Francesco Guccini: Natale a Pàvana
Del volte i m'arcordo quíi Nadali
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi e Daniela -k.d.- 25/12/2023 - 12:01
Nella mia ora di libertà
Credo che tra i compiti di un artista ci sia quello di porgere dubbi piuttosto che certezze, ma anche che nella vita sia importante cercare di farsi delle idee e, quando ne vale la pena, prendere posizioni. Siccome non riesco a scindere del tutto il mio lavoro dalla mia vita, negli anni ho ritenuto importante sforzarmi di dire, attraverso le canzoni, anche quello che penso. A costo di commettere passi maldestri, cosa probabile quando ci si inoltra nel complesso rapporto tra arte e ideologia. Non l’ho fatto perché ritengo che così si scrivano canzoni migliori, ma solo perché per me era importante farlo. Questa postura nell’arte e nella vita l’ho imparata da uomini come Fabrizio De André che sul legame tra ideali e sperimentazione ha costruito il proprio percorso artistico.
Mi sarei sentito in difficoltà, in un’occasione come quella del Festival di Sanremo in cui la mia voce e la mia lingua... (continua)
Mi sarei sentito in difficoltà, in un’occasione come quella del Festival di Sanremo in cui la mia voce e la mia lingua... (continua)
5/2/2022 - 01:11
Don Raffaè
[1990]
Parole di Fabrizio De André e Massimo Bubola
Musica di Fabrizio De André e Mauro Pagani
Nell'album "Le nuvole"
Lyrics / Paroles / Sanat: Fabrizio De André - Massimo Bubola
Music / Musique / Sävel: Fabrizio De André - Mauro Pagani
Interpretata da / Also performed by / Interprétée aussi par / Laulivatkin:
a) Fabrizio De André / Roberto Murolo ("Ottantavoglia di cantare", Roberto Murolo 1992)
b) Peppe Barra ("Guerra", 2001)
c) Pupo ("L'equilibrista", 2004)
d) Massimo Ranieri ("Omaggio a Fabrizio De André", 2006)
e) Lucio Dalla (2009)
f) Clementino ("Miracolo ultimo round", 2016)
Una canzone che ho promesso in dedica a Pasquale Cafiero, omonimo del protagonista di questa famosa canzone, ma (dice di sè) operante presso il carcere dell'Ucciardone a Palermo e non presso quello di Poggioreale a Napoli.
Pasquale Cafiero – pseudonimo di ignoto contributore – è comparso pochi... (continua)
Parole di Fabrizio De André e Massimo Bubola
Musica di Fabrizio De André e Mauro Pagani
Nell'album "Le nuvole"
Lyrics / Paroles / Sanat: Fabrizio De André - Massimo Bubola
Music / Musique / Sävel: Fabrizio De André - Mauro Pagani
Interpretata da / Also performed by / Interprétée aussi par / Laulivatkin:
a) Fabrizio De André / Roberto Murolo ("Ottantavoglia di cantare", Roberto Murolo 1992)
b) Peppe Barra ("Guerra", 2001)
c) Pupo ("L'equilibrista", 2004)
d) Massimo Ranieri ("Omaggio a Fabrizio De André", 2006)
e) Lucio Dalla (2009)
f) Clementino ("Miracolo ultimo round", 2016)
Una canzone che ho promesso in dedica a Pasquale Cafiero, omonimo del protagonista di questa famosa canzone, ma (dice di sè) operante presso il carcere dell'Ucciardone a Palermo e non presso quello di Poggioreale a Napoli.
