Nuestra Bandera
1969
Nuestra Bandera/Esta Canción Nombra
Nuestra Bandera/Esta Canción Nombra
La bandera de mi patria a nadie pide perdón
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 17/4/2020 - 17:16
Por ellos canto
1984
Por ellos canto
Por ellos canto
Yo soy un desencontrado
(continua)
(continua)
inviata da Dq82 13/3/2020 - 17:30
El Chueco Maciel
(1971)
Canciones chuecas
"El Chueco Maciel nació en los cantegriles de Montevideo en 1970. Cantegril era una zona de mucho lujo en Punta del Este, entonces el pueblo con ese humor crítico que caracteriza a los nuestros, le aplicó a los lugares más pobres el término cantegril. Y allí creció un muchacho que venía del interior del Uruguay, en el proceso de migración campo-ciudad, que se llamaba Nelson Maciel y le decían "chueco", porque allá nombran así a los que caminan con los pies un poco hacia adentro. Entonces este muchacho comenzó a hacer algunos asaltos para acercar comida a los miembros del cantegril. Asaltó camiones de comestibles y bancos para conseguir dinero para ayudar a los pobladores del cantegril. De este modo, se convirtió en un símbolo creciente. Se le defendió mucho en el cantegril, hasta que un día fue capturado y asesinado dentro de una camioneta. Esto despertó una enorme... (continua)
Canciones chuecas
"El Chueco Maciel nació en los cantegriles de Montevideo en 1970. Cantegril era una zona de mucho lujo en Punta del Este, entonces el pueblo con ese humor crítico que caracteriza a los nuestros, le aplicó a los lugares más pobres el término cantegril. Y allí creció un muchacho que venía del interior del Uruguay, en el proceso de migración campo-ciudad, que se llamaba Nelson Maciel y le decían "chueco", porque allá nombran así a los que caminan con los pies un poco hacia adentro. Entonces este muchacho comenzó a hacer algunos asaltos para acercar comida a los miembros del cantegril. Asaltó camiones de comestibles y bancos para conseguir dinero para ayudar a los pobladores del cantegril. De este modo, se convirtió en un símbolo creciente. Se le defendió mucho en el cantegril, hasta que un día fue capturado y asesinado dentro de una camioneta. Esto despertó una enorme... (continua)
¿Por qué tu paso dolido
(continua)
(continua)
31/10/2017 - 23:49
A veces
Come viene precisato su Cancioneros.com, la parte introduttiva di questa canzone è il testo di una poesia, rinvenuto su di una cartina da tabacco, scritta verosimilmente alla fine degli anni '70 da un anonimo prigioniero politico uruguayo, detenuto in un carcere di massima sicurezza che sorge (ancora operativo, nonostante la sua estrema pericolosità) in una cittadina del dipartimento di San José, a una cinquantina di km da Montevideo.
Ironia vuole che quel posto si chiami “Libertad”.
La poesia venne raccolta insieme a molte altre nel 1980 dal Grupo de Madres y Familiares de Procesados por la Justicia Militar.
La poesia venne messa in musica per primo dall'oggi compianto Daniel Viglietti, che la inserì ne “La canción de los prisioneros", un recital scritto insieme all'amico Eduardo Galeano e presentato a Madrid nel 1983.
L'anno seguente fu lo stesso Galeano a scrivere la prefazione al volumetto “La canción de los presos”, realizzato dal gruppo di familiari dei prigionieri politici di cui sopra.
Ironia vuole che quel posto si chiami “Libertad”.
La poesia venne raccolta insieme a molte altre nel 1980 dal Grupo de Madres y Familiares de Procesados por la Justicia Militar.
La poesia venne messa in musica per primo dall'oggi compianto Daniel Viglietti, che la inserì ne “La canción de los prisioneros", un recital scritto insieme all'amico Eduardo Galeano e presentato a Madrid nel 1983.
L'anno seguente fu lo stesso Galeano a scrivere la prefazione al volumetto “La canción de los presos”, realizzato dal gruppo di familiari dei prigionieri politici di cui sopra.
