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Autore Eugène Pottier

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L’auge

L’auge
‎[1871]‎
Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda ‎edizione accresciuta, 1908)‎
Con dedica “À J.-B. Clément, membre de la Commune”, proprio lui, l’autore ‎de La semaine sanglante, de Le temps des cerises e di tanti altri “chants révolutionnaires”… ‎
Pottier e Clément sapevano bene entrambi che “l’ordine borghese è un’enorme mangiatoia ‎dove i ricchi sgrufolano ma non è con l’acqua fresca che questi grossi porci s’ingrassano” ‎bensì col sangue dei lavoratori e della povera gente.‎

‎“Et dans ce livre, que l’amicale initiative de son collègue de la Commune de Paris, le citoyen ‎Goupil, est parvenue à répandre et à populariser, le barde vigoureux, le militant sans peur ni ‎reproche que fut Pottier, dresse ses protestations hardies contre la Trinité criminelle qui constitue la ‎plus formidable oppression dont les êtres humains aient eu à souffrir... (continua)
L’ordre bourgeois, c’est l’auge immense
(continua)
inviata da Dead End 13/3/2013 - 17:06

L’anthropophage

L’anthropophage
Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda ‎edizione accresciuta, 1908)‎
Dedicata “Au comte Albert de Neuville”, che ignoro chi fosse...‎


Chi è il “vecchio cannibale” che si aggira tra campi di battaglia, bordelli, galere e fabbriche, ‎ovunque dove gli esseri umani pagano il loro tributo di sangue al Potere? E’ il Potere stesso, un ‎mostro bifronte: su di un faccia la Famiglia, sull’altra la Proprietà.‎


Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda a sfondo politico-sociale stampati e diffusi su fogli volanti.

Tra i tanti testi è degno di nota... (continua)
As-tu le cœur bardé de fer ?
(continua)
inviata da Dead End 13/3/2013 - 14:50

Guillaume et Paris

Guillaume et Paris
‎[Novembre 1870]‎
Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda ‎edizione accresciuta, 1908)‎
Pubblicata sul giornale “Le Combat” fondato da Félix Aimé Pyat (1810-1889), giornalista e ‎personalità di spicco della Comune.‎


‎Guillaume è l’imperatore Guglielmo I di Germania, re di Prussia, le cui truppe ‎assediavano Parigi dal settembre del 1870.‎
‎Cambronne - l’esclamazione della città di Parigi che resiste all’assediante – è il ‎generale Pierre Jacques Étienne Cambronne (1770-1842), quello che – leggenda vuole - alla fine ‎della battaglia di Waterloo del 1815 al generale britannico Colville, che gli intimava la resa, rispose: ‎‎“La garde meurt mais ne se rend pas!” o, più semplicemente, “Merde!”… Nella realtà gli inglesi ‎spazzarono via l’ultima resistenza francese e Cambronne, ferito, fu fatto prigioniero ma “Merde!” ‎rimane ancora oggi... (continua)
[Guillaume]
(continua)
inviata da Dead End 13/3/2013 - 14:16
Si chiama L' dierin-ne bataye ed è la versione dell'Internazionale in lingua Vallone; ovvero, nella 100a lingua presente in quella che è diventata, probabilmente, la pagina Web più famosa al mondo sull'inno internazionale dei Lavoratori. Dobbiamo, per questo, tutti i nostri ringraziamenti a Marco Valdo M.I., che la ha reperita.
Riccardo Venturi 5/3/2013 - 23:52

N’en faut plus‎

N’en faut plus‎
‎[Dopo il 1871]‎
Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda ‎edizione accresciuta, 1908)‎
Ignoro su quale melodia fosse intonata.‎
Con dedica “À J. Joffrin, conseiller ‎municipal”. Si tratta di Jules Joffrin (1846-‎‎1890), sostenitore della Comune, riparato poi in Gran Bretagna come lo stesso Pottier. Socialista, fu ‎in seguito un acerrimo oppositore del nazionalismo boulangista bellicista e antisemita (e fu grande ‎nemico dell’Henri Rochefort cui Pottier dedicò, come abbiamo visto, un’altra sua canzone, ‎‎Tu ne sais donc rien ?‎).‎

Chissà se Rino Gaetano aveva letto il testo di questa canzone di Pottier prima di scrivere la sua ‎celebre invettiva Nun te reggae ‎più?‎

Qui, poco dopo l’assedio prussiano e La semaine sanglante, è l’operaio della periferia di Parigi (“le ‎fabourien”), quello che ha lottato “Senza-Sentire-Freddo-agli-Occhi”,... (continua)
Pas-Froid-aux-Yeux, le faubourien,
(continua)
inviata da Dead End 22/1/2013 - 14:25

Tu ne sais donc rien ?‎

Tu ne sais donc rien ?‎
‎[1871]‎
Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda ‎edizione accresciuta, 1908)‎
Ignoro su quale melodia fosse intonata.‎
Con dedica “À Henri Rochefort”‎



Una canzone scritta da Pottier nell’estate del 1871 quando, riuscito miracolosamente a scampare al ‎massacro della Comune, si trovava esule in Gran Bretagna, a Gravesend. Ed è all’immobile ed ‎indifferente foresta che circonda la cittadina inglese che il poeta rivoluzionario si rivolge ancora ‎incredulo per l’enormità di quanto appena accaduto: tutto quel sangue versato, tutta quella ‎inenarrabile violenza, tutte quelle speranze tradite…‎



La dedica è a Henri Rochefort (1831-1913), giornalista, polemista, direttore di pubblicazioni ‎satiriche, autore di teatro. Sostenne l’esperienza della Comune ma ne fu anche un feroce critico, ‎tanto da inimicarsi sia i comunardi che il governo... (continua)
La mort a fait double saignée ;
(continua)
inviata da Dead End 22/1/2013 - 12:10

