Défends-toi, Paris !
![Défends-toi, Paris !](img/upl/Raoul_Urbain.jpg)
Entends-tu les pas d’une armée,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 7/1/2013 - 14:06
Per Dead End: Penso che troverai di particolare interesse la lettura di questo libro qui. A te il compito e l'onore di scrutartelo tutto a dovere!
Riccardo Venturi 8/1/2013 - 14:23
Le chômage
![Le chômage](img/upl/le_chomage-2.jpg)
Versi di Eugène Pottier, dai Chants révolutionnaires, 1908, seconda edizione.
Con dedica “À Léon Cladel” (1834-1892), scrittore. Simpatizzante della Comune, benchè non vi avesse ricoperto ruoli importanti, Cladel rischiò di finire fucilato dai soldati di Thiers. Scampato a La semaine sanglante, lo scrittore dedicò parecchie sue opere a quel periodo: “Trois fois maudites” (1876) – che gli valse l’arresto e la prigione – “Les Va-nu-pieds” (1883), “Revanche” (1887), “Urbains et Ruraux” (1890) e, soprattutto, “I.N.R.I.” , il suo romanzo forse più importante, scritto tra il 1872 e la morte e pubblicato postumo solo nel 1931.
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove... (continua)
Con dedica “À Léon Cladel” (1834-1892), scrittore. Simpatizzante della Comune, benchè non vi avesse ricoperto ruoli importanti, Cladel rischiò di finire fucilato dai soldati di Thiers. Scampato a La semaine sanglante, lo scrittore dedicò parecchie sue opere a quel periodo: “Trois fois maudites” (1876) – che gli valse l’arresto e la prigione – “Les Va-nu-pieds” (1883), “Revanche” (1887), “Urbains et Ruraux” (1890) e, soprattutto, “I.N.R.I.” , il suo romanzo forse più importante, scritto tra il 1872 e la morte e pubblicato postumo solo nel 1931.
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove... (continua)
Mon patron n’a plus d’ouvrage
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 7/1/2013 - 12:21
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En avant la classe ouvrière
![En avant la classe ouvrière](img/upl/degepott.jpg)
[1880]
Paroles d'Eugène Pottier
Musique de Pierre Degeyter
Testo di Eugène Pottier
Musica di Pierre Degeyter
La "sorellina dell'Internazionale"
L' Internazionale non è l'unico canto scritto da Eugène Pottier e messo in musica da Pierre Degeyter. L'operaio musicista belga, che visse una dura vita di stenti non vedendosi riconoscere per molti anni la paternità della musica dell'Internazionale (grazie alla frode messa in piedi dal socialista Gustave Delory e dal fratello Adolphe, poi morto suicida), armonizzò alcuni altri "Canti Rivoluzionari" di Pottier, tra i quali questo che può, a buon diritto, essere considerato come una sorta di "sorella" del più famoso canto rivoluzionario della storia. Eppure, volendo, nel leggerlo e nel cantarlo si avverte una sua stupefacente attualità (o, forse, non è cambiato molto da allora: i meccanismi del capitalismo e dello sfruttamento sono quelli).... (continua)
Paroles d'Eugène Pottier
Musique de Pierre Degeyter
Testo di Eugène Pottier
Musica di Pierre Degeyter
La "sorellina dell'Internazionale"
L' Internazionale non è l'unico canto scritto da Eugène Pottier e messo in musica da Pierre Degeyter. L'operaio musicista belga, che visse una dura vita di stenti non vedendosi riconoscere per molti anni la paternità della musica dell'Internazionale (grazie alla frode messa in piedi dal socialista Gustave Delory e dal fratello Adolphe, poi morto suicida), armonizzò alcuni altri "Canti Rivoluzionari" di Pottier, tra i quali questo che può, a buon diritto, essere considerato come una sorta di "sorella" del più famoso canto rivoluzionario della storia. Eppure, volendo, nel leggerlo e nel cantarlo si avverte una sua stupefacente attualità (o, forse, non è cambiato molto da allora: i meccanismi del capitalismo e dello sfruttamento sono quelli).... (continua)
En avant ! la classe ouvrière,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/1/2013 - 13:34
7 gennaio 2013
AVANTI, CLASSE OPERAIA
(continua)
(continua)
Madeleine et Marie
![Madeleine et Marie](img/upl/louise_michel.jpg)
[1857]
Versi di Eugène Pottier, dai Chants révolutionnaires, 1908, seconda edizione.
Con dedica “À Louise Michel” (1830-1905), una delle figure maggiori della Comune di Parigi, rivoluzionaria, femminista, anarchica.
Nonostante la deportazione in Nuova Caledonia ed il grave attentato subìto nel 1888, a Louise Michel, come essere umano e come donna, andò senz’altro meglio che alle due protagoniste di questa canzone, Madeleine, prostituta, e Marie, operaia, morte – o, meglio, assassinate - di privazioni e di miseria nella Parigi del Secondo Impero…
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda... (continua)
Versi di Eugène Pottier, dai Chants révolutionnaires, 1908, seconda edizione.
Con dedica “À Louise Michel” (1830-1905), una delle figure maggiori della Comune di Parigi, rivoluzionaria, femminista, anarchica.
Nonostante la deportazione in Nuova Caledonia ed il grave attentato subìto nel 1888, a Louise Michel, come essere umano e come donna, andò senz’altro meglio che alle due protagoniste di questa canzone, Madeleine, prostituta, e Marie, operaia, morte – o, meglio, assassinate - di privazioni e di miseria nella Parigi del Secondo Impero…
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda... (continua)
Dans un faubourg tout brumeux d’industrie,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 7/1/2013 - 13:24
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L'Internationale
![L'Internationale](img/upl/pontiaka.jpg)
GRECO PONTICO (PONTIAKA) [1] / PONTIC GREEK (PONTIAKA) [1]
La versione in Greco Pontico di I. K. Hiotis (1925).
The Pontic Greek version by I. K. Hiotis (1925)
È stata reperita casualmente da una pagina del blog Κανάλι dedicata specificamente alle traduzioni greche dell'Internazionale; l'accesso a tale pagina era stato effettuato per pura curiosità, dato che riportava la traduzione in greco antico che Riccardo Venturi ha effettuato per questo sito. La versione è accompagnata da una trascrizione di massima in caratteri latini semifonetici.
This translation has been found by pure chance in a page of the blog Κανάλι specially dedicated to the Greek translations of the Internationale; such page had been accessed out of mere curiosity, as it reproduces the Ancient Greek translation Riccardo Venturi prepared for this website. Version is followed by a rough, semi-phonetic transcription in Latin... (continua)
La versione in Greco Pontico di I. K. Hiotis (1925).
The Pontic Greek version by I. K. Hiotis (1925)
È stata reperita casualmente da una pagina del blog Κανάλι dedicata specificamente alle traduzioni greche dell'Internazionale; l'accesso a tale pagina era stato effettuato per pura curiosità, dato che riportava la traduzione in greco antico che Riccardo Venturi ha effettuato per questo sito. La versione è accompagnata da una trascrizione di massima in caratteri latini semifonetici.
This translation has been found by pure chance in a page of the blog Κανάλι specially dedicated to the Greek translations of the Internationale; such page had been accessed out of mere curiosity, as it reproduces the Ancient Greek translation Riccardo Venturi prepared for this website. Version is followed by a rough, semi-phonetic transcription in Latin... (continua)
Φ' ΕΝΤΕΡΝΑΣΙΟΝΑΛ [1]
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/11/2011 - 01:04
Strana sorte quella dei Pondii (i Greci che abitavano le rive del Mar Nero, il Ponto Euxino). Non ne so molto, ma dico quello che so. Come in generale gli altri Greci dell'Asia Minore, erano una comunità alacre, abbastanza colta e non miserevole: ma anche loro dovettero lasciare i loro antichissimi insediamenti, quando il nazionalismo turco si sostituì all'imperialismo ottomano. Giunti nella sconosciuta madrepatria, probabilmente perché parlavano una strana lingua greca e avevano abitudini un po' diverse da quelle dei residenti, furono considerati alla stregua di tonti e divennero - e lo sono ancora - i protagonisti di quel filone di barzellette che da noi si attribuiscono ai carabinieri. Quando frequentavo la Grecia più di quanto non faccia adesso, presso i rivenditori di giornali si trovava sempre qualche fascicolo di "Pondiakà anékdota", le barzellette dei Pondii. Cominciavano tutte così:... (continua)
Gian Piero Testa 13/11/2011 - 22:44
Interessante davvero questa storia dei Pondii-carabinieri (o cuneesi; famose sono anche le storielle sugli abitanti di Cuneo, se non mi sbaglio, ma ogni regione ha i suoi sempliciotti presunti, qui in Toscana sono generalmente gli aretini). Certo che il trattamento riservato dai greci della Madrepatria ai poveri profughi del Ponto non è molto "panellenico", per così dire; ma sono, credo, cose che accadono comunemente. La solidarietà si prova sempre quando i suoi oggetti se ne stanno ben lontani. Mi ricordo quando ci fu nel 1989 la rivoluzione in Romania, tutti facevano a gara di solidarietà nei confronti dei "fratelli latini"...finché i rumeni non cominciarono ad arrivare in massa da queste parti.
