IL VIAGGIO. PIOLTELLO, IQBAL ED I TAPPETI VOLANTI (ED IL PRIMO MAGGIO)
Informare On line
A Pioltello ci si arriva sempre. Con qualsiasi mezzo di trasporto. Un treno, una Erre4, una bicicletta o qualsiasi tipo di velivolo. Per la via aerea si può scegliere di tutto, da un aereo di linea ad un tappeto volante. Sicuro ci si atterra. Io ho scelto il treno. Alla stazione prendi a destra viale monza e tutto dritto trovi VIA IQBAL MASIH, che con Via Cattaneo, Via D’Annunzio e Via La Pira circondano piazza dei Popoli dove si trova il Municipio. Non piazza del popolo ma “dei popoli”. Tutti i popoli. A Cusano Milanino, poco più a nord, la piazza dove si affaccia il Comune è dedicata ai “Martiri di Tien-an-men”. Le amministrazioni locali dell’hinterland milanese – forse inconsapevolmente o forse no – sono proiettate ad una visione laico-globalizzante rispetto a quelle del centro sud dove permane... (continua)
Vincenzo Russo Traetto 2/5/2018 - 17:04
“C’è chi in Montagna ci va per noia, chi se lo sceglie per professione…
Per tanti diseredati né l’uno né l’altro, loro lo fanno per disperazione…”
PER QUALCUN “ALTRO ALPINISMO” (DI LACRIME E SANGUE) E’ DRAMMATICAMENTE NECESSARIO, SENZA ALTERNATIVE….
Gianni Sartori
Anche recentemente percorrendo qualche “stroso” berico- euganeo o prealpino mi è capitato di incrociare persone che hanno partecipato in varia forma a progetti tra le montagne pakistane. Con lo scopo ufficialmente dichiarato di“aiutarli a casa loro”.
Sorvolo sul fatto che tra i miei pur numerosi allievi di origine pakistana (corsi di alfabetizzazione per adulti qualche non fa) non ho mai incontrato montanari hunza o balti. Provenivano invece da aree metropolitane veramente degradate, oppure da campagne devastate periodicamente da siccità e alluvioni, (stando ai loro racconti). Altre fonti mi riferivano di conflitti e persecuzioni... (continua)
Per tanti diseredati né l’uno né l’altro, loro lo fanno per disperazione…”
PER QUALCUN “ALTRO ALPINISMO” (DI LACRIME E SANGUE) E’ DRAMMATICAMENTE NECESSARIO, SENZA ALTERNATIVE….
Gianni Sartori
Anche recentemente percorrendo qualche “stroso” berico- euganeo o prealpino mi è capitato di incrociare persone che hanno partecipato in varia forma a progetti tra le montagne pakistane. Con lo scopo ufficialmente dichiarato di“aiutarli a casa loro”.
Sorvolo sul fatto che tra i miei pur numerosi allievi di origine pakistana (corsi di alfabetizzazione per adulti qualche non fa) non ho mai incontrato montanari hunza o balti. Provenivano invece da aree metropolitane veramente degradate, oppure da campagne devastate periodicamente da siccità e alluvioni, (stando ai loro racconti). Altre fonti mi riferivano di conflitti e persecuzioni... (continua)
Gianni Sartori 20/2/2023 - 21:37
A sei mesi dall’alluvione nelle zone devastate la popolazione resta in attesa. Nel frattempo, oltre alla malnutrizione e alle malattie, si assiste anche a nuove discriminazioni in una guerra tra poveri di cui sicuramente non si sentiva la necessità
SINDH: A SEI MESI DALLE ALLUVIONI LA SITUAZIONE RESTA GRAVE
Gianni Sartori
Sicuramente ci avranno già pensato, forse operativi in zona già da qualche mese (e sarà solo colpa mia se non ne sono venuto a conoscenza).
Mi riferisco alla drammatica situazione in cui versa una parte della popolazione del Sindh colpita oltre sei mesi fa (agosto 2022, stagione dei monsoni inoltrata) da devastanti alluvioni e ai nostrani benefattori d’alta quota impegnati da tempo nel realizzare ponti e strutture turistiche (“rifugi”) in alcune zone del Pakistan.
Capisco che qui, nel Sindh (già dal nome un’area tendenzialmente fluviale, v. l’Indo) rischierebbero di... (continua)
SINDH: A SEI MESI DALLE ALLUVIONI LA SITUAZIONE RESTA GRAVE
Gianni Sartori
Sicuramente ci avranno già pensato, forse operativi in zona già da qualche mese (e sarà solo colpa mia se non ne sono venuto a conoscenza).
Mi riferisco alla drammatica situazione in cui versa una parte della popolazione del Sindh colpita oltre sei mesi fa (agosto 2022, stagione dei monsoni inoltrata) da devastanti alluvioni e ai nostrani benefattori d’alta quota impegnati da tempo nel realizzare ponti e strutture turistiche (“rifugi”) in alcune zone del Pakistan.