Madeleine et Marie‎

Madeleine et Marie‎
‎[1857]‎
Versi di Eugène Pottier, dai Chants ‎révolutionnaires, 1908, seconda edizione.‎
Con dedica “À Louise Michel” (1830-1905), una delle figure maggiori della Comune di ‎Parigi, rivoluzionaria, femminista, anarchica.‎

Nonostante la deportazione in Nuova Caledonia ed il grave attentato subìto nel 1888, a Louise ‎Michel, come essere umano e come donna, andò senz’altro meglio che alle due protagoniste di ‎questa canzone, Madeleine, prostituta, e Marie, operaia, morte – o, meglio, assassinate - di ‎privazioni e di miseria nella Parigi del Secondo Impero…‎


Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda... (continua)
Dans un faubourg tout brumeux d’industrie,
(continua)
inviata da Dead End 7/1/2013 - 13:24

L'abolition de la peine de mort

L'abolition de la peine de mort
28 dicembre 2012

Il riferimento a "piazza Grève fuor di barriera" necessita forse di qualche spiegazione. Place de Grève è una piazza importantissima nella storia di Parigi e della Francia intera; è situata in riva alla Senna, e dal 1803 si chiama ufficialmente Place de l'Hôtel de Ville dato che vi sorge il Municipio Generale parigino.

Si trattava di un antico terreno sabbioso e ciottoloso, da cui il nome: in francese, una grève è una sorta di spiaggia composta da un misto di ciottoli (graviers) e sabbia. Nei pressi della piazza si formò nel medioevo il porto fluviale più importante di Parigi; al porto tenne dietro ben presto un grosso mercato, e infine un nuovo quartiere intero. L'installazione del Municipio parigino sulla piazza è antica.

Data la presenza del porto e del mercato, i lavoratori disoccupati presero l'abitudine di raggrupparvisi all'alba in cerca di un impiego. Vennero... (continua)
L'ABOLIZIONE DELLA PENA DI MORTE
(continua)
28/12/2012 - 11:48
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Le roi boiteux

Le roi boiteux

[1852?]‎
Versi e musica di Gustave Nadaud (1820-1893), ‎‎goguettier, poeta e cantautore, ‎autore di Le soldat de Marsala, amico e mentore di Eugène Pottier.‎
In Chansons de Gustave Nadaud, Henri Plon ‎editore, 1870 (8^ edizione)‎
Georges Brassens compose una nuova musica per il brano e lo interpretò durante una trasmissione ‎radiofonica nel 1979.‎
Incluso poi nella raccolta postuma “Brassens chante Bruant, Colpi, Musset, Nadaud, Norge” ‎pubblicata nel 1983.‎

Sapiente ed arguta satira del Potere scritta da Nadaud all’indirizzo di Napoleone III, ‎autoproclamatosi “Imperatore dei francesi” dopo il golpe del dicembre 1851 con cui esautorò il ‎Parlamento, spiazzando sia i conservatori del “parti de l'Ordre” sia i radicali repubblicani… ‎
Un roi d’Espagne, ou bien de France,
(continua)
inviata da Dead End 27/12/2012 - 17:34

Le grand Krack

Le grand Krack
‎[1882?]‎
In “Chants révolutionnaires”, 1887 (edizione ampliata nel 1908)‎

Dedicata a Gustave Rouanet, giornalista di sinistra e deputato socialista (che più tardi però fece ‎parte dell’aggruppamento antisemita alla Camera negli anni dell’Affare Dreyfus)‎
Musica del gruppo “Trois lignes de bling” dal disco “Marius Jacob – Écrits” pubblicato da ‎L’Insomniaque nel 1995 e poi riedito nel 2004 con il diverso titolo de “Les Travailleurs de la Nuit”‎


Proprio come in questi ultimi anni, anche alla fine dell’800 scandali e collassi finanziari e crisi ‎economica portarono le masse alla fame e fecero invece la fortuna di banchieri e speculatori che in ‎gran parte erano stati i responsabili stessi del dissesto. Il tutto con la benedizione e la complicità dei ‎governi. ‎
Questa canzone fu probabilmente scritta dall’autore de L'Internationale nel 1881 o nel 1882, nel pieno di ‎una crisi feroce... (continua)
Le grand Krack est bien proche,‎
(continua)
inviata da Dead End 25/10/2012 - 11:33

La grève

La grève
‎[1884]‎
In “Chants révolutionnaires”, 1887 (edizione ampliata nel 1908)‎

Canzone dedicata ad Émile Basly (1854-1928), minatore dall’età di 12 anni, fondatore nel 1883 del ‎sindacato dei minatori di Anzin, nel bacino minerario del Nord-Pas de Calais, e leader del grande ‎sciopero del 1884.‎

Nella seconda metà dell’800 la scoperta di nuovi giacimenti di carbone e l’ingresso di nuovi ‎competitori sul mercato fece andare in crisi la Compagnie des mines d'Anzin, fino a quel momento ‎monopolista dell’estrazione nel Nord-pas de Calais. La botta finale venne nel 1882 in seguito al ‎crac della banca cattolica Union Générale. Naturalmente i padroni la crisi la fecero pagare prima di ‎tutto ai lavoratori e la prima misura di contenimento della spesa fu l’eliminazione dei ‎‎“raccommodeurs”, gli operai addetti alla manutenzione delle gallerie. La compagnia decise che ad ‎armare e manutenere le gallerie... (continua)
Au secours ! vaincre est nécessaire.
(continua)
inviata da Dead End 22/10/2012 - 09:54




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