Day-O (The Banana Boat Song)
Versione tagliana di Celentano
1981
DEUS
(continua)
(continua)
inviata da Manu' 26/4/2023 - 23:56
Miseria nera
1968
Miseria nera nel mondo d'oro
(continua)
(continua)
inviata da Alberto Scotti 28/7/2021 - 16:07
Un albero di trenta piani
[1972]
Parole e musica di Adriano Celentano
Nel disco “I mali del secolo”
Celentano prosegue qui sulla “linea verde” inaugurata alcuni anni prima con “Il ragazzo della via Gluck” (così celebre ed amata da venir ancora recentemente coverizzata dal nostro Venturik, che ha spostato il brano decisamente sulla “linea rossa” )
Non so nulla di ingegneria civile e ignoro se i moderni grattacieli – che anche qui a Torino hanno ormai per sempre modificato l’antica skyline – siano davvero “ecosostenibili”, ad “emissioni zero” e risparmiosi come ci vogliono far credere. A me piacciono, come idea estetica, però credo che siano dei succhiaenergia e che pongano pure grossi problemi di sicurezza. Penso comunque che non mi piacerebbe vivere o lavorare in un formicaio, termitaio od alveare che sia: sono un essere umano, non un insetto che vive in colonia.
E poi mi rode abbastanza il culo al pensiero che ciò che svetta qui è il cazzone in vetro, acciaio e cemento di uno dei peggiori usurai d’Italia, l’Intesa Sanpaolo…
Parole e musica di Adriano Celentano
Nel disco “I mali del secolo”
Celentano prosegue qui sulla “linea verde” inaugurata alcuni anni prima con “Il ragazzo della via Gluck” (così celebre ed amata da venir ancora recentemente coverizzata dal nostro Venturik, che ha spostato il brano decisamente sulla “linea rossa” )
Non so nulla di ingegneria civile e ignoro se i moderni grattacieli – che anche qui a Torino hanno ormai per sempre modificato l’antica skyline – siano davvero “ecosostenibili”, ad “emissioni zero” e risparmiosi come ci vogliono far credere. A me piacciono, come idea estetica, però credo che siano dei succhiaenergia e che pongano pure grossi problemi di sicurezza. Penso comunque che non mi piacerebbe vivere o lavorare in un formicaio, termitaio od alveare che sia: sono un essere umano, non un insetto che vive in colonia.
E poi mi rode abbastanza il culo al pensiero che ciò che svetta qui è il cazzone in vetro, acciaio e cemento di uno dei peggiori usurai d’Italia, l’Intesa Sanpaolo…
Per la tua mania
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/3/2015 - 10:36
Percorsi:
Guerra alla Terra
Svalutation
[1976]
Scritta da Adriano Celentano, Vito Pallavicini, Luciano Beretta e Gino Santercole.
Nell’LP eponimo.
A metà degli anni '70, l'anima "folk" e acustica di Celentano ('Yuppi du') combatte con la sua voglia di ritmo e di un ritorno alle origini che trova espressione in brani ad elevato tasso percussivo come 'Prisencolinensinanciusol' o nei classici del rock rivisitati nell'album "Nostalrock" (curioso notare come nel 1975 John Lennon avrebbe compiuto un'operazione analoga nel disco "Rock'n'roll").
Alla fine quest'ultima tendenza prevale, e porta, nel 1976, a 'Svalutation', un rock costruito su una chitarra ritmica impeccabile e un incedere che oscilla tra Bill Haley (il rocker cui probabilmente Celentano deve di più dal punto di vista vocale) e l'Elvis Presley di 'Hound dog' e 'Jailhouse rock'.
Al di là della ritmica accattivante, il brano passa alla storia per il suo argomento: insieme... (continua)
Scritta da Adriano Celentano, Vito Pallavicini, Luciano Beretta e Gino Santercole.
Nell’LP eponimo.
A metà degli anni '70, l'anima "folk" e acustica di Celentano ('Yuppi du') combatte con la sua voglia di ritmo e di un ritorno alle origini che trova espressione in brani ad elevato tasso percussivo come 'Prisencolinensinanciusol' o nei classici del rock rivisitati nell'album "Nostalrock" (curioso notare come nel 1975 John Lennon avrebbe compiuto un'operazione analoga nel disco "Rock'n'roll").
