E.Jona-S.Liberovici-F.Castelli-A.Lovatto, Le ciminiere non fanno più fumo.Canti e memorie degli operai torinesi, Donzelli editori, Roma, 2008
La fucilazione del rivoluzionario spagnolo anticlericale e libero pensatore e pedagogista Francisco Ferrer, il 13 ottobre del 1909, suscitò una grande impressione e una forte reazione popolare in Italia.
Scrive P.Spriano che nel 1910 a Torino
sorse una "Scuola Moderna Francisco Ferrer", che diventò per i giovani una università proletaria, una palestra di dibattiti tra socialisti e libertari, all'insegna dell'intransigenza politica e morale.
Questo canto fu scritto da Carlo Gagne, e raccolta nel 1960 a Torino, da Jona -Liberovici, con lo stesso autore come testimone.
Version française – LE PRINCE DE L'ÉCOLE MODERNE – Marco Valdo M.I. – 2011
Chanson italienne – Della moderna scuola il prence – Sacrovir Carlo Gagne
L'exécution du révolutionnaire espagnol anticlérical, libre penseur et pédagogue Francisco Ferrer, le 13 octobre 1909, suscita une grande émotion et une forte réaction populaire en Italie. P. Spriano écrit que dès 1910 à Turin surgit une « École Moderne Francisco Ferrer » qui devint pour les jeunes une université prolétarienne, un lieu de débats entre socialistes et libertaires, à l'enseigne de l'intransigeance politique et morale. Cette chanson fut écrite par Sacrovir Carlo Gagne et recueillie en 1960 à Turin par Jona -Liberovici, chez l'auteur.
La canzone fu scritta da Sacrovir Carlo Gagne intorno al 1919, dieci anni dopo l'assassinio di Francisco Ferrer.
L'autore prese in prestito la melodia di un inno composto in memoria di un generale, tal Arimondi, un colonialista massacratore che nel 1896 era finito massacrato a sua volta nel corso della battaglia di Adua. Al generale Arimondi fu assegnata la medaglia d'oro al valor militare alla memoria, ma la pesante sconfitta ad Adua fu anche causa sua, che era un arrogante ed insubordinato e per via della rivalità col suo comandante Baratieri (più posato, esperto e prudente) mise a repentaglio l'intera strategia della battaglia.
Informazioni da "Le ciminiere non fanno più fumo" citato in premessa e da it.wikipedia (dove purtroppo la descrizione della battaglia di Adua sembra scritta con la retorica patriottarda dell'epoca, o di epoca fascista: "I soldati di Arimondi, arroccati sul Monte... (continua)
Testo di Sacrovir Carlo Gagne
Musica costituita da frammenti di arie tratte da opere (Verdi, Auber) e canti popolari.
Nati noi siami nell'umida tana (continua)
inviata da Alessandro 25/12/2008 - 22:18
Il titolo originale dovrebbe essere "Cantata operaia"
Risale alla prima decade del 900.
Raccolta da Jona e Liberovici nel 1960 a Torino dall'autore Sacrovir Carlo Gagne, maestro dei cori legati ai circoli e alle associazioni operaie del periodo pre fascista (Il Deposito)
Testo tratto dal volume di Jona, Liberovici, Castelli, Lovatto intitolato "Le ciminiere non fanno più fumo. Canti e memorie degli operai torinesi" (Donzelli 2008)
"Canzone antipatriottica", come Carlo Gagne la definisce, evidentemente ispirata alle vicende della prima guerra mondiale, che ha le sue radici nell'antimilitarismo socialista e trova riscontro negli inni e nei canti politici dei primi decenni del Novecento. Accanto all'invettiva contro i potenti, che vogliono la guerra ma non la combattono, e allo sfogo dei sentimenti, la canzone mette in versi il dramma sociale delle famiglie dei soldati morti in guerra, dello strazio dei corpi e della drammatica condizione dei reduci. La melodia è costituita dal montaggio e adattamento di arie diverse tratte da opere liriche (Verdi) e canzonette leggere.
Fonte: Jona, Liberovici, Castelli, Lovatto - "Le ciminiere non fanno più fumo. Canti e memorie degli operai torinesi", Donzelli editore, 2008 (pp. 471-475).
La fucilazione del rivoluzionario spagnolo anticlericale e libero pensatore e pedagogista Francisco Ferrer, il 13 ottobre del 1909, suscitò una grande impressione e una forte reazione popolare in Italia.
Scrive P.Spriano che nel 1910 a Torino
sorse una "Scuola Moderna Francisco Ferrer", che diventò per i giovani una università proletaria, una palestra di dibattiti tra socialisti e libertari, all'insegna dell'intransigenza politica e morale.
Questo canto fu scritto da Carlo Gagne, e raccolta nel 1960 a Torino, da Jona -Liberovici, con lo stesso autore come testimone.
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