Pasquale Cafiero – pseudonimo di ignoto contributore – è comparso pochi... (continua)
Io mi chiamo Pasquale Cafiero
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/5/2020 - 22:48
Percorsi:
Dalle galere del mondo, Mafia e mafie
Figli di Dio
Mezanotte e assieme 'a luna dint' 'o scuro
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/11/2017 - 21:08
Bomba intelligente
(2005)
Parole di Francesco di Giacomo
Musica di Paolo Sentinelli
Incisa dagli Elii in "Figgatta De Blanc" (2016) con la voce di Francesco di Giacomo
Le parole di “Bomba intelligente” sono di Francesco Di Giacomo, la musica l’ha scritta Paolo Sentinelli. Francesco non ha avuto il tempo di completarla e ci hanno provato Elio e le Storie Tese
Paolo Sentinelli (musicista amico e stretto collaboratore di Francesco Di Giacomo) ha raccontato così la genesi della canzone:
“Era il 2005 lo ricordo come fosse ieri, nel pieno della seconda guerra del golfo. Baghdad colpita ripetutamente ed una bomba chiamata intelligente aveva fallito il suo bersaglio. Ali aveva 14 anni, perse le braccia ed a Baghdad c’era un sole fortissimo che bruciava davvero. Me lo ricordo come fosse ieri, davanti a questa notizia che ci riempiva di rabbia. Poi Francesco cominciò a raccontare una storia, aprì il suo cuore,... (continua)
Parole di Francesco di Giacomo
Musica di Paolo Sentinelli
Incisa dagli Elii in "Figgatta De Blanc" (2016) con la voce di Francesco di Giacomo
Le parole di “Bomba intelligente” sono di Francesco Di Giacomo, la musica l’ha scritta Paolo Sentinelli. Francesco non ha avuto il tempo di completarla e ci hanno provato Elio e le Storie Tese
Paolo Sentinelli (musicista amico e stretto collaboratore di Francesco Di Giacomo) ha raccontato così la genesi della canzone:
“Era il 2005 lo ricordo come fosse ieri, nel pieno della seconda guerra del golfo. Baghdad colpita ripetutamente ed una bomba chiamata intelligente aveva fallito il suo bersaglio. Ali aveva 14 anni, perse le braccia ed a Baghdad c’era un sole fortissimo che bruciava davvero. Me lo ricordo come fosse ieri, davanti a questa notizia che ci riempiva di rabbia. Poi Francesco cominciò a raccontare una storia, aprì il suo cuore,... (continua)
Sostenendo, con la forza della ragione,
(continua)
(continua)
27/2/2016 - 18:54
Chocolate Kings
dall'album "Chocolate Kings" (1975)
Testo di Marva Jan Marrow e Mauro Pagani
Musica di Franco Mussida
Bernardo Lanzetti - voce
Franco Mussida - chitarra
Patrick Djivas - basso, voce
Franz Di Cioccio - batteria, percussioni, voce
Mauro Pagani - fiati, violino, voce
Flavio Premoli - tastiere, voce
«Venimmo accusati di essere “commerciali” – un’accusa che oggi appare una sciocchezza – e i testi in inglese rinfocolarono le polemiche degli anticapitalisti a oltranza. La cosa in questo caso è particolarmente curiosa, perché CHOCOLATE KINGS era un disco molto critico nei confronti dell’«american way of life». Parla dei “re di cioccolata” vale a dire degli americani che hanno colonizzato l’Italia nel dopoguerra. Parlava del consumismo americano. Parla della supremazia americana nel mondo, ma senza demonizzare gli States, di cui venivano fuori anche gli aspetti più... (continua)
Testo di Marva Jan Marrow e Mauro Pagani
Musica di Franco Mussida
Bernardo Lanzetti - voce
Franco Mussida - chitarra
Patrick Djivas - basso, voce
Franz Di Cioccio - batteria, percussioni, voce
Mauro Pagani - fiati, violino, voce
Flavio Premoli - tastiere, voce
«Venimmo accusati di essere “commerciali” – un’accusa che oggi appare una sciocchezza – e i testi in inglese rinfocolarono le polemiche degli anticapitalisti a oltranza. La cosa in questo caso è particolarmente curiosa, perché CHOCOLATE KINGS era un disco molto critico nei confronti dell’«american way of life». Parla dei “re di cioccolata” vale a dire degli americani che hanno colonizzato l’Italia nel dopoguerra. Parlava del consumismo americano. Parla della supremazia americana nel mondo, ma senza demonizzare gli States, di cui venivano fuori anche gli aspetti più... (continua)
When I was born they came to free us
(continua)
(continua)
2/5/2015 - 23:38
Geranio
(1972)
dal secondo album della PFM "Per un amico"
Testo di Mauro Pagani
Musica di Mauro Pagani, Franco Mussida e Flavio Premoli.
