L’anthropophage
Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda edizione accresciuta, 1908)
Dedicata “Au comte Albert de Neuville”, che ignoro chi fosse...
Chi è il “vecchio cannibale” che si aggira tra campi di battaglia, bordelli, galere e fabbriche, ovunque dove gli esseri umani pagano il loro tributo di sangue al Potere? E’ il Potere stesso, un mostro bifronte: su di un faccia la Famiglia, sull’altra la Proprietà.
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda a sfondo politico-sociale stampati e diffusi su fogli volanti.
Tra i tanti testi è degno di nota... (continua)
Dedicata “Au comte Albert de Neuville”, che ignoro chi fosse...
Chi è il “vecchio cannibale” che si aggira tra campi di battaglia, bordelli, galere e fabbriche, ovunque dove gli esseri umani pagano il loro tributo di sangue al Potere? E’ il Potere stesso, un mostro bifronte: su di un faccia la Famiglia, sull’altra la Proprietà.
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda a sfondo politico-sociale stampati e diffusi su fogli volanti.
Tra i tanti testi è degno di nota... (continua)
As-tu le cœur bardé de fer ?
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 13/3/2013 - 14:50
Guillaume et Paris
![Guillaume et Paris](img/upl/30012843-r.jpg)
[Novembre 1870]
Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda edizione accresciuta, 1908)
Pubblicata sul giornale “Le Combat” fondato da Félix Aimé Pyat (1810-1889), giornalista e personalità di spicco della Comune.
Guillaume è l’imperatore Guglielmo I di Germania, re di Prussia, le cui truppe assediavano Parigi dal settembre del 1870.
Cambronne - l’esclamazione della città di Parigi che resiste all’assediante – è il generale Pierre Jacques Étienne Cambronne (1770-1842), quello che – leggenda vuole - alla fine della battaglia di Waterloo del 1815 al generale britannico Colville, che gli intimava la resa, rispose: “La garde meurt mais ne se rend pas!” o, più semplicemente, “Merde!”… Nella realtà gli inglesi spazzarono via l’ultima resistenza francese e Cambronne, ferito, fu fatto prigioniero ma “Merde!” rimane ancora oggi... (continua)
Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda edizione accresciuta, 1908)
Pubblicata sul giornale “Le Combat” fondato da Félix Aimé Pyat (1810-1889), giornalista e personalità di spicco della Comune.
Guillaume è l’imperatore Guglielmo I di Germania, re di Prussia, le cui truppe assediavano Parigi dal settembre del 1870.
Cambronne - l’esclamazione della città di Parigi che resiste all’assediante – è il generale Pierre Jacques Étienne Cambronne (1770-1842), quello che – leggenda vuole - alla fine della battaglia di Waterloo del 1815 al generale britannico Colville, che gli intimava la resa, rispose: “La garde meurt mais ne se rend pas!” o, più semplicemente, “Merde!”… Nella realtà gli inglesi spazzarono via l’ultima resistenza francese e Cambronne, ferito, fu fatto prigioniero ma “Merde!” rimane ancora oggi... (continua)
[Guillaume]
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 13/3/2013 - 14:16
Percorsi:
La Comune di Parigi, 1871, Nostra sorella la merda
Si chiama L' dierin-ne bataye ed è la versione dell'Internazionale in lingua Vallone; ovvero, nella 100a lingua presente in quella che è diventata, probabilmente, la pagina Web più famosa al mondo sull'inno internazionale dei Lavoratori. Dobbiamo, per questo, tutti i nostri ringraziamenti a Marco Valdo M.I., che la ha reperita.
Riccardo Venturi 5/3/2013 - 23:52
N’en faut plus
![N’en faut plus](img/upl/PariscommuneMar18715B15D.jpg)
[Dopo il 1871]
Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda edizione accresciuta, 1908)
Ignoro su quale melodia fosse intonata.
Con dedica “À J. Joffrin, conseiller municipal”. Si tratta di Jules Joffrin (1846-1890), sostenitore della Comune, riparato poi in Gran Bretagna come lo stesso Pottier. Socialista, fu in seguito un acerrimo oppositore del nazionalismo boulangista bellicista e antisemita (e fu grande nemico dell’Henri Rochefort cui Pottier dedicò, come abbiamo visto, un’altra sua canzone, Tu ne sais donc rien ?).
Chissà se Rino Gaetano aveva letto il testo di questa canzone di Pottier prima di scrivere la sua celebre invettiva Nun te reggae più?
Qui, poco dopo l’assedio prussiano e La semaine sanglante, è l’operaio della periferia di Parigi (“le fabourien”), quello che ha lottato “Senza-Sentire-Freddo-agli-Occhi”,... (continua)
Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda edizione accresciuta, 1908)
Ignoro su quale melodia fosse intonata.