B.B. 31/10/2017 - 14:47
El diablo en el paraíso
[1964]
Letra y música: Violeta Parra
Parole e musica: Violeta Parra
Lyrics and music: Violeta Parra
Album: Recordando a Chile (Una Chilena en París)
Interpretada también por:
Interpretata anche da:
Also performed by:
Daniel Viglietti
Aller wunder sî geswigen,
das erde himel hât überstîgen,
daz sult is vür ein wunder wîgen.
Erd ob und himel unter,
daz sult îr hân besunder
vür aller wunder ein wunder.
Chissà se qualcuno la riconosce, questa strofa; è in tedesco medievale, o meglio, in medio alto tedesco. Chiedevo se qualcuno la riconosce, perché sta in un libro che tutti hanno letto: il Nome della rosa di Umberto Eco. Il dotto alessandrino (nel senso di Alessandria in Piemonte, chiaramente), però, la traduzione non ce la ha messa, di quella strofa. Vuol dire quanto segue:
Di tutti i prodigi tacquero,
la terra ha sovrastato il cielo,
e questo vi meravigli.
La terra su e il... (continua)
Letra y música: Violeta Parra
Parole e musica: Violeta Parra
Lyrics and music: Violeta Parra
Album: Recordando a Chile (Una Chilena en París)
Interpretada también por:
Interpretata anche da:
Also performed by:
Daniel Viglietti
Aller wunder sî geswigen,
das erde himel hât überstîgen,
daz sult is vür ein wunder wîgen.
Erd ob und himel unter,
daz sult îr hân besunder
vür aller wunder ein wunder.
Chissà se qualcuno la riconosce, questa strofa; è in tedesco medievale, o meglio, in medio alto tedesco. Chiedevo se qualcuno la riconosce, perché sta in un libro che tutti hanno letto: il Nome della rosa di Umberto Eco. Il dotto alessandrino (nel senso di Alessandria in Piemonte, chiaramente), però, la traduzione non ce la ha messa, di quella strofa. Vuol dire quanto segue:
Di tutti i prodigi tacquero,
la terra ha sovrastato il cielo,
e questo vi meravigli.
La terra su e il... (continua)
El hombre se come el pasto,
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/1/2014 - 23:30
Percorsi:
Il Diavolo, Il mondo alla rovescia
Pobre del cantor
[1967]
Parole e musica di Pablo Milanés.
Nell’album di Ángel Parra intitolato “Canciones de patria nueva” pubblicato nel 1971.
Il brano fa parte del repertorio anche di Elisa Serna, di Daniel Viglietti, di Soledad Bravo e di Víctor Manuel.
L’ho attribuita ad Ángel Parra perché risulta che sia stato il primo ad inciderla.
Parole e musica di Pablo Milanés.
Nell’album di Ángel Parra intitolato “Canciones de patria nueva” pubblicato nel 1971.
Il brano fa parte del repertorio anche di Elisa Serna, di Daniel Viglietti, di Soledad Bravo e di Víctor Manuel.
L’ho attribuita ad Ángel Parra perché risulta che sia stato il primo ad inciderla.
Pobre del cantor de nuestros días
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 17/10/2013 - 11:39
La senda está trazada
[anni 60]
Parole e musica di Jorge Salerno
Nel disco di Daniel Viglietti intitolato “Canto libre”, o “A una paloma”, del 1970.
Testo trovato su Cancioneros.com
Canzone scritta da Jorge Salerno, studente universitario uruguayo e militante del Movimiento de Liberación Nacional-Tupamaros. Jorge Salerno morì con altri due compagni l’8 ottobre 1969 in uno scontro fuoco con la polizia durante le fasi concitate della cosiddetta “Toma de Pando”, quando i Tupamaros si produssero in un’azione militare in grande stile occupando seppur brevemente una cittadina a pochi chilometri da Montevideo. Per l’organizzazione fu un successo solo dal punto di vista dimostrativo perché, oltre alle perdite subite, parecchi militanti furono catturati.
