senti mi fa schifo questo sito!!!!!!!!!!!!!!!
Ci potevate mettere qualcosa di +............
Io volevo il commento della canzone o quacosaltro.........stupidi.......
Ci potevate mettere qualcosa di +............
Io volevo il commento della canzone o quacosaltro.........stupidi.......
karol 10/5/2005 - 16:44
Ho approvato il commento precedente sia per far vedere che non censuriamo nulla, sia per mostrare che la madre degli imbecilli è sempre incinta. Due piccioni con una fava.
Riccardo Venturi 10/5/2005 - 19:31
Arrivo in ritardo di due anni... ma ci tenevo a dire che invece questo sito è splendido, complimenti per la cura dei dettagli, delle ricerche e delle spiegazioni. Davvero un lavoro bellissimo!
Io ero in cerca di informazioni riguardanti la musica durante il periodo nazista.. sto facendo una tesina per la maturità di quest'anno e questo sito sicuramente mi aiuterà a delineare determinati collegamenti letterari e storici. Grazie per il vostro aiuto :)
(Manuel)
Io ero in cerca di informazioni riguardanti la musica durante il periodo nazista.. sto facendo una tesina per la maturità di quest'anno e questo sito sicuramente mi aiuterà a delineare determinati collegamenti letterari e storici. Grazie per il vostro aiuto :)
(Manuel)
Ecco, le tue parole sono veramente l'essenza di quello che abbiamo inteso fare, Manuel. Grazie a te. E in bocca al lupo per la maturità! [RV]
Leggo il vostro sito:molto interessante, complimenti. Vorrei sapere se potreste aiutarmi nella ricerca di una parodia della canzone "la mia canzone al vento" degli anni 40. Più o meno suonava così: . Strofa . La scatoletta di carne conservata, , la caramella, la cioccolata. . Ma tu ti sei buttata a precipizio, . e non conosci ancora l'armistizio, . tra nove mesi lo conoscerai
, . allora certo non dirai thank you. . Mamma, mamma, chi chiamerò papà? Sarà un cinese giallo canarino, sarà un americano, un inglesino? O forse un francesino, o meglio ancora un marocchino? Mamma, mamma, dimmi chi sarà il papà. Ringrazio e allego email
, . allora certo non dirai thank you. . Mamma, mamma, chi chiamerò papà? Sarà un cinese giallo canarino, sarà un americano, un inglesino? O forse un francesino, o meglio ancora un marocchino? Mamma, mamma, dimmi chi sarà il papà. Ringrazio e allego email
Giorgio 26/8/2012 - 14:14
Per ciò che riguarda la correttezza della traduzione vale quello già scritto per "Col cuore in mano".
Non mi pare che questo brano sia stato inciso in un disco da A. L.
Io l'ho ascoltato alla Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori di Trieste in occasione della Giornata della Memoria 2012 dal Patchwork Ensemble (Alfredo Lacosegliaz, Ornella Serafini, Cristina Verità, Orietta Fossati, Daniele Furlan).
Flavio Poltronieri
Non mi pare che questo brano sia stato inciso in un disco da A. L.
Io l'ho ascoltato alla Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori di Trieste in occasione della Giornata della Memoria 2012 dal Patchwork Ensemble (Alfredo Lacosegliaz, Ornella Serafini, Cristina Verità, Orietta Fossati, Daniele Furlan).
Flavio Poltronieri
FUMA IL CAMINO
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 22/4/2014 - 15:45
TRIESTE «Alfredo Lacosegliaz - ha detto una volta Moni Ovadia - è quello che mi ha introdotto, quasi quarant’anni fa, alla musica balcanica. E gliene sarò sempre grato. Spero che Trieste prima o poi lo onori come si deve...».
