Autore C.S.I.
In questo sito, Rossella, chi inserisce una canzone ha non solo il diritto ma anche il dovere di esprimere suoi pensieri personali; come chiunque ha il diritto e il dovere di confutarli. Questa cosa va generalmente sotto il nome di "dialettica" ed è garantita a tutti. Non sei certamente tu, come non lo siamo noi, che puoi dettare "dispense". Questo non è un sito di "fan", ma di discussione. Speriamo di essere stati chiari, e se hai da dire qualcosa sentiti pure libera di esprimerlo.
CCG/AWS Staff 13/5/2013 - 13:09
La canzone e dei CSI, non dei CCCP, primo, secondo, la canzone non è soltanto un aspra critica, il sogno della gioventù rivoluzione rimane tale, è il dopo, il trasformarsi in un luogo assillante che toglieva troppo all'essere umano.
Emiliano. 1/12/2014 - 23:24
Dire a qualcuno che si è bruciato il cervello senza conoscere personalmente la ragione delle sue scelte non è un semplice parere personale, ma un'offesa. E presentare una canzone di un grande artista in questo modo superficiale è una chiara mancanza di gusto e anche una mancanza di rispetto a mio parere.
Un' altra Rossella 22/4/2015 - 15:03
Ma dico discutete su un filmato che non si vede, ma vaffanculo voi e tutta italia
krzyś 24/4/2015 - 04:10
Si vede benissimo, è solo disattivato l'incorporamento in altre pagine. Stai calmo e riserva i vaffanculo per qualcosa di più grave.
Bernart Bartleby 24/4/2015 - 09:04
Posso assicuravi che Giovanni non si è bruciato il cervello, la cosa che notavo invece, anche ai tempi dei CCCP, è che molti suoi fan non ci abbiano mai capito granché, più che altro perché folgorati dalla sua personalità e perché accecati da una certa "rabbia anticlericale" che li eccitava particolarmente. Mi piace ricordare quando a fine anni '80 i CCCP Giovanni e Annarella prima dei concerti andavano in chiesa perché si erano convinti di essere estremisti cristiani. Giovanni lo conosco personalmente, ora è tranquillo e sereno come mai in vita sua. Neanche io condivido alcune sue posizioni, se ne parla a volte, ma di certo non è ne fuori di testa ne uno che rinnega nulla del suo passato. Vi ricordo ancora uno stralcio di una vecchia intervista di 30 anni fa, quando alla domanda "Voi siete comunisti?" Giovanni rispose "Noi siamo filosovietici, e lo siamo per reazione perché viviamo sotto... (continua)
Pier 30/5/2015 - 18:15
Vedo che questa mia battuta affrettata su GLF che si è bruciato il cervello continua a fare polemica... il fatto è che, da convinto antiproibizionista, le sue ultime uscite mi hanno fatto sorgere dei dubbi sugli effetti collaterali dell'abuso di cannabis. Ma non sono un medico e forse le due cose non sono correlate.
Caro Pier, ti posso chiedere - visto che hai notizie di prima mano - se Giovanni fosse sul serio un estremista cristiano già da tempo e si sia solo limitato a fare "outing" dopo vent'anni nella trasmissione di Ferrara, o se ci sia stata in effetti una sorta di "conversione"? lo chiedo solo per curiosità, perché ho letto un'intervista a Giorgio Canali che sosteneva che lui sapeva benissimo che Ferretti la pensava così da almeno vent'anni. Comunque davvero la storia della conversione di Ferretti la prendo ormai sul ridere e a, al di là di tutte le cazzate reazionarie che può sparare, gli auguro di cuore di trovare la serenità e di vivere la sua vita tra i cavalli nel modo che preferisce :)
Caro Pier, ti posso chiedere - visto che hai notizie di prima mano - se Giovanni fosse sul serio un estremista cristiano già da tempo e si sia solo limitato a fare "outing" dopo vent'anni nella trasmissione di Ferrara, o se ci sia stata in effetti una sorta di "conversione"? lo chiedo solo per curiosità, perché ho letto un'intervista a Giorgio Canali che sosteneva che lui sapeva benissimo che Ferretti la pensava così da almeno vent'anni. Comunque davvero la storia della conversione di Ferretti la prendo ormai sul ridere e a, al di là di tutte le cazzate reazionarie che può sparare, gli auguro di cuore di trovare la serenità e di vivere la sua vita tra i cavalli nel modo che preferisce :)
Lorenzo 30/5/2015 - 21:05
Sinceramente, prima dell'intervista di Canali dove sostiene di non essere affatto stupito della "conversione" di Ferretti, ho sempre replicato a tutti quelli che si sono sentiti "traditi" da Giovanni ricordando loro che i primi due EP dei CCCP si chiamavano Ortodossia, non solo per la fedeltà al partito sovietico ma anche come un chiaro riferimento alla religione.
L'intro nella canzone Militanz dell'album Live in Punkow è un famoso canto liturgico, e non dimentichiamoci dell'album:
Canzoni PREGHIERE danze del II millennio - Sezione Europa, dove è presente Madre, canzone dedicata alla figura di Maria (presente anche in copertina), che gli fa avere persino una recensione su Famiglia Cristiana.
E se c'è ancora qualcuno tanto cieco, e sordo, da considerarlo ancora un "traditore di un'ideologia", cito sempre le strofe di A tratti dei CSI:
"Non fare di me un idolo o mi brucerò,
se divento... (continua)
L'intro nella canzone Militanz dell'album Live in Punkow è un famoso canto liturgico, e non dimentichiamoci dell'album:
Canzoni PREGHIERE danze del II millennio - Sezione Europa, dove è presente Madre, canzone dedicata alla figura di Maria (presente anche in copertina), che gli fa avere persino una recensione su Famiglia Cristiana.
E se c'è ancora qualcuno tanto cieco, e sordo, da considerarlo ancora un "traditore di un'ideologia", cito sempre le strofe di A tratti dei CSI:
"Non fare di me un idolo o mi brucerò,
se divento... (continua)
Tizio 30/1/2016 - 02:30
L'idea che Giovanni Lindo Ferretti sia un individuo rispettabile mette di buon umore.
Non certo per quello che è andato dicendo in giro, ma perché per esserlo avrebbe dovuto abbracciare e comunicare certe posizioni e certi punti di vista quando era non soltanto scomodo, ma anche e soprattutto non remunerativo farlo.
Al pari di quanto successo ad altri "atei devoti" da circo equestre, la sua visibilità mediatica e l'intensità del suo fuoco di dichiarazioni spiazzanti si sono affievoliti non poco col mutare del vento.
Non certo per quello che è andato dicendo in giro, ma perché per esserlo avrebbe dovuto abbracciare e comunicare certe posizioni e certi punti di vista quando era non soltanto scomodo, ma anche e soprattutto non remunerativo farlo.
Al pari di quanto successo ad altri "atei devoti" da circo equestre, la sua visibilità mediatica e l'intensità del suo fuoco di dichiarazioni spiazzanti si sono affievoliti non poco col mutare del vento.
Io non sto con Oriana 30/1/2016 - 10:18
Io credo che tra il Ferretti attuale e quello degli anni'80 ci siano moltissimi punti di discontinuità ( da filopalestinese a filoisraeliano, da antiamericano a sostenitore delle guerre di Bush al terrorismo, da cattolico libertario favorevole ad aborto e divorzio a cattolico tradizionalista che considera gli stessi crimini ecc.)..Ma ci sono anche punti di contatto, come il concetto di Patria, di un mondo con dei confini( GLF non è mai stato un comunista internazionalista), di identità.
E poi forse molti non sanno che GLF fino a vent'anni aveva le stesse idee di ora, si "convertì" al Comunismo dopo il trasferimento a Bologna e l'approdo a Lotta Continua. In Varie interviste ha parlato di un "ritorno a casa", come dire che le sue idee reali sono queste e quella comunista è stata solo una parentesi della sua vita che pure non rinnega. Ciauz :)
E poi forse molti non sanno che GLF fino a vent'anni aveva le stesse idee di ora, si "convertì" al Comunismo dopo il trasferimento a Bologna e l'approdo a Lotta Continua. In Varie interviste ha parlato di un "ritorno a casa", come dire che le sue idee reali sono queste e quella comunista è stata solo una parentesi della sua vita che pure non rinnega. Ciauz :)
Rotolo 17/2/2016 - 16:44
A mio avviso il testo non ha nulla a che vedere con la Russia e il capitalismo.
Grazius 26/4/2016 - 19:47
Io avrei solo una domanda da fare, soprattutto a quelli che dicono che questo capolavoro ( già, un disco stupendo sia tecnicamente che a livello puramente emotivo) abbia avuto la sventura di finire primo in classifica: Perchè? Una volta che un ottimo disco finisce ai vertici delle classifiche, perchè si parla di svolta commerciale? Stiamo parlando di un disco che è nato da un viaggio in Mongolia e che parla di guerra, dolore e viaggio. Non capisco esattamente dove siano le tematiche commerciali, non mi pare si parli di frivolezze e stiamo parlando dei CSI non dei Negramaro. Io onestamente resto sempre allibito a certe dichiarazioni. Lindo Ferretti è cambiato? E a noi cosa importa? Ci ha lasciato opere stupende insieme a Massimo Zamboni. Tabula Rasa Elettrificata è diverso dagli altri dischi? Perchè, i CCCP e CSI hanno fatto sempre dischi uguali e perchè bisogna fare sempre la stessa roba? Io non capisco, francamente...Mah...
Jayce_147 25/7/2018 - 16:35
Nel frattempo, Lorenzo si è bruciato quel poco cervello che aveva e non gli è rimasta che polvere.
Giovanni Lindo Ferretti 5/8/2022 - 12:43
Io penso che quando sei un artista hai il lusso di poter dire tante cose.
Nel suo caso ha detto prima una cosa poi si è contraddetto?si è rimangiato tutto? Vi sentite offesi/ traditi per i suoi mutamenti di pensiero? Chi di noi in una vita non ha cambiato modo di essere , di vestire , pensare, agire etc etc. ?
Io dico che è comunque un grande perché ha avuto il coraggio di dire quello che molti noi pensano ma non avevamo ne il coraggio né la possibilità di farci sentire.
Nel suo caso ha detto prima una cosa poi si è contraddetto?si è rimangiato tutto? Vi sentite offesi/ traditi per i suoi mutamenti di pensiero? Chi di noi in una vita non ha cambiato modo di essere , di vestire , pensare, agire etc etc. ?
Io dico che è comunque un grande perché ha avuto il coraggio di dire quello che molti noi pensano ma non avevamo ne il coraggio né la possibilità di farci sentire.
Devixn1 9/9/2023 - 14:29
Il prezzo da pagare
(2022)
La canzone è stata scritta con la collaborazione di Giovanni Rubbiani e ha come produttore artistico, arrangiatore ed "esecutore musicale" Massimiliano Frignani
Racconta della strage di Marzabotto avvenuta tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre del 1944 ed è un omaggio a Pierpaolo Pasolini.
La canzone è stata scritta con la collaborazione di Giovanni Rubbiani e ha come produttore artistico, arrangiatore ed "esecutore musicale" Massimiliano Frignani
Racconta della strage di Marzabotto avvenuta tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre del 1944 ed è un omaggio a Pierpaolo Pasolini.
