Gaetano Bresci o Rino Gaetano
[2021]
Remigio Furlanut - Antonio Moscaretti
Producer: Antonio Moscaretti
Released on: 2021-06-17
Production Manager, A And R Administrator, Music Arranger: Antonio moscaretti
Author: Remigio Furlanut
Music Publisher: Invidia Music Publishing
Nonostante il cognome (“Furlanut” significa, alla lettera, “friulanino”...), Remigio Furlanut è di Taranto. E chissà (lo ignoro, ovviamente) che non sia figlio o discendente di un “qualcuno” che fece l’emigrazione all’incontrario, dal Friuli a Taranto, per andare a lavorare -e magari a morire- all’acciaieria ILVA. Gaetano Bresci o Rino Gaetano? Non lo sapremo mai, perlomeno non da questa canzone che, “non ha niente da dire”. Naturalmente, però, dice parecchie cose, tutto un campionario. Talmente tanto, che mi sono trovato a malpartito ad inserirla in un percorso: ogni riga, ogni verso sembra rimandare ad uno dei nostri percorsi. Alla fine,... (continua)
Remigio Furlanut - Antonio Moscaretti
Producer: Antonio Moscaretti
Released on: 2021-06-17
Production Manager, A And R Administrator, Music Arranger: Antonio moscaretti
Author: Remigio Furlanut
Music Publisher: Invidia Music Publishing
Nonostante il cognome (“Furlanut” significa, alla lettera, “friulanino”...), Remigio Furlanut è di Taranto. E chissà (lo ignoro, ovviamente) che non sia figlio o discendente di un “qualcuno” che fece l’emigrazione all’incontrario, dal Friuli a Taranto, per andare a lavorare -e magari a morire- all’acciaieria ILVA. Gaetano Bresci o Rino Gaetano? Non lo sapremo mai, perlomeno non da questa canzone che, “non ha niente da dire”. Naturalmente, però, dice parecchie cose, tutto un campionario. Talmente tanto, che mi sono trovato a malpartito ad inserirla in un percorso: ogni riga, ogni verso sembra rimandare ad uno dei nostri percorsi. Alla fine,... (continua)
Gaetano Bresci o Rino Gaetano,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/9/2023 - 10:57
Percorsi:
Gaetano Bresci
Meloni coalizzata con Photoshop [remix]
[2018]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat
Dado, Emiliano Luccisano
Música / Musica / Music / Musique / Sävel:
Rino Gaetano
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat
Dado, Emiliano Luccisano
Música / Musica / Music / Musique / Sävel:
Rino Gaetano
Giorgia, Giorgia, Giorgia, stava in foto sui cartelloni
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 23/2/2023 - 23:48
Scusa Mary
Mentre il tempo passava sulla nostra età
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/9/2020 - 13:36
Sombrero
[1980]
Parole e musica di Rino Gaetano
Album "E io ci sto"
(Gli evidenti errori in lingua spagnola sono voluti...)
Parole e musica di Rino Gaetano
Album "E io ci sto"
(Gli evidenti errori in lingua spagnola sono voluti...)
Esta è la storia verdadera de sombrero
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 10/9/2020 - 13:17
L'Eliogabalo
[1977]
Testi / Lyrics / Paroles / Sanat: Emilio Locurcio
Musica / Music / Musique / Sävel: Emilio Locurcio e.a. / and others / et autres / ja muuta
Album: L'Eliogabalo [1979]
L'Eliogabalo: Formazione
Claudio Lolli - (voce)
Lucio Dalla - (fisarmonica, voce)
Rosalino Cellamare - (voce)
Teresa De Sio - (voce)
Leonardo Gatta - (voce, cori)
Gildo Falco - (basso)
Mario Achilli - (batteria)
Claudio Falco - (chitarra)
Paolo Maestrelli - (chitarra)
Gaio Chiocchio - (chitarra, mellotron, cori)
Gli Odeon - (corni)
Pino Sannicchio - (tastiere)
Pierrot Lunaire - (acustica)
I Crash - (ritmica)
Arturo Stalteri - (piano, chitarra)
Foffo Bianchi - (sassofono)
Gerardo Abbate - (violino)
Ernesto Bassignano (cori)
Francesca Cadispoti (cori)
Lucilla Giovagnoli (cori)
Piero Cannizzaro (cori)
Fra Pasolini ed Artaud : l’Eliogabalo di Locurcio.