Dovrà farlo ora che il musicista triestino, classe 1953, se n’è andato. Se n’è andato ieri a Trieste, maledettamente troppo presto, lasciandoci un’eredità culturale, musicale e umana molto importante. Lacosegliaz è stato per oltre quarant’anni un protagonista di primissimo piano della scena musicale triestina. Un anticipatore dell’interesse per la musica balcanica, per le contaminazioni che guardavano a Oriente, per i ritmi dispari così poco praticati in Occidente.
da Il Piccolo
Dovrà farlo ora che il musicista triestino, classe 1953, se n’è andato. Se n’è andato ieri a Trieste, maledettamente troppo presto, lasciandoci un’eredità culturale, musicale e umana molto importante. Lacosegliaz è stato per oltre quarant’anni un protagonista di primissimo piano della scena musicale triestina. Un anticipatore dell’interesse per la musica balcanica, per le contaminazioni che guardavano a Oriente, per i ritmi dispari così poco praticati in Occidente.
da Il Piccolo
Maledizione! Conservo tutti i dischi di Alfredo, dagli LP incisi per la cooperativa l'Orchestra fino agli ultimi cd che gli avevo richiesto e che mi aveva inviato, canzoni dai titoli affascinanti: Pan Duro, Musiche del delta del Rio Ospo, Sul sentiero dell'Asina Bianca, dischi multikulturali, dedicati alla moralità della musica, alla fratellanza, all'invettiva (...io non sento commozione ai funerali, quando la patria onora quei morti, sputo disprezzo sull'ipocrisia, sull'industria di guerra che vende pace). Non sapevo fosse malato, che tristezza! L'ultima volta lo avevo ascoltato alla Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori di Trieste alla Giornata della Memoria 2012 e il suo Patchwork Ensemble iniziò lo spettacolo con Lomir Sich Iberbetn-Facciamo Pace...
Flavio Poltronieri 30/9/2016 - 09:05
Caro Flavio, se hai altri testi di Alfredo in tema con il nostro sito (e credo che ce ne siano parecchi!) non esitare a inviarceli. Sicuramente pubblicare la sua opera e' il miglior modo di ricordare un grande artista.
CCG Staff 30/9/2016 - 09:29
Volentieri, purtroppo è il tempo che mi manca, sono impegnato in vari progetti e in vari luoghi, quindi scusatemi se non riuscirò a farlo a breve termine, purtroppo non molti lo conoscevano ma era un grande artista e viveva in una regione prossima alla mia. Ha cantato, scritto e musicato di Trieste e della sua storia vista con gli occhi popolari, è stata la musica Klezmer a metterci in contatto, quella melodia sinuosa e struggente che per sopravvivere "si è riempita dei sogni e delle lacrime degli uomini", una musica peraltro che da sempre non considera la parola "confine" e che non fatica affatto a unire la sabbia del deserto con le acque del Danubio. Un abbraccio
Flavio Poltronieri 30/9/2016 - 10:10
Proprio questa mela gialla che tengo nella mano (cosa praticamente quotidiana nel luogo dove mi trovo a dimorare di questi tempi) oggi mi ha riportato alla mente che la colonna sonora de "La Cotogna di Istambul" è stato il testamento musicale di Alfredo: Dunje Ranke. Dove anche Vinicio Capossela si unisce alla Confraternita della Cotogna......"distruggimento, codice oscuro, ribollimento, turca parola, turco dominio, fegato ombroso...sillabe oscure, nero lamento...separazione, terra perduta, fuga di ebrei verso l'Oriente dove cavalca la mezzaluna, neri Balcani...il romancero di Sarajevo......." (Kara Sevdah)
Flavio Poltronieri 21/2/2017 - 15:28
16 settembre, Risiera di San Sabba, Trieste: 18 cori sociali dall'Europa, 130 persone che cantano per la resistenza ad ogni razzismo e ogni legge razzista. Organizzato coordinato dal Coro sociale di Trieste
vabbe, ma la melodia (che non viene specificata) è praticamente la Катюша
dai...
a, ecco, perché é Fischia il vento, ok, du' palle però...
dai...
a, ecco, perché é Fischia il vento, ok, du' palle però...
krzyś 16/9/2018 - 19:24
Oh, tussètornato! Com'è andato i' viaggio? :-)
Saludziek i abbraczek!