Oltre che a Pasolini ci sembra che questo pezzo sia un chiarissimo omaggio ai C.S.I. tanto da sembrare quasi una cover...
In ogni caso un pezzo bello e toccante.
In ogni caso un pezzo bello e toccante.
Gira la ruota, cigola la bici
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 11/12/2022 - 23:25
C.S.I.: Fuochi nella notte di San Giovanni
Dal primo album dei CSI (Consorzio Suonatori Indipendenti), Ko De Mondo del 1993
Testo di Giovanni Lindo Ferretti
Musica di Massimo Zamboni, Francesco Magnelli e Gianni Maroccolo
Interpretata anche con Goran Bregović nel "Concerto di Inizio Millennio" il 5 gennaio 2000
e da Stefano "Cisco" Bellotti
Li hanno fatti quest'anno i falò? - chiesi a Cinto.
Noi li facevamo sempre. La notte di S. Giovanni tutta la collina era accesa.
Poca roba, - disse lui. - Lo fanno grosso alla Stazione, ma di qui non si vede. Il Piola dice che una volta ci bruciavano delle fascine.
Chissà perchè mai, - dissi, - si fanno questi fuochi.
Si vede che fa bene alle campagne, - disse Cinto, - le ingrassa.
(Cesare Pavese, La luna e i falò, 1949)
La notte del 24 Giugno di ogni anno è la notte del solstizio d’estate.
Il solstizio è un punto di svolta dell'anno, lentamente il sole inizia a declinare, per l'uomo... (continua)
Testo di Giovanni Lindo Ferretti
Musica di Massimo Zamboni, Francesco Magnelli e Gianni Maroccolo
Interpretata anche con Goran Bregović nel "Concerto di Inizio Millennio" il 5 gennaio 2000
e da Stefano "Cisco" Bellotti
Li hanno fatti quest'anno i falò? - chiesi a Cinto.
Noi li facevamo sempre. La notte di S. Giovanni tutta la collina era accesa.
Poca roba, - disse lui. - Lo fanno grosso alla Stazione, ma di qui non si vede. Il Piola dice che una volta ci bruciavano delle fascine.
Chissà perchè mai, - dissi, - si fanno questi fuochi.
Si vede che fa bene alle campagne, - disse Cinto, - le ingrassa.
(Cesare Pavese, La luna e i falò, 1949)
La notte del 24 Giugno di ogni anno è la notte del solstizio d’estate.
Il solstizio è un punto di svolta dell'anno, lentamente il sole inizia a declinare, per l'uomo... (continua)
Un, deux, trois, quatre...
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 24/6/2018 - 11:18
Del mondo
[1994]
Testo di Giovanni Lindo Ferretti
Musica di Massimo Zamboni, Francesco Magnelli e Gianni Maroccolo.
Interpretata anche da Robert Wyatt.
Il mondo del 1994 segnato dalla guerra in Jugoslavia, il mondo dopo la caduta del muro di Berlino che non ha portato la sperata libertà ma solo distruzione, contrapposto a un'età dell'oro di un mondo giovane e forte che forse non è mai esistito. Indubbiamente uno dei più bei pezzi dei CSI.
Testo di Giovanni Lindo Ferretti
Musica di Massimo Zamboni, Francesco Magnelli e Gianni Maroccolo.
Interpretata anche da Robert Wyatt.
Il mondo del 1994 segnato dalla guerra in Jugoslavia, il mondo dopo la caduta del muro di Berlino che non ha portato la sperata libertà ma solo distruzione, contrapposto a un'età dell'oro di un mondo giovane e forte che forse non è mai esistito. Indubbiamente uno dei più bei pezzi dei CSI.
Anche questa canzone era stata per sei anni dimenticata dalle "CCG primitive", IV volume, n° 372. La inseriamo in nome dell' "intangibilità" della raccolta primitiva. Certo, alla luce della famosa "evoluzione" di S.S. Giovanni Lindo I, fa abbastanza impressione (e anche ridere) sentirlo parlare di "mondo giovane e forte" contrapposto ad un mondo "debole e vecchio", in cui il Ferretti stesso sembra essersi inserito alla perfezione divenendo seguace di quanto più vecchio, debole e stantio ci sia al mondo. [CCG/AWS Staff]
È stato un tempo il mondo giovane e forte,
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 3/4/2009 - 00:56
Percorsi:
Le CCG Primitive
La bellissima versione psichedelica di Max Gazzè con Daniele Silvestri e la Magical Mystery Band
Festival di Sanremo - S2021 - Max Gazzè con la Magical Mystery Band - 'Del Mondo' - Video - RaiPlay
Nella terza serata del Festival di Sanremo 2021 dedicata alle cover Max Gazzè, al fianco della Magical Mystery Band e Daniele Silvestri, propone il brano 'Del Mondo' di Giovanni Lindo Ferretti.
“Quando sono rientrato a Roma, negli anni novanta, dopo un periodo all’estero, ho ascoltato i CSI e mi sono ritrovato in quei suoni – spiega Gazzé – mi ricordo quando poi si sciolsero e nacquero i PGR, i Per Grazia Ricevuta. Ero lì quel giorno: Giovanni Lindo Ferretti voleva chiamarli in modo diverso, ma alla fine scelse quel nome. Mi legai a quel mondo anche grazie a Francesco Magnelli, che ha suonato nelle varie formazioni create da Ferretti. Sono canzoni, le sue, che non hanno tempo. Quando ho deciso di incidere “Del mondo” ho anche pensato di chiamare Ferretti per fargli interpretare la parte iniziale della canzone, ho chiesto il numero di telefono a Magnelli e lui mi ha risposto con il sorriso: ‘Io mica ce l’ho, Giovanni vive fra le montagne…’. Alla fine, d’accordo con Daniele Silvestri, ho lasciato perdere. Non me la sono sentita di "inseguirlo" come fecero i CSI con Battiato per “E... (continua)
Cupe Vampe
Testo di Giovanni Lindo Ferretti
Musica di Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli, Giorgio Canali e Massimo Zamboni
Dall'album "Linea Gotica" del 1996.
Di tutte le distruzioni perpetrate a Sarajevo, le più insensate sono state quelle ai danni delle tante biblioteche. Ma di queste, la più folle, la più carica di sinistra forza metafisica, fu il bombardamento della biblioteca nazionale, un magnifico edificio moresco del diciannovesimo secolo, andato in fumo in trenta ore con le sue centinaia di migliaia di volumi. Quella notte, il rogo si vide a chilometri di distanza, i sarajevesi non dormirono.
[...]
Sarajevo era cresciuta sotto il dominio turco. A chi aveva costruito la guerra sulla storia dei diritti storici dei popoli slavi, defraudati dagli invasori - dunque sull'assunto che la Bosnia era stata "islamizzata" - non risultava tollerabile l'idea che la città fosse fiorita sotto... (continua)
Musica di Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli, Giorgio Canali e Massimo Zamboni
Dall'album "Linea Gotica" del 1996.
Di tutte le distruzioni perpetrate a Sarajevo, le più insensate sono state quelle ai danni delle tante biblioteche. Ma di queste, la più folle, la più carica di sinistra forza metafisica, fu il bombardamento della biblioteca nazionale, un magnifico edificio moresco del diciannovesimo secolo, andato in fumo in trenta ore con le sue centinaia di migliaia di volumi. Quella notte, il rogo si vide a chilometri di distanza, i sarajevesi non dormirono.
[...]
Sarajevo era cresciuta sotto il dominio turco. A chi aveva costruito la guerra sulla storia dei diritti storici dei popoli slavi, defraudati dagli invasori - dunque sull'assunto che la Bosnia era stata "islamizzata" - non risultava tollerabile l'idea che la città fosse fiorita sotto... (continua)
Di colpo si fa notte
(continua)
(continua)
La cosa che mi rattrista e mi fa rabbia, è che questa canzone è sempre più attuale: cambiano i protagonisti (o meglio uno dei protagonisti......), cambiano gli interessi in gioco, ma l'attualità di questo grandissimo pezzo, a volte è disarmante.
Raffaele, milano
Trascrizione serba di Riccardo Venturi
8 aprile 2005
Basata sulla versione croata di Monia
Teкст Џoванниjа Линда Фeppeттиja
Mузика Џанниjа Mapoкколa, Франчеcка Maњeллиja, Џopџa Каналиja и Maccима Замбoниja
8 aprile 2005
Basata sulla versione croata di Monia
Teкст Џoванниjа Линда Фeppeттиja
Mузика Џанниjа Mapoкколa, Франчеcка Maњeллиja, Џopџa Каналиja и Maccима Замбoниja
ЗАГACИTE ПЛAMEHИ
(continua)
(continua)
CUPE VAMPE DI VERGOGNA. LA “CONVERSIONE” DI GIOVANNI LINDO FERRETTI.
Scelgo volutamente questa canzone, che è considerata tra le più significative dei CSI, per raccontare a chi ancora non lo sapesse della “conversione” del mistico Giovanni Lindo Ferretti. Sì, proprio lui, quello che ha addirittura avuto l’onore di essere citato (con tanto di traduzioni) addirittura nel Chi Siamo delle CCG. Adesso questo bel personaggino è diventato, udite udite, un neo-con in piena regola. Approdato al cattolicesimo e alla “riscoperta della chiesa”, è passato ad essere un sostenitore di Ratzinger, un convinto oppositore dell’aborto, si è astenuto al referendum sulla fecondazione assistita. Ma fin qui sarebbe nulla. Il fatto è che il “nostro”, adesso, dichiara, con quella sua aria oramai da San Francesco de noantri, di “essere tornato a casa”, votando per i guerrafondai del centrodestra italiano. Rilascia... (continua)
Scelgo volutamente questa canzone, che è considerata tra le più significative dei CSI, per raccontare a chi ancora non lo sapesse della “conversione” del mistico Giovanni Lindo Ferretti. Sì, proprio lui, quello che ha addirittura avuto l’onore di essere citato (con tanto di traduzioni) addirittura nel Chi Siamo delle CCG. Adesso questo bel personaggino è diventato, udite udite, un neo-con in piena regola. Approdato al cattolicesimo e alla “riscoperta della chiesa”, è passato ad essere un sostenitore di Ratzinger, un convinto oppositore dell’aborto, si è astenuto al referendum sulla fecondazione assistita. Ma fin qui sarebbe nulla. Il fatto è che il “nostro”, adesso, dichiara, con quella sua aria oramai da San Francesco de noantri, di “essere tornato a casa”, votando per i guerrafondai del centrodestra italiano. Rilascia... (continua)
Riccardo Venturi 29/11/2006 - 22:30
Riccardo, secondo me la questione va guardata da un punto di vista diverso. A noi sembra che il Giovanni Lindo di oggi sia impazzito. Secondo me è sempre stato un folle.
Un folle nel senso buono, in alcuni momenti, sappiamo bene che l'arte ha a volte dei pericolosi punti di contatto con la malattia mentale. A volte l'arte riesce a essere il mezzo per trovare - non dico la normalità che chiaramente non esiste e forse non è neanche auspicabile - ma almeno un equilibrio.