Piuttosto, la pagina che ho trovato sull'Internazionale in greco continua a rivelarsi una miniera anche "indiretta" (e, a questo punto, sono particolarmente contento che abbia voluto riportare... (continua)
Piuttosto, la pagina che ho trovato sull'Internazionale in greco continua a rivelarsi una miniera anche "indiretta" (e, a questo punto, sono particolarmente contento che abbia voluto riportare... (continua)
Riccardo Venturi 14/11/2011 - 16:20
GRECO [2] / GREEK [2]
La versione greca di Yankos Kanonidis ufficiale nelle scuole greche dell'Unione Sovietica.
The Greek version by Yankos Kanonidis that had official status in the Greek schools of Soviet Union.
Ο Γιάγκος Κανονίδης ήταν ένας σημαντικός διανοούμενος του σοβιετικού ελληνισμού. Γεννημένος στον Πόντο, ήταν απ’ αυτούς που εξέφρασαν τις νέες ιδεολογικές αναζητήσεις και συγκρούστηκαν με την παραδοσιακή ελληνική διανόηση της Τραπεζούντας στις αρχές του 20 αιώνα. Με αφορμή τη συγγραφή ενός σκληρού άρθρου κατά του μητροπολίτη Χρύσανθου με τον τίτλο “Οι χουλιγκάνοι του Χλωμού Άστεως”, αναγκάστηκε να καταφύγει στη Ρωσία και να αναζητήσει δουλειά ως δάσκαλος στο κοινοτικό ελληνικό σχολείο της Ανάπα.
Ο Γιάγκος Κανονίδης, εντάχθηκε νωρίς στο ρωσικό κομμουνιστικό κίνημα και δραστηριοποιήθηκε πολιτικά εντός των ελληνικών κομματικών οργανώσεων. Ήταν αδελφός του Κώστα Τοπχαρά (Κανονίδη),... (continua)
La versione greca di Yankos Kanonidis ufficiale nelle scuole greche dell'Unione Sovietica.
The Greek version by Yankos Kanonidis that had official status in the Greek schools of Soviet Union.
Ο Γιάγκος Κανονίδης ήταν ένας σημαντικός διανοούμενος του σοβιετικού ελληνισμού. Γεννημένος στον Πόντο, ήταν απ’ αυτούς που εξέφρασαν τις νέες ιδεολογικές αναζητήσεις και συγκρούστηκαν με την παραδοσιακή ελληνική διανόηση της Τραπεζούντας στις αρχές του 20 αιώνα. Με αφορμή τη συγγραφή ενός σκληρού άρθρου κατά του μητροπολίτη Χρύσανθου με τον τίτλο “Οι χουλιγκάνοι του Χλωμού Άστεως”, αναγκάστηκε να καταφύγει στη Ρωσία και να αναζητήσει δουλειά ως δάσκαλος στο κοινοτικό ελληνικό σχολείο της Ανάπα.
Ο Γιάγκος Κανονίδης, εντάχθηκε νωρίς στο ρωσικό κομμουνιστικό κίνημα και δραστηριοποιήθηκε πολιτικά εντός των ελληνικών κομματικών οργανώσεων. Ήταν αδελφός του Κώστα Τοπχαρά (Κανονίδη),... (continua)
H INTERNAΣΙΟΝΑΛΕ
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/11/2011 - 16:35
Per ora no, Riccardo, συγχώρα με. Ma starò attento, se mai dovesse capitarmi a tiro.
Gian Piero Testa 14/11/2011 - 21:13
Per ora ho trovato questa nota su Rigas Gòlfis .
Rigas Gòlfis (Ρήγας Γκόλφης) fu poeta, critico e collaboratore del periodico "O Numàs" e fu uno dei più combattivi sostenitori del suo tempo della lingua "dimotikì" pur senza consegnare la sua poesia alla retorica politica.
Dimitris Dimitriadìs, questo fu il suo vero nome , nacque nel 1866 a Missolungi, ma suo padre era originario di Karpenissi. Avendo compiuto studi giuridici ad Atene, diventò notaio come il padre. Nel 1908 pubblicò su "Numà" l'atto unico " Ο Γήταυρος / O Ghìtavros" (credo significhi il "Toro della Terra" -NdT) il quale aveva una forte caratterizzazione sociale e si ascrive alla produzione drammaturgica sociale. Si dedicò tuttavia soprattutto alla poesia e pubblicò le seguenti raccolte:
Τραγούδια του Απρίλη/ Canzoni d'Aprile (1909)
Ύμνοι/ Inni(1921)
Στο γύρισμα της ρίμας / Al ritorno dellarima (1924)
Λυρικά Χρώματα... (continua)
Rigas Gòlfis (Ρήγας Γκόλφης) fu poeta, critico e collaboratore del periodico "O Numàs" e fu uno dei più combattivi sostenitori del suo tempo della lingua "dimotikì" pur senza consegnare la sua poesia alla retorica politica.
Dimitris Dimitriadìs, questo fu il suo vero nome , nacque nel 1866 a Missolungi, ma suo padre era originario di Karpenissi. Avendo compiuto studi giuridici ad Atene, diventò notaio come il padre. Nel 1908 pubblicò su "Numà" l'atto unico " Ο Γήταυρος / O Ghìtavros" (credo significhi il "Toro della Terra" -NdT) il quale aveva una forte caratterizzazione sociale e si ascrive alla produzione drammaturgica sociale. Si dedicò tuttavia soprattutto alla poesia e pubblicò le seguenti raccolte:
Τραγούδια του Απρίλη/ Canzoni d'Aprile (1909)
Ύμνοι/ Inni(1921)
Στο γύρισμα της ρίμας / Al ritorno dellarima (1924)
Λυρικά Χρώματα... (continua)
Gian Piero Testa 14/11/2011 - 22:01
Grazie, Gian Piero; sulla pagina dell'Internazionale in greco ho messo qualche altra notizia su Rigas Golfis trovata qua e là (ad esempio che morì nel 1957 alla bella età di 91 anni). Sembra che anche la Διεθνής sia stata dedicata al socialista anarchico spagnolo Ferrer (non "Ferrero", come riportato nella Wikipedia greca; si vede che l'autore dell'articolo era reduce da una fetta di pane e Nutella...). Ho trovato anche un ritratto; per il resto, poche righe. Certo che qui siamo oramai specializzati nel (ri)trovare greci dimenticati...
Tanto che ci sono, colgo l'occasione per una cosa che non c'entra nulla, ma alla quale tengo particolarmente. Devono essere giorni di "trovaglie" per questa pagina; dopo il gotico e il greco pontico, dopo anni e anni sono riuscito a trovare il testo esatto dell'Internazionale in lingua tuvana. Per chi non la conoscesse, consiglio di ascoltarla: è un'Internazionale... (continua)
Tanto che ci sono, colgo l'occasione per una cosa che non c'entra nulla, ma alla quale tengo particolarmente. Devono essere giorni di "trovaglie" per questa pagina; dopo il gotico e il greco pontico, dopo anni e anni sono riuscito a trovare il testo esatto dell'Internazionale in lingua tuvana. Per chi non la conoscesse, consiglio di ascoltarla: è un'Internazionale... (continua)
Riccardo Venturi 14/11/2011 - 22:53
GRECO [3] / GREEK [3]
Caro Riccardo, cercando qualche testo di Kostas Vàrnalis che sia stato musicato, mi sono imbattuto in questo piccolo mistero: un'Internazionale che gli viene attribuita - e che ricalca quasi per intero la traduzione greca "classica" (non la tua, che è classica in un altro senso) di Rigas Golfis, pur discostandosene alla fine. La musica sarebbe del cantautore francese Jean-Jacques Goldman. E l'interpretazione della compianta Maria Dimitriadi. Ma nessun cenno alla data (o alle date), né al disco in cui la si possa trovare. Te la trascrivo, lasciando a te e a Yorgos - se ne avete voglia - il compito di risolvere la faccenda, essendo voi molto più bravi ichneuti di me. Io l'ho trovata in questa pagina. (gpt)
ΔΙΕΘΝΗΣ
(continua)
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 17/11/2011 - 17:20
![L'Internationale](img/upl/aresti.jpg)
BASCO (EUSKARA) [2] / BASQUE (EUSKARA) [2]
La seguente versione pare essere quella autenticamente opera di Gabriel Aresti (da questa pagina). Ringraziamo Arisztíd per il contributo.