A lui è dedicata anche un'latra canzone di Viglietti già presente sul sito, Sin música.
Parole e musica di Jorge Salerno
Nel disco di Daniel Viglietti intitolato “Canto libre”, o “A una paloma”, del 1970.
Testo trovato su Cancioneros.com
Canzone scritta da Jorge Salerno, studente universitario uruguayo e militante del Movimiento de Liberación Nacional-Tupamaros. Jorge Salerno morì con altri due compagni l’8 ottobre 1969 in uno scontro fuoco con la polizia durante le fasi concitate della cosiddetta “Toma de Pando”, quando i Tupamaros si produssero in un’azione militare in grande stile occupando seppur brevemente una cittadina a pochi chilometri da Montevideo. Per l’organizzazione fu un successo solo dal punto di vista dimostrativo perché, oltre alle perdite subite, parecchi militanti furono catturati.
A lui è dedicata anche un'latra canzone di Viglietti già presente sul sito, Sin música.
España, Inglaterra, también Portugal,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 16/10/2013 - 11:19
Cantaliso en un bar
[1937]
Versi del poeta, giornalista ed attivista politico cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta “Cantos para soldados y sones para turistas” del 1937.
Musica di Daniel Viglietti, dal disco intitolato “Canciones chuecas” del 1971.
Testo trovato su Cancioneros.com
Versi del poeta, giornalista ed attivista politico cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta “Cantos para soldados y sones para turistas” del 1937.
Musica di Daniel Viglietti, dal disco intitolato “Canciones chuecas” del 1971.
Testo trovato su Cancioneros.com
Los turistas en el bar:
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 16/10/2013 - 10:55
A Roque
[1975]
Poesia di Mario Benedetti, dalla raccolta “Cotidianas” pubblicata nel 1979
Musica di Daniel Viglietti, dal disco “A dos voces” del 1985
Recitata dallo stesso Benedetti su di una melodia di Viglietti intitolata “Daltónica”.
Dedicata a Roque Dalton (1935-1975), poeta e scrittre e militante rivoluzionario salvadoregno, assassinato dai suoi stessi compagni di lotta perché erroneamente creduto un infiltrato.
Poesia di Mario Benedetti, dalla raccolta “Cotidianas” pubblicata nel 1979
Musica di Daniel Viglietti, dal disco “A dos voces” del 1985
Recitata dallo stesso Benedetti su di una melodia di Viglietti intitolata “Daltónica”.
Dedicata a Roque Dalton (1935-1975), poeta e scrittre e militante rivoluzionario salvadoregno, assassinato dai suoi stessi compagni di lotta perché erroneamente creduto un infiltrato.
Llegaste temprano al buen humor
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 7/5/2013 - 14:40
Pedro Rojas
[1937]
Versi del poeta peruviano César Vallejo (1892-1938) da “España, aparta de mí este cáliz”, ultima raccolta pubblicata prima della prematura scomparsa a Parigi.
Musica di Daniel Viglietti, dal disco “Canciones para el hombre nuevo” del 1968.
Una poesia che fa il paio con Masa, in morte e in resurrezione di un repubblicano spagnolo…
Versi del poeta peruviano César Vallejo (1892-1938) da “España, aparta de mí este cáliz”, ultima raccolta pubblicata prima della prematura scomparsa a Parigi.
Musica di Daniel Viglietti, dal disco “Canciones para el hombre nuevo” del 1968.
Una poesia che fa il paio con Masa, in morte e in resurrezione di un repubblicano spagnolo…
Solía escribir con su dedo grande en el aire:
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 7/5/2013 - 11:06
El Clinudo
[1965?]
Parole e musica di Víctor Lima (1921-1969), poeta e musicista uruguayano.
Nell’album “De cojinillo” del 1965.