Inoltre bisogna considerare che il Ferretti è sempre stato e rimane un inguaribile provocatore. Anche a me danno noia i discorsi insulsi sulla fecondazione assistita e il suo ritrovato cattolicesimo intollerante, ma comunque anche "Allah è grande e Gheddafi è il suo profeta" non è un programma politico in cui probabilmente i suoi fan si riconoscevano. Allora veniva presa per una provocazione. Adesso mi viene da pensare che... (continua)
Un folle nel senso buono, in alcuni momenti, sappiamo bene che l'arte ha a volte dei pericolosi punti di contatto con la malattia mentale. A volte l'arte riesce a essere il mezzo per trovare - non dico la normalità che chiaramente non esiste e forse non è neanche auspicabile - ma almeno un equilibrio.
Inoltre bisogna considerare che il Ferretti è sempre stato e rimane un inguaribile provocatore. Anche a me danno noia i discorsi insulsi sulla fecondazione assistita e il suo ritrovato cattolicesimo intollerante, ma comunque anche "Allah è grande e Gheddafi è il suo profeta" non è un programma politico in cui probabilmente i suoi fan si riconoscevano. Allora veniva presa per una provocazione. Adesso mi viene da pensare che... (continua)
Carissimi
So che questa della faccenda della "conversione" di Giovanni Lindo Ferretti non dovrebbe riguardarmi in quanto sono
cose dell'altra barricata, ma quando ho letto una sua intervista al settimanale "XL" di "Repubblica" ho subto pensato
che a voi potrebbe interessare.Ve la mando ?
So che questa della faccenda della "conversione" di Giovanni Lindo Ferretti non dovrebbe riguardarmi in quanto sono
cose dell'altra barricata, ma quando ho letto una sua intervista al settimanale "XL" di "Repubblica" ho subto pensato
che a voi potrebbe interessare.Ve la mando ?
Senz'altro; fai pure un copia incolla e la pubblichiamo. Grazie. [RV]
Willy Bruschi 18/12/2006 - 14:30
La seguente intervista a Giovanni Lindo Ferretti è stata pubblicata da « XL », supplemento de « La Repubblica » del 16 novembre 2006. La riportiamo senza nessun commento. Per quel che mi riguarda, non merita infatti nessun commento. Valga quindi come semplicissima testimonianza ; ognuno tragga poi le sue conclusioni. La mia rimane quella di una vomitevole presa per i fondelli, non posso farci niente ; ma del resto è una cosa che attiene squisitamente ai « ferrettiani », cazzi loro. Io non lo sono mai stato, fortunatamente. [RV]
Gianni Lindo Ferretti: « Sono ancora fedele alla linea. Ma oggi a quella del papa. »
Gianni Lindo Ferretti è tornato a casa. E' stato un giro lungo, una sorta di parabola da figliol prodigo : dopo il
punk filosovietico dei CCCP - Fedeli alla linea e quella "piccola patria dietro la Linea Gotica" cantata dai Csi ,
che raccontava dell'Italia nata dalla Resistenza... (continua)
Gianni Lindo Ferretti: « Sono ancora fedele alla linea. Ma oggi a quella del papa. »
Gianni Lindo Ferretti è tornato a casa. E' stato un giro lungo, una sorta di parabola da figliol prodigo : dopo il
punk filosovietico dei CCCP - Fedeli alla linea e quella "piccola patria dietro la Linea Gotica" cantata dai Csi ,
che raccontava dell'Italia nata dalla Resistenza... (continua)
Willy 18/12/2006 - 20:23
La storiella del "lungo percorso spirituale" e della "profonda riflessione mistica" può anche passare, ma sinceramente tutti i percorsi di tal genere che finiscono per approdare senza riserve alla comodissima posizione del più forte (e del più intollerante), non so come dire, ma mi puzzano. Mi puzzano un bel po'. Poi andare a braccetto con professionisti della propaganda fascista come Ferrara e Socci, trattandoli come normali interlocutori, mi toglie le ultime residue volontà di nutrire un minimo di rispetto per l'individuo.
Non intendo addentrarmi ulteriormente nella diatriba sulla conversione o meno del personaggio, su questo mi fido comunque di chi lo conosce meglio di me. Mi limito a far notare che chi liquida la delicata questione dei diritti civili parlando di cavalle che chiavano (ci ha speso lunghi paragrafi della mitica lettera al Foglio) non solo dimostra di non aver capito assolutamente... (continua)
Non intendo addentrarmi ulteriormente nella diatriba sulla conversione o meno del personaggio, su questo mi fido comunque di chi lo conosce meglio di me. Mi limito a far notare che chi liquida la delicata questione dei diritti civili parlando di cavalle che chiavano (ci ha speso lunghi paragrafi della mitica lettera al Foglio) non solo dimostra di non aver capito assolutamente... (continua)
Alberto 20/1/2007 - 16:38
Che cavolo c'entrano Socci e l'ex comunista filosionista Giuliano Ferrara col Fascismo ???
Siamo al delirio !!!
(Willy)
Siamo al delirio !!!
(Willy)
Va beh chiamiamola propaganda neoliberista (o teo-con), se preferisci.
...e la demenza senile, Stefano.
"Sono ancora fedele alla linea. Ma oggi a quella del papa"
<<***! ***! ***!>>
Così esclamo, mi alzo dalla sedia, mi dirigo al lavello, sento quasi il vomito, ma mi fermo. Mi guardo nel riflesso del mobile nero-bianco, mi guardo morto. Una faccia verde è poco meno di quello che ho visto.
Soffio il naso, prendo la bottiglia e la tracanno. Qualcosa che vuole uscire dalla gola, ma lo fermo, non uscirà. Torno davanti al monitor, sbuffo e tremo dal freddo, stringo i denti. E scrivo queste parole.
Io, Riccardo, che sei il mio maggior interlocutore, ho paura.
Non ho paura della follia in sé, che non è niente fuorché un modo di vedere diversamente la realtà. Ho paura di come la mia follia potrà essere strumentalizzata dalla "buona società"... che è teocon, abbiate il coraggio di non negarlo.
Voglio stare dalla parte dei diseredati, voglio difendere... (continua)
"Sono ancora fedele alla linea. Ma oggi a quella del papa"
<<***! ***! ***!>>
Così esclamo, mi alzo dalla sedia, mi dirigo al lavello, sento quasi il vomito, ma mi fermo. Mi guardo nel riflesso del mobile nero-bianco, mi guardo morto. Una faccia verde è poco meno di quello che ho visto.
Soffio il naso, prendo la bottiglia e la tracanno. Qualcosa che vuole uscire dalla gola, ma lo fermo, non uscirà. Torno davanti al monitor, sbuffo e tremo dal freddo, stringo i denti. E scrivo queste parole.
Io, Riccardo, che sei il mio maggior interlocutore, ho paura.
Non ho paura della follia in sé, che non è niente fuorché un modo di vedere diversamente la realtà. Ho paura di come la mia follia potrà essere strumentalizzata dalla "buona società"... che è teocon, abbiate il coraggio di non negarlo.
Voglio stare dalla parte dei diseredati, voglio difendere... (continua)
ΔΙΩRAMA Poco Ligio All'Ufficialità! 31/12/2008 - 16:09
Leggo questo tuo sfogo, e da tuo “maggior interlocutore” cercherò di risponderti. Ed è una cosa, credimi nel profondo del cuore, che non prendo per nulla alla leggera.
Il tuo è uno sfogo terrificante, perché parla dello sfatamento dei miti; o meglio, parla della coscienza desolata che si ha, che si sente quando qualcuno che è stato considerato un “mito” o qualcosa del genere viene ricondotto, o si autoriconduce, alla propria natura umana. La quale può essere, in alcuni dei casi, assai misera. Non dico “imperfetta”, perché imperfetta lo è sempre; sto parlando delle miserie di chi si è proposto in un certo mondo, spesso ben cosciente di esercitare una qualche influenza sugli altri, per poi rinnegare tutto quanto. E' una cosa che provoca non un semplice smarrimento, ma un senso di perdita, di tradimento.
Non parlo di Dylan o De André, figure assai complesse che, come tali, hanno subito continui... (continua)
Il tuo è uno sfogo terrificante, perché parla dello sfatamento dei miti; o meglio, parla della coscienza desolata che si ha, che si sente quando qualcuno che è stato considerato un “mito” o qualcosa del genere viene ricondotto, o si autoriconduce, alla propria natura umana. La quale può essere, in alcuni dei casi, assai misera. Non dico “imperfetta”, perché imperfetta lo è sempre; sto parlando delle miserie di chi si è proposto in un certo mondo, spesso ben cosciente di esercitare una qualche influenza sugli altri, per poi rinnegare tutto quanto. E' una cosa che provoca non un semplice smarrimento, ma un senso di perdita, di tradimento.
Non parlo di Dylan o De André, figure assai complesse che, come tali, hanno subito continui... (continua)
Riccardo Venturi 2/1/2009 - 20:09
Juste un court commentaire dans cette discussion italianissime. Un commentaire de l'étranger et d'un traducteur (forcément traditore). En fait, je précise que j'écris pour Lorenzo et Riccardo que personnellement j'estime au plus haut point. Ceci ne doit pas vexer les autres que je ne connais pas.
Je voudrais simplement rappeler d'autres exemples italiens de délire et de confusion mentale. Certains, je pense à deux d'entre eux, mais on pourrait en ajouter bien d'autres, sont particulièrement remarquables, notamment par les conséquences bien plus gravissimes de leurs délires. C'étaient : le premier : le célèbre « vate » d'Annunzio et l'autre, par ailleurs en rivalité directe avec lui et tout aussi cohérent dans ses dérives, la Mâchoire elle-même (enfin, la Mâchoire, le Menton... Bref, le Benito). Je ne détaillerai pas leurs parcours, les Italiens en savent plus que moi, jusque dans leur chair.... (continua)
Je voudrais simplement rappeler d'autres exemples italiens de délire et de confusion mentale. Certains, je pense à deux d'entre eux, mais on pourrait en ajouter bien d'autres, sont particulièrement remarquables, notamment par les conséquences bien plus gravissimes de leurs délires. C'étaient : le premier : le célèbre « vate » d'Annunzio et l'autre, par ailleurs en rivalité directe avec lui et tout aussi cohérent dans ses dérives, la Mâchoire elle-même (enfin, la Mâchoire, le Menton... Bref, le Benito). Je ne détaillerai pas leurs parcours, les Italiens en savent plus que moi, jusque dans leur chair.... (continua)
Marco Valdo M.I. 2/1/2009 - 20:54
Vogliate scusarmi, forse è stato pure un commento poco razionale. Ma la notizia sul momento mi ha scosso. Ora sto meglio e riesco a capire un po' di più il personaggio Ferretti (che non è i CCCP o i CSI)... vahìa bìschero ;P
Non era tra i miei intenti instaurare termini di paragone tra Ferretti, Dylan e De André, era semplicemente un climax ascendente da un Ferretti che, nonostante tutto, conta poco per me, un Dylan che mi ha quasi sempre ispirato e un De André che è parte di me.
Certo che il mito sfatato è un dolore, ma fino ad un certo punto. La riflessione mia spingeva più verso il mio timore espresso nelle prime righe: -Ho paura di come la mia follia potrà essere strumentalizzata dalla "buona società"...-
@ Marco Valdo: "Du passé, faisons table rase..." Je ne parle pas français, mais je le comprends un peu. In parte sono d'accordo con te.