PS. La musica è, per forza, quella della Katjuša: il coro esegue una versione di "Fischia il vento", non si tratta di "Fuma el camin". Qui sotto "Fuma el camin" interpretata dall'Ensemble Havadià (Alfredo Lacosegliaz, Mauro Minucci, Mario Arcari, Gianfrancesco Calabrese, Mariuccia Colegni, Silvia Paggi, Moni Ovadia):
Saludziek i abbraczek!
PS. La musica è, per forza, quella della Katjuša: il coro esegue una versione di "Fischia il vento", non si tratta di "Fuma el camin". Qui sotto "Fuma el camin" interpretata dall'Ensemble Havadià (Alfredo Lacosegliaz, Mauro Minucci, Mario Arcari, Gianfrancesco Calabrese, Mariuccia Colegni, Silvia Paggi, Moni Ovadia):
Riccardo Venturi 17/9/2018 - 05:27
Tutto bene, grazie. Spero anche che ci si rivede presto.
Un grande saluto allo staff e a tutti i contribuenti delle CCG.
再見
Un grande saluto allo staff e a tutti i contribuenti delle CCG.
再見
Chiang Krzy-siek 18/9/2018 - 18:21
Magari ci avessimo contribuenti ! Si potrebbe chiedere l'otto per mille per il sito...? :-))
Riccardo Venturi 18/9/2018 - 19:59
Chanson italienne (Veneto Triestino) – Fuma el camin – Alfredo Lacosegliaz – 1977
Poème de Carolus L. Cergoly, poète triestin (voir aussi Il suo nome: bandito).
Musique : Alfredo Lacosegliaz
Carolus L. Cergoly (pseudonyme de Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny), 1908-1987) est un écrivain et poète triestin. Dans ses poésies, on trouve souvent les thèmes de la Résistance, la persécution des juifs, les barbaries nazifascistes. Il écrit ces poèmes parce que, comme on peut le lire dans la préface de son livre « Chants clandestins » : « Aujourd’hui les cieux sont presque sereins, mais il ne faut pas oublier, comme certains le voudraient, les larmes et le sang versés pour les rendre propres. »
Poème de Carolus L. Cergoly, poète triestin (voir aussi Il suo nome: bandito).
Musique : Alfredo Lacosegliaz
Carolus L. Cergoly (pseudonyme de Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny), 1908-1987) est un écrivain et poète triestin. Dans ses poésies, on trouve souvent les thèmes de la Résistance, la persécution des juifs, les barbaries nazifascistes. Il écrit ces poèmes parce que, comme on peut le lire dans la préface de son livre « Chants clandestins » : « Aujourd’hui les cieux sont presque sereins, mais il ne faut pas oublier, comme certains le voudraient, les larmes et le sang versés pour les rendre propres. »
LA CHEMINÉE FUME
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 28/9/2018 - 14:19
Et pourquoi pas ? C'est une bonne idée. Nous, on veut bien ouvrir le bal en mettant, disons, 10 Euros par mois.
Mais il faudrait préciser un compte et le mode de paiement.
S'il y en a des plus riches, ils peuvent mettre plus...
Cordial
Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
Mais il faudrait préciser un compte et le mode de paiement.
S'il y en a des plus riches, ils peuvent mettre plus...
Cordial
Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
Marco Valdo M.I. 28/9/2018 - 19:12
"Fuma el camin" si trova nel primo disco (vinile) di Alfredo Lacosegliaz, "L'orco feroce", pubblicato nel 1976. Disco ormai introvabile, ovviamente, ma è stato caricato su Youtube qui.
In seguito Alfredo ha musicato altre poesie di Cergoly, "El kolo go balà", ad esempio, ed ha anche dedicato uno spettacolo intero ("Cergoleide") al grande letterato triestino. Il video del concerto dei cori sociali alla Risiera è importante, ma c'entra poco con il lavoro di Alfredo.
