spritz davanti e i cellulari in mano a farsi i selfie, mentre dietro campeggia una città completamente distrutta dalla guerra. Macerie, fiamme e desolazione.
Appino: Comunque la terza guerra mondiale è anche una provocazione perché si percepisce così tanto la voglia di sangue, di calci in culo, di violenza, spesso virtuale, perché i luoghi dove rimane la violenza fisica in Italia sono la famiglia e lo stadio. Mentre nel virtuale c'è una voglia di sangue incredibile, di mandare via, non parlo solo di immigrazione, parlo in generale di processi di piazza: "ci vorrebbe la guerra, ci vorrebbe il duce". Noi ci siamo immaginati un disco che non parla... (continua)
Mi son svegliato con il sole
(continua)
(continua)
29/9/2016 - 21:39
Percorsi:
Gatti & gattacci
Postumia
[2014]
Nell’album intitolato “Canzoni contro la natura”
In Un giorno dopo l’altro, Tenco cantava che la speranza è ormai un’abitudine. Il brano Postumia, da questo punto di vista, non lascia scampo.
«Lo scrissi ricordandomi di una notte a Salerno, in piazza, in cui incontrammo dei ragazzi che non potettero assistere a un nostro concerto perché erano usciti dal lavoro in un bar molto tardi. Stavano letteralmente consumando il sabato sera ed erano anche un po’ alticci. Una scena questa che vedo dovunque, anche a Livorno, dove vivo. I ragazzi hanno perso la speranza, sentono di non averne più «Il futuro me lo bevo per non pensarci», canto nel brano. Tutti vivono questa perdita come dramma, ma io che non credo nella speranza ho un’altra idea: se non ti dai da fare le cose rimarranno esattamente così. Nel brano si vive anche uno scontro generazionale tra chi, gli anziani, ha vissuto la vera... (continua)
Nell’album intitolato “Canzoni contro la natura”
In Un giorno dopo l’altro, Tenco cantava che la speranza è ormai un’abitudine. Il brano Postumia, da questo punto di vista, non lascia scampo.
«Lo scrissi ricordandomi di una notte a Salerno, in piazza, in cui incontrammo dei ragazzi che non potettero assistere a un nostro concerto perché erano usciti dal lavoro in un bar molto tardi. Stavano letteralmente consumando il sabato sera ed erano anche un po’ alticci. Una scena questa che vedo dovunque, anche a Livorno, dove vivo. I ragazzi hanno perso la speranza, sentono di non averne più «Il futuro me lo bevo per non pensarci», canto nel brano. Tutti vivono questa perdita come dramma, ma io che non credo nella speranza ho un’altra idea: se non ti dai da fare le cose rimarranno esattamente così. Nel brano si vive anche uno scontro generazionale tra chi, gli anziani, ha vissuto la vera... (continua)
Due e ventisei del mattino metà febbraio
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/9/2015 - 12:46
Cattivo pagatore
[2011]
Dall’album, “Nati per subire”
Un’altra dei pisani Zen Circus, da cassare come quella che ho già mandato…
E non perché sono pisani, ma perché non c’entra una beata cippa di minchia con le CCG…
Tsk, tsk… eppure questa parla della nostra bella Italia, della nostra bella gente “nata per subire”, e mi ha fatto venire in mente il buffetto che con la sua manovra il Prof Monti ha dato ai ricchi, agli scudati, agli evasori e ai paraculo e la bastonata che invece ha inferto a tutti gli altri, quelli con i cerchi in lega ed il motore scassato e le calze bucate e le tasche vuote, noi, oppure loro, gli altri, se l’immagine non vi aggrada o non vi si addice…
Dall’album, “Nati per subire”
Un’altra dei pisani Zen Circus, da cassare come quella che ho già mandato…
E non perché sono pisani, ma perché non c’entra una beata cippa di minchia con le CCG…
Tsk, tsk… eppure questa parla della nostra bella Italia, della nostra bella gente “nata per subire”, e mi ha fatto venire in mente il buffetto che con la sua manovra il Prof Monti ha dato ai ricchi, agli scudati, agli evasori e ai paraculo e la bastonata che invece ha inferto a tutti gli altri, quelli con i cerchi in lega ed il motore scassato e le calze bucate e le tasche vuote, noi, oppure loro, gli altri, se l’immagine non vi aggrada o non vi si addice…
Stendi la coca sulla scrivania
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 7/12/2011 - 13:24
Nati per subire
[2011]
Traccia-titolo dall’ultimirrimo album.
Vale almeno un Extra o, viste le nuove policies montiane, me la cassate peggio di una cassata?
Riccardo, mi appello a te che sei il più grosso e il più kativo: vabbè che sono pisani (e quindi gli è sempre meglio un morto ‘n casa) maperò sono bravi ‘sti Zen Circus, onnò?
Traccia-titolo dall’ultimirrimo album.
Vale almeno un Extra o, viste le nuove policies montiane, me la cassate peggio di una cassata?
Riccardo, mi appello a te che sei il più grosso e il più kativo: vabbè che sono pisani (e quindi gli è sempre meglio un morto ‘n casa) maperò sono bravi ‘sti Zen Circus, onnò?
Nato per errore, per una probabilità
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 7/12/2011 - 13:04
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Prima come singolo nella compilation “Il paese è reale”, progetto ideato dagli Afterhours, poi nell’album degli Zen Circus significativamente intitolato “Andate tutti affanculo”, sempre del 2009.
Propongo il brano nel percorso “Guerra alla Terra”, visto che ci sono già sulle CCG/AWS alcuni brani che invocano l’estinzione del genere umano – di cui sono personalmente un sostenitore – come unica (seppur da taluni ritenuta un po’ troppo radicale) soluzione a tutti i problemi che affliggono il pianeta. E sarebbe anche bene che la cosa avvenisse prima che qualche scienziato ci metta in condizione di andare a far danni altrove…