Non era tra i miei intenti instaurare termini di paragone tra Ferretti, Dylan e De André, era semplicemente un climax ascendente da un Ferretti che, nonostante tutto, conta poco per me, un Dylan che mi ha quasi sempre ispirato e un De André che è parte di me.
Certo che il mito sfatato è un dolore, ma fino ad un certo punto. La riflessione mia spingeva più verso il mio timore espresso nelle prime righe: -Ho paura di come la mia follia potrà essere strumentalizzata dalla "buona società"...-
@ Marco Valdo: "Du passé, faisons table rase..." Je ne parle pas français, mais je le comprends un peu. In parte sono d'accordo con te.
ΔΙΩRAMA Poco Ligio All'Ufficialità! 4/1/2009 - 02:37
Sentito "coccodrillo" di Giovanni Lindo Ferretti da donzauker.it
Coccodrillo inviato da Marco&Roberto, probabilmente Frustoni.
Siamo qui riuniti per commemorare la figura di un artista prematuramente scomparso, un uomo le cui idee sono ben riassunte dall’espressione “fedeli alla linea”. Quale linea, vi chiederete? Non lo sappiamo. In questo tempo di relativismo accidioso e antiveritativo, non sempre è facile seguire le orme tracciate dal genio, specie quando dai centri sociali della Rossa Emilia vanno a finire nelle steppe della Mongolia, paese che, diciamo la verità , avrà anche le sue attrattive ma al momento non ce ne viene in mente nessuna. La sua parabola segue quella dell’Unione Sovietica, passando dai CCCP ai CSI per finire dominata come la Russia da una figura ingombrante e autoritaria. Ma torniamo alla Mongolia. Fu qui, nel paese di Gengis Khan, che il giovane Lindo fece l’incontro... (continua)
Coccodrillo inviato da Marco&Roberto, probabilmente Frustoni.
Siamo qui riuniti per commemorare la figura di un artista prematuramente scomparso, un uomo le cui idee sono ben riassunte dall’espressione “fedeli alla linea”. Quale linea, vi chiederete? Non lo sappiamo. In questo tempo di relativismo accidioso e antiveritativo, non sempre è facile seguire le orme tracciate dal genio, specie quando dai centri sociali della Rossa Emilia vanno a finire nelle steppe della Mongolia, paese che, diciamo la verità , avrà anche le sue attrattive ma al momento non ce ne viene in mente nessuna. La sua parabola segue quella dell’Unione Sovietica, passando dai CCCP ai CSI per finire dominata come la Russia da una figura ingombrante e autoritaria. Ma torniamo alla Mongolia. Fu qui, nel paese di Gengis Khan, che il giovane Lindo fece l’incontro... (continua)
CCG/AWS Staff 15/3/2009 - 20:26
che dire, sono sempre stato un fan e un ammiratore di Ferretti, ma sentire le motivazioni che adotta contro la fecondazione assistita mi fa semplicemente orrore, dimentica forse che una donna, un essere umano che vuole diventare madre e non può per problemi di varia natura non dipendenti da lei, non è certo paragonabile ad una cavalla, non fosse altro perché dietro alla scelta di sottoporsi alla fecondazione asisistita ci sono enormi sofferenze che Ferretti non potrà mai condividere ma che almeno la sua sensibilità umana potrebbe cercare di comprendere almeno un poco
andrea 4/10/2009 - 23:04
lascio poche parole: molti commenti che leggo sembrano tentare di rincuorarsi l'un l'altro: è impazzito, è stato plagiato, paura della morte e via rincuorandosi... sapete la cosa che nella mia vita più mi ha colpito è la concordanza anche nei tempi con Ferretti: da un adolescenza e giovinezza anarchica con abuso di droghe di ogni tipo, manifestazioni, identificazione manicheistica dei "buoni e dei "cattivi", e poi anchio sentii il richiamo per l'Est, proprio per la mongolia, sentivo questa voglia di perdermi per la steppa, vedere cosa videro i genrali dell'Orda d'Oro, Tamerlano e le immense orde tatare fino a giungere in quel luogo ai confini del mondo: la mongolia, dove si era sviluppato una grandiosa teocrazia buddista, il lamaismo, dove i monaci vestiti di porpora e oro soffiano dentro immani corni intagliati e decorati posati a terra e altri pattono tamburi e gong, e assieme i residui... (continua)
L'Ebreo Errante 19/8/2011 - 13:17
Caro Ebreo Errante, ho letto le tue parole e fino a un certo punto ti ho anche seguito. Posso anche capire che uno a un certo punto della vita abbia anche bisogno di cercare una spiritualità prima negata, non sto qui a giudicare le scelte e le convinzioni profonde degli altri.
Quello che proprio non capisco e' cosa c'entri tutto questo con la giustificazione delle "guerre preventive" che fai tu, o - e qui parlo di Ferretti - con il voto all'UDC o con l'allineamento alla posizione del più forte e del più intollerante come giustamente scrive Alberto.
Poi visto che in questa canzone si parla di Balcani bisognerebbe discutere non tanto di guerra preventiva quanto di chi ha fomentato e preparato la guerra, in nome degli interessi economici (e di potere) di cui Ferretti - evidentemente prima di bruciarsi completamente il cervello - parlava nell'introduzione a questa canzone.
Quello che proprio non capisco e' cosa c'entri tutto questo con la giustificazione delle "guerre preventive" che fai tu, o - e qui parlo di Ferretti - con il voto all'UDC o con l'allineamento alla posizione del più forte e del più intollerante come giustamente scrive Alberto.
Poi visto che in questa canzone si parla di Balcani bisognerebbe discutere non tanto di guerra preventiva quanto di chi ha fomentato e preparato la guerra, in nome degli interessi economici (e di potere) di cui Ferretti - evidentemente prima di bruciarsi completamente il cervello - parlava nell'introduzione a questa canzone.
Lorenzo 19/8/2011 - 13:56
"Giovanni Lindo Ferretti avrà una rubrica su L’Avvenire. Mentre frate Cionfoli rifonderà i Clash". (Spinoza.it)
Per DonQuijote che aveva proposto la canzone Warum del Redento Giovanni Lindo Ferretti:
Per favore rileggila. A parte le acrobazie verbali, e la ricerca di astrusità a buon mercato, la canzone è secondo me - anche tenuto conto dell'evoluzione del personaggio - una canzone PER la guerra, interventista.
La conoscevo da tempo, ma non ho mai pensato di inserirla nel sito appunto per questo. Quel riferimento ad Auschwitz messo in parallelo con la Bosnia (o con il Kosovo) non era forse il cavallo di battaglia dei vari D'Alema che mandavano a bombardare i treni dei profughi per fermare le presunte fosse comuni?
E la conclusione, davvero egoistica, del vino e prosciutto che non deve mancare "almeno a chi voglio bene" se pur umanamente comprensibile non mi sembra certo un grande esempio di solidarietà. Almeno questa è la mia lettura. S'apra il dibattito (se proprio volete), ma per ora la canzone è stata bocciata.
Per favore rileggila. A parte le acrobazie verbali, e la ricerca di astrusità a buon mercato, la canzone è secondo me - anche tenuto conto dell'evoluzione del personaggio - una canzone PER la guerra, interventista.
La conoscevo da tempo, ma non ho mai pensato di inserirla nel sito appunto per questo. Quel riferimento ad Auschwitz messo in parallelo con la Bosnia (o con il Kosovo) non era forse il cavallo di battaglia dei vari D'Alema che mandavano a bombardare i treni dei profughi per fermare le presunte fosse comuni?
E la conclusione, davvero egoistica, del vino e prosciutto che non deve mancare "almeno a chi voglio bene" se pur umanamente comprensibile non mi sembra certo un grande esempio di solidarietà. Almeno questa è la mia lettura. S'apra il dibattito (se proprio volete), ma per ora la canzone è stata bocciata.
Lorenzo 6/3/2012 - 12:40
Caro Lorenzo, mi ero posto il problema, e forse se non fosse appartenuta a GLF me ne sarei posti meno.
Alla fine l'avevo inserita perché penso che la canzone ponga degli interrogativi interessanti circa la "guerra giusta", il problema è che sappiamo tutti quel'è la risposta che da GLF. D'altra parte forse e dico forse (io non ho risposte) nelle guerre dei Balcani un maggiore interventismo avrebbe evitato i vari massacri e avrebbe fermato più di un macellaio (di ogni nazionalità, etnia e colore).
Alla fine l'avevo inserita perché penso che la canzone ponga degli interrogativi interessanti circa la "guerra giusta", il problema è che sappiamo tutti quel'è la risposta che da GLF. D'altra parte forse e dico forse (io non ho risposte) nelle guerre dei Balcani un maggiore interventismo avrebbe evitato i vari massacri e avrebbe fermato più di un macellaio (di ogni nazionalità, etnia e colore).
DonQuijote82 6/3/2012 - 18:28
Io sono dell'idea che un MINORE interventismo soprattutto dei capitali tedeschi avrebbe forse fermato qualche macellaio, naturalmente senza dimenticare la responsabilità dei nazionalisti di tutte le parti, quelli che Predrag Matvejević chiamava i talebani cristiani. Ma sono d'accordo che la questione non è affatto semplice, e che la canzone di GLF pone degli interrogativi interessanti, anche se non si può essere d'accordo con le conclusioni.
Lorenzo 6/3/2012 - 22:31
Ferretti ha (ri)trovato Gesù che, evidentemente, non è uno qualsiasi.
Ma, a parte questo, io trovo che la differenza con gli altri (compreso qualcuno che qui si straccia le vesti) e ciò che forse stupisce o scandalizza di lui, risiede nel fatto che lui ritiene d'aver trovato qualcosa che vale. Questo solo fatto oggi viene preso come una provocazione inaccettabile, un comportamento da censurare o normalizzare. Evidentemente cercare per trovare qualcosa è oggi la provocazione più forte che si possa immaginare.
Molti non cercano affatto perchè in verità sono già sazi di quel che già pensano, dei loro pregiudizi (compresi quelli su Ratzinger) e gli va bene continuare così; altri fingono di cercare solo perchè coltivano un'estetica da saggio o da cercatore, ma in verità sperano non si trovi mai un bel niente, che se si trovasse qualcosa sarebbe un limite al loro delirio narcisistico di autosufficienza;... (continua)
Ma, a parte questo, io trovo che la differenza con gli altri (compreso qualcuno che qui si straccia le vesti) e ciò che forse stupisce o scandalizza di lui, risiede nel fatto che lui ritiene d'aver trovato qualcosa che vale. Questo solo fatto oggi viene preso come una provocazione inaccettabile, un comportamento da censurare o normalizzare. Evidentemente cercare per trovare qualcosa è oggi la provocazione più forte che si possa immaginare.