Flavio Premoli - pianoforte, clavicembalo, organo Hammond e Pari, spinetta, mellotron, moog, campane, voce solista
Franco Mussida - chitarra acustica, chitarra a 12 corde, chitarra elettrica, mandoloncello, voce solista
Franz Di Cioccio - batteria, strumenti a percussione, voce
Giorgio Piazza - basso elettrico, voce
Mauro Pagani - flauto, flauto contralto, ottavino, violino, voce
IL PROFUMO E LA FOLLIA
Marco Novaro - su Rock Celebration
Anche Geranio è un pezzo molto interessante, ma che preferisce svelarsi poco per volta. E’ un addebito contro i mali in generale ma che si rivela gradualmente, e forse proprio per questo meccanismo da scatola cinese risulta molto più incisivo dei testi precedenti.
Geranio è un’allegoria di tutti... (continua)
dal secondo album della PFM "Per un amico"
Testo di Mauro Pagani
Musica di Mauro Pagani, Franco Mussida e Flavio Premoli.
Flavio Premoli - pianoforte, clavicembalo, organo Hammond e Pari, spinetta, mellotron, moog, campane, voce solista
Franco Mussida - chitarra acustica, chitarra a 12 corde, chitarra elettrica, mandoloncello, voce solista
Franz Di Cioccio - batteria, strumenti a percussione, voce
Giorgio Piazza - basso elettrico, voce
Mauro Pagani - flauto, flauto contralto, ottavino, violino, voce
IL PROFUMO E LA FOLLIA
Marco Novaro - su Rock Celebration
Anche Geranio è un pezzo molto interessante, ma che preferisce svelarsi poco per volta. E’ un addebito contro i mali in generale ma che si rivela gradualmente, e forse proprio per questo meccanismo da scatola cinese risulta molto più incisivo dei testi precedenti.
Geranio è un’allegoria di tutti... (continua)
Balla piano nella via
(continua)
(continua)
2/5/2015 - 21:47
Fabrizio De André: Jamin-a
Per i trent'anni di Creuza de mä
[1984]
Testo di Fabrizio De André
Musica di Mauro Pagani e Fabrizio De André
Album: Creuza de mä
Lyrics by Fabrizio De André
Music by Mauro Pagani and Fabrizio De André
Album: Creuza de mä
Paroles de Fabrizio De André
Musique de Mauro Pagani et Fabrizio De André
Album: Creuza de mä
Trent'anni fa, nel 1984, usciva “Creuza de mä”, e si è pensato che un album del genere meritasse una pagina speciale contenente una canzone del tutto speciale che ne fa parte. Fabrizio De André diceva che era “l'unica canzone erotica del suo repertorio”; forse non è vero, ripensando magari all'antichissima “Barbara” (ad esempio), ma resta il fatto che “Jamin-a”, dedicata a un'amica algerina di Faber, è veramente un pozzo di sensualità, di sesso e di vita dal quale non si esce e non si vuole uscire. Di “Creuza de mä” abbiamo quasi tutte le canzoni nel sito, compresa,... (continua)
[1984]
Testo di Fabrizio De André
Musica di Mauro Pagani e Fabrizio De André
Album: Creuza de mä
Lyrics by Fabrizio De André
Music by Mauro Pagani and Fabrizio De André
Album: Creuza de mä
Paroles de Fabrizio De André
Musique de Mauro Pagani et Fabrizio De André
Album: Creuza de mä
Trent'anni fa, nel 1984, usciva “Creuza de mä”, e si è pensato che un album del genere meritasse una pagina speciale contenente una canzone del tutto speciale che ne fa parte. Fabrizio De André diceva che era “l'unica canzone erotica del suo repertorio”; forse non è vero, ripensando magari all'antichissima “Barbara” (ad esempio), ma resta il fatto che “Jamin-a”, dedicata a un'amica algerina di Faber, è veramente un pozzo di sensualità, di sesso e di vita dal quale non si esce e non si vuole uscire. Di “Creuza de mä” abbiamo quasi tutte le canzoni nel sito, compresa,... (continua)
Lengua 'nfeugä, Jamin-a
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 11/7/2014 - 19:18
Fabrizio De André: Creuza de mä [Crêuza de mä]
[1984]
Testo / Paròlle / Lyrics / Paroles / Sanat : Fabrizio De André
Musica / Mùzica / Music / Musique / Sävel : Mauro Pagani
Preludio musicale / Introduçión strumentâ / Musical prelude / Prélude / Preludi: Air for solo gaida
Album / Albumi: Creuza de mä [1984]