In seguito Alfredo ha musicato altre poesie di Cergoly, "El kolo go balà", ad esempio, ed ha anche dedicato uno spettacolo intero ("Cergoleide") al grande letterato triestino. Il video del concerto dei cori sociali alla Risiera è importante, ma c'entra poco con il lavoro di Alfredo.
Claudia Cernigoi 27/2/2023 - 18:45
@ Claudia Cernigoi
Prima di tutto, grazie per aver contribuito il video dell'intero album di Alfredo Lacosegliaz. Come puoi vedere, lo ho anche messo in prima posizione nell'apposito box video. Fuma el camin fa parte di questo sito da vent'anni: è una delle 603 “CCG Primitive”, cioè fa parte delle canzoni che furono raccolte originariamente nel 2003 e che formano il “nucleo storico” del sito.
Ne approfitto per chiederti se sei per caso questa Claudia Cernigoi. Se così fosse, ti sono venuto ad ascoltare (addirittura un paio di volte, se ricordo bene) presso un centro sociale di Firenze quando hai tenuto degli incontri a proposito di certe cavità carsiche che poi son servite a fabbricare “giornate del ricordo” tanto care a fascisti e fascistelli vari (ma, ohimè, non soltanto a loro). In tal caso, ti ringrazio anche per questo oltre che per il video di Alfredo Lacosegliaz. Molto felice di averti in questo sito, e spero che un giorno o l'altro ci torni a trovare.
Prima di tutto, grazie per aver contribuito il video dell'intero album di Alfredo Lacosegliaz. Come puoi vedere, lo ho anche messo in prima posizione nell'apposito box video. Fuma el camin fa parte di questo sito da vent'anni: è una delle 603 “CCG Primitive”, cioè fa parte delle canzoni che furono raccolte originariamente nel 2003 e che formano il “nucleo storico” del sito.
Ne approfitto per chiederti se sei per caso questa Claudia Cernigoi. Se così fosse, ti sono venuto ad ascoltare (addirittura un paio di volte, se ricordo bene) presso un centro sociale di Firenze quando hai tenuto degli incontri a proposito di certe cavità carsiche che poi son servite a fabbricare “giornate del ricordo” tanto care a fascisti e fascistelli vari (ma, ohimè, non soltanto a loro). In tal caso, ti ringrazio anche per questo oltre che per il video di Alfredo Lacosegliaz. Molto felice di averti in questo sito, e spero che un giorno o l'altro ci torni a trovare.
Riccardo Venturi 28/2/2023 - 00:38
El kolo go balà
[1972]
Versi di Carolus Luigi Cergoly, propr. Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny) (Trieste, 1908–1987), poeta e giornalista italiano di origine giuliana. Dalla raccolta "I canti clandestini. Nuove poesie in lessico triestino", ispirati alla guerra partigiana e alla deportazione degli ebrei.
Musica degli Zuf de Žur.
Musicata anche da Alfredo Lacosegliaz
Negli album del gruppo goriziano intitolati “Lasciapassare” del 2001 e “Partigiani!” del 2004.
Carolus Cergoly esordì come scrittore a soli ventanni nel 1928. Come ufficiale della Croce Rossa nel 1942 fu inviato sul fronte ucraino, durante la Campagna di Russia. Congedato nel 1943, ben presto si unì a i partigiani, combattendo prima nel gruppo "Giustizia e Libertà", poi nella Brigata garibaldina "Fontanot", aggregata all’esercito jugoslavo.
“Il Kolo (in serbo-croato: Kolo, Коло, "cerchio") è una danza tradizionale di gruppo, popolare... (continua)
Versi di Carolus Luigi Cergoly, propr. Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny) (Trieste, 1908–1987), poeta e giornalista italiano di origine giuliana. Dalla raccolta "I canti clandestini. Nuove poesie in lessico triestino", ispirati alla guerra partigiana e alla deportazione degli ebrei.
Musica degli Zuf de Žur.
Musicata anche da Alfredo Lacosegliaz
Negli album del gruppo goriziano intitolati “Lasciapassare” del 2001 e “Partigiani!” del 2004.