Molti non cercano affatto perchè in verità sono già sazi di quel che già pensano, dei loro pregiudizi (compresi quelli su Ratzinger) e gli va bene continuare così; altri fingono di cercare solo perchè coltivano un'estetica da saggio o da cercatore, ma in verità sperano non si trovi mai un bel niente, che se si trovasse qualcosa sarebbe un limite al loro delirio narcisistico di autosufficienza;... (continua)
Stefano 8/12/2012 - 16:32
Intendiamoci, Ferretti come chiunque altro ha il diritto di (ri)trovare quel che più gli aggrada. Da Gesù a Ratzinger, dai cavalli agli antiabortismi, dalle vecchie mamme alle leghe nord. Nessuno gli contesta questo suo diritto. Posso anche arrivare, certo, a riconoscergli una certa dose di coraggio, in quanto, con le posizioni e la “scelta di vita” degli ultimi anni, si è praticamente suicidato dal punto di vista professionale. Ma, forse, è un suicidio che si è potuto permettere: dopo aver fatto non pochi soldi rivolgendosi in un certo modo ad un certo pubblico (che, in generale, non era e non è molto ben disposto verso misticismi ratzingeriani, antiabortismi, rendentori e compagnia bella), è possibile anche andare a “ritrovare qualcosa che vale” senza eccessivi patemi d'animo e tornare alle proprie montagne senza troppe preoccupazioni.
Contesto però tutto questo discorso sulla “provocazione”,... (continua)
Contesto però tutto questo discorso sulla “provocazione”,... (continua)
Riccardo Venturi 8/12/2012 - 18:23
Riccardo la tua risposta è bella e giusta ma francamente troppo "alta". Qua non si sta parlando di uno che difende le tesi di Ratzinger o del cattolicesimo con argomenti filosofici o filosofeggianti o con una parvenza di argomentazione.
Qua c'è uno che dice "sono contro la legge sulla fecondazione assistita" non perché "la vita ci può essere data solo da Dio bla bla bla..." (tipiche argomentazioni del cattolico che uno può contestare e discutere in vari modi) ma "perché ho visto la mia cavalla trombare con uno stallone mentre mi facevo le canne". Ecco a quel punto uno non può fare altro che allargare le braccia e rassegnarsi... è un po' come Saviano che difende Israele non "perché gli israeliani hanno diritto di difendersi, hamas è un'organizzazione terroristica bla bla bla..." ma "perché a Tel Aviv ci sono delle discoteche che sono la fine del mondo, è una città molto viva di notte. Ah e lasciano anche fare il gay pride..."
Qua c'è uno che dice "sono contro la legge sulla fecondazione assistita" non perché "la vita ci può essere data solo da Dio bla bla bla..." (tipiche argomentazioni del cattolico che uno può contestare e discutere in vari modi) ma "perché ho visto la mia cavalla trombare con uno stallone mentre mi facevo le canne". Ecco a quel punto uno non può fare altro che allargare le braccia e rassegnarsi... è un po' come Saviano che difende Israele non "perché gli israeliani hanno diritto di difendersi, hamas è un'organizzazione terroristica bla bla bla..." ma "perché a Tel Aviv ci sono delle discoteche che sono la fine del mondo, è una città molto viva di notte. Ah e lasciano anche fare il gay pride..."
Lorenzo 9/12/2012 - 16:23
Diciamo che il mio intento, in fondo, è quello di spingere la questione un po' oltre lo stesso "GLF". Si tratta, in fondo, di un musicista e di uno scrittore di canzoni che alcuni possono trovare belle, altri no, altri ancora del tutto indifferenti. Il modo in cui egli va preso e considerato, a mio parere, è casomai come esempio tipico di persona che, per tutta una serie di motivazioni del tutto sue (che nessuno, naturalmente, può sindacare più di tanto), ad un certo punto sembra essere stato "folgorato" dalla "filosofia" ratzingeriana. A me interessa provare a confutare quella, non le posizioni di Ferretti ed il modo in cui passa ad essere contro la fecondazione assistita perché vede un paio di cavalli che trombano. Il discorso è naturalmente molto più lungo e, lo ripeto, va ben oltre il Ferretti, le sue canne e tutto il resto; domani potrebbe passargli l'infatuazione e (ri)cominciare magari... (continua)
Riccardo Venturi 9/12/2012 - 18:06
Non si può ingabbiare un uomo libero. Cattolico o non cattolico,Ferretti è un genio.
fedele alla linea gotica . 20/3/2013 - 15:40
L'ho sempre detto io che siamo un paese di geni. Il nome di Ferretti risplenderà accanto a quelli di Leonardo, Michelangelo e Berlusconi. Saluti.
Riccardo Venturi 20/3/2013 - 16:16
ricordo oltre a paxo anche la bellissima preghiera " Madre di dio e dei sui figli Madre dei padri e delle madri " che interrompeva i concerti dei cccp.
chi non ha fatto pogo, ed è finito a commuoversi insieme a gente improbabile che ascoltava Annarella non può capire.
GLF ha insegnato che il trascendente è ovonque anche in un tizio con i capelli verdi ! Ha insegnato che essere se stessi vuol dire prendersi sputi da tutti. Da quelli di sinistra, di destra dai cattolici ai mussulmani ai pacifisti e dai guerrafondai....perché si ragiona volta per volta e non una volta per tutte adeguandosi alla etichetta che ci siamo scelti.
io sto con GLF e sputatemi pure addosso.
chi non ha fatto pogo, ed è finito a commuoversi insieme a gente improbabile che ascoltava Annarella non può capire.
GLF ha insegnato che il trascendente è ovonque anche in un tizio con i capelli verdi ! Ha insegnato che essere se stessi vuol dire prendersi sputi da tutti. Da quelli di sinistra, di destra dai cattolici ai mussulmani ai pacifisti e dai guerrafondai....perché si ragiona volta per volta e non una volta per tutte adeguandosi alla etichetta che ci siamo scelti.
io sto con GLF e sputatemi pure addosso.
czar 24/4/2013 - 10:42
Cosa vuoi, caro czar, anch'io a volte non capisco certe idiosincrasie del Venturi... Mica ce l'ha solo con GLF, ma pure con il sottoscritto!
E non s'è mai capito perchè...
E non s'è mai capito perchè...
Maicol Gecson 24/4/2013 - 14:49
Quelle che chiamate "idiosincrasie" non sono di natura univoca; quella che ho per il vostro "GLF", ad esempio, è di natura molto diversa da quella che ho per Maicol Gecson. "GLF" e le cose che ha fatto non mi sono mai attenute; diciamo che mi è sempre restato criticamente indifferente, né più e né meno di un Mino Reitano (ma fra i due, col famoso fucile puntato alla tempia, sceglierei senz'altro Mino Reitano). Con le sue "prese di posizione" successive si è poi sconfinati in un campo extramusicale; e, a parte questo, sono una persona assai poco portata, e assai poco tenera, coi "trascendenti", i trascendentalismi e, soprattutto, proprio con tutto questo "ragionare volta per volta", che è a mio parere un preciso segnale di qualcosa che, appunto, non mi attiene minimamente. Tanto per tornare all'inizio del ragionamento. Il "ragionare volta per volta" ve lo lascio più che volentieri, a voi e... (continua)
Riccardo Venturi 24/4/2013 - 18:26
A me questo stracciarsi le vesti per la presunta conversione di Ferretti fa molto sorridere e fa venire diversi dubbi sulla lucidità delle analisi di molti compagni di oggi e di ieri. Premetto che non condivido le opinioni politiche e religiose di Ferretti, che spesso trovo contraddittorie, per quanto mai banali o superficiali come le si dipingono. Tuttavia mi chiedo dove fossero queste belle anime, che oggi si scandalizzano, trent'anni fa e, soprattutto, cosa avessero nelle orecchie insieme al "prosiutto" emiliano. Ferretti non ha mai fatto mistero della sua fede cattolica e, a volerli davvero ascoltare e leggere i testi dei CCCP, essi esprimono un disagio esistenziale che è sì anarchicamente punk, ma anche infinitamente nostalgico verso una purezza primigenia e contadina che, udite udite, è da sempre un topos tipicamente reazionario.
I CCCP erano, dichiaratamente, filosovietici di nascita,... (continua)
I CCCP erano, dichiaratamente, filosovietici di nascita,... (continua)
Daniel 11/8/2013 - 00:17
La cosa potrà apparire strana, ma sono propenso a dare ragione a Daniel almeno in una cosa: il mio errore è stato infatti perdere tempo in questa interminabile discussione, che si trascina da anni, su un personaggio di cui (ferma restando l'antipatia che mi ispira) non mi è mai importato nulla, sia dal punto di vista umano che da quello musicale. Riconosco senz'altro questo errore, e cercherò di rimediare (tardivamente) mandandolo definitivamente a farsi fottere, lui, i cavalli, la mistica, le canzoncine e tutto il resto. Lo lascio volentieri ai suoi appassionati e cultori, ripromettendomi di non occuparmene più. Saluti.
Riccardo Venturi 13/8/2013 - 12:35
Dopo la bellezza di ventidue anni dal bombardamento, la Biblioteca Nazionale di Sarajevo è stata completamente ricostruita ed è stata riaperta oggi.
D'annunzio. Marco Valdo lo cita tra gli italici esempi di delirio e confusione mentale. Senza dubbio in D'annunzio c'era una vena di follia, ed è probabile che ci sia in Ferretti. Ferretti il convertito. D'annunzio il fascista. L'opera di D'annunzio celeberrima e la recente imparagonabile opera di Ferretti non sono neppure avvicinabili, ma offrono lo spunto per una considerazione generale. Esistono persone che schifando l'artista schifano anche la sua opera, e questo non lo posso capire.
Ferretti è un personaggio istrionico, assurdo, che sicuramente può indisporre molti. D'annunzio aveva le stesse caratteristiche umane, forse esasperate o quantomeno rese eclatanti dal contesto storico. Eppure trovo l'opera letteraria di D'annunzio straordinaria. Certo l'uomo è stato più coerente. A Ferretti si rimprovera invece di avere illuso (e poi deluso) i suoi seguaci. Ma il problema è proprio che l'ammirazione... (continua)
Ferretti è un personaggio istrionico, assurdo, che sicuramente può indisporre molti. D'annunzio aveva le stesse caratteristiche umane, forse esasperate o quantomeno rese eclatanti dal contesto storico. Eppure trovo l'opera letteraria di D'annunzio straordinaria. Certo l'uomo è stato più coerente. A Ferretti si rimprovera invece di avere illuso (e poi deluso) i suoi seguaci. Ma il problema è proprio che l'ammirazione... (continua)
Alberto Da Re 27/2/2015 - 16:16
Ferretti e sempre stato cattolico, molto semplicemente da una dozzina d anni si e spostato da un cattolicesimo progressista a uno piu legato al conservatorismo e alla tradizione.Per quanto riguarda la politica in alcune zone del Nord(Veneto,Lombardia e sopratutto Emilia Romagna da una ventina d anni c'e' stato un'travaso'di voti dal Pci al centrodestra,specie la Lega.Ferretti e un libero pensatore e ha il diritto di fare come crede...
Leon 22/3/2016 - 16:54
Tutti abbiamo bisogno di credere in qualcosa.
Io per esempio credo che Ferretti trovi opportuna collocazione (sine die, per quanto mi riguarda) nel più celebre e frequentato dei luoghi.
Io per esempio credo che Ferretti trovi opportuna collocazione (sine die, per quanto mi riguarda) nel più celebre e frequentato dei luoghi.
Io non sto con Oriana 23/3/2016 - 13:57
Encore une fois, l’Europe démontre plutôt que sa propre incapacité, sa propre inconsistance au delà d'un système de production et consommation. Produis, consomme, crève nous chantions il y a 10 ans en se moquant de la triade prédominante.