Crêuza de mä [2012]
È da molto tempo che mi rammarico per quella che ritengo una lacuna di questo sito, nel quale si trova citatissima, ma priva di una pagina sua, una delle canzoni di De André che più amo. Eppure la fatica dei marinai, quale si esprime da questa meravigliosa canzone, agevolmente offre la chiave d'ingresso legittimo tra queste pagine, nelle quali i suoi autori hanno la considerazione che meritano. In più, da molto tempo io ne avevo fatto una traduzione in greco, dapprima letterale solo per soddisfare un amico greco che desiderava conoscerne il contenuto, e poi in forma (spero) cantabile, nella quale come... (continua)
Testo / Paròlle / Lyrics / Paroles / Sanat : Fabrizio De André
Musica / Mùzica / Music / Musique / Sävel : Mauro Pagani
Preludio musicale / Introduçión strumentâ / Musical prelude / Prélude / Preludi: Air for solo gaida
Album / Albumi: Creuza de mä [1984]
Crêuza de mä [2012]
È da molto tempo che mi rammarico per quella che ritengo una lacuna di questo sito, nel quale si trova citatissima, ma priva di una pagina sua, una delle canzoni di De André che più amo. Eppure la fatica dei marinai, quale si esprime da questa meravigliosa canzone, agevolmente offre la chiave d'ingresso legittimo tra queste pagine, nelle quali i suoi autori hanno la considerazione che meritano. In più, da molto tempo io ne avevo fatto una traduzione in greco, dapprima letterale solo per soddisfare un amico greco che desiderava conoscerne il contenuto, e poi in forma (spero) cantabile, nella quale come... (continua)
Umbre de muri muri de mainé
(continua)
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 13/1/2014 - 11:03
Ottocento
[1990]
Fabrizio De André/Mauro Pagani
Album: Le Nuvole
grazie a Francesco Baccini per "Maschi, femmine e cantanti"
Da quanto esistono i cosiddetti “cantautori” (i quali si scherniscono sempre -non si sa quanto sinceramente- quando li si chiama “poeti”, con qualche rara eccezione come Piero Ciampi che ci teneva talmente, alla qualifica di poeta, da volerla indicata sulla carta d'identità), buona parte delle loro parole in musica è dedicata alla satira antiborghese. Tra cantautorato e borghesia non c'è, e non ci può essere, un grande feeling; persino nel caso di Fabrizio De André, che pure proveniva dall'alta borghesia genovese; la borghesia ricambia con il generale disprezzo che ha sempre riservato alla canzone d'autore, specie quando l'autore è ancora vivo. Tutto, della borghesia, è stato messo in risalto e in ridicolo nelle canzoni; l'ipocrisia, i vizi, le manie, i modi di fare e di... (continua)
Fabrizio De André/Mauro Pagani
Album: Le Nuvole
grazie a Francesco Baccini per "Maschi, femmine e cantanti"
Da quanto esistono i cosiddetti “cantautori” (i quali si scherniscono sempre -non si sa quanto sinceramente- quando li si chiama “poeti”, con qualche rara eccezione come Piero Ciampi che ci teneva talmente, alla qualifica di poeta, da volerla indicata sulla carta d'identità), buona parte delle loro parole in musica è dedicata alla satira antiborghese. Tra cantautorato e borghesia non c'è, e non ci può essere, un grande feeling; persino nel caso di Fabrizio De André, che pure proveniva dall'alta borghesia genovese; la borghesia ricambia con il generale disprezzo che ha sempre riservato alla canzone d'autore, specie quando l'autore è ancora vivo. Tutto, della borghesia, è stato messo in risalto e in ridicolo nelle canzoni; l'ipocrisia, i vizi, le manie, i modi di fare e di... (continua)
Cantami di questo tempo
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 10/9/2013 - 11:05
Storia di tutti
[1972]
Parole di Eugenio Pezza
Musica di Claudio Rocchi
Dall’album “La norma del cielo (Volo magico n. 2)”, con Alberto Camerini, Mauro Pagani, Lucio “Violino” Fabbri, Eno Bruce e altri.
In ricordo di Claudio Rocchi, artista sensibile e visionario, scomparso ieri, 18 giugno 2013, all’età di 62 anni.