Testo trovato su Cancioneros.com
Alejandro Rodríguez detto “El Clinudo”, “Il cappellone”, è stato una singolare figura di “matrero” (bandolero, fuorilegge) uruguayano che visse nella seconda metà dell’800 nel dipartimento di Treinta y Tres. Singolare perché il gaucho in questione portava i capelli lunghi ed era un virtuoso della chitarra, un “payador” (cantastorie) assai apprezzato in feste e balli. Divenne fuorilegge quasi certamente per un qualche omicidio “d’onore”, legato ad una donna, e poi - come spesso accadeva - gli furono attribuiti delitti che probabilmente non commise.
Bisogna anche dire che quelli erano tempi molto violenti in Uruguay, dominati da guerre e sollevazioni sanguinose, come la guerra della Triple Alianza (1864-70) e la Revolución... (continua)
Parole e musica di Víctor Lima (1921-1969), poeta e musicista uruguayano.
Nell’album “De cojinillo” del 1965.
Testo trovato su Cancioneros.com
Alejandro Rodríguez detto “El Clinudo”, “Il cappellone”, è stato una singolare figura di “matrero” (bandolero, fuorilegge) uruguayano che visse nella seconda metà dell’800 nel dipartimento di Treinta y Tres. Singolare perché il gaucho in questione portava i capelli lunghi ed era un virtuoso della chitarra, un “payador” (cantastorie) assai apprezzato in feste e balli. Divenne fuorilegge quasi certamente per un qualche omicidio “d’onore”, legato ad una donna, e poi - come spesso accadeva - gli furono attribuiti delitti che probabilmente non commise.
Bisogna anche dire che quelli erano tempi molto violenti in Uruguay, dominati da guerre e sollevazioni sanguinose, come la guerra della Triple Alianza (1864-70) e la Revolución... (continua)
Al modo de Martín Fierro,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 23/4/2013 - 11:28
Sin música
[1975-76]
Scritta da Daniel Viglietti ed Héctor Numa Moraes
Testo trovato su Cancioneros.com
Una canzone in memoria di Jorge Salerno, di Benjamín Cordeiro, dei guerriglieri fucilati a Trelew, di Víctor Jara e degli operai in sciopero massacrati a Iquique.
Jorge Salerno è stato un giovane militante del Movimiento de Liberación Nacional-Tupamaros uruguayano. Morì con altri due compagni l’8 ottobre 1969 in uno scontro fuoco con la polizia durante le fasi concitate della cosiddetta “Toma de Pando”, quando i Tupamaros si produssero in un’azione militare in grande stile occupando seppur brevemente una cittadina a pochi chilometri da Montevideo. Per l’organizzazione fu un successo solo dal punto di vista dimostrativo perché, oltre alle perdite subite, parecchi militanti furono catturati.
Benjamín Cordeiro, più noto come Benjo Cruz, è stato un cantautore argentino che... (continua)
Scritta da Daniel Viglietti ed Héctor Numa Moraes
Testo trovato su Cancioneros.com
Una canzone in memoria di Jorge Salerno, di Benjamín Cordeiro, dei guerriglieri fucilati a Trelew, di Víctor Jara e degli operai in sciopero massacrati a Iquique.
Jorge Salerno è stato un giovane militante del Movimiento de Liberación Nacional-Tupamaros uruguayano. Morì con altri due compagni l’8 ottobre 1969 in uno scontro fuoco con la polizia durante le fasi concitate della cosiddetta “Toma de Pando”, quando i Tupamaros si produssero in un’azione militare in grande stile occupando seppur brevemente una cittadina a pochi chilometri da Montevideo. Per l’organizzazione fu un successo solo dal punto di vista dimostrativo perché, oltre alle perdite subite, parecchi militanti furono catturati.
