Claudio Lolli: Il tempo dell'illusione
Testo e musica di Claudio Lolli
Brano contenuto nel suo primo album "Aspettando Godot"
Anno di pubblicazione 1972
Ciao, vi invio una delle mie canzoni preferite di Claudio Lolli, un brano che personalmente considero molto molto bello.
Più che commentata, questa canzone di Lolli va ascoltata e riascoltata, è uno dei suoi brani più profondi e struggenti.
Credo racchiuda la sintesi della sua pessimistica visione della condizione umana, rappresentata alla luce dei suoi dubbi, certezze, considerazioni esistenziali.
Buon ascolto!
Un saluto.
Ferdinando Panzica
Brano contenuto nel suo primo album "Aspettando Godot"
Anno di pubblicazione 1972
Ciao, vi invio una delle mie canzoni preferite di Claudio Lolli, un brano che personalmente considero molto molto bello.
Più che commentata, questa canzone di Lolli va ascoltata e riascoltata, è uno dei suoi brani più profondi e struggenti.
Credo racchiuda la sintesi della sua pessimistica visione della condizione umana, rappresentata alla luce dei suoi dubbi, certezze, considerazioni esistenziali.
Buon ascolto!
Un saluto.
Ferdinando Panzica
Quando un padre riderà soddisfatto del tuo cranio di bambino
(continua)
(continua)
inviata da Ferdinando Panzica 6/3/2023 - 19:58
Percorsi:
Antiwar Anticlericale
La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, o Il feroce questore Guida]
3a. Versione di Cladio Lolli
La versione di Claudio Lolli, dalla raccolta "La terra, la luna e l'abbondanza" del 2002, si differenzia per la musica che è più lenta e arrangiata diversamente, ma dal punto di vista testuale riprende sostanzialmente la versione di Lotta Continua.
La versione di Claudio Lolli, dalla raccolta "La terra, la luna e l'abbondanza" del 2002, si differenzia per la musica che è più lenta e arrangiata diversamente, ma dal punto di vista testuale riprende sostanzialmente la versione di Lotta Continua.
PINELLI
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/10/2022 - 19:29
Vorrei farti vedere la mia vita
(1998)
da "Viaggio in Italia" - Claudio Lolli Con Paolo Capodacqua
È il racconto della vita di Lolli, ma un po' di quella di tutti un un'Italia dei tempi del fascismo, della violenza e discorsi razzisti e qualunquisti, allora sugli autobus, oggi sui social. Ma in questo mondo orribile l'amore esiste, resiste, e può salvarci. Una canzone bellissima e attualissima più di vent'anni dopo.
da "Viaggio in Italia" - Claudio Lolli Con Paolo Capodacqua
È il racconto della vita di Lolli, ma un po' di quella di tutti un un'Italia dei tempi del fascismo, della violenza e discorsi razzisti e qualunquisti, allora sugli autobus, oggi sui social. Ma in questo mondo orribile l'amore esiste, resiste, e può salvarci. Una canzone bellissima e attualissima più di vent'anni dopo.
Vorrei farti vedere la mia vita
(continua)
(continua)
inviata da Lorenzo Masetti 1/5/2022 - 14:25
(Il grande poeta russo) Majakovskij e la scoperta dell'America
Chanson italienne – (Il grande poeta russo) Majakovskij e la scoperta dell'America – Claudio Lolli – 2006
Texte et musique de Claudio Lolli
Paroles et musique de Claudio Lolli
Sax soprano : Nicola Alesini
Album : La découverte de l’Amérique
Dialogue maïeutique
Voici, Lucien l’âne mon ami, une chanson dont le titre est en soi toute une histoire. Écoute-moi bien ça : « LE GRAND POÈTE SOVIÉTIQUE MAÏAKOVSKI ET LA DÉCOUVERTE DE L’AMÉRIQUE » ; du moins, c’est celui que j’ai donné à la version française. Je te dirai tout à l’heure pourquoi. Mais avançons : un des pôles de cette histoire est la découverte de l’Amérique et la belle légende des Amérindiens paradisiaques, qui tranquillement installés sur leur terre d’origine et immaculée sont un jour – censément de l’année 1492, découverts.
