Both Sides the Tweed
"Both sides the Tweed" (Su entrambe le sponde del Tweed) è una canzone sul Trattato di Unione tra Scozia ed Inghilterra. Dick Gaughan la scrisse nel 1979 e fu pubblicata nel suo album "Handful of Earth" (1981).
La parte iniziale del testo fa riferimento alla corruzione che all'epoca caratterizzò i negoziati che portarono, infine, all'Atto di Unione tra Scozia ed Inghilterra nel 1707, secondo termini che i nazionalisti ritengono abbiano arrecato profondi danni alla cultura scozzese, ma il seguito della canzone è favorevole a un futuro di conciliazione, contrariamente a quanto si augura il più duro nazionalismo separatista scozzese. Il titolo si riferisce infatti al Tweed, il fiume che segna appunto parte del confine tra Scozia ed Inghilterra, e le parole del ritornello auspicano una vera fratellanza e una vera unione, basate sul rispetto delle rispettive differenze culturali, sull'onore... (continua)
La parte iniziale del testo fa riferimento alla corruzione che all'epoca caratterizzò i negoziati che portarono, infine, all'Atto di Unione tra Scozia ed Inghilterra nel 1707, secondo termini che i nazionalisti ritengono abbiano arrecato profondi danni alla cultura scozzese, ma il seguito della canzone è favorevole a un futuro di conciliazione, contrariamente a quanto si augura il più duro nazionalismo separatista scozzese. Il titolo si riferisce infatti al Tweed, il fiume che segna appunto parte del confine tra Scozia ed Inghilterra, e le parole del ritornello auspicano una vera fratellanza e una vera unione, basate sul rispetto delle rispettive differenze culturali, sull'onore... (continua)
What's the spring-breathing jasmine and rose?
(continua)
(continua)
inviata da Ginny Proud 17/6/2020 - 17:21
Hello Stranger
L'ospitalità verso lo straniero è alle radici della civiltà e l'amicizia fra i popoli è l'alternativa principale alla guerra.In tempi di xenofobia e innalzamento di muri, è confortante risentire questa canzone scritta da A P (Alvin Pleasant Delaney) Carter nel 1937, probabilmente sulla base di un blues popolare, incisa dalla Carter Family nel 1938 e ripresa in seguito da molti autori statunitensi.
Oltre che dalla Carter Family (1938), è stata riproposta negli anni da molti artisti, fra cui Ester Flatt e Earl Scrugg (1964), The Flatlanders (1972), Emmylou Harris (Luxury liner, 1977), Helen Carter (1980), Doc e Merle Watson (1984), fino ai giorni nostri
Oltre che dalla Carter Family (1938), è stata riproposta negli anni da molti artisti, fra cui Ester Flatt e Earl Scrugg (1964), The Flatlanders (1972), Emmylou Harris (Luxury liner, 1977), Helen Carter (1980), Doc e Merle Watson (1984), fino ai giorni nostri
Hello, stranger, put your loving hand in mine
(continua)
(continua)
inviata da Piersante Sestini 27/9/2017 - 17:01
Millworker
La stupenda “Millworker” di James Taylor ha avuto molte cover, da Bette Midler ad Emmylou Harris, dai Pearl Jam a Bruce Springsteen. Questa che propongo è l’altrettanto bella versione francese di Francis Cabrel, dal suo album “Cabrel public” del 1984.
LA FABRIQUE
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/12/2014 - 22:14
If This Is Goodbye
Album: "All the Roadrunning" - Mark Knopfler & Emmylou Harris (2006)
The mobile phone has inserted itself into every crevice of our daily lives. Now, in catastrophe, if there is time enough, it is there in our dying moments. All through Thursday we heard from the bereaved how they took those last calls. Whatever the immediate circumstances, what was striking was what they had in common. A new technology has shown us an ancient, human universal.
A San Francisco husband slept through his wife's call from the World Trade Centre. The tower was burning around her, and she was speaking on her mobile phone. She left her last message to him on the answering machine. A TV station played it to us, while it showed the husband standing there listening. Somehow, he was able to bear hearing it again.We heard her tell him through her sobbing that there was no escape for her. The building was on fire... (continua)
The mobile phone has inserted itself into every crevice of our daily lives. Now, in catastrophe, if there is time enough, it is there in our dying moments. All through Thursday we heard from the bereaved how they took those last calls. Whatever the immediate circumstances, what was striking was what they had in common. A new technology has shown us an ancient, human universal.
A San Francisco husband slept through his wife's call from the World Trade Centre. The tower was burning around her, and she was speaking on her mobile phone. She left her last message to him on the answering machine. A TV station played it to us, while it showed the husband standing there listening. Somehow, he was able to bear hearing it again.We heard her tell him through her sobbing that there was no escape for her. The building was on fire... (continua)
My famous last words
(continua)
(continua)
11/9/2014 - 22:08
Wolf
[2011]
Scritta da Klara e Johanna Söderberg.
