Hoka Hey
Hey! Today is a good day…
(continua)
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inviata da adriana 5/8/2007 - 10:53
Percorsi:
Genocidio dei Nativi Americani
Vorrei dire due cose fuori dai denti.
Nulla da dire sulla canzone in sé e sulle sue motivazioni, che sono nobilissime. Quel che mi torna poco è una parte del commento introduttivo ripreso dal libretto, esattamente quella dove si parla dell' "identità".
Come dire, a me tutte queste "identità" mi hanno rotto vagamente i coglioni. L'identitarismo è un concetto ambiguo, e pericoloso. Nulla mi toglie dalla mente che è ciò che esattamente propugnano i nazisti in camicia verde della Lega, così come "identità" varie, nazionali e/o locali, (l'italianità, l'ispanità, la francesità, la lombardità, la toscanità, la napoletanità, la giurassianità -esiste pure questa-) sono alla base di molti movimenti semplicemente fascisti.
Lottare per l'"identità"? Ma non raccontiamoci storie. Si lotta per cose concrete, non per concetti astratti. In Sardegna come presso i Mapuches come dovunque nel mondo. Si lotta... (continua)
Nulla da dire sulla canzone in sé e sulle sue motivazioni, che sono nobilissime. Quel che mi torna poco è una parte del commento introduttivo ripreso dal libretto, esattamente quella dove si parla dell' "identità".
Come dire, a me tutte queste "identità" mi hanno rotto vagamente i coglioni. L'identitarismo è un concetto ambiguo, e pericoloso. Nulla mi toglie dalla mente che è ciò che esattamente propugnano i nazisti in camicia verde della Lega, così come "identità" varie, nazionali e/o locali, (l'italianità, l'ispanità, la francesità, la lombardità, la toscanità, la napoletanità, la giurassianità -esiste pure questa-) sono alla base di molti movimenti semplicemente fascisti.
Lottare per l'"identità"? Ma non raccontiamoci storie. Si lotta per cose concrete, non per concetti astratti. In Sardegna come presso i Mapuches come dovunque nel mondo. Si lotta... (continua)
Riccardo Venturi 7/8/2007 - 20:01
Ciao qua bebbo, chitarrista/cantante degli a fora de arrastu.
Capisco prima di tutto che la tua critica non era nei nostri confronti ma più che altro nell'uso "fuori luogo" della parola IDENTITA'.
Qua però penso sia d'obbligo una nostra spiegazione.
E' ovvio che una rivolta, una sommossa, una qualsiasi azione contro il potere da parte dei subalterni è sempre dettata da cose che sono tangibili, come la fame, la casa, il lavoro, la libertà fisica e mentale.
Però qua mi viene naturale una domanda. Cosa significa allora identità se non potersi gestire la propria vita secondo modi e tempi propri? Secondo i metodi del tuo territorio e della gente che vive la tua stessa situazione? E non secondo metodi o modalità dettate da un potere esterno che vuol soltanto trarre un vantaggio da questo sfruttamento. E qua non stiamo parlando di idee ma di cose di prima necessità!!
Questo tipo di identità,... (continua)
Capisco prima di tutto che la tua critica non era nei nostri confronti ma più che altro nell'uso "fuori luogo" della parola IDENTITA'.
Qua però penso sia d'obbligo una nostra spiegazione.
E' ovvio che una rivolta, una sommossa, una qualsiasi azione contro il potere da parte dei subalterni è sempre dettata da cose che sono tangibili, come la fame, la casa, il lavoro, la libertà fisica e mentale.
Però qua mi viene naturale una domanda. Cosa significa allora identità se non potersi gestire la propria vita secondo modi e tempi propri? Secondo i metodi del tuo territorio e della gente che vive la tua stessa situazione? E non secondo metodi o modalità dettate da un potere esterno che vuol soltanto trarre un vantaggio da questo sfruttamento. E qua non stiamo parlando di idee ma di cose di prima necessità!!
Questo tipo di identità,... (continua)
A FORA DE ARRASTU 19/10/2007 - 11:15
Ciao bebbo, sono riccardo venturi e prima di ogni cosa vorrei ringraziarti per la tua precisazione, puntuale e quantomai opportuna. Ovviamente, e ci tengo a dirlo fin dall'inizio, questo spazio è a libera disposizione di tutti per qualsiasi forma di discussione.
Passiamo appunto alla tua precisazione.
Quello che dici è senz'altro vero. Potersi gestire la vita secondo modi e tempi propri, e non soltanto. Da cosa derivano questi modi e tempi? Da un complesso di cose, che potremmo chiamare in senso lato la "storia". Di un territorio, delle sue vicende, della gente che lo abita. Da questo punto di vista ogni territorio e ogni popolazione che lo abita ha non solo il diritto, ma addirittura il dovere di lottare perché tali modi e tali tempi siano rispettati; a condizione che tale storia esista veramente, e che si abbiano sempre sotto gli occhi quelle che tu, giustamente, definisci cose di prima... (continua)
Passiamo appunto alla tua precisazione.