Parole di Eugenio Pezza
Musica di Claudio Rocchi
Dall’album “La norma del cielo (Volo magico n. 2)”, con Alberto Camerini, Mauro Pagani, Lucio “Violino” Fabbri, Eno Bruce e altri.
In ricordo di Claudio Rocchi, artista sensibile e visionario, scomparso ieri, 18 giugno 2013, all’età di 62 anni.
Mi guardo intorno e sento,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 19/6/2013 - 08:36
Gente d'altri tempi
[2003]
Parole e musica di Enzo Jannacci e del figlio Paolo, con gli arrangiamenti di Paolo Jannacci e Mauro Pagani
Dal disco “L’uomo a metà”, ultimo album in studio di Jannacci, dedicato a Giorgio Gaber (1939-2003).
Testo trovato sul sito di Enzo Jannacci
Parole e musica di Enzo Jannacci e del figlio Paolo, con gli arrangiamenti di Paolo Jannacci e Mauro Pagani
Dal disco “L’uomo a metà”, ultimo album in studio di Jannacci, dedicato a Giorgio Gaber (1939-2003).
Testo trovato sul sito di Enzo Jannacci
Può sembrare strano
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 30/3/2013 - 11:58
’Â çímma
[1990]
Parole / Lyrics / Paroles / Sanat: Fabrizio De André / Ivano Fossati
Musica / Music / Musique / Sävel: Fabrizio De André / Mauro Pagani
Album / Albumi: Le nuvole
Italiano
English
"Queste nuvole non sono da intendersi come fenomeni atmosferici: queste nuvole sono quei personaggi ingombranti e dannosi della nostra vita civile, politica ed economica che io cerco di descrivere, insieme ad alcune loro vittime, nella prima parte dell'album: sono i personaggi che detengono il potere con tutta la loro arroganza e i loro cattivi esempi. I protagonisti della seconda parte sono invece i figli del popolo i quali, nella misura in cui è loro consentito dai potenti descritti nella prima parte, continuano tranquillamente a farsi i fatti loro, rinunciando a quella protesta, a quella indignazione collettiva di fronte al malgoverno, indignazione e protesta che io ritengo le condizioni irrinunciabili... (continua)
Parole / Lyrics / Paroles / Sanat: Fabrizio De André / Ivano Fossati
Musica / Music / Musique / Sävel: Fabrizio De André / Mauro Pagani
Album / Albumi: Le nuvole
Italiano
English
"Queste nuvole non sono da intendersi come fenomeni atmosferici: queste nuvole sono quei personaggi ingombranti e dannosi della nostra vita civile, politica ed economica che io cerco di descrivere, insieme ad alcune loro vittime, nella prima parte dell'album: sono i personaggi che detengono il potere con tutta la loro arroganza e i loro cattivi esempi. I protagonisti della seconda parte sono invece i figli del popolo i quali, nella misura in cui è loro consentito dai potenti descritti nella prima parte, continuano tranquillamente a farsi i fatti loro, rinunciando a quella protesta, a quella indignazione collettiva di fronte al malgoverno, indignazione e protesta che io ritengo le condizioni irrinunciabili... (continua)
Ti t'adesciâe 'nsce l'éndegu du matin,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 7/9/2011 - 09:00
Fabrizio De André: Monti di Mola
[1990]
Testo e musica di Fabrizio De André e Mauro Pagani
Ai cori: Tazenda
Album : Le nuvole
"Monti di Mola: così era anticamente chiamata l'attuale Costa Smeralda." Così recita la scarna nota presente sul libretto dell’album “Le Nuvole”. A chi scrive, questa cosa ha dato sempre un po’ da pensare: il fatto è che una “Mola” esiste pure all’Isola d’Elba, subito prima di Portolongone, e che sicuramente esisterà qualche Mola anche in Corsica e nelle altre isole sparse qua e là per quel pezzo di Mediterraneo. Dev’essere, poi, una specie di destino per queste “Mola” di essere turistificate e trasformate in esclusivi “resort” per ricchi o aspiranti tali; se i “Monti di Mola” della Gallura sono diventati la “Costa Smeralda”, il Portolongone carcerario è dovuto diventare “Porto Azzurro”. Smeraldi e azzurri, insomma, per segnare il mutamento di destinazione, il cambio d’uso e di sfruttamento.... (continua)