Quelque chose a changé et pas pour le mieux par ici; on consomme davantage et on produit moins, de moins en moins et on crève beaucoup plus, et d'une sale, sale mort.
Années de guerre féroce au bord de la mer Adriatique: morts, blessés, horreur. Années de lâcheté, de désintérêt, ou des autres intérêts, de quelque avantage même énorme.
L'Europe qui veut compter, celle qui fait ses comptes et avec laquelle il faut compter, au cours de ce siècle avec les lois raciales e la destruction de sa composante juive, a commis une abomination que la guerre et la Résistance nous ont poussés à croire si non pardonnée, au moins fortement purgée. La Yougoslavie nous... (continua)
Quelque chose a changé et pas pour le mieux par ici; on consomme davantage et on produit moins, de moins en moins et on crève beaucoup plus, et d'une sale, sale mort.
Années de guerre féroce au bord de la mer Adriatique: morts, blessés, horreur. Années de lâcheté, de désintérêt, ou des autres intérêts, de quelque avantage même énorme.
L'Europe qui veut compter, celle qui fait ses comptes et avec laquelle il faut compter, au cours de ce siècle avec les lois raciales e la destruction de sa composante juive, a commis une abomination que la guerre et la Résistance nous ont poussés à croire si non pardonnée, au moins fortement purgée. La Yougoslavie nous... (continua)
SOMBRES FLAMMES
(continua)
(continua)
Gli ottusi degli anni 80 lo additavano come comunista mangiabambini, gli ottusi di oggi come un reazionario fascista. Peccato che è finita la guerra fredda da parecchi anni, e della sinistra non è rimasto niente. C'è chi ha seguito il nichilismo, l'edonismo della nostra società di adesso, camuffato con rosee tinte, e chi invece ha ritrovato la via dei propri antenati.
Giorgio il greco 4/1/2021 - 21:42
Prima di ritrovare la via dei propri antenati il signor Ferretti ha fatto in tempo a passare dalle tasche di moltissime persone che oggi rinnega facendo spallucce, e con cui probabilmente non aveva nulla in comune nemmeno all'epoca.
Il rispetto lo si ha per chi ritrova la via degli antenati senza passare per il viale degli estratti conto.
Il rispetto lo si ha per chi ritrova la via degli antenati senza passare per il viale degli estratti conto.
Io non sto con Oriana 5/1/2021 - 09:32
A tale riguardo, secondo i metri di giudizio del sig. Γιώργος ο 'Ελληνας, io mi sento non solo ottuso, ma addirittura novuso o dieciuso. Nel senso che il sig. Ferretti non mi è mai attenuto minimamente, né quando faceva il lottatore continuo e il sovietico, né quando si è messo a seguire le vie degli antenati sulla scorta di S.S. Benedetto XVI, accompagnato sul suo cammino anche da Matteo Salvini e, sembra ultimamente, da Giorgia Meloni. Sono particolarmente fiero di non avergli dato nemmeno un soldo bucato, sia perché ne ho sempre avuti assai pochi, sia perché proprio non mi è mai interessato quel che faceva. Amen ed auguro comunque al sig. Ferretti un sentito "Lacio drom".
L'Anonimo Toscano del XXI Secolo 5/1/2021 - 12:31
Nessuno fece nulla
"Nessuno fece nulla" è un recitativo eseguito in concerto, inserito solamente nel secondo disco dell'album d'addio dei CSI "Noi non ci saremo".
È lunghissima, e in rete non ho trovato il testo, così ne ho approfittato per completare la trascrizione.
È tratta dal diario di guerra di un ex-jugoslavo (così l'aveva definito Giovanni Lindo Ferretti in concerto): il bosniaco Nedžad Maksumić
Il terzo paragrafo, del tutto casualmente (ah, il caso..) sembra essere riferibile al programma delle CCG.
Per il resto la polvere, il sangue, le mosche e l'odore ci sono tutti.
È lunghissima, e in rete non ho trovato il testo, così ne ho approfittato per completare la trascrizione.
È tratta dal diario di guerra di un ex-jugoslavo (così l'aveva definito Giovanni Lindo Ferretti in concerto): il bosniaco Nedžad Maksumić
Il terzo paragrafo, del tutto casualmente (ah, il caso..) sembra essere riferibile al programma delle CCG.
Per il resto la polvere, il sangue, le mosche e l'odore ci sono tutti.
Era un anno fertile per il grano, come mai in passato: era tutto in abbondanza.
(continua)
(continua)
Questo riportato di seguito è il testo completo di Nedžad Maksumić
Traduzione a cura di Igor Pellicciari
Traduzione a cura di Igor Pellicciari
INDICAZIONI STRADALI SPARSE PER TERRA
(continua)
(continua)
inviata da michele
da questa pagina
«Ce texte est extrait de "Indications routières éparpillées par terre", journal de bord de Nedzad Maksumic,citoyen de Mostar, Bosnie Herzégovine.
Il a été écrit durant la guerre de Yougoslavie.
Giovanni Lindo Ferretti, chanteur et parolier du groupe italien C.S.I, l’a traduit en italien. Moi je l’ai traduit en français.
Entendu la première fois lors du concert de C.S.I le 14/07/2000, à Turin. Entendu la seconde fois sur CD à Genova, 16/07/2001, quelques jours avant le G8... Aujourd’hui, 27 février 2002, émotion intacte.»
« Indicazioni stradali sparse per terra », Nedzad Maksumic, cittadino europeo di Mostar
« Indications routières éparpillées par terre », Nedzad Maksumic, citoyen européen de Mostar.
Il a été écrit durant la guerre de Yougoslavie.
Giovanni Lindo Ferretti, chanteur et parolier du groupe italien C.S.I, l’a traduit en italien. Moi je l’ai traduit en français.
Entendu la première fois lors du concert de C.S.I le 14/07/2000, à Turin. Entendu la seconde fois sur CD à Genova, 16/07/2001, quelques jours avant le G8... Aujourd’hui, 27 février 2002, émotion intacte.»
« Indicazioni stradali sparse per terra », Nedzad Maksumic, cittadino europeo di Mostar
« Indications routières éparpillées par terre », Nedzad Maksumic, citoyen européen de Mostar.
PERSONNE NE FIT RIEN
(continua)
(continua)
PUTOKAZI RAZBACANI PO ZEMLJI
(continua)
(continua)
Memorie di una testa tagliata
Sulla guerra nei Balcani, dall'album "Ko de Mondo" (1994)
Testo di Giovanni Lindo Ferretti
Musica di Massimo Zamboni, Francesco Magnelli e Gianni Maroccolo.
Una lunga riflessione di una testa tagliata, che riporta col pensiero alla ghigliottina, e che accarezza su una melodia meravigliosa tutti gli stati d'animo del replay di una testa mozzata, che si perde tutto sotto un cielo "slavo del sud non senza grazia", il tutto interrotto qui e là da interferenze cybernetiche che fanno ricordare il Battiato de "La Cura".
McSampyr, da DeBaser
Testo di Giovanni Lindo Ferretti
Musica di Massimo Zamboni, Francesco Magnelli e Gianni Maroccolo.
Una lunga riflessione di una testa tagliata, che riporta col pensiero alla ghigliottina, e che accarezza su una melodia meravigliosa tutti gli stati d'animo del replay di una testa mozzata, che si perde tutto sotto un cielo "slavo del sud non senza grazia", il tutto interrotto qui e là da interferenze cybernetiche che fanno ricordare il Battiato de "La Cura".
McSampyr, da DeBaser
Chi è che sa di che siamo capaci tutti
(continua)
(continua)
Se consideriamo a quali lidi è approdato lo stesore di questo testo (pare che gli ex sodali ne parlino con la sommessa deferenza con cui si parla dei defunti, ma su questo non ho testimonianze dirette) sarebbe facile ironia affermare che nel suo caso si è allegramente passati dalle teste tagliate alle teste di.
Io non sto con Oriana 1/3/2019 - 11:47
Eppure sembra che alla FLOG ieri abbia fatto il pieno... non c'ero quindi non so dirti se il concerto sia stato inframezzato da qualche veglia di preghiera o da invocazioni al papa emerito. Per quanto mi riguarda preferisco riascoltare queste vecchie canzoni dal vivo cantate da Ginevra o da Angela Baraldi...
Lorenzo 1/3/2019 - 16:48
Non c'ero neanch'io; all'unanimità del sostegno a quel signore mancano dunque ben due persone.
La cosa è di eccezionale gravità.
La cosa è di eccezionale gravità.
Io non sto con Oriana 1/3/2019 - 18:33
Linea gotica
Testo di Giovanni Lindo Ferretti
Musica di Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli, Giorgio Canali e Massimo Zamboni.
Dall'album "Linea Gotica" del 1996.
Il riferimento è al libro "I ventitré giorni della città di Alba" dello scrittore e partigiano Beppe Fenoglio.
Linea Gotica, già nell'esplicito titolo, è incentrata su alcuni avvenimenti della seconda guerra mondiale, e sull'occupazione nazifascista in Italia. La canzone si apre con una citazione di un racconto di Beppe Fenoglio, contenuto ne I ventitré giorni della città di Alba con riferimenti alla città piemontese, protagonista di un capitolo della storia della Resistenza italiana. Sono presenti inoltre riferimenti a Germano Nicolini (il "comandante diavolo") e a Giuseppe Dossetti (il "monaco obbediente").
Musica di Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli, Giorgio Canali e Massimo Zamboni.
Dall'album "Linea Gotica" del 1996.
Il riferimento è al libro "I ventitré giorni della città di Alba" dello scrittore e partigiano Beppe Fenoglio.
Linea Gotica, già nell'esplicito titolo, è incentrata su alcuni avvenimenti della seconda guerra mondiale, e sull'occupazione nazifascista in Italia. La canzone si apre con una citazione di un racconto di Beppe Fenoglio, contenuto ne I ventitré giorni della città di Alba con riferimenti alla città piemontese, protagonista di un capitolo della storia della Resistenza italiana. Sono presenti inoltre riferimenti a Germano Nicolini (il "comandante diavolo") e a Giuseppe Dossetti (il "monaco obbediente").
"Alba la presero in duemila il dieci ottobre
(continua)
(continua)
1/2/2005 - 23:30
Una canzone meravigliosa. Molto intimista ma allo stesso tempo ribelle e partigiana.
Jack SSSR 2/9/2009 - 14:18
Già, peccato che poi il suo autore si sia "convertito". Ma non torniamo più sull'argomento, forse è meglio...
Riccardo Venturi 7/9/2009 - 15:55
E allora che si fa lo si manda in Siberia col primo vagone ?
( Ricky )
( Ricky )
Per carità, al massimo lo si manda in Mongolia in retromarcia! (Lorenzo)
Mah, veramente come "fedele alla linea" si proclamava lui, no? Quindi, di Siberia dovrebbe intendersene. Ma, d'altronde, se è stato "partigiano" Mike Bongiorno, lo può essere anche Sua Santità Giovanni Lindo I. Intanto Dante Di Nanni, Giovanni Pesce, Aligi Barducci, Ilio Barontini e molti altri sono stati soprannominati "Trottola" negli Alti Empirei. Saluti.