Quello che dici è senz'altro vero. Potersi gestire la vita secondo modi e tempi propri, e non soltanto. Da cosa derivano questi modi e tempi? Da un complesso di cose, che potremmo chiamare in senso lato la "storia". Di un territorio, delle sue vicende, della gente che lo abita. Da questo punto di vista ogni territorio e ogni popolazione che lo abita ha non solo il diritto, ma addirittura il dovere di lottare perché tali modi e tali tempi siano rispettati; a condizione che tale storia esista veramente, e che si abbiano sempre sotto gli occhi quelle che tu, giustamente, definisci cose di prima... (continua)
Riccardo Venturi 19/10/2007 - 12:41
Allora ti ringrazio per la risposta velocissima! Ho notato che abbiamo idee molto simili su ciò che riguarda autodeterminazione, indipendentismo (e spero autoproduzione, argomento su cui noi ci battiamo molto).
Ciò che tu hai scritto rispecchia perfettamente ciò che noi, nel nostro piccolo e nei nostri metodi, portiamo avanti. L'autodeterminazione non come obbiettivo, ma come metodo di lotta contro uno stato di cose che basa la sua potenza sullo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e sullo sfruttamento incondizionato e senza criterio della terra e di ciò che dentro ci abita.
Per quanto riguarda l'indipendentismo Sardo (o di una qualsiasi altra realtà) io personalmente sono molto scettico. Mi spiego perchè questa affermazione potrebbe sembrare un pò ambigua rispetto all'intervento precendente.
Io sono per l'indipendenza di ogni popolo, ma prima di tutto per l'indipendenza di ogni gruppo di... (continua)
Ciò che tu hai scritto rispecchia perfettamente ciò che noi, nel nostro piccolo e nei nostri metodi, portiamo avanti. L'autodeterminazione non come obbiettivo, ma come metodo di lotta contro uno stato di cose che basa la sua potenza sullo sfruttamento dell'uomo sull'uomo e sullo sfruttamento incondizionato e senza criterio della terra e di ciò che dentro ci abita.
Per quanto riguarda l'indipendentismo Sardo (o di una qualsiasi altra realtà) io personalmente sono molto scettico. Mi spiego perchè questa affermazione potrebbe sembrare un pò ambigua rispetto all'intervento precendente.
Io sono per l'indipendenza di ogni popolo, ma prima di tutto per l'indipendenza di ogni gruppo di... (continua)
BEBBO | A FORA DE ARRASTU 19/10/2007 - 14:51
Kusta generatzioni
Dal nuovo album:
Aìcci ti oninti su punk!
AìCCI TI ONINTI SU PUNK!
aìcci ti oninti su pani...
si tratta di un'espressione particolarmente usata dalle nostre parti come risposta a certi modi villani, scoraggianti, umilianti o boriosi nel dare le cose (es. tipo quando un oggetto anziche' riceverlo in mano ti viene sparato in fronte o dato in maniere poco cordiali, o di malagrazia, o forzatamente e con rimorso). Quindi "così ti diano il pane" e' un caloroso augurio a ricevere così allo stesso modo quel sano bene prezioso che e' il pane...
....musica, esistenza, di volta in rivolta
abbiamo quindi tradotto in termini musico-sociali questo antico detto sostituendo all'alimento il termine PUNK, ovvero quel momento, quella attitudine, quell'essere liberti di praticare e autogestire la propria esistenza che fa uso della musica in maniera dissacrante, e sovversiva, alla ricerca entusiasta di... (continua)
Aìcci ti oninti su punk!
AìCCI TI ONINTI SU PUNK!
aìcci ti oninti su pani...
si tratta di un'espressione particolarmente usata dalle nostre parti come risposta a certi modi villani, scoraggianti, umilianti o boriosi nel dare le cose (es. tipo quando un oggetto anziche' riceverlo in mano ti viene sparato in fronte o dato in maniere poco cordiali, o di malagrazia, o forzatamente e con rimorso). Quindi "così ti diano il pane" e' un caloroso augurio a ricevere così allo stesso modo quel sano bene prezioso che e' il pane...
....musica, esistenza, di volta in rivolta
abbiamo quindi tradotto in termini musico-sociali questo antico detto sostituendo all'alimento il termine PUNK, ovvero quel momento, quella attitudine, quell'essere liberti di praticare e autogestire la propria esistenza che fa uso della musica in maniera dissacrante, e sovversiva, alla ricerca entusiasta di... (continua)
kusta generazioni
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inviata da Riccardo Venturi 19/10/2007 - 12:52
No Basis! No Scorias!
[2004]
Album: "Istorias"
Dal primo "demo/album"
Album: "Istorias"
Dal primo "demo/album"
Nasciu in una terra
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inviata da adriana 4/8/2007 - 18:33
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Album: "Istorias"
Questo e' il grido di battaglia dei pellerossa che disarmati affrontavano senza paura i propri invasori, urlando "questo e' un bel giorno per morire". Pensiamo che questo possa essere ancora (e soprattuto) oggi un esempio da seguire per chi lotta per la propria identita' e la propria vita. (dal libretto dell'album "Istorias" 2004)