The following version seems to be that authentically written by Gabriel Aresti (from this page). Thanks to Arisztíd for his contribution. [CCG/AWS Staff]
Gabriel Aresti Segurola (October 14, 1933 – June 5, 1975) was one of the most important writers and poets in Basque language in the 20th century. He grew up in Bilbao, which was a Spanish speaking environment. Although his father talked to his parents in Basque language, the child Gabriel did not have Basque as mother language. He was a self-taught student of the language, at the age of 21 he collaborated in some magazines. His literary career began with a work influenced by the symbolism, Maldan Behera (Downhill). His most important works are, however, Harri... (continua)
La seguente versione pare essere quella autenticamente opera di Gabriel Aresti (da questa pagina). Ringraziamo Arisztíd per il contributo.
The following version seems to be that authentically written by Gabriel Aresti (from this page). Thanks to Arisztíd for his contribution. [CCG/AWS Staff]
Gabriel Aresti Segurola (October 14, 1933 – June 5, 1975) was one of the most important writers and poets in Basque language in the 20th century. He grew up in Bilbao, which was a Spanish speaking environment. Although his father talked to his parents in Basque language, the child Gabriel did not have Basque as mother language. He was a self-taught student of the language, at the age of 21 he collaborated in some magazines. His literary career began with a work influenced by the symbolism, Maldan Behera (Downhill). His most important works are, however, Harri... (continua)
INTERNAZIONALA
(continua)
(continua)
inviata da Arisztid 26/11/2011 - 12:35
SPAGNOLO / SPANISH 5
La versione cantata in Terra e Libertà di Ken Loach
The version sung in Land and Freedom by Ken Loach
1995
Versione spagnola da questa pagina, così come è cantata in Terra e Libertà (1995) di Ken Loach. Differisce leggermente da quella comunemente cantata.
Spanish version from this page, as sung in the motion picture Land and Freedom (1995) by Ken Loach. It slightly differs from the commonly sung version.
La versione cantata in Terra e Libertà di Ken Loach
The version sung in Land and Freedom by Ken Loach
1995
Versione spagnola da questa pagina, così come è cantata in Terra e Libertà (1995) di Ken Loach. Differisce leggermente da quella comunemente cantata.
Spanish version from this page, as sung in the motion picture Land and Freedom (1995) by Ken Loach. It slightly differs from the commonly sung version.
Arriba, parias de la Tierra.
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 22/12/2011 - 11:44
ASTURIANO (BABLE) [3] / ASTURIAN (BABLE) [3]
Versión asturiana desde la española
Versione asturiana a partire a quella castigliana
Spanish-based Asturian version
Por M.X., 1997
Di M.X., 1997
By M.X., 1997
Versione asturiana a partire a quella castigliana
Spanish-based Asturian version
Por M.X., 1997
Di M.X., 1997
By M.X., 1997
CANCIU “LA INTERNACIONAL”
(continua)
(continua)
![L'Internationale](img/upl/erridl.jpg)
L’Internazionale di Erri de Luca
Erri de Luca's Internationale
Dal sito Union des Amis Chanteurs
From the website of Union des Amis Chanteurs
Suonata alla fine dei comizi sindacali
era un disco a gracchiare in coda alla parata,
voce di bidelli a chiudere il portone.
Ma cantata di colpo in mezzo ai lacrimogeni
contro lo scioglimento imposto dalla carica
era il barattolo dietro la macchina dell’oggisposi,
violino strimpellato da uno zingaro,
piedi in scarpe bagnate, arrembaggio di grilli,
rumore di storia già accaduta,
scroscio di saracinesche e ruggine in trachea,
scambiarsi di coraggio, chi ne aveva ne dava
fino a restare senza, l’ Internazionale era il nostro
INVECE
nessun urto avveniva solo lì e in quell’ora,
ma faceva catena con il resto del mondo
che si grattava la rogna di potenze coloniali,
di tirannie pasciute, in divisa e stivali.
Suonata dalla Cina al Cile,... (continua)
Erri de Luca's Internationale
Dal sito Union des Amis Chanteurs
From the website of Union des Amis Chanteurs
Suonata alla fine dei comizi sindacali
era un disco a gracchiare in coda alla parata,
voce di bidelli a chiudere il portone.
Ma cantata di colpo in mezzo ai lacrimogeni
contro lo scioglimento imposto dalla carica
era il barattolo dietro la macchina dell’oggisposi,
violino strimpellato da uno zingaro,
piedi in scarpe bagnate, arrembaggio di grilli,
rumore di storia già accaduta,
scroscio di saracinesche e ruggine in trachea,
scambiarsi di coraggio, chi ne aveva ne dava
fino a restare senza, l’ Internazionale era il nostro
INVECE
nessun urto avveniva solo lì e in quell’ora,
ma faceva catena con il resto del mondo
che si grattava la rogna di potenze coloniali,
di tirannie pasciute, in divisa e stivali.
Suonata dalla Cina al Cile,... (continua)
adriana 29/12/2012 - 11:13
![L'Internationale](img/upl/martheva.jpg)
BRETONE [2A] / BRETON [2A]
La precedente versione di Charles Rol(l)and in grafia moderna. Così il forum del sito National Anthems (utente: Dieter, Forum Administrator) la indica cantata da Marthe Vassallo, riprendendone il testo da Chansons Révolutionnaires. La versione aderisce notevolmente al testo originale di Eugène Pottier.
Charles Rol(l)land's foregoing Breton version in modern spelling. The National Anthem website Forum (user: Dieter, Forum Administrator) calls it "a slightly different Breton version sung by Marthe Vassallo", but there's no real difference except modernized/unified Breton spelling. The lyrics are ultimately reproduced from Chansons Révolutionnaires. This version matches fairly well Pottier's original French lyrics. [CCG/AWS Staff]
Charles Rol(l)land's foregoing Breton version in modern spelling. The National Anthem website Forum (user: Dieter, Forum Administrator) calls it "a slightly different Breton version sung by Marthe Vassallo", but there's no real difference except modernized/unified Breton spelling. The lyrics are ultimately reproduced from Chansons Révolutionnaires. This version matches fairly well Pottier's original French lyrics. [CCG/AWS Staff]
KAN ETREBROADEL AL LABOURERIEN
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 30/12/2012 - 00:49
![L'Internationale](img/upl/cirommarina.jpg)
CALABRESE (CIRO' MARINA) / CALABRIAN (CIRO' MARINA)
La versione nel calabrese di Cirò Marina di Cataldo Antonio Amoruso.
"Dialetto di Cirò Marina (KR; la versione è quasi letterale, tranne qualche rarissima eccezione e si basa su quella di RV datata 5 maggio 2011."
A translation into the Calabrian dialect of Cirò Marina by Cataldo Antonio Amoruso
"The Calabrian dialect used is that of Cirò Marina (province of Crotone); a fairly literal translation except in some scattered points, based on Riccardo Venturi's version of May 5, 2011."
"Dialetto di Cirò Marina (KR; la versione è quasi letterale, tranne qualche rarissima eccezione e si basa su quella di RV datata 5 maggio 2011."
A translation into the Calabrian dialect of Cirò Marina by Cataldo Antonio Amoruso
"The Calabrian dialect used is that of Cirò Marina (province of Crotone); a fairly literal translation except in some scattered points, based on Riccardo Venturi's version of May 5, 2011."
L'INTERNAZIONALE
(continua)
(continua)
inviata da cataldo antonio amoruso 31/12/2012 - 15:39
Bravo Cataldo: ora la segnalo a tutti i calabresi di mia conoscenza che vivono nei miei paraggi. Bisogna però che gli admin facciano qualcosa per questa pagina, diventata così pesante, che non si riesce quasi più a percorrerla. Approfitto per augurare a tutti - e al sito - un anno di quelli buoni.
Gian Piero Testa 31/12/2012 - 16:26
Anch'io mi unisco al ringraziamento a Cataldo per la traduzione nel calabrese di Cirò Marina: è la 99a lingua di questa pagina. Quanto al fatto della "pesantezza" della pagina, è purtroppo un inconveniente: è difficile oramai percorrerla, pensate un po' lavorarci sopra. Però ogni eventuale soluzione dovrà escludere dividerla o roba del genere.