Con dedica “À J. Joffrin, conseiller municipal”. Si tratta di Jules Joffrin (1846-1890), sostenitore della Comune, riparato poi in Gran Bretagna come lo stesso Pottier. Socialista, fu in seguito un acerrimo oppositore del nazionalismo boulangista bellicista e antisemita (e fu grande nemico dell’Henri Rochefort cui Pottier dedicò, come abbiamo visto, un’altra sua canzone, Tu ne sais donc rien ?).
Chissà se Rino Gaetano aveva letto il testo di questa canzone di Pottier prima di scrivere la sua celebre invettiva Nun te reggae più?
Qui, poco dopo l’assedio prussiano e La semaine sanglante, è l’operaio della periferia di Parigi (“le fabourien”), quello che ha lottato “Senza-Sentire-Freddo-agli-Occhi”,... (continua)
Pas-Froid-aux-Yeux, le faubourien,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 22/1/2013 - 14:25
Percorsi:
La Comune di Parigi, 1871
Tu ne sais donc rien ?
![Tu ne sais donc rien ?](img/upl/Edouard_Manet_078.jpg)
[1871]
Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda edizione accresciuta, 1908)
Ignoro su quale melodia fosse intonata.
Con dedica “À Henri Rochefort”
Una canzone scritta da Pottier nell’estate del 1871 quando, riuscito miracolosamente a scampare al massacro della Comune, si trovava esule in Gran Bretagna, a Gravesend. Ed è all’immobile ed indifferente foresta che circonda la cittadina inglese che il poeta rivoluzionario si rivolge ancora incredulo per l’enormità di quanto appena accaduto: tutto quel sangue versato, tutta quella inenarrabile violenza, tutte quelle speranze tradite…
La dedica è a Henri Rochefort (1831-1913), giornalista, polemista, direttore di pubblicazioni satiriche, autore di teatro. Sostenne l’esperienza della Comune ma ne fu anche un feroce critico, tanto da inimicarsi sia i comunardi che il governo... (continua)
Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda edizione accresciuta, 1908)
Ignoro su quale melodia fosse intonata.
Con dedica “À Henri Rochefort”
Una canzone scritta da Pottier nell’estate del 1871 quando, riuscito miracolosamente a scampare al massacro della Comune, si trovava esule in Gran Bretagna, a Gravesend. Ed è all’immobile ed indifferente foresta che circonda la cittadina inglese che il poeta rivoluzionario si rivolge ancora incredulo per l’enormità di quanto appena accaduto: tutto quel sangue versato, tutta quella inenarrabile violenza, tutte quelle speranze tradite…
La dedica è a Henri Rochefort (1831-1913), giornalista, polemista, direttore di pubblicazioni satiriche, autore di teatro. Sostenne l’esperienza della Comune ma ne fu anche un feroce critico, tanto da inimicarsi sia i comunardi che il governo... (continua)
La mort a fait double saignée ;
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 22/1/2013 - 12:10
Percorsi:
La Comune di Parigi, 1871
Madeleine et Marie
![Madeleine et Marie](img/upl/louise_michel.jpg)
[1857]
Versi di Eugène Pottier, dai Chants révolutionnaires, 1908, seconda edizione.
Con dedica “À Louise Michel” (1830-1905), una delle figure maggiori della Comune di Parigi, rivoluzionaria, femminista, anarchica.
Nonostante la deportazione in Nuova Caledonia ed il grave attentato subìto nel 1888, a Louise Michel, come essere umano e come donna, andò senz’altro meglio che alle due protagoniste di questa canzone, Madeleine, prostituta, e Marie, operaia, morte – o, meglio, assassinate - di privazioni e di miseria nella Parigi del Secondo Impero…
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda... (continua)
Versi di Eugène Pottier, dai Chants révolutionnaires, 1908, seconda edizione.
Con dedica “À Louise Michel” (1830-1905), una delle figure maggiori della Comune di Parigi, rivoluzionaria, femminista, anarchica.
Nonostante la deportazione in Nuova Caledonia ed il grave attentato subìto nel 1888, a Louise Michel, come essere umano e come donna, andò senz’altro meglio che alle due protagoniste di questa canzone, Madeleine, prostituta, e Marie, operaia, morte – o, meglio, assassinate - di privazioni e di miseria nella Parigi del Secondo Impero…
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda... (continua)
Dans un faubourg tout brumeux d’industrie,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 7/1/2013 - 13:24
L'abolition de la peine de mort
![L'abolition de la peine de mort](img/thumb/c35189_130x140.jpeg?1356700994)
28 dicembre 2012
Il riferimento a "piazza Grève fuor di barriera" necessita forse di qualche spiegazione. Place de Grève è una piazza importantissima nella storia di Parigi e della Francia intera; è situata in riva alla Senna, e dal 1803 si chiama ufficialmente Place de l'Hôtel de Ville dato che vi sorge il Municipio Generale parigino.