Benjamín Cordeiro, più noto come Benjo Cruz, è stato un cantautore argentino che... (continua)
Si pudiera recorrer las venas hacia atrás,
(continua)
(continua)
inviata da Bernart 11/4/2013 - 09:53
Deus lhe pague
Traduzione spagnola di Daniel Viglietti dall’album “Daniel Viglietti y el Grupo de Experimentación Sonora del ICAIC” (da Cancioneros.com)
DIOS LE PAGUE
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 13/2/2012 - 16:14
Soldado, aprende a tirar
[1937]
Versi del poeta cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta poetica “Cantos para soldados y sones para turistas”.
Musica di Daniel Viglietti
Dall’album “Canciones para el hombre nuevo” del 1968.
Testo trovato su Cancioneros.com
Versi del poeta cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta poetica “Cantos para soldados y sones para turistas”.
Musica di Daniel Viglietti
Dall’album “Canciones para el hombre nuevo” del 1968.
Testo trovato su Cancioneros.com
Soldado, aprende a tirar:
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 6/12/2011 - 12:58
No sé por qué piensas tú
[1937]
Versi del poeta cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta poetica “Cantos para soldados y sones para turistas”.
Dall’album della Belén intitolato “La paloma de vuelo popular” (titolo di un’altra raccolta di poesie dello stesso Guillén) del 1976.
Musica di Sergio Aschero, ma ne esiste anche una diversa versione classica del compositore messicano Silvestre Revueltas.
Interpretata anche da Joan Manuel Serrat e da Daniel Viglietti.
Testo trovato su Cancioneros.com
Versi del poeta cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta poetica “Cantos para soldados y sones para turistas”.
Dall’album della Belén intitolato “La paloma de vuelo popular” (titolo di un’altra raccolta di poesie dello stesso Guillén) del 1976.
Musica di Sergio Aschero, ma ne esiste anche una diversa versione classica del compositore messicano Silvestre Revueltas.
Interpretata anche da Joan Manuel Serrat e da Daniel Viglietti.
Testo trovato su Cancioneros.com
No sé por qué piensas tú,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 6/12/2011 - 12:05
Me matan si no trabajo
[1934]
Versi del poeta cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta poetica “West Indies, Ltd”.
Musica di Daniel Viglietti per la prima versione e di Sergio Aschero per la versione cantata da Ana Belén.
Interpretata da:
Ángel Parra, vol.2 (1966)
Daniel Viglietti: "Canciones para el hombre nuevo"; 1967
Ana Belén: “La paloma de vuelo popular” (titolo di un’altra raccolta di poesie dello stesso Guillén), 1976.
Testo trovato su Cancioneros.com
“Mi uccidono se non lavoro e se lavoro mi uccidono lo stesso, mi uccidono sempre… Ieri ho visto due bambini che giocavano, e uno faceva finta di uccidere l’altro… Ci sono bambini che sembrano già adulti… Chi glielo spiegherà che quando cresceranno non sarà più un gioco, che li uccideranno comunque, di lavoro o di non lavoro?”
Versi del poeta cubano Nicolás Guillén, dalla raccolta poetica “West Indies, Ltd”.
Musica di Daniel Viglietti per la prima versione e di Sergio Aschero per la versione cantata da Ana Belén.
Interpretata da:
Ángel Parra, vol.2 (1966)
Daniel Viglietti: "Canciones para el hombre nuevo"; 1967
Ana Belén: “La paloma de vuelo popular” (titolo di un’altra raccolta di poesie dello stesso Guillén), 1976.
Testo trovato su Cancioneros.com
“Mi uccidono se non lavoro e se lavoro mi uccidono lo stesso, mi uccidono sempre… Ieri ho visto due bambini che giocavano, e uno faceva finta di uccidere l’altro… Ci sono bambini che sembrano già adulti… Chi glielo spiegherà che quando cresceranno non sarà più un gioco, che li uccideranno comunque, di lavoro o di non lavoro?”
Me matan si no trabajo,
(continua)
(continua)
inviata da Bartleby 6/12/2011 - 11:05
Chiapaneca
[2004]
Album "Devenir"
Canzone dedicata ai ribelli del Chiapas, gli indios neo-zapatisti che nell'ormai lontano 1994 si sollevarono in armi contro il governo messicano ed il neoliberismo mondiale...