Oui, dit Lucien l’âne, on raconte aussi, par ailleurs, que ces mêmes Indiens – qui d’ailleurs n’en étaient... (continua)
Texte et musique de Claudio Lolli
Paroles et musique de Claudio Lolli
Sax soprano : Nicola Alesini
Album : La découverte de l’Amérique
Dialogue maïeutique
Voici, Lucien l’âne mon ami, une chanson dont le titre est en soi toute une histoire. Écoute-moi bien ça : « LE GRAND POÈTE SOVIÉTIQUE MAÏAKOVSKI ET LA DÉCOUVERTE DE L’AMÉRIQUE » ; du moins, c’est celui que j’ai donné à la version française. Je te dirai tout à l’heure pourquoi. Mais avançons : un des pôles de cette histoire est la découverte de l’Amérique et la belle légende des Amérindiens paradisiaques, qui tranquillement installés sur leur terre d’origine et immaculée sont un jour – censément de l’année 1492, découverts.
Oui, dit Lucien l’âne, on raconte aussi, par ailleurs, que ces mêmes Indiens – qui d’ailleurs n’en étaient... (continua)
LE GRAND POÈTE SOVIÉTIQUE MAÏAKOVSKI ET LA DÉCOUVERTE DE L’AMÉRIQUE
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 19/7/2021 - 12:36
Ballata per Claudio
2021
Ballate dalla grande recessione
Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia
Primavera a Lesbo - Ballata per Cuba - Ballata per Stefano - Ballata per Claudio - Ballata della vecchia antropofaga - Ballata a una ballerina - Ballata dello zero - Ballata per Sacko - Ballata dell’articolo 18 - La mia classe
Con “Ballata per Claudio” Marco Sonaglia rende omaggio ad uno dei cantautori italiani più sottovalutati: Claudio Lolli, scomparso il 17 agosto 2018. Il brano è un vero e proprio omaggio oltre che al cantautore bolognese, anche e soprattutto ai suoi ideali rivoluzionari mai sopiti (“E chi ha più visto zingari felici?”). Anche qui la chitarra è la protagonista, come lo era nelle canzoni di Lolli, insieme ad inserti elettronici di Paolo Bragaglia ben calibrati.
estatica.it
Ballate dalla grande recessione
Testo : Salvo Lo Galbo
Musica: Marco Sonaglia
Primavera a Lesbo - Ballata per Cuba - Ballata per Stefano - Ballata per Claudio - Ballata della vecchia antropofaga - Ballata a una ballerina - Ballata dello zero - Ballata per Sacko - Ballata dell’articolo 18 - La mia classe
Con “Ballata per Claudio” Marco Sonaglia rende omaggio ad uno dei cantautori italiani più sottovalutati: Claudio Lolli, scomparso il 17 agosto 2018. Il brano è un vero e proprio omaggio oltre che al cantautore bolognese, anche e soprattutto ai suoi ideali rivoluzionari mai sopiti (“E chi ha più visto zingari felici?”). Anche qui la chitarra è la protagonista, come lo era nelle canzoni di Lolli, insieme ad inserti elettronici di Paolo Bragaglia ben calibrati.