L’Eliogabalo di Emilio Locurcio venne pubblicato... (continua)
Testi / Lyrics / Paroles / Sanat: Emilio Locurcio
Musica / Music / Musique / Sävel: Emilio Locurcio e.a. / and others / et autres / ja muuta
Album: L'Eliogabalo [1979]
L'Eliogabalo: Formazione
Claudio Lolli - (voce)
Lucio Dalla - (fisarmonica, voce)
Rosalino Cellamare - (voce)
Teresa De Sio - (voce)
Leonardo Gatta - (voce, cori)
Gildo Falco - (basso)
Mario Achilli - (batteria)
Claudio Falco - (chitarra)
Paolo Maestrelli - (chitarra)
Gaio Chiocchio - (chitarra, mellotron, cori)
Gli Odeon - (corni)
Pino Sannicchio - (tastiere)
Pierrot Lunaire - (acustica)
I Crash - (ritmica)
Arturo Stalteri - (piano, chitarra)
Foffo Bianchi - (sassofono)
Gerardo Abbate - (violino)
Ernesto Bassignano (cori)
Francesca Cadispoti (cori)
Lucilla Giovagnoli (cori)
Piero Cannizzaro (cori)
Fra Pasolini ed Artaud : l’Eliogabalo di Locurcio.
L’Eliogabalo di Emilio Locurcio venne pubblicato... (continua)
Monologo di apertura: Tutto quel che mi è stato tolto lo rivoglio
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/1/2020 - 07:25
Lavorare con lentezza
La strofa che recita "chi è veloce si fa male e finisce in ospedale, in ospedale non c'è posto e si può morire presto" si riferisce a quello che è realmente successo a Rino Gaetano. Enzo Del Re l'ha riferito a Daniele Sepe (rimproverandogli di non averla inserita nel 1998 nella sua versione sul CD "Lavorare Stanca"). Ti ti ti ti ti ti ti ti ti ti ti . . . .
Flavio Poltronieri 16/11/2019 - 10:55
Sandro trasportando
(1976)
Testo di Eugenio Gadaleta
Musica di Rino Gaetano
Originariamente incisa della cantante tarantina Carmelita Gadaleta (il testo è del marito della cantante). Sul lato B del 45 giri compariva Naufragio a Milano di Paolo Conte.
Testo di Eugenio Gadaleta
Musica di Rino Gaetano
Originariamente incisa della cantante tarantina Carmelita Gadaleta (il testo è del marito della cantante). Sul lato B del 45 giri compariva Naufragio a Milano di Paolo Conte.
Tutte le mattine, Sandro
(continua)
(continua)
inviata da Luca 'The River' 23/9/2015 - 08:05
Le pendolari
[2013]
Con la musica de Les Passantes di Georges Brassens
(o de Le passanti di Fabrizio de André, fa lo stesso)
Con la musica de Les Passantes di Georges Brassens
(o de Le passanti di Fabrizio de André, fa lo stesso)
Poche sere fa mi è capitato di assistere ad un concerto dentro una fabbrica occupata. C'era un gruppo, una "cover band", che faceva tutto il repertorio di Rino Gaetano (il quale, senz'altro, stava parecchio meglio lì che sui manifesti di Forza Nuova), e c'erano le lavoratrici e i lavoratori della fabbrica fatta fallire e chiusa per poi poterla riacquisire a un prezzo, appunto, fallimentare. Con quel che, probabilmente, ne conseguirà. Vedendo tutto 'sto gran disquisire di "passanti" che c'è stato ieri su questo sito, mi sono venute in mente le Passanti d'oggigiorno; quelle i cui occhi non riflettono proprio più nessun paesaggio. Mi son messo a pensare a cosa vedrebbe, oggi, Antoine Pol sul treno o alle finestre; e, allora, m'è venuto fuori quello che segue. [Ahmed il Lavavetri]
Io dedico questa canzone
(continua)
(continua)
16/1/2013 - 11:56
OK papà
[1977]
E' il brano che chiude l'album "Aida"
Nel giugno di 30 anni fa Rino Gaetano, gravemente ferito in un terribile incidente stradale, moriva dopo essere stato rifiutato (si dice) da ben cinque ospedali, comunque morto di "malasanità" così come tanti, come troppi ancora oggi, e - cosa un poco inquietante - così come lui stesso aveva, senza saperlo, "previsto" ben dieci anni prima in una canzone misconosciuta (bruttina parecchio, a dire il vero) intitolata "La ballata di Renzo", forse scritta in morte di un amico, un po' come la più celebre che fà "lunga e diritta correva la strada" di Guccini (che amo sempre cantare alla guida della mia vecchia Panda e senza toccarmi le balle, chè sennò rischio d'ammazzarmi davvero!):