Testo e musica di Fabrizio De André e Mauro Pagani
Ai cori: Tazenda
Album : Le nuvole
"Monti di Mola: così era anticamente chiamata l'attuale Costa Smeralda." Così recita la scarna nota presente sul libretto dell’album “Le Nuvole”. A chi scrive, questa cosa ha dato sempre un po’ da pensare: il fatto è che una “Mola” esiste pure all’Isola d’Elba, subito prima di Portolongone, e che sicuramente esisterà qualche Mola anche in Corsica e nelle altre isole sparse qua e là per quel pezzo di Mediterraneo. Dev’essere, poi, una specie di destino per queste “Mola” di essere turistificate e trasformate in esclusivi “resort” per ricchi o aspiranti tali; se i “Monti di Mola” della Gallura sono diventati la “Costa Smeralda”, il Portolongone carcerario è dovuto diventare “Porto Azzurro”. Smeraldi e azzurri, insomma, per segnare il mutamento di destinazione, il cambio d’uso e di sfruttamento.... (continua)
In li Monti di Mola, la manzana
(continua)
(continua)
inviata da adriana 11/5/2011 - 18:10
Carta de Salvador Puig Antich
[1974]
Da una lettera di Salvador Puig Antich
Musica di Mauro Pagani
Interpretata anche da Maria del Mar Bonet
Si veda anche A Margalida.
Su musica di Mauro Pagani, l'ultima lettera di Salvador Puig Antich alla fidanzata, Margalida. L'anarchico Salvador Puig Antich, garrotato il 2 marzo 1974 alle 9.40 del mattino a Barcellona, fu una delle ultime vittime del fascismo clericale franchista spagnolo.
Salvador Puig Antich (ma la grafia del nome è varia: Salvador Puig i Antich, Salvador Puig i Antic ecc. [in grafia fonetica: səlvə'ðor putʃən'ti:k]) (1948-1974) è stato un giovane anarchico spagnolo la cui attività si situa tra la metà degli anni '60 e i primi anni '70. Fu condannato a morte dal regime franchista dopo essere stato giudicato da un tribunale militare, come responsabile della morte del viceispettore della "Brigata Politico-Sociale" Francisco Anguas Barragán, a Barcellona.
Proveniente... (continua)
Da una lettera di Salvador Puig Antich
Musica di Mauro Pagani
Interpretata anche da Maria del Mar Bonet
Si veda anche A Margalida.
Su musica di Mauro Pagani, l'ultima lettera di Salvador Puig Antich alla fidanzata, Margalida. L'anarchico Salvador Puig Antich, garrotato il 2 marzo 1974 alle 9.40 del mattino a Barcellona, fu una delle ultime vittime del fascismo clericale franchista spagnolo.
Salvador Puig Antich (ma la grafia del nome è varia: Salvador Puig i Antich, Salvador Puig i Antic ecc. [in grafia fonetica: səlvə'ðor putʃən'ti:k]) (1948-1974) è stato un giovane anarchico spagnolo la cui attività si situa tra la metà degli anni '60 e i primi anni '70. Fu condannato a morte dal regime franchista dopo essere stato giudicato da un tribunale militare, come responsabile della morte del viceispettore della "Brigata Politico-Sociale" Francisco Anguas Barragán, a Barcellona.
Proveniente... (continua)
Estimada Marga:
(continua)
(continua)
inviata da Adriana e Riccardo 15/1/2007 - 21:08
Sarà vero
dall'album "Domani" (2003)
Parla delle condizioni davvero miserevoli della civiltà occidentale oggi.
Parla delle condizioni davvero miserevoli della civiltà occidentale oggi.
Dicono che siamo intelligenti
(continua)
(continua)
11/12/2004 - 16:54
La domenica delle salme
[1990]
Scritta da Fabrizio de André e Mauro Pagani
Written by Fabrizio De André and Mauro Pagani
Album: "Le Nuvole"
Per una presentazione/discussione più approfondita sul significato della canzone si veda questa pagina dal sito Via del Campo.