estatica.it
Godot(1) è venuto e d’occhi ha avuto i tuoi
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 3/7/2021 - 10:50
Lettera per Claudio
21 marzo 2021 per celebrare il settantunesimo compleanno di Claudio Lolli
Argon
Michele Gazich: voce, violino
Paolo Capodacqua: chitarra solista
Marco “Tibu” Lamberti: chitarra classica
Vincenzo “Titti” Castrini: fisarmonica da dietro le quinte
Argon
Michele Gazich: voce, violino
Paolo Capodacqua: chitarra solista
Marco “Tibu” Lamberti: chitarra classica
Vincenzo “Titti” Castrini: fisarmonica da dietro le quinte
Claudio è vero è ancora vero
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 21/4/2021 - 10:40
Ho visto anche degli zingari felici
Riccardo Venturi, 30-9- / 1-10 2020
I Also Saw Happy Gypsies
(continua)
(continua)
1/10/2020 - 06:46
Il grande bluff
[1997]
Versi del poeta pesarese Gianni D'Elia, classe 1953
Musica di Claudio Lolli
Nell'album "Intermittenze del cuore"
Versi del poeta pesarese Gianni D'Elia, classe 1953
Musica di Claudio Lolli
Nell'album "Intermittenze del cuore"
Ah, ma a gioco chiuso, a carte scoperte
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartebly 10/9/2020 - 12:37
L'Eliogabalo
[1977]
Testi / Lyrics / Paroles / Sanat: Emilio Locurcio
Musica / Music / Musique / Sävel: Emilio Locurcio e.a. / and others / et autres / ja muuta
Album: L'Eliogabalo [1979]
L'Eliogabalo: Formazione
Claudio Lolli - (voce)
Lucio Dalla - (fisarmonica, voce)
Rosalino Cellamare - (voce)
Teresa De Sio - (voce)
Leonardo Gatta - (voce, cori)
Gildo Falco - (basso)
Mario Achilli - (batteria)
Claudio Falco - (chitarra)
Paolo Maestrelli - (chitarra)
Gaio Chiocchio - (chitarra, mellotron, cori)
Gli Odeon - (corni)
Pino Sannicchio - (tastiere)
Pierrot Lunaire - (acustica)
I Crash - (ritmica)
Arturo Stalteri - (piano, chitarra)
Foffo Bianchi - (sassofono)
Gerardo Abbate - (violino)
Ernesto Bassignano (cori)
Francesca Cadispoti (cori)
Lucilla Giovagnoli (cori)
Piero Cannizzaro (cori)
Fra Pasolini ed Artaud : l’Eliogabalo di Locurcio.
L’Eliogabalo di Emilio Locurcio venne pubblicato... (continua)
Testi / Lyrics / Paroles / Sanat: Emilio Locurcio
Musica / Music / Musique / Sävel: Emilio Locurcio e.a. / and others / et autres / ja muuta
Album: L'Eliogabalo [1979]
L'Eliogabalo: Formazione
Claudio Lolli - (voce)
Lucio Dalla - (fisarmonica, voce)
Rosalino Cellamare - (voce)
Teresa De Sio - (voce)
Leonardo Gatta - (voce, cori)
Gildo Falco - (basso)
Mario Achilli - (batteria)
Claudio Falco - (chitarra)
Paolo Maestrelli - (chitarra)
Gaio Chiocchio - (chitarra, mellotron, cori)
Gli Odeon - (corni)
Pino Sannicchio - (tastiere)
Pierrot Lunaire - (acustica)
I Crash - (ritmica)
Arturo Stalteri - (piano, chitarra)
Foffo Bianchi - (sassofono)
Gerardo Abbate - (violino)
Ernesto Bassignano (cori)
Francesca Cadispoti (cori)
Lucilla Giovagnoli (cori)
Piero Cannizzaro (cori)
Fra Pasolini ed Artaud : l’Eliogabalo di Locurcio.
L’Eliogabalo di Emilio Locurcio venne pubblicato... (continua)
Monologo di apertura: Tutto quel che mi è stato tolto lo rivoglio
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/1/2020 - 07:25
12 dicembre 1969
...da quel quarto piano in questura,
da quella finestra
un treno è saltato.
4 agosto 1974
...da quel quarto piano in questura,
da quella finestra
un treno è saltato.
4 agosto 1974
Riccardo Venturi 12/12/2019 - 09:51
Alba meccanica
[1977]
Nell'album "Disoccupate le strade dai sogni"
Testo trovato nel volume "Ma non è una malattia - Canzoni e movimento giovanile", a cura di Romano Madera, Savelli editore, 1978.