Quel giorno Renzo uscì, andò lungo quella strada
e una Ferrari contro lui si schiantò
il suo assassino lo aiutò e Renzo allora partì
verso un ospedale che lo curasse... (continua)
E' il brano che chiude l'album "Aida"
Nel giugno di 30 anni fa Rino Gaetano, gravemente ferito in un terribile incidente stradale, moriva dopo essere stato rifiutato (si dice) da ben cinque ospedali, comunque morto di "malasanità" così come tanti, come troppi ancora oggi, e - cosa un poco inquietante - così come lui stesso aveva, senza saperlo, "previsto" ben dieci anni prima in una canzone misconosciuta (bruttina parecchio, a dire il vero) intitolata "La ballata di Renzo", forse scritta in morte di un amico, un po' come la più celebre che fà "lunga e diritta correva la strada" di Guccini (che amo sempre cantare alla guida della mia vecchia Panda e senza toccarmi le balle, chè sennò rischio d'ammazzarmi davvero!):
Quel giorno Renzo uscì, andò lungo quella strada
e una Ferrari contro lui si schiantò
il suo assassino lo aiutò e Renzo allora partì
verso un ospedale che lo curasse... (continua)
Il corredo ce l'hai già pronto,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 22/6/2011 - 23:13
Rino Gaetano: Nun te Reggae più
[1978]
Rino Gaetano
Album: NunTeReggaePiù
Il testo più esplicito e diretto di Rino dà il titolo all'album uscito nel 1978.
"Nuntereggaepiù" è un brillante catalogo dei personaggi che invadono radio, televisioni e giornali. Clamorosa la coincidenza con quello che succederà nel 1981, quando la magistratura scopre la lista degli affiliati alla P2 di Licio Gelli, loggia massonica in cui compaiono alcuni nomi citati nella filastrocca di Rino.
A dispetto del titolo, nel brano non c'è un briciolo di reggae. Il titolo gioca sull'assonanza fra il genere musicale giamaicano e la coniugazione romanesca del verbo reggere.
Come già era accaduto in "Mio fratello è figlio unico", il finale è dissonante rispetto al tema trattato, con l'introduzione di una frase d'amore:
" E allora amore mio ti amo
Che bella sei
Vali per sei
Ci giurerei. "
È uno sfottò come un altro per dire: "Vabbè, visto... (continua)
Rino Gaetano
Album: NunTeReggaePiù
Il testo più esplicito e diretto di Rino dà il titolo all'album uscito nel 1978.
"Nuntereggaepiù" è un brillante catalogo dei personaggi che invadono radio, televisioni e giornali. Clamorosa la coincidenza con quello che succederà nel 1981, quando la magistratura scopre la lista degli affiliati alla P2 di Licio Gelli, loggia massonica in cui compaiono alcuni nomi citati nella filastrocca di Rino.
A dispetto del titolo, nel brano non c'è un briciolo di reggae. Il titolo gioca sull'assonanza fra il genere musicale giamaicano e la coniugazione romanesca del verbo reggere.
Come già era accaduto in "Mio fratello è figlio unico", il finale è dissonante rispetto al tema trattato, con l'introduzione di una frase d'amore:
" E allora amore mio ti amo
Che bella sei
Vali per sei
Ci giurerei. "
È uno sfottò come un altro per dire: "Vabbè, visto... (continua)
Abbasso e Alè (nun te reggae più)
(continua)
(continua)
inviata da giorgio 1/5/2010 - 08:57
Lucio Battisti: Il nostro caro angelo
M'informano anche altri agenti provocatori che, ben prima di Riccardo Scocciante, un autore (fortunatamente) ben più noto e geniale, tale Rino Gaetano, si era con successo occupato di pigliare opportunamente per i fondelli Lucio Battisti, i suoi angeli e le sue passioni campagnuole con questa canzoncina al vetriolo, che ovviamente non posso esimermi dall'inserire:
LA ZAPPA... IL TRIDENTE IL RASTRELLO LA FORCA L'ARATRO IL FALCETTO IL CRIVELLO LA VANGA
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/6/2009 - 18:33
Ballata dell'anonimo sovversivo
[2004]
Testo e musica di Massimiliano Larocca
Da "Il ritorno delle passioni"
Massimiliano Larocca: voce, chitarra acustica
Livio Guardi: mandolino
Betty Cardelli: flauto traverso
Davide Giromini: fisarmonica
Daniele Tortora: contrabbasso