Singolo poi incluso in alcune edizioni dell’album intitolato “The Lion's Roar” pubblicato nel 2012.
Dopo l’esordio con una cover dei Fleet Foxes ed “Emmylou”, il loro manifesto artistico esplicitamente dedicato ad Emmylou Harris, June Tabor, Gram Parsons e Johnny Cash, le due sorelle svedesi Klara e Johanna – due vere streguzze, vero Adriana? – sono ormai molto famose, e se lo meritano.
Questa “Wolf” è emblematica del mondo fantastico in cui le First Aid Kit si muovono, come due “Alice in Wonderland” – il videoclip fu girato nel profondo della foresta di Järvsö, Hälsingland, nel Norrland svedese – ma è anche una denuncia della distruzione del pianeta che l’essere umano sta conducendo e della necessità che l’uomo riscopra l’animale naturale che è in lui, proprio per arginare l’autodistruzione in atto…
Per i percorsi “Lupi contro la Guerra” e “Guerra alla Terra”.
Scritta da Klara e Johanna Söderberg.
Singolo poi incluso in alcune edizioni dell’album intitolato “The Lion's Roar” pubblicato nel 2012.
Dopo l’esordio con una cover dei Fleet Foxes ed “Emmylou”, il loro manifesto artistico esplicitamente dedicato ad Emmylou Harris, June Tabor, Gram Parsons e Johnny Cash, le due sorelle svedesi Klara e Johanna – due vere streguzze, vero Adriana? – sono ormai molto famose, e se lo meritano.
Questa “Wolf” è emblematica del mondo fantastico in cui le First Aid Kit si muovono, come due “Alice in Wonderland” – il videoclip fu girato nel profondo della foresta di Järvsö, Hälsingland, nel Norrland svedese – ma è anche una denuncia della distruzione del pianeta che l’essere umano sta conducendo e della necessità che l’uomo riscopra l’animale naturale che è in lui, proprio per arginare l’autodistruzione in atto…
Per i percorsi “Lupi contro la Guerra” e “Guerra alla Terra”.
Wolf mother, where you been?
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/7/2014 - 09:05
Hobo's Lullaby
[Primi anni 40]
Parole e musica di Goebel Leon Reeves (1899-1959), folkisinger texano.
Come sappiamo Woody Guthrie incise in vita un solo LP in studio, “Dust Bowl Ballads” del 1940.
La stragrande maggioranza delle sue canzoni si trovano in registrazione radiofoniche e in dischi compilativi successivi.
“Hobo's Lullaby” - che viene spesso erroneamente datata al 1961, cosa impossibile visto che l’autore Goebel Reeves era morto due anni prima - la troviamo nelle registrazioni effettuate da Moses "Moe" Asch nel 1944 e 1945, poi confluite in “This Land Is Your Land, The Asch Recordings, Vol.1” pubblicato dalla Smithsonian Folkways Records nel 1997.
Interpretata anche da Cisco Houston e da Pete Seeger e in seguito da The Kingston Trio, Arlo Guthrie, Utah Phillips, Jack Elliott ed Emmylou Harris.
L’attore David Carradine, nei panni proprio di Woody Guthrie, la interpreta lui stesso nel film “Bound For Glory” [Questa terra è la mia terra] diretto da Hal Ashby nel 1976.
Parole e musica di Goebel Leon Reeves (1899-1959), folkisinger texano.
Come sappiamo Woody Guthrie incise in vita un solo LP in studio, “Dust Bowl Ballads” del 1940.
La stragrande maggioranza delle sue canzoni si trovano in registrazione radiofoniche e in dischi compilativi successivi.
“Hobo's Lullaby” - che viene spesso erroneamente datata al 1961, cosa impossibile visto che l’autore Goebel Reeves era morto due anni prima - la troviamo nelle registrazioni effettuate da Moses "Moe" Asch nel 1944 e 1945, poi confluite in “This Land Is Your Land, The Asch Recordings, Vol.1” pubblicato dalla Smithsonian Folkways Records nel 1997.
Interpretata anche da Cisco Houston e da Pete Seeger e in seguito da The Kingston Trio, Arlo Guthrie, Utah Phillips, Jack Elliott ed Emmylou Harris.
L’attore David Carradine, nei panni proprio di Woody Guthrie, la interpreta lui stesso nel film “Bound For Glory” [Questa terra è la mia terra] diretto da Hal Ashby nel 1976.