Riccardo Venturi 10/9/2009 - 11:20
Lo so, non stimate moltissimo "Sua Santità Giovanni Lindo Ferretti". Non apprezzate il suo "ripensamento". Però vi invito a pensare che senza di lui non esisterebbe la musica alternativa in Italia. Prima i CCCP Fedeli Alla Linea, poi i Consorzio Suonatori Indipendenti e infine i PGR sono pilastri della musica militante social-comunista italiana. Basti pensare a canzoni come "Live In Punkow", "Sono Come Tu Mi Vuoi", "Manifesto", "Emilia Paranoica", "Oh! Battagliero", "Del Mondo", "Linea Gotica", "Forma E Sostanza" etc. Poi Ferretti non ha speculato sulla sua nuova ideologia: non si è iscritto a Forza Italia nè all'UDC, non ha rinnegato mai nulla del suo passato, anzi per lui l'ambiente della sinistra è sempre stato e sempre sarà il suo "habitat naturale". Inoltre ha avuto una gravissima malattia da cui si è salvato per un pelo, ha avuto pesanti lutti nella sua famiglia durante le 2 Guerre,... (continua)
Jack SSSR 16/9/2009 - 18:53
Perdonami, ma la musica di Ferretti e di tutti i gruppi che hai nominato non mi è mai attenuta; e anche se non si è iscritto ai partiti da te nominati, mi ricordo bene la sua "dichiarazione di voto a destra" e altre cosine come la sua partecipazione alla trasmissione di Giuliano Ferrara (per non parlare delle sue prese di posizioni molto ambigue sui bombardamenti sulla Serbia, e sulle sue menate antiabortiste a base di cavalli e cavalline). Per carità, Ferretti è libero di fare quel che vuole; ma a me non convinceva per niente neppure quando faceva il "comunista", figurati ora. Mi sembra soltanto un cannato che ha una gran voglia di prendere per il culo la gente, e quanto alla tua affermazione che la "musica alternativa" in Italia non sarebbe esistita senza di lui e i suoi gruppi, mi sembra un'affermazione più da "fan" che basata su dati oggettivi. Se poi vuoi parlare di "rispetto", per me... (continua)
Riccardo Venturi 17/9/2009 - 00:48
Ferretti ha fatto sicuramente il voltagabbana, ma non certo i suoi colleghi dei CCCP/CSI. Basti pensare a Gianni Maroccolo, Massimo Zamboni (hai ragione: vorrei sapere cosa ne pensa di Ferretti ora, lui che lo conosce bene!), Ginevra Di Marco, Ignazio Orlando, Giorgio Canali e Francesco Magnelli. Io continuerò a sentire le canzoni dei CCCP/CSI anche dopo quello che ha fatto Ferretti (siamo tutti d'accordo nel condannare le minchiate che ORA dice sul no all'aborto, sulla vita ultraterrena e sul fatto di aver riscoperto di essere anticomunista) perchè mi piacciono. Io sono l'unico che continua a stimare Ferretti nonostante tutto; anche molte persone che conosco lo odiano letteralmente per le sue nuove "convinzioni". Si sà: de gustibus... Comunque anche ora con i PGR scrive canzoni "di lotta" (sentite "Montesole", che è anche su questo sito). P.S. Rispetto e stima certamente per il grande Ivan Della Mea!
Jack SSSR 20/9/2009 - 19:06
Infatti qui si sta parlando di Ferretti, non dei gruppi di cui ha fatto parte e delle persone che li hanno composti e/o li compongono. Per quel che mi riguarda personalmente, e ribadisco personalmente, non sono mai stato un "seguace" dei CCCP e successori, quindi probabilmente questo mio "background" ha il suo peso. Devo però dire che il personaggio Ferretti non mi ha mai entusiasmato neppure quando era "fedele alla linea". Di più, sinceramente, non posso fare: nonostante le discussioni periodiche, le canzoni di Ferretti qui dentro ci sono e ci restano, dato che sono perfettamente "in topic" con il sito e posso anche capire, in alcuni casi, che da molti siano considerate belle. Saluti!
Riccardo Venturi 20/9/2009 - 22:59
Scusa se ancora mi soffermo su Lindo Ferretti. Ti volevo solo dire che la sua conversione non è stata repentina. Sentiti le canzoni "Madre" e "Libera Me Domine" dei CCCP Fedeli Alla Linea: già lì si intuivano le ascendenze e le sensibilità religiose di Giovanni Lindo Ferretti. Poi lui è sempre stato portato per fare il cantore di chiesa: nel documentario sui CCCP Fedeli Alla Linea ("Tempi Moderni"), Ignazio Orlando, allora bassista e produttore del gruppo, disse: "Giovanni ha 2 tipi di impostazioni vocali: uno per i canti degli alpini (ad es. "Il Testamento Del Capitano") e l'altro per i canti di chiesa!" Forse non è un bugiardo e la sua "redenzione" è davvero sincera. P.S. Lungi da me fare l'avvocato di Giovanni Lindo Ferretti, ma se un domani dovessi sposarmi in chiesa, vorrei che mi sposasse lui, in qualità sacerdote ovviamente; magari cantanto "Verranno al contrattacco con elmi ed armi nuove ma intanto adesso CURAMI..."!
Jack SSSR 22/9/2009 - 19:39
Scusa ancora. Comunque io da radical-socialista, progressista, ateo e antifascista, vedere Giovanni Lindo Ferretti ai comizi di Comunione E Liberazione mi fà incazzare come una bestia. Solo in quel momento posso dire di odiarlo a morte! Su questo ti dò pienamente ragione. Un saluto NON ROMANO! Jacopo
Jack SSSR 22/9/2009 - 19:42
Sia detto con una battuta, Jacopo: se sei ateo, progressista eccetera, non vedo come tu possa e debba andarti a sposare in chiesa (anche perché ti raccomanderei vivamente di non sposarti e di non cedere al solito pilastro borghese della "formazione della famiglia"). Oppure, se proprio vuoi, rivolgiti piuttosto al parroco di Sant'Andrea in Percussina (Firenze) che pochi giorni fa ha celebrato un matrimonio di rito civile. Su Ferretti poi la si pensi come si vuole: io continuo a far notare la sua eterna e terribile ambiguità di fondo, un'ambiguità che ha sempre avuto e che non me lo ha fatto mai amare. Saluti!
Riccardo Venturi 22/9/2009 - 21:13
Scusate, ma li avete mai ascoltati *veramente* i testi di Ferretti?
No, perché qui sembra che la sua affermazione, la sua maturazione nella fede sia una novità.
Il cammino di fede è comunque un percorso, sempre.
Tra l'altro, "Nostra Signora della Dinamite" di Canali è un disco perfettamente complementare all'ultimo dei PGR.
In quanto al "voltagabbana" non direi proprio, anzi lo trovo decisamente offensivo.
No, perché qui sembra che la sua affermazione, la sua maturazione nella fede sia una novità.
Il cammino di fede è comunque un percorso, sempre.
Tra l'altro, "Nostra Signora della Dinamite" di Canali è un disco perfettamente complementare all'ultimo dei PGR.
In quanto al "voltagabbana" non direi proprio, anzi lo trovo decisamente offensivo.
Claudio P. 16/7/2011 - 11:17
Nessuno ha capito che i CCCP e poi i CSI erano ironici?
La loro musica "socialist-punk" era goliardica, ironica e scherzosa. Io li adoravo e ascolto tutt'ora i vecchi dischi ma... come è possibile che qualcuno li prenda sul serio?
Ciao,
Cristian C
La loro musica "socialist-punk" era goliardica, ironica e scherzosa. Io li adoravo e ascolto tutt'ora i vecchi dischi ma... come è possibile che qualcuno li prenda sul serio?
Ciao,
Cristian C
Cristian, madface 28/9/2013 - 19:31
In Ferretti il filo conduttore non è mai stata l'ideologia politica, bensì la religiosità, il misticismo. Di volta in volta Ferretti ha ammantato questo aspetto con dottrine politiche diverse, come un quadro a cui, ogni tanto, viene cambiata la cornice, ma il dipinto resta sempre quello. E quindi noi abbiamo il Ferretti fino ai 20 anni, montanaro, cattolico e tradizionalista, il Ferretti anni 70/80, punk,squatter, proletario, cattolico e comunista e il Ferretti attuale, "tornato a casa" , nuovamente montanaro, cattolico e tradizionalista. Che poi questo l'abbia portato a cambiare idea su alcuni aspetti( da pro-Palestina a pro-Israele, da antiimperialista a sostenitore della guerra al terrorismo,da favorevole a aborto e divorzio a contrario ecc.) è si vero. Ma il filo conduttore, la religiosità, c'è sempre stato. Come ha detto giustamente Giorgio Canali "io queste cose le so da sempre, siete voi che vi fate distrarre dal buco nero dei suoi occhi".
Rothan 18/2/2016 - 13:42
Inquieto
(1994)
dal live "In quiete" registrato per la trasmissione Acoustica di Videomusic
Ritrovo questo brano scritto per le guerre in Jugoslavia (i CSI andarono a Mostar) citato in un bel libro dedicato invece alla resistenza curda. Si intitola Kobane dentro di Ivan Grozny Compasso. Ivan è stato uno dei pochi giornalisti a visitare Kobane prima della liberazione. Scrive "Quelle donne che reclamano scelte chiare io le vedo ora, andare a combattere, coordinare le attività, segnare il percorso da seguire. Le donne nei Balcani non avevano questo ruolo ma possedevano la stessa forza. Solo che non era loro riconosciuta."
dal live "In quiete" registrato per la trasmissione Acoustica di Videomusic
Ritrovo questo brano scritto per le guerre in Jugoslavia (i CSI andarono a Mostar) citato in un bel libro dedicato invece alla resistenza curda. Si intitola Kobane dentro di Ivan Grozny Compasso. Ivan è stato uno dei pochi giornalisti a visitare Kobane prima della liberazione. Scrive "Quelle donne che reclamano scelte chiare io le vedo ora, andare a combattere, coordinare le attività, segnare il percorso da seguire. Le donne nei Balcani non avevano questo ruolo ma possedevano la stessa forza. Solo che non era loro riconosciuta."
Senza volontà senza sapere
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo 5/10/2015 - 23:10
Percorsi:
Guerre nei Balcani negli anni '90
Occidente
(1994)
Da "Ko De Mondo" e "In quiete"
Lo scenario era cambiato: non più l'Impero Sovietico ma l'Europa e tutti i luoghi in cui finisce l'idea d'Europa. Ko de Mondo per noi vuol dire fine della terra. In realtà Codemondo è un paesino in provincia di Reggio Emilia, il cui nome significa capo del mondo. Scritto così può anche voler dire k.o. del mondo: il mondo occidentale al tappeto.
(Giovanni Lindo Ferretti)
Da "Ko De Mondo" e "In quiete"
Lo scenario era cambiato: non più l'Impero Sovietico ma l'Europa e tutti i luoghi in cui finisce l'idea d'Europa. Ko de Mondo per noi vuol dire fine della terra. In realtà Codemondo è un paesino in provincia di Reggio Emilia, il cui nome significa capo del mondo. Scritto così può anche voler dire k.o. del mondo: il mondo occidentale al tappeto.
(Giovanni Lindo Ferretti)
Ahi ahi ahi ahi ahi...
