Funeral Pyre
[1981]
Parole di Paul Weller
Musica de The Jam
Singolo poi incluso nell’EP “The Jam”
Sembra quasi di trovarsi in Germania nel 1933, durante uno dei “Bücherverbrennungen”, i roghi dei libri organizzati dai nazisti appena saliti al potere, e invece qui siamo nella Gran Bretagna della “Iron Lady” Margaret Thatcher, dove “il debole viene schiacciato e il forte è sempre più forte…”
Parole di Paul Weller
Musica de The Jam
Singolo poi incluso nell’EP “The Jam”
Sembra quasi di trovarsi in Germania nel 1933, durante uno dei “Bücherverbrennungen”, i roghi dei libri organizzati dai nazisti appena saliti al potere, e invece qui siamo nella Gran Bretagna della “Iron Lady” Margaret Thatcher, dove “il debole viene schiacciato e il forte è sempre più forte…”
Down in amongst the streets tonight
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/4/2014 - 14:47
Percorsi:
Miss Maggie Thatcher
Ghetto
La canzone de The Jam, scritta da Paul Weller, che ispirò “Ghetto” degli Statuto:
TOWN CALLED MALICE
Better stop dreaming of the quiet life -
cos it's the one we'll never know
And quit running for that runaway bus -
cos those rosey days are few
And - stop apologising for the things you've never done,
Cos time is short and life is cruel -
but it's up to us to change
This town called malice.
Rows and rows of disused milk floats
stand dying in the dairy yard
And a hundred lonely housewives clutch empty milk
bottles to their hearts
Hanging out their old love letters on the line to dry
It's enough to make you stop believing when tears come
fast and furious
In a town called malice.
Struggle after struggle - year after year
The atmosphere's a fine blend of ice -
I'm almost stone cold dead
In a town called malice.
A whole street's belief in Sunday's roast beef
gets dashed... (continua)
TOWN CALLED MALICE
Better stop dreaming of the quiet life -
cos it's the one we'll never know
And quit running for that runaway bus -
cos those rosey days are few
And - stop apologising for the things you've never done,
Cos time is short and life is cruel -
but it's up to us to change
This town called malice.
Rows and rows of disused milk floats
stand dying in the dairy yard
And a hundred lonely housewives clutch empty milk
bottles to their hearts
Hanging out their old love letters on the line to dry
It's enough to make you stop believing when tears come
fast and furious
In a town called malice.
Struggle after struggle - year after year
The atmosphere's a fine blend of ice -
I'm almost stone cold dead
In a town called malice.
A whole street's belief in Sunday's roast beef
gets dashed... (continua)
Bernart Bartleby 25/2/2014 - 13:27
Walls Come Tumbling Down
[1985]
Parole e musica di Paul Weller
Nel disco intitolato “Our Favourite Shop”
Manifesto politico di Paul Weller contro la Gran Bretagna dell’autoritarismo thatcheriano (“The public enemies, No 10”), contro l’inebetimento e imbonimento delle coscienze attraverso la TV e l’ “hire purchase” (HP, o “never-never”), cioè il sistema di indebitamento (ed impoverimento dei già poveri) costituito dalle formule di finanziamento rateale, contro il lavoro precario e saltuario che trasforma l’uomo in una bestia da soma (“dangle jobs, like a donkey's carrot”) sempre esposta al ricatto del padrone…
Parole e musica di Paul Weller
Nel disco intitolato “Our Favourite Shop”
Manifesto politico di Paul Weller contro la Gran Bretagna dell’autoritarismo thatcheriano (“The public enemies, No 10”), contro l’inebetimento e imbonimento delle coscienze attraverso la TV e l’ “hire purchase” (HP, o “never-never”), cioè il sistema di indebitamento (ed impoverimento dei già poveri) costituito dalle formule di finanziamento rateale, contro il lavoro precario e saltuario che trasforma l’uomo in una bestia da soma (“dangle jobs, like a donkey's carrot”) sempre esposta al ricatto del padrone…
You don't have
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 1/7/2013 - 14:34
Going Underground
[1980]
Scritta da Paul Weller
Una canzone dall’ultima cruenta fase della guerra fredda, quella dello “scudo stellare” reaganiano, dell’ennesima escalation atomica, dei soldi pubblici spesi per “comprare manuali di sopravvivenza ai crimini nucleari” e “ancora più missili e fucili al posto delle giostre per i bambini”…
Anni terribili, con la Thatcher in casa e fuori i soldati russi che invadevano l’Afghanistan… Meglio nascondersi, sprofondarsi in qualche taverna dove almeno si può suonare e cantare e conservare la speranza nel domani…
Un hit che resistette tre settimane in testa alle classifiche.
Scritta da Paul Weller
Una canzone dall’ultima cruenta fase della guerra fredda, quella dello “scudo stellare” reaganiano, dell’ennesima escalation atomica, dei soldi pubblici spesi per “comprare manuali di sopravvivenza ai crimini nucleari” e “ancora più missili e fucili al posto delle giostre per i bambini”…
Anni terribili, con la Thatcher in casa e fuori i soldati russi che invadevano l’Afghanistan… Meglio nascondersi, sprofondarsi in qualche taverna dove almeno si può suonare e cantare e conservare la speranza nel domani…
Un hit che resistette tre settimane in testa alle classifiche.
Some people might say my life is in a rut,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 18/7/2012 - 13:45
Soul Deep
[1984]
Nel dicembre del 1984 Paul Weller mise su un super-gruppo, The Council Collective, con lo scopo di organizzare iniziative e concerti in favore dei minatori inglesi che dal marzo dello stesso anno si trovavano in sciopero contro la chiusura delle miniere e la conseguente ondata di licenziamenti annunciati dal governo Thatcher.
Lo sciopero durò 50 settimane ed ebbe un costo altissimo, per i sindacati e soprattutto per i lavoratori che uscirono sconfitti dallo scontro con la “Lady di Ferro”…
Benchè questo brano scritto da Weller contenesse versi durissimi contro il governo, il suo ritmo danzereccio piacque molto alle radio e alle reti tv, sicchè The Council Collective si trovarono persino ad interpretarlo al “Top of the Pops” in un’atmosfera irreale, su di un set da disco-party pieno di fari e luci stroboscopiche…
Nel dicembre del 1984 Paul Weller mise su un super-gruppo, The Council Collective, con lo scopo di organizzare iniziative e concerti in favore dei minatori inglesi che dal marzo dello stesso anno si trovavano in sciopero contro la chiusura delle miniere e la conseguente ondata di licenziamenti annunciati dal governo Thatcher.
Lo sciopero durò 50 settimane ed ebbe un costo altissimo, per i sindacati e soprattutto per i lavoratori che uscirono sconfitti dallo scontro con la “Lady di Ferro”…
Benchè questo brano scritto da Weller contenesse versi durissimi contro il governo, il suo ritmo danzereccio piacque molto alle radio e alle reti tv, sicchè The Council Collective si trovarono persino ad interpretarlo al “Top of the Pops” in un’atmosfera irreale, su di un set da disco-party pieno di fari e luci stroboscopiche…
Getcha mining soul deep, with a lesson in history
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 8/3/2012 - 15:35
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Album: As Is Now
Una canzone bellissima e potentissima, diretta contro i codardi che usano la violenza e uccidono persone nel nome del potere e della supremazia, i selvaggi che spesso si nascondono dietro una bandiera, un'uniforme raffinata. Ma se davvero c'è da qualche parte un qualche dio, non saranno perdonati.