Era tutto quello che avevo dentro, e che sentivo di dover dire. È una canzone un po' rabberciata, perché la musica la abbiamo scritta dopo, la abbiamo cucita sopra il testo, e si sente. L'ho scritta in modo piuttosto colto, anche per distanziarla da Don Raffae'. Sciascia diceva che la canzone, per essere utile, deve essere scritta da un uomo di cultura che sappia, però, esprimersi in maniera popolare. Però il disco mi sembrava un po' fragilino, ed allora ho sentito il bisogno di impiegnarmi, e l'ho fatto, svolazzando anche in alto. Ci sono molti riferimenti letterari. Ho voluto anche sfoggiare un po' di cultura, perché in pochi, magari, hanno... (continua)
Scritta da Fabrizio de André e Mauro Pagani
Written by Fabrizio De André and Mauro Pagani
Album: "Le Nuvole"
Per una presentazione/discussione più approfondita sul significato della canzone si veda questa pagina dal sito Via del Campo.
Era tutto quello che avevo dentro, e che sentivo di dover dire. È una canzone un po' rabberciata, perché la musica la abbiamo scritta dopo, la abbiamo cucita sopra il testo, e si sente. L'ho scritta in modo piuttosto colto, anche per distanziarla da Don Raffae'. Sciascia diceva che la canzone, per essere utile, deve essere scritta da un uomo di cultura che sappia, però, esprimersi in maniera popolare. Però il disco mi sembrava un po' fragilino, ed allora ho sentito il bisogno di impiegnarmi, e l'ho fatto, svolazzando anche in alto. Ci sono molti riferimenti letterari. Ho voluto anche sfoggiare un po' di cultura, perché in pochi, magari, hanno... (continua)
Tentò la fuga in tram
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/11/2004 - 01:51
Percorsi:
Il Muro di Berlino, 1961-1989, Le CCG Primitive
Sinàn Capudàn Pascià
[1984]
Testo di Fabrizio de André
Musica di Mauro Pagani e Fabrizio de André
Lyrics by Fabrizio de André
Music by Mauro Pagani and Fabrizio de André
Album: "Creuza de Mä"
Sinàn Capudàn Pascià, o Scipione Cicala
Arrivaru li turchi, a la marina
Cu Scipioni Cicala e novanta galeri.
Na matina di maggiu, Cirò vozzi coraggiu
Mentre poi a settembri, toccò a Riggiu.
Genti fujiti, jiti a la muntagna,
Accussì di li turchi nessuno vi pigghia!
(Strofa popolare calabrese)
Scipione Cicala, In genovese Scipion Çigä (Genova, 1552 - 1605), noto anche come Cığalazade Yusuf Sinan Paşa o Cağaloğlu Yusuf Sinan Kapudan Paşa fu un marinaio genovese di nobile origine che assunse poi importanti incarichi militari e politici nell'Impero Ottomano operando anche come corsaro. Per quaranta giorni, dal 27 ottobre 1596 al 5 dicembre 1596, ricoprì anche la carica di Gran Visir sotto il regno di Maometto... (continua)
Testo di Fabrizio de André
Musica di Mauro Pagani e Fabrizio de André
Lyrics by Fabrizio de André
Music by Mauro Pagani and Fabrizio de André
Album: "Creuza de Mä"
Sinàn Capudàn Pascià, o Scipione Cicala
Arrivaru li turchi, a la marina
Cu Scipioni Cicala e novanta galeri.
Na matina di maggiu, Cirò vozzi coraggiu
Mentre poi a settembri, toccò a Riggiu.
Genti fujiti, jiti a la muntagna,
Accussì di li turchi nessuno vi pigghia!
(Strofa popolare calabrese)
Scipione Cicala, In genovese Scipion Çigä (Genova, 1552 - 1605), noto anche come Cığalazade Yusuf Sinan Paşa o Cağaloğlu Yusuf Sinan Kapudan Paşa fu un marinaio genovese di nobile origine che assunse poi importanti incarichi militari e politici nell'Impero Ottomano operando anche come corsaro. Per quaranta giorni, dal 27 ottobre 1596 al 5 dicembre 1596, ricoprì anche la carica di Gran Visir sotto il regno di Maometto... (continua)
Teste fascië 'nscià galéa [1]
(continua)
(continua)
Sidùn
[1984]
Testo di Fabrizio de André
Musica di Mauro Pagani e Fabrizio de André
Lyrics by Fabrizio De André
Music by Mauro Pagani and Fabrizio de André
Album: "Creuza de mä"
Dall'album in genovese "Creuza de mä" (1984), sicuramente uno dei più importanti e rivoluzionari, in ogni senso, di Fabrizio de André.