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 9/2/2011 - 14:59
Guardali negli occhi
Questa canzone, originariamente apparsa in "Materiale Resistente" (1995) racconta la guerra usando un collage di canti popolari: Bella Ciao, Per i morti di Reggio Emilia, La Badoglieide e Il bersagliere ha cento penne
Una mattina mi son svegliato
(continua)
(continua)
Ciao!! Volevo solo dirvi che c'è un errore... al posto di guerre razziali, la versione originale recita 'leggi razziali'..!:)
Comunque ottimo lavoro, un grazie a tutti quanti!!!
Stefano
Comunque ottimo lavoro, un grazie a tutti quanti!!!
Stefano
Stefano 23/6/2009 - 18:55
Vicini
da "Tabula Rasa Elettrificata (T.R.E.)" (1998)
inserito anche nella "raccolta" Noi non ci saremo vol.2
Testo di Giovanni Lindo Ferretti
Musica di Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli, Massimo Zamboni e Giorgio Canali.
inserito anche nella "raccolta" Noi non ci saremo vol.2
Testo di Giovanni Lindo Ferretti
Musica di Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli, Massimo Zamboni e Giorgio Canali.
D'oro giada bordeaux si tinge il mondo
(continua)
(continua)
inviata da DonQuijote82 29/9/2008 - 10:28
Noi non ci saremo
Portata al successo dai Nomadi negli anni '60. Si riferisce al mondo disabitato dopo una guerra nucleare, un tema questo comune ad altre canzoni di Guccini del primo periodo (L'atomica cinese e Il vecchio e il bambino).
Presentiamo prima la versione cantata da Guccini nel suo primo album "Folk beat n.1" [1967]
Altri interpreti: C.S.I., Margherita Vicario (in Note Di Viaggio - Capitolo 1: Venite Avanti...)
Presentiamo prima la versione cantata da Guccini nel suo primo album "Folk beat n.1" [1967]
Altri interpreti: C.S.I., Margherita Vicario (in Note Di Viaggio - Capitolo 1: Venite Avanti...)
Vedremo soltanto una sfera di fuoco
(continua)
(continua)
inviata da Piersante Sestini
La stessa canzone è stata cantata anche dai CSI, cantante Giovanni Lindo Ferretti.
Tramonto d'Africa
da "Per Grazia Ricevuta" (2001)
Forse la migliore canzone dei PGR, all'altezza dei migliori pezzi dei CSI. Molta fatica per trovare il testo, alla fine l'ho scovato nell'unica pagina che contiene i testi di tutto l'album dei PGR, ho corretto però qualche particolare.
Una delle poche canzoni italiane in cui si affronta il tema del colonialismo italiano in Africa Orientale.
Nel 1935, durante la seconda guerra italo-abissina il comando fu affidato al generale Pietro Badoglio, la cui condotta della guerra provocò sensazione e riprovazione in tutto il mondo, a causa dell'utilizzo del terribile gas iprite, che venniva irrorato dagli aerei in volo a bassa quota, sia sui soldati che sui civili: in totale vennero impegate tra le 300 e le 500 tonnellate di questo gas.
(Lorenzo Masetti)
Forse la migliore canzone dei PGR, all'altezza dei migliori pezzi dei CSI. Molta fatica per trovare il testo, alla fine l'ho scovato nell'unica pagina che contiene i testi di tutto l'album dei PGR, ho corretto però qualche particolare.
Una delle poche canzoni italiane in cui si affronta il tema del colonialismo italiano in Africa Orientale.
Nel 1935, durante la seconda guerra italo-abissina il comando fu affidato al generale Pietro Badoglio, la cui condotta della guerra provocò sensazione e riprovazione in tutto il mondo, a causa dell'utilizzo del terribile gas iprite, che venniva irrorato dagli aerei in volo a bassa quota, sia sui soldati che sui civili: in totale vennero impegate tra le 300 e le 500 tonnellate di questo gas.
(Lorenzo Masetti)
Sotto questo cielo
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 23/3/2006 - 11:22
Buon anno ragazzi
1995
Fu distribuita solo su un cd promozionale distribuito con la rivista "Il Maciste n.4".
Poi ripubblicata su "Noi non ci saremo vol. 2" (2001)
Fu distribuita solo su un cd promozionale distribuito con la rivista "Il Maciste n.4".
Poi ripubblicata su "Noi non ci saremo vol. 2" (2001)
Scartato il gusto del ritrovamento di un'origine inesistente
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 21/11/2004 - 14:37
Neretva
(1999)
Testo di Ginevra Di Marco e Jacopo Di Marco
Musica di Francesco Magnelli
Cantata in duetto con Max Gazzé
«I miei testi nascono dal mio modo di essere, mi racconto attraverso sensazioni, emozioni, dolori. In Neretva c'è il viaggio con i CSI a Mostar, un'esperienza sconvolgente!»
(Ginevra Di Marco)
La Neretva, infatti, è il fiume di Mostar. Il ponte sul fiume venne distrutto a cannonate il 9 novembre 1993 su ordine di un generale croato, che pronunciò poi una frase agghiacciante: "Era antico? Beh, lo rifaranno più antico di prima".
«Era il simbolo, e non il manufatto che si voleva colpire. La pietra non interessava ai generali croati. Il ponte, difatti, non aveva alcun valore strategico. Non serviva a portare uomini e armi in prima linea.
Esisteva, semplicemente. Era il luogo della nostalgia, il segno dell'appartenenza e dell'alleanza tra due mondi che si volevano a tutti... (continua)
Testo di Ginevra Di Marco e Jacopo Di Marco
Musica di Francesco Magnelli
Cantata in duetto con Max Gazzé
«I miei testi nascono dal mio modo di essere, mi racconto attraverso sensazioni, emozioni, dolori. In Neretva c'è il viaggio con i CSI a Mostar, un'esperienza sconvolgente!»
(Ginevra Di Marco)
La Neretva, infatti, è il fiume di Mostar. Il ponte sul fiume venne distrutto a cannonate il 9 novembre 1993 su ordine di un generale croato, che pronunciò poi una frase agghiacciante: "Era antico? Beh, lo rifaranno più antico di prima".
«Era il simbolo, e non il manufatto che si voleva colpire. La pietra non interessava ai generali croati. Il ponte, difatti, non aveva alcun valore strategico. Non serviva a portare uomini e armi in prima linea.
Esisteva, semplicemente. Era il luogo della nostalgia, il segno dell'appartenenza e dell'alleanza tra due mondi che si volevano a tutti... (continua)
Dove si corre impreparati ad avere paura
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 16/11/2004 - 16:04
Percorsi:
Guerre nei Balcani negli anni '90, Ponti
Millenni
dall'album "Linea Gotica" (1996)
Testo di Giovanni Lindo Ferretti
Musica di Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli, Giorgio Canali e Massimo Zamboni.
"Mai sentito nominare alcuni dei nomi di Dio così tanto come in questi ultimi anni. Dalla Jugoslavia al Nord Africa, dal Medio e Vicino Oriente alle Americhe povere e ricche e più si chiama in causa Dio più aumenta il livello del dolore, delle atrocità, della violenza. Come è possibile che "Colui che tergerà ogni lacrima dai loro occhi" li stia facendo annegare nelle loro lacrime?
sia chiaro ciò non farà di me un anticlericale, di tutte le sette la più sciocca, anche se di questi tempi la meno pericolosa."
Giovanni Lindo Ferretti
(dalle note nel libretto del CD di Linea Gotica)
Testo di Giovanni Lindo Ferretti
Musica di Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli, Giorgio Canali e Massimo Zamboni.
"Mai sentito nominare alcuni dei nomi di Dio così tanto come in questi ultimi anni. Dalla Jugoslavia al Nord Africa, dal Medio e Vicino Oriente alle Americhe povere e ricche e più si chiama in causa Dio più aumenta il livello del dolore, delle atrocità, della violenza. Come è possibile che "Colui che tergerà ogni lacrima dai loro occhi" li stia facendo annegare nelle loro lacrime?
sia chiaro ciò non farà di me un anticlericale, di tutte le sette la più sciocca, anche se di questi tempi la meno pericolosa."
Giovanni Lindo Ferretti
(dalle note nel libretto del CD di Linea Gotica)
Millenni di Patto millenni di Legge millenni d'Osservanza
(continua)
(continua)
Aria di rivoluzione
[1973]
Testo e musica di Franco Battiato
da "Sulle corde di Aries"
Testo tedesco: Genossen, wer von uns wäre nicht gegen den Krieg? di Wolf Biermann
da: Mit Marx- und Engelszungen, Gedichte, Balladen, Lieder, Wagenbach, Berlin, 1968
Voce recitante in tedesco: Jutta Taylor-Nienhaus
Interpretata anche dai CSI nel 1994.
Chi scrive non ha mai apprezzato particolarmente Franco Battiato e le sue canzoni, o comunque non si può certo definire un suo "fan". Con alcune eccezioni, però; tra le quali la presente. Un testo del primissimo Battiato ancora "sperimentale", quello che si presentava ancora con un cespo di capelli "alla Branduardi" per suonare, semisconosciuto, alle case del popolo con il sint sistemato su delle cassette di frutta vuote, davanti a trenta persone. Così lo vidi assieme a mio fratello una sera di lontanissimi anni fa, sentendolo cantare questa strana e bella canzone che,... (continua)
Testo e musica di Franco Battiato
da "Sulle corde di Aries"
Testo tedesco: Genossen, wer von uns wäre nicht gegen den Krieg? di Wolf Biermann
da: Mit Marx- und Engelszungen, Gedichte, Balladen, Lieder, Wagenbach, Berlin, 1968
Voce recitante in tedesco: Jutta Taylor-Nienhaus
Interpretata anche dai CSI nel 1994.
Chi scrive non ha mai apprezzato particolarmente Franco Battiato e le sue canzoni, o comunque non si può certo definire un suo "fan". Con alcune eccezioni, però; tra le quali la presente. Un testo del primissimo Battiato ancora "sperimentale", quello che si presentava ancora con un cespo di capelli "alla Branduardi" per suonare, semisconosciuto, alle case del popolo con il sint sistemato su delle cassette di frutta vuote, davanti a trenta persone. Così lo vidi assieme a mio fratello una sera di lontanissimi anni fa, sentendolo cantare questa strana e bella canzone che,... (continua)
Quell'autista in Abissinia
(continua)
(continua)
×
Testo di Giovanni Lindo Ferretti
Musica di Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli, Massimo Zamboni e Giorgio Canali.
Il terzo e ultimo lavoro in studio dei CSI, che ebbe anche la (s)ventura di portare il gruppo - seppur per pochi giorni - in vetta alle classifiche italiane, prendeva ispirazione da un viaggio in Mongolia di Ferretti e Zamboni. Unità di Produzione nasce nella Russia post-sovietica e la riguarda. È una spietata critica al socialismo reale (o per meglio dire al "capitalismo di stato"), cupa e pesante apocalisse in cui l'uomo è privato di ogni individualità e ridotto a una macchina automatica, un ingranaggio di un'Unità di Produzione. Con il singolo Forma E Sostanza, la critica si allargava invece all'Occidente ricco, comodo e frustrato dall'incessante inesauribile aumento di "voglie e necessità".
Voglio dedicare a chi prende ancora sul serio la "filosovieticità" dei CCCP questo grande pezzo dei tempi in cui GLF non si era ancora definitamente bruciato il cervello.