Go to sleep you weary hobo
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/5/2014 - 11:05
Immigrant Eyes
Guy Clark, Roger Murrah
1988
Old friends
Nel disco la canzone si avvale anche della splendida voce di Emmylou Harris
1988
Old friends
Nel disco la canzone si avvale anche della splendida voce di Emmylou Harris
Oh Ellis Island was swarming
(continua)
(continua)
inviata da donquijote82 7/11/2013 - 11:25
Green Rolling Hills
[1978?]
Una delle più famose canzoni country dedicate alla Virginia, scritta da Utah Phillips ma resa celebre nell’interpretazione di Emmylou Harris, che la incluse nel suo disco “Quarter Moon in a Ten Cent Town”
In una miniera della Virginia o nella fabbrica di un’affollata città del nord, è sempre la stessa “troubled life”…
Una delle più famose canzoni country dedicate alla Virginia, scritta da Utah Phillips ma resa celebre nell’interpretazione di Emmylou Harris, che la incluse nel suo disco “Quarter Moon in a Ten Cent Town”
In una miniera della Virginia o nella fabbrica di un’affollata città del nord, è sempre la stessa “troubled life”…
The green rolling hills of West Virginia
(continua)
(continua)
inviata da Dead End 21/8/2012 - 11:29
Across the Border
I sogni degli emigranti che cercano un nuovo orizzonte "oltre il confine". I sacrifici che devono affrontare per far sì che questo sogno si avveri, incontrando l'ignoranza e il razzismo delle persone che non capiscono quanto sia difficile cambiare città, Paese, ricordi e amori per sperare in un futuro migliore.
Una canzone di speranza, dall'album "The Ghost of Tom Joad", ambientata nel confine del Messico. Una canzone che tutte le persone razziste dovrebbero ascoltare.
Interpretata anche da Linda Ronstadt con Emmylou Harris (con la partecipazione di Neil Young all'armonica e ai cori) nell'album Western Wall: The Tucson Session del 1999.
Una canzone di speranza, dall'album "The Ghost of Tom Joad", ambientata nel confine del Messico. Una canzone che tutte le persone razziste dovrebbero ascoltare.
Interpretata anche da Linda Ronstadt con Emmylou Harris (con la partecipazione di Neil Young all'armonica e ai cori) nell'album Western Wall: The Tucson Session del 1999.
Tonight my bag is packed
(continua)
(continua)
26/6/2010 - 15:48
Time in Babylon
[2003]
"Stumble Into Grace"
"Stumble Into Grace"
Five-lane highway danger zone
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 12/9/2008 - 13:46
1917
Written by David Olney
Scritta da David Olney
Nell'album "Western Wall: The Tucson Sessions" (1999)
Testo ripreso da questa pagina
Lyrics available at this page
Scritta da David Olney
Nell'album "Western Wall: The Tucson Sessions" (1999)
Testo ripreso da questa pagina
Lyrics available at this page
Prima o poi riusciremo a tradurre tutte le canzoni che abbiamo inserito in questi sei anni, anche ci dovesse volere una vita intera. Perché nascondono dei tesori, come questa bellissima canzone, che Linda Ronstadt (e Emmylou Harris) hanno cantato riprendendo un testo di David Olney. La canzone di una donna, che qualcuno definirebbe una puttana, o nel migliore dei casi una "sgualdrina" o una "donna di malaffare", e di un giovane soldato. La storia di una notte a Parigi, nel 1917.
Non mi si chieda mai qual è la canzone di questo sito che preferisco; non saprei mai rispondere. Ma questa canzone non è soltanto tra le più belle che abbiamo: è tra le più umane e le più amare. Bisognerebbe farla ascoltare ai moralisti di questo tempo, agli ipocriti dei miei stivali, a chi non ha mai avuto un momento d'amore nella sua vita. [RV]
Non mi si chieda mai qual è la canzone di questo sito che preferisco; non saprei mai rispondere. Ma questa canzone non è soltanto tra le più belle che abbiamo: è tra le più umane e le più amare. Bisognerebbe farla ascoltare ai moralisti di questo tempo, agli ipocriti dei miei stivali, a chi non ha mai avuto un momento d'amore nella sua vita. [RV]
The strange young man who comes to me
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/3/2006 - 21:14
Percorsi:
La Grande Guerra (1914-1918)
Done With Bonaparte
da "Golden Heart" (1996), il primo album solista dopo lo scioglimento dei Dire Straits
Interpretata anche insieme a Emmylou Harris
Interpretata anche insieme a Emmylou Harris
We've paid in hell since Moscow burned
(continua)
(continua)
3/9/2005 - 21:26
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Scritta da John Hahn
dall'album "America's Child"
Backing Vocals – Emmylou Harris, Gretchen Peters, John Prine, Katie Pruitt, Kristi Stassinopoulou, Mary Gauthier, Tommy Womack