Si trattava di un antico terreno sabbioso e ciottoloso, da cui il nome: in francese, una grève è una sorta di spiaggia composta da un misto di ciottoli (graviers) e sabbia. Nei pressi della piazza si formò nel medioevo il porto fluviale più importante di Parigi; al porto tenne dietro ben presto un grosso mercato, e infine un nuovo quartiere intero. L'installazione del Municipio parigino sulla piazza è antica.
Data la presenza del porto e del mercato, i lavoratori disoccupati presero l'abitudine di raggrupparvisi all'alba in cerca di un impiego. Vennero... (continua)
Il riferimento a "piazza Grève fuor di barriera" necessita forse di qualche spiegazione. Place de Grève è una piazza importantissima nella storia di Parigi e della Francia intera; è situata in riva alla Senna, e dal 1803 si chiama ufficialmente Place de l'Hôtel de Ville dato che vi sorge il Municipio Generale parigino.
Si trattava di un antico terreno sabbioso e ciottoloso, da cui il nome: in francese, una grève è una sorta di spiaggia composta da un misto di ciottoli (graviers) e sabbia. Nei pressi della piazza si formò nel medioevo il porto fluviale più importante di Parigi; al porto tenne dietro ben presto un grosso mercato, e infine un nuovo quartiere intero. L'installazione del Municipio parigino sulla piazza è antica.
Data la presenza del porto e del mercato, i lavoratori disoccupati presero l'abitudine di raggrupparvisi all'alba in cerca di un impiego. Vennero... (continua)
L'ABOLIZIONE DELLA PENA DI MORTE
(continua)
(continua)
28/12/2012 - 11:48
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
![Video! Video!](img/video_new_gray.png)
Le roi boiteux
![Le roi boiteux](img/upl/Le-roi-boiteux.jpg)
[1852?]
Versi e musica di Gustave Nadaud (1820-1893), goguettier, poeta e cantautore, autore di Le soldat de Marsala, amico e mentore di Eugène Pottier.
In Chansons de Gustave Nadaud, Henri Plon editore, 1870 (8^ edizione)
Georges Brassens compose una nuova musica per il brano e lo interpretò durante una trasmissione radiofonica nel 1979.
Incluso poi nella raccolta postuma “Brassens chante Bruant, Colpi, Musset, Nadaud, Norge” pubblicata nel 1983.
Sapiente ed arguta satira del Potere scritta da Nadaud all’indirizzo di Napoleone III, autoproclamatosi “Imperatore dei francesi” dopo il golpe del dicembre 1851 con cui esautorò il Parlamento, spiazzando sia i conservatori del “parti de l'Ordre” sia i radicali repubblicani…
[1852?]
Versi e musica di Gustave Nadaud (1820-1893), goguettier, poeta e cantautore, autore di Le soldat de Marsala, amico e mentore di Eugène Pottier.
In Chansons de Gustave Nadaud, Henri Plon editore, 1870 (8^ edizione)
Georges Brassens compose una nuova musica per il brano e lo interpretò durante una trasmissione radiofonica nel 1979.
Incluso poi nella raccolta postuma “Brassens chante Bruant, Colpi, Musset, Nadaud, Norge” pubblicata nel 1983.
Sapiente ed arguta satira del Potere scritta da Nadaud all’indirizzo di Napoleone III, autoproclamatosi “Imperatore dei francesi” dopo il golpe del dicembre 1851 con cui esautorò il Parlamento, spiazzando sia i conservatori del “parti de l'Ordre” sia i radicali repubblicani…
Un roi d’Espagne, ou bien de France,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 27/12/2012 - 17:34
Le grand Krack
![Le grand Krack](img/upl/_Les_Travailleurs_de_la_Nuit.jpg)
[1882?]
In “Chants révolutionnaires”, 1887 (edizione ampliata nel 1908)
Dedicata a Gustave Rouanet, giornalista di sinistra e deputato socialista (che più tardi però fece parte dell’aggruppamento antisemita alla Camera negli anni dell’Affare Dreyfus)
Musica del gruppo “Trois lignes de bling” dal disco “Marius Jacob – Écrits” pubblicato da L’Insomniaque nel 1995 e poi riedito nel 2004 con il diverso titolo de “Les Travailleurs de la Nuit”
Proprio come in questi ultimi anni, anche alla fine dell’800 scandali e collassi finanziari e crisi economica portarono le masse alla fame e fecero invece la fortuna di banchieri e speculatori che in gran parte erano stati i responsabili stessi del dissesto. Il tutto con la benedizione e la complicità dei governi.