Renzo Franchi: percussioni
Serata qualsiasi, 19 agosto 2007. Sono in casa da solo...a occuparmi del sito. Ad un tratto mi arriva una telefonata di Francesco Senia: "O Venturi, ci si vede fra un po', c'è il Larocca che suona ai giardini del Campo di Marte". 500 metri da casa, piglio una Panda scassata targata Bergamo che mi ha imprestato un'amica per un paio di settimane e vado. Eccoci tutti a sedere, a mangiare specialità calabresi in uno spazio all'aperto dedicato, udite udite, a Rino Gaetano: "Un giardino per Rino", così si chiama. Quante volte, oramai, l'avrò sentito cantare e suonare il Larocca (che oramai, in un'improbabile trasposizione "cajun"... (continua)
Testo e musica di Massimiliano Larocca
Da "Il ritorno delle passioni"
Massimiliano Larocca: voce, chitarra acustica
Livio Guardi: mandolino
Betty Cardelli: flauto traverso
Davide Giromini: fisarmonica
Daniele Tortora: contrabbasso
Renzo Franchi: percussioni
Serata qualsiasi, 19 agosto 2007. Sono in casa da solo...a occuparmi del sito. Ad un tratto mi arriva una telefonata di Francesco Senia: "O Venturi, ci si vede fra un po', c'è il Larocca che suona ai giardini del Campo di Marte". 500 metri da casa, piglio una Panda scassata targata Bergamo che mi ha imprestato un'amica per un paio di settimane e vado. Eccoci tutti a sedere, a mangiare specialità calabresi in uno spazio all'aperto dedicato, udite udite, a Rino Gaetano: "Un giardino per Rino", così si chiama. Quante volte, oramai, l'avrò sentito cantare e suonare il Larocca (che oramai, in un'improbabile trasposizione "cajun"... (continua)
Sono emerso dalla Storia
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/8/2007 - 01:30
Capofortuna
Da "Nuntereggaepiù"
Cittadini lavoratori, alle ore
(continua)
(continua)
inviata da gigi retrò 18/2/2007 - 12:19
Metà Africa metà Europa
Testo e musica di Rino Gaetano
Lyrics and music by Rino Gaetano
Da/from "E io ci sto" (1980)
Lyrics and music by Rino Gaetano
Da/from "E io ci sto" (1980)
Africa il sole le dune è Africa
(continua)
(continua)
4/1/2007 - 12:23
Per Kennedy
Testo inedito degli anni tra il 1967 e il 1969. Ripreso da: Massimo Cotto, "Ma il cielo è sempre più blu" - Pensieri, racconti e canzoni inedite. Mondadori, Milano, 2004.
Riportiamo l'introduzione di Massimo Cotto al testo:
Leggendo però il testo ("e fra la folla lui scrisse fu l'ultimo sorriso per lui"), viene forse da pensare, anche per l'attualità di allora, più a Robert Kennedy che a JFK. [RV]
Riportiamo l'introduzione di Massimo Cotto al testo:
Composizione numero 32. Come Martin Luther King, anche John Fitzgerald Kennedy cattura l'immaginazione di Rino. Anche lui è un eroe che si è battuto per la pace e per una nuova frontiera. In questo brano, com'era già accaduto nella canzone sul più grande leader nero, predomina la convinzione che il messaggio di pace dei due profeti possa continuare a diffondersi anche dall'alto: "La vita non è tutta qui / lui lavora, anche lassù / e come un fiume bagnerà quà, il suo fantasma ispirerà."
Leggendo però il testo ("e fra la folla lui scrisse fu l'ultimo sorriso per lui"), viene forse da pensare, anche per l'attualità di allora, più a Robert Kennedy che a JFK. [RV]
Aveva molti amici che lo piansero di cuore quel dì
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/6/2006 - 09:43
Spiritual per Martin Luther King
Canzone inedita, scritta da Rino Gaetano all'età di 17 anni. Essendo nato nel 1951, siamo quindi nel 1968. La canzone su Martin Luther King è stata scritta nell'anno stesso della sua uccisione.
Un inserimento sui generis, affidato esclusivamente alle immagini (ma con trascrizione del testo della canzone). Le immagini sono scannerizzate da Massimo Cotto, "Ma il cielo è sempre più blu - Pensieri, racconti e canzoni inedite". Grazie a Adriana per averlo fatto. [RV]
L'anima sua in altro andrà
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo e Adriana 7/6/2006 - 20:53
Dove la facciamo?