Nell'album "Disoccupate le strade dai sogni"
Testo trovato nel volume "Ma non è una malattia - Canzoni e movimento giovanile", a cura di Romano Madera, Savelli editore, 1978.
L'alba s'inventa una ruota a Torino
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/1/2019 - 20:46
Canzone scritta su un muro
[1977]
Nell'album "Disoccupate le strade dai sogni"
Testo trovato nel volume "Ma non è una malattia - Canzoni e movimento giovanile", a cura di Romano Madera, Savelli editore, 1978.
Mi sono preso una licenza, ho cambiato un "carnevale" in un "capodanno", tanto Claudio è morto lo scorso agosto e non può più protestare. E forse sarebbe stato comunque d'accordo con me...
In ogni caso, di certo non una canzone immediata, facile e bellissima, ma un magnifico testo, pieno di verità, ancora oggi.
Nell'album "Disoccupate le strade dai sogni"
Testo trovato nel volume "Ma non è una malattia - Canzoni e movimento giovanile", a cura di Romano Madera, Savelli editore, 1978.
Mi sono preso una licenza, ho cambiato un "carnevale" in un "capodanno", tanto Claudio è morto lo scorso agosto e non può più protestare. E forse sarebbe stato comunque d'accordo con me...
In ogni caso, di certo non una canzone immediata, facile e bellissima, ma un magnifico testo, pieno di verità, ancora oggi.
Salve ragazzo che passi il giorno
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartelby 1/1/2019 - 00:49
La guerra è finita
penso che solo chi è nato nei primi anni dopo la guerra possa comprendere appieno questo testo; chi ha avuto padri che non han fatto la guerra difficilmente può capire cosa han vissuto loro, cos'abbiam vissuto noi, nati in quei primi grami anni del dopo-guerra
giovanni 23/8/2018 - 10:42
Frequenze
Chanson italienne – Frequenze – Claudio Lolli – 2009
Texte : Claudio Lolli
Note introductive du disque « Lovesongs »
Récitatif lors des spectacles
Accompagnement musical de Nicola Alesini et Claudio Capodacqua
Ce n’est pas une « chanson » au sens strict, mais plutôt la note introductive à un disque de chansons d’amour de 2009, Lovesongs, composé de 8 chansons pêchées parmi les nombreuses écrites par Claudio Lolli (la plus ancienne, Quello che mi resta, est de 1972 ; la plus récente, Dita de 1997). Accompagné par Nicola Alesini et Claudio Capodacqua, ses éternels copains de voyage, Claudio Lolli en a fait un récitatif lors les spectacles basés sur le disque, il y a quelques années. Nous le reproposons, seulement aujourd’hui, en présentant délibérément le texte comme s’il était en vers, justement ce jour où Claudio a commencé son voyage dans le Très vaste Néant, où ne le concernent plus... (continua)
Texte : Claudio Lolli
Note introductive du disque « Lovesongs »
Récitatif lors des spectacles
Accompagnement musical de Nicola Alesini et Claudio Capodacqua
Ce n’est pas une « chanson » au sens strict, mais plutôt la note introductive à un disque de chansons d’amour de 2009, Lovesongs, composé de 8 chansons pêchées parmi les nombreuses écrites par Claudio Lolli (la plus ancienne, Quello che mi resta, est de 1972 ; la plus récente, Dita de 1997). Accompagné par Nicola Alesini et Claudio Capodacqua, ses éternels copains de voyage, Claudio Lolli en a fait un récitatif lors les spectacles basés sur le disque, il y a quelques années. Nous le reproposons, seulement aujourd’hui, en présentant délibérément le texte comme s’il était en vers, justement ce jour où Claudio a commencé son voyage dans le Très vaste Néant, où ne le concernent plus... (continua)
FRÉQUENCES
(continua)
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 20/8/2018 - 13:56
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Il primo brano è la sua Borghesia, non sono i Pfm ad eseguirla come desiderava ma degli amici bravi musicisti che gli hanno voluto bene.