"Sidùn" è la città di Sidone, in Libano, teatro allora di ripetuti massacri durante la guerra civile che sconvolse il Libano (campo di battaglia di Siria e Israele) dal 13 aprile 1975 fino al 1991. A farne le spese fu naturalmente in massima parte la popolazione civile, soprattutto i numerosissimi rifugiati palestinesi.
La canzone è introdotta dalle voci di Ronald Reagan e Ariel Sharon alle quali fa da sfondo il rumore dei carri armati.
«Certo, navigando non è che si incontrino soltanto Jamine o tavole imbandite con gatti in salmì spacciati per conigli selvatici, come si dice nella... (continua)
Testo di Fabrizio de André
Musica di Mauro Pagani e Fabrizio de André
Lyrics by Fabrizio De André
Music by Mauro Pagani and Fabrizio de André
Album: "Creuza de mä"
Dall'album in genovese "Creuza de mä" (1984), sicuramente uno dei più importanti e rivoluzionari, in ogni senso, di Fabrizio de André.
"Sidùn" è la città di Sidone, in Libano, teatro allora di ripetuti massacri durante la guerra civile che sconvolse il Libano (campo di battaglia di Siria e Israele) dal 13 aprile 1975 fino al 1991. A farne le spese fu naturalmente in massima parte la popolazione civile, soprattutto i numerosissimi rifugiati palestinesi.
La canzone è introdotta dalle voci di Ronald Reagan e Ariel Sharon alle quali fa da sfondo il rumore dei carri armati.
«Certo, navigando non è che si incontrino soltanto Jamine o tavole imbandite con gatti in salmì spacciati per conigli selvatici, come si dice nella... (continua)
U mæ ninin u mæ
(continua)
(continua)
Auschwitz, o Canzone del bambino nel vento
[Novembre 1964]
Testo e musica di Francesco Guccini
(Accreditata originariamente a Lunero (Iller Pattacini) e Maurizio Vandelli)
Prima incisione: Equipe 84, single Bang Bang / Auschwitz [settembre 1966]
In album: Francesco Guccini, Folk Beat n°1 [1967]
[November 1964]
Lyrics and Music by Francesco Guccini
(Originally credited to Lunero (Iller Pattacini) and Maurizio Vandelli)
First recording: Equipe 84, single Bang Bang / Auschwitz [settembre 1966]
Album recording: Francesco Guccini, Folk Beat n°1 [1967]
[Novembre 1964]
Paroles et musique de Francesco Guccini
(Attribuées originellement à Lunero (Iller Pattacini) et Maurizio Vandelli)
Premier enregistrement: Equipe 84, single Bang Bang / Auschwitz [settembre 1966]
En album: Francesco Guccini, Folk Beat n°1 [1967]
[Marraskuuta 1964]
Sanat ja sävel: Francesco Guccini
(Sanat ja sävel annettiin alun perin Lunerolle (Iller... (continua)
Testo e musica di Francesco Guccini
(Accreditata originariamente a Lunero (Iller Pattacini) e Maurizio Vandelli)
Prima incisione: Equipe 84, single Bang Bang / Auschwitz [settembre 1966]
In album: Francesco Guccini, Folk Beat n°1 [1967]
[November 1964]
Lyrics and Music by Francesco Guccini
(Originally credited to Lunero (Iller Pattacini) and Maurizio Vandelli)
First recording: Equipe 84, single Bang Bang / Auschwitz [settembre 1966]
Album recording: Francesco Guccini, Folk Beat n°1 [1967]
[Novembre 1964]
Paroles et musique de Francesco Guccini
(Attribuées originellement à Lunero (Iller Pattacini) et Maurizio Vandelli)
Premier enregistrement: Equipe 84, single Bang Bang / Auschwitz [settembre 1966]
En album: Francesco Guccini, Folk Beat n°1 [1967]
[Marraskuuta 1964]
Sanat ja sävel: Francesco Guccini
(Sanat ja sävel annettiin alun perin Lunerolle (Iller... (continua)
Son morto con altri cento
(continua)
(continua)
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Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Francesco Guccini
Musica / Music / Musique / Saevel: Mauro Pagani
Album / Albumi: Note di viaggio - Capitolo 1 "Venite avanti..."