Vent'anni fa di questi tempi, fra il luccichio e il tum-tum delle discoteche si faceva largo una voce spoglia e un po' cavernosa: si accompagnava solo con la chitarra, e a sentire «Talkin' About A Revolution» quelli con ancora le spalline larghe sotto la giacca pensarono a una povera pazza, così dimessa e un po' mascolina, con la pelle nera coperta di tanti riccioli. Gli altri la ascoltarono al concerto per i 70 anni di Mandela a Londra o all'Amnesty International Tour che passò nell'88 da Torino con Bruce Springsteen, Peter Gabriel, Sting (più il povero Baglioni preso a pomodorate), e andarono a comprare il suo disco, chiamato solo «Tracy Chapman». Furono 18 milioni di copie nel mondo, record per un'opera prima poi superato solo da Alanis Morissette. Da allora la chanteuse e autrice di Boston si è trasferita a San Francisco, in una casa con... (continua)
To my father what of your sons? (continua)
inviata da daniela -k.d.- e adriana 12/11/2008 - 15:13
Behind The Wall di Tracy Chapman, dal suo primo album del 1988. Con questa canzone le CCG/AWS si spingono a parlare della violenza sulle donne: la guerra che una metà dell'umanità conduce ogni giorno contro l'altra. Con questa pagina inizia anche un nuovo percorso sulla violenza sulle donne.
[1988]
Lyrics and Music by Tracy Chapman
Testo e musica di Tracy Chapman
Album: Tracy Chapman
NO WALL, NO BEHIND
di Riccardo Venturi.
Questo sito, nel corso degli anni, si è venuto progressivamente strutturando come una raccolta di canzoni non solo "contro la guerra" (o nella guerra) in senso stretto –o esclusivista-, spingendosi ad abbracciare ogni aspetto della violenza umana, delle sue manifestazioni, della sua analisi e delle opposizioni che è possibile mettere in atto contro di essa. In senso lato, siamo convinti che la violenza non sia affatto "insita nell'animo umano", come si sente spesso cianciare più o meno "autorevolmente", magari con un pizzico di "pessimismo" che non ci sta mai male (il pessimismo è sempre stato un preziosissimo alleato del potere e di tutte le sue violenze, dato che spinge a considerare le cose come ineluttabili e senza nessun rimedio utile). Senza spingerci... (continua)
[1988]
Lyrics and Music by Tracy Chapman
Testo e musica di Tracy Chapman
Da/from Tracy Chapman
Da un po' di tempo non inserivo una canzone che ha bisogno di due righe di giustificazione e di presentazione. Di solito, ultimamente mi sono limitato a utilizzare abbastanza di frequente gli "Extra". Ma stasera, niente extra. Stasera questa canzone, sicuramente la più famosa di Tracy Chapman, la voglio inserire sotto il suo nome, e a pieno titolo.
Di canzoni che parlano della rivoluzione ce ne sono parecchie in circolazione. La rivoluzione è un soggetto che fa generalmente molta "audience" presso il pubblico, anche quello che tutto è fuorché rivoluzionario. Ci ha, questa rivoluzione, un "appeal" che va al di là del crederci o meno; così facendo viene regolarmente esorcizzata.
Questa canzone parla invece di una rivoluzione sussurrata da chi non ha niente ed è in fila davanti alle porte dell'Esercito... (continua)
Don't you know they're talking about a revolution (continua)
Matters of the Heart
Soprannominata la "Bob Dylan in gonnella" qui ricorda Imagine di John Lennon.