Riccardo Venturi 31/12/2012 - 17:50
Allora è la pagina, io credevo che fosse impazzito il mio pc... (Non contando la gatta col suo grosso deretano posato sul router, anche se può sembrare incredibile...). Approfitto anch'io per fare gli auguri a tutti: tant augurij a tutt quant, e fatm a strina 'e capudann!
Ciao.
Ciao.
cataldo antonio amoruso 31/12/2012 - 18:00
il mio suggerimento (che non piacerà a Riccardo) è di togliere tutti i video "embedded" delle varie versioni e spostarli nell'apposita sezione video. In questo modo dovrebbe diventare più scorrevole. Buon anno dal webmaster.
Lorenzo 31/12/2012 - 18:07
Infatti non mi piace per nulla, devo dirlo sinceramente. I video "embedded" li sto, anzi, mettendo proprio ora reperendoli via via sul Tubo, a complemento immediato delle varie traduzioni. Ad ogni modo, anche se la pagina è lenta per la sua innegabile enormità, non lo trovo un dramma; c'è da aspettare un minutino o due in più che si carichi. Ma non penso nemmeno che venga sfogliata tutti i giorni. Scusate, probabilmente ho un approccio alla cosa molto poco "informatico" e me ne rendo conto, ma per me è più importante che su questa pagina venga tutto messo a disposizione così com'è; e se c'è da aspettare due minuti, pazienza. Del resto, se questa è la pagina più copiata di tutto il sito e se è finita citata anche nella Wikipedia in mongolo o in mordvino delle colline ci sarà un motivo (a volte anche integralmente, come nel caso del sito tedesco "Kampflieder"). Me ne occupo, contando la sua... (continua)
Riccardo Venturi 31/12/2012 - 18:18
![L'Internationale](img/upl/kanehl.jpg)
TEDESCO / GERMAN 6
L'Internazionale di Oskar Kanehl
Oskar Kanehl's Internationale
1921
Oskar Kanehl, nato nel 1888, fu un attivista comunista, poeta e scrittore espressionista e editore tedesco. Mobilitato nel 1914, scrisse alcune poesie antimilitariste e contro la guerra che furono pubblicate nella rivista Aktion di Franz Pfemfert e poi raccolte in un volume. Dopo la guerra si iscrisse alla KPD, il Partito Comunista Tedesco e fu membro dello Spartakusbund (Lega Spartachista). Durante la Repubblica di Weimar fu regista presso le Rotter-Bühnen berlinesi. Il 28 maggio 1929 si uccise precipitandosi dalla finestra del suo appartamento nella Kantstrasse.
La sua versione dell'Internazionale è, in gran parte, una caustica parodia pur mantenendo il ritornello della versione classica di Emil Luckhardt nell'ultima strofa.
Oskar Kanehl, born 1888, was a German Communist activist, expressionist poet... (continua)
L'Internazionale di Oskar Kanehl
Oskar Kanehl's Internationale
1921
Oskar Kanehl, nato nel 1888, fu un attivista comunista, poeta e scrittore espressionista e editore tedesco. Mobilitato nel 1914, scrisse alcune poesie antimilitariste e contro la guerra che furono pubblicate nella rivista Aktion di Franz Pfemfert e poi raccolte in un volume. Dopo la guerra si iscrisse alla KPD, il Partito Comunista Tedesco e fu membro dello Spartakusbund (Lega Spartachista). Durante la Repubblica di Weimar fu regista presso le Rotter-Bühnen berlinesi. Il 28 maggio 1929 si uccise precipitandosi dalla finestra del suo appartamento nella Kantstrasse.
La sua versione dell'Internazionale è, in gran parte, una caustica parodia pur mantenendo il ritornello della versione classica di Emil Luckhardt nell'ultima strofa.
Oskar Kanehl, born 1888, was a German Communist activist, expressionist poet... (continua)
Die Internationale
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/1/2013 - 10:11
AVVISO. A causa delle sue dimensioni enormi, la pagina è stata totalmente ristrutturata: unica nel sito, presenta adesso una vera e propria “architettura” con suddivisione in sezioni linkate direttamente. Pensiamo che una migliore organizzazione della materia possa facilitare la fruizione di questa pagina, che ha un altissimo numero di accessi grazie anche ai link con circa 30 edizioni di Wikipedia nelle varie lingue. Le dimensioni della pagina, senz'altro, hanno provocato un notevole rallentamento nel caricamento della pagina; a tale riguardo è stato posto un apposito avviso all'inizio. Crediamo però che questo inconveniente non debba andare a discapito dell'unitarietà della pagina; siamo peraltro convinti che chi vi accede non sia mosso da alcun tipo di fretta, e che possa attendere un minuto in più senza problemi. Cogliamo l'occasione per ricordare che la pagina è e rimane di libera fruizione;... (continua)
![L'Internationale](img/upl/fberan.jpg)
L'Internationale de François Béranger
L'Internazionale di François Béranger
Nota. Esiste già una pagina apposita su questa canzone, che viene mantenuta.
Note. A special page for this song is already included (and will be kept) in the site.
"Ah, Lucien l'âne mon ami, tu connais certainement l'Internationale d'Eugène Pottier pour l'avoir entendue de nombreuses fois et pourquoi pas, chantée. Je te conseille pourtant d'aller voir l'extraordinaire compilation faite par nos amis des Canzoni contro la Guerra, qui rassemble un nombre énorme de versions de l’Internationale – jusqu'à présent 225, en 98 langues.
Et crois bien qu'ils ne se vantent pas quand ils disent qu'il s'agit là « Probabilmente la più completa pagina al mondo sull'inno dei lavoratori di tutto il mondo, che ha anche una forte componente antimilitarista » - « la page la plus complète au monde à propos de l'hymne des travaillerus... (continua)
L'Internazionale di François Béranger
Nota. Esiste già una pagina apposita su questa canzone, che viene mantenuta.
Note. A special page for this song is already included (and will be kept) in the site.
"Ah, Lucien l'âne mon ami, tu connais certainement l'Internationale d'Eugène Pottier pour l'avoir entendue de nombreuses fois et pourquoi pas, chantée. Je te conseille pourtant d'aller voir l'extraordinaire compilation faite par nos amis des Canzoni contro la Guerra, qui rassemble un nombre énorme de versions de l’Internationale – jusqu'à présent 225, en 98 langues.
Et crois bien qu'ils ne se vantent pas quand ils disent qu'il s'agit là « Probabilmente la più completa pagina al mondo sull'inno dei lavoratori di tutto il mondo, che ha anche una forte componente antimilitarista » - « la page la plus complète au monde à propos de l'hymne des travaillerus... (continua)
Pendant l'été soixante et onze après une boucherie sans nom
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. + CCG/AWS Staff 3/1/2013 - 12:16
Pour Marco Valdo M.I. : L' Internationale de Chanson Plus Bifluorée se trouve déjà dans le site depuis 2009. Merci quand-même.
Riccardo Venturi 3/1/2013 - 13:38
![L'Internationale](img/upl/erridl.jpg)
Erri de Luca's Internationale
English Version by Riccardo Venturi
Played at the close of trade unions rallies
it was a record crackling at parade's end,
the voice of janitors closing the front door.
But when suddenly sung in teargas clouds
against the breaking-up by police charge,
it was like a can tied up to the just married car,
like a fiddle strummed by a gypsy, like
feet in soaked shoes, crickets' endless rush,
like the noise of an old story,
shop shutters being lowered, rust in the throat,
courage swapping, those who had it gave it
till they had no more, the Internationale was ours
BUT
no riot was happening only there at that hour
but formed a chain with the rest of the world
scratching away the scab of colonial powers,
of well-fed tyrannies in uniform and boots.
Played from China to Chile, in Stalingrad
and on the ruins of Reichstag in Berlin,
it came then among... (continua)
English Version by Riccardo Venturi
Played at the close of trade unions rallies
it was a record crackling at parade's end,
the voice of janitors closing the front door.
But when suddenly sung in teargas clouds
against the breaking-up by police charge,
it was like a can tied up to the just married car,
like a fiddle strummed by a gypsy, like
feet in soaked shoes, crickets' endless rush,
like the noise of an old story,
shop shutters being lowered, rust in the throat,
courage swapping, those who had it gave it
till they had no more, the Internationale was ours
BUT
no riot was happening only there at that hour
but formed a chain with the rest of the world
scratching away the scab of colonial powers,
of well-fed tyrannies in uniform and boots.