Questa canzone fu probabilmente scritta dall’autore de L'Internationale nel 1881 o nel 1882, nel pieno di una crisi feroce... (continua)
In “Chants révolutionnaires”, 1887 (edizione ampliata nel 1908)
Dedicata a Gustave Rouanet, giornalista di sinistra e deputato socialista (che più tardi però fece parte dell’aggruppamento antisemita alla Camera negli anni dell’Affare Dreyfus)
Musica del gruppo “Trois lignes de bling” dal disco “Marius Jacob – Écrits” pubblicato da L’Insomniaque nel 1995 e poi riedito nel 2004 con il diverso titolo de “Les Travailleurs de la Nuit”
Proprio come in questi ultimi anni, anche alla fine dell’800 scandali e collassi finanziari e crisi economica portarono le masse alla fame e fecero invece la fortuna di banchieri e speculatori che in gran parte erano stati i responsabili stessi del dissesto. Il tutto con la benedizione e la complicità dei governi.
Questa canzone fu probabilmente scritta dall’autore de L'Internationale nel 1881 o nel 1882, nel pieno di una crisi feroce... (continua)
Le grand Krack est bien proche,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 25/10/2012 - 11:33
La grève
![La grève](img/upl/germinal.jpg)
[1884]
In “Chants révolutionnaires”, 1887 (edizione ampliata nel 1908)
Canzone dedicata ad Émile Basly (1854-1928), minatore dall’età di 12 anni, fondatore nel 1883 del sindacato dei minatori di Anzin, nel bacino minerario del Nord-Pas de Calais, e leader del grande sciopero del 1884.
Nella seconda metà dell’800 la scoperta di nuovi giacimenti di carbone e l’ingresso di nuovi competitori sul mercato fece andare in crisi la Compagnie des mines d'Anzin, fino a quel momento monopolista dell’estrazione nel Nord-pas de Calais. La botta finale venne nel 1882 in seguito al crac della banca cattolica Union Générale. Naturalmente i padroni la crisi la fecero pagare prima di tutto ai lavoratori e la prima misura di contenimento della spesa fu l’eliminazione dei “raccommodeurs”, gli operai addetti alla manutenzione delle gallerie. La compagnia decise che ad armare e manutenere le gallerie... (continua)
In “Chants révolutionnaires”, 1887 (edizione ampliata nel 1908)
Canzone dedicata ad Émile Basly (1854-1928), minatore dall’età di 12 anni, fondatore nel 1883 del sindacato dei minatori di Anzin, nel bacino minerario del Nord-Pas de Calais, e leader del grande sciopero del 1884.
Nella seconda metà dell’800 la scoperta di nuovi giacimenti di carbone e l’ingresso di nuovi competitori sul mercato fece andare in crisi la Compagnie des mines d'Anzin, fino a quel momento monopolista dell’estrazione nel Nord-pas de Calais. La botta finale venne nel 1882 in seguito al crac della banca cattolica Union Générale. Naturalmente i padroni la crisi la fecero pagare prima di tutto ai lavoratori e la prima misura di contenimento della spesa fu l’eliminazione dei “raccommodeurs”, gli operai addetti alla manutenzione delle gallerie. La compagnia decise che ad armare e manutenere le gallerie... (continua)
Au secours ! vaincre est nécessaire.
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 22/10/2012 - 09:54
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Versi di Eugène Pottier, da i suoi “Chants révolutionnaires” (prima edizione, 1887; seconda edizione accresciuta, 1908)
Con dedica “À J.-B. Clément, membre de la Commune”, proprio lui, l’autore de La semaine sanglante, de Le temps des cerises e di tanti altri “chants révolutionnaires”…
Pottier e Clément sapevano bene entrambi che “l’ordine borghese è un’enorme mangiatoia dove i ricchi sgrufolano ma non è con l’acqua fresca che questi grossi porci s’ingrassano” bensì col sangue dei lavoratori e della povera gente.
“Et dans ce livre, que l’amicale initiative de son collègue de la Commune de Paris, le citoyen Goupil, est parvenue à répandre et à populariser, le barde vigoureux, le militant sans peur ni reproche que fut Pottier, dresse ses protestations hardies contre la Trinité criminelle qui constitue la plus formidable oppression dont les êtres humains aient eu à souffrir... (continua)