Testo ripreso dal libro "Rino Gaetano- Ma il cielo è sempre più blu - pensieri, racconti e canzoni inedite" di Massimo Cotto
Riportiamo l'introduzione di Massimo Cotto al testo:
Composizione numero 53.Un’altra canzone contro la guerra,ma che contiene un accenno di critica alle marce per la pace."Anche il Vaticano che vede la guerra prega S.Firmino per lei/così a casa nostra facciamo le marcette ma (a,ndr)che serviranno non so". Primi bagliori di un atteggiamento serenamente dubitativo,che tanti problemi causerà a Rino: non essendo ritenuto allineato ai dogmi della sinistra,faticherà a trovare spazio persino al Folkstudio,mecca dei giovani cantautori,dove la militanza era d’obbligo.
Composizione numero 53.Un’altra canzone contro la guerra,ma che contiene un accenno di critica alle marce per la pace."Anche il Vaticano che vede la guerra prega S.Firmino per lei/così a casa nostra facciamo le marcette ma (a,ndr)che serviranno non so". Primi bagliori di un atteggiamento serenamente dubitativo,che tanti problemi causerà a Rino: non essendo ritenuto allineato ai dogmi della sinistra,faticherà a trovare spazio persino al Folkstudio,mecca dei giovani cantautori,dove la militanza era d’obbligo.
Vediamo soffrire e piangiamo
(continua)
(continua)
inviata da adriana 1/1/2006 - 10:01
Ah, quanto è bella l'USA!
Canzone inedita
Testo segnalato da Adriana e ripreso dal libro “ Rino Gaetano- Ma il cielo è sempre più blu - pensieri, racconti e canzoni inedite” di Massimo Cotto. Il testo fa parte di uno dei quaderni su cui Rino Gaetano scriveva, appunto, pensieri, racconti e canzoni.
Riportiamo l'introduzione di Massimo Cotto al testo:
"Le canzoni contro la guerra sono presenti anche nel secondo quaderno, seppur in quantità minore. Qui (composione numero 20) si parla del conflitto in Vietnam, visto con gli occhi di un soldato. La contrapposizione è fra l'America sognata e luminosa di JFK e del grande cinema di Marilyn Monroe ("son soldato in Vietnam per l'America/per l'America di John e di Hollywood...dolce America di Mary io pensavo a te") e dall'altro lato l'America che invade e spara ("mi hanno dirottato in Cambogia/il fucile io avevo ho sparato"). Lo stesso approccio è visibile in un brano del... (continua)
Testo segnalato da Adriana e ripreso dal libro “ Rino Gaetano- Ma il cielo è sempre più blu - pensieri, racconti e canzoni inedite” di Massimo Cotto. Il testo fa parte di uno dei quaderni su cui Rino Gaetano scriveva, appunto, pensieri, racconti e canzoni.
Riportiamo l'introduzione di Massimo Cotto al testo:
"Le canzoni contro la guerra sono presenti anche nel secondo quaderno, seppur in quantità minore. Qui (composione numero 20) si parla del conflitto in Vietnam, visto con gli occhi di un soldato. La contrapposizione è fra l'America sognata e luminosa di JFK e del grande cinema di Marilyn Monroe ("son soldato in Vietnam per l'America/per l'America di John e di Hollywood...dolce America di Mary io pensavo a te") e dall'altro lato l'America che invade e spara ("mi hanno dirottato in Cambogia/il fucile io avevo ho sparato"). Lo stesso approccio è visibile in un brano del... (continua)
09A
(continua)
(continua)
inviata da Adriana e Riccardo 14/12/2005 - 22:01
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Testo e musica di Rino Gaetano.
Lyrics and music by Rino Gaetano.
AIDA E’ L’ITALIA
di Riccardo Venturi
“Aida” è l’Italia. In questa canzone, difficile e splendida, Rino Gaetano ha saputo tracciare con il suo stile inimitabile e affidato alla simbologia, un affresco di tutta l’Italia contemporanea, dal fascismo alla guerra, dal dopoguerra agli scandali e alle difficoltà enormi degli anni ’70.
Per farlo, Rino scelse già nel titolo un nome simbolico. Aida. L’opera di Giuseppe Verdi scritta per celebrare l’apertura del canale di Suez (e quando si dice canale di Suez, la memoria va a strategie, a guerre, ad affari planetari). Ma anche un nome portato da centinaia di vecchiette, sulla scia dell’opera di Verdi e di una presupposta glorificazione del “genio italico” (sebbene il canale di Suez fosse stato realizzato dal francese De Lesseps, i progetti originali sembra debbano essere... (continua)