Played from China to Chile, in Stalingrad
and on the ruins of Reichstag in Berlin,
it came then among... (continua)
BIELORUSSO (ŁACINKA) / BELARUSIAN (ŁACINKA)
La versione bielorussa è qui traslitterata non secondo gli standard usuali nel nostro sito per l'alfabeto cirillico, bensì nella cosiddetta Łacinka, vale a dire l'alfabeto bielorusso latino ufficiale che viene talvolta ancora usato, specialmente nella diaspora. Sull'alfabeto latino bielorusso (basato in gran parte su quello polacco) e sulla sua forma attuale si veda l'articolo di en:wikipedia.
The Belarusian version of the Internationale is not given here according to site standards, but in the so-called Łacinka, the Belarusian Latin alphabet which is still used, especially in the diaspora. On the Belarusian Latin alphabet (mostly based on the Polish spelling), see the relevant en:wikipedia article.
The Belarusian version of the Internationale is not given here according to site standards, but in the so-called Łacinka, the Belarusian Latin alphabet which is still used, especially in the diaspora. On the Belarusian Latin alphabet (mostly based on the Polish spelling), see the relevant en:wikipedia article.
INTERNACYJANAŁ
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 4/1/2013 - 21:04
KLINGON [3] / KLINGON [3]
La prima Internazionale in Klingon, la mitica Daw'bom, è presente in questa pagina fin dalla sua preistoria; poi ne è venuta un'altra. Ma, evidentemente, non c'è due senza tre ed ecco, stavolta, la versione in Klingon della prima strofa e del ritornello della versione inglese. E' opera di SkyMan in una pagina intitolata, opportunamente, Interstellar Solidarity. E il canto di Pottier e Degeyter supera le barriere del tempo e dello spazio... [RV]
puHmeyghom
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 5/1/2013 - 00:49
L'INTERNAZIONALE: IL FILM DOCUMENTARIO
THE INTERNATIONALE: A DOCUMENTARY FILM
di Peter Miller (USA, 2000)
by Peter Miller (USA, 2000)
Presentato da Pete Seeger e Billy Bragg
Presented by Pete Seeger and Billy Bragg
CCG/AWS Staff 7/1/2013 - 10:32
L'Internazionale (censurata) diretta da Arturo Toscanini - 1944
The (censored) Internationale directed by Arturo Toscanini - 1944
In 1944, to honor the Allied victory in Italy, the great Arturo Toscanini--a refugee from Fascisim in his home country--decided to conduct a performance of Verdi's "Hymn of the Nations". "Hymn" is a composition that Verdi orginally built around the national anthems of Britain, France, and Italy. In order to honor all four of the major Allies, Toscanini decided to add "The Star Spangled Banner" for the U.S. and "The Internationale" for the Soviet Union. The music was performed by the NBC Symphony Orchestra, with the Westminister Choir and the great tenor Jan Peerce as soloist; conducted by Toscanini. It was filmed as a featurette to be shown in movie theaters, and was narrated by Burgess Meredith.
In the early 50's, at the height of the Red Scare,U.S. censors... (continua)
The (censored) Internationale directed by Arturo Toscanini - 1944
In 1944, to honor the Allied victory in Italy, the great Arturo Toscanini--a refugee from Fascisim in his home country--decided to conduct a performance of Verdi's "Hymn of the Nations". "Hymn" is a composition that Verdi orginally built around the national anthems of Britain, France, and Italy. In order to honor all four of the major Allies, Toscanini decided to add "The Star Spangled Banner" for the U.S. and "The Internationale" for the Soviet Union. The music was performed by the NBC Symphony Orchestra, with the Westminister Choir and the great tenor Jan Peerce as soloist; conducted by Toscanini. It was filmed as a featurette to be shown in movie theaters, and was narrated by Burgess Meredith.
In the early 50's, at the height of the Red Scare,U.S. censors... (continua)
Riccardo Venturi 7/1/2013 - 10:57
Don Quichotte
![Don Quichotte](img/upl/Flourens-Gustave.jpg)
[1867]
Versi di Eugène Pottier, dai Chants révolutionnaires, 1908, seconda edizione.
Ignoro se la musica fu scritta dallo stesso Pottier o se invece il brano si cantasse su di una qualche aria popolare
Con dedica “À Flourens, assassiné”
Il Don Chisciotte di questa canzone non è il celeberrimo cavaliere errante nato dalla penna di Miguel de Cervantes, bensì “le chevalier rouge” Gustave Flourens (1838-1871). Figlio del noto fisiologo Marie-Jean-Pierre Flourens, anche Gustave, come il padre, fu incaricato giovanissimo della cattedra di storia naturale al Collège de France. La prestigiosa docenza gli venne però ben presto revocata a causa del suo approccio positivistico e delle sue idee repubblicane e anti-bonapartiste. Nel 1866 combattè al fianco dei cretesi in rivolta contro l’Impero ottomano. Tornato in Francia fu più volte arrestato e, alla caduta dell’Impero, fu eletto a... (continua)
Versi di Eugène Pottier, dai Chants révolutionnaires, 1908, seconda edizione.
Ignoro se la musica fu scritta dallo stesso Pottier o se invece il brano si cantasse su di una qualche aria popolare
Con dedica “À Flourens, assassiné”
Il Don Chisciotte di questa canzone non è il celeberrimo cavaliere errante nato dalla penna di Miguel de Cervantes, bensì “le chevalier rouge” Gustave Flourens (1838-1871). Figlio del noto fisiologo Marie-Jean-Pierre Flourens, anche Gustave, come il padre, fu incaricato giovanissimo della cattedra di storia naturale al Collège de France. La prestigiosa docenza gli venne però ben presto revocata a causa del suo approccio positivistico e delle sue idee repubblicane e anti-bonapartiste. Nel 1866 combattè al fianco dei cretesi in rivolta contro l’Impero ottomano. Tornato in Francia fu più volte arrestato e, alla caduta dell’Impero, fu eletto a... (continua)
Rencontrant la chaîne des bagnes,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 27/12/2012 - 17:31
Percorsi:
Don Chisciotte tra l'eternità e l'82
Quanto alla questione della musica, escluderei a priori che possa essere di Pottier. Pottier non conosceva la musica; usualmente, e come avveniva quasi sempre, le sue composizioni dovevano cantarsi "sull'aria di" qualche canzone (d'autore o popolare) conosciuta da tutti. Persino l' Internazionale era cantata, in origine, sull'aria della Marsigliese prima che, nel 1888, Pierre Degeyter scrivesse la musica con la quale è diventata il canto politico più famoso del mondo.
Riccardo Venturi 28/12/2012 - 10:59
![Don Quichotte](img/upl/donki.jpg)
28 dicembre 2012
DON CHISCIOTTE
(continua)
(continua)
Mi sono accorto che oramai le canzoni sulla figura (diretta o indiretta) di Don Chisciotte sono abbastanza per metterci su un bel percorso. Mi sembra doveroso, visto che un Don Chisciotte ce lo abbiamo addirittura fra gli amministratori del sito; si chiamerà infatti, il percorso, "Don Chisciotte tra l'Eternità e l'82".
Riccardo Venturi 28/12/2012 - 11:32
La data che ho indicato (1867) è sbagliata. Però anche quella riportata su "Chants révolutionnaires" lo è: se la dedica è "À Flourens, assassiné." non può essere il 1869 visto che “le chevalier rouge” fu ucciso all'inizio di aprile del 1871...
A meno che Pottier avesse l'abitudine di attribuire le dediche posteriormente alla composizione dei canti...
A meno che Pottier avesse l'abitudine di attribuire le dediche posteriormente alla composizione dei canti...
Dead End 6/1/2013 - 20:05
Les classes dirigeantes
![Les classes dirigeantes](img/upl/assiette_au_beurre.jpg)
In “Chants révolutionnaires”, 1887 (edizione ampliata nel 1908)
Canzone che Pottier dedicò ad Ernest Vaughan (1841-1929), membro della Prima Internazionale, comunardo, in seguito tra i fondatori del giornale L’Aurore, dove il 13 gennaio 1898 comparve il famoso “J'accuse” di Émile Zola a proposito del “Caso Dreyfus”.
Io invece la dedico ai Berlusconi, ai Monti e ai Renzi, i dirigenti di ieri, di oggi e di domani, senza i quali la Terra ha continuato, continua e continuerà ancora a girare lo stesso…
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda a sfondo politico-sociale stampati e diffusi... (continua)
Canzone che Pottier dedicò ad Ernest Vaughan (1841-1929), membro della Prima Internazionale, comunardo, in seguito tra i fondatori del giornale L’Aurore, dove il 13 gennaio 1898 comparve il famoso “J'accuse” di Émile Zola a proposito del “Caso Dreyfus”.