Alla fine quest'ultima tendenza prevale, e porta, nel 1976, a 'Svalutation', un rock costruito su una chitarra ritmica impeccabile e un incedere che oscilla tra Bill Haley (il rocker cui probabilmente Celentano deve di più dal punto di vista vocale) e l'Elvis Presley di 'Hound dog' e 'Jailhouse rock'.
Al di là della ritmica accattivante, il brano passa alla storia per il suo argomento: insieme... (continua)
Eh la benzina ogni giorno costa sempre di più
(continua)
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/9/2014 - 12:32
Sixteen Tons
Scopro su Musica & Memoria che Adriano Celentano ne fece una cover (scritta da Beretta-Del Prete) inclusa nell'album "Adriano Rock" del 1968... Celentano riprenderà questa canzone anni dopo (nel 1984) con un testo completamente diverso, metaforico, dal titolo "L'ascensore".
MISERIA NERA
(continua)
(continua)
inviata da Alessandro 11/2/2010 - 13:20
Eve Of Destruction
La versione di Gino Santercole (da Tuttotesti), interpretata (ovviamente, visto che siamo ai tempi del famoso "Clan") da Adriano Celentano:
QUESTO VECCHIO PAZZO MONDO
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/12/2006 - 22:40
Ventiquattro megatoni
[1962]
Détournement di Umberto Eco
Sul motivo di Ventiquattromila baci
(Celentano/Ciacci, 1961)
Tra le multiformi attività di Umberto Eco c'è stata anche quella di autore di canzonette, perlopiù parodie di canzoni conosciute in chiave satirica (ricordiamo anche "Tuppe tuppe colonnello" dedicata allo scandalo della costruzione dell'aeroporto di Fiumicino). Questa è sull'aria di "Ventiquattromila baci" di Adriano Celentano.
Détournement di Umberto Eco
Sul motivo di Ventiquattromila baci
(Celentano/Ciacci, 1961)
Tra le multiformi attività di Umberto Eco c'è stata anche quella di autore di canzonette, perlopiù parodie di canzoni conosciute in chiave satirica (ricordiamo anche "Tuppe tuppe colonnello" dedicata allo scandalo della costruzione dell'aeroporto di Fiumicino). Questa è sull'aria di "Ventiquattromila baci" di Adriano Celentano.
Son ventiquattro megatoni
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/11/2004 - 01:45
I passi che facciamo
Scritta da Pacifico
dall'album "Per sempre" (2002)
dall'album "Per sempre" (2002)
Nessuno sa il principio
(continua)
(continua)
La guerra di Piero
[1964]
Testo di Fabrizio De André
Lyrics by Fabrizio De André
Paroles de Fabrizio De André
Musica di Fabrizio De André e Vittorio Centanaro
Music by Fabrizio De André and Vittorio Centanaro
Musique de Fabrizio De André et Vittorio Centanaro
La guerra di Piero ha oramai oltre cinquant'anni; e non solo ricantandola, ma semplicemente rileggendola, sorge spontanea una domanda: ma se questa canzone fosse stata scritta in una lingua di circolazione un po' più larga dell'italiano, dove sarebbe? Probabilmente nelle menti e nei cuori di tutto il mondo. Per questo, anche per farla conoscere meglio, continueremo a cercare di darne il maggior numero di versioni possibili nelle varie lingue.
La canzone ha dei probabilissimi echi provenienti da una celebre poesia di Arthur Rimbaud, Le dormeur du val (L'addormentato nella valle). Si veda a tale riguardo questo articolo di Giuseppe Cirigliano.
La... (continua)
Testo di Fabrizio De André
Lyrics by Fabrizio De André
Paroles de Fabrizio De André
Musica di Fabrizio De André e Vittorio Centanaro
Music by Fabrizio De André and Vittorio Centanaro
Musique de Fabrizio De André et Vittorio Centanaro
La guerra di Piero ha oramai oltre cinquant'anni; e non solo ricantandola, ma semplicemente rileggendola, sorge spontanea una domanda: ma se questa canzone fosse stata scritta in una lingua di circolazione un po' più larga dell'italiano, dove sarebbe? Probabilmente nelle menti e nei cuori di tutto il mondo. Per questo, anche per farla conoscere meglio, continueremo a cercare di darne il maggior numero di versioni possibili nelle varie lingue.
La canzone ha dei probabilissimi echi provenienti da una celebre poesia di Arthur Rimbaud, Le dormeur du val (L'addormentato nella valle). Si veda a tale riguardo questo articolo di Giuseppe Cirigliano.
La... (continua)
Dormi sepolto in un campo di grano
(continua)
(continua)
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