Carolus Cergoly esordì come scrittore a soli ventanni nel 1928. Come ufficiale della Croce Rossa nel 1942 fu inviato sul fronte ucraino, durante la Campagna di Russia. Congedato nel 1943, ben presto si unì a i partigiani, combattendo prima nel gruppo "Giustizia e Libertà", poi nella Brigata garibaldina "Fontanot", aggregata all’esercito jugoslavo.
“Il Kolo (in serbo-croato: Kolo, Коло, "cerchio") è una danza tradizionale di gruppo, popolare... (continua)
El kolo go balà
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/9/2014 - 11:45
Col cuore in man
da "DOM TATY TOMKA" – il manifesto 1997
Muore Francesco Giuseppe, con la fine della prima guerra mondiale Trieste è italiana. La persecuzione contro sloveni e croati, il fascismo, la resistenza, la libertà nella storia di una venditrice di fiori slava.
Muore Francesco Giuseppe, con la fine della prima guerra mondiale Trieste è italiana. La persecuzione contro sloveni e croati, il fascismo, la resistenza, la libertà nella storia di una venditrice di fiori slava.
Fiori la vendi in piazza, fiori del Carso, o ben del Kras
(continua)
(continua)
30/12/2012 - 19:43
Non sono un esperto di dialetti ma credo che la dicitura "Giuliano Triestino" non abbia molto senso per il dialetto di Trieste. Semmai "Veneto Triestino" visto che fondamentalmente si tratta di un dialetto veneto anche se con alcune particolarità locali (anche secondo wikipedia). Ricalcare la divisione tra le regioni italiane non ha molto senso dal punto di vista linguistico...
Lorenzo 30/12/2012 - 19:55
Non conosco il triestino ma sono di Verona e si capiscono bene queste parole, comunque se qualcuno trova delle imperfezioni sarebbe gradito un suo intervento sulla traduzione.
Colgo l'occasione per precisare che la colonna sonora del film "Senza Pelle" è uscita su CD a cura della EMI nel 1994
e che nella discografia di A.L. (persona gentile e artista sottovalutato) non sono citati i dischi :
- ALFREDO LACOSEGLIAZ Reset (1993)
- ALFREDO LACOSEGLIAZ PATCHWORK ENSEMBLE Pan Duro(2010)
- ALFREDO LACOSEGLIAZ PATCHWORK ENSEMBLE Hypnos (2011)
- Musiche per "la cotogna di Istanbul" di Paolo Rumiz (il CD è allegato al libro) (2011)
Flavio Poltronieri
Colgo l'occasione per precisare che la colonna sonora del film "Senza Pelle" è uscita su CD a cura della EMI nel 1994
e che nella discografia di A.L. (persona gentile e artista sottovalutato) non sono citati i dischi :
- ALFREDO LACOSEGLIAZ Reset (1993)
- ALFREDO LACOSEGLIAZ PATCHWORK ENSEMBLE Pan Duro(2010)
- ALFREDO LACOSEGLIAZ PATCHWORK ENSEMBLE Hypnos (2011)
- Musiche per "la cotogna di Istanbul" di Paolo Rumiz (il CD è allegato al libro) (2011)
Flavio Poltronieri
COL CUORE IN MANO
(continua)
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 22/4/2014 - 15:17
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Il testo è una poesia di Carolus L. Cergoly, poeta triestino (vedi anche Il suo nome: bandito). Musica di Alfredo Lacosegliaz
Album / Albumi: L'orco feroce
Carolus L. Cergoly (pseudonimo di Carlo Luigi Cergoly Serini (Zriny), 1908-1987) fu uno scrittore e poeta triestino. Nelle sue poesie si ritrovano spesso i temi della Resistenza, la persecuzione degli ebrei, le barbarie nazifasciste. Scrive queste poesie perché, come si può leggere nella prefazione del suo libro "Canti clandestini": "Oggi i cieli sono quasi sereni, ma non bisogna dimenticare, come certi vorrebbero, le lacrime e il sangue versato per renderli puliti."