Io invece la dedico ai Berlusconi, ai Monti e ai Renzi, i dirigenti di ieri, di oggi e di domani, senza i quali la Terra ha continuato, continua e continuerà ancora a girare lo stesso…
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda a sfondo politico-sociale stampati e diffusi... (continua)
Tout un flot d’étoiles filantes
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 22/10/2012 - 09:15
28 dicembre 2012
LE CLASSI DIRIGENTI
(continua)
(continua)
Propagande des chansons
![Propagande des chansons](img/upl/nadaud_gustave_2.jpg)
[1848]
Versi di Eugène Pottier, dai Chants révolutionnaires, 1908, seconda edizione.
Sull’aria de “La boulangère a des écus” di Pierre Gallet (1698-1757)
Con dedica “À Gustave Nadaud” (1820-1893), goguettier, poeta e cantautore, l’autore di Le soldat de Marsala, un altro la cui produzione di canzoni andrebbe forse più attentamente scandagliata.
Una canzone sul potere rivoluzionario delle canzoni…
E’ proprio nel 1848 che Pottier e Nadaud si conobbero, stimandosi reciprocamente. Si ritroveranno anni più tardi alla “Lice chansonnière”, una delle più celebri goguettes di Parigi, e sarà proprio Nadaud a finanziare nel 1884 una prima, limitata edizione delle canzoni rivoluzionarie dell’amico Pottier, poi ripubblicata ampliata alla sua morte.
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi... (continua)
Versi di Eugène Pottier, dai Chants révolutionnaires, 1908, seconda edizione.
Sull’aria de “La boulangère a des écus” di Pierre Gallet (1698-1757)
Con dedica “À Gustave Nadaud” (1820-1893), goguettier, poeta e cantautore, l’autore di Le soldat de Marsala, un altro la cui produzione di canzoni andrebbe forse più attentamente scandagliata.
Una canzone sul potere rivoluzionario delle canzoni…
E’ proprio nel 1848 che Pottier e Nadaud si conobbero, stimandosi reciprocamente. Si ritroveranno anni più tardi alla “Lice chansonnière”, una delle più celebri goguettes di Parigi, e sarà proprio Nadaud a finanziare nel 1884 una prima, limitata edizione delle canzoni rivoluzionarie dell’amico Pottier, poi ripubblicata ampliata alla sua morte.
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi... (continua)
Le monde va changer de peau.
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 27/12/2012 - 17:23
28 dicembre 2012
CANZONI E PROPAGANDA
(continua)
(continua)
La grève des femmes
![La grève des femmes](img/upl/affiche-greve-des-femmes.jpg)
[1867]
Versi di Eugène Pottier, dai Chants révolutionnaires, 1908, seconda edizione.
Ignoro se la musica fu scritta dallo stesso Pottier o se invece il brano si cantasse su di una qualche aria popolare
Con dedica “À Édouard Hachin (Lice chansonnière)”, cantautore, uno dei frequentatori abituali di quella che fu una delle più celebri “goguettes” parigine, la “Lice chansonnière” per l’appunto, fondata nel 1831 e scomparsa nel 1922.
Un omaggio alle donne ed un invito rivolto loro a rifiutare di fare figli destinati a divenire carne da cannone nelle guerre dell’Impero. Quella di Crimea risaliva ad una dozzina di anni prima e all’orizzonte si profilava quella con il regno di Prussia…
Una canzone che dovette sicuramente ispirare Gaston Montéhus per la sua La grève des mères del 1905.
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi... (continua)
Versi di Eugène Pottier, dai Chants révolutionnaires, 1908, seconda edizione.
Ignoro se la musica fu scritta dallo stesso Pottier o se invece il brano si cantasse su di una qualche aria popolare
Con dedica “À Édouard Hachin (Lice chansonnière)”, cantautore, uno dei frequentatori abituali di quella che fu una delle più celebri “goguettes” parigine, la “Lice chansonnière” per l’appunto, fondata nel 1831 e scomparsa nel 1922.
Un omaggio alle donne ed un invito rivolto loro a rifiutare di fare figli destinati a divenire carne da cannone nelle guerre dell’Impero. Quella di Crimea risaliva ad una dozzina di anni prima e all’orizzonte si profilava quella con il regno di Prussia…
Una canzone che dovette sicuramente ispirare Gaston Montéhus per la sua La grève des mères del 1905.
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi... (continua)
Il surgit une autre Pucelle.
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 27/12/2012 - 17:25
![La grève des femmes](img/upl/lysistrata.jpg)
28 dicembre 2012
LO SCIOPERO DELLE DONNE
(continua)
(continua)
E' indubbio che le "donne in sciopero" di Pottier hanno un'antenata assai antica e illustre: la Lisistrata di Aristofane. Tanto per dire, già il nome stesso di Lisistrata (Λυσιστράτη) significa "Colei che scioglie gli eserciti". La vicenda della commedia aristofanea è il vero, primo esempio di "sciopero del sesso contro la guerra" della storia:
Lisistrata, donna ateniese, convoca numerose donne di Atene ed altre città, tra cui la spartana Lampitò, per discutere un importante problema. A causa della guerra del Peloponneso, infatti, gli uomini delle poleis greche sono perennemente impegnati nell'esercito e non hanno più il tempo di stare con le loro famiglie. Lisistrata propone allora alle altre donne di fare uno sciopero del sesso: finché gli uomini non firmeranno la pace, esse si rifiuteranno di avere rapporti sessuali con loro. Dopo un momento di sbigottimento e di rifiuto, le donne si... (continua)
Lisistrata, donna ateniese, convoca numerose donne di Atene ed altre città, tra cui la spartana Lampitò, per discutere un importante problema. A causa della guerra del Peloponneso, infatti, gli uomini delle poleis greche sono perennemente impegnati nell'esercito e non hanno più il tempo di stare con le loro famiglie. Lisistrata propone allora alle altre donne di fare uno sciopero del sesso: finché gli uomini non firmeranno la pace, esse si rifiuteranno di avere rapporti sessuali con loro. Dopo un momento di sbigottimento e di rifiuto, le donne si... (continua)
Riccardo Venturi 28/12/2012 - 14:28
L'abolition de la peine de mort
![L'abolition de la peine de mort](img/thumb/c35189_130x140.jpeg?1356700994)
28 dicembre 2012
Il riferimento a "piazza Grève fuor di barriera" necessita forse di qualche spiegazione. Place de Grève è una piazza importantissima nella storia di Parigi e della Francia intera; è situata in riva alla Senna, e dal 1803 si chiama ufficialmente Place de l'Hôtel de Ville dato che vi sorge il Municipio Generale parigino.
Si trattava di un antico terreno sabbioso e ciottoloso, da cui il nome: in francese, una grève è una sorta di spiaggia composta da un misto di ciottoli (graviers) e sabbia. Nei pressi della piazza si formò nel medioevo il porto fluviale più importante di Parigi; al porto tenne dietro ben presto un grosso mercato, e infine un nuovo quartiere intero. L'installazione del Municipio parigino sulla piazza è antica.
Data la presenza del porto e del mercato, i lavoratori disoccupati presero l'abitudine di raggrupparvisi all'alba in cerca di un impiego. Vennero... (continua)
Il riferimento a "piazza Grève fuor di barriera" necessita forse di qualche spiegazione. Place de Grève è una piazza importantissima nella storia di Parigi e della Francia intera; è situata in riva alla Senna, e dal 1803 si chiama ufficialmente Place de l'Hôtel de Ville dato che vi sorge il Municipio Generale parigino.
Si trattava di un antico terreno sabbioso e ciottoloso, da cui il nome: in francese, una grève è una sorta di spiaggia composta da un misto di ciottoli (graviers) e sabbia. Nei pressi della piazza si formò nel medioevo il porto fluviale più importante di Parigi; al porto tenne dietro ben presto un grosso mercato, e infine un nuovo quartiere intero. L'installazione del Municipio parigino sulla piazza è antica.
Data la presenza del porto e del mercato, i lavoratori disoccupati presero l'abitudine di raggrupparvisi all'alba in cerca di un impiego. Vennero... (continua)
L'ABOLIZIONE DELLA PENA DI MORTE
(continua)
(continua)
28/12/2012 - 11:48
![Downloadable! Downloadable!](img/downloadable_new_gray.png)
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Le roi boiteux
![Le roi boiteux](img/upl/Le-roi-boiteux.jpg)
[1852?]
Versi e musica di Gustave Nadaud (1820-1893), goguettier, poeta e cantautore, autore di Le soldat de Marsala, amico e mentore di Eugène Pottier.
In Chansons de Gustave Nadaud, Henri Plon editore, 1870 (8^ edizione)
Georges Brassens compose una nuova musica per il brano e lo interpretò durante una trasmissione radiofonica nel 1979.
Incluso poi nella raccolta postuma “Brassens chante Bruant, Colpi, Musset, Nadaud, Norge” pubblicata nel 1983.
Sapiente ed arguta satira del Potere scritta da Nadaud all’indirizzo di Napoleone III, autoproclamatosi “Imperatore dei francesi” dopo il golpe del dicembre 1851 con cui esautorò il Parlamento, spiazzando sia i conservatori del “parti de l'Ordre” sia i radicali repubblicani…
[1852?]
Versi e musica di Gustave Nadaud (1820-1893), goguettier, poeta e cantautore, autore di Le soldat de Marsala, amico e mentore di Eugène Pottier.
In Chansons de Gustave Nadaud, Henri Plon editore, 1870 (8^ edizione)
Georges Brassens compose una nuova musica per il brano e lo interpretò durante una trasmissione radiofonica nel 1979.
Incluso poi nella raccolta postuma “Brassens chante Bruant, Colpi, Musset, Nadaud, Norge” pubblicata nel 1983.
Sapiente ed arguta satira del Potere scritta da Nadaud all’indirizzo di Napoleone III, autoproclamatosi “Imperatore dei francesi” dopo il golpe del dicembre 1851 con cui esautorò il Parlamento, spiazzando sia i conservatori del “parti de l'Ordre” sia i radicali repubblicani…
Un roi d’Espagne, ou bien de France,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 27/12/2012 - 17:34
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Le pressoir
![Le pressoir](img/upl/la_commune_en_chantant.jpg)
[1870?]
Versi di Eugène Pottier
Musica di Max Rongier (1971)
Interpretata da Armand Mestral nel disco collettivo “La Commune en chantant” del 1971.
Versi di Eugène Pottier
Musica di Max Rongier (1971)
Interpretata da Armand Mestral nel disco collettivo “La Commune en chantant” del 1971.
Dans un ciel d’automne orageuse
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 21/12/2012 - 11:11
Percorsi:
La Comune di Parigi, 1871
![Le pressoir](img/upl/chantsrev.jpg)
21 dicembre 2012
Da aggiungere che l'anno di composizione di questo canto non è certo, anche se è probabile -come del resto per l' Internazionale - che sia attorno al 1870/71. Quel che è certo è che trovò posto a pagina 143 della prima edizione dei Chants Révolutionnaires, pubblicati dalla Libraire Dentu & C. di Parigi nel 1887 con prefazione di Henri Rochefort, e di cui qui si riproduce il frontespizio. Non mi risulta che siano mai state eseguite traduzioni italiane di questo canto. [RV]
Da aggiungere che l'anno di composizione di questo canto non è certo, anche se è probabile -come del resto per l' Internazionale - che sia attorno al 1870/71. Quel che è certo è che trovò posto a pagina 143 della prima edizione dei Chants Révolutionnaires, pubblicati dalla Libraire Dentu & C. di Parigi nel 1887 con prefazione di Henri Rochefort, e di cui qui si riproduce il frontespizio. Non mi risulta che siano mai state eseguite traduzioni italiane di questo canto. [RV]
IL TORCHIO A VINO
(continua)
(continua)
I Chants révolutionnaires di Pottier sono interamente disponibili su Wikisource. Probabilmente andrebbero inseriti tutti. Però mi permetto di suggerire un inserimento graduale, senza "frenesie", e attendendo che io o qualcun altro li traduca via via; altrimenti si rischierebbe di fabbricare una gran quantità di pagine tutte assieme senza poterli apprezzare come meritano. Aggiungo che il francese pottieriano è quasi sempre assai solenne e "immaginifico", e di non facile traduzione. Insomma, aspettare la traduzione e inserirne due o tre alla volta in modo da dare tempo; credo sia una proposta raisonnable. Saluti.
Riccardo Venturi 21/12/2012 - 17:17
Sono d'accordo. Io per il momento mi sono limitato a contribuire i canti riproposti nel disco “La Commune en chantant”...
Dead End 21/12/2012 - 18:24
Ho visto, infatti, ma ora ti lancio una propostaccia, caro il mio Dead. Si fa una cosina fatta ammodino con zio Pottier. A te, confidando comunque che col francese sembri cavartela bene, lo "scrutamento" di tutti i Chants Révolutionnaires (esclusi ovviamente quelli già presenti, ivi compresa l'Internazionale che -comunque- andrà situata nella sua raccolta, pure lei) e l'inserimento graduale, direi a gruppi di tre. Avendo già fatto la traduzione, puoi anche procedere coi prossimi come e quando più ti aggrada; poi si studierà anche un "box" apposito. Sinceramente credo che sia una cosa che non è mai stata tentata nella sua integralità. Vediamo un po' che ne viene fuori.
Riccardo Venturi 21/12/2012 - 18:42
Mais oui, sempre meglio Eugène Pottier che Harry Potter!
Maperò s'inizia dopo il SS Natale, vabbene?!?
Maperò s'inizia dopo il SS Natale, vabbene?!?
Dead End 21/12/2012 - 19:50
Paragone quanto mai calzante, visto che "Pottier" e "Potter" voglion dire esattamente la stessa cosa ("vasaio").
Dopo il SS Natale cosa viene, la Befana Gestapo...?
Salud!
Dopo il SS Natale cosa viene, la Befana Gestapo...?
Salud!
Riccardo Venturi 21/12/2012 - 22:57
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Quand viendra-t-elle ?
![Quand viendra-t-elle ?](img/upl/la_commune_en_chantant.jpg)
[1870]
Parole di Eugène Pottier, con dedica “Au citoyen Mijoul”.
Originariamente sull’aria di una canzone popolare bretone, in seguito su musica di Pierre Forest (1896).
Interpretata, tra gli altri, da Mouloudji nel disco collettivo “La Commune en chantant” (1971), su musica di Max Rongier.
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda a sfondo politico-sociale stampati e diffusi su fogli volanti.
Tra i tanti testi è degno di nota quel “Propaganda delle canzoni” che rappresentava, all’epoca, il suo manifesto politico: In tempo di pace, l’esercito è una morsa / Nelle mani di chi governa,... (continua)
Parole di Eugène Pottier, con dedica “Au citoyen Mijoul”.
Originariamente sull’aria di una canzone popolare bretone, in seguito su musica di Pierre Forest (1896).
Interpretata, tra gli altri, da Mouloudji nel disco collettivo “La Commune en chantant” (1971), su musica di Max Rongier.
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda a sfondo politico-sociale stampati e diffusi su fogli volanti.
Tra i tanti testi è degno di nota quel “Propaganda delle canzoni” che rappresentava, all’epoca, il suo manifesto politico: In tempo di pace, l’esercito è una morsa / Nelle mani di chi governa,... (continua)
Au citoyen Mijoul
(continua)
inviata da Dead End 21/12/2012 - 11:02
Percorsi:
La Comune di Parigi, 1871
![Quand viendra-t-elle ?](img/upl/chantsrev.jpg)
21 dicembre 2012
Nell'edizione originale dei Chants Révolutionnaires (1887) si trova a pagina 129. Si ignora chi sia il "cittadino Mijoul" cui è dedicata ("Mijoul" è un cognome tipico dell'Alvernia), ma era abitudine di Pottier dedicare le sue canzoni a semplici cittadini che condividevano le sue idee e le sue speranze. Pottier la chiamò una "canzone d'amore"; l'autore stesso la datò al 1870, ma in realtà la aveva già scritta nel 1858, intitolandola simbolicamente Jacques et Marianne (Marianna, come è noto, è figura simbolica della Francia rivoluzionaria). In questo appello al futuro appare chiarissimo che la "bella fanciulla" tanto attesa non è né la libertà, né la pace, bensì la Rivoluzione. [RV]
Nell'edizione originale dei Chants Révolutionnaires (1887) si trova a pagina 129. Si ignora chi sia il "cittadino Mijoul" cui è dedicata ("Mijoul" è un cognome tipico dell'Alvernia), ma era abitudine di Pottier dedicare le sue canzoni a semplici cittadini che condividevano le sue idee e le sue speranze. Pottier la chiamò una "canzone d'amore"; l'autore stesso la datò al 1870, ma in realtà la aveva già scritta nel 1858, intitolandola simbolicamente Jacques et Marianne (Marianna, come è noto, è figura simbolica della Francia rivoluzionaria). In questo appello al futuro appare chiarissimo che la "bella fanciulla" tanto attesa non è né la libertà, né la pace, bensì la Rivoluzione. [RV]
QUANDO VERRA' ?
(continua)
(continua)
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Le Moblot
![Le Moblot](img/upl/la_commune_en_chantant.jpg)
[1871]
Versi di Eugène Pottier
Musica di Max Rongier (1971)
Interpretata da Armand Mestral nel disco collettivo “La Commune en chantant” del 1971.
“Moblots” è il soprannome che i parigini diedero ai volontari della “garde mobile” incorporati nella Guardia nazionale che difese la Comune…
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda a sfondo politico-sociale stampati e diffusi su fogli volanti.
Tra i tanti testi è degno di nota quel “Propaganda delle canzoni” che rappresentava, all’epoca, il suo manifesto politico: In tempo di pace, l’esercito è una morsa / Nelle mani di chi governa, /... (continua)
Versi di Eugène Pottier
Musica di Max Rongier (1971)
Interpretata da Armand Mestral nel disco collettivo “La Commune en chantant” del 1971.
“Moblots” è il soprannome che i parigini diedero ai volontari della “garde mobile” incorporati nella Guardia nazionale che difese la Comune…
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda a sfondo politico-sociale stampati e diffusi su fogli volanti.
Tra i tanti testi è degno di nota quel “Propaganda delle canzoni” che rappresentava, all’epoca, il suo manifesto politico: In tempo di pace, l’esercito è una morsa / Nelle mani di chi governa, /... (continua)
Jeunesse héroïque
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 21/12/2012 - 11:24
Percorsi:
La Comune di Parigi, 1871
![Le Moblot](img/upl/moblot.png)
21 dicembre 2012
Nell'immagine sopra: uniformi della guerra civile francese del 1871. Quella a sinistra è la "Garde Mobile" volontaria comunarda: i "Moblots" di questa canzone. Si noti la sua forzata semplicità "proletaria", in confronto alla Guardia Nazionale (al centro) e all'esercito regolare al soldo dei Versagliesi (a destra), vale a dire "quelli con l'elmetto" nominati in questo canto. Abbastanza curioso che i "casqués" dell'esercito francese, dopo la batosta presa dai Prussiani portassero comunque un elmetto di foggia germanica.
Curiosamente, Les Moblots non fa parte della prima edizione dei Chants Révolutionnaires; secondo alcuni, non è certa l'attribuzione a Eugène Pottier (parecchi canti tendevano ad essergli attribuiti). Si trova comunque nella seconda edizione del volume, pubblicata nel 1908. [RV]
Nell'immagine sopra: uniformi della guerra civile francese del 1871. Quella a sinistra è la "Garde Mobile" volontaria comunarda: i "Moblots" di questa canzone. Si noti la sua forzata semplicità "proletaria", in confronto alla Guardia Nazionale (al centro) e all'esercito regolare al soldo dei Versagliesi (a destra), vale a dire "quelli con l'elmetto" nominati in questo canto. Abbastanza curioso che i "casqués" dell'esercito francese, dopo la batosta presa dai Prussiani portassero comunque un elmetto di foggia germanica.
Curiosamente, Les Moblots non fa parte della prima edizione dei Chants Révolutionnaires; secondo alcuni, non è certa l'attribuzione a Eugène Pottier (parecchi canti tendevano ad essergli attribuiti). Si trova comunque nella seconda edizione del volume, pubblicata nel 1908. [RV]
IL « MOBILOTTO »
(continua)
(continua)
Le grand Krack
![Le grand Krack](img/upl/_Les_Travailleurs_de_la_Nuit.jpg)
[1882?]
In “Chants révolutionnaires”, 1887 (edizione ampliata nel 1908)
Dedicata a Gustave Rouanet, giornalista di sinistra e deputato socialista (che più tardi però fece parte dell’aggruppamento antisemita alla Camera negli anni dell’Affare Dreyfus)
Musica del gruppo “Trois lignes de bling” dal disco “Marius Jacob – Écrits” pubblicato da L’Insomniaque nel 1995 e poi riedito nel 2004 con il diverso titolo de “Les Travailleurs de la Nuit”
Proprio come in questi ultimi anni, anche alla fine dell’800 scandali e collassi finanziari e crisi economica portarono le masse alla fame e fecero invece la fortuna di banchieri e speculatori che in gran parte erano stati i responsabili stessi del dissesto. Il tutto con la benedizione e la complicità dei governi.
Questa canzone fu probabilmente scritta dall’autore de L'Internationale nel 1881 o nel 1882, nel pieno di una crisi feroce... (continua)
In “Chants révolutionnaires”, 1887 (edizione ampliata nel 1908)
Dedicata a Gustave Rouanet, giornalista di sinistra e deputato socialista (che più tardi però fece parte dell’aggruppamento antisemita alla Camera negli anni dell’Affare Dreyfus)
Musica del gruppo “Trois lignes de bling” dal disco “Marius Jacob – Écrits” pubblicato da L’Insomniaque nel 1995 e poi riedito nel 2004 con il diverso titolo de “Les Travailleurs de la Nuit”
Proprio come in questi ultimi anni, anche alla fine dell’800 scandali e collassi finanziari e crisi economica portarono le masse alla fame e fecero invece la fortuna di banchieri e speculatori che in gran parte erano stati i responsabili stessi del dissesto. Il tutto con la benedizione e la complicità dei governi.
Questa canzone fu probabilmente scritta dall’autore de L'Internationale nel 1881 o nel 1882, nel pieno di una crisi feroce... (continua)
Le grand Krack est bien proche,
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 25/10/2012 - 11:33
La grève
![La grève](img/upl/germinal.jpg)
[1884]
In “Chants révolutionnaires”, 1887 (edizione ampliata nel 1908)
Canzone dedicata ad Émile Basly (1854-1928), minatore dall’età di 12 anni, fondatore nel 1883 del sindacato dei minatori di Anzin, nel bacino minerario del Nord-Pas de Calais, e leader del grande sciopero del 1884.
Nella seconda metà dell’800 la scoperta di nuovi giacimenti di carbone e l’ingresso di nuovi competitori sul mercato fece andare in crisi la Compagnie des mines d'Anzin, fino a quel momento monopolista dell’estrazione nel Nord-pas de Calais. La botta finale venne nel 1882 in seguito al crac della banca cattolica Union Générale. Naturalmente i padroni la crisi la fecero pagare prima di tutto ai lavoratori e la prima misura di contenimento della spesa fu l’eliminazione dei “raccommodeurs”, gli operai addetti alla manutenzione delle gallerie. La compagnia decise che ad armare e manutenere le gallerie... (continua)
In “Chants révolutionnaires”, 1887 (edizione ampliata nel 1908)
Canzone dedicata ad Émile Basly (1854-1928), minatore dall’età di 12 anni, fondatore nel 1883 del sindacato dei minatori di Anzin, nel bacino minerario del Nord-Pas de Calais, e leader del grande sciopero del 1884.
Nella seconda metà dell’800 la scoperta di nuovi giacimenti di carbone e l’ingresso di nuovi competitori sul mercato fece andare in crisi la Compagnie des mines d'Anzin, fino a quel momento monopolista dell’estrazione nel Nord-pas de Calais. La botta finale venne nel 1882 in seguito al crac della banca cattolica Union Générale. Naturalmente i padroni la crisi la fecero pagare prima di tutto ai lavoratori e la prima misura di contenimento della spesa fu l’eliminazione dei “raccommodeurs”, gli operai addetti alla manutenzione delle gallerie. La compagnia decise che ad armare e manutenere le gallerie... (continua)
Au secours ! vaincre est nécessaire.
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 22/10/2012 - 09:54
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Versi di Eugène Pottier, dai Chants révolutionnaires, 1908, seconda edizione.
Eugène Pottier fu frequentatore di circoli rivoluzionari repubblicani già dal 1832 per poi approdare a quelli socialisti e fourieristi nel 1848, anno in cui partecipò alle rivoluzioni di gennaio e giugno: fu in questo periodo, frequentando anche i locali dove venivano declamate poesie e canzoni, che inizia a comporre canti di propaganda a sfondo politico-sociale stampati e diffusi su fogli volanti.
Tra i tanti testi è degno di nota quel “Propaganda delle canzoni” che rappresentava, all’epoca, il suo manifesto politico: In tempo di pace, l’esercito è una morsa / Nelle mani di chi governa, / Per serrare la gogna al collo / Del popolo senza giberne. / ... Aderì all’Internazionale e nel 1870 organizzò una Camera del lavoro con 500 membri aderenti anch’essi all’Internazionale, fu uno strenuo... (continua)