Anche se nessuno ne parla più, loro sono ancora lì a lottare per la dignità, la libertà e la vita.
Album "Devenir"
Canzone dedicata ai ribelli del Chiapas, gli indios neo-zapatisti che nell'ormai lontano 1994 si sollevarono in armi contro il governo messicano ed il neoliberismo mondiale...
Anche se nessuno ne parla più, loro sono ancora lì a lottare per la dignità, la libertà e la vita.
Esos rasgos que asoman del borde del pasamontañas
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 14/10/2009 - 22:50
Sólo digo compañeros
[1971]
Album "Canciones chuecas"
Album "Canciones chuecas"
Escucha, yo vengo a cantar
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 14/10/2009 - 15:43
Dinh-Hung, juglar
[1971]
Album "Canciones chuecas"
Scritta dal poeta Washington Benavides e dal musicista Héctor Numa Moraes, entrambi compatrioti di Viglietti.
Album "Canciones chuecas"
Scritta dal poeta Washington Benavides e dal musicista Héctor Numa Moraes, entrambi compatrioti di Viglietti.
Te contaré una historia
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 14/10/2009 - 15:27
Desaparecidos
Poema de Mario Benedetti
Música de Mario Benedetty y Daniel Viglietti
Poesia di Mario Benedetti
Musica di Mario Benedetti e Daniel Viglietti
Música de Mario Benedetty y Daniel Viglietti
Poesia di Mario Benedetti
Musica di Mario Benedetti e Daniel Viglietti
Están en algún sitio
(continua)
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 22/5/2009 - 19:11
Construção
Versión castellana de Daniel Viglietti.
CONSTRUCCIÓN
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 25/10/2008 - 02:52
Apesar de você
Versión castellana de Daniel Viglietti.
A PESAR DE USTED
(continua)
(continua)
inviata da Marcia 25/10/2008 - 02:49
Anche a noi, e specialmente in questi giorni, piacciono gli studenti; e questa canzone gliela dedichiamo volentieri, perché sosteniamo la loro lotta. E ci mettiamo da oggi anche quest'altra canzone!
Riccardo Venturi 23/10/2008 - 12:16
Allende
[1983]
Poema de Mario Benedetti
Música de Mario Benedetty y Daniel Viglietti
Poesia di Mario Benedetti
Musica di Mario Benedetti e Daniel Viglietti
Poema de Mario Benedetti
Música de Mario Benedetty y Daniel Viglietti
Poesia di Mario Benedetti
Musica di Mario Benedetti e Daniel Viglietti
Mario Benedetti scrisse Allende nel 1983, pubblicando la poesia sulla rivista Punto Final. Fu poi musicata da lui stesso e da Daniel Viglietti, che la cantò e incise nell'album "Daniel Viglietti - Mario Benedetti a dos voces".
Para matar al hombre de la paz
(continua)
(continua)
inviata da adriana 15/12/2006 - 16:07
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Parole e musica di Daniel Viglietti
Nei dischi “Trabajo de hormiga”, dal vivo nel 1984, e “A dos voces” del 1985, con Mario Benedetti
Testo trovato su Cancioneros.com
Spesso, contribuendo canzoni sulle CCG/AWS, mi sono trovato a descrivere figure storiche di perseguitati, di ribelli, di rivoluzionari, così come quelle dei loro antagonisti, carnefici, repressori e reazionari… Ma in questa seconda categoria non mi era ancora capitato di incontrare un mostro così feroce e squallido come il brasiliano José Anselmo dos Santos, meglio noto come Cabo Anselmo.
Anselmo dos Santos, classe 1941, salì alla ribalta della cronaca nel 1964 come leader del “protesto de marinheiros”, una rivolta scoppiata in seno alla Marina militare e che fu una delle concause della fine del governo Goulart e del successivo avvento della dittatura. I colonnelli espulsero Cabo Anselmo dall’esercito e lui... (continua)