Capisco che qui, nel Sindh (già dal nome un’area tendenzialmente fluviale, v. l’Indo) rischierebbero di... (continua)
Gianni sartori 17/3/2023 - 18:37
Les corons
[1982]
Paroles de Pierre Bachelet
Musique de Jean-Pierre Lang
Testo di Pierre Bachelet
Musica di Jean-Pierre Lang
Dopo la storia del terril di Rimbert, ecco i Corons di Pierre Bachelet. Una canzone che, in Francia, è famosissima; una canzone che è un peccato non conoscere anche qui da noi. Rimediamo immediatamente, con l'usuale corredo di una foto. Ancora una volta, i corons sono quella cosa che vedete sopra, e che magari suoneranno familiari a chi, almeno una volta nella vita, abbia letto il Germinale di Émile Zola, o visto il film di Claude Berri interpretato da Gérard Depardieu e da Renaud (in veste, per un'unica di volta, di bravissimo attore), o –meglio- entrambe le cose. Sono le casette a schiera di mattoni rossi, tutte uguali; anticamente di proprietà delle compagnie minerarie, venivano concesse in uso ai minatori che vi abitavano con le famiglie. I coron sono dei "terratetto":... (continua)
Paroles de Pierre Bachelet
Musique de Jean-Pierre Lang
Testo di Pierre Bachelet
Musica di Jean-Pierre Lang
Dopo la storia del terril di Rimbert, ecco i Corons di Pierre Bachelet. Una canzone che, in Francia, è famosissima; una canzone che è un peccato non conoscere anche qui da noi. Rimediamo immediatamente, con l'usuale corredo di una foto. Ancora una volta, i corons sono quella cosa che vedete sopra, e che magari suoneranno familiari a chi, almeno una volta nella vita, abbia letto il Germinale di Émile Zola, o visto il film di Claude Berri interpretato da Gérard Depardieu e da Renaud (in veste, per un'unica di volta, di bravissimo attore), o –meglio- entrambe le cose. Sono le casette a schiera di mattoni rossi, tutte uguali; anticamente di proprietà delle compagnie minerarie, venivano concesse in uso ai minatori che vi abitavano con le famiglie. I coron sono dei "terratetto":... (continua)
Au nord, c'étaient les corons
(continua)
(continua)
inviata da Ech' Richard le galibot 5/11/2007 - 12:43
La versione italiana di Riccardo Venturi dal newsgroup it.fan.musica.de-andre, 29 settembre 2002. E' stata leggermente riveduta al momento dell'inserimento.
I CORONS
(continua)
(continua)
Perchè in Italia non si fanno canzoni così. C'è qualche italiano/a che ha tradotto e cantato le canzoni di Bachelet? Faccio il tifo per il Lens
gango 14/5/2012 - 12:50
Les corons cantata dai tifosi del Lens allo stadio Bollaert (4 agosto 2013)
Riccardo Venturi 6/6/2018 - 22:30
Le no man's land
[1985]
Album "Vivre"
Album "Vivre"
Tout au bout du chemin après le peuplier
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 13/5/2009 - 09:34
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Souvenez-vous
[1982]
Paroles de Pierre Bachelet
Musique de Jean-Pierre Lang
Testo di Pierre Bachelet
Musica di Jean-Pierre Lang
Paroles de Pierre Bachelet
Musique de Jean-Pierre Lang
Testo di Pierre Bachelet
Musica di Jean-Pierre Lang
Y'avait des arbres et y'avait des oiseaux
(continua)
(continua)
inviata da Paolo Sollier
Percorsi:
Le CCG Primitive
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Album "Une autre lumière"
Iqbal Masih (1982-1995) era un bambino pakistano.
A soli 5 anni fu venduto dalla famiglia al padrone di una fabbrica di tappeti, che lo ridusse in schiavitù. Iqbal era costretto a lavorare al telaio anche per 12 ore consecutive. Veniva pagato una rupìa al giorno (3 centesimi di Euro). Quando provava a ribellarsi, il padrone lo chiudeva in una buca.
Nel 1992, eludendo la sorveglianza della fabbrica, Iqbal partecipò ad una manifestazione del "Fronte di Liberazione dal Lavoro Schiavizzato" (Bonded Labour Liberation Front - BLLF), durante la quale raccontò la sua storia a Eshan Ullah Khan, leader dell'organizzazione.
Iqbal fu sottratto ai suoi aguzzini e divenne portavoce internazionale delle campagne contro la schiavitù ed il lavoro minorile.
Grazie alla sua testimonianza e al suo coraggio, migliaia di bambini schiavi furono liberati e